Archivio della Categoria 'esteri'

NAIROBI. Oggi la giornata decisiva: e gli ambientalisti battono i pugni sul tavolo

Venerdì 17 Novembre 2006

NAIROBI 17 NOVEMBRE - ANNO QUATTORDICESIMO DALLA NASCITA DELLA CONVENZIONE SUL CLIMA

dall’inviato ALESSANDRO FARRUGGIA
NAIROBI - Oggi e’ la giornata decisiva della conferenza di Nairobi. Le cose vanno piuttosto male. E oggi, rompendo l’attendismo assai diplomatico dei giorni precedenti, gli ambientalisti, sempre attenti a non rompere il meccanismo di Kyoto, battono i pugni sul tavolo. ‘”Un ulteriore ritardo e’ assolutamente irresponsabile: i ministri non si rendono conto dell’urgenza della questione climatica” accusa Kathrine Pierce dei Friends of the Earth. “E’ assolutamente capitale raggiungere un accordo sull’articolo 9 (more…)

NAIROBI: Sul clima si va verso un accordo leggero e inadeguato

Venerdì 17 Novembre 2006

NAIROBI 16 NOVEMBRE 2006 - ANNO QUATTORDICESIMO DALLA NASCITA DELLA CONVENZIONE SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI

dall’inviato ALESSANDRO FARRUGGIA
NAIROBI - Kofi Annan è venuto alla conferenza sul clima di Nairobi per dire che il re è nudo. Che cé’ mancanza di leadership politica nel processo di Kyoto, che la lotta ai cambiamenti climatici deve esse importante come quella al terrorismo e ai conflitti. Che è una cosa seria, cioè. Tutti, a parole, si dicono d’accordo. Ma in tanti prendono le distanze quando si va a tradurre in azioni il principio generale. E infatti, non a caso, le negoziazioni proseguono con esasperante lentezza, alla quale neppure gli ambientalisti si ribellano più di tanto, presi nel ruolo di “difensori di Kyoto”, lo strumento negoziale che vedono come unica luce in fondo al tunnel. Così a Nairobi per ora si è raggiunta a fatica una intesa per avviare entro il 2007 le negoziazioni per il secondo periodo di impegno (che inizierà nel 2012) e che, senza indicare la data, si spera (senza indicare una data ultima, pero'’) di concludere entro il 2009. Ma l’accordo riguarda solo i paesi industrializzati, che oggi producono (dato che gli Usa si sono chiamati fuori) appena il 31% delle emissioni, e lascia fuori quelli in via di sviluppo, che nel 2050 peseranno per il 62% delle emissioni globali. Nel protocollo di Kyoto c’è scritto (more…)

NAIROBI: Le emissioni esplodono, il mondo continua a perdere tempo

Venerdì 17 Novembre 2006

NAIROBI 14 novembre 2006 - ANNO QUATTORDICESIMO DALLA NASCITA DELLA CONVENZIONE SUI CAMBIAMENTI CLIMATCI

Dall’inviato ALESSANDRO FARRUGGIA
NAIROBI - I dati, prima di tutto. Gli stati che hanno firmato il protocollo di Kyoto si erano impegnati a ridurre le emissioni del 5% entro il 2012. E’ solo il 10% di quello che servirebbe da qui al 2050. Ma non ci stanno riuscendo: nonostante il crollo economico dei paesi dell’Est Europa sono fermi ad un -3,3%. E globalmente il mondo, in primis grazie al contributo dei paesi che non fanno parte del Protocollo di Kyoto, va ben peggio ed emette oggi il 28% “gas serra” in più che nel 1990.
E il futuro è il seguente: nel 2030, a meno che non ci rimbocchiamo le maniche, emetteremo 40 milioni di tonnellate di Co2. Cioè il doppio che nel 1990. E circa quattro volte che nel 1970. “Con le politiche attuali - allarga le braccia Claude Mandil, direttore esecutivo dell’International energy agency - il nostro futuro energetico è insicuro e ambientalmente insostenibile”. (more…)

Le vie dei clandestini

Mercoledì 1 Novembre 2006

di Alessandro Farruggia
DA TRIPOLI (LIBIA)
E’ stagione. Ogni anno, da ottobre ad aprile, non appena le condizioni ambientali consentono l’attraversamento in realativa sicurezza del deserto del Sahara, da 70 a 100 mila pesone varcano i confini della Libia. Vengono dall’Africa occidentale e orientale, da Marocco ed Egitto. Di solito passano qualche mese nella Grande Jamahiriya, dove lavorano come clandestini. Poi una parte sceglie di restare più a lungo, un’altra torna a casa (o viene rimandata a casa) e una parte, stimata in 20-30 mila, tenta di raggiungere l’Italia e l’Europa. Il traffico frutta decine di milioni di euro alle cosche libiche, tunisine, marocchine, sudanesi, etiopi, nigeriane, nigerine, senegalesi, ivoriane, ghanesi che gestiscono il traffico e quasi non si ostacolano tra loro perché il mercato è così ricco che c’è spazio per tutti. (more…)

Afghanistan, Torsello rapito scomodo

Mercoledì 25 Ottobre 2006

Gabriele Torsello era scomodo da fotogiornalista, ed è scomodo anche da rapito. A suscitare imbarazzo in molti è il fatto che per la sua liberazione sia intervenuto anche Quari Yousaf Ahmadi, un portavoce talebano. Evidentemente la fede musulmana del trentaseienne fotoreporter leccese ha pesato, e hanno pesato il lavoro di testimone degli orrori della guerra da lui svolto. E forse ancor di più hanno pesato i molti appelli a suo favore di eminenti personalità musulmane, in Afghanistan e in Europa. I talebani, per una volta, non solo se ne sono lavati le mani ma hanno anche preso posizione a suo favore. (more…)