Ho sbagliato pronostico due volte
Crollo difficile da spiegare
Ho visto Waterloo più dolorose ..

 
3 Febbraio 2008 Articolo di Rino Tommasi
Author mug

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NAPOLI - Non ho difficoltà ad ammettere, sbagliando per la seconda volta pronostico, che ero convinto che le nostre ragazze sarebbero riuscite a rimontare lo 0 a 2 della prima giornata ed a battere alla fine questa Spagna che da quando ha perduto Arancia Sanchez e Conchita Martinez è diventata squadra di seconda schiera.
Purtroppo le mie speranze hanno resistito poco più di un’ora, 62 minuti per la precisione, tanto è durata la partita che Francesca Schiavone, ripetendo la pessima prestazione della prima giornata,
ha perduto contro Anabel Medina che non è una campionessa ma soltanto la trentesima giocatrice del mondo.
Poiché la nostra giocatrice è oggi numero 23 in classifica non era esagerato sperare in un suo successo anche se i precedenti segnalavano due vittorie su due incontri per la tennista spagnola.
D’altra parte avendo perduto il giorno prima contro Nuria Llagostera, numero 136, la Schiavone non aveva davvero tranquillizzato sulle proprie condizioni di forma. Un crollo difficile da capire e da spiegare soprattutto perchè avevo visto Francesca giocare una partita molto dignitosa in Australia contro Justine Henin, la prima giocatrice del mondo.
E’possibile che la Schiavone abbia improvvisamente sentito il peso di un pronostico favorevole ma questa ipotesi contrasta con le prove che la stessa giocatrice aveva fornito l’anno scorso, quando in una stagione piuttosto mediocre, aveva invece infilato, proprio in Fed Cup, alcune prestazioni di notevole valore.
Peccato perché questa dolorosa sconfitta ci colpisce in un settore che tutto sommato aveva tenuto in piedi l’immagine sbiadita del nostro tennis nelle ultime stagioni. Nei miei ricordi ci sono state Waterloo anche più dolorose ma quasi tutte imputabili alla squadra di Coppa Davis mentre in Fed Cup la memoria mi segnala solo una brutta sconfitta con il Canada ad Ancona nel 1995, passata peraltro quasi inosservata per la minore visibilità, soprattutto a quel tempo, del nostro tennis femminile.
La partita che ha sancito la nostra sconfitta non ha bisogno di essere raccontata. Perdendo il primo turno di servizio la Schiavone ci aveva purtroppo confermato di essere la stessa del giorno prima con l’aggravante di avere di fronte una giocatrice del suo stesso livello.
Insomma non c’è stata la reazione che si poteva pretendere dopo una prestazione decisamente insufficiente come quella che le era stata una delle peggiori sconfitte della sua carriera.
Perduto il primo set per 6-4, la Schiavone è addirittura crollata nel secondo nel quale ad un certo punto ha subito un parziale di 11 punti a 1 che ha dato l’impressione di una resa.
La Medina, incoraggiata dal favorevole andamento dell’incontro, ha inevitabilmente preso fiducia dando l’impressione a chi non la conosceva di valere di più della sua classifica.
Che è peraltro anche la chiave con la quale si può giustificare il risultato. Le spagnole hanno giocato oltre le loro possibilità, le nostre nettamente al di sotto.
Bisognerà naturalmente abbandonare certi trionfalismi, prendere atto di una situazione generale che nella mediocrità del settore maschile non ha più il conforto di quel serbatoio che per molti anni le nostre giocatrici ci hanno garantito.

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3 Commenti a “Ho sbagliato pronostico due volte
Crollo difficile da spiegare
Ho visto Waterloo più dolorose ..”

  1. chloe de lissier scrive:

    si può lasciare un articolo di rino tommasi senza un commento? anche se poi la mia è solo una domanda. scrive l’ottimo tommasi: “è possibile che la schiavone abbia improvvisamente sentito il peso di un pronostico favorevole ma questa ipotesi contrasta con le prove che la stessa giocatrice aveva fornito l’anno scorso, quando in una stagione piuttosto mediocre, aveva invece infilato, proprio in Fed Cup, alcune prestazioni di notevole valore”.
    quest’anno era favorita e le ha buscate. l’anno scorso non lo era e ha furoreggiato. dove sarebbe il contrasto?

  2. simon scrive:

    L’articolo di Tommasi é lasciato senza commento perché non c’é niente da dire! I trionfi degli anni scorsi avevano obiettivamente sopravvalutato il nostro settore femminile che a ben guardare non potrebbe mai permettersi una vittoria e una finale in Fed Cup se le giocatrici di classifica avessero voglia di impegnarsi realmente. Guardate la classifica wta delle nostre ragazze e capirete. E’ vero anche che la Spagna femminile é nettamente inferiore alla nostra squadra ma forse il destino ha voluto pareggiare quello che in passato ci aveva regalato….

  3. remo scrive:

    Se tutte le nazioni schierassero le giocatrici titolari, certo rischieremmo sulla carta di non essere nemmeno nel gruppo 1. Russia A, Russia B , Stati Uniti, Serbia, Rep. Ceca e Ucraina sono, sulla carta ripeto, tutte superiori a noi. Ma, come ho già detto in un altro post, la Federation Cup (come la Davis) non è una semplice somma aritmetica di numeri e valori, è molto altro. E in quel molto altro non è scandaloso che l’Italia abbia centrato due finali consecutive (peraltro entrambe in trasferta) vincendone una. Certo, l’eliminazione è sorprendente e ancor più lo è il modo (un set vinto in tre singolari, contro la Spagna in casa sul duro!) ma se si sarà trattato di un caso lo potremo verificare negli spareggi per restare in serie A. Incidente di percorso o ridimensionamento? Staremo a vedere.

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