Archivio di Aprile 2007

CLIMA: ECCO LE NUOVE ANTICIPAZIONI DELL’IPCC

Venerdì 27 Aprile 2007

VINCERE LA SFIDA CLIMATICA E’ UN OBIETTIVO ANCORA POSSIBILE

La sfida climatica non solo deve, ma può essere vinta. E’ importante il rapporto del WGIII, il terzo gruppo di lavoro dell’IPCC, quello che si occupa degli impatti. Il documento sarà approvato a Bangkok nei prossimi giorni e verrà presentato al mondo il 4 maggio. Noi, al solito, lo anticipiamo a livello di documento portato all’approvazione finale, fornendo integralmente sia la “Bozza per i decisori politici” che il “Sommario tecnico”. In questo modo il processo di approvazione - che come si è visto in occasione dei lavori del secondo gruppo di lavoro è soggetto a forti pressioni politiche - sarà in una casa di vetro. E a noi la trasparenza piace moltissimo. Quindi, buona lettura. (more…)

Reati ambientali, via libera del Cdm

Martedì 24 Aprile 2007

Entro quest’anno avremo i reati ambientali nel codice penale. Ed era ora.

Il ddl varato ieri dal governo prevede l’ introduzione nel Libro II del Codice Penale del Titolo VI-bis, rubricato ‘’Dei delitti contro l’ambiente'’. Ecco alcune delle nuova fattispecie criminose: Inquinamento ambientale; danno ambientale; disastro; alterazione del patrimonio naturale, della flora e della fauna; traffico illecito di rifiuti; traffico di materiale radioattivo o nucleare e l’abbandono di esso; delitti ambientali in forma organizzata, le cosiddette Ecomafie; frode in materia ambientale; delitti colposi contro
l’ambiente; impedimento al controllo; bonifica e ripristino dello stato dei luoghi.

Il provvedimento prevede anche il ‘’ravvedimento operoso'’ con pene diminuite dalla meta’ a due terzi per gli eco-pentiti. Introdotta anche la ‘’causa di non punibilita”’ per chi ripara al proprio danno prima
dell’azione penale. Tra le novita’ anche la sanzione per ‘’danno economico'’ che prevede la reclusione da
uno a quattro anni e multe da ventimila a cinquantamila euro per chi offende le risorse ambientali in modo
tale da pregiudicarne l’utilizzo da parte della collettivita’, gli enti pubblici o imprese di rilevante interesse.
Positive le reazioni delle forze politiche, anche di opposizione. E molto soddisfatti, e c’è da capirli, gli ambientalisti. “L’approvazione del disegno di legge recante disposizioni concernenti i delitti ambientali da parte del Consiglio dei ministri _ osserva Patrizia Santilli, responsabile dell’ufficio legale del Wwf _ e’ un atto di grande importanza che aiutera’ certamente a contrastare i gravi reati che arrecano danno alla salute dei cittadini e al patrimonio naturale. Adesso ci attendiamo che con spirito bipartisan il Parlamento approvi una legge che il Paese attende da 15 anni”. Altrettanto soddisfatta Legambiente, per bocca del suo presidente, Roberto Della Seta: ‘’E’ un passo fondamentale verso la tutela dell’ambiente. Finalmente arriva la svolta che consente di punire gli ecocriminali anche con l’arresto. Una richiesta che avanziamo dal 1994′’.

LA BOZZA APPROVATA IN CDM:- (more…)

Reati ambientali nel codice penale, domani in CDM?

Lunedì 23 Aprile 2007

Forse il consiglio dei ministri di domani potrebbe varare il ddl sulla lungamente attesa introduzione dei reati ambientali nel codice penale. Il ministro del’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio l’ha promessa, una bozza è stata lungamente discussa tra Ambiente e Giustizia. E forse stavolta è la volta buona. “L’approvazione di tale norma – osserva il presidente della commissione Ambiente della Camera, Ermete Realacci - sarebbe un segnale di grande valore che questo Parlamento può trasmettere al Paese: ai tanti cittadini che subiscono le conseguenze dei fenomeni di criminalità ambientale, senza che lo Stato sappia difenderli con efficacia; all’autorità giudiziaria e alle forze dell’ordine impegnate nella persecuzione di reati gravi, pur non avendo gli strumenti adeguanti per farlo; a tutte quelle imprese che investono nella qualità dei processi produttivi, nell’innovazione tecnologica, nel rispetto dell’ambiente e della legalità, costrette a fronteggiare una concorrenza sleale e impunita”.
Forse, dopo una dozzina d’anni di tentativi, è volta buona. Forse.

Ecomafie

Mercoledì 18 Aprile 2007

Dici ecomafie e ti pare un fenomeno del passato. Errore. Nell’anno appena trascorso, nonostante sia scomparsa la prospettiva di condoni, sono state costruite 30 mila case abusive: come dire il dieci percento del totale. Sono stati smaltite illegalmente 26 mila tonnellate di rifiuti speciali: una montagna alta quanto il Gran Sasso.

E’ un cancro che ancora si annida nel nostro paese quello delle “ecomafie”, termine coniato da Legambiente, l’associazione che ieri ha presentato il rapporto 2007, pubblicato integralmente da Edizioni Ambiente. Per rendersi conto delle dimensioni, basti pensare che il giro d’affari è stimato il 23 miliardi di euro e i reati scoperti nel 2006 sono stati 23.668, come dire tre ogni ora. Nel 45,9% dei casi sono stati commessi in quattro regioni: Sicilia, Calabria, Puglia e Campania. Le solite.
«L’ecomafia — denuncia il presidente della commissione Antimafia, Francesco Forgione — vale un terzo del fatturato criminale. E l’unica soluzione è assumersi le proprie responsabilità, tutti, politica e imprenditoria. Partendo dalle norme». «Servono strumenti repressivi più efficaci» concorda il presidente della commissione ambiente della Camera, Ermete Realacci. «Le ecomafie continuanao ad imperversare nei settori dei rifiuti, dell’abusivismo, nel cemento — osserva il presidente di Legambiente, Roberto Della Seta — e il fenomeno non arretra perchè i reati ambientali non sono inseriti nel codice penale». (more…)

Emissioni: il trend è inarrestabile + 61% al 2030 rispetto al 1990. Se va bene.

Lunedì 16 Aprile 2007

Tutti dicono: bisogna essere costruttivi, avere l’ottimismo della ragione e della volontà. Grazie, preferiamo il realismo.
Guardiamo i dati. Secondo il “rapporto energia e ambiente 2007″ dell’Enea, che cita il World energy outlook, tra il 2004 e il 2030 si prevede un aumento delle emissioni di Co2 in atmosfera del 55%, pari a 14,3 miliardi di tonnellate. Metà di tale incremento verrà dal settore termoelettrico, specie dalle nuove centrali a carbone che saranno costruite in Cina e in India. I paesi in via di sviluppo saranno responsabile del 70% dell’incremento e partire dal 2010 sarà la Cina il più grande inquinatore mondiale, nonostate il livello di emissione pro capite della Cina _ al 2030 _ sarà solo il 60% di quello dei paesi Ocse.
Si dirà: questè è lo scenario tendenziale, ma possiano e dobbiamo intervenire. Interverremo certamente. Ma facciamo due conti, anzi facciamoli fare al World energy outlook, che stila uno “scenario alternativo” secondo il quale sarebbe effettivamente possibile evitare al 2030 emissioni per 6,3 Gt Co2, un taglio del 37% rispetto al tendenziale e pari al livello di emissioni di Stati Uniti e Canada. Il miglioramento dell’efficienza negli usi finali dell’energia (autoveicoli, impianti di condizionamento, iluminazione, motori industriali) contribuirebbe da sola per il 35% del taglio di 6,3 Gt Co2 metre l’incremento di efficenza della produzione termoelettrica, un incremento della produzione delle rinnovabili e del nucleare contribuirebbe per un altro 37%. Bene? Mica tanto. Anzi, pochissimo. (more…)