Matteo Marrai, meglio tardi che mai.
Ma gli altri vanno di corsa…
Ryan Harrison, 15 anni, vince negli Atp!
Italiani, popolo di bamboccioni?

 
15 Aprile 2008 Articolo di redazione
Author mug

Il ventunenne toscano ha iniziato alla grande la stagione, con 2 finali future, per poi alzare il livello e passare al circuito challenger.Ma intanto in America, a Houston, il quindicenne Ryan Harrison, dopo essersi qualificato, passa un turno in un torneo Atp! Perché qui in Italia perdiamo così tanto tempo, per poi non riuscire, nella maggior parte dei casi, a recuperarlo?

Cliccate qui per leggere il profilo di Ryan Harrison del nostro Luca Labadini

Di seguito il profilo di Marrai a cura di Alessandro Nizegorodcew

Matteo Marrai

Meglio tardi che mai. Matteo Marrai, da tempo considerato un talento del nostro tennis, dopo alcuni anni di buio, sembra aver trovato la giusta strada per entrare nel mondo del tennis professionistico. Spesso si dice che i nostri ragazzi maturano tardi; si dice che inizino a giocare seriamente, allenandosi nel modo corretto, quando i loro coetanei hanno già raggiunto una piena consapevolezza mentale; Marrai è probabilmente esempio lampante di questo ragionamento, dato che ha iniziato a fare sul serio solo ad inizio 2007, a 20 anni compiuti. Come detto però, meglio tardi che mai. Meglio tardi che mai perché la voglia adesso è tanta e Matteo, insieme al fido compagno di allenamenti Walter Trusendi, sotto la guida di coach Parenti, ha intrapreso un cammino che prevede un progetto molto ambizioso. Andiamo per gradi. Nel 2004 Marrai ha conquistato due importanti finali a livello junior, in quel di Santa Croce (battuto in finale dal coreano Jun, protagonista settimana scorsa a Napoli) e Prato. Da quel momento però, quando ci si aspettava un’immediata scalata del ranking, Matteo si è perso. Preparazione atletica insufficiente, mentalmente piuttosto debole, servizio non incisivo e diritto poco sicuro; insomma, qualche singolo exploit, qualche vittoria sporadica legata al suo sublime rovescio ad una mano(miglior risultato semifinale a Foligno nel 2005), ma niente di più. La svolta è arrivata nel 2007, quando Marrai e Trusendi hanno puntato forte sulla preparazione invernale, come ci conferma Matteo: “Il lavoro svolto in inverno è stato la base dei risultati raggiunti nella stagione scorsa; è stata una stagione molto positiva, in particolare sul finire dell’anno, quando ho raggiunto le finali dei futures di Carpi e Torre del Greco.” Buon 2007, ma niente a che vedere con lo strepitoso inizio di 2008: “Abbiamo intrapreso un progetto ambizioso: ad inizio anno siamo andati in Sudamerica per disputare il challenger diLa Serena, dove ho passato le qualificazioni, e alcuni futures di alto livello in Colombia; è stata un’esperienza fondamentale, che mi ha fatto capire quanto valgo, quanto vale il mio tennis e, soprattutto, quanto può valere in prospettiva. In più il lavoro psicologico fatto col dottor Ceccarelli (psicologo; n.d.r.) ha cambiato il mio atteggiamento in campo: non ho più timore nel comandare lo scambio con il diritto e nei momenti importanti il gioco lo faccio io, senza paura. Come quando ho annullato 9 match point a Novisky nel torneo di Monterotondo. Il servizio è migliorato molto, ma la totalità del mio tennis è in netta crescita; il mio sogno è partecipare alle qualificazioni degli Australian Open nel 2009.” Un traguardo non irraggiungibile per Marrai, che sta dimostrando di giocare alla pari con giocatori di buon livello su terra rossa. Due finali e una semifinale sono per adesso il ricco bottino del ventunenne toscano, sempre più convinto, sempre più tennista completo, sempre più tennista vero. A dimostrazione di questo Matteo Marrai è partito per il Brasile, per disputare il challenger di Florianopolis: “Dovrei entrare direttamente in tabellone, ma parto con largo anticipo in caso dovessi affrontare il tabellone di qualificazione. Spero di riuscire a sfruttare le occasioni che mi capiteranno.” ci disse qualche giorno fa. E puntualmente l’occasione è stata sfruttata: Matteo ha superato il primo turno battendo 63 64 l’uruguaiano Felder, dimostrando di essere più che pronto per il circuito challenger. La grinta c’è, il gioco sta migliorando di giorno in giorno e la convinzione si è impreziosita con un quel pizzico di presunzione che, in questo sport, non guasta mai.

Sensazionale Harrison a Houston

Di Luca Labadini

Ryan Harrison

Forse e’ prematuro parlare della nascita di una nuova stella del firmamento tennistico, ma di Ryan Harrison torneremo a sentir parlare presto. Dopo aver superato brillantemente le qualificazioni,il baby- fenomeno di 15 anni non ha fermato la propria corsa nemmeno davanti all’uruguaiano Cuevas ,numero 95 mondiale. Partita risolta in 57 minuti e due set, 6-3 6-4. E’ bastato un solo match a Harrison per entrare nei guinness del nostro sport. Il quindicenne nativo della Lousiana, 15 anni, 11 mesi e sette giorni diventa il terzo giocatore piu’ giovane dal 1990 ad oggi a portare a casa un match Atp, dopo gli exploit nel 2002 di Richard Gasquet a Montecarlo e Rafael Nadal a Mallorca, in quel momento piu’ giovani di lui di pochi giorni. Piu’ in generale, e’ soltanto il decimo giocatore nell’era open ad aver vinto un match prima di aver compiuto il sedicesimo anno di eta’. Harrison ha destato una grandissima impressione gia’nei turni di qualificazione, lasciando per strada soltanto otto games complessivi ed eliminando giocatori piu’ quotati come Alex King e Alex Reichel. Residente nel Texas e professionista dal 2007, e’ attualmente al numero sette del ranking mondiale juniores e 1277 di quella Atp. Ryan e’ figlio d’arte.Il suo allenatore e’ infatti il padre Pat, ex giocatore apparso solo nei circuiti satellite e challenger, e oggi maestro sui campi della John Newcombe ‘s Tennis Academy. Ad attenderlo al secondo turno trovera’ il vincente dell’interessantissima sfida tra la prima testa di serie James Blake e la rivelazione giapponese Key Nishikori. Sulla carta il cammino di Harrison dovrebbe arrestarsi di fronte al prossimo ostacolo, ma gli Stati Uniti hanno certamente trovato un giovane giocatore su cui puntare.

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43 Commenti a “Matteo Marrai, meglio tardi che mai.
Ma gli altri vanno di corsa…
Ryan Harrison, 15 anni, vince negli Atp!
Italiani, popolo di bamboccioni?”

  1. i scrive:

    E Miccini non ha ancora fatto un punto ATP.
    Bhambri, Tomic ed Harrison sono gia 1000-1200

  2. Stefano scrive:

    Miccini rispetto a tanti altri è molto avanti sia in termini di gioco che per quanto riguarda l’attitudine professionale, non mi sembra l’esempio migliore per poter sostenere che i nostri si svegliano tardi.
    Marrai, discreto giocatore, ha trovato in Brasile le motivazioni che qui gli mancavano, ma non è mai stato nè mai sarà un Nishikori o un Harrison, è bene chiarire subito la faccenda.

  3. Voortrekker Boer scrive:

    Miccini e Harrison sono nati esattamente lo stesso giorno: 5 Luglio 1992. Questo dato a mio parere dice qualche cosa.

  4. pibla scrive:

    Niiiikolik??????????????????
    Ci sei??????????????????????

  5. Roberto Commentucci scrive:

    Va beh, pibla, ho capito, lo scrivo io…

    Corinna Dentoni a Estoril supera per la prima volta in carriera un turno in un torneo Wta (oggi posso anche scrivere statistiche errate, tanto Giorgio non c’è…). La giovane toscana, classe ‘89, dopo aver superato le qualificazioni, ha battuto la paraguaiana De Los Rios, n. 92 Wta, con il punteggio di 62 26 63. Hanno vinto anche Flavia Pennetta, tds n. 1 del torneo, che ha superato l’austriaca Meusburger con il punteggio di 46 60 62 (Flavia era avanti 42 anche nel primo set) e Tatiana Garbin, che ha avuto la meglio dopo una lunga battaglia sull’ucraina Beygelzimer, imponendosi per 61 36 75.
    Fuori invece l’altro giovane qualificato azzurro, Gianluca Naso, battuto nettamente (61 62) dal francese Serra. Attualmente nel torneo portoghese è in campo Flavio Cipolla, opposto al francese Roger-Vasselin, mentre a Valencia Potito Starace si è aggiudicato in due set il derby con Simone Bolelli.

  6. anto scrive:

    L’ho visto giocare alcune volte in un paio di futures. Sinceramente non mi hai mai impressionato. Leggerino e non una pesantezza di palla che gli permettesse di arrivare nel tennis che conta. eppure questo onesto manovalante della racchetta, sta cercando di fare quello che ogni professionista si dovrebbe prefissare, ossia cercare di estrapolare il max che il materiale umano consente.

  7. Nikolik scrive:

    Ci sono, Pibla, ci sono!
    Sono un po’ in ritardo perché ero a stappare lo champagne!
    Sono felice!
    Bravissima Corinna, grandioso risultato!
    Evviva!

  8. teo_82 scrive:

    Quindi visto che Miccini non ha fatto un punto ATP a 15 anni e 9mesi cosa dovrebbe fare, smettere?

    Discorsi che si faticano davvero a capire. Ma vogliamo dargli un pò di tempo o no?

    Harrison ha un grosso handicap, è americano. Da quelle parti nell’ultimo decennio ne hanno bruciati tantissimi, al primo piccolo exploit subito definitivi campioni…c’è chi addirittura ha smesso.

    Lo stesso Donald Young non ha avuto quell’esplosione incredibile che ci si attendeva. Lo avessimo noi sia ben chiaro, ma un paio di anni fa sembrava che a questo punto fosse già nei primi 20-30 o qualcosa del genere.

    Mi viene in mente anche Brendan Evans, ragazzo dell’86 che ora veleggia attorno al n.200 del mondo. Da junior molto forte, pompatissimo dai media americani, inseguito dalla Nike che gli fece a 15 anni un contratto con tanti zero, tutto ciò non lo ha certamente aiutato.

  9. Paolo v. scrive:

    Mi associo ai complimenti per Corinna, sicuramente molto carina, e probabilmente avviata a una ottima carriera perchè la ragazza sta dimostrando volontà e spirito di sacrificio doti essenziali oggi per emergere.
    E’ vero che alcune sue coetanee sembrano e sono, oggi molto più avanti ma sappiamo che, noi italiani, veniamo fatti maturare in modo più graduale e q
    Mi permetto, invece, una critica alla mia adorata Flavia.
    Onestamente non capisco perchè abbia scelto Estoril in luogo dei due tornei americani sulla terra verde. Lei avrebbe avuto la possibilità di andare molto avanti sia ad Amelia Island che a Charleston perchè tutta questa modestia?
    Io credo che lei faccia benissimo, non bene, benissimo a giocare a febbraio i tornei sulla terra sudamenricana di Acapulco e c. perchè sono di un livello più alto rispetto ad Estoril, hanno un seeding modesto ed inoltre sono sulla sua superfice preferita a differenza dei tornei maggiori di quelle stesse settimane che si giocano sul cemento. Ma ad aprile no, adesso ci sono altri tornei sulla terra di un livello a lei più consono e per di più Estoril, per essere ul tier 4, ha un seeding molto più insidioso di molti tier 3. La settimana scorsa ad Amelia I. la semi l’hanno giocata la Cibulcova (classe 89 da lei battuta gia quest’anno) e la Cornet (classe 90 che lei ha dominato in finale ad Acapulco) non penso di dire un eresia se affermo che in quel torneo Flavia avrebbe avuto ottime chances di fare ALMENO finale.
    FLAVIA DEVI CREDERE DI PIU’ IN TE STESSA.

  10. pibla scrive:

    Ha straragione Teo, macché scherziamo, Miccini è un giovane quindicenne che va tutelato e che ha tutti i numeri per fare una bellissima carriera tennistica, diamogli tutto il tempo del mondo, se son rose fioriranno……e se anche non dovessero fiorire sarebbe comunque bene che non fosse a causa delle eccessive aspettative e pressioni che gli sono state messe addosso.
    Quello che è certo è che gli anni che vanno dai quindici ai venti sono i più complicati e delicati da vivere e da gestire nella vita di un tennista, quindi calma e gesso ed un grosso in bocca al lupo a Jack!!!!

  11. Paolo v. scrive:

    Mi scuso ma mi è rimasto a metà il secondo capoverso su corinna se permettete lo espongo per intero.
    E’ vero che ci sono altre sue coetanee molto più avanti di lei ma sappiamo che noi italiani veniamo lasciati maturare più gradualmente, e questa, per me è una cosa più che giusta. Perchè quelle che arrivano presto, di solito smettono prima di raggiungere l’età fisiologiacamente migliore per esprimere il meglio di se.

  12. Ronnie scrive:

    vado un pò OT ma direi che ne vale la pena.
    Bella vittoria di Cipolla che dopo aver vinto il primo set 6-4 e rischiato di buttare via la partita nel secondo (perso 7-5 dopo aver sprecato dieci palle brak su undici) quando ormai pareva spacciato nel terzo riesce a portare a casa il match. Bravo Flavio.

  13. Angelica scrive:

    Complimenti a Corrina anche da parte mia

    Nella rassegna stampa italiana c’e’ veramente una bella e simpatica intervista a Corrina Dentoni, dove racconta dei suoi tornei e dei suoi viaggi.
    E che la vita, sopratutto per una tennista giovane ad inizio di carriera, non è (ancora) una vita a 5 stelle (anche se a volte si :D)

    http://www.blogquotidiani.net/tennis/?page_id=1171

  14. Ronnie scrive:

    questa volta vado molto OT ma prometto di non disturbare più ;)
    Tsonga ha una lesione al menisco del ginocchio destro. Secondo l’Equipe non è da escludersi l’ipotesi dell’intervento chirurgico.

  15. Marco11 scrive:

    vi ricordate di adelchi virgili?

    Era atteso come il salvatore del tennis italiano…che fine ha fatto?

  16. bob scrive:

    Cipolla e’ un esempio per tutti…se avesse un servizio piu’ pesante sarebbe tra i primi 100 in pianta stabile

  17. Pat scrive:

    Una domanda a Commentucci o a chiunque ne sappia qualcosa:come gioca questo Harrison? Ho letto da qualche parte che va molto a rete….ne sapete qualcosa?

  18. Angelica scrive:

    off topic
    convocazioni per la FedCup Italia-Ucraina:
    Schiavone, Pennetta, Knapp, Errani

  19. Voortrekker Boer scrive:

    http://it.youtube.com/watch?v=lzfmrAA14z0

    http://it.youtube.com/watch?v=sUQg8TAJB-s

    Pat non è molto su harrison, però sembra il massimo che si possa trovare on-line.

    Il telaio c’è: 1,82 a 15 anni e una conformazione fisica (spalle dritte e gambe lunghe) che si presta ad essere “appesantita”

  20. federov10 scrive:

    speriamo in bene in questi ragazzi. diamogli tempo e non mettiamogli pressioni.

    OT
    a indian wells o miami (non ricordo bene) in una telecronaca tommasi ha parlato di un giudice di linea che era morto sul campo battendo la testa dopo che la pallina lo aveva colpito. ma siccome ho sentito solo la parte finale non ho capito bene come dove e quando è successo. perchè su internet non ho trovato niente…

  21. Nikolik scrive:

    Federov10, se non ricordo male (ma posso ricordare male), la disgrazia a cui hai fatto riferimento dovrebbe essere successa agli US Open, oltre 20 anni fa, durante un incontro di Edberg.
    Una palla di servizio di Edberg colpì il malcapitato che, però, non morì per la pallata, ma, appunto, per avere picchiato la testa nella caduta che fece, cercando di evitare la pallata.
    Se non sbaglio, la disgrazia avvenne nel corso del torneo juniores degli US Open, durante, appunto, una partita di Edberg, che poi divenne il campione che fu.

  22. Emiliano Faeti scrive:

    D’accordissimo con Teo riguardo Miccini. E’ giovane, quindi aspettiamo che maturi e non mettiamogli troppa pressione addosso, se son rose fioriranno. Gli americani hanno la tendenza a pompare giovani che poi alla fine non diventano campioni, mi ricordo Scott Humphries che vinse il titolo juniores a Wimbledon nel 1994 contro un certo… Mark Philippoussis.
    Si diceva che era il tennista del futuro e che giocasse un Tennis potente e moderno. E’ stato al massimo 260 del mondo 2 anni dopo…
    Off-Topic: l’incidente riguardante il giudice di linea nel match di Edberg avvenne negli US Open juniores del 1983 anno in cui il giocatore svedese (primo e unico della storia) completo il Grande Slam dei “ragazzini”.

  23. Emiliano Faeti scrive:

    Aggiungo che Harrison e Miccini si sono incontrati quest’anno al primo turno delle qualificazioni in un futures a Sherbrooke in Canada (vinto poi dal nostro Iannuzzi) sul sintetico, indoor. Ha vinto l’americano 63 64.

  24. pibla scrive:

    Potre anche sbagliarmi perché vado solo a memoria e quindi chiamo in causa Giorgio, ehi, ci sei????, ma mi sentirei di collocare l’episodio del giudice di linea deceduto dopo essere caduto in seguito ad una pallata di Edberg, più o meno ad inizio anni ‘90, quando Edberg era già ampiamente il campione che conoscevamo, tanto che lo svedese rimase profondamente turbato dall’episodio e pensò quasi di prendersi una pausa dal tennis, cosa che però poi non fece. In definitiva collocherei l’episodio tra il ‘91 ed il ‘93 e non durante la carriera junior dello svedese.

  25. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Impensabile (e a-storico) ad oggi un quindicenne tennista italiano nei primi cento del mondo.
    Dovremmo svegliarci, ma questa è un’altra storia.
    Oggi non c’è proprio alcuna possibilità.
    Ma non sarebbe certo un dramma, se il giovane poi arrivasse a vent’anni nei primi cinquanta. Il problema è se ci si arriva a ventotto dopo una carriera mediocre.

  26. Giorgio Spalluto scrive:

    Ci sono Pibla. Come ha già detto anche Emiliano Faeti, sempre molto preciso, l’episodio della morte del giudice di linea risale al torneo Junior degli Us Open 1983.

    Durante uno scambio una delle palle di Edberg colpì il 61enne giudice di linea, Dick Wertheim che, sbilanciato, cadde urtando la testa sul cemento. Il giudice morì dopo un’agonia di 5 giorni.

  27. Andrea Nizzero scrive:

    Qualche aggiornamento su quanto accaduto ieri nei vari tornei ATP e WTA:
    All’Estoril Federer recupera un set di svantaggio all’amico Olivier Rochus, vincendo 46 63 62 e confermando il suo momento tutt’altro che positivo. Molto falloso, lo svizzero nel primo set ha sprecato 6 palle break con altrettanti errori, per poi cedere il servizio a 30 con un doppio fallo. Nel secondo set Federer si è rimesso in carreggiata più grazie alla tensione/stanchezza del suo avversario -autore peraltro di una buonissima partita- che a una crescita del suo gioco.
    Davydenko, dopo aver perso il servizio in apertura, ha invece passeggiato su Jurgen Melzer, vincendo per 63 61.
    Escono Nieminem, la giovane promessa portoghese Gastao Elias e il gigante Karlovic (per ritiro - evidentemente non si è ripreso dall’infortunio occorsogli contro l’Italia in Davis).
    A Valencia, Marat Safin si ripete dopo l’impresa in Davis di venerdì scorso, battendo Juan Carlos Ferrero 63 57 64. Battere lo spagnolo sulla terra e nel torneo di casa non è risultato da poco, e alimenta ulteriormente le speranze di un ritorno a buoni livelli del russo.
    Un sorteggio sfortunato (per i colori azzurri) metteva davanti Potito Starace e Simone Bolelli. Come già riportato da Roberto, vittoria netta del campano per 63 61, che qui deve difendere i punti della finale dell’anno scorso.
    Avanzano anche Almagro (campione in carica), Robredo e Ferrer. Esce invece Andreev, sconfitto dal giovane e talentuoso Korolev al tiebreak del terzo set.
    A Houston il campione in carica e rivelazione di Indian Wells Mardy Fish batte il vagabondo Schuetter. Il nostro futuro avversario in Davis Ernests Gulbis racimola la miseria di 2 giochi contro Granollers-Pujol.
    Per chi invece volesse scambiare due chiacchiere con la rivelazione Ryan Harrison, alle 20.00 di questa sera potrà chattare con il quindicenne americano a questo link: http://proxy.espn.go.com/chat/chatESPN?event_id=20212

    WTA: A Charleston Serena Williams batte Gisela Dulko 63 64. Lo scorso anno la Williams era stata costretta al ritiro nel suo primo match.
    Esce Anna Chakvetadze, battuta dalla Cirstea per 62 16 62.
    All’Estoril vincono in tre set la Kirilenko e le nostre Pennetta, Garbin e Dentoni. Fuori invece la stellina porteghese Larcherde Brito, sconfitta dalla Mamic 26 60 64.

  28. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Assolutamente OFF TOPIC
    Non sarà più teen-ager, ma due parole per Cipolla le spenderei.
    Anche perchè ha battuto un francese, e ciò (come sapete) mi piace.

  29. pibla scrive:

    Mi inchino al vostro sapere…..chapeau!!!

  30. enzo cherici scrive:

    Aggiungo soltanto che Edberg giocava contro Patrick McEnroe.

  31. Alessandro Nizegorodcew scrive:

    @ Paolo v.

    Sono assolutamente d’accordo con te. Io sono convinto che entrare nel tennis che conta troppo presto non sia sempre una cosa raccomandabile. E che entrare nei 100 a 16 anni o a 20 non fa tutta questa differenza.. l’importante è arrivarci, e farlo con una mentalità matura; cosa che spesso (sempre?) i nostri non hanno a quell’età

  32. pibla scrive:

    Flavia ha perso, la penso completamente come Paolo v. sulla sua attuale programmazione e dentro di me tra l’altro si sta facendo strada l’idea che a questo punto della carriera a Flavia si addica più il cemento della terra, ma questa è solo una mia idea personale.

  33. pibla scrive:

    E intanto Flavio Cipolla vola nei quarti di Estoril e questo è davvero uno splendido risultato!!!! 6-3 5-3 rit. a Gilles Simon, discreto giocatore francese n. 33 del mondo, che se fosse italiano navighrebbe tra la 150 e la 200 posizione ATP!!! Vabbè scherzo dai, ma nemmeno troppo….comunque, bravissimo Flavio, ti aspettiamo al Foro!!!

  34. Emiliano Faeti scrive:

    Ciao Pibla :) riguardo il fatto del giudice di linea nell’incontro con Edberg sono sicuro al 100%, ho controllato prima su internet e poi l’avrò sentito raccontare da Rino Tommasi almeno un centinaio di volte durante le sue telecronache. Riguardo l’età di maturazione dei nostri giocatori va detto che solitamente gli italiani nei primi 100 ci arrivano tra i 22 e i 23 anni, come Volandri nel 2003 e Starace nel 2004 per fare i primi due esempi che mi vengono in mente. E’ successo anche che giocatori precoci si sono persi col passare degli anni. Nargiso ha raggiunto il suo best ranking (numero 67) e i suoi migliori risultati a livelli di Slam (terzo turno a Wimbledon e Us Open) a 18 anni nel 1988.

  35. i scrive:

    Se è figlio d’ arte allora quale è il suo vero nome?

  36. Umberto scrive:

    Una breve descrizione dell’accaduto a Edberg la si può trovare qui: http://www.ideatennis.com/colpo-mortale/

  37. ivan802 scrive:

    ma diamogli tempo a Giacomo Miccini….se vi dico che in allenamento ha fatto un set pari con Elias la scorsa settimana sulla terra ,o che ha portato sempre in allenamento al tie un giocatore come Nishikori…o che ad inizio settimana in Abruzzo ha dato 62 a Valenti ‘89 seguito dalla fit o 62 a Berankis a Bradenton qualcosa vorrà dire???????

    Forse ha un problema mentale…il peso del primo punto o di essere il salvatore della patria….si sta rivelando un ostacolo più duro del previsto.
    Ha un buon coach Ariel Gaitan, …che ha portato Nishikori tra i primi 250…

    Ivan Sabatini (nessuno sa che Giacomo ha giocato con vesciche alle mani e dovrà star a riposo due settimane)

  38. pibla scrive:

    Tranqui Ivan, siamo tutti con Jack!!!!
    Sempre più che graditi gli aggiornamenti su quello che combina.
    Io ad es. mi chiedevo proprio se il coach che gli hanno affidato a Bradenton potesse andar bene e sopratutto se a Giacomo andasse bene e ci si trovasse bene.
    Grazie!

  39. Pat scrive:

    Grazie Voortrekker Boer! Sembra un ragazzo quadrato…ho trovato qualche notizia più specifica sul web, sembra si tratti proprio di un giocatore a tutto campo…e apprezza anche l’ erba!peccato quel rovescio a 2 mani

  40. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Assolutamente OFF TOPIC
    Ahò, Cipolla ai quarti…….

  41. ivan802 scrive:

    due giorni non due settimane scusate

  42. Luca Labadini scrive:

    Com’era prevedibile, si ferma agli ottavi di finale la bella avventura di Harrison a Houston. La giovane rivelazione si e’ infatti dovuta arrendere di fronte a James Blake, vincitore in due set con lo score di 6-3 6-2. Queste le dichiarazioni post partita del vincitore : ” Penso proprio che si sia divertito, in fondo ha giocato senza alcuna pressione . Credo che da questa partita’ potra’ trarre molte indicazioni utili per il proseguo della sua carriera, sono sicuro che avra’ un ottimo futuro”

  43. godzilla scrive:

    Con un’adeguata preparazione il nostro Matteo è riuscito a dare una timida speranza al tennis azzurro. Non conosco le altre realtà ma è chiaro che le federazioni tennistiche dei paesi più evoluti tennisticamente funzionano meglio della nostra dove albergano i soliti “barbagianni”.

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