Fabbiano non aderisce al Progetto FIT
E lavorerà con…Christian Brandi!
Vuoi vedere che ora torna Lopez?

 
30 Dicembre 2007 Articolo di Roberto Commentucci
Author mug

Ci sono novità grosse in casa FIT: Fabbiano non andrà con Infantino a Tirrenia. Preferisce allenarsi con Brandi in un team privato. “Ho bisogno di un coach tutto per me”. a Tirrenia tornerebbe Lopez.

A Questo link trovate l’anteprima dell’arrivo di Infantino con una descrizione dei nostri migliori prospetti
A Questo Link , tra i commenti trovate un ampio dibattito sulla questione, compreso un intervento dello stesso Brandi (datato 25 dicembre, ore 6.51)
A Questo, invece, ecco il nuovo assetto del settore tecnico FIT

Non c’è pace in casa FIT. Non si è ancora posata la polvere delle polemiche sollevate dalla recente ristrutturazione del Settore Tecnico, con l’addio a sorpresa di Piatti, la promozione di Renzo Furlan a Direttore Generale, il clamoroso siluramento di Christian Brandi, e l’ingaggio del coach argentino Infantino con il mandato di seguire nei tornei i due giovani talenti Trevisan e Fabbiano, che arrivano ulteriori sviluppi davvero sorprendenti.
Thomas Fabbiano ha infatti dichiarato oggi in una intervista apparsa sul blog http://spaziotennis.sport-blog.it/ di Alessandro Nizegorodcew di aver deciso di non aderire al progetto FIT-Tirrenia-Infantino. Thomas ha affermato di voler continuare a lavorare con un team privato e, esaurito il rapporto con il suo storico maestro Pierri, indovinate chi sarà il suo coach? Nientemeno che Christian Brandi, fresco di licenziamento! Fabbiano, ragazzo concreto e con i piedi per terra, ha motivato la scelta con la volontà di avere un allenatore tutto per lui, in modo da non essere costretto a “dividere” un coach, sia pure di livello come Infantino, con l’altro azzurro Trevisan. E ora? Sembra che i giochi possano riaprirsi per un ritorno a Tirrenia del “figliol prodigo” Daniel Lopez, che aveva deciso di lasciare la guida tecnica federale e di cercare una sistemazione in Spagna, pur dichiarando che avrebbe continuato a giocare per il nostro paese. Parrebbe infatti che la ragione principale della piccola fuga di Lopez (che tra novembre e dicembre, dopo le vacanze dai genitori in Paraguay, aveva provato a giocare un paio di futures in Argentina, senza troppo successo), fosse il progressivo deterioramento del rapporto, umano e professionale, proprio con Christian Brandi. Ora che la decisione di Fabbiano ha liberato un posto accanto a Trevisan, Daniel dovrebbe tornare ad allenarsi in Italia.
Nel frattempo, tuttavia, i dubbi e le incertezze sulla complessiva gestione federale sembrano aumentare. Infatti, mentre Fabbiano pare avere le idee molto chiare sulla sua programmazione e, dopo il duro lavoro invernale svolto a Maiorca addirittura con Rafael Nadal, ha annunciato che inizierà le competizioni il prossimo 21 gennaio, prendendo parte al future Austria 2, sul veloce indoor, non si sa ancora nulla sulle strategie e sui progetti di Trevisan (nè tantomeno di Lopez). A noi risulta infatti che il pregresso rapporto di lavoro di Infantino con il forte argentino Del Potro terminerà solo a febbraio, e quindi fino a quella data Trevisan (e a questo punto anche Lopez) resteranno senza una guida tecnica, proprio in un momento estremamente delicato, di fondamentale importanza per la vita di un tennista: la preparazione alla prima stagione nel circuito, la famosa “transizione al professionismo” che tante vittime ha fatto in passato fra i nostri giovani promettenti. A riprova di questa situazione di incertezza, sta il fatto che Trevisan, che in un primo momento aveva dichiarato che avrebbe iniziato la stagione il prossimo 14 gennaio, con il primo future austriaco, non risulta ancora iscritto a nessun torneo. Potrebbe essere che Matteo abbia ancora qualche problema fisico,ma non c’è dubbio che questa assoluta mancanza di certezze, e di punti di riferimento, non sia certo un buon viatico per lavorare serenamente. Insomma, non abbiamo ancora finito di rallegrarci per la comparsa di una generazione di ben 3 azzurri promettenti in un solo anno, i cui successi hanno suscitato grandi speranze, e a cui la FIT ha riservato molta attenzione, anche mediatica, ed ecco questo susseguirsi di ribaltoni e situazioni. Sembra davvero che si navighi a vista.
La sensazione è che, mentre ai piani alti del Palazzo si discuteva, si polemizzava, con qualcuno che veniva cacciato e qualcun altro che sbatteva la porta, almeno un giovane diciottenne azzurro sia stato lasciato solo, nel mmento cruciale della sua vita sportiva, ad allenarsi senza una guida, un programma, un progetto, una pianificazione razionale del lavoro e una chiara definizione degli obiettivi.
Speriamo che queste nubi oscure vengano dissipate, che Infantino arrivi al più presto, che al più presto i nostri giovani facciano la loro apparizione sul circuito, e che questo assordante silenzio sia interrotto dai loro risultati sul campo.

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15 Commenti a “Fabbiano non aderisce al Progetto FIT
E lavorerà con…Christian Brandi!
Vuoi vedere che ora torna Lopez?”

  1. anto scrive:

    Non ci credo…..pazzesco….

  2. Fabio P. scrive:

    Mah … a me viene da pensare che Brandi e Fabbiano si possano essere messi d’accordo prima … per uscire entrambi dalla gestione della FIT.
    Cosa assolutamente lecita intendiamoci …

  3. marcos scrive:

    si potrebbe definire questo periodo federale come transitorio, nel senso proprio del termine: c’è un pò di gente (tecnici e giocatori), che transita per tirrenia, annusa un pò, e se ne va per altri lidi. credo che a furlan non si possa addebitare alcunchè ed immagino, quindi, che ci sia molta turbolenza, in questo momento.

    brandi che se ne va; piatti pure e viene sostituito da palmieri; viene chiamato infantino; lopez saluta; ora se ne va anche fabbiano. forse torna lopez (ma attendo conferme). allo stato, infantino dovrebbe curarsi solo di trevisan.

    se ci si ricorda anche dei recenti burrascosi rapporti tra la presidenza ed alcuni dei nostri giocatori (i migliori), la scelta della terra di torre del greco per incontrare la spagna di nadal, l’incredibile retromarcia nei commenti sui nostri pizzicati per le scommesse (in prima battuta, la fit, senza avere allora norme specifiche, non aveva escluso di sanzionare di mauro, con mio grande sconcerto), allora ci si fa un quadro non proprio idilliaco dello stato della nostra federazione.

    se non ricordo male, negli ultimi mesi, le ragazze della fedcup e, credo, anche andreas, hanno avuto parole di ringraziamento per la federazione, che ha messo a disposizione di alcuni atleti un pool di tecnici e medici per gli slam. anche in questo blog, s’è scritto di buoni tentativi fatti dalla federazione: la scelta di infantino, per esempio, è uno di questi.

    dall’esterno, però, sembra che tutto ciò che si fa e che succede all’interno non sia il frutto di programmi ben strutturati: i colpi di scena, infatti, iniziano ad essere troppi. sembra che tiri una brutta aria e che il tempo non migliori con l’allontanamento o la dipartita di qualcuno.
    sembra, appunto, un periodo transitorio.

  4. egizio scrive:

    Scusate l’intromissione…vado fuori contesto…e pure fuori tempo visto che segnalo solo ora un gustosissimo articolo di Gianni Clerici apparso su Repubblica di oggi (ovvero ieri) domenica 30 Dicembre 2007 intitolato “Pasteggiando con sir Laurence”. Chi è in grado di reperire Repubblica di ieri troverà senza dubbio divertente il racconto di Clerici riferito ad un episodio della sua vita…l’incontro con “Laurence Olivier”:-) il famosissimo attore…e non vi dico altro…

  5. Nikolik scrive:

    Evidentemente, due liberi professionisti, come sono Fabbiano e Brandi, si sono trovati bene insieme e hanno raggiunto un accordo.
    Bene! Non vedo quale sia il problema. Viene dunque confermato ciò che ho, umilmente, sostenuto, e cioè che a Tirrenia va solo, logicamente, chi vuole andarci. Chi non vuole non ci va, oppure, appunto, se ne va.
    Certo, se la federazione e Tirrenia diventano una forma di coach pubblico, in concorrenza con il privato, si verificheranno sempre questi casi. Ovviamente, ci saranno anche casi inversi, come pare sia quello di Lopez.
    Anzi, a sentire la maggior parte di voi, vorreste che venisse ancor più rafforzata questa funzione di coach pubblico della federazione e di Tirrenia (o Formia, ora).
    Poi è logico, però, se questa è la funzione, che ci saranno avvicendamenti tra coach, giocatori, ecc.
    Ma qual’è l’atleta che resta sempre con lo stesso coach?
    Tutto regolare, tutto normale, direi.
    Semmai c’è da discutere se questa deve essere la funzione della federazione: per me no, io Tirrenia e Formia li chiuderei, i liberi professionisti li lascerei liberi, come dice la stessa parola, cercherei semmai di aiutarli economicamente, anche con rapporti con gli sponsor, wild cards, ecc., e mi concentrerei al massimo sugli under 16 e, soprattutto, sull’inserimento del tennis nella nostra società sportiva che, al contrario di quanto sostenete voi sognatori (leggo che addirittura volete fondare una televisione, senza pubblico, però), attualmente è quasi inesistente, in specie fra i ragazzi.
    Sapete qual’è lo sport che adesso ha grandissima audience televisiva, a parte, ovviamente, il wrestling? Quella specie di basket in cui si salta su delle pedane, altro che il tennis.
    Ecco, semmai è in questo senso che deve lavorare una federazione.
    Per quanto riguarda Trevisan, c’è Furlan, no? Vi siete dimenticati di lui? Non è solo, anzi, ora che non c’è più nemmeno Fabbiano, ha tutta una struttura per sé!

  6. max pachora scrive:

    Vedo che non sono il solo a percepire una preoccupante confusione nel settore tecnico della Fit, che purtroppo da anni resta il nostro tallone d’Achille. Ricordo il periodo di Riano e Cesenatico, in cui si sparava (e ho sparato anch’io, a volte, lo ammetto) sulle lacune dei college, ma oggi ci troviamo a rimpiangerli. Qualche voce ben informata sostiene fra l’altro che Trevisan e Infantino dureranno poco insieme, vista la differenza di carattere. Non lo so, e mi auguro che non accada, il panorama purtroppo non è roseo. Auguri a tutti.

  7. Carlo scrive:

    io credo che tutto questo gran polverone su Brandi sia stato sollevato ad arte per far passare in secondo piano la fuga di Piatti dalla Federazione. Sono state dette e scritte tante falsità sul conto di Brandi, il cui solo demerito, dopo aver lavorato duramente e proficuamente, è stato quello di sollecitare (senza avere risposta per mesi) una risposta chiara in merito al suo futuro in FIT. Sono convinto che Christian dimostrerà le sue capacità di tecnico molto meglio al di fuori della federazione e sarà la migliore risposta per gli attuali denigratori. Invito tutti, invece, ad aprire una discussione sull’operato di una Federazione che si lascia scappare (o meglio fa scappare) Piatti sulla cui competenza, credo, non ci sia nemmeno da discutere.

  8. pibla scrive:

    Non credo ci sia bisogno di alcun ulteriore commento, al limite c’è bisogno solo di qualche conferma in più, ma pare proprio che si navighi a vista……il problema è che fuori è parecchio buio….

  9. GRISSON scrive:

    che bel macello!!!!complimenti alla Fit…..e sopratutto tanti complimenyi(senza ironia) a Thomas Fabbiano

  10. Francesco da Lugano scrive:

    @ Nikolik

    Stavolta sono d’accordo con te sul fatto che la Fit si deve occupare in primis della promozione del movimento tennistico in Italia. E’ della base che dovrebbe cominciare la sua opera, in collaborazione con le realtà territoriali (i circoli).

    Se questa fosse la sua ragione d’essere, saremmo tutti felici.

    Nessuno a quel punto incolperebbe la Federazione di incapacità nel produrre un Top Ten da tempo giurassico (Panatta). Il tennis è uno sport individuale. Chi vuole imparare viaggi, si aggiorni, cominci a scoprire il mondo. Come hanno fatto Djokovic o Davydenko. Andati via prestissimo di casa ad imparare il mestiere.

    Ma siccome la Fit ha deciso di farsi la propria Academy (Tirrenia), ecco che tutti noi li aspettiamo al varco.

    Le ultime vicende riassunte da marcos non sembrano segnali ottimistici. Se per giunta Trevisan cambia continuamente coach o è lasciato solo nel delicato passaggio al professionismo, come si evince dal pezzo di roberto commentucci, non è normale. Rischia invece di essere estremamente deleterio.

    Non credo che a 18 anni possa fare come Federer, che si allena da solo.

  11. Stefano scrive:

    Dilettanti allo sbaraglio…
    Ma Furlan, DIRETTORE GENERALE, non dice niente?

  12. Nikolik scrive:

    Non so se si può dire, ma sul sito tennisteen c’è una lunga dichiarazione di Fabbiano in cui spiega con grande precisione che cosa è successo.
    In pratica, precisa bene che cosa è accaduto e ha tenuto a precisare di non avere nessun problema con la federazione, addirittura ringraziandola per tutto ciò che sta facendo per lui.
    Insomma, nessun problema e nessuna polemica, come avevo detto.
    Ah, naturalmente, se non si possono citare altri siti, chiedo scusa in anticipo e cancellate pure questo messaggio, senza offesa per nessuno.

  13. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Nikolik certo che si può dire, certo che si possono citare altri siti. Ognuno ha la sua specificità e che poi qualcunque sito cerchi di fare meglio di un altro è un fenomeno positivo che stimola tutti a far meglio e…consente agli appassionati di godere di questi progressi.
    Chiunque scriva di tennis, riviste, sitiweb etc, merita spazio ed attenzione e io da innamorato di questo sport non sono altro che grato a chiunque si dia da fare per far parlare di tennis. Ogni appassionato conquistato al tennis, da qualunque sito, è un appassionato in più per tutti.
    Non mi piace, ma solo perchè lo trovo di cattivo gusto e poco elegante, chi scrive di un proprio sito su altri siti allo scopo di autopromuoversi (nè ovviamente chi in maniera subdola lo fa fare ad un altro…perchè questo è anche peggio), ma per il resto _ e fra l’altro del sito di cui parli ho messo il link sul mio, se non ricordo male _ non è mia intenzione censurare nessun sito che pubblichi qualcosa di originale.
    E’ certo, comunque, anche un discorso di numeri, di fair-play. Se mi arrivassero decine e decine di commenti con su lo stesso link ad un altro sito penserei ad una manovra pubblicitaria poco fair, e in quel caso troverei giusto intervenire.

  14. fulvio scrive:

    propongo uno spaccato dal bellissimo blog di Vastic -spazio tennis- di una intervista fatta a Fabiano qualche giorno fa:

    Ritengo che Christian Brandi sia la persona giusta e credo che, dopo la fine della lunga collaborazione con il mio precedente allenatore, sia il coach ideale per la mia crescita tennistica. Dopo qualche tentennamento, ora mi sento molto tranquillo e sereno rispetto a questa decisione che ritengo la migliore possibile. Gli allenamenti con Christian sono già iniziati e procedono nel migliore dei modi. Il mio primo torneo sarà in Austria, sul veloce, il 21 gennaio; non posso assicurare di arrivare al top per i primi tornei, ma posso dirvi con certezza che per me sarà una grande stagione ricca di soddisfazioni. Chiudo augurando a tutti i lettori di Spazio Tennis un buon 2008! Ciao a tutti.“

  15. luca scrive:

    Ho letto un articolo di Rossi su Libero, relativo all’intervista di Piatti su Tennis Italiano di gennaio.
    Visto che si parla di rinnovamento, e con riferimento ai risultati ottenuti dai tennisti italiani nel 2007 illustrati da Tommasi sullo stesso numero di Tennis Italiano, perchè non far partire questo rinnovamento dalla dirigenza FIT, con la sua sostituzione completa ?
    Le aziende non performanti procedono in questo modo. Almeno quelle che stanno in piedi grazie alla loro capacità di produrre beni e/o servizi competitivi sul rispettivo mercato di riferimento.
    L’attuale - non so se futuro - presidente Binaghi è ingegnere. Pertanto avrà pure ricevuto qualche nozione di organizzazione aziendale.
    Peraltro, esistono anche aziende che sono sempre andate avanti con l’ausilio della Cassa del Mezzogiorno; dunque in regime drogato.
    Tommasi è entusiasta del suo lavoro di giornalista; e penso lo siano i suoi lettori.
    Allo stesso modo, Binaghi dovrebbe essere entusiasta del suo lavoro di ingegnere; come dovrebbero esserlo i fruitori delle sue prestazioni professionali

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