Renzo Furlan neo d.g. Fit.
“Ma io non conto nulla!” aveva detto appena ieri.
Piatti, come anticipato, se ne va.
E chi lo rimpiazza? “Re” Palmieri!
Alias Fregoli:”Faso tuto mi”

 
14 Dicembre 2007 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

Novità da casa Fit, Settore Tecnico

Il signor Renzo Furlan è il nuovo Direttore Generale delle attività del Settore Tecnico federale, che si avvarrà anche del coach argentino Eduardo Infantino con il quale è stato raggiunto un accordo di collaborazione triennale. Il Consiglio Federale della FIT, riunitosi oggi, ha preso atto della volontà del signor Riccardo Piatti di non rinnovare il contratto che gli assegnava l’incarico di responsabile della Preparazione Olimpica del settore maschile e lo ha ringraziato per il lavoro sin qui svolto. L’incarico viene assunto ad interim dal coordinatore del Club Italia, Sergio Palmieri. Roma, 14 dicembre 2007
Ufficio Stampa FIT

Nota di UBS: Ovviamente da questi comunicati non si capisce nulla. Io so solo che ieri Renzo Furlan ha detto a un collega-amico che lo interrogava su quanto stava bollendo in pentola, dal suo vecchio maestro Piatti, al suo grande amico Brandi: “Guarda, io non conto nulla…”. Il giorno dopo viene nominato Direttore Generale! Mah. Renzo Furlan è una persona seria, credo che non abbia detto quello che non pensava ieri, spero si sia fatto garanzie per contare sul serio (o almeno qualcosa più di nulla) a partire da domani. Auguri a lui e atutto il tennis italiano. Sicuramente Renzo sa quel che si dovrebbe fare per far funzionare la macchina tecnica. Saprà imporre le sue idee? O per quieto vivere subirà quelle altrui come pare abbia fatto in parte fino a ieri (altrimenti nè Brandi nè Piatti si sarebbero distaccati…) Auguri sinceri anche ad Eduardo Infantino per il suo incarico triennale. Almeno starà più tranquillo che con i suoi giocatori argentini sempre assai esigenti e inclini a facili licenziamenti. Se riuscirà a lavorare bene in un ambiente “parastatale” quale quello federale, con le inevitabili necessità di andare d’accordo con tutti e in particolare con alcuni, beh anche qui glielo auguro. Vedrà che non sarà facile, ma ormai una certa esperienza ce l’ha. e’ sempre stato una persona a modo, Eduardo, ma non un “duro” di quelli che dicono: “qui o mi lasciate fare come voglio io o sbatto la porta”. Difatti non l’ha mai sbattuta, che io sappia o ricordi. Può anche essere che sia stato scelto per questo, dicono i maligni. E io spero che non sia vero. Infine una battuta per quanto concerne Sergio Palmieri (della cui professionalità e capacità peraltro non ho mezzo motivo per dubitare): meno male che non è stato licenziato il capo dei servizi igienici del Foro Italico, perchè altrimenti, sia pure ad ad interim, nominavano lui anche per quella funzione. E magari anche come guardiano notturno dell’impianto. Non ho mai visto un tale cumulo di incarichi assommati sulla stessa persona. Adesso è anche il responsabile della preparazione olimpica (incarico di per sè privo di senso per i tennisti che di preparazione olimpica non hanno bisogno, ma in realtà assai importante per assegnare con vari sistemi soldi, contributi e rimborsi a quanti parteciperanno alle Olimpiadi e che a questo punto Palmieri dovrebbe selezionare, sia pure in accordo con quei dirigenti Fit che si occupano di queste cose, cioè …il presidente). Ma gli altri, gli assistent di Palmieri, non sembrano in grado di potersi prendere la minima responsabilità? La Fit si fida solo di lui? E gli altri quando crescono? E se un giorno il factotum Palmieri si stufa, chi chiamano a pulire per terra…Furlan? No, lui non conta nulla. Infantino? Beh sì, per tre anni ora è sotto contratto. Stiamo freschi.

Post scriptum: mi è stato riferito che i due centri federali, Tirrenia per i maschi e Formia per le ragazze, sono sorti perchè nel “college” misto a Tirrenia si era riscontrata “eccessiva promiscuità”. Insomma, qualcuno dei presenti al Centro aveva preso troppo sul serio la necessità di una buona integrazione. Speriamo solo che i due centri, con quel che costa tenerli aperti, non servano a quattro gatti, ma a espandere il movimento giovanile. Come diceva qualcuno su questo blog, tenerlo aperto soltanto per pochi sarebbe antieconomico…ma anche riempirlo di brocchi senza speranza salvaguarderebbe la forma ma purtroppo non la sostanza. Per quanto mi riguarda, sia chiaro e al di là delle battute, io faccio sempre il tifo per il tennis italiano e quindi auguro a chi ha appena fatto le sue scelte di averle fatte bene, con chiarezza d’intenti e con meno…politichese possibile.

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22 Commenti a “Renzo Furlan neo d.g. Fit.
“Ma io non conto nulla!” aveva detto appena ieri.
Piatti, come anticipato, se ne va.
E chi lo rimpiazza? “Re” Palmieri!
Alias Fregoli:”Faso tuto mi””

  1. roberto commentucci scrive:

    Beh, a vedere a tutti i costi il bicchiere mezzo pieno, si potrebbe dire che per un Piatti a tempo parziale (molto parziale) che se ne va, c’è un Infantino a tempo pieno che arriva.
    Ma mi rendo conto che messa così sa un po’ di arrampicata sugli specchi…
    Credo che debba essere fatta anzitutto chiarezza sulla promozione di Furlan (spero tanto che non sia un “promoveatur ut amoveatur…”) e sui rispettivi ruoli: cosa farà in concreto Renzo, e cosa farà l’argentino?
    Certo Ubaldo ha ragione: da questi comunicati stampa non si capisce proprio nulla, sembrano le veline della Pravda nell’era Breznev…

  2. anto scrive:

    Sarei curioso di sapere Ubaldo quanti pesos Infantino è riuscito a scucire alla fit?

  3. angelica scrive:

    Ma che carina ’sta frase :
    “Tirrenia per i maschi e Formia per le ragazze, sono sorti perchè nel “college” misto a Tirrenia si era riscontrata “eccessiva promiscuità”.Eccessiva promiscuita’ di chi? Mah!
    Se avessero avuto un po’ piu’ di intraprendenza potevano farci sopra un reality tv.

    A leggere del nuovo responsabile della preparazione Olimpica viene in mente una frase di Biagi su Berlusconi, che si puo’ adattare perfettamente anche qui:
    “Se avesse le tette farebbe anche l’annunciatrice”.
    E comunque Ubaldo, il capo dei servizi igienici al Foro Italico no ma solo perche’ non ci sono servizi igenici degni di questo nome mentre, secondo me, guardiano notturno dell’impianto gia’ lo fa.
    Io ce lo vedo con il mazzo di chiavi in mano che fa il giro per chiudere i cancelli.

    In ogni caso in bocca al lupo a Furlan.

  4. Paolo Palma scrive:

    Possibile che in questo Paese debba esserci una casta per ogni settore?
    Tra un pò Palmieri lo faranno senatore a vita, e poi sarà successore di Mastella (tanto credo che di Giustizia ne capiscano entrambi la stessa cosa..) e poi infine magari gli faranno un busto nel salone centrale del Quirinale… Ma perfavore… capite o no adesso perchè non esca un giocatore forte da 20/30 anni?

  5. Giovanni Di Natale scrive:

    Paolo ora non per fare l’avvocato del Diavolo, ma sinceramente non sono così contrario alla scelta della Federazione. Mi spiego meglio. La mia sensazione è che la “sostituzione” di Piatti con Palmeri sia soltanto temporanea. Ufficialmente Piatti aveva come incarico la gestione del gruppo “olimpico”. Pechino 2008 si disputerà la prossima estate. Ormai si può dire che tutto sia deciso. Difficilmente ci potranno essere scossoni alla classifica dei nostri (scandali permettendo), quindi direi che sarebbe stato inutile prendere un qualsiasi tecnico esterno a pagamento. Più facile affidare tutti gli aspetti “olimpici” a chi già è abituato a gestire e coordinare ogni manifestazione della Fit.
    Questo è quello che mi aspetto da Palmieri. E’ chiaro che se ci fosse una “gestione esclusivamente tecnica” mi auguro che la Fit si guardi intorno. Anche perchè Palmieri, per quanto abile nel dividersi tra mille impegni, non potrà fare tutto in maniera eccelsa. Altrimenti sarebbe un mostro…

  6. Nikolik scrive:

    Accolgo queste novità federali con la serenità di chi è personalmente convinto che la federazione quasi nulla può, e sicuramente nulla deve, fare per costruire campioni (e per me uno è campione già se entra tra i primi 400 del mondo).
    Qualsivoglia elogio alla federazione, ma anche qualsivoglia critica, riguardo allo stato del tennis professionistico italiano è assolutamemente fuori luogo.
    La federazione dovrebbe, altro che, migliorare ed aumentare il posto del tennis nella società e cultura sportiva della nazione, in una parola aumentare i giovani praticanti.
    Invece, al contrario, con grande sollievo accolgo la notizia che i due centri federali, Tirrenia per i maschi e Formia per le ragazze, sono sorti perchè nel “college” misto a Tirrenia si era riscontrata “eccessiva promiscuità”.
    Vivaddio, la nostra gioventù non è ancora del tutto perduta e, pur tra un’allenamento e l’altro, riesce a ricordare i buoni costumi di una volta.

  7. Roberto Brogin scrive:

    Buongiorno a tutti…

    seguo sempre con interesse tutte vicende di casa Italia, anche se mio malgrado le novita’ sono sempre perlomeno STUPEFACENTI!!!

    Questa vicenda Piatti / Brandi non convince nessuno , neppure me che vivo 24 ore al giorno nel mondo Tennis.
    Mi viene da sorridere quando il responsabile media della Federazione scrive in maniera IRONICA “Italia in crisi” ma questa non e’ crisi e di piu’!!!
    Abbiamo giocatori inquisiti sulle scomesse ma qui sorvoliamo perche ognuno e libero di agire , abbiamo due licenziamenti (allontanamenti e piu democratico) Piatti/Brandi al quanto strani no????
    abbiamo un tecnico Argentino in arrivo (premetto che Eduardo e’ un mio amico da molto tempo che stimo e rispetto) ma permettetemi di dire che anche in Italia abbiamo Tecnici preparati pronti a dare il loro contributo al Tennis Italiano.
    Potrei continuare ma preferisco fermarmi per concentrarmi sulla vicenda Piatti, conosco Riccardo ormai da anni e posso dirvi che lui e’ sempre alla ricerca delle novita’ della formazione dei giocatori e una passione per il tennis che va’ aldila’ del normale.
    Com’e possibile che all’improvviso tutto svanisca in un “non rinnovo del contratto”?
    E’ com’e possibile che in contemporanea anche uno dei Tecnici Federali venga mandato via?
    Chiaramente non si verra’ mai a sapere la verita’, come sempre oppure si potrebbe chiedere al Sig. Presidente di illuminarci.

    L’unica cosa chiara e’ che il Sig. Sergio Palmieri accumula un’altro incarico e andiamo avanti cosi!!
    Sperando che qualche giocatore/trice Italiano/a possa vincere qualche titolo oppure fare dei buoni risultati in modo che sul sito della Federazione si possa scrivere “Italia avanti con le grandi”

    Buon Tennis a tutti………..

    Roberto

  8. tilden scrive:

    A proposito di Biagi mi ricordo quando L’Espresso lo chiamava “Fenomeno Biagi” perché riusciva tra collaborazioni, tv ecc. a fare mille cose. Credo che da ora in poi chiameremo “Fenomeno Palmieri” , poi che non ci siano giocatori che vincano questa é altra cosa….

  9. Nikolik scrive:

    Però, nel comunicato, la FIT ha precisato che l’incarico a Palmieri è stato affidato solo ad interim.
    Questo va precisato: visto che è stato detto “ad interim”, appare chiaro che la federazione provvederà alla sostituzione con altra persona e, per il momento, il ruolo è assegnato a Palmieri.
    Anzi, questo dimostra che è stato Piatti a volersene andare, non il contrario: evidentemente la federazione non era preparata alla sostituzione, perché, in caso contrario, avrebbe immediatamente trovato un sostituto non ad interim. Del resto, non è facile trovare un sostituto di livello così, su due piedi.
    Quindi, non penso che sia giusto dire che hanno dato un altro incarico a Palmieri, è evidente che si tratta di una cosa temporanea, ad interim, appunto.
    Diverso, invece, è il caso di Brandi: in quel caso, invece, appare chiaro che è stata la federazione a non rinnovargli il contratto e, infatti, è arrivato Infantino, non ad interim ma con contratto di 3 anni.
    Poi, nel merito, non posso certo dire che si tratta di scelte giuste o sbagliate, chi lo sa?

  10. andrew scrive:

    Cari vaffantennisti…

    vi spiego come secondo me funziona:

    un sistema, per sua stessa natura, tende sempre e comunque all’autoconservazione.
    Quindi, vengono considerati e utilizzati elementi che contribuiscono alla stabilità e alla continuazione del sistema e scartati e allontanati elementi percepiti come possibili cause di instabilità, anche e proprio perché di “valore assoluto”.
    Non è quindi il merito la base di selezione bensì l’adattabilità al sistema.
    Da qui, Piatti e qualsiasi altro elemento di valore non potranno mai assumere ruoli di rilievo all’interno della FIT, in quanto potrebbero diventare troppo popolari e potenti, specialmente agli occhi della base.
    Sempre da qui, meglio affidarsi sempre a figure esterne, tipo Infantino, che comunque, sebbene valide, non potranno mai diventare pericolose a livello politico, in quanto straniere. Oppure a figure scafate, tipo Palmieri, che essendo navigate a sufficienza sanno fino a dove possono spingersi.
    Ancora, ecco che la serie A1 è servita a scremare una certa cerchia di circoli amici che ora verranno premiati con i 12 palazzetti coperti.
    Panatta è fatto fuori, Pericoli e Pietrangeli sono ambasciatori tra pizzi e cocktails, Barazzutti lavora come sempre, Bertolucci lavora quando ha voglia…

    Eppure la soluzione è semplice: basta creare una nuova federazione, su altre basi, con un altro tipo di sistema.

  11. Marcello scrive:

    ma che fcevano i giovani tennisti con le giovani tenniste?

    Da Bollettieri mi dicono che il problema nemmeno si pone…maschi e femmine in età “pericolosa” non si vedono nemmeno a cena.

  12. marcos scrive:

    sono veramente dispiaciuto di apprendere che la federazione sente come problema quello che dovrebbe portare solo gioia: ma vi pare che si debba tornare indietro di cinquantanni? maschi e femmine danno il loro meglio solo quando stanno insieme: per farsi bello, un maschietto potrebbe impegnarsi allo stremo anche sul campo da tennis! per farsi bella, una femminuccia potrebbe stupire il suo innamorato, imparando a chiudere pure col rovescio!

    se, poi, ci scappa qualche coccola, complicemente nascosti dietro la siepe del campo 5…embè: menomale!

  13. paolo bertolucci scrive:

    volevo solo far sapere a Andrew che io non lavoro per la federazione dal 2000 perchè fui licenziato.Non capisco cosa vuol dire con quella frase :lavora quando ha voglia.

  14. andrew scrive:

    mi scuso con Paolo Bertolucci. Mi sono lasciato trascinare in un non voluto paragone con “Barazzutti lavora come sempre”. “Lavora quando ha voglia” voleva indicare più un “Lavora quando decide lui” senza riferimenti a presunte svogliatezze.

    Prima che mi denuncino, chiedo venia inoltre agli altri personaggi citati senza però poter negare che è così che li percepisco.

    invece complimenti a Paolo Bertolucci per le sue telecronache e specialmente per le letture tattiche dei match

  15. marcos scrive:

    chiuso l’equivoco, confermo i bei voti presi quest’anno da paolo: le leggi le pagelle su questo blog?

  16. max scrive:

    aaaaaah ecco, paolo complimenti, nn ti conosco di persona ma a pelle mi hai sempre dato un’ottima impressione. il fatto che sia dal 2000 che nn lavori x la fit ne è la conferma!!!

    una domanda ma tu hai mai seguito o segui attualmente qualche ragazzo e/o giocatore???

  17. paolo bertolucci scrive:

    Per essere precisi non ho incarichi nel settore tecnico dall’avvento sciagurato di Smid(1993). Dal1998 al 2000 ho solo ricoperto il ruolo di capitano di coppa Davis.Oggi seguo come supervisore alcuni circoli toscani che lavorano con i giovani.Grazie per i complimenti e continuate a seguire con passione il nostro amato sport.

  18. max scrive:

    grazie mille paolo ed anche il fatto che tu ti prenda la briga di risponderci è segno evidente del tuo spessore come persona (che anche nn essendo + di moda per me conta ancora molto). per gli appassionati o per chi come me sta seguendo la propria figlia in questa lunga e tortuosa strada verso il professionismo è bello sapere che in questo sport esistono ancora persone come si deve, visto che spesso incontriamo personaggi che definirli discutibili è fare loro un grosso complimento e sicuramente la + grossa difficoltà che troviamo noi genitori che ci affacciamo al tennis è quella di districarci tra questi individui. saluti e resta con noi, anzi se ti facessi vedere nel blog dei bambini prodigio potresti darci dei consigli preziosi.

    n.b. prima di cadere dalla sedia leggendo i post deliranti di tale max (che poi sarei io) fatti fare il resoconto da ubs. penso però che senza un po’ di sana follia avrei già mollato tutto!!. ciao

  19. max scrive:

    il blog esattamente è genitori e figli..

  20. daniele azzolini scrive:

    Mi fa piacere che abbiate “scoperto” Paolo Bertolucci. E sull’onda delle parole gentili che voi gli dedicate, penso sia giusto, una volta tanto, intervenire su questo blog che leggo tutti i giorni, e trovo quasi sempre molto interessante, e che proprio per questo non ho alcuna intenzione di “infestare” con le mie opinioni da giornalista.
    Ma su Paolo, visto che sono uno dei suoi “direttori”, datemi licenza di intervenire, se non altro per dire che si è trattato di una scoperta anche per noi di Matchpoint, per me e per Stefano Semeraro, che del magazine rappresentiamo il nocciolo operativo. Una gran bella scoperta, aggiungo.
    Certo a Paolo tutti noi riconoscevamo la più che scontata sapienza tennistica, e ci mancherebbe altro. Lo abbiamo visto giocare, e non è mai stato un giocatore banale; poi lo abbiamo seguito negli anni di Riano, e nei mesi iniziali del centro di Cesenatico, prima - per l’appunto - del disastroso avvento di Tomas Smid. Insomma, affidargli un commento tecnico, e sapere in anticipo che Paolo avrebbe colto facilmente gli elementi utili a fissare le qualità di un giocatore, o i problemi, fino a disegnare un quadro d’assieme esatto delle sue potenzialità, pensavamo fosse una scommessa vinta in partenza, pur sapendo bene come molti campioni del tennis, quando si trovano a dover spiegare tecnicamente un gesto o immaginare la tattica utile in un match, crollino nella banalità più esasperante. Quasi non avessero capito per primi essi stessi a che cavolo di gioco abbiano giocato quando avevano una racchetta in mano.
    La lieta sorpresa, con Paolo, invece, ha riguardato le sue qualità giornalistiche. La capacità di sintesi, la chiarezza, la scrittura che in certi momenti è addirittura brillante. Non solo… aggiungete pure la rapidità. Gli chiediamo un pezzo, e a breve giro quel pezzo è sul nostro tavolo.
    Ecco, volevo farvi sapere di queste doti di Paolo, anche perché ho l’impressione che di lui, così come degli altri “ragazzi” che vinsero la Davis, se ne parli talvolta per sentito dire, quasi rifacendosi a slogan, o peggio, a giudizi altrui. La battuta di Andrew sul Paolo che lavora quando ha voglia, poi corretta con grandissimo ardore, e da quello stesso ardore resa del tutto innocente, nasce però da un “sentito dire” che certo ha girato in questo nostro condominio tennistico, e che forse ha rappresentato, per questi “ragazzi della Davis” una nuova partita. Una sfida che loro, giunti a fine carriera, non si aspettavano di dover giocare. Una partita fondata sui preconcetti…
    Poi li conosci, e non c’è niente di vero. E scopri altre persone. E un altro tennis. Come quando Adriano mi racconta di Borg, ma sì, Ice Borg, l’uomo di ghiaccio, che quando gli girava male, la sera, si sparava una dozzina di bicchierini di vodka e finiva sotto il tavolo, salvo essere perfettamente lucido e in forma la mattina dopo, sul campo da gioco. Dite, ci avreste mai creduto a un Borg così?
    Paolo vi ha ricordato una data, il 1993. Lì terminò la sua esperienza da direttore tecnico del tennis italiano. Per volere dell’allora presidente del Coni, Mario Pescante, si scelse la strada “estera”, nel nome di Smid. Panatta aveva terminato l’incarico di “dt” un anno e mezzo prima di Paolo, agli inizi del 1992. E in quella data fu chiuso il Centro di Riano. Da allora, nessuno dei due è stato più direttore tecnico del tennis italiano.
    Stiamo parlando di 15 anni fa. Tennisticamente sono più di tre generazioni. Eppure, capita ancora oggi di sentir dire che le difficoltà successive, anche quelle di oggi, sono il lascito di quegli anni. Mah…
    Riano, forse, poteva essere meglio di ciò che è stato. Ma ha dato al nostro tennis - e rispondo in questo modo anche a una domanda posta da Bisti, su questo stesso blog - giocatori come Omar Camporese, Andrea Gaudenzi, Renzo Furlan, Stefano Pescosolido, Cristiano Caratti, Diego Nargiso, Claudio Pistolesi, Mosè Navarra, Christian Brandi, e altri ancora, tutti ragazzi diventati professionisti grazie alle loro personali qualità e al lavoro svolto, negli anni, anche con altri coach, ma che da Riano hanno preso le mosse. Non solo: quel Centro è stato importante (credo) anche per l’esperienza fornita a coach come Piatti e D’Adamo, e a tecnici come Lombardi, che piaccia o meno, tutti scelti da Panatta e da Bertolucci. Infine, sul piano strettamente numerico, dei risultati, Riano in sette anni (dal 1985 al 1992) ha dato due campioni del mondo ITF (Pistolesi e Gaudenzi), un vincitore di Wimbledon (Nargiso), un vincitore del Roland Garros (Gaudenzi) ed ha creato le basi - per lo meno quelle - che hanno condotto tre tennisti nei primi venti del mondo (Camporese, Gaudenzi, Furlan), gli stessi che poi hanno fornito l’ossatura per una squadra di Davis capace di due semifinali e una finale.
    Non so. Ma non mi sembrano numeri malvagi. Anzi, penso siano numeri ed esperienze da rivalutare, oggi che la storia permette riflessioni più pacate, meno dominate dall’attualità.
    Se poi mi chiedete come e perché certi giudizi si siano formati, bè, ci vorrebbe un intero blog per discuterne. E non ho voglia di polemizzare. Lasciamo perdere.
    Mi limito a ribadire la mia opinione. Sono convinto che tutti i giudizi siano leciti, se espressi nei giusti modi e non siano invasivi della vita altrui. E tornando ai ragazzi della Davis, penso che quei quattro - ognuno con i suoi vizi e le sue virtù (chi potrebbe dimenticare uno Zugarelli che giocava impugnando la racchetta con quattro sole dita, mancandogli più di metà pollice per un incidente sul lavoro?) - avessero una qualità ben più alta della stessa, rispettiva bravura tennistica: non erano uomini mediocri.

  21. max scrive:

    veramente molto bello, grazie

  22. andrew scrive:

    ho fatto un bel casino, eh!…

    comunque ribadisco che la mia intenzione era sottolineare che i grandi personaggi del tennis italiano sono o fuori dalla federazione o in posizione defilata…

    aspetto legnate su questo…

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