di Enzo Bucchioni

LA FELICITÀ dell’Inter e i guai del Milan girano attorno a Hernan Crespo. Riportare l’argentino in Italia è una delle più felici intuizioni di Massimo Moratti, lasciarlo andar via senza pentirsi è uno dei tanti errori di Adriano Galliani in questa sua grigia parabola discendente. Quando Sheva ha voluto il Chelsea a tutti i costi sarebbe stato sin troppo logico e banale chiedere Crespo come parziale contropartita. E’ un pallino di Ancelotti, nell’anno rossonero aveva fatto benissimo, poteva essere la spalla e la chioccia per Gilardino come nessuno, ma di fronte a considerazioni così scontate i dirigenti del Milan hanno preferito una cervellotica invenzione chiamata Oliveira. (more…)

di Xavier Jacobelli
Come prima, peggio di prima. Se qualcuno avesse nutrito ancora dubbi sulla restaurazione in atto dopo Calciopoli, ci ha pensato Antonio Matarrese a fugarli. Incurante della contestazione degli ultrà bresciani che, come molte altre Curve, reclamano il ritorno a un calcio libero dalla tv, dal calendario spezzatino e dal sistema di potere degli anni di melma, il presidente della Lega ha bacchettato Borrelli e Totti. Ha difeso Galliani. Ha messo becco nella vicenda Donadoni-Totti. Ha glissato su Carraro, il quale non vede l’ora che gli tolgano pure la multa di 80 mila euro per tornare in pista (more…)

Chiusa a Roma l’inchiesta sui presunti illeciti legati all’attivita’ della Gea, la societa’ che gestiva le procure di numerosi calciatori. Con il deposito degli atti, avvenuto oggi, si va verso una richiesta di rinvio a giudizio per Luciano Moggi, il figlio Alessandro (Gea), Franco Zavaglia (Gea), Davide Lippi (procuratore), Riccardo Calleri (Gea), Luciano Gaucci (ex patron del Perugia), Pasquale Gallo e Francesco Ceravolo (ex collaboratori dei Moggi).Stralciate invece le posizioni di Chiara Geronzi, Giuseppe De Mita e Tommaso Cellini. Per questi ultimi tre dovrebbe prospettarsi un’uscita di scena dalla vicenda giudiziaria.

di Enzo Bucchioni

Se non ci fossero certi genitori i campionati giovanili potrebbero essere un buon posto per far pace con il calcio. In campo c’è lealtà e correttezza, la genuina gioia dei ragazzini prescinde dalla vittoria o dalla sconfitta. Il rispetto per l’avversario è un valore importante al punto che le squadre in difficoltà possono far entrare uno o due giocatori in più per cercare di riequilibrare la partita ed evitare inutili umiliazioni. Dopo il sette a zero rifilato al Catania in dieci, non sarebbe male se anche la Roma facesse una bella gita sui campi di periferia. (more…)

di Xavier Jacobelli

Gli arbitri battono cassa. Domenica prossima sciopereranno o ritarderanno di un’ora l’inizio delle partite se non riceveranno gli arretrati gennaio-giugno 2006 e il denaro che spetta loro dall’inizio di questa stagione. Direttori di gara e assistenti di A e B hanno scritto una lettera aperta al commissario Luca Pancalli, sollecitandone l’intervento. Una rivendicazione legittima.
Ma, quando le pendenze saranno state saldate e quando il nuovo presidente della categoria sarà stato eletto, suggeriamo a Pancalli o a chi per esso di introdurre finalmente un criterio meritocratico. Arbitra di più chi sbaglia di meno. Ergo, si paga di meno chi sbaglia di più. Fra ieri e l’altro ieri, l’elenco delle nefandezze dei ragazzi di Tedeschi si è vistosamente allungato (more…)