Nadal batte Djokovic
E David domina Gasquet 6-1,6-1.
Le cronache del dominio spagnolo.

 
15 Novembre 2007 Articolo di Giorgio Spalluto
Author mug

Due tennisti spagnoli in semifinale come nel ‘98 e nel 2002

Il match vinto da Nadal e le sue chances di passare al secondo turno

Dopo il match gli hanno chiesto chi fra i giovani, Gasquet, Murray e Djokovic potesse essere quello più pericoloso per Federer nel 2008, e Rafa ha prontamente interrotto l’interlocutore. “Ehi metti anche me, sono giovane anch’io, Gasquet ha la mia età!” (N.di Ubs)detto

1-0* DJOKOVIC Nole al servizio. Da 40-0 a 40-AV soprattutto per merito di un Djokovic autore di ben 4 errori consecutivi. Palla break annullata dal primo scambio spettacolare del match col serbo bravo recuperare una buona volee smorzata del maiorchino. Av-40 con un ace. Vantaggio annullato da un passante di rovescio di Nadal sulla riga e seconda palla break. 3 servizi vincenti regalano al serbo il primo game del match

1-1 Dritto vincente. Servizio vincente e serve & volley per un Nadal che tiene a 0 il servizio.

*2-1 NADAL. Dopo l’ace iniziale, Djokovic va sotto a 15-40 grazie a due ottimi passanti del maiorchino che sfrutta le estemporanee discese a rete di Djokovic, interessato più a liberarsi dello scambio che a portare a casa il punto. Al secondo tentativo, Nadal porta a casa il primo break della partita

3-1* e *4-1 in un battibaleno con un Djokovic che nel suo turno di battuta spreca un vantaggio di 30-0 a causa delle solite discese a rete, puntualmente punite dalla precisione chirurgica dei passanti di Nadal

4-2* Sul 15-15 si rivede il vero Djokovic, con uno di quei rovesci lungolinea che lo hanno reso celebre. Un altro lungo linea vincente, questa volta di dritto, regala al serbo le prime 2 palle break del match per Novak. Sulla seconda, è provvidenziale l’intervento del nastro che rimette in gara il serbo

*4-3 Tiene a 0 il servizio Djokovic, dal servizio sempre più incisivo

5-3* Risponde Nadal, che a sua volta tiene a 0 il servizio

*5-4 NADAL. Continua Nole a venire a rete senza costruire bene l’attacco (4/10 il bilancio a rete del serbo) regalando a Nadal il primo set point annullato, però, da una meravigliosa demivolee di rovescio. Seguono 2 punti ben giocati dal Novak, che sembra ormai libero da qualsiasi tensione e comincia a giocare a tutto braccio

6-4* Sul 15-15 Nadal prende il coraggio a 2 mani e decide di scendere a rete su un attacco tutt’altro che proibitivo per il serbo. L’audacia maiorchina viene premiata da un mancato recupero a rete del serbo, non molto brillante nella corsa. I successivi 2 punti regalano allo spagnolo il primo set

In questo momento la differenza games, che potrebbe tornare utile nel pomeriggio, vede Nadal con un bilancio positivo (+1). In questo

SECONDO SET

1-0* DJOKOVIC Ancora una buona partenza di Nole che tiene a 15 il servizio

1-1 Il game viene comandato dallo spagnolo che sfrutta gli errori di un serbo che non ha la pazienza di tenere lo scambio e alla seconda accelerazione sparacchia fuori. Nadal tiene a 30 il servizio

*2-1 NADAL Continua l’alternanza di colpi vincenti ed errori madornali da parte del serbo che sul 30-30 regala la prima palla break del secondo set al maiorchino, annullata da una discesa a rete, per una volta ben costruita da Djokovic. Due ulteriori errori del serbo regalano il break al maiorchino

3-1* Un Nadal perfetto al servizio, concretizza il break di vantaggio, tenendo a 0 il servizio

*3-2 NADAL Anche Djokovic tiene a 0 il servizio

4-2* 0-30 grazie ad una grande risposta del serbo, seguita, però, da 4 punti consecutivi dello spagnolo, 3 dei quali regalati dal serbo.

*4-3 NADAL. Sul 30-30 Nole si ricorda di essere un campione e si esibisce in una favolosa volee di rovescio che gli regala la palla del game, immancabilmente annullata da un errore di rovescio. Seguono 2 ace consecutivi che consentono al serbo di restare in scia

5-3* Sul 15-0 Nadal sbaglia un’elementare volee di dritto. Neanche il tempo di rammaricarsi dell’errore, che Djokovic commette l’ennesimo errore di dritto. Sul 30-15 Nole si esibisce in 2 grandi scambi che gli regalano la prima palla break del secondo set, annullata da uno scambio ben giocato dal maiorchino, bravo nel variare il gioco, quasi su ogni colpo. Un grande rovescio dello slavo porta Nole alla seconda palla break, condita dal time warning del giudice di sedia nei confronti dello spagnolo. Uno scambio straordianario, che vede il maiorchino recuperare 2 accelerazioni spaventose del serbo e vincere il successivo scambio ravvicinato a rete, manda in visibilio il pubblico sugli spalti che qualche istante dopo applaude uno straordinario cross stretto di rovescio di Nole, dopo una rimarchevole volee sulla riga di Nadal. I 2 successivi errori del serbo consentono allo spagnolo di tenere il servizio

*5-4 NADAL. Il serbo rimane in scia tenendo a 30 il servizio

6-4 NADAL. Sul 15-15 il maiorchino risponde ad un rovescio lungolinea profondissimo del serbo con un rovescio angolatissimo su cui non arriva uno sfatto Djokovic, che sbaglia la successiva risposta, regalando le prime 2 palle del match allo spagnolo, che con un dritto all’incrocio delle righe chiude il match

NADAL b. DJOKOVIC 6-4 6-4

A questo punto Nadal sale a 2 vittorie ed una sconfitta, 5 set vinti e 3 persi, ed una differenza games di ‘+3’

L’unico caso in cui Nadal non sarebbe qualificato, è quello in cui Gasquet batta Ferrer in 3 set ed il quoziente games dei 2, sia migliore di quello di Nadal.

In questo momento la situazione dei quoziente games è la seguente:

FERRER: 1.333 (+7)

GASQUET: 1.1904 (+4)

NADAL: 1.081 (+3)

Come detto, sarebbe stato più opportuno evitare che Ferrer e Gasquet non fossero stati a conoscenza del risultato di Nadal prima del loro incontro

R. NADAL/N. Djokovic

6 4, 6 4

An interview with:

NOVAK DJOKOVIC

Q. Obviously you had a great year. Probably a little bit disappointing for you, the outcome here at the tournament. Can you talk about that a little bit?
 NOVAK DJOKOVIC: Yeah, well, I was saying before I had pretty high goals for this tournament. Obviously playing so well, particularly on this surface, I had a good reason to hope for something big.
 But, you know, it wasn’t my week. Unfortunately I have to finish with the three losses, which is a bit disappointing. But, of course, I don’t want to think negative. It’s been an amazing year. Too long year.
 Obviously, had a little negative effect on my physical strength. So, you know, I wasn’t performing the way I wanted to.

Q. You came with a string in Miami winning. After, you beat Roddick, Rafa and Federer. I think you have opened let’s say a new way for the next year.
 NOVAK DJOKOVIC: Yeah, sure. As I said, I opened a new page. I try to think about something else right now. I need to get some good rest and then have soon the preparation for the next season.
 Of course, we go over and over again. I am really motivated for the next year. I have big reasons to hope for a good year again even better than this one. So hopefully, you know, I can remain this level of the game and hopefully to see you next year here.

Q. Are you going to have some rest? It’s nearly Christmas. Where are you going to spend the holidays?
 NOVAK DJOKOVIC: No, actually I’m going tomorrow for the preparation time already (smiling).
 Of course, I’m going to have rest (laughter). It’s been a long year, as I said. Rest is something which is necessary for me and the most important thing in this moment.
 I’m going to go somewhere far, far away from everybody (smiling).

Q. Your perception of the match today, do you feel this was your best performance here this week?
 NOVAK DJOKOVIC: Here this week, yes, I feel. Unfortunately it was too late and it was against a player who, you know, was obviously motivated even more in this match. He had the big chances to qualify for the semis. He had to win. Straight set win was for him the best result, so he did it.
 I wasn’t trying to play for anybody, not for him. I was trying to play for myself. I knew before the match I didn’t have any chances for the semifinals. But, of course, I always try to win whenever I get to the court.
 I had a pretty good match today. I show a lot of skill and a lot of good points. I had some chances, but, you know, I didn’t use them. It just wasn’t my week. You know, we look positive in the future.

Q. Speaking about resting, are you planning on working on any new impersonations during the off season?
 NOVAK DJOKOVIC: Well, it takes physical energy. Whatever takes physical energy, I won’t do it, so… (Smiling).
 Yeah, maybe for the next year I will prepare something new.

Q. What is the best memory of this year for you? What has been the worst memory of this year for you? What is your dream for next year?
 NOVAK DJOKOVIC: Is this for some magazine (laughter)? My dream is to fly (laughter).
 No, this year I had a lot of amazing moments and a lot of good memories. Probably I would say that one of the most amazing feelings I had this year in memories was the US Open final when I played in front of so many people. I felt very proud of myself. Obviously I had a great success.
 I had great memory as well from Montréal when I won that tournament. But I think Grand Slam is something special, though.
 The worst feeling, I don’t want to talk about it (smiling). I would say probably I don’t know. I just don’t know. I had too many good moments this year. I don’t want to think about bad things.
 And what is my dream, you asked?

Q. Yes.
 NOVAK DJOKOVIC: Well, I think everybody’s dream, from every tennis player, is to win a Grand Slam, of course, and to be as best as they can, of course. But I always was dreaming to win Wimbledon ’cause I think, in my opinion, that’s the tournament with the biggest tradition.
 But, you know, the lifetime goal is to be the No. 1 player of the world. If I don’t make both, then I’m going to kill myself (laughter).

Q. The record for you to play against Roger Federer and Rafael Nadal is not so good in 2007. Two losses with each in Grand Slams. Only one win with Roger and two wins with Rafael. Do you think with your confidence rising up you may have better preparation for to play against the best two players in the world next year?
 NOVAK DJOKOVIC: I have learned a lot this year, especially against those two players, matches with those two players. I’m not really regretting on anything I did this year. I’ve said it was unexpected. I’m just still 20 years old. I still have to develop into the professional player, of course.
 I’m No. 3 of the world, but still I need a little something more, you know, probably in my physical strength, try to be consistent with the results on all the surfaces ’cause we all know how dominant those two players are.
 One thing is for sure: I’m going to work hard in the next period so I can get ready for them and all the players in the world for next year.

Q. This is your first time to Shanghai. Give us some general comments about your first impressions of this city.
 NOVAK DJOKOVIC: A lot of people. A lot of people. Crazy traffic. Great, great supporters, great fans.
 It’s funny, you know, because I’m first time here in China. As I was saying before, this city has three times more people than my whole country. It’s funny, I know.
 But it was amazing experience for me to meet a new culture, to meet a new country. I’m really looking forward to coming here next year.

Q. The other day Rafa admitted that he felt tired playing against Ferrer. Today did you find he was playing on the same physical level he usually does or he was moving well?
 NOVAK DJOKOVIC: I don’t think he was tired today. He wasn’t looking really on the court (laughter). You had some unbelievable catch especially that breakpoint on 4 3 for him second set.
 Yeah, sometimes it’s really annoying to see somebody running so much and winning the point. But, of course, all the credit’s to him. He’s a great player. He deserves to be obviously in the semifinal. Of course, it’s still not over.
 But, you know, he’s just a big fighter. He doesn’t want to let you win even one point. He really fights all the way through. So that makes him one of the best players in the world.

Q. We all know Rafael Nadal is also 21, the same as you.
 NOVAK DJOKOVIC: One year older (smiling).

Q. Do you feel he always appears to be more mature than those who are also 20? What do you think is his secret of being so good at the Grand Slam and all the big occasions?
 NOVAK DJOKOVIC: Well, depends, of course. If we are talking about his maturity on the court, he reached the very high level of the tennis already in age of, what, 16, 17. He matured much faster than his generation. You know, he’s exception.
 Of course, you don’t see many players like that reaching second place of the world already at the age of 18, 19. He’s already there for many years. He won three Grand Slams. He played a lot of finals, semifinals, so for sure he deserves to be there.

ScanagattaQ. Not an easy question to answer, but you may try. About the betting situation.
 NOVAK DJOKOVIC: Italians, right (smiling)?

Scanagatta Q. Let’s say someone approaches you and asks you to lose a match. Of course you would say not, I guess. But what do you think you should do at that moment? Go and say to someone that someone approached you? Would you be afraid to do that because maybe he’s a criminal and he could do some damage to you, to your family? That is the question.
 NOVAK DJOKOVIC: Okay, sir.

Scanagatta. Nobody knows what to do when you get yourself in that situation. That’s why I ask you. Everyone says you should announce it, but then nobody knows what to do. Would you know it? The rule is to call an 800 number or to say to the ATP or to talk to a policeman. But actually, is it a case of cautions? This is the question. I’m sorry, but it’s difficult. I don’t know how to answer myself, to be honest.
 NOVAK DJOKOVIC: Well, it’s a pretty long question, first of all. Second of all, I really cannot say how I would react in that situation because I never been in that situation, and I never wish to be in that situation because this is an individual sport. This is a great sport, and I just wish that this sport is not going in that direction.
 Of course, there were talks about a lot of players getting involved in the bettings. I can’t blame anybody. I can’t accuse anybody because I’m not sure. Nobody’s hundred percent sure what is happening.
 In my case, nobody ever approach me, so I don’t have, you know, further comments.

Ed ecco la cronaca di Ferrer-Gasquet.

*1-0 GASQUET. Da 30-0 servizio Ferrer, 4 punti consecutivi del francesino grazie un rovescio vincente, un doppio fallo ed una risposta fulminante di dritto
1-1 Il dubbio di un’ennesima partenza letargica di Ferrer, viene spazzato via dai 4 punti consecutivi dello spagnolo sul servizio del francese, non così incisivo come dovrebbe essere
2-1* FERRER. Anche in questo caso il valenciano si fa riprendere da 30-0 a 30-30, grazie ancora una volta ad una strepitosa risposta del francese, ma questa volta, grazie al solito impressionante ritmo impresso col dritto, lo spagnolo porta a casa agevolmente il servizio
*3-1 Per la seconda volta consecutiva, il francese cede il servizio a 0. Parziale di 8 punti a 0 di Ferrer sul servizio di Richard.
4-1* FERRER. Sul 30-0, giunge finalmente un errore dello spagnolo, che mette fine al parziale di 8 punti consecutivi dello spagnolo. Ferrer tiene il servizio a 30, grazie ad un servizio vincente
*5-1 Nel sesto game giunge il primo punto del francese sul proprio servizio: 15-0. Ma il ritmo impresso dallo spagnolo è troppo asfissiante per il gioco spumeggiante del francesino che subisce un altro bel parziale di 4 punti consecutivi (12 a 1 i punti di Ferrer sul servizio di Gasquet)
6-1* La scioltezza del gioco di David si esplicita in una fantastica smorzata sul 30-0, ed un tentato serve & volley sul set point. Ennesimo servizio tenuto a 0.
Il blancio dei vincenti è di 12 ad 1 per lo spagnolo. Non c’è bisogno di aggiungere altro per esprimere meglio il dominio di David. Ricordo come anche nella recente finale di TOKYO, il valenciano si era aggiudicato il primo set per 6-1

SECONDO SET
*1-0 FERRER. Si riparte con Gasquet al servizio. Sullo 0-15 giunge un servizio vincente che dovrebbe essere il secondo punto del match sul suo servizio. Ci pensa Ferrer ad invalidarglielo, facendo notare al giudice di sedia come la palla sia sgonfia. Non è proprio giornata per Gasquet che cede il suo quarto turno di battuta su 4.
2-0* Continua il dominio del dritto di Ferrer sull’inerme Gasquet, a dir poco frastornato. Ferrer tiene a 0 il servizio, tanto per cambiare. Non sto qui ad aggiornare i vari parziali perché voglio bene a Gasquet. Anzi, aggiorno il parziale dei GAMES: 8-0!
*2-1 FERRER. Sullo 0-15, arrivano 3 errori di Ferrer che regalano a Gasquet le prime palle game della sua partita, che Richard sfrutta grazie ad un buon servizio
3-1* Sul 15-15 Gasquet, per una volta, vede in anticipo una mossa dell’avversario (la smorzata) ma non riesce ad angolare sufficientemente il suo rovescio su cui si avventa il valenciano, che si esibisce in un gran passante. Per una volta Ferrer è costretto ai vantaggi (dai suoi stessi errori) ma Gasquet non ne approfitta sbagliando banalmente un rovescio alla sua portata
*4-1 FERRER. Il pubblico si esalta vedendo Gasquet sul 30-0. Ci pensa Ferrer a placare gli entusiasmi con 3 punti consecutivi. Sulla palla break, Gasquet si ricorda di avere un’indole più offensiva dello spagnolo e si lancia a rete dopo un ottimo attacco di dritto. La tattica paga anche nel punto successivo che regala la palla del game al francesino. Neanche il tempo di illudersi e Ferrer, grazie ad una serie di 3 punti consecutivi, sale sul 4-1 pesante (come direbbe Rino)
5-1* Sul 30-0 Ferrer dà un sussulto alla sua partita sbagliando il più facile dei diritti. Gasquet è totalmente in balia dell’avversario e non riesce ad approfittarne
6-1 FERRER, il quale non lascia che un solo punto al povero avversario. Sesto break su 7 turni di battuta
FERRER b. GASQUET 6-1 6-1 in 1h gioco!!!
Il valenciano fa meglio della recente finale di Tokyo, quando vinse 6-1 6-2
La Spagna ritorna ad avere 2 rappresentanti in semifinale, 5 anni dopo la semifinale tra Ferrero e Moya, giocatasi sempre a Shanghai e vinta da Ferrero, che poi perse in finale da Leyton Hewitt in 5 set

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12 Commenti a “Nadal batte Djokovic
E David domina Gasquet 6-1,6-1.
Le cronache del dominio spagnolo.”

  1. Mario scrive:

    nessun problema: ferrer ha dato una spazzolata a gasquet (6-1, 6-1).
    giusto per non smentirsi, il francese nei momenti chiave dove deve tirare fuori il carattere non solo ha perso (ci può stare contro ferrer), ma non ha neanche combattuto.
    il divario tecnico tra i due è a favore di gasquet, ma per fortuna nel tennis non vince sempre il più dotato; non so se ferrer si possa considerare il favorito per la vittoria finale, ma adesso davvero mette paura a tutti.

    piccolo appunto per gli italiani: nelle semifinali di shanghai ci sono due “terraioli” spagnoli. come la mettiamo?

  2. Umberto scrive:

    Buon pomeriggio,
    vorrei solo dire che non mi è affatto piaciuto il fine stagione di Djokovic; per quanto mi riguarda appanna un po’ i buonissimi risultati conseguiti durante l’anno.
    Già aveva deluso molto contro Santoro, poi a Shangai ha messo la ciliegina sulla torta; peraltro non son tanto 3/4 sconfitte che infastidiscono, ma l’atteggiamento arrogante e di sufficienza con il quale si sono affrontati questi ultimi incontri.
    Si, è vero, forse i migliori sono stanchi, però, vivaddio, come ebbe a dire una volta Wilander, lavorare in miniera (e le miniere non son solo fisiche) è molto peggio.
    Saluti a tutti.

  3. Mark scrive:

    Finalmente Nadal mi è piaciuto, a differenza degli ultimi due match.
    La più grande delusione di oggi è purtroppo Gasquet, umiliato da un Ferrer che non sbagliava nulla e che era pure aiutato da errori inspiegabili del francese. Richard pecca come sempre di concentrazione, non ci sta con la testa quando i match contano. Resta un grandissimo talento, ma che deve fare ancora tanta strada per aggiudicarsi uno slam, ma anche un masters series, riconoscimenti che lui per qualità e talento meriterebbe assolutamente.
    Ferrer è un diavolo in campo, ma ha un gioco inguardabile, a mio parere. Tommasi diceva bene in telecronaca a proposito delle “vangate” dello spagnolo; tanta potenza ma movimenti sgraziati a non finire. Non è certo l’unico nel circuito, ma qui si tratta dei top8. In ogni caso complimenti a Ferrer, che, se l’importante è vincere, merita appieno la semifinale.

  4. Marcello scrive:

    a me il dritto di Ferrer non sembra poi così tanto diverso da quello di Nadal con quelle noiose parabole alte…anzi in prospettiva superfici veloci è anche meglio perchè è assai più penetrante.

    Diciamolo i due spagnoli non brillano certo per bellezza estetica, li apprezziamo per altre doti non meno importanti

    Gasquet si rivela il solito “abatino” quando c’è da far partita è assente…

  5. francesco scrive:

    Il solito Gasquet.

  6. Fabio scrive:

    I 2 semifinalisti spagnoli di Shangai non sono esattamente dei terraioli, soprattutto nei confronti di Nadal, sarebbe termine riduttivo.
    Sono due agonisti eccezionali che hanno curato particolarmente fisico, reattività muscolare e velocità esplosiva, anche se dal punto di vista tecnico tra i due Nadal è nettamente superiore.
    Certo che per la terra hanno caratteristiche perfette, ma in un tennis così muscolare e veloce possono essere competitivi benissimo anche sul veloce, soprattutto quando si trovano a che fare con giocatori come Gasquet, talento puro ma fisico leggerino e poca potenza.
    Per il bene del tennis io spero che Gasquet non insegua trasformazioni fisiche che ne snaturino le qualità, che non si metta ad inseguire Ferrer sulla sua stessa strada insomma, anche se ovviamente dovrà cambiare qualcosa nel suo gioco per potersi giocare alla pari i grandi tornei.
    Per quanto riguarda il confronto con i terraioli italiani, che sul veloce fanno solo comparsa, si fa presto a raffrontare il loro fisico e la loro intensità di gioco con quella di Ferrer e Nadal, ma dovremmo chiederci cosa si vuole dal tennis come sport, e senza spargere malizia, credo si possa dire che certe prestazioni sono solo in parte figlie del talento naturale.

  7. roberto scrive:

    Io sono molto più portato ad apprezzare i giocatori “costruiti”, che i giocatori di talento.
    Il giocatore di talento, sul campo, con la racchetta in mano, non fa altro che esprimere se stesso, è in armonia con il cosmo e con il proprio essere. Tutto è fluido, tutto è facile. La fatica è spesso minima, c’è solo il tedio di restare concentrati finché il pelotaro, il muscolare che si agita dall’altra parte della rete, non avrà alzato bandiera bianca, esausto, sfinito.
    I giocatori costruiti devono invece faticare, pensare, sforzarsi, ogni santo giorno, ogni ora che trascorrono sul campo, ogni singolo punto che disputano all’avversario. Essi devono far fruttare al massimo ciò che madre natura, avara, gli ha concesso.
    Devono abituare il loro fisico a sforzi eccezionali per colmare il gap di talento con i baciati dalla sorte.
    Devono essere motivatissimi in allenamento, avere voglia di ripetere un singolo gesto all’infinito, per perfezionarlo sempre più, limitando al massimo il numero degli errori e massimizzando il rendimento dei loro punti di forza.
    Devono avere la freschezza mentale che serve per superare i propri limiti, per imparare a fare cose nuove, che non apparterrebbero al loro bagaglio tecnico, alla loro natura, come un rovescio in back, o una volee, o una palla corta. Devono imparare i tempi di gioco, che per loro non sono innati, spontanei, come per i talentuosi.
    Devono imparare ad adoperare le nuove armi, le variazioni, nel modo giusto e al momento giusto, e avere il coraggio di farlo magari sui 2-3 punti che decidono i match, andare a rete sulla palla break, fare una smorzata sul set point.
    Devono essere professionisti impeccabili, devono dormire giusto, mangiare giusto, bere giusto. Non avere distrazioni, stay focused, sempre e comunque.
    Non stare lì a prendersela se li programmano sempre su un campo secondario, sempre in un orario scomodo, se non ricevono le attenzioni delle star, se le aziende non chiedono loro di indossare la maglietta all’ultimo grido.
    E a loro non resta altra scelta, per andare avanti: devono alimentare la loro feroce determinazione, nutrire quell’ansia di rivincita con la quale guardano, rapiti, i gesti fatati dei loro colleghi più fortunati, i predestinati.
    E quando uno di loro fa il miracolo, quando un giocatore operaio riesce ad emergere dalle sabbie della mediocrità, e si avvicina al tetto del mondo, io sono felice.
    Perché ciò costituisce un esempio luminoso per tutti coloro che, nel tennis e nella vita, credono in se stessi e si ritengono gli unici artefici del proprio destino. Per tutti quelli che non si costruiscono i facili alibi, per i forti che hanno la costanza di perseverare. Per i ragazzini agonisti, per tutti quelli che sgomitano, magari ancora minorenni, nell’inferno dei futures, con un pieno di sogni nella sacca.
    Che diamine, se ce l’ha fatta Ferrer, significa che lavorando duro, senza lamentarmi, ce la potrò fare anch’io.
    Grazie, David. Ti ammiro.

  8. Avec Double Cordage scrive:

    @mark
    infatti è proprio vincere l’importante e ferrer ne ha una voglia da matti.

    djokovic oggi ci ha provato un pò di piu nel terzo, in uno degli ultimi game quando stava per strappare il servizio a un certo punto era veramente convinto, e si è subito visto che punti ne sono scaturiti con nadal che non ci stava per niente a perdere. purtroppo solo quei 4 punti poi nadal ha dinuovo tolto il morale a djokovic. lo sapete secondo me è la formula che partorisce queste cose, se uno non è capace di vincere una partita per via del serbatoio vuoto perchè ostinarsi a fargliene giocare 3, che esca al primo turno.

    Gasquet ha giocato un gran primo game ma ha finito tutto li, poi ha subito un 12 a 1, l’unica giustificazione è che ferrer non sbagliava veramente nulla, giocava con tattica e saggezza e in più tirava delle bordate condite di un overdose di topspin

    secondo me non c’è nessun problema a far giocare il masters best of five ad eliminazione, uno si programma meglio e vince chi ha più benzina nel serbatoio, qual è il problema nel arrivare stanchi, fanno quello che gli piace di più se sono stanchi significa che meglio hanno giocato nei grand slam e più soldi hanno intascato e intasceranno e meno anni dovranno lavorare, e come è stato detto gia da Umberto prima, molto ma molto meglio che lavorare in miniera.

  9. marcos scrive:

    gran bel lavoro, giorgio!

    com’è la situazione del gruppo rosso?

  10. Mario scrive:

    con il termine “terraioli” non intendevo sminuire nadal e ferrer, anzi sottolineavo come la loro preparazione nel corso degli anni li abbia portati a fare bene su ogni terreno, nonostante le loro caratteristiche siano più adatte alla terra che ad altro.

    quando sento i commenti negativi su nadal ogni volta che perde su una superficie che non sia la terra mi girano un po’: sembra che essere il più forte sulla terra sia una colpa. sono d’accordo che stilisticamente non sia molto bello da vedere, ma se si confrontano i progressi soprattutto sul rovescio si può capire quali margini di miglioramento abbia ancora. ha solo 21 anni, non ha ancora finito la sua corsa!

  11. nicola farina scrive:

    La storia del tennis ha mostrato ampiamente che i risultati non sono diretta conseguenza del talento posseduto da un giocatore. Un giocatore come Borg, che rientra comodamente tra i 3 tennisti piu’ grandi dell’era open, in una virtuale classifica dei tennisti piu’ dotati nello stesso periodo probabilmente non figurerebbe tra i primi dieci. Viceversa tennisti come Korda, Safin, Leconte, dal talento cristallino, non hanno ottenuto nemmeno lontanamente risultati all’altezza delle loro capacita’. Ferrer e Gasquet, in campo stamane, rappresentano altri due esempi. Il primo sta raccogliendo dei risultati fenomenali e del tutti inaspettati. Il suo tennis solido cresce di giorno in giorno e diventa sempre piu’ difficile da battere per chiunque. Gasquet meriterebbe un discorso piu’ approfondito. Ci sono giocatori che arrivano ad esprimere il loro livello massimo di tennis piu’ velocemente di altri. Secondo me un fattore decisivo e’ rappresentato dalla “complessita’” del proprio gioco. Chi ha un gioco molto complesso fatica a trovare la propria maturita’. Chi invece “gia’ sa cosa deve fare in campo”, esplode giovanissimo. Tennisti come Wilander, Chang, Nadal, Becker sono, per cosi’ dire, nati con uno stile di gioco preciso. Non hanno dovuto faticare per trovare la propria strada. Dall’altra parte ci sono talenti completi come Sampras, Federer e Gasquet. Il primo ottenne di forza una vittoria giovane di talento grezzo, ma per arrivare a compimento, per diventare Sampras, gli ci vollero altri tre anni. Anche se adesso puo’ apparire inverosimile, Federer stesso, all’inizio della carriera, destava non poche preoccupazioni. I risultati, specialmente nei tornei maggiori, del giovane Federer erano pessimi. Si facevano discorsi analoghi a quelli che oggi si fanno per Gasquet. Se andiamo a vedere l’anagrafe, vediamo che Federer e’ dell’81, Gasquet dell’86. Il numero 1 vinse il suo primo slam nel 2003. Questo vuol dire che, nel 2008, Gasquet e’ chiamato a qualcosa di molto molto importante. Al termine della prossima stagione sapremo se il francese dovra’ essere nominato insieme ai Leconte, Korda ecc. oppure insieme a Sampras e Federer, gruppo nel quale Gasquet, per talento, non sfigura affatto.

  12. marco.napo scrive:

    ma sto sentendo questa litania su gasquet da un bel po.
    vedremo ……per il momento è tutto apparenza e di poca sostanza.
    per fortuna il tennis è uno sport quindi lasciamo stare le sfilate ,i balli,le moine o movenze e pensiamo al gioco al sudato gioco.
    nadal è un talento puro ,che se non avra probelmi fisici raggiungera a breve il numero uno in classifica.(sulla terrra lo è gia gli manca solo un servizio veramente conclusivo).
    ferrer fa il modesto ma a mio modesto parere si avvicina molto a chang lo ricordate che pur essendo forte sul rosso in realta giocava a meraviglia anche sul cemento a mo di agassi.
    super velocita e anticipo ,mega risposta il tutto mescolato bene ed voila il gioco è servito.
    i nostri sono lontani e non solo perche giocano solo sulla terra mancano le doti punto…….

    un saludos

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