Zitti tutti, parla il n.1 del mondo
Gli obiettivi in campo e fuori
Federer cerca soci
“Non ho paura di Nadal”
43 milioni di US$ ma troppe tasse

 
4 Febbraio 2007 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

Quest’intervista (qui integrale) viene pubblicata sui giornali del “gruppo” Nazione, RdCarlino,Giorno lunedì 5 febbraio, corredata di foto e con un articolo intervista (di taglio) a Pete Sampras, l’uomo che Roger insegue. Stralci di qust’intervista erano già stati pubblicati sul blog…qui non si butta via nulla! n.b.Baghdatis è tornato al successo battendo, per la terza volta, Ljubicic di cui è la “bestia nera”. Non so se sia più sorprendente il suo exploit o quello di Martina Hingis a Tokyo.
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Dall’inviato
Ubaldo Scanagatta
MELBOURNE _ E’ il più forte tennista del mondo, forse di tutti i tempi. Lo dicono tutti, lo teme perfino Pete Sampras, che con Rod Laver, altro grande estimatore di Roger Federer, è uno dei tre supercampioni in ballottaggio per il simbolico, accademico titolo di “All Time Greatest”.
Eppure SuperMan Roger non si è mai montato la testa. Domina il tennis come non è mai riuscito a nessuno, né a Laver né a Sampras, eppure non ricordo di aver incontrati campioni più disponibili di lui. Forse proprio Laver (con il “gemello” Rosewall) avrebbe potuto stargli a pari quanto ad umiltà, ma era di un’altra generazione. Tuttavia quando ho chiesto a Roger di scambiare quattro chiacchiere, a 24 ore dalla finale dell’open d’Australia poi vinta con Gonzalez, mi aspettavo un no, nonostante l’amichevole frequentazione che risale a quando vinse il “giovanile” di Firenze otto anni fa. Con altri giocatori _ penso al primo Agassi circondato da bodyguards come e più di una rock-star _ una tal richiesta non sarebbe stata neppure pensabile.
_Dopo un 2006 che tu stesso hai definito incredibile, 12 tornei vinti, fra cui 3 Slam, e nel quarto una sconfitta arrivata solo in finale da Nadal (a Parigi), non hai l’incubo di non poterlo ripetere?
“Intanto sono partito bene, no? Con Tony (Roche) e Pierre (Paganini, il preparatore fisico), abbiamo fatto un gran lavoro. Mi sento bene fisicamente e mentalmente, far meglio vuol dire vincere Parigi! Ho ancora grosse aspirazioni…”
_Come quella di diventare il n.1 del mondo anche sulla terra battuta? _ lo provoco alludendo alle 62 vittorie consecutive di Rafa Nadal (nel 2006 ci ha perso nelle finali di Montecarlo, Roma e Parigi, oltre che sul cemento di Dubai).
“Più che a quello io penso a vincere il Roland Garros, l’unico Slam che mi manca…e che manca anche a Sampras no? Voglio prepararmi al meglio per riuscirci…ed è probabile, certo, che Nadal sarà il mio avversario più temibile per quel torneo, come per tutta la stagione sul ‘rosso’. Ma ci sono anche Safin, Djokovic, Murray, Berdych, Gasquet…e fuor di terra Roddick…Però, tornando a Nadal, a Roma sono arrivato a due matchpoints contro di lui nella più bella partita di tutto l’anno, almeno per me. Quella che sia lui sia io abbiamo giocato meglio. Eppure non c’è mancato tanto per vincerla no? Quindi ci spero… e ci credo pure, senza sottovalutare nessuno”.
_ Che effetto fa sentirsi chiamare “Genius”, veder striscioni con su quella scritta per te?
“Beh certo, ho molti fans, sul mio sito durante l’open d’Australia sono stati più di 100.000 _ (“Lo ammetto, sul mio blog www.ubaldoscanagatta.com sono stati molti meno…eppure tanti più di quel che prevedevo!” l’ho interrotto ridendo…) _ ma le classifiche dicono che sono il miglior giocatore del mondo. E voi media sottolineate che dominò spesso i miei avversari, che gioco un tennis diverso, il rovescio a una mano e tagliato, che vinco anche quando non gioco al meglio (succederà anche in finale con Gonzalez: nemmeno il cileno è riuscito a strappargli un solo set)”
_Per il resto sempre gli stessi obiettivi?
“Beh sì, difendere la mia posizione di n.1, battere il record di Jimmy Connors ormai è cosa fatta… – il 26 febbraio Roger sarà n.1 per la 161ma settimana di fila, Jimbo si fermò a 160 _ e magari quando non sarò più n.1 mi dedicherò soprattutto a cercare di vincere altri Slam…Averne vinti così tanti (erano 9, ora sono 10) in 3 anni e mezzo, e a 25 anni, è qualcosa che non mi sarei mai aspettato…”
_Nessuna intenzione di ritirarsi come Bjorn Borg a 26, vero? (gli avrei chiesto, scherzando, dopo la vittoriosa finale). Perché allora se hai qualche brutta annata, con due Slam all’anno soltanto, arrivi a 20 Slam in 5 anni…”
“Prima ti preoccupi che io mi ritiri e poi ne intravedi già 20! E’ bello ritrovarsi già a metà strada…(sorridendo). Dubito che mi ritirerò. Mai darlo per certo. Ma voglio giocare almeno fino ai Giochi Olimpici che si giocheranno a Wimbledon nel 2012…”
_C’è Svizzera-Spagna di Coppa Davis (il prossimo weekend). Nadal gioca e tu no. Perché?
“Per restare n.1 bisogna scegliere. Spero che gli svizzeri lo capiscano. Per me sarebbe stato più facile dire di no se avessimo giocato in Spagna”. .
_Non è che tu temessi di perdere da Nadal (quattro volte l’anno scorso)?
“No, io temo soltanto di giocare troppo. L’anno scorso ho giocato 97 incontri senza farmi mai male. (al contrario dell’anno precedente). E’ il risultato di una programmazione ben stabilita. Così quest’anno ho saltato Doha, la Davis…”
_ A dicembre sei andato in India, ambasciatore GoodWill dell’Unicef, sui luoghi disastrati dallo tsunami… Che hai visto?
“Per la verità mi aspettavo di peggio…Ho visto gente costretta a vivere senza niente, ma mi ha sorpreso la loro energia, la capacità di ricostruire quel che era stato distrutto…Non sono stato però a Bombay, Delhi o Calcutta dove era stato più devastante…”
_Con la tua fondazione Roger Federer, che amministra tua madre e che sostiene i progetti nel Sud Africa per aiutare i bambini “svantaggiati” e favorire la pratica dello sport, stai facendo più di quanto abbia fatto un qualsiasi atleta al mondo (il compianto Arthur Ashe l’eccezione)…ma hai detto di pretendere risultati migliori. Perfezionista come nel tennis?
“E’ così. Io aumenterò i miei investimenti, ma voglio trovare anche nuovi soci che sviluppino più progetti. Non va bene che tutto dipenda da me, dalla mia sola famiglia. Ci sono tante cose da fare, tanti bisogni da soddisfare”.
_C’è chi critica la tua idea di prendere la residenza a Dubai…ma poi in Svizzera tutti sanno che tu paghi un sacco di tasse mentre altre star straniere, tipo il cantante Johnny Hallyday, pagano pochissimo…che ne pensi?
“Che a Johnny Hallyday va bene così…”
_Ed è vero che stai comprando una villa megagalattica sul lago di Lemano, non lontano da quella di Schumacher?
“Quando qualcuno l’avrà registrata a nome mio spero che mi farà la cortesia di informarmi…”

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4 Commenti a “Zitti tutti, parla il n.1 del mondo
Gli obiettivi in campo e fuori
Federer cerca soci
“Non ho paura di Nadal”
43 milioni di US$ ma troppe tasse”

  1. marcos scrive:

    ottimo, ubaldo.

    direi che sei uno dei più introdotti in questo mondo…ciò significa che sei paurosamente valido!

    ciao!

    marcos

  2. Giovanni Di Natale scrive:

    Complimenti. Molto interessante, anche se non nascondo un po’ di invidia… non sai quanto mi sarebbe piaciuto assistere all’incontro, anche in silenzio. Un modo per imparare.
    Dalle tue parole traspare con decisione la personalità di Federer, che secondo me è l’aspetto più interessante di qualsiasi intervista: l’interlocutore.
    Nonostante alcuni “passaggi” fossero già stati pubblicati sul blog l’attenzione sul post è stata massima. Merito tuo, questo non fa altro che aumentare l’interesse verso questo blog.

  3. ivan77 scrive:

    e roger roger..mi spiace ma sulla terra nadal e’ ancora il favorito..a meno che la tattica che usera’,sara’ piu’ simile a roma che a parigi l’anno scorso..

  4. stefano grazia scrive:

    Bellissima l’intervista e beato Ubaldo che può trattare dapari a pari con i Grandi. Da cui ne deriva anche la sua grande umiltà, disponibilità e passione visto che ha la pazienza di degnarsi anche a trattare con noi…Volevo solo indicarvi l’intervista di Richard Deitsch su si.com di oggi con Pete Sampras in occasione del suo ritorno alle competizioni sia pure nel Senior Tour e che da vero signore e in tutta sincerità dice bellissime cose su Federer…io ero sempre stato un tifoso di Agassi e non nascondo che in sia pur minima parte ho cominciato a tifare Roger affinchè mi vendicasse delle batoste subite…ma Chapeau a Sampras, davvero, un grandissimo sul campo e ancora di più ora. Bellissime anche le sue parole sulla sua amicizia con Agassi.

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