Voti e chicche australiane in Tv.
E Canè torna a far la “peste”.
La notte di Kohlschreiber.

 
21 Gennaio 2008 Articolo di Marcos
Author mug

Terzo turno di pagelle per gli Australian Open. I match imperdibili raccontati dalla viva voce dei telecronisti.

Click here to read Christopher Clarey (The New York Times) on Williams, Lisa Dillman (Los Angeles Times) on Polish tennis, Eleanor Preston (The Guardian) on an undisciplined British junior and more news.

Nell’ International Press Clipps trovate C. Clarey sulle Williams, L. Dillman sul tennis polacco, E. Preston su un indisciplinato junior inglese e molto altro ancora.

Lo Monaco/Canè

Venerdì 18 gennaio 2008 – 14.40/16.05 am

“La prima che gli capita, a Roddick…gliela tira in bocca, gliela tira!”

Torno a casa, sposto un appuntamento e prendo il telecomando. Roddick è sotto due set a uno e sta conducendo nel quarto per 2 a 1: “Altra smorzata vincente: la nasconde proprio bene”, Canè si congratula con Kohlschreiber, che, qualche tempo fa, pronosticavo come uno in grado, un giorno o l’altro, di battere Nadal sulla terra, con grande scandalo di molti appassionati.

ATTENZIONE: NEL POST LETTERA APERTA AI TENNISTI ITALIANI, C’è UN INTERVENTO DIRETTO DI BACCINI IN REPLICA AL CAPO DELLA REDAZIONE DELLO SPORT DEL GIORNALE MARCO LOMBARDO E UN ALTRO INDIRETTO “PEPATISSIMO” IN REPLICA A UBALDO E ANTI-TOMMASI, SEMERARO-AZZOLINI. NON PERDETELO E FATEcI SAPERE COSA NE PENSATE!

Lo Monaco spinge all’attacco Andy: “Di nuovo mette il naso a rete Roddick…avrebbe dovuto attaccare anche nel tie break del terzo set”.

L’americano (è quasi l’una di notte in Australia) chiede un HawkEye, ma gli versano un CubaLibre. 2 pari, col 20° ace del tedesco. “Questa è la palla che ti fa arrabbiare di più in assoluto: servi bene, segui anche a rete e lui che fa? Ti prende il nastro. Guarda…non si può dire il termine”, s’innervosisce la peste, commentando un nastro beffardo tedesco. E continua Paolino, notando una certa stanchezza nello sguardo di Connors: “Io continuo a dire che li fanno iniziare troppo tardi: anche per Jimmy star lì in tribuna…è dura, eh?”. Malgrado un drittaccio affossato in rete, Roddick si porta sul 3 a 2. La regia sceglie di rivoluzionare il palinsesto, favorendo la continuazione della diretta da Melbourne, a discapito di biathlon e pallavolo: l’appassionato esulta, ringrazia e si dispiace per i fan degli altri sport. “Ace di seconda! S’è spostato prima Andy e lui l’ha visto bene”, Canè continua a sottolineare la lucidità di Kohlschreiber, mentre l’americano sbaglia un rovescio semplice: per questo Roddick non sarà mai Roddick…mi spiegherò meglio al termine del torneo, quando ci sarà più tempo per approfondire qualche tema, oltre la stringente attualità. Lo Monaco commenta il game vinto da Philipp: “Tre ace in un game: tre giochi pari”. Nel gioco successivo, il tedesco, visibilmente assetato, chiede un HawkEye, ma, per un pelo, gli viene servito un Crodino. “E’ l’una di notte e si vede anche negli scambi: sono meno cattivi, rispetto ai primi set”, Paolino guarda l’orologio, proprio mentre Roddick si rivolge al pubblico, chiedendogli un po’ più di classe. Poco più tardi, Andy si lamenterà con l’arbitro: c’è qualcuno che, dagli spalti, lo sta disturbando da troppo tempo. Il prossimo avversario del vincente di questo match è Nieminen, che deve scendere in campo domani per giocare il doppio assieme a Lindstedt: l’organizzazione ha previsto l’incontro sul campo 13, verso sera. “Tu cosa faresti, Paolo?”, “Ah guarda…ti dò tutto il prize money del doppio, ma saltiamo questo match: fammi allenare su un altro campo!”

Piovono ace come pietre: 5 a 4 per Roddick e serve Kohlschreiber. “Sorpasso nel numero degli ace: 26 a 25!”, esulta Jacopo per l’exploit del tedesco, che, con servizio e dritto a chiudere, vince il decimo game: 5 pari. “E’ l’una di notte: sono 26 pari…me ne sono perso uno”, confessa Lo Monaco. Poco male! “Fucilata di risposta…a proposito di biathlon!”, fossi stato in un appassionato di questo sport, alla battuta di Jacopo mi sarei lievemente inquietato, ma Philipp, effettivamente, ha appena tirato una schioppettata fulminante per velocità e precisione col suo dritto, che, per solito, profondamente lifta. Il cronista s’esalta ancora: “Altro ricamo di dritto del tedesco!” e Canè continua: “Rovescio lungolinea e smorzata di dritto tirata coi piedi fuori dalla linea di fondo campo…qui applaudo!”. Si sente un battimani pacato, ma convinto. Philipp ne tira una profondissima, che sfiora la riga: Andy la controlla da molto vicino, spingendola con lo sguardo, battezzandola (Paolino usa questo termine molto spesso) fuori. Il giudice di linea chiama l’out, ma l’HawkEye chiesto dal tedesco lo confuta: il giudice arbitro, molto attento sul battesimo, annuncia il punto per Kohlschreiber…apriti cielo! Roddick s’arrabbia come un toro punto dal calabrone, gli dice di tutto, torna a servire e, dopo aver conquistato il 6 a 5, “tira un bestemmione all’arbitro” (Paolino), giusto per rimanere in tema di battesimi. Nel riposo dei dispari, continua la disputa tra i due: “Sei sicuro al 100% che io non avrei potuto prendere quella palla?”, dalla sedia. “Sì!”, dal seggiolone. “Sei un idiota!!”, dalla sedia. Mentre si avvia a fondo campo per rispondere, Andy ne dice un’altra, che fa sorridere qualcuno del pubblico: “Mi piacerebbe restare chiuso in ascensore con quell’arbitro…”. Il suo avversario, con uno stupendo rovescio lungolinea conquista il tie break.

“Bravo Andy! Stop volley in allungo di rovescio: 1 a 0”, inizia a servire Jacopo. Risponde Paolino: “Kohlschreiber ha battezzato bene l’angolo, intuendo il colpo di Roddick ed ha tirato uno stupendo rovescio a tutto polso! 1 a 1”. S’alternano i due: “E’ largo il passante incrociato di dritto dell’americano: 2 a 1”, io direi che è stretto, ma, comunque, finisce in corridoio. “Stecca col dritto, il tedesco: 2 pari”. Jimbo sente la tensione: è paonazzo di sole e di passione: “Com’è arrazzato Jimbo, eh?”. Con un ace a testa, i due si portano sul 3 pari. Lo Monaco anticipa Canè nel commentare la svolta del tie: “Bravissimo!! Ha condotto il gioco, una delle pochissime volte, ed ha chiuso con una stop volley. Minibreak: 4 a 3 Roddick”. Continua Jacopo: “Gli ha fatto bene sfogarsi col giudice di sedia. 5 a 3”. Canè cala l’asso: “Non molla il ragazzo: che gran combattente!!” ed il compagno di cronaca puntualizza: “Fa bene Roddick a giocargli sul dritto: 6 a 3. Ha fatto molto di più che nel tie del terzo…e se ne va il dritto di Kohlschreiber: si va al quinto!”

Per i primi tre game dell’ultimo set, i battitori non lasciano una briciola: 2 a 1 per il tedesco. Paolino torna giocatore: “Andare su tutte le palle, anche quelle che probabilmente sai di non poter raggiungere, ti stimola a dare sempre tutto: ha fatto bene ad andare su quella palla corta, Andy”. Non so se è sempre vero: dopo più di tre ore di gioco, è bene saper distinguere tra i punti importanti e quelli meno. Canè, a mio parere, dovrebbe intervenire più spesso in questo modo, concedendo più spazio a spiegazioni tecnico/tattiche, piuttosto che a note di colore o a battute, per altro e non di rado, ben riuscite: l’altra mattina, l’ho sentito spiegare assai bene il motivo dell’errore che normalmente si compie, quando si sbaglia il dritto lungolinea. E’ chiaro a tutti che, tecnicamente, Paolino sia molto preparato: non si tenga tutto dentro! Roddick continua ad attaccare ed il suo avversario prende la mira, carica e spara: “Altra pallata al corpo: la seconda! Un po’ arrabbiato qui, Roddick…eh? Eccolo qua, subito servito: ace. Questa andava…234 all’ora! Dopo tre ore e un quarto, non è male, eh?”. S’è vendicato immediatamente, eh? Paolino insiste: “Guarda che pallata che gli tira addosso Kohlschreiber!! Sempre in centro, eh? La prima che gli capita, a Roddick…gliela tira in bocca, gliela tira!”. 3 a 2, serve Roddick: “33…34…35”, Lo Monaco si limita a contare gli ace, divertito. 3 pari. “Bellissimo incontro, Jacopo, bellissimo incontro…”. Jacopo gli smorza l’ammirazione: “34 turni di servizio tenuti consecutivamente, Paolino. Mi sto chiedendo quando potrà arrivare un break…”, “Non mi mettere in difficoltà, eh?”. Con l’ennesimo stupendo lungolinea di rovescio, Kohlschreiber si porta sul 4 a 3.

“Ullallà!!”, “Che numero!! S’è sdraiato per tirare questo rovescio lungolinea, il tedesco!”. Attonito, chiude lo scambio Lo Monaco: “Micidiale”. Il 36° ace consegna all’americano il 4 pari. “0015! Era una vita che non ci riuscivano!”, il cronista meravigliato dal primo punto del game, vinto dal ribattitore. Canè, quando vede Connors inquadrato, si accende: “Lo sta caricando Jimbo dalle tribune, anche perché la sua zuppa di canguro si sta raffreddando! Con due tortellini dentro non sarebbe male…”. Malgrado l’incitamento del mitico campione di Belleville, il tedesco si porta sul 5 a 4. “Brutto errore di Andy: troppo lontano dalla linea di fondo”, commenta Paolino. Era troppo lontano dalla palla, col suo rovescio. Con un doppiofallo, Roddick concede la parità all’avversario. Jacopo accademico: “A due punti dal match Philipp Kohlschreiber”. Paolino entusiasta: “Che passante che è riuscito a tirare il tedesco: match point!”. Rapido come una gazzella, riesce a raggiungere la palla lontana ed a tirare un magnifico passante di rovescio incrociato. Roddick salva il match point, rischiando una volée, che pizzica la riga: Kohlschreiber chiede l’HawkEye, ma gli danno un RossoAntico…per un pelo! L’americano, teso come il primo violino alla sua prima alla prima della Scala, commette un altro mortifero doppiofallo. “Ace a 237!!”, “Eh sì! Ci vuole, eh?”. Sempre Paolino, in estasi: “A tutto braccio il lungolinea di rovescio: fantastico Kohlschreiber!!”. Quando Canè vede colpi simili, sono sicuro, sente uno sfrigolìo al basso ventre. Altro match point. “Altro ace…e siamo a 38!!”, Jacopo non sta più nella pelle. Pure l’arbitro: “Deuce!!”. “In rete l’attacco di dritto dell’americano!! Altro match point!”. “Tre ace: tutti lì!”. Che roba, ragazzi! Lo Monaco prosegue: “Quattro ace in un game: e siamo a quaranta!!”. “Guarda Jimbo! Jimbo è un grande: s’è alzato in piedi…vuole questa vittoria!”, Paolino vince il game: 5 pari. Jimbo è un grande, veramente!

“Kohlschreiber è impassibile: come se non fosse successo niente”, sottolinea Jacopo. “E’ perfetto. Veramente un grande atleta”. Con un ace, il 31, il tedesco prova a salire sul 6 a 5; con un ace, il 41, Roddick lo riprende: “6 giochi pari. Si va avanti, non c’è il tie break”. “Ho quasi finito il foglio, Paolo”. Anch’io! Un’altra deviazione del nastro ed un altro ace portano in vantaggio Philipp: 76. S’avvicina pericolosamente l’ora del mio appuntamento: riavvolgo il vhs, per esser pronto a procedere con la registrazione del match e mi metto il paltò. “Certo che i tedeschi hanno cominciato a bere la birra nel primo set…adesso son cotti, ma tengono bene, eh?”. Anche il loro divo tiene bene…molto bene! Lo Monaco tira la volata: “Stupendo passante incrociato di rovescio del tedesco!! Altro passante sulla riga, questa volta col dritto lungolinea! Roddick ha bisogno di un ace: eccolo il 42°! 1530. Ancora avanti Andy…e ancora passante! 1540”. “Bravo, bravo…bravo! A tutto braccio col dritto incrociato…e, adesso, son cavoli…”…amari, Paolino. “Fuori!!! E’ finita!! Ha veramente meritato la vittoria! Roddick ha venduto cara la pelle, ma Kohlschreiber ha giocato meglio”, chiude Jacopo il suo venerdì. “Buonissima tenuta mentale e fisica: complimenti!”, chiude Paolino. Esco di casa e chiudo anch’io. La porta.

Lo Monaco: 7
Canè: 5/6
Roddick: 7
Kohlschreiber: 9

Ferrero/Canè
Domenica 20 gennaio 2008 – 01.00/03.05 am

“E’ cascato come un sacco di patate qua, eh?”

“Diretta@Eurosport, per scriverci in diretta”. “Se siete svegli…”, argutamente Paolino distingue tra coloro che non possono fare a meno del tennis, ma che, volentieri, si addormentano sul divano allo scricchiolìo delle suole sul campo, al suono della palla liftata, agli out dei giudici di linea ed al fortyfifteen dell’arbitro di sedia e coloro che, notebook sulle ginocchia, non perdono manco un quindici, se non per eventuali urgenze fisiologiche: non posso immaginare qualcuno col pappagallo ai piedi del divano. “Secondo me”, continua Federico, “questo incontro interessa molto: entrambi hanno ottimi fondamentali…Paolino mi fa un segno con le mani, indicando la silhouette dell’argentino..”. “Bello inquartato, in effetti: può giocare i cinque set. Ha le riserve per arrivare fino alla fine. A parer mio, ha i migliori fondamentali dopo Federer”. Non questa notte. Nei nostri cronisti, l’aspettativa per questo incontro è notevole e Ferrero ne ha conferma subito: “Inizia bene Juan Carlos: ace!”. Seguirà immediatamente un doppio fallo, tanto per chiarire le cose. Canè si sbilancia: “Per me Nalbandian è il favorito, ma Ferrero è in ottima condizione”. Poi, dice proprio quello che mi aspetto da lui: “Doveva terminare il colpo e, invece, per riguadagnare il centro del campo, ha tirato indietro le spalle”. Ecco: per questo si sbaglia spesso il dritto lungolinea. Continua così, Paolino! La Nalba, sudatissimo ancor prima d’entrare in campo, s’avvicina alla rete e, complice, probabilmente, l’umidità, goffamente piomba per terra: “E’ cascato come un sacco di patate qua, eh?”. Guardando il replay dell’azione: “Non s’è tirato su benissimo, eh?”. Uomo di gran peso, David. Federico evidenzia: “Da registrare il dritto di Nalbandian”. Break Ferrero: 2 a 0 e servizio. L’uomo che fece impazzire Federer e Nadal alla fine dello scorso anno non ne mette dentro una, ma Canè confida nelle sue capacità di variare il gioco: “Non sono partiti benissimo, eh? Ferrero è molto solido nei fondamentali, ma Nalbandian sa fare molte più cose: profondità dei colpi, back di rovescio…”. È così, ma lo spagnolo vola sul 3 a 0. Dopo un po’, il cronista bolognese prende atto: “E’ ancora a letto Nalbandian, eh? Sta subendo”. 4 a 1. Minispot. Nadal fa qualche numero al volante della sua Kia e chiede al mondo: Who’s next? Nieminen, Rafa: stacci un po’ attento perché a Barcellona, un paio d’anni fa, hai rischiato di prenderle! Paolino si sveglia d’improvviso: “Missile incrociato in corsa: difficilissimo! Era tre metri fuori dal corridoio, era!”. Juan Carlos tira una bomba di dritto spaventosa; David la vede passare come un bambino di Piovarolo un’AltaVelocità: rimane sbatacchiato per qualche minuto e commette due doppifalli consecutivi. 5 a 1. “Imbarazzante”, commenta Ferrero. “Se bisogna giocare male il primo, allora è meglio perdere 61 che 76: poi, magari, ci si riprende”, Canè non s’arrende. “Tre ace consecutivi. 25 minuti di gioco: 61 per lo spagnolo. Partita inesistente”, Federico, impietoso, stringe il commento. Nalbandian non pervenuto.

La regia si sposta sul match tra Nieminen e Kohlschreiber: non si può dire cos’è successo in questo match. La capacità di reazione del finlandese nei momenti topici del match può farsi proverbio. 4 a 3 per Kohlschreiber, serve Nieminen. “La smorzata del tedesco è stata la chiave anche contro Roddick”. Anche la bordata in pancia all’uomo a rete è il suo forte: break. 5 a 3 per Philipp, che gioca il suo miglior tennis, quello che ha mostrato nel turno precedente contro Andy. Paolino s’accorge subito: “Gioca facile: questa sarà una sorpresa quest’anno, eh?”. Anche per me: ha trovato il suo tennis a ventiquattro anni ed è nel pieno della sua maturità. Con un ace vince il primo set: 63. Minispot: “Non sai se è il momento giusto per investire?”. C’ho provato tre o quattro volte: meglio giocarseli alle corse dei paguri.

Ferrero è davanti 2 a 1 e servizio. Paolino insiste nella speranza di vedere l’argentino in campo: “Non dir niente che s’è svegliato…ecco, appena mi ha sentito, ha sbagliato il rovescio!”. “Decimo ace di Ferrero: 3 a 1. Chi l’avrebbe mai detto”, commenta l’altro Ferrero. “E il bello è che mi han chiesto quando volevo commentare…mah: faccio un match molto importante, grande battaglia: finora non è successo”, rimpiange Canè, che continua: “Smorzata della domenica di Ferrero…e Nalbandian ci casca…”, come un pollo! Lo spagnolo taglia una palla sotto, col rovescio, come si fa per provare, con gli amici, a farla battere nel campo avversario, per poi ritrovarsela nel proprio…ma sbaglia di grosso: la palla si alza come un trullo ed arriva nella metà campo di Nalbandian; David s’aggiusta col rovescione, non calcola l’effetto del rimbalzo e…boom! Gonfia la rete come Benetti. “Niente da fare: 4 a 1 Ferrero”, sconsolato Federico. “Facciamo un po’ di tifo per Nalbandian: dai…così ci facciamo una bella nottata, qua in cabina”, Paolino non s’arrende mai. Nemmeno all’evidenza! Il compagno di cronaca lo stimola: “Tu cosa faresti al posto di Nalbandian, in queste condizioni?”. Lui si ritrae: “Non te lo posso dire”. Preferiamo non immaginare! 5 a 2 per lo spagnolo. Lo spot che inizia così: “Tutta la serie A e il calcio europeo…” è l’unico rimasto, rispetto agli anni scorsi, con un volume esagerato. Fuori luogo e fastidiosissimo: la regia vi ponga rimedio, per cortesia. Ferrero sbaglia una facile volée di rovescio, leggermente in ritardo e spreca un set point: “Qui è arrivato prima con la testa che con la racchetta…”, “Poteva prenderla di testa!”, risponde Federico, tutto contento d’aver piazzato la battuta. Chiude un attimo dopo: “Il terzo set point è quello buono: 61 62”.

Si torna sul campo di Kohlschreiber: 4 pari, serve Nieminen. “Stanno giocando alla stazione, qui: stanno tirando giù dei treni! È più interessante di qua”, si convince Paolino. Il tedesco, con un rovescio in corsa incrociato finito sulla riga finlandese, conquista un break point: “Il passante di dritto di Kohlschreiber: c’è il break! 5 a 4”. Qui si gioca sul serio. Il cronista Ferrero, a quest’ora, sente sempre un po’ d’appetito: “E’ una partita interessante sotto molti aspetti il prossimo incontro tra Hantuchova e Kirilenko…”. Mascalzone! “Ancora un rovescio al volo del tedesco!”, “Mi piace questo colpo!”, ammette l’ex tennista, che, col rovescio, serviva pure gli aperitivi. Questa notte, Paolino, non fa mancare il suo apporto tecnico: “Solo forza in questo rovescio: la palla, così, non può uscire fluida”, Nieminen, nel tentativo di liberarsi dal furioso pressing dell’avversario, cerca di strafare su una palla piuttosto complicata, naturalmente, sbagliandola. Sono tre i set point consecutivi per Kohlschreiber: “Aveva la palla per venire a rete, il tedesco, ma non ne ha approfittato. Nieminen, così, l’ha infilato con il dritto lungolinea, salvando il terzo set point”, Canè boccia la tattica tedesca. Federico prosegue: “Uela!! Annullato un set point con una demivolée di dritto difficilissima! Colpo d’altri tempi, questo”. Peccato che era un break point per Nieminen! Il quale, con la caparbia propria dei campioni di sci nordico delle sue parti, riesce ad annullare un quarto set point. “Eh sì! E’ buono il passante di Nieminen: secondo break point per il finlandese…Out! Kohlschreiber è perplesso, ma c’è il break di Nieminen! 5 pari”, Federico si scalda. “Questo è un rovescio da mettere insieme a quelli di Gasquet e a quelli di Youzhny!”, Paolino non esagera, e Ferrero spiega: “Si apre il campo con uno stupendo rovescio incrociato e, poi, chiude col dritto in contropiede! Kohlschreiber brecca e si appresta a servire per il secondo set”. I cronisti si distraggono con i problemi della Mauresmo ed il tedesco si porta sul 4015, quasi senza commento: “Lui, quando ha il set point contro, lascia andare tutto il braccio, eh?”. Nieminen, questa notte, quando deve salvare qualche set point, gioca come Agassi in paradiso. Salva anche il secondo: sei set point, finora. Federico mette le mani avanti: “Kohlschreiber, se non chiude qui…la perde questa partita!”. Jarkko lascia partire un bolide di risposta, che slaccia le scarpe al tedesco: break point. “Bravo, bravo, bravo!! Ha chiuso bene, eh?”, Philipp salva il break point con un’ottima volée di dritto: parità. Ferrero entusiasta: “L’accelerazione di rovescio di Nieminen!! Suo il vantaggio!”, e Paolino si gasa: “E, poi, si carica col suo angolo: hai visto? Io lo tiro così il rovescio, lo tiro!!”. Kohlschreiber, sconvolto dalla resistenza nordica, stecca un dritto: tie break.

S’inizia con quattro minibreak: 2 pari. Philipp inizia a sentire la stanchezza del match precedente ed il primo colpo che ne subisce le conseguenze è il dritto. Jarkko lo sa e lo sollecita: 4 a 2 per lui. Il tedesco mena fendenti all’impazzata, ma Nieminen regge e si porta sul 5 a 4. Un nastro beffardo porta il punteggio in parità. “Ha fatto un chilometro per girare intorno a questa palla… Kohlschreiber voleva colpirla di dritto e l’affossa in rete! 6 a 5 Nieminen: set point!”, Ferrero si domanda come mai un tennista di rovescio sopraffino, in una fase culminante del match, sceglie la strada più difficile, per tirare col dritto. Philipp, però, non sa colpire solo di rovescio: “Come s’è salvato Kohlschreiber!! 6 pari!”, una stupenda demivolée di rovescio, smorzata giusto un po’ quel che basta. Paolino valuta la bellezza del colpo ed i suoi effetti sull’avversario, che non può che ammirarlo: “Annullato così un set point…non puoi che accusare il colpo”. Ed infatti, Nieminen commette un doppiofallo, tirando la seconda a 114 all’ora. 7 a 6 per Kohlschreiber: settimo set point a disposizione in questo set. “Annullato!!! In questa maniera, poi!! 7 pari!”, Ferrero s’infervora, seguendo la traiettoria di un magico dritto lungolinea di Nieminen, finito sulla riga tedesca. Il finlandese, pieno di coraggio, attacca all’arma bianca, costringendo il rivale all’errore: 8 a 7 e servizio. “Se ne va il dritto di Kohlschreiber, che s’è visto annullare sette set point da Nieminen: 1 set pari!”. “E adesso?”, chiede Canè, alzando la palla…”E adesso può anche perderla!”, schiaccia Ferrero con facilità.

Federico si ricompone: “Siamo arrivati in tempo. Nalbandian al servizio: 0040. Tre match point per lo spagnolo…L’ultimo dritto di Juan Carlos Ferrero: 61 62 63!”. “Non s’è stancato: è molto importante. Il ragazzo è in forma”, chiude Paolino sul Rod Laver.

Ferrero riparte: “Paolino…una sorpresa: Maria Domachowska ha battuto la cinese Na Li. 26 62 64”. La polacca numero 146 del mondo è riuscita nel compito che io, con lieve scandalo di qualche amico, avevo sperato potesse svolgere, nel turno precedente, la nostra Camerin.

In chiusura, ricordo che Nieminen, prima di vincere il suo straordinario incontro, nella terza frazione, ha dovuto salvare altri quattro set point: Kohlschreiber non potrà mai dimenticare.

Ferrero: 6 e mezzo
Canè: 6 e mezzo
Nieminen: 9
Kohlschreiber: 6

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4 Commenti a “Voti e chicche australiane in Tv.
E Canè torna a far la “peste”.
La notte di Kohlschreiber.”

  1. Luca_Overseas scrive:

    Davvero grazie, Marcos, per il resoconto preciso e accurato. Per me che guardo queste partite dagli USA e’ un piacere poter leggere delle imprese di Cane’..!

    Complimenti anche ai giocatori! Questo AO finora non credo abbia deluso nessuno di noi appassionati…!

    Peccato solo non aver potuto vedere il match tra Kohlschreiber e Nieminen. Grande difetto della TV americana: quando gioca uno dei loro, magari anche in una partita chiaramente senza suspence, non mostrano mai altri incontri.

    Ma questa e’ solo una piccola chiosa. Che bell’inizio di stagione! Speriamo di vederne per tutto l’anno di match cosi’!

  2. pibla scrive:

    Ottimo come sempre Marcos!!
    Due cose al volo, di cui la prima leggermente off topic:
    - scandalosi gli organizzatori che, nonostante la battaglia tra Kohlschirber e Roddick fosse finita alle due e mezzo di notte ora locale, hanno poi scelto di rimandare il tedesco in campo come primo incontro dopo il giorno di riposo. Alora, se l’incontro finisce alle due e mezzo di notte e tu hai giocato più di quattro ore, a dir poco prima delle 5.00 è impossibile essere a letto ed è difficile riposare bene, quindi dico, almeno la notte dopo fagliela dormire tranquillo no!!! ed invece no, lo rimandano in campo alle 11.00 del mattino, il che vuol dire sveglia intorno alle 8.00, ora mi chiedo, cosa ci voleva a programmare l’incontro del tedesco con Nieminen nel pomeriggio, lasciandogli fare almeno una notte tranquilla??? Risultato, bella partenza di Kohlschriber, che in questo momento vale più di Nieminen, che poi si è letteralmente sgonfiato, dato che ovviamente non aveva ancora recuperato, e tedesco immeritatamente a casa….mah…poi magari non avrebbe del tutto recuperato lo sforzo nemmeno giocando nel pomeriggio, ma di certo qualche possibilità in più gliela davi…
    - Paolino effettivamente in grande forma durante la telecronaca Nieminen-Kohlschriber, all’ennesima seconda palla “morbida” di Nieminen ha esclamato servizio a velocità “Lo Monaco” questo ed ovviamente Ferrero è esploso in una risata e poi altre perle quà e là, alcune delle quali efficacemente riportate da Marcos, comunque la notte disinibisce decisamente la telecronaca di Paolino…

  3. Francesco G. Di Bene scrive:

    io amo Marcos. divertentissimo.

  4. marcos scrive:

    grazie molte, ragazzi!

    accolgo con gioia il sentimento, francesco…ma sono felicemente accasato!

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