Non più di 6 e mezzo a Federer
14 teste di serie già fuori
Davenport batte la Ivanovic.

 
30 Marzo 2008 Articolo di Rino Tommasi
Author mug

La Henin non lascia scampo alla Errani. Rischia grosso la Kuznetsova, che dopo aver salvato match point, elimina la russa Azarenka. Eliminate anche Mauresmo e Hantuchova. Tutto facile per Nadal. A Miami, dopo il gran caldo, arriva la pioggia.

Clicca qui per leggere la cronaca degli incontri di Miami a cura di Michele Fimiani (in continuo aggiornamento)

Clicca qui per il resoconto della finale del Challenger di Barletta vinta da Kukushkin (a cura di Marco Sicolo)

Diteci, attraverso il nuovo sondaggio che trovate sulla destra, chi pensate possa essere la più grande minaccia alla prima posizione mondiale di Federer

La gente del tennis voleva sapere se Roger Federer (clicca qui per leggere la sua intervista dopo la vittoria di Miami su Monfils), ancora a digiuno di vittorie quest’anno, doveva semplicemente considerarsi in crisi oppure se fosse già iniziata per lui, a 26 anni, la parabola discendente.


Federer walks on Monfils…will he continue the championship like this match? Federer passeggia contro Monfils…continuerà così il suo torneo?

Non poteva certamente risolvere i dubbi o rispondere agli interrogativi una sola partita, quella che la scorsa notte il campione svizzero ha giocato e vinto contro il nero francese Gael Monfils. Voto alla prestazione, 6 e mezzo, che è molto di più di quello meritato quando si era arreso all’americano Mardy Fish ad Indian Wells ma è anche molto di meno rispetto agli standard ai quali ci aveva abituato.
Ne sapremo di più quando affronterà domani lo svedese Robin Soderling che, come molti giocatori che sono stati fermi per infortunio, è rientrato pieno di voglia e di energie.
Il torneo di Key Biscayne ha patito una serie di risultati a sorpresa (eliminate al secondo turno ma alla loro prima partita nel torneo 14 delle 32 teste di serie) che sono la naturale conseguenza di una formula sbagliata, quella che esenta dal primo turno le teste di serie. Giocare contro un avversario di classifica inferiore ma che ha già disputato una partita nelle stesse condizioni di superficie, di luce, di clima determina una situazione di palese irregolarità che i dirigenti dell’ATP, se fossero più attenti e più competenti ,dovrebbero eliminare. Purtroppo è una situazione della quale potrebbero risentire anche gli Internazionali d’Italia che proporranno, come l’anno scorso, la stessa anomalia, cioè un tabellone di 56 e non di 64 giocatori, con le prime otto teste di serie già collocate al secondo turno.
Due parole sugli italiani. Molto bene Bolelli, che ha battuto un avversario tosto come il tedesco Kohlschreiber, molto male Volandri e Starace, che proprio non riescono ad abituarsi al cemento. Male Francesca Schiavone, bene, nei suoi limiti, Sara Errani, che ha battuto la russa Kirilenko.
Favoriti Bolelli e Seppi per un posto di singolarista contro la Croazia a Dubrovnik (11-13 aprile) in Coppa Davis. Purtroppo non abbiamo un doppio, un problema che ci affligge da quando hanno smesso di giocare Panatta e Bertolucci.

Rino Tommasi

Miami: resoconto della quinta giornata

A cura di Michele Fimiani

Dopo le prime giornate, segnate dalla strage di teste di serie, anche quest’oggi il torneo di Miami ha visto l’eliminazione, soprattutto nel tabellone femminile, di alcuni pezzi da novanta; sono infatti uscite di scena una dopo l’altra la numero due del ranking Ana Ivanovic, la numero sette Daniela Hantuchova e la francese Amelie Mauresmo. Tra gli uomini tutto facile per Rafael Nadal che non ha avuto problemi a sbarazzarsi in due set del tedesco Kiefer col punteggio di 6-2 6-4.
La giornata è stata caratterizzata inizialmente da un caldo afoso che ha costretto in alcuni casi i giudici di sedia a sospendere il gioco, e successivamente da improvvisi scrosci di pioggia che hanno interrotto per due volte le partite; curioso che tra i matches sospesi per pioggia ci fossero quelli che coinvolgevano Rafa Nadal e Serena Williams, che ad inizio torneo si erano esibiti assieme in alcuni scambi in una piscina…per loro torneo all’insegna dell’acqua!

La giornata si è aperta con la facile vittoria di Justine Henin sull’azzurra Sara Errani, impotente contro la prima giocatrice del mondo.
6-2 6-1 il risultato per la belga, che in appena un’ora e quattro minuti si è sbarazzata della 20enne bolognese; devastante soprattutto al servizio la Henin, che ha realizzato il 95% dei punti quando ha messo in campo la prima di servizio. In tutta la partita la Errani ha avuto a disposizione una sola palla break, peraltro poi salvata dalla Henin. Non c’erano precedenti tra le due giocatrici.
La prima testa di serie del tabellone femminile aspetta adesso negli ottavi di finale Elena Vesnina, che ha sconfitto 6-4 5-7 6-4 Ashley Harkleroad.

Sempre tra le donne, ha rischiato grosso la terza testa di serie, Svetlana Kuznetsova, finalista ad Indian Wells la scorsa settimana, che contro la bielorussa Azarenka ha dovuto salvare anche dei match point nel secondo set; la 18enne numero 27 del mondo, dopo aver dominato la prima frazione col punteggio di 6-1, si è ritrovata a servire per il match sul 5-3 del secondo set. Dopo essersi issata al match point e aver clamorosamente lisciato un facile smash, per la Azarenka è cominciato un vero e proprio incubo, culminato con una crisi di nervi; perso il secondo set, complice il forte caldo (il giudice di sedia ha anche applicato la heat rule, sospendendo il gioco per 10 minuti), la bielorussa ha distrutto la sua racchetta durante una discussione col suo allenatore. Senza storia il terzo set, con la Azarenko virtualmente già sotto la doccia e con la Kuznetsova che ha portato a casa la partita col punteggio di 1-6 7-5 6-0.
La russa aveva vinto anche l’unico e recentissimo precedente tra le due, agli US Open dello scorso anno, dove si era imposta per 6-2 6-3. Al turno successivo Svetlana troverà l’israeliana Peer ( 6-0 6-2 alla giovanissima portoghese Larcherde Brito, che aveva eliminato al turno precedente la Radwanska).

Nel frattempo si è già formato l’ottavo di finale tra Venus Williams e Caroline Wozniacki, che hanno eliminato rispettivamente la Erakovic (6-2 6-1) e la Srebotnik (2-6 6-3 6-1); Venere ha già affrontato e puntualmente battuto tre volte la graziosa 20enne di nazionalità danese, la quale non è mai nemmeno riuscita a strappare un set all’americana.

Per la disperazione dei suoi più accaniti tifosi, continua il momento nero di Amelie Mauresmo che perde contro pronostico il suo incontro con la cinese Zheng; 5-7 6-4 6-4 il punteggio in favore della tennista asiatica. Il dato più sconfortante per la francese (forse provata dalla maratona di ieri con la Peng) sono le 8 palle break su 8 concretizzate dalle Zheng. Sembra proprio che anche Amelie, come Safin (a tal proposito clicca qui per leggere l’articolo di Andrea Scanzi sul russo), stia imboccando il viale del tramonto dopo aver toccato nella sua carriera picchi di altissimo livello, primo tra tutti il trionfo a Wimbledon nel 2006. Sempre troppo poco per il suo illimitato talento.

L’eliminazione della Mauresmo va a tutto vantaggio della serba Jankovic che dopo aver eliminato facilmente la ceka Safarova (6-2 6-1) potrà affronatre un ottavo di finale decisamente poco impegnativo proprio contro la Zheng.

La vera soprpresa di giornata è però l’eliminazione della seconda testa di serie, la bella Ana Ivanovic, per mano della ben più esperta Lindsay Davenport; l’americana si è imposta con un netto 6-4 6-2, in una partita in cui ci sono stati ben 9 break. Per la Davenport si spalanca ora la strada verso la semifinale; nel prossimo turno intanto incontrerà la russa Safina (eliminata la Bammer 4-6 6-1 6-0).

Dopo l’eliminazione della serba numero due del mondo, salta l’ennesima testa di serie in questo inizio di torneo a Miami; la giapponese Sugiyama ha difatti estromesso la numero 7 del tabellone femminile Daniela Hantuchova. 6-4 6-7(8) 7-5 il risultato in favore della tennista nipponica al termine di una vera e propria maratona, conclusasi dopo ben 3 ore di gioco.

Molto combattuto anche il primo incontro di giornata del tabellone maschile tra lo spagnolo Lopez e il russo Tursunov; quest’ultimo si è imposto col punteggio di 4-6 6-3 6-4 dopo aver vinto un terzo set tiratissimo e deciso da un unico break, ottenuto da Tursunov sul punteggio di 2 pari. Niente da fare quindi per il brillante Lopez, che dopo aver disputato un grandissimo torneo a Dubai nel quale aveva eliminato uno dopo l’altro Davydenko, Ferrer e Berdych, deve inchinarsi alla potenza del russo. Nonostante un’ottima percentuale a rete, lo spagnolo non è riuscito ad arginare i colpi di Tursunov, che soprattutto di dritto è quasi sempre riuscito a sfondare e a collezionare decine di colpi vincenti. Sul 4-3 in suo favore nel terzo set, Tursunov ha anche ricevuto un warning dal giudice di sedia che, come già successo a Djokovic nel match perso con Anderson, lo ha ammonito per aver lasciato passare troppo tempo tra un servizio e l’altro; il russo, visibilmente innervosito e successivamente uscito dal campo tra i fischi del pubblico, ha provato a difendersi dando la colpa alla troppa umidità e chiedendo quindi al giudice maggior indulgenza.
Simpatico anche il siparietto tra il giudice di sedia e Tursunov, che dopo essere stato ripreso per aver mirato con una pallata un povero uccellino senza colpe, si è rivolto al giudice chiedendogli se per caso non fosse sostenitore di Greenpeace…
Tursunov incontrerà adesso Thomas Berdych che, apparso in gran forma, si è sbarazzato senza alcun problema di Ferrero (6-1 6-3).

Agli ottavi di finale giunge anche l’americano James Blake, che sotto il sole cocente, riesce ad avere la meglio sul “mago” Santoro (6-3 6-7(4) 6-4 il risultato finale) dopo tre set di grande sofferenza, soprattutto a causa dell’ insostenibile temperatura. Mentre i tifosi più equipaggiati sugli spalti trovavano sollievo grazie ai mini-ventilatori, i giocatori in campo sono stati costretti a ricorrere a vere e proprie “sciarpe di ghiaccio” che ad ogni cambio di campo si cingevano attorno al collo. Lo stesso Blake nel terzo set ha dovuto rinunciare alla fedele fascia per un più opportuno quanto insolito cappellino.
Il match ha comunque mantenuto le promesse della vigilia ed è stato più che godibile; scambi spettacolari col quadrumane francese che riusciva in più di un’occasione ad intrappolare Blake nella sua ragnatela. Come lo ha definito Elena Pero in telecronaca, “il gioco di Santoro è come lo zucchero filato,….appiccica!”. Blake è riuscito comunque a far valere il suo miglior ranking e le sue maggiori attitudini a queste superfici, e alla fine della partita, durante la stretta di mano tra i giocatori, uno sconfortato ma simpatico Santoro si è complimentato con l’avversario rivolgendogli la frase “mi tocca farti le congratulazioni quasi ogni volta….”, riferendosi chiaramente ai precedenti che vedevano Blake in vantaggio per 3 a 1. Alla fine della partita stremati anche i telecronisti, almeno a sentire Paolo Bertolucci che salutando i telespettatori si è detto “provato”! Adesso Blake incontrerà nel turno successivo Stepanek, che ha sconfitto Malisse col punteggio di 6-3 7-6(4).

Sfuma il possibile derby maiorchino tra Nadal e Moya, dato che l’ex fidanzato della Pennetta, nonché ex numero 1 del mondo, è stato sconfitto dall’”eterno perdente” Mathieu, che in questa occasione è riuscito ad imporsi sullo spagnolo per 7-6(1) 7-5.
Il francese incrocerà nei quarti proprio Nadal; da ricordare un importante precedente, nel 2006 a Parigi, nel quale Mathieu fece soffrire non poco il numero due del mondo.
Pur avendo perso tutti e 7 i precedenti con Nadal, Mathieu potrebbe rivelarsi comunque un cliente piuttosto scomodo per il maiorchino, soprattutto su questo tipo di superficie.

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28 Commenti a “Non più di 6 e mezzo a Federer
14 teste di serie già fuori
Davenport batte la Ivanovic.”

  1. Margherita scrive:

    Rino,
    tu sai meglio di chiunque che sulla ‘presunta’ crisi di Federer è stato detto di tutto e di più. Io credo che non basterà nemmeno questo Masters Series di Miami a chiarire i dubbi e a rispondere alle domande sulla attuale condizione mentale e fisica di Roger. aspettiamo e vediamo che succederà con la stagione sul rosso e a Wimbledon. dopo di che le cose saranno più chiare.

  2. Angelo Milano scrive:

    Penso anch’io che Roger sia in un momento particolare della sua carriera e che quindi ci possano essere i primi problemi soprattutto quando si è reduci da tre anni davvero strepitosi (in cui ha vinto 9 tornei del Grande Slam e giocato dieci finali consecutive !!!) Per lui è sempre più difficile mantenere la giusta concentrazione e una forma fisica smagliante e soprattutto trovare sempre nuove motivazioni visto che ha vinto quasi tutto (gli manca praticamente solo il Roland Garros). Non le sembra dunque di essere eccessivamente severo e rigoroso nei suoi confronti visto anche il rendimento nemmeno troppo soddisfacente da parte dei suoi presunti avversari (vedi Nadal, Djokovic e Nalbandian) ?

  3. Avec Double Cordage scrive:

    Potito non avrà fatto gran chè in America, ma le reputo pur sempre meglio di Storace, meglio correggere il lapsus di Rino ;)

  4. Marco Sicolo scrive:

    Kukushkin vince il Challenger di Barletta

    Il russo Mikhail Kukushkin si aggiudica l’Open di Barletta, torneo Challenger Atp da 50.000 $ (dove Rafael Nadal ottenne, nel 2003, la sua prima vittoria da professionista), battendo in finale il più quotato serbo Boris Pashanski con il punteggio di 6-3 6-4.
    Il giovane tennista russo, proveniente dalle qualificazioni, ha fatto valere la maggior potenza dei suoi colpi, vanificando i tentativi di variare il gioco operati dal più talentuoso Pashanski, autore di buoni colpi ma anche colpevole di essersi innervosito a cavallo dei due set, dando un cattivo spettacolo con la sua racchetta sbattuta in terra, le decine di volte in cui ha controllato infruttuosamente il punto di rimbalzo della pallina, e persino le reiterate lamentele nei confronti della ditta produttrice delle palline!
    Il primo set si è deciso sul 4-3, quando Kukushkin ha operato il break decisivo, chiudendo poi il set sul proprio servizio al quinto set-point, su una risposta lunga del serbo.
    Sprint finale vincente anche nel secondo, con il break decisivo sul 4-4, e partita chiusa al secondo match-ball.
    In un buon italiano, Kukushkin ha poi alzato il trofeo ringraziando il pubblico e promettendo di tornare l’anno prossimo, mentre del serbo ricorderemo soprattutto il suo inglese con accento slavo durante la partita: “The vuorst balls in the vuorld: Babolat!”

    Kukushkin b. Pashanski 6-3 6-4

    English Text:

    Kukushkin wins Barletta Challenger

    Mikhail Kukushkin of Russia wins the Barletta Open, a 50.000$ Atp Challenger (where Rafael Nadal, in 2003, won his first professional tournament), defeating in the final the most quoted Serbian Boris Pashanski, 6-3 6-4.
    The bigger power of the young Russian, a qualifier here, paid off, while Pashanski, who showed off some good strikes, got irritated after first set, throwing his racquet on the ground, disputing umpire’s decisions, and even complaining about the balls they’re using!
    Decisive breaks came on 4-3 in the first set, and on 4-4 in the second, with Kukushkin eventually serving out the match.
    Kukushkin subsequently thanked the crowd, while Pashanski will be remembered for his statements during the match, like this: “The worst balls in the world: Babolat!”

    Kukushkin d. Pashanski 6-3 6-4

  5. Charlie Bricker The Sun-Sentinel scrive:

    Charlie Bricker mi scrive da Miami
    bolelli wins! francesca does not. at one point in the opening set, roddick is getting in just 37% of his first serves, about 30% below his average. he finally gets the range and in the first point of the final game, he plays an extraordinary points, making two great runs in the same point to his a backhand pass with his back to the net, fully extended…i’ll let you read about it.

    one small scoop. in the second set, hawk-eye didn’t work on a challenge by roddick. no one but me bothered to talk to chris perry, who runs the hawk-eye system here. “human error,” he said. what does that mean? It means, he said, that one of the chaps running the computers hit the wrong button, making it impossible to retrieve the point for a replay.

    federer looked very good much of the two sets vs monfils, but gael is such a goof off that you can’t really get a feel for federer’s form off his game. in the second set, with federer at the net, monfils tried to take his head off with a blast down the middle. federer had to duck to keep from getting hit and the ball landed well out…

    Nota di UBS traduco sintetizzando: Bolelli vince e Francesca no. Ad un certo momento del primo set Roddick mette dentro soltanto il 37 per cento di prime palle, il 30 per cento sotto la sua media abituale…soltanto nel primo punto del game finale del primo set ha raggiunto la propria media…
    Un piccolo scoop: Occhio di Falco non ha funzionato in una richiesta di Roddick. Nessuno slavo me ha pensato a chiedere a Chris Perry che si occupa dell’Occhio di Falco cosa fosse successo. lui ha risposto: “Un errore umano”. Cioè? Chi doveva premere il bottone ha premuto quello sbagliato. E non si poteva più rimediare…Su Federer: ha giocato bene nbuona parte dei due set, ma Monfils non è il test ideale per giudicarlo

  6. Avec Double Cordage scrive:

    vedo che sta sera ci sarà un doppio come ai vecchi tempi: Gasquet - Tsonga vs. Roddick - Melzer

    peccato che si giocherà più sul tanto per scherzare :)

  7. Roberto Commentucci scrive:

    Beh, stavolta Rino ha un po’ esagerato… Dire che non abbiamo più avuto un doppio decente addirittura da quando hanno smesso Panatta e Bertolucci è francamente una affermazione un po’ ingenerosa.

    Così a memoria, in Davis abbiamo colto buonissimi risultati in doppio con le coppie Camporese Nargiso (capaci di battere gente come Becker-Jelen fuori casa e Casal-Sanchez) e Gaudenzi-Nargiso (che hanno sconfitto tra gli altri Kafelnikov-Olhovsky). Inoltre Nargiso, in coppia con Canè, a Cagliari nel ‘90 fu capace di battere la quotata coppia svedese Jarryd-Gunnarson, che all’epoca era molto temibile.
    In altre parole, il rendmento del doppio fu alla base di molte delle buone prestazioni italiane in Davis negli anni ‘90. Che poi quelle vittorie nascondessero le magagne del movimento, è un altro discorso.

    Rino è sempre un maestro, ma scrivendo queste cose rischia di fornire argomenti a Baccini, e non si sente davvero il bisogno di ulteriori polemiche.
    Pax vobiscum.

  8. Luigi Ansaloni scrive:

    Bhè se vincere 3 o 4 partite in 30 anni, per di più in coppa Davis, significa avere una buona tradizione di doppio…allora dico che anche la nazionale di Baseball o quella di Cricket hanno una tradizione a livello delle grandi del mondo

  9. Avec Double Cordage scrive:

    questa volta non mi trovo d’accordo con Roberto Commentucci, Rino ha ragione ad affermare che non abbiamo avuto un doppio vero da Panatta-Bertolucci, un doppio duraturo sul quale fare affidamento. Abbiamo avuto un buon giocatore di doppio in Nargiso anche lui con alti e bassi però, forse Canè-Nargiso lo si può considerare essere stato un vero doppio ma non è durato a lungo, le vittorie di Camporese-Nargiso e Gaudenzi-Nargiso erano grandi prestazioni di team ma ogni volta con un grande punto interrogativo prima dell’inizio partita

    perché non costruire un doppio giovane con Trevisan-Lopez, magari con uno come Nargiso a dare consigli tattici dalla panchina in coppa davis

    nel testo inglese sotto il video manca un “he” dovrebbe essere “will HE continue the championship like this match” ;)

  10. Stefano scrive:

    Francamente non riesco a comprendere le affermazioni di Commentucci.

    Ma Camporese e Nargiso cosa hanno mai vinto? Le vittorie di Omar in doppio (Milano 1990 a parte) sono avvenute in coppia con Ivanisevic…e ti credo.
    Nargiso ha vinto solo tornei di quarta fascia (Giacarta, Maiorca, Casablanca), Gaudenzi ha trionfato a Milano sempre in coppia con Goran, e basta così.
    Vogliamo paragonare questi risultati a quelli di Panatta - Bertolucci (Londra, Kitzbuhel, Parigi, Montecarlo e molti altri)?
    E poi ancora con questa storia della Coppa Davis come salvagente?
    Mah…

  11. Giorgio Spalluto scrive:

    A me non sembra che Commentucci abbia parlato di grande tradizione italiana nel doppio. Ha semplicemente e giustamente ricordato alcuni dei grandi risultati ottenuti dal nostro doppio in Davis, soprattutto negli anni 90
    Ecco i risultati di maggior rilievo conseguiti in quegli anni:

    World Group 1990

    R3 - P.CANE / D.NARGISO (ITA) def. J.GUNNARSSON / A.JARRYD (SWE)
    7-5 6-1 7-5

    World Group 1991 (in Germania)

    R3 - O.CAMPORESE / D.NARGISO (ITA) def. B.BECKER / E.JELEN (GER)
    4-6 6-4 7-6(6) 4-6 6-3

    World Group 1992

    R3 - O.CAMPORESE / D.NARGISO (ITA) def. S.CASAL / E.SANCHEZ (ESP)
    7-6(4) 6-3 6-4

    World Group 1993

    R3 - O.CAMPORESE / D.NARGISO (ITA) def. C.MOTTA / F.ROESE (BRA)
    7-6(7) 3-6 4-6 6-3 10-8

    World Group 1996

    R3 - A.GAUDENZI / D.NARGISO (ITA) def. Y.KAFELNIKOV / A.OLHOVSKIY (RUS)
    6-4 2-6 5-7 7-6(4) 6-4

    World Group 1996

    R3 - A.GAUDENZI / D.NARGISO (ITA) def. E.FERREIRA / W.FERREIRA (RSA)
    5-7 3-6 6-3 7-6(7) 6-2

    World Group 1997

    R3 - O.CAMPORESE / D.NARGISO (ITA) def. F.ROIG / J.SANCHEZ (ESP)
    5-7 7-6(0) 6-2 7-6(5)

    World Group 1998

    R3 - A.GAUDENZI / D.NARGISO (ITA) def. B.BLACK / W.BLACK (ZIM)
    1-6 7-5 7-5 6-3

    World Group 1998 (in USA)

    R3 - A.GAUDENZI / D.NARGISO (ITA) def. J.GIMELSTOB / T.MARTIN (USA)
    6-4 7-6(3) 5-7 2-6 6-3

    Nel lasso di tempo intercorso tra la vittoria di Cagliari nel 1990 contro gli svedesi, e quella contro Gimelstob e Martin a Milwaukee, l’Italia giocò 21 incontri di Davis. Il bilancio del nostro doppio fu di 14 VITTORIE e 7 SCONFITTE.
    Insomma anche senza Panatta e Bertolucci ci difendevamo bene, anzi.

  12. Sette scrive:

    credo che tommasi volesse mettere in luce l’assenza di un doppio affidabile e “tradizionale” dai tempi di panatta/bertolucci: anche negli anni 90 gli italiani hanno fatto grandi exploit battendo coppie quotatissime, ma si trattava sempre di doppi estemporanei, con almeno un singolarista puro (canè, gaudenzi, camporese… io ricordo anche pescosolido con brandi) prestato alla specialità; non a caso in quel periodo non c’era una vera coppia fissa, ma continui esperimenti coi giocatori di volta in volta più in forma. anche per questo i pronostici del doppio non erano quasi mai dalla nostra, sebbene poi siano stati sovvertiti in parecchie occasioni.

  13. Avec Double Cordage scrive:

    @Giorgio Spalluto

    si ma la “costante” (tra virgolette in tutti i sensi ;) considerando il soggetto) in questa lista è Diego Nargiso manca la seconda costante per fare un doppio, con Bracciali è (o era) la stessa cosa. Forse Pozzi e Nargiso avrebbero potuto formare un doppio vero giocando qualche torneo assieme, magari lo hanno anche fatto, non saprei. Canè-Nargiso era una formazione talentuosa ma troppo neuro :) mi ricordo una finale a montecarlo con entrambi aggrappati alla sedia dell’arbitro

  14. Roberto Commentucci scrive:

    Ringrazio l’amico Giorgio per il sempre prezioso e preciso supporto statistico. A me era parso un po’ eccessivo sentire Rino affermare che dopo Panatta e Bertolucci non avevamo avuto più un doppio competitivo in Davis…
    In realtà come ci ha mostrato Giorgio i nostri se la cavarono benino anche negli anni ‘90, nonostante che il valore assoluto, in termini di dimensione tecnica, dei vari Camporese, Nargiso, Canè e Gaudenzi fosse chiaramente inferiore allo spessore di Adriano e Paolo.
    Ciononostante, in Davis restammo per una decina d’anni nel world group, e collezionammo due semifinali e una finale, molto spesso grazie al doppio.
    Trovo tuttavia che Sette e ADC abbiano anch’essi ragione. Non si è trattato di una coppia classica, fissa, di successo anche nei tornei, ma sempre di formazioni piuttosto improvvisate, con uno dei singolaristi ad affiancare lo specialista Nargiso. E’ vero. E Sette ha ragione nel sostenere che Rino si riferisce probabilmente ad una nozione di coppia di doppio diversa da quella che ha messo in campo l’Italia dopo il ritiro di Panatta e Bertolucci. Peraltro, va detto che quella tipologia di doppio è esistita solo fino alla fine degli anni ‘70, cioè fino a quando la specialità era giocata anche dai migliori del mondo, a differenza di quanto accade oggi.
    Tutte le squadre di Davis hanno il problema del doppio. Alcune convocano una coppia di specialisti, correndo il rischio di affrontare i singolari con due soli giocatori. E’ il caso, ad esempio, degli USA con i fratelli Bryan e di Israele con Erlich e Ram. Altre nazioni, scelgono di affiancare ad uno specialista quello tra i singolaristi che si adatta meglio al doppio, in modo da avere 3 giocatori schierabili in singolare. E’ il caso dell’Italia con Nargiso, della Russia con Ohlovsky, della Germania con Jelen, della Serbia con Zimonjic, eccetera. Ma nazioni in grado di schierare una coppia di doppisti forti anche in singolo, che giocano sempre insieme nei tornei individuali, come erano Panatta e Bertolucci, o McEnroe e Fleming, o come Alexander e Dent, etc. etc. non ne esistono più, semplicemente perché il doppio di una volta non esiste più.
    Infine, ADC ha ragione nel proporre un lavoro sui giovani. E infatti Lopez e Trevisan hanno vinto il titolo di doppio a Wimbledon juniores e stanno iniziando a giocare costantemente il doppio insieme nei loro primi passi nel mondo pro. A mio avviso in prospettiva Daniel Lopez, che ha una mano un po’ quadra, non ha grandi caratteristiche da doppista, ma se a diventare competitivo nel doppio c’è riuscito un Kulti… mai dire mai.

  15. Paolo Z. scrive:

    intanto continua l’incubo della mauresmo…poraccia!!!

  16. Voortrekker Boer scrive:

    Ma come ha giocato Berdich? Io me lo ricordavo lento e sprecone, invece ha letteralmente “spaccato” Ferrero da fondo campo…mah che sia solo un lampo?

  17. Paolo Z. scrive:

    Boh, ho appena visto il secondo set di Federer-Monfils e non è stato un bel vedere….
    Roger mi è sembrato un pò lento e distratto. Per tutto il set si è intestardito sul serve-and-volley, scendeva a rete su ogni palla e sbagliava un numero spropositato di volee.
    7 (su 7) le palle brak che ha salvato, ma è vero anche che monfils non farebbe male ad una mosca.
    quello del france non è tennis, è circo.
    fed ingiudicabile per ora.

  18. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Panatta-Bertolucci è stato l’ultimo grande doppio italiano in grado di imporsi nei tornei, oltre che in Coppa Davis. Questo credo volesse dire Rino. Le altre vittorie delle coppie italiane in Davis, quelle ricordate da Giorgio Spalluto, sono state vittorie estemporanee, spesso sorprendenti. perchè alcune coppie battute (penso a Casal-Sanchez, a Becker-Jelen sebbene Jelen fosse modestino, i due Ferreira e Kafelnikov-Olhovski) erano sulla carta (e nei tornei) decisamente più forti delle nostre coppie spesso abbastanza improvvisate. Basta andare a vedere i record nei tornei di doppio o le classifiche di specialità raggiunte da quei giocatori e dai nostri…

  19. renato scrive:

    perchè usare un bazooka per schiacciare una mosca?
    federer,utilizzando 1/10 delle sue potenzialità,batte senza problemi uno degli astri nascenti del panorama tennistico internazionale.
    crisi fisica?nnci credo.
    crisi motivazionale?unica spiegazione plausibile che vedo.
    credo che il punto di arrivo della sua carriera possa essere solo il numero di slam portati a casa.
    aspettiamo parigi.

  20. +PSTN+ scrive:

    “federer,utilizzando 1/10 delle sue potenzialità,batte senza problemi uno degli astri nascenti del panorama tennistico internazionale.”
    Posso concordare sul controllo delle potezialità relativamente all’avversario ma definire Monfils uno degli astri nascenti del panorama tennistico internazionale mi pare un po’ tanto esagerato, per adesso.

  21. renato scrive:

    si.effettivamente ho esagerato un pò.
    ma io reputo esagerato anche l’esaltazione da parte di tanti su un(per es.)gasquet.
    il tennis non è il calcio.qui parlano i risultati.ed i risultati si leggono solo nel tempo.

  22. +PSTN+ scrive:

    Allo stesso tempo ti ricordo che Federer è diventato numero uno nel 2004 nell’anno dei 23 per poi divenire quel fenomeno che è cioè con una maturazione più tardiva rispetto ad altri (Nadal, Djokovic per fare esempi).
    Non dico che Gasquet ripercorra la medesima strada (non lo credo) ma non si sa mai.
    Tempo unico giudice come sempre.
    Sul fatto che Richard (classe 1986) non abbia ottenuto molto rispetto quanto se ne parla è un dato di fatto e l’oggettività dei risultati è incontrovertibile.
    Tempo unico giudice come sempre.

  23. +PSTN+ scrive:

    Mi scuso per la ripetizione nel finale non voluta e aggiungo che nel 2003 Federer vinse il suo primo Wimbledon.

  24. +PSTN+ scrive:

    L’aggiunta ovviamente non era per dir una cosa tanto scontata ma paragonando alla carriera ed età di Gasquet (22 anni quest’anno).
    Comunque non penso assolutamente che Gasquet emuli Federer ma l’intenzione era di ammorbidire le stroncature nei confronti di questi giovani tanto elogiati per il losro talento posponendo nel tempo l’eventuale valutazione.

  25. anto scrive:

    Come dar torto a Tommasi, ha ragione.

  26. Avec Double Cordage scrive:

    visto che Potito ci tiene a giocare in Coppa Davis, anche se dovesse essere solo il doppio questa volta, e visto che le possibilità di vincere il doppio, specialmente questa volta, sono bassissime perchè non schierare Starace-Trevisan

    Starace è il più esperto a livello di tornei di doppio dei nostri e ha giocato con molti giocatori diversi, Trevisan è il più promettente dei giovani in prospettiva doppio. Mi sembrano ottime ragioni per farlo esordire, mononucleosi permettendo

  27. renato scrive:

    “posponendo nel tempo l’eventuale valutazione.”

    “ed i risultati si leggono solo nel tempo.”

    mi sono sicuramente espresso male ma,come vedi,i pareri coincidono.

    è vero che federer ha avuto una maturazione “tardiva”rispetto ad altri giocatori,ma non credo più di tanto nell’esplosione dei giovani gasquet,murray,monfils,tsonga etc. se non per qualche estemporaneo exploi(?)semestrale o annuale.

    c’è veramente un abisso di risultati tra il primo e gli altri.
    vedremo.

  28. +PSTN+ scrive:

    Non credo nemmeno io più di tanto nell’esplosione dei citati di cui non capisco perchè inserisci Monfils.
    Ho semplicemente citato l’esempio Federer soprattutto in riferimento a Gasquet.

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