Ecomafie

Dici ecomafie e ti pare un fenomeno del passato. Errore. Nell’anno appena trascorso, nonostante sia scomparsa la prospettiva di condoni, sono state costruite 30 mila case abusive: come dire il dieci percento del totale. Sono stati smaltite illegalmente 26 mila tonnellate di rifiuti speciali: una montagna alta quanto il Gran Sasso.

E’ un cancro che ancora si annida nel nostro paese quello delle “ecomafie”, termine coniato da Legambiente, l’associazione che ieri ha presentato il rapporto 2007, pubblicato integralmente da Edizioni Ambiente. Per rendersi conto delle dimensioni, basti pensare che il giro d’affari è stimato il 23 miliardi di euro e i reati scoperti nel 2006 sono stati 23.668, come dire tre ogni ora. Nel 45,9% dei casi sono stati commessi in quattro regioni: Sicilia, Calabria, Puglia e Campania. Le solite.
«L’ecomafia — denuncia il presidente della commissione Antimafia, Francesco Forgione — vale un terzo del fatturato criminale. E l’unica soluzione è assumersi le proprie responsabilità, tutti, politica e imprenditoria. Partendo dalle norme». «Servono strumenti repressivi più efficaci» concorda il presidente della commissione ambiente della Camera, Ermete Realacci. «Le ecomafie continuanao ad imperversare nei settori dei rifiuti, dell’abusivismo, nel cemento — osserva il presidente di Legambiente, Roberto Della Seta — e il fenomeno non arretra perchè i reati ambientali non sono inseriti nel codice penale».

Chiamato in causa, il ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio replica così: «Congiuntamente con il ministro della Giustizia ho già mandato al consiglio dei ministri un disegno di legge contro i delitti e i crimini ambientali. Dobbiamo introdurre nel codice i delitti ambientali, una volta tanto senza che sia una direttiva europea ad imporecelo». Vediamo. Certo, quando lo si è fatto i risultati si sono visti. Grazie all’introduzione del delitto di traffico illegale di rifiuti nel solo 2006 la magistratura ha infatti messo in piedi e 18 inchieste e sono scattati 127 arresti. Adesso occorre proseguire, anche a costo si pestare non pochi piedi. Non solo di chi lucra sullo smaltimento dei rifiuti, ad esempio, ma anche di chi fa finta di credere che lo smaltitore che offre quel prezzo così conveniente sia assolutamente in regola con la legge e con la coscienza.

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1 Commento a “Ecomafie”

  1. claudio scrive:

    Complimenti per l’iniziativa di introdurre i reati ambientali nel codice e speriamo che ci riesca a farla approvare in Parlamento. E che poi si riesca farla applicare.

    claudio

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