Le pagelle di Marcos:
Commentatori e giocatori sotto il riflettore

 
15 Ottobre 2008 Articolo di Marcos
Author mug

La partita, del torneo WTA di Mosca, Jankovic-Pennetta commentata per Eurosport da Lo Monaco e quella tra Nalbandian/Nieminen, al torneo di Stoccolma, commentata per Sky dalla coppia Pero/Golarsa sono state analizzate: ecco i voti.

Mosca, 10 ottobre 2008.

“Ha perso tre volte il servizio in questo set. Tutte e tre le volte con un doppiofallo”

Mutanda, coprimutanda, pantacollant e gonna dell’abitino color fucsia: durante il riscaldamento, Jankovic pare una cipolla. “Si parte: Flavia Pennetta al servizio, primo punto dell’incontro”, che conquista la serba, subito aggressiva in risposta. La nostra, con elegante gonnellino marrone e maglietta bianca, riesce a salvare due break point consecutivi, chiudendo il game con uno splendido diagonale rovescio e vincente. Minispot: Nadal è sempre alle prese con la forfora. “Splendido! È ancora col rovescio che si apre il campo: 2 palle break per Flavia!”. La rivale commette un doppiofallo: 2 a 0. Pennetta, come si sa, è donna d’animo gentile. Nel game successivo, infatti, restituisce il favore: due doppifalli consecutivi regalano il controbreak a Jelena.

“Di rovescio sta giocando benissimo: meglio della serba…e non è poco. Altro break, a zero: 3 a 1 per Flavia!”, Jacopo inizia a scaldarsi. “Si sta giocando su due o tre colpi: strano. Sono due giocatrici, infatti, che sanno difendersi e scambiare benissimo”. Col dritto, oggi, la nostra ha qualche problema di troppo: concede, così, un altro controbreak all’avversaria. Il buon cronista conosce a fondo il gioco del tennis: “Questo è un errore tecnico della Jankovic, nella volée di dritto: invece di andare incontro alla palla, per chiuderla, si è fermata”. Malgrado l’errore, Jelena pareggia i conti: 3 pari, tutto da rifare. Gli scambi, ora, si fanno più combattuti e, con un ace, Flavia salva una pericolosissima palla break, prima di portarsi sul 4 a 3. Lo Monaco segnala che Starace, in tribuna per seguire la sua connazionale, ha raggiunto la finale del doppio, in coppia con Stakhovsky: molto bene. Dopo aver chiesto vanamente un HawkEye, la serba vince l’ottavo game. Nadal continua ad avere problemi di forfora, malgrado s’impegni nel colpo definitivo.

“Perfetta questa volée di dritto: Pennetta è andata incontro alla palla, in avanzamento. Ottimo!”, Jelena prenda appunti. Le tenniste rischiano ancora molto e, tra un errore ed un vincente, si portano sul 5 pari. Serve Flavia, che, però: “Ha perso tre volte il servizio in questo set. Tutte e tre le volte con un doppiofallo: 6 a 5 e servizio per la Jankovic”. La nostra sta giocando alla pari e merita il tie break: “Bravissima!! Chiude con il dritto in diagonale: 6 pari, dunque!”. Nel gioco decisivo, come dicono i francesi, l’italiana vola sul 3 a 0, ma, con caparbietà, l’avversaria la raggiunge: 3 pari, si cambia campo. L’ennesimo doppiofallo di Flavia porta sul 5 a 4 la serba, ma: “Bravissima! Con coraggio è venuta a rete in controtempo e, poi, s’è inventata una stop volley di rovescio meravigliosa: 5 pari!”, Jacopo si esalta. Pennetta salva un set point, disegnando il campo con fendenti precisi e violenti: 6 pari, si cambia ancora campo. Poi, non trova coi piedi la giusta mattonella e, sbilanciata, sbaglia uno schiaffo rovescio, buttandolo in rete: “Secondo set point per Jankovic, con battuta a disposizione…e, alla fine, sbaglia col dritto Flavia Pennetta. Primo set alla numero uno del torneo. Peccato perché Flavia ha avuto tante occasioni”. È un peccato veramente non aver trovato la mattonella giusta, per chiudere quello schiaffo di rovescio.

All’inizio del secondo set, la nostra è molto arrabbiata: spinge con veemenza su ogni palla e vola sul 3 a 1. Jacopo si augura un altro break, ma Jankovic accorcia le distanze: 3 a 2. Nadal proprio non gliela fa a battere ‘sta maledetta forfora: che provi a cambiare shampoo! La regia inquadra molto spesso un morettone, che tifa platealmente per Flavia e che assomiglia vagamente a Tom Cruise. Il sesto game, lunghissimo, decide l’incontro: Pennetta annulla con autorevolezza quattro palle break, grazie a quattro primi servizi molto efficaci. Ne annulla una quinta, ma, alla sesta, deve capitolare: “Sette palle del 4 a 2 non trasformate da Flavia. Al trentesimo punto, Jelena riesce a portarsi sul 3 pari”.

L’italiana accusa il colpo, malgrado l’incitazione del suo angolo ed il tifo del Tom Cruise moscovita: la rivale si porta rapidamente sul 5 a 3 e si appresta a servire per il match. Il cronista si arrende in anticipo: “Decisivo è stato quel sesto gioco”. Poi, chiude a tempo: “E scappa quest’ultimo colpo di Flavia Pennetta: si chiude qui una partita molto combattuta. Di occasioni ne ha mancate tante, ma esce a testa alta: ha giocato alla pari con la numero uno del mondo, che, domani, sarà l’unica tennista non russa a giocare le semifinali del torneo”. Flavia, per lunghi tratti del match, non ha solo giocato alla pari: ha costretto Jelena a superarsi in difesa, per recuperare colpi, che altre tenniste non avrebbero raggiunto. Il servizio ed il dritto hanno tradito la nostra, in questo match: Flavia ha provato a spingerli più del suo solito, giustamente rischiando. Se riuscirà a tenere questi ritmi, diminuendo gli errori, potrà vincere più spesso anche contro le migliori.

Lo Monaco: 7
Pennetta: 7/8
Jankovic: 8

Stoccolma, 11 ottobre 2008.

“Però! Sembra tutto facile, quando Nalbandian gioca così!”

Nalbandian non ci pensa su un attimo: tira quattro legnate e brecca immediatamente, conquistando il primo gioco dell’incontro. Golarsa commenta: “Entrambi sono scesi in campo temendo l’avversario: sono tesi, non lasciano andare il braccio e giocano in controllo”. Ed aggiunge: “Se si gioca a campo aperto, Nieminen fisicamente e, forse, tecnicamente, è avvantaggiato”. Subentra la collega, Elena Pero: “Buono l’atteggiamento dell’argentino: sulle due palle break non ha fatto giocare il suo avversario”, che, però, le tira quasi tutte sulle righe finchè non trova il controbreak. È la prima volta nel torneo che l’argentino perde il servizio. “Questa volta, Nalbandian è arrivato sulla palla! “, si stupisce Elena, mentre si delizia con un passante rovescio in diagonale meraviglioso. Pero continua, anche per chiarire subito che i tennisti non stanno giocando in controllo: “Si gioca a ritmi altissimi!”. “Sì…soprattutto perché siamo all’inizio del match”, ammette Laura.

David, oggi, sembra particolarmente centrato: si muove al suo meglio, risponde e serve bene, non disdegna discese a rete e sente così bene la palla che si esercita anche in deliziose stop volley. In vantaggio per 3 a 2 e servizio, tira un vincente di dritto, un vincente di rovescio e mette a segno una stupenda volée bassa in diagonale di rovescio: “Però! Sembra tutto facile, quando Nalbandian gioca così!”, s’esalta Golarsa. Sarà che si è offeso perché non gli fanno giocare la finale di Davis a Cordoba, ma l’argentino fa quello che vuole, anche una risposta di rovescio monòmano in back diagonale sul perfetto slice del rivale: 5 a 2 e servizio. Laura ne dice una interessante: “Questa volta, Nalbandian insiste un po’ troppo sul rovescio di Nieminen. Ci sono dei settori del campo dove devi giocare alla regola, a prescindere dalle qualità del tuo avversario”. Confermo: David avrebbe potuto chiudere il colpo, giocando dalla parte del dritto del rivale (la più temibile), invece di evitarla, per insistere sul suo colpo meno forte. La Nalba, come affettuosamente si usa chiamare, comunque, salva due break point e s’aggiudica il primo set per 6 a 2. “Per ora, in questo torneo, non ha dovuto affrontare giocatori del calibro di quelli che incontrerà a Madrid”, sottolinea Golarsa. “Sì…Martin Jaite, il suo coach, comunque, sembra molto contento”, aggiunge Elena. Lo sarei anch’io!

Le due croniste, all’inizio del secondo set, si soffermano sulle wild card concesse al Master Series di Madrid. Una è stata accordata a Safin, un’altra a Fognini: in questo modo, Ferrero è stato escluso. Juan Carlos, ex numero uno al mondo e stella spagnola, offeso nell’intimo, non si è iscritto alle qualificazioni del torneo. Nadal fa sapere il suo pensiero: “Siamo in un torneo spagnolo, il più importante, con finanziamenti spagnoli. Le wild card dovrebbero andare agli spagnoli”. Laura difende le scelte dell’organizzatore, l’ineffabile Tiriac, complimentandosi con la nostra Federazione: “Politicamente, la Fit ha agito molto bene, barattando la wild card concessa a Roma a Safin, protetto da Tiriac, con quella di Fognini a Madrid”. Pero commenta: “Sì…ma mettiti nei panni degli spagnoli!”

Nel frattempo, sul campo, i due se le danno di santa ragione: 1 a 1 e servizio al finnico. “Quando può giocare coi piedi dentro il campo, Nalbandian diventa quasi devastante”, prende atto Elena. Toglierei il quasi. L’argentino brecca e, poi, nel quarto gioco, mette a segno quattro servizi vincenti e due doppifalli: 3 a 1. Elena, donna di gran cuore: “E’ scoraggiante per Nieminen: il tuo avversario commette due doppifalli…”, “…e tu non riesci a far tre punti!”, chiude, divertita, la collega. Jarkko si scoraggia veramente: perde il servizio a zero, sotto i potenti colpi del rivale. “Mi pare che Nieminen non abbia più le energie nervose per contenere la spinta dell’argentino”, sentenzia Laura. Sta per capitolare, ma non si arrende: David deve salvare una palla break, per portarsi sul 5 a 1 con un serve&volley delizioso. “E chiude nel modo peggiore, Jarkko Nieminen, con un doppiofallo: 62 61 per Nalbandian, che, all’esordio a Stoccolma, trova la sua terza finale dell’anno”, chiude Elena, sempre in forma. L’ultima volta che avevo commentato un match di Nalbandian, l’avevo paragonato ad un paracarro, per quanto era fermo in campo. L’argentino è in grado di giocare il miglior tennis, ma è capacissimo di toccare i fondi più bassi, con grande disinvoltura. Oggi, mi ha veramente impressionato.

Golarsa: 6
Pero: 7
Nieminen: 5
Nalbandian: 9

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5 Commenti a “Le pagelle di Marcos:
Commentatori e giocatori sotto il riflettore”

  1. Silvio Facchin scrive:

    Scusate la franchezza ma Jacopo Lo Monaco(super Competente senza alcun dubbio) mi fa addormentare: mai un sussulto, mai che tradisca un emozione,spiritosaggini zero(30secondi di Cabaret in 2 ore di tennis in TV ci stanno,come insegnano Tommasi/Clerici…..), quando ha una spalla tecnica non c’è sintonia tra i due, il giovane che preferisco è Federico Ferrero che spesso punzecchia i tennisti. Nelle cronache di Ferrero ho spesso l’ impressione che lui vorrebbe giocare alcuni colpi al posto del tennista di turno, è coinvolgente!
    Ciao.
    Silvio Facchin
    P.S.: Questo è veramente un bel sito!

  2. Mauro scrive:

    Completamente d’accordo con Silvio. Quando c’è Jacopo Lo Monaco, che però io non ritengo competente, su Eurosport preferisco l’audio in inglese. Ottimo Ferrero

  3. marcos scrive:

    tempo fa, anch’io ritenevo che lo monaco avesse uno stile troppo compassato: soprattutto nelle sue telecronache notturne, si rischiava il pisolo. a mio parere, in quest’ottica, è molto migliorato: talvolta, seppur raramente, riesce ad esprimere addirittura entusiasmo! sulla preparazione, direi che non gli si può muovere alcuna critica.

    ferrero è tuttunaltropaiodimaniche, quanto a ritmo.

  4. stefan scrive:

    ho cercato di contare i “come dire” del (bravo) bertolucci

    mi sono perso,troppi….

  5. Giovanni da Roussillon scrive:

    Bello il modo col quale Marcos ci fa la cronaca della cronaca. E non lascia alcuno spazio alla possibilità beota di scambiare la serietà con la tristezza.

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