Questo Federer
non è più lui

 
10 Novembre 2008 Articolo di Rino Tommasi
Author mug

Può ancora vincere il Masters, ma ha perso in un anno 14 volte, come negli ultimi due anni. Nel 2005 e nel 2006 in totale aveva perso 10 match. Simon tennista completo.

Quando Roger Federer ha vinto quest’anno l’Open degli Stati Unti e successivamente il torneo di Basilea sembrava che si fosse gettata alle spalle l’ombra di una crisi che era stata il motivo dominante della stagione tennistica.

Gli rimaneva (e gli rimane ancora) la possibilità di chiudere brillantemente l’anno conquistando per la quinta volta il Masters raggiungendo quindi nell’albo d’oro Ivan Lendl e Pete Sampras, che vantano cinque vittorie ciascuno.

Tuttavia, dopo la sconfitta contro il francese Gilles Simon, che lo aveva già battuto a Toronto nell’estate scorsa, il compito di Federer si è molto complicato. E’ vero che anche l’anno scorso Federer aveva vinto il Masters sfruttando una formula che consente di vincere un torneo pur perdendo una partita. Un anno fa Federer aveva perduto il primo incontro del girone eliminatorio contro il cileno Gonzalez ma poi aveva dominato in finale lo spagnolo Ferrer.

Ora però per rimediare la sconfitta di ieri Federer dovrà superare due giocatori che, come Simon del resto, lo hanno entrambi battuto quest’anno. Contro Andy Roddick Federer aveva perduto nei quarti di finale a Key Biscayne, contro Andy Murray era stato sconfitto nel primo turno del torneo di Dubay in marzo ed ancora più recentemente nella semifinale di Madrid.

La sconfitta di eri è stata la 14a subita da Federer quest’anno ed è interessante ricordare che il campione svizzero 14 sconfitte le aveva complessivamente patite nelle due stagioni precedenti mentre tra il 2005 ed il 2006 le sconfitte di Federer erano state rispettivamente 4 e 6.

Come sempre quando si verifica una sorpresa la ragioni vanno divise in due parti uguali che in questo caso sono rappresentate dai meriti del giocatore francese, che ha confermato i recenti progressi, e dalle incertezze di Federer.

Roger aveva cominciato piuttosto bene la partita ma forse ha pensato di averla già risolta vincendo il primo set. Invece ha perduto il secondo incoraggiando le ambizioni del suo avversario che nel terzolo ha sorpreso giocando on grande coraggio i punti decisivi.

Simon è un giocatore molto completo che si muove benissimo ma non ha colpi straordinari. Ha però una solida personalità e l’ha dimostrata prendendo i rischi necessari quando ha visto che nel terzo set c’era la possibilità di ripetere l’impresa che gli era riuscita qualche mese fa a Toronto.

In quanto a Federer la formula del Masters (che non mi è mai piaciuta) gli consente di tornare in corsa ma visti oggi Murray e Roddick non gli sarà facile.

Collegamenti sponsorizzati


19 Commenti a “Questo Federer
non è più lui”

  1. Supermad scrive:

    Io non credo che Federer non sia più lui: è vero che ha avuto guai fisici e che mentalmente è forse meno “affamato di prima”, ma non mi sembra che il suo livello sia sceso più di tanto. Piuttosto, gentile Rino, sono d’accordo con quanto scritto da te qualche tempo fa: non è Federer ad essere calato, sono gli altri ad essere cresciuti.

    Io la penso così: Federer è stato ed è fortissimo, però (e qui lo dico con obiettività, non con l’ottusità di un tifoso qualunque) in passato gli avversari erano leggermente più “morbidi”: non che mancasse la concorrenza, però i rivali erano Hewitt (gran combattente, ma tecnicamente scarso), Roddick (passiamo oltre), Safin (forte ma molto discontinuo), Agassi (a fine carriera).

    Adesso ci sono Nadal (il primo giocatore che ha affronato Federer senza paura), Murray (gran talento), Djokovic (molto bravo) ed i vari Tsonga, Del Potro, Simon..ecc ecc. Con tutto il rispetto, i nomi di oggi mi sembrano più forti di quelli di ieri.

    Detto questo, Federer resta comunque un fenomeno. In futuro vincerà di meno, non lo vedremo più in tutte le finali dei Masters Series, ma sono certo che nei tornei che per lui contano (gli Slam) sarà sempre tra i favoritissimi.

    E poi, per concludere, oggi ha perso…ma mica è stato eliminato…

  2. roby scrive:

    Federer è calato!! è vero sono pienamente d’accordo e non poteva essere diversamente, ha dominato per più di 4 anni, cosa pretendevamo, che dominasse per 8??, rimane un fenomeno con qualche passaggio a vuoto in più, poi non dimentichiamoci gli avversari più giovani e molto talentuosi, forse anche grazie a Roger che in questi anni ha talmente innalzato il livello del gioco creando i presupposti per la crescita di veri talenti motivatissimi dall’idea di competere alla pari con uno dei più forti giocatori della storia.

  3. cristian carboni scrive:

    Caro Rino Tommasi scrivo dalla sardegna provincia di Cagliari e sono un gran tifoso di federer credo che lui ci abbia abbituato troppo bene alle vittorie e poco alle sofferenze come le piccole squadre provinciali, ma lo rivedremo anche nei suoi momenti migliori e magari superare il record di slam di Sampras suo carissimo amico!!! Forza roger e complimenti a rino tommasi vera voce del Tennis italiano!!!!!

  4. massimiliano scrive:

    Prima di scrivere mi sono visto su you tube Federer Nadal Master 2006.Federer solo 2 anni fa era piu’ magro ed era una molla!!!bellissimo video da rivedere sempre.io credo che il calo di Federe sia un calo fisico,secondo me ha un paio di chili in piu’ che non saranno molti ma che fanno a 28 anni la differenza.forse questa puo’ essere una spiegazione.

  5. francesco scrive:

    Nessuno pretendeva che durasse per 8 anni ma nessuno puo’ pretendere che non ne venga evidenziato il calo.
    Come Supermad, anch’ io, sono convinto che il livello si sia alzato notevolmente e che ogni vittoria di Federer valga oggi qualcosa in piu’ perche’ in circolazione c’e’ una nuova generazione di fenomeni.
    Se dobbiamo rignraziare Federer per questo non loso, se dobbiamo ringraziarlo per la qualita’ di gioco che continua ad esprimere allora “Thank you very much indeed”.

  6. Alex scrive:

    Concordo in pieno con Supermad e aggiungo che comunque i competitors di Federer, Nadal escluso, a mio parere sono ancora un po’ acerbi per potergli dare fastidio nei tornei del grande slam, vedi le finali di questi ultimi due anni agli US Open.

    Rimango comunque dell’idea che la qualità ad alto livello nel tennis sia comunque vistosamente calata da qualche anno fa a favore di un appiattimento verso il basso.

    Trovo che sia più forte il numero cento di oggi rispeto a quello del ‘90, ma che i primi venti giocatori degli anni novanta non fossero neppure lontanamente paragonabili a quelli di oggi in quanto molto più forti, a vantaggio di partite molto più spettacolari ed equilibrate che a me facevano divertire di più.

    Come verifica basta andare a leggere chi partecipava al Masters di fine anno prima e chi ci partecipa oggi, prima c’erano molti più campionissimi.

  7. haiv scrive:

    d accordissimo con Massimiliano…è da inizo d anno che sostengo qst cosa….il suo vero problema è che fisicamente spesso e volentieri non è al cento per cento e nel suo tennis se non si arriva bene con le gambe si inizia a steccare un po troppo(come visto oggi)

  8. TCC'75 scrive:

    Rino credo abbia ragione (Tommasi ha rempre ragione!).
    Nella carriera di un tennista ci sta che si perda quel feeling straordinario con il campo, la palla, il pubblico, la racchetta ecc.
    Ciò non toglie che, pur essendoci molti giocatori completi e di talento, non vedo tanti altri in grado di vincere i prossimi 3-4 o forse 5 tornei di Wimbledon. E dico Wilmbedon perchè è il più importante di tuttti, ma vale anche per US Open e Master.
    Poi c’è il discorso RG: se Roger vuole essere ricordato come il migliore, al di là dei record e degli slam vinti (che stabilirà senz’altro), deve vincere a Parigi. Lo so che già di fatto è un giocatore più forte in terra di Sampras, di Becker, di Edberg e di tanti altri numeri uno della storia. Occorre però l’incoronazione al trono di Francia.

    Allez Roger…come dice Mirka!

  9. bila56 scrive:

    1) fare paragoni nello sport tra periodi diversi è inutile. I campioni di oggi sono più o meno forti di quelli di ieri quando i ritmi, gli allenamenti e le attrezzature sono cambiate? E’ probabile che un Laver allenato come oggi e con i fondi e le racchette di oggi possa essere ancora un numero uno, certamente un federersui campi di 20 o 30 anni fa farebbe la sua figura, considerando che il suo talento è emerso in un’epoca in cui si gioca a velocità e con potenza superiore.
    2) Secondo me occorre aspettare il prossimo anno per giudicare sa federer è in calo o meno; questo anno le vicissitudini fisiche ne hanno minato il rendimento e là dove il fisico l’ha sorretto ha dimostrato di essere competitivo al top (è pur sempre secondo dietro ad un super nadal che dovrà dimostrare il prossimo anno se il suo livello è quello espresso nel 2008 o quello già eccezionale degli altri anni

  10. antonio taviani scrive:

    Federer non è più “lui” nel senso che quest’anno spesso ha giocato senza essere al 100% dal punto di vista fisico e questo non può permetterselo neppure lui.Gli avversari sono cresciuti in quantità e qualità,vedi il Simon degli ultimi mesi,è uno che non regala nulla,non si batte da solo,anzi devi essere bravo a batterlo senza concedergli chances di rientrare nel match.Proprio quello che non ha fatto Federer nell’incontro di ieri.
    Anche secondo me ha qualche chilo in più ed è fuor di dubbio che si muova con meno brillantezza.Nel tennis ai massimi livelli sono i dettagli a fare la differenza,perchè è a parità di condizione fisica che il maggior talento consente di prevalere,ma in caso di condizione fisica precaria o non ottimale,il talento difficilmente ti trae in salvo.

  11. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Federer…..e Sampras.
    Il confronto è semplice, e facilitato dalle date di nascita.
    Federer ha dominato un quinquennio: così come l’altro giocatore superdominante della storia del tennis open (Borg), ha surclassato i tennisti della sua generazione (una “generazione” tennistica dura un quinquennio).
    Sampras (che è del ‘71) non ha dominato così tanto: ha sempre avuto tra i piedi Agassi (hai detto niente!), ma poi (come Agassi) ha avuto la fortuna di non trovare “campioni da 5 slam” nella generazione successiva!
    Tra i tennisti nati dal ‘76 all’80, nessuno ha superato i due slam. E Sampras ha continuato a vincere (sempre a ritmo di uno slam l’anno, e soprattutto grazie a Wimbledon) anche tra il 1998 e il 2002.
    Federer (che è dell’81) ha invece trovato, per la precocità di Nadal, campioni della generazione….successiva (nati dopo il 1985) anche nel suo quinquennio d’oro (2003/2007), in cui ha comunque dominato.
    Adesso che è iniziata la seconda fase della sua carriera (2008/2012), si ritrova con un cinque slam (Nadal) al numero 1, e con una serie di venti/ventiduenni che promettono (poi vediamo se lo manterranno) di ricreare una situazione anni ‘80, con quattro giocatori che possono vincere qualsiasi slam (magari!).
    Dire che Federer non ha avuto rivali, o ha riempito un interregno, è veramente assurdo, alla luce di quanto sopra. ma in generale, mettere in discussione Federer, o Sampras, o Borg, è davvero al di fuori della realtà di questo sport.
    Ma adesso, per Federer sono cavoli. C’è poco da fare, sono cavoli.

  12. TCC'75 scrive:

    I paragoni sono certamente improbinibili. Non per questo non vengono fatti.

    Giustissimo ciò che dice Wallace: dimmi chi ti trovi “tra i piedi” e ti dico che giocatore sei stato.

    Nel mio parallelo Sampras-Federer mi sono limitato ad evidenziare che il secondo è decisamente più forte del primo sulla terra. Ma ho anche precisato che il numero di slam vinti non è l’unico e solo parametro indicativo della grandezza “storica” di un tennista. Come mai il detentore del record prima di Pete non viene mai indicato tra i grandissimi (3 o 4 in tutto, sia chiaro) della racchetta? Lo sappiamo tutti il perchè. Se Laver non fosse passato tra i pro, Emerson non avrebbe mai vinto tanto.

    Aria fritta? Nessun dubbio nel confermarlo, però in relazione alla “presunta-accertata” crisi di Roger, sottolineavo solo che, per lui, la seconda fase della carriera potrebbe incentrarsi sui grandi appuntamenti e il RG è di sicuro un evento a cui Roger tiene molto. Per evidenti ancorchè accertati motivi.

  13. ALESSANDRO scrive:

    Il più forte giocatore della storia è chi ha vinto più slam di tutti e per adesso si chiama Sampras, punto e basta. In cuor mio spero che Federer possa superare questo traguardo storico, ma per il momento i numeri dicono Sampras. Ciao Alessandro

  14. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    @TCC ‘75
    La terra battuta è stato il cruccio dei supercampioni.
    Ecco perchè Borg, come ha scritto qualcuno, ha fatto un qualcosa di insuperabile (fino a Nadal, inipotizzabile anche per un solo anno, figuriamoci quattro volte) cioè la doppietta Parigi-Wim, quando l’erba di Wim era l’erba di Wim, non com’è adesso.
    Ecco perchè Agassi, pur con la “longevità facilitata” di cui ho scritto, e pur avendo vinto meno, è uno dei migliori: li ha vinti tutti e quattro, e non nel 1969, ma negli anni ‘90, in cui già si tirava molto forte.
    Ma vincere 13 slam, e perdere tre finali a Parigi perchè ti trovi di fronte un demonio (da tutti indicato come il migliore di tutti i tempi sulla terra), ti fa entrare senza discussione tra i migliori di tutti i tempi.
    Nessuno degli altri ha avuto un avversario (sulla terra) come Nadal.
    E comunque, io lo ripeto ancora: mettere in discussione ’sti tre qua (e direi anche Agassi) è davvero negare la realtà di questo sport, e la storia del tennis open.
    Ma forse scrivo per me stesso, perchè (a parte le antipatie per Federer, che portano a volte ad affermazioni ridicole) mi sembra che nessuno li metta davvero in discussione.
    Se vincesse Parigi, poi, timbrerebbe il cartellino per essere il migliore di sempre. Ma supponiamo che vinca perchè Nadal si frantuma (il che, se continua così, potrebbe anche succedere). Questo gli darebbe maggior peso storico rispetto a quello che oggi ha già raggiunto?
    No.
    Oppure si, e allora ciò vorrebbe dire che i numeri, e solo i numeri, non mentono mai. Cosa di cui sono convintissimo.

  15. Danij scrive:

    Come dice Massimiliano il Federer del 2006 aveva una reattività micidiale nella gambe che gli consentiva di giocare sempre “in spinta”.
    Su YouTube ci sono filmati a volontà.

    Oggi si fanno sentire i kg di più (solo 2?) e poi le minori motivazioni.
    Secondo me non ha più molta voglia di allenarsi.
    Forse non è un caso che perda di più nei torrnei “minori” e vada più avanti negli Slam, dove i primi turni gli servono per “correre” un pò (e dove c’è un giorno di riposo tra una turno e l’altro).

    L’unica partita di quest’anno dove si è visto un Federer “doc”, per completezza, controllo dei colpi, anticipo e varietà di gioco è stata la finale di Basilea, ancora più della finale degli US Open.

    Per il resto, nei giorni “normali”, posizione un metro dietro la linea di fondo, poco anticipo, poca mobilità, difficoltà negli spostamenti laterali, totale affidamento a servizio e diritto.

    @Alex
    Non sono molto d’accordo sul livello dei giocatori di oggi.
    Secondo me è da parecchio tempo che non ci sono giocatori forti come oggi al top del ranking .
    A prescindere dalle vittorie già acquisite o da raggiungere ci sono quattro tennisti di un livello e di una completezza altissima.
    Che poi magari lo spettacolo sia minore di dieci anni fà può darsi, ma i primi quattro rimangono comunque fortissimi, e due di loro sono fenomeni.

  16. TCC'75 scrive:

    Se Nadal si frantumasse, non sarebbe che l’ennesimo giocatore che, dai 17 ai 24 anni, mette in campo una quantità di energie tali, che dopo un po’ è costretto a tirare i remi in barca. Parlando solo di quelli che ho visto personalmente cito Borg, Wilander, Bruguera, Chang, e tanti altri cd. “minori”.
    Quindi se Roger dovesse portare in Svizzera (anche questa è una cosa che secondo me non va sottovalutata) per la prima volta il RG, solo perchè Nadal non ce la fa più a correre, non farebbe altro che confermarne la grandezza.

    Pensando ai tabù e alle leggende che si costruiscono intorno ai giocatori più talentuosi, mi viene in mente la vittoria di Goran Ivanisevic a Wimbledon nel 2001.
    Credo che il suo successo sia stato risarcitorio degli anni in cui il talento del croato veniva confuso con “pazzia”. Anni nei quali si beccava i fischi da Parigi Bercy e Mosca, da Tokyo a Milano, poichè ritenuto “noioso”. Oggi ci troviamo a rimpiangerlo.
    Un giocatore, il cui solo difetto, era quello di avere il suo colpo migliore nel servizio, ma che rispetto a Sampras (altro “tutto servizio”) non ha vinto quasi niente e per questo veniva fischiato dai cd. “puristi”. Ma se alcuni primi turni a Wimbledon, Pistol Pete li portava a casa con due ace di media a gioco e vedevi un colpo a rimbalzo ogni 4 game?!
    Se Goran avesse vissuto il suo “picco di carriera” nel periodo in cui numero uno del mondo erano i vari Hewitt, Ferrero, Roddick? Sarebbe stato diverso sicuramente il giudizio “storico” su di lui.

    I successi detrminano solo il giudizio complessivo storico, ma la grandezza del giocatore dipende molto dal periodo storico in cui si è giocato. Esempio facile facile: è stato più grande Adriano Panatta o Andy Roddick? I numeri parlano a favore del secondo. Ma chi se la sente di dire che il numero 1 di Andy vale di più del numero 4 di Adriano? Negli anni di Panatta lo US Open non era importatnte come il RG, mentre oggi è considerato il secondo slam più importante dopo Wimbledon….potremmo andare avanti per giorni senza giungere ad una “verità condivisa”.

  17. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Beh, se la “verità non condivisa” riguarda la grandezza di Borg, Sampras e Federer, mi arrendo. Al mondo non v’è più certezza….

  18. Alex scrive:

    @TCC’75

    Sono d’accordo con te per ciò che riguarda Roddick e Panatta, meno sul fatto che la vittoria di Roger a Parigi senza aver battuto Nadal in perfetta forma avrebbe comunque, più o meno, lo stesso peso.
    Credo che un vero uomo e un vero sportivo voglia vincere contro la sua nemesi al top per sentire veramente sua la vittoria, chi non ragiona così penso sia solo un “omuncolo” e francamente penso che il battere Nadal al top a Parigi sia il vero sogno di Roger (mia opinione naturalmente visto che non lo conosco personalmente).

    @Danij

    Tu citi i primi 4 di oggi, tra cui ce ne sono 2 ancora da verificare.
    Io, per mia curiosità, mi sono andato a guardare i partecipanti al Masters degli anni ‘90 e anche chi rimaneva fuori, e sono veramente rimasto impressionato da ciò che avevano fatto e che continuavano a fare sul campo. Ti faccio solo i primi nomi che mi vengono in mente, ma se vai a vedere mi dimenticherò sicuramente un sacco di gente: Edberg e Becker (6 slam a testa), Courier, Sampras, Lendl, ecc…è in base a questo che mi chiedo la veridicità delle vittorie dei giocatori che dominano oggi.

    Sono naturalmente d’accordo col dire che sono cambiate molte cose (materiali, superfici, ecc…) da allora e che perciò sia molto difficile arrivare ad una “incontrovertibile” realtà assoluta, ma io qui esprimo solo la mia opinione e spiego la base su cui poggiano le mie convinzioni.

    Poi, come è giusto e, a mio parere, bello ognuno ha la sua e la espime con educazione spiegando le sue ragioni.

    Ciao :-)

  19. Danij scrive:

    @Alex
    Non ho sottomano i partecipanti degli anni passati, ma mi fido e concordo sulla qualità di tutti.
    E’ anche vero che le mie valutazioni dovranno essere confermate in futuro, data la giovane età di tre dei quattro cavalieri.

    Io intendevo però evidenziare come, secondo me, non ci sono stato mai stati giocatori così completi ai primi posti (poi se più forti o meno è un tipo di valutazione diversa).
    Servizio, colpi da fondo, anticipo, tenuta atletica, anche tocco (Federer, Murray, ma anche Nole e Rafa con le loro smorzate).

    Sicuramente il tennis è cambiato, il vantaggio dato da materiali ecc. è evidente, ma mentre alcuni dei grandi del passato avevano grandi capacità ma anche qualche lacuna (caratteriale, fisica, tecnica o di altro tipo), i quattro cavalieri attuali mi sembrano più “solidi”.

    Prendi ad esempio Murray: servizio, diritto, rovescio (bimane ma anche in back), facilità di tiro, corsa, capacità di tocco ecc.; ad oggi è ancora “solo” il numero quattro al mondo.

    Tutti e quattro possono vincere qualsiasi slam, su qualsiasi superficie (forse non Parigi se Nadal continua così, ma comunque anche lì posssono arrivare in finale).
    Non mi ricordo di una situazione del genere.

    Poi magari il prossimo anno arriva anche Gulbis..

Scrivi un commento