Archivio di Settembre 2006

Tagliare e crescere. la scuola italiana si salva soltanto così

Giovedì 28 Settembre 2006

CHE IN ITALIA la scuola e l’università siano un problema ce ne accorgiamo solo quando ce lo vengono a dire gli altri. E’ successo anche stavolta con il recente rapporto dell’Ocse, che sottolinea che il numero dei nostri laureati è superiore solo alla Turchia. Se poi valutassimo anche la qualità, le cose forse andrebbero anche peggio. (more…)

La politica costa cara
E noi cittadini siamo stufi di pagare

Sabato 23 Settembre 2006

NELLA FINANZIARIA i sacrifici necessari che si profilano sono tanti. Coniugare rigore e sviluppo nella situazione italiana è come essere biondi e bruni allo stesso tempo: un equilibrio improbabile. E’ evidente che occorre premere sul tasso dello sviluppo e opportunamente l’altro giorno il ministro Rutelli ha chiesto in finanziaria 100 milioni di euro in più per incrementare il turismo. E se intendiamo rilanciare il marchio dell’Italia nel mondo, è una richiesta indispensabile che ovviamente si scontra con le evidenti difficoltà di bilancio (more…)

Grazie Presidente. E ora illumini tutti con il buon esempio al Quirinale

Venerdì 15 Settembre 2006

TANTO TUONÒ che piovve. Nel mese di maggio il presidente di Confindustria Luca di Montezemolo aveva opportunamente individuato nei costi della politica la prima emergenza nazionale e ieri il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha evidenziato il problema a chiare lettere alla Fiera del Levante. Che il prezzo della democrazia in Italia non abbia alcun ragionevole confronto col resto del mondo, (more…)

E ora un vero federalismo fiscale

Giovedì 14 Settembre 2006

I PROVVEDIMENTI di contenimento della finanza pubblica replicano un cliché datato: si riducono i finanziamenti
agli enti locali ai quali si consente di aumentare le tasse. Cambiando l’ordine dei fattori, il prodotto non cambia.
Peraltro, gli introiti degli estimi catastali avranno incidenza sui bilanci comunali tra qualche anno mentre i tagli
vengono effettuati subito. Ma il dilemma è proprio questo: continuiamo a menare il can per l’aia oppure tentiamo (more…)

Le Province andrebbero abolite

Venerdì 1 Settembre 2006

SE ALTRE trentaquattro vi sembran poche. E’ questo il numero delle nuove province che i parlamentari si sono affrettati a presentare dall’apertura dei lavori delle Camere. Praticamente una proposta ogni quattro giorni: come dinamismo non c’è che dire. E poi dicono che i rappresentanti del popolo non lavorano. Se constatiamo che ogni nuova provincia costa circa 50 milioni di euro, occorrerebbero 1,7 miliardi in più che rappresentano il dieci per cento di quanto le attuali 104 province oggi costano al contribuente: 17 miliardi. Per il contenimento della spesa pubblica, partiamo come sempre col piede giusto. (more…)