Il mio téte-a-téte con Davydenko.
A ET: “Primo sono innocente, secondo…non sono un cavallo, sbrigatevi a prendere una decisione”

 
14 Novembre 2007 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

Parla a ruota libera l’uomo del caso-scommesse più discusso. In Russia si ha più paura? “Non rispetto più De Villiers da Sydney.” Che domanda a Federer!

Dall’inviato

SHANGHAI _ Scommesse? Mafia, criminalità organizzata, proposte indecenti, minacciosi “inviti” a perdere, ricattatori, ricattati, Interpol. E pesante, preoccupante omertà se tanti tennisti denunciano di essere stati avvicinati ma nessuno dice da chi. Dicono che in Russia ci sia da aver più paura che altrove…


Davydenko a 360 gradi…

Parli di tutto ciò, parli anche di Nikolay Davydenko. E, qui a Shanghai, proprio con lui, tete-a-tete. Gli chiedo del famigerato match di Sopot con l’argentino Vassallo Arguello, quello sospeso dal sito “Brit” Bet&Fair: traffico anomalo di puntate, 7 milioni. L’argentino non era favorito, più perdeva e più puntavano su lui fino a che il russo si ritirò.
Davydenko non si scompone: “Avevo perso male tre tornei, tanti sapevano che avevo male a un piede, bastava venire a un allenamento. Non volevo giocare, ma a Sopot avevo vinto un anno fa e avevo un contratto di partecipazione. Ho provato allora, ma non potevo continuare…avevo tre microfratture. Dovevo distruggere tutta la mia stagione?”
L’ex top-ten più anonimo del circuito ora è inseguito dai media, quasi quanto Federer. Qui aveva chiesto all’Atp, invano, un inteprete russo. Con l’inglese zoppica. Meglio il tedesco semmai dopo 3 anni in Germania ospite di Eduard, il fratello coach. E’ persuaso che l’Atp ce l’abbia con lui. L’assurda multa di 2.000 dollari “per scarso impegno”, ritirata ieri l’altro dalla stessa Atp, sarebbe l’ultimo atto di una storia “che nessuno sa quando finirà. L’ATP non ha prove per sostenere che io venda le partite (cosa che non mi è mai passata per la testa, non so nemmeno come funzionano le scommesse) ma non si decide a chiudere l’inchiesta…per me è un danno enorme, perdo partite perché la testa, la concentrazione non ci sono; perdo sponsor, perdo ingaggi… Ho chiesto di mettere un termine a questa brutta storia, ma De Villiers (boss Atp) ha detto che per certe inchieste sui cavalli ci sono voluti 4 anni!”.
“Parlo male l’inglese … e vengo frainteso: a Sydney dissi che quel torneo, alla vigilia dell’open d’Australia, non era così importante (senza usare le parole giuste). Prima alla stampa che a me De Villiers annunciò una multa di 10.000 dollari a Davydenko! Poteva almeno parlarmi, consentirmi di spiegare…Sydney è bellissima, il torneo mi è semrpe piaciuto, ci sarei tornatoo volentieri ma non ci tornerò più, almeno fino a che non ci sarà un nuovo direttore del torneo…Da quel giorno Etienne non lo rispetto più…E quando a Montecarlo (nel giorno della famosa protesta di Federer e Nadal in difesa dei tornei europei ) ho detto ‘Lui dà retta solo agli agenti, agli americani…così i tornei di Montecarlo, Amburgo, rischiano la retrocessione anche se i giocatori europei sono la stragrande maggioranza dei top 100’ _ lo disse proprio a me, andate a rileggervi i resoconti in pillole dal Country Club _ mi fu detto che se avessi parlato ancora contro il circuito rischiavo 3 anni di squalifica e 100.000 dollari. Io criticavo De Villiers, un dipendente dell’Atp, non l’Atp…Poi Sopot… ufficialmente l’ho saputo da una lettera mentre stavo giocando a New Haven (4 giorni prima dell’Us Open): “Consegni entro 4 giorni tutta la documentazione telefonica dei suoi 3 numeri!’ mi si intimava. E come facevo? Non li avevo davvero con me, in 4 giorni poi come avrei potuto procurarmeli…e per darli a chi poi? (a un ex arbitro diventato supervisor, cui è scappata dal computer una lettra riservata come quella riguardante i cinque tennisti italiani “immortalati” da le Journal de Dimanche? N.d.ubs). Così m’hanno accusato di non collaborare. Poi hanno mandato due ex agenti di Scotland Yard a interrogare mia moglie e mio fratello a Francoforte. E a porre domande ridicole. Con loro io dovrei parlare? Ho messo tutto in mano all’avvocato Frank Immenga, invece, su consiglio di Ronnie (Leitgeb: “L’ho conosciuto per via del torneo di Portschach, quando è successo il fatto di Sopot, gli ho chiesto di farmi da manager.”). Senza prove, che non ci saranno mai, mi tengono in sospeso per mesi, magari per anni ‘perchè bisogno dare tempo agli investigatori’ come fossi un cavallo…Ma non sono un cavallo”.

P.S. di UBS (Questa è la versione molto ridotta di una lunghissima intervista, per via del mio giornale che doveva pubblicarla; ma appena possibile, e nonostante le terribili difficoltà di comunicazione che sto incontrando dalla Cina, vi farò sapere tutto quanto ci siamo detti, anche con Ronnie e suo fratello Eduard nel corso di quasi un’ora di tete-a-tete, con Ronnie che insistentemente chiamava Etienne de Villiers Mickey Mouse!). E vi dirò anche le mie impressioni su questa vicenda e anche quella che è costata a Davydenko la perdita di 250.000 dollari, il bonus ATP che non ha potuto riscuotere per non aver disputato il torneo di Madrid sebbene fosse lì presente: avrebbe potuto benissimo giocare qualche game e riscuotere il bonus. Non l’ha fatto perchè un altro ritiro in un momento come questo gli avrebbe procurato un danno d’immagine, o perchè _ come dice lui _ il supervisor Tom Barnes gli ha detto che se proprio non se la sentiva di giocare era meglio lasciare il posto a qualcuno che poteva difendere le proprie chances e tanto l’Atp non l’avrebbe considerato un forfait qualsiasi? O perchè l’ha scoperto quando era troppo tardi? Accenno anche di aver chiesto a Roger Federer: “Che cosa faresti tu se, ora che tutti sembrano d’accordo nel dire che il pericolo di un coinvolgimento della criminalità organizzata è tutt’altro che remoto, ti avvicinasse qualcuno e ti dicesse: “Guarda che devi perdere questa partita?”. So per certo che cercheresti di vincerla…ma quel tizio lo denunceresti senza paura o ti preoccuperesti delle possibili conseguenze? E poi ti sentiresti più sicuro nel denunciarlo, in quanto probabile temibile delinquente, all’ATP, a un organo di polizia, e in che modo lo faresti?” (la domanda l’ho fatta in francese, quando chi non lo parla se n’era andato, anche perchè così la risposta non viene registrata e resta solo sui taccuini di pochi svizzeri e francesi). Intanto potreste provare a dare voi la risposta che riterreste più opportuna: potrebbe essere un caso di coscienza no? Ma, si domandava scettico ad esempio Sergio Palmieri su questo tipo di argomento, val la pena rischiare grosso, magari la vita tua o di un familiare, per denunciare una proposta indecente a un dirigente dell’Atp, a un agente di Scotland Yard in pensione?

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14 Commenti a “Il mio téte-a-téte con Davydenko.
A ET: “Primo sono innocente, secondo…non sono un cavallo, sbrigatevi a prendere una decisione””

  1. marcos scrive:

    ringrazio moltissimo ubaldo.

    questo blog conosce il mio giudizio su de villiers, così come conosce quel che penso del caso davydenko.

    questa intervista conferma tutto ciò che penso.

    mi domando anchio ciò che si domanda sergio e sul tema ho scritto in un’altra parte del blog: o di queste cose se ne occupa una procura vera e propria, o non v’è alcuna garanzia per chi ha cose da testimoniare.

    se il mio giudice dev’essere uno zelante funzionario dell’atp, allora preferisco stare muto o cambiare aria: non ha le competenze, non ha la struttura e, probabilmente, non ha la sensibilità per accogliere una qualsiasi testimonianza.

  2. anto scrive:

    Ubaldo, grandissima esclusiva, riusciresti perfino a far parlare un ergastolano!

  3. Nikolik scrive:

    Beh, se sono Federer, se sono il n. 1 del mondo, e, oltretutto, sono svizzero, è chiaro che non ho nulla da temere se faccio una denuncia. Chi oserebbe toccare il n. 1 del mondo? Il n. 1 è troppo in vista, nessuno lo toccherebbe mai. Proprio per quello nessuno lo avvicinerebbe per aggiustare una partita.
    Quindi, se io fossi federer, non avrei timore a denunciare la cosa.
    Ben diverso è se sei n. 156 del mondo.
    E ben diverso è se sei russo, non svizzero…

  4. Elisabetta scrive:

    Premesso che trovo De Villiers vergognoso sotto molti punti di vista ( faccenda Las Vegas-round robin su tutto ) , premesso che l’arbitro che parlava con Davydenko a Parigi-Bercy è una delle scene peggiori che abbia mai visto sui campi da tennis…mi spiegate in coscienza come faccio a credere che Davydenko stava veramente male a Sopot, addirittura sofferente di 3 dico 3 microfratture al piede?Scusate se esco dal coro ma soffro di allucinazioni oppure ho visto con i miei occhi il suddetto giocatore giocare bene la settimana dopo a Montreal arrivando ai quarti ( vittorie su Nieminem e Youznhny,sconfitto da Stepanek solo 6-4,7-5)?
    la settimana dopo giocare ancora meglio ed arrivare in semifinale a Cincinnati , in un meraviglioso crescendo giocare divinamente ed arrivare in semifinale agli Us Open senza perdere un set ? Si gioca così bene con 3 microfratture al piede ? buono a sapersi ,si gioca bene e si può guarire in meno di una settimana ( tanto è passato tra gli ottavi di Sopot e il secondo turno canadese , bye al primo turno ovviamente ). Bene mi auguro che problemi del genere capitino ai nostri ragazzi italiani , non vedo l’ora di vedere Bolelli in semifinale agli Us Open sofferente o recente convalescente di 3 microfratture al piede .
    Saluti a tutti

  5. Matteo B scrive:

    Davydenko sta subendo un danno grandissimo da questa vicenda, sia un danno economico-sportivo che un danno morale. Mi sembra che sia diventato la valvola di sfogo, venga trattato malissimo e senza rispetto…io confido nella sua innocenza. Certo se dovesse risultare colpevole e tutte le accuse fossero confermate dovrebbe pagare ed essere squalificato, anche se vorrei ricordare a tutti e anche all’atp che il principio della presunzione di innocenza fino alla condanna è riconosciuto in tutti i paesi civilmente evoluti…l’atp con questo martellamento al russo per una partita sospetta (sapete quanti ritiri sospetti ci sono stati quest’anno? almeno un’altra trentina, però si parla solo del russo….) si sta dimostrando molto peggio della mafia russa e dei loschi individui che dicono girarsi nei tornei, e a mio avviso per scorrettezza sia abbassa a quei livelli (ripeto presunti…). Se però Davydenko dovesse invece risultare innocente e pulito allora lì l’atp dovrebbe risarcirgli un bel gruzzoletto per danni: come è giusto che paghi davy se ha sbagliato, è giusto che si prenda le sue responsabilità e risarcisa anche chi ha lanciato accuse senza avere prove certe (mi sembra si abbiano solo indizi) provocando oggettivamente un danno.

  6. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Devo dire a Eliabetta che il fratello Eduard, quasi a prevenire quell’obiezione che lei ha fatto, mi ha parlato per 10 lunghi e noiosissimi minuti di come non so quale genio di medico.infermiere-fisio fosse riuscito ad inventare una sorta di supporto rotondo per il piede di Nikolay proprio a protezione del punto assai circoscritto nel quale lui doveva far leva. E mi raccontava tutto ciò mimando, con la mano aperta etc etcetera…insomma, o excusatio non petita con quel che segue…oppure non so, però mi sembrava così sinceramente entusiasta di questo “mago” che io non riesco a credere che sia un attore consumato.

  7. Enzo Cherici scrive:

    Sono istintivamente portato a credere in Davydenko. Però c’è una cosa che mi sfugge in tutta questa storia. Se lui è così sicuro della sua innocenza, cosa aspetta a citare per danni i signori dell’ATP? Questo atteggiamento passivo mi sorprende un pò. Ne butto lì una: in una eventuale causa non potrebbe certo rifiutarsi di presentare i tabulati telefonici ad esempio. Io al posto suo, convinto al 100% di avere ragione, non aspetterei mezzo secondo nel querelare e chiedere risarcimento danni (immagine, sponsor).

  8. Pietro scrive:

    Se fossi un tennista e ricevessi una “proposta indecente” la denuncerei sicuramente sia alla polizia che all’Atp. Se poi fossi anche uno molto noto renderei pubblica la cosa con una conferenza stampa.

  9. angelica scrive:

    E poi smetti di giocare a tennis, visto che giocheresti (non fosse altro per coerenza) solo i tornei del GrandeSlam Coppa Davis e i tornei ITF
    I signori ATP, visto che sono il main board, rappresentano ATP.

    Indipendentemente da colpevole o innocente, bisogna ammettere che se c’e’ un giocatore che ha sempre criticato apertamente Micky Mouse, questo e’ Davidenko.

  10. Andrea scrive:

    3 micro fratture ??
    LOL

    Davydenko spara della minchiate

    le microfratture non facevano male contro Pavel al 1° turno ??
    o nel primo set (6-2) contro Vassallo ?
    o 5 giorni dopo contro Nieminen ??

  11. Marcello scrive:

    Giunti a questo punto io mi auguro che Davydenko sia realmente colpevole.

    Perchè se venisse dimostrato il contrario, ossia la sua innocenza l’ATP farebbe una figura di merda (scusate) planetaria. Dopo aver montato un circo del genere e aver dato una così forte risonanza all’evento puntando il dito contro Davydenko, se ET e compari fossero in torto, il signor Davydenko potrebbe intentare all’organo una causa a 7 zeri.

    Chi conosce il diritto della comunicazione internzaionale e le norme in materia di diffusione delle notizie relative alle indagini in corso dovrebbe sapere che è assai sconveniente pronunciare accuse pubblicamente senza avere in mano prove reali, e se l’indagine e l’accusa si rivelano infondate le conseguenze risarcitoriali per diffamazione e danni all’immagine possono essere gravissime.

  12. Elisabetta scrive:

    Grazie per il tuo chiarimento Ubaldo , se il medico-fisio c’è ed così bravo assoldiamolo per i nostri giocatori e affianchiamolo al mitico Parra.
    Su De Villiers la penso come…Davydenko!! io spero sinceramente che gli vengano chieste le dimissioni mooolto prima della fine del suo incarico perchè non se ne può più davvero. Naturalmente il russo non è l’unico giocatore su cui fare un’inchiesta ed il fatto che venga nominato solo lui evidentemente non è giusto. Solo spero che la deprecabile e vergognosa condotta di De ViIlliers non sia utilizzata come alibi per chi ha eventualmente barato e spero anche che su questa faccenda si inizi a far luce seriamente e non in modo palesemente dilettantesco come è stato fatto ad ora , magari evitando di interrogare le mogli dei giocatori facendo domande ..allucinanti ( scusate non trovo altri aggettivi più calzanti )

  13. Stefano Grazia scrive:

    Possibile che io sia l’unico a non pensare che De Villiers sia il Male Incarnato e che tutto sommato la situazione attuale sia figlia dei 10-15 anni precedenti? Nikolic, tu quoque?
    Poi che ci voglia un Commissioner di ATP,WTA,ITF del tipo David Stern per l’NBA io lo dico e lo scrivo dall’inizio del blog (e lo scrivono in tanti anche su si.com) ma da qui a pensare che sostituendo ET si risolve tutto ce ne passa…

  14. Elisabetta scrive:

    Miles non era all’altezza , con De Villiers a mio parere siamo passati dalla padella alla brace . Hai perfettamente ragione a chiedere e auspicare l’intervento di un commissioner , non potrei essere più d’accordo Stefano.
    De Villiers è stato bravissimo ad aumentare il montepremi totale annuo del circuito ma a parte questo non vedo idee costruttive per il bene del tennis ( vogliamo parlare di Las Vegas ? va bene che chi sperimenta corre dei rischi , ma più che rischi l’ATP ha fatto una figuraccia…), non è il Male assoluto proprio come dici tu (non esiste in senso lato questo concetto) ma per me non rappresenta il bene per il nostro meraviglioso sport.
    Magari parlo da innamorata del tennis e non riesco ad essere minimamente obiettiva per troppa passione…però De Villiers non riesco a digerirlo, mi spiace.

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