Fed Cup, due sorelle contro l’Italia.
L’Ukraina è la famiglia Bondarenko:
sorrisi da pin-up e grinta da vendere.

 
23 Aprile 2008 Articolo di Angelica
Author mug

Nel fine settimana ad Olbia in palio il World Group. Occhi puntati su Alona e Kateryna, da indomabili sorelle a coppia d’oro. Sono state le prime ucraine ad aver vinto un torneo dello Slam. Ma i precedenti sorridono alle azzurre.

Sorelle Bondarenko

Il 26 e 27 aprile, ad Olbia, si giochera l’incontro di FedCup per i Play Off del World Group:
Italia – Ukraina.
Attenzione, si scrive Ukraina ma si legge Sorelle Bondarenko. Alona e Kataryna Bondarenko sono le piu’ famose e vincenti della nazionale ukraina.

Alona: 24 anni, bionda 1.68 m di altzza e numero 19 del ranking mondiale.
Kataryna: 22 anni, castana, 1.77 numero 48.
Vengono da una famiglia dedicata al tennis, 24 ore al giorno: mamma Natalia e papà Vladimir sono coach di tennis. C’e’ anche una terza sorella, Valeria, piu’ grande di Alona di 2 anni. Ha giocato per un breve periodo ma poi ha deciso di stare a casa e fare il coach con mamma e papà (difficilmente le piccole Bodarenko sognavano da grande di fare le ballerine). Due, tre volte all’anno Valeria segue le sorelle piu’ piccole in giro per tornei.
Una famiglia numerosa, oltre ai genitori e le tre sorelle, in casa Bondarenko, raccontava Kateryna, ci sono anche: un cane, due gatti, due canarini, un numero imprecisato di pesci e uno scoiattolo! Praticamente una piccola arca di Noè, ma il coccodrillo, aggiungeva ridendo, manca (suppongo con somma gioia delle piccolo zoo).

Sorelle Bondarenko

Mamma Natalie e Papà Vladimir hanno messo la racchetta in mano a Alona quando aveva 5 anni. Kateryna ha iniziato prima. Come tutte le tipiche sorelline minori e pestifere, voleva fare tutto quello che facevano Alona e Valeria.
E così per evitare problemi al sistema nervoso e uditivo, i genitori mettono in mano la racchettina anche a Kateryna. In fondo è meglio avere tutte le figlie sotto controllo su un campo da tennis. Quando si dice una famiglia tutta casa e lavoro.

Alona ha vinto il suo primo torneo Wta in Lussemburgo nel 2006.
All’inizio del torneo era numero 62 vinse battendo Mary Pierce, Katarina Srebotnik, Nathalie Dechy, Kveta Peschke e in finale Francesca Schiavone per 6–3, 6–2. E’ stata la seconda giocatrice di sempre a vincere un tier II partendo con un classifica così bassa.

Kataryna come junior ha vinto Wimbledon battendo nei quarti Peer, in semifinale la Krajicek e in finale la Ivanovic (nel circuito maggiore, però, rispetto a Peer e soprattutto Ivanovic, i suoi risultati, in singolo, sono fino ad oggi decisamente meno brillanti).

Viaggiano quasi sempre insieme e nei tornei sono una il coach dell’altra. E il coach-on-court, con loro, assume aspetti particolari: al torneo indoor di Parigi, Alona entrava in campo a passo lento con ipod in tasca, auricolari, un libro di 400 pagine in mano (un romanzo d’amore, è una ragazza romantica) si sedeva accanto alla sorella e a volte, non sempre, si scambiavano qualche parola e qualche risata. Altre volte, soprattutto quando Kataryna stava vincendo facile, una veloce occhiata di complicità.

Da brave sorelle odiano dover giocare una contro l’altra e perciò litigano. Anche se hanno imparato a controllarsi un pò durante i match. Ma quando si allenano insieme, lo show è assicurato: si arrabbiano, urlano, si esibiscono in vari lanci di racchette, corso intensivo (per chi assiste) di parolacce in lingua ukraina, insomma non finisce mai bene.

A sentire loro, stanno crescendo e maturando: adesso sono arrivate a litigare solo una mezz’oretta al giorno. Certo, preferiscono quando qualcuno viaggia con loro, così entrambe possono prendersela con il mal capitato accampagnatore (si puo’ allora intuire perchè la sorella maggiore viaggi con loro solo per due, tre tornei all’anno).
Questo anno, in Australia, hanno però deciso di dare retta alla mamma coach e per la prima volta hanno giocato il doppio senza litigare ma sostenendosi a vicenda, “Mentre prima”, spiega Alona, “giocavamo due singoli paralleli e ci arrabiavamo una con l’altra”.
Racconta Mamma Natalia che prima della semifinale non aveva aspettato il risultato ed era andata a dormire per poi essere svegliata da una telefonta di un amico di famiglia che si congratulava.
Allora ha guardato il cellulare, c’era un messaggio delle figlie ‘Mamma abbiamo vinto’. Finalmente avevano seguito i suoi consigli. Tutti sappiamo che le mamme hanno sempre ragione, le sorelle Bondarenko, a sorpresa, vincono anche la finale degli Australian Open (prime giocatrici Ukraine a vincere un torneo dello Slam).

Sempre in doppio hanno poi vinto l’incontro decisivo di FedCup contro il Belgio, il torneo indoor Gaz de France a febbraio e poi la settimana seguente hanno perso in semifinale ad Anversa (ma forse, quel giorno la loro lite quotidiana e’ avvenuta poco prima di scendere in campo, visto che durante il match non si sono rivolte la parola e il risultato finale è stato 61 61 per Pescke Sugiyama).

Il rapporto fra sorelle però non è poi così burrascoso come potrebbe apparire quando hanno una racchetta in mano. Fuori dal campo sono molto legate. Bè si, litigano per motivi futili “Ma tutto si ricompone subito e poi”, aggiunge Alona ridendo, “Kataryna vuole fare tutto quello che faccio io…perchè sono la più grande”.
“Non è vero” replica subito Kataryna, “Per esempio il piercing al naso l’ho fatto prima io. Dopo due anni lei ha detto che le piacevo molto e così se l’è fatto anche lei, ma dall’altro lato”.

Alona Bondarnko Keep It Pure

La bionda Alona ha avuto anche un certo successo personale come testimonial dell’ultima campagna pubblicitaria per la K-Swiss, con Tommy Haas e Anna Kournikova.
La sua foto, distesa su un campo da tennis sullo sfondo il mare brasiliano, è stata giudicata molto sexy. Alcuni l’avevano scambiata per la Kournikova. Immediata precisazione dell’ukraina: “Possiamo sembrare un po’ simili in quella pubblicità, ma non nella vita reale”.

Alona e Kataryna si sono fatte tatuare sulla schiena due piccole ali di angelo, Alona al centro ha fatto tatuare la lettera K e Kataryna la lettera A.
Adorano fare shopping insieme. Adorano soprattutto i negozi di borse, Louis Vuitton è il preferito di Kataryna ma Alona non disdegna…bè vista la loro classifica mondiale adesso se lo possono permettere.
Se volete farle dei regali, ricordate: fiori per Kateryna, preferirebbe i cioccolatini, ma sa che se ne mangia uno poi non e’ capace di fermarsi e finisce la scatola. Mentre per Alona provate con un paio di orecchini, li adora.

Insomma, fuori dal campo sono due ragazze semplici e simpatiche, che amano divertirsi con i loro amici. In campo lottano fino all’ultimo punto anche con un certa cattiveria.
Hanno le idee chiare e ambiziose su quello che vogliono da questo fine settimana, specialmente Alona: “Mi hanno detto che si gioca in uno splendio resort. Perciò non ci dispiace venire in Sardegna. Ma certo non stiamo andando là per rilassarci e godere delle bellezze del posto. Sarà difficile per noi, conosciamo bene le ragazze italiane, giochiamo spesso gli stessi tornei. Francesca sarà molto motivata e vorrà prendersi la rivincita per le due sconfitte (Lussemburgo 2006 e Berlino 2007). Ma io sono pronta. Abbiamo un occasione storica: portare per la prima volta nel World Group l’Ukraina”
Ha detto Ukraina, ma chissà se pensava “Sorelle Bondarenko”.

Confronti con le Italiane:
ALONA BONDARENKO – FRANCESCA SCHIAVONE 2 - 1
2006 FRENCH OPEN CLAY (O) R128 F. SCHIAVONE 6-3 6-4
2006 LUXEMBOURG HARD (I) F A. BONDARENKO 6-3 6-2
2007 BERLIN OPEN CLAY (O) R64 A. BONDARENKO 5-7 6-2 7-5

ALONA BONDARENKO – FLAVIA PENNETTA 0 - 2
2002 SOPOT CLAY (O) Q- Q F. PENNETTA 7-6(10) 6-2
2003 BOGOTA CLAY (O) R32 F. PENNETTA 6-3 6-1

ALONA BONDARENKO – KARIN KNAPP 0-1
2007 FRENCH OPEN CLAY (O) R64 K. KNAPP 6-4 2-6 6-3

KATERYNA BONDARENKO – FLAVIA PENNETTA 0 -1
2006 ROME CLAY (O) R64 F. PENNETTA 6-2 2-6 6-4

KATERYNA BONDARENKO – KARIN KNAPP 1- 2
2005 FANO CLAY (O) R32 K. KNAPP 1-6 7-6(7) 7-5
2006 LUXEMBOURG HARD (I) Q- R16 K. KNAPP 2-6 7-5 7-5
2007 STUTTGART HARD (I) R32 K. BONDARENKO 7-5 6-0

KATERYNA BONDARENKO – SARA ERRANI 1 - 0
2007 ROME CLAY (O) R64 K. BONDARENKO 4-6 6-3 6-4

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9 Commenti a “Fed Cup, due sorelle contro l’Italia.
L’Ukraina è la famiglia Bondarenko:
sorrisi da pin-up e grinta da vendere.”

  1. Paolo.v scrive:

    Complimenti ad Angelica,
    Ragazzi, non so voi, ma io non sono per niente ottimista circa l’esito della sfida. Una cosa è certa, l’Ucraina (o le Bondarenko fate voi) è decisamente più forte della Spagna che pure ci ha matato 2 mesi fà.
    Se abbiamo perso e male, con quella Spagna che schierava solo una giocatrice tra le prime 100! non la vedo rosea contro la famiglia B. che ha due giocatrici tra le prime 40. In particolare Alona è più avanti sia di Francesca che di Flavia, e Katerina è subito alle loro spalle.
    Inoltre in doppio sono affiatatissime ed hanno vinto l’ultimo slam….
    Come se non bastasse mi sembrano (almeno Alona) decisamente in crescendo di condizione, mentre Francesca non gioca da quasi un mese e Flavia ha giocato male all’Estoril.
    Mi consolano i precedenti soprattutto quelli di Flavia, ma non credo che siano cosi importanti anche perchè le nostre avversarie sono più giovani ed è normale che, se incontrate in di vecchia data, potevano scontare questo aspetto. Ricordo però di aver visto il match di Flavia contro Katerina a Roma 06 e fu una vittoria al fotofinish anche se all’epoca Katerina era ancora fuori dalle 100 mentre Flavia era al suo best ranking.
    Spero che qualcuno mi dica che sono troppo pessimista, vorrei tanto sbagliarmi… ma temo di essere soprattutto realista.
    E poi, per tirarmi su il morale, dico che storicamente quando le nostre sanno di essere sfavorite giocano meglio di quando hanno la pressione dei favori del pronostico, vedasi appunto il turno scorso.

  2. Nikolik scrive:

    C’è da temere, certo non l’Ucraina, visto che tra Francesca e Flavia e le due Bondarenko proprio non c’è partita.
    Ma Francesca è un po che non gioca e non vorrei avesse fatto preparazione fisica per i tornei sulla terra, e Flavia, del resto, esce da una pessima esperienza all’Estoril.
    Quindi, spero che Barazzutti, nel caso di disastri dopo la prima giornata, faccia delle sostituzioni, vista la qualità delle giocatrici che ha in panchina.
    Altrimenti, è assolutamente inutile avere tutte queste top 100, avere tutta questa ricchezza, se tanto poi fai giocare, sempre e comunque, le solite due.

  3. Paolo v. scrive:

    Non sono d’accordo Nikolik, o meglio, vorrei tanto esser d’accordo quando dici che tra le nostre Francesca e Flavia e le due sorelle non c’è partita, ma non lo sono. Dobbiamo ammettere che la classifica dice che nel lotto delle giocatrici che si sfideranno ad Olbia, Alona è quella con ranking migliore ed in più sembra piu in forma delle nostre.
    Non possiamo sempre considerarci il centro del mondo. Alona contro Francesca sta due a uno nei precedenti e l’unica sconfitta l’ha subita quando non era ancora matura (le due hanno 4 anni di differenza) ma ha vinto gli ultimi due confronti.
    Ma chi vuoi far giocare se non Francesca e Flavia per favore…cosa stanno facendo quest’ anno la Errani e la stessa Karin, andiamo dai. Tra qualche anno speriamo nella Knapp o nella Dentoni (personalmente credo poco nella Errani che magari mi stupirà crescendo ancora, per la verità già quello che stà facendo ora è più di quello che pensavo potesse fare). Ma tutto questo tra qualche anno.
    E’ evidente che se stanno bene, devono giocare le due storiche senatrici sia perchè sono le leader del gruppo, sia perchè sono quelle che hanno più esperinza, sia perchè sono quelle che hanno ottenuto i migliori risultati quest’anno sia soprattutto perchè sono le nostre numero uno e due, il computer, sutto questo aspetto è giudice imparziale.
    Basta cosi?
    Qualcuno mi trovi delle motivazioni per non schierare Flavia e Francesca sia in singolo che in doppio. Ma me le trovi prima, non dopo la sfida, perchè dopo siamo capaci tutti.

  4. Paolo Z. scrive:

    Angelica, per caso sarai presente a Olbia per la Fed Cup??

  5. Nikolik scrive:

    Hai detto bene, Paolo v., hai detto bene quando dici “che se stanno bene, devono giocare le due storiche senatrici”.
    Insisto su quel “se stanno bene”.
    Certo, se tu sei il capitano di Fed Cup, lo devi vedere prima se stanno bene, e poi decidere serenamente.
    Se stanno male, devono stare fuori. Ho detto se. Quello nella condizione migliore per vedere il loro stato di forma è Barazzutti. E’ quello il suo lavoro.
    Naturalmente, non si può certo dire che devono giocare loro due perchè sono le leader, nossignore, se Barazzutti ragiona così, sbaglia.
    Che verifichi prima il loro stato di forma, è lui il capitano di Fed Cup.
    Chiaramente, se stanno bene (e ripeto il se) e se sono in forma (e ripeto il se), devono giocare loro due.

    Però, c’è un’alternativa al trovare le motivazioni per non schierare Flavia e Francesca, come dici tu, “prima, non dopo la sfida, perchè dopo siamo capaci tutti”.
    Queste motivazioni si possono trovare anche durante, non solo prima o dopo, anche durante.
    Se dopo la prima giornata una delle nostre due leader prende una cenciata come è avvenuto nella prima giornata di Italia-Spagna, si deve avere il coraggio di sostituirla, anche se è una leader.
    Si deve avere il coraggio di capire che in un giorno la cattiva forma non passa (come non è passata in Italia-Spagna) e si deve provare, perso per perso, a cambiare qualcosa, a cercare di vincere.
    E, quindi, dentro Knapp e/o Errani.
    Altrimenti, se si deve fare giocare sempre e comunque le prime due della classifica, posso fare anche io il capitano di Fed Cup.

  6. Angelica scrive:

    Paolo v. grazie :)

    Paolo Z. no, purtroppo non posso andare ad Olbia a seguire la FedCup, ma la guarderò in TV.

    Io credo che sarà un turno difficile. E’ sono d’accordo con paolo v.: le giocatrici italiane, sanno dare il massimo quando non partono favorite (qui invece lo sono, di poco ma lo sono)
    La nazionale ukraina non e’ da sottovalutare, Alona ha giocato bene ad Amelia Island, impegnando a fondo la Sharapova. Sembra in ripresa.

    Dimostrazione che L’ukraina ci tiene, e molto, viene dal fatto che già da sabato scorso sono arrivate ad Olbia per adattarsi alla terra e alle condizioni climatiche.

    Secondo me, anche in caso di 2 pari l’Italia sarebbe favorita…ma meglio, molto meglio non arrivare al doppio decisivo.

    E in ogni caso tutte e 4 le giocatrici mi danno fiducia…se sono in buone condizioni ovviamente.

  7. enzo cherici scrive:

    Certo che se la Pennetta è quella dell’Estoril, si salvi chi può. Speriamo almeno che Francesca, dopo un leggero calo, abbia recuperato una buona condizione, altrimenti sono guai. La superificie dovrebbe almeno un pochino aiutarci, le ucraine mi sembrano un pò depotenziate sul rosso. Certo, dobbiamo risolvere la pratica con i singolari perché. Questo significa che bisogna far uscire fuori almeno un punto contro Alona, mentre gli altri due mi sembrano più agevoli. Evitare come la peste che sia il doppio a decidere: ci andremmo a cacciare in un vicolo cieco. Sono le campionesse dell’Australian Open e alla vigilia sembra il punto più scontato. Speriamo soprattutto che Corrado sia in forma, ultimamente l’ho visto un pò spento…. ;-)

  8. Paolo v. scrive:

    Ok Nikolik, hai ragione a dire che il capitano vedendole in allenamento ed aggiungo io, essendo stato obiettivamente un grande giocatore, dovrebbe riuscire a capire chi è in forma e chi meno. Tuttavia io non penso che Barazzutti abbia il coraggio di dire venerdi per esempio a Francesca “Mi spiace ma non mi sembri al 100 per 100, vedo meglio Karin, la schiererò al tuo posto”. Ma questo, sia chiaro, non solo per un discorso di non coraggio/riconoscenza nei confronti delle “senatrici” ma anche perchè è obiattivamente difficile cogliere queste cose dagli allenamenti. Ricordo la finale in Russia l’anno scorso. Mara era palesemente non in forma (forse aveva gia problemi fisici) Flavia, al contrario stava riacquistando la forma dopo un lungo periodo buio. Barazzutti schierò Mara perchè in quel momento era ampiamente davanti in classifica salvo esporla ad una brutta figura. Ci furono diverse critiche da parte dei giornalisti dopo la prestazione di Mara obiettivamente mai in partita, però qualche settimana dopo cosa abbiamo saputo? Abbiamo saputo proprio grazie ad un intervista di Ubaldo Scanagatta a Flavia dopo il suo trionfo di Bangkok che “In allenamente Mara giocava molto bene,meglio di me ed era giusto che giocasse lei”. Ora, magari Flavia ha detto questo perchè è una gran signora e voleva difendere il suo capitano e il gruppo, però fino a prova contraria le dobbiamo credere e questo dimostra allora che è difficile capire lo stato di forma dagli allenamenti.
    Sul fatto che, dopo i match del sabato, si avrebbero, invece, tutti gli elementi per trarre delle conclusioni per la formazione da schierare la domenica perfettamente d’accordo, infatti contro la Spagna dopo aver visto la Shiavone umiliata dalla Llagostera sarebbe stato meglio non ripresentarla il giorno dopo nella partita decisiva contro la ben più competitiva Medina.
    Speriamo solo di non ritrovarci in quella situazione.

  9. Angelica scrive:

    Sorteggio

    R1 - F.SCHIAVONE (ITA) v M.KORYTTSEVA (UKR)
    R2 - F.PENNETTA (ITA) v A.BONDARENKO (UKR)
    R3 - F.SCHIAVONE (ITA) v A.BONDARENKO (UKR)
    R4 - F.PENNETTA (ITA) v M.KORYTTSEVA (UKR)
    R5 - S.ERRANI / K.KNAPP (ITA) v A.BONDARENKO / K.BONDARENKO (UKR)

    Mariya Koryttseva è numero 59 della classifica.
    Suo miglio risultato di ques’anno Semifinale a Vina del Mar persa contro la Zakopalova e Quarti di Finale ad Acapulco dove ha perso con la Cornet
    Non ha mai giocato contro Francesca Schiavone.
    Con Flavia Pennetta ha giocato una sola volta A Biella Quarti di Finale. Vinse Flavia 7-6(4) 3-6 6-4

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