Potito Starace a cuore aperto.
“Le scommesse? Un disastro.
N. 1 d’Italia nonostante gli infortuni.
“Ma i sogni sono ben altri…”

 
5 Marzo 2008 Articolo di Egizio Trombetta
Author mug

Starace intervistato durante il torneo di Buenos Aires. La brutta faccenda scommesse (”Siamo gli unici cogl…che hanno giocato con la propria carta di credito”), le donne, uno sguardo al passato e le speranze per il futuro. Intanto a Las Vegas ha già passato il primo turno.

Nell’ International Press Clipps trovate “Sacrificio di pedone” in cui Wolfgang Scheffler, del Frankfurter Allgemeine Zeitung, cita il blog di Ubaldo in merito alle sospensioni agli Italiani, Harman sulla necessita’ per Federer di avere un coach, “Djokovic dice che Federer può essere fermato” di Cronin, Murray e lo yoga che lo ha aiutato a battere Federer, Gomes su Nadal…rubacuori e altro ancora.

Click here to read ” Bauernopfer” by Wolfgang Scheffler, (He writes also about Ubaldo’s blog!), “Roger Federer’s lack of coaching exposes flaws” by N. Harman, “Djokovic says Federer can be had” by M. Cronin, ” Spanish heart-throb Nadal willing to bide his time” by A. Gomes and more news.

Clicca qui per leggere la scheda tecnica di Potito Starace a cura di Roberto Commentucci.

Intervista realizzata per METRO Messico
Potito Starace si è affacciato tardi al tennis che conta, come tradizione italiana vuole. Gli exploit del Roland Garros 2004, in cui battè Grosjean e lottò alla pari con Safin, sembravano il giusto trampolino di lancio per crearsi un ranking di primissimo piano. Anche per colpa di tanti infortuni, il gigante di Cervinara, il volo non l’ha spiccato seppur confermandosi a livelli molto alti. Numero uno d’Italia, il 15 ottobre del 2007 ha raggiunto quello che finora è il suo miglior ranking ATP. Coinvolto nell’assurda vicenda delle scommesse, Potito, da Buenos Aires, ci spiega la sua versione dei fatti. (Per questa intervista vorrei ringraziare il grande aiuto di Beatrice Manzari e Corrado Tschabuschnig, il manager di Potito, che mi hanno permesso di raggiungere telefonicamente Potito in Argentina)
Potito, che idea ti sei fatto di quanto è successo nella vicenda scommesse?
“E stata una storia incredibile. Non ho mai visto una cosa del genere. Hanno fatto un disastro, parlo per quanto riguarda me. Io ho giocato novanta euro su partite di tennis, non un euro in più non un euro di meno nel 2006. Intanto non ho mai vinto…e se avessi vinto mi sarei portato a casa cento euro o poco più. Se avessi voluto vincere non avrei scommesso cento euro e avrei fatto giocare qualcuno al posto mio. Ero in buona fede e ho chiesto scusa all’atp. Evidentemente questa associazione ha qualche problema, non so. Noi siamo soci dell’atp, loro ci dovrebbero tutelare. Invece non è così. Mi hanno squalificato sei settimane e mi hanno dato trentamila dollari di multa senza ascoltare le mie ragioni. Fra l’altro quando ho scommesso non sapevo nemmeno che non si poteva fare. E’ ridicolo!”
Perché sono stati colpiti soprattutto i tennisti italiani?
“Me lo chiedo io e me lo chiedono tutti. Forse te lo dico io, forse perché siamo gli unici coglioni che abbiamo giocato con la propria carta di credito.
Come ti senti dopo il ritorno alle gare?
“Non sono ancora al cento per cento. Ho ancora qualche problema, sono stato fuori dalle gare per tre mesi d’altronde…”
Per chi non la conosce ancora può spiegarci chi è Potito?
“Sono un ragazzo come gli altri. Molto tranquillo fuori dal campo, un po’ meno quando sono dentro. Mi piace andare in giro e fare casino con gli amici. Mi piace andare allo stadio, sono pazzo per il Napoli e sono amante del cinema.”
Che film che ti è piaciuto di recente?
“Mi è piaciuto molto American Gangster.”
Parliamo di donne. C’è qualche tua collega che ti piace?
Guarda, ti dico la verità, non ho mai pensato di andare con una tennista. Sinceramente non mi piacciono, anche se ci sono alcune che sono molto carine, anche in Italia. A me piacciono le ragazze un po’ più di classe… le sportive in generale non mi coinvolgono più di tanto…
Bè la Sharapova e la Ivanovic mi risulta che un po’ di classe ce l’abbiano…
“Ma si certo, loro sono carine, ma io di certo non sono il tipo che va a provarci…”
Perché? Mi sembra che non ti manchi niente…
“No no, - ride Potito - per fortuna non mi manca niente… comunque ci sono una decina di ragazze bellissime, che fanno la “differenza”, ma in linea di massima non preferisco la donna sportiva”
Come ti sei sentito quando sei diventato numero uno di Italia?
Essere numero uno di Italia conta, e quindi conta anche per me. Ho fatto la mia migliore annata l’anno scorso, sapevo che c’erano delle possibilità per raggiungere questo obiettivo, avevo vinto già tante partite a metà anno.
Hai dunque realizzato un sogno?
“Essere il numero uno di Italia è una grande soddisfazione, però i sogni sono ben altri…”
Hai sentito Filippo (Volandri, ex numero uno d’Italia ndr) in quei giorni? Che gli hai detto?
“Eravamo insieme a Bucarest, siamo amici, ci abbiamo scherzato sopra… Lui andava dicendo mi ha superato pure Starace…”
Che obiettivi professionali hai per il 2008?
“Vincere più partite possibile. Devo smaltire ancora le fatiche di una preparazione durissima che ho fatto questo inverno. Spero solo di riconfermare quando di buono ho fatto l’anno scorso. Poi vediamo, l’anno è lungo”
Obiettivi nella vita privata?
“Per ora mi soffermo molto più sul mio lavoro, le altre cose le metto in secondo piano. Penso di essere una persona fortunata. Vivo in un posto dove c’è la mia famiglia, gli amici di sempre, quello è il mio punto di riferimento. E’ importante per me. Gli amici per me contano tanto, soprattutto quelli che ho nel mio paese, a Cervinara”
Dopo quel terzo turno del Roland Garros 2004 perso da Safin, non sei riuscito a migliorare questo risultato negli Slam. Qual è la causa principale che ti ha frenato?
“Per prima cosa debbo dire che la mia grande pecca è che sono uscito tardi, intorno ai vent’anni. Di conseguenza ho raggiunto i primi risultati di una certa importanza a tardi: a Parigi, quando avevo quasi ventitre anni. Poi ho avuto tanti problemi fisici. Mi sono rotto un braccio, un ginocchio e una caviglia. Senza contare la schiena, che spesso mi da problemi. L’anno scorso per fortuna non ho avuto infortuni e sono stato continuo. In questo sport se non si è continui è un disastro”
C’è un giocatore a cui ti sei ispirato da bambino?
“Guardavo molto il tennis anche se giocavo molto a calcio. Mi piaceva tanto Agassi. Era lui che andava di moda quando ero bambino”
A calcio eri più difensore o più attaccante?
“Senza dubbio attaccante”
Chi è stato nella tua vita la persona che ti ha aiutato maggiormente a livello tennistico?
“Tutte le persone che sono state con me a livello tennistico mi hanno aiutato tanto. A partire da quando avevo sedici anni. Alberto Sbrescia è stato praticamente come un padre per me. C’è stato un momento in cui pensai di smettere perché non stavo bene fisicamente, e sinceramente mi era passata un po’ la voglia. Sbrescia mi aiutò a riprendermi. Sono stato a casa sua per tre anni. Successivamente poi mi sono trasferito a Roma e adesso sto lavorando con Umberto Rianna da quattro anni”
Hai lavorato anche con Tonino Zugarelli se non sbaglio…
“Si ai tempi di ‘Zuga’ ero numero duecento e passa del mondo. Sono migliorato tanto anche in quel periodo, ma poi ho deciso di cambiare. Umberto lo conoscevo già perché avevo fatto alcune cose con lui in precedenza. Ognuno ha avuto un ruolo importante nella mia vita da tennista”
Che ricordi hai del torneo messicano?
“Adoro Acapulco, adoro quei posti. Per me è il torneo più bello! Peccato che non ci ho vinto molto. Ho sempre giocato bene il doppio, ho vinto il torneo l’anno scorso. In pratica succede che ogni anno perdo al primo turno e così faccio una settimana di vacanza meravigliosa… Che posso fare? Li è un posto di mare, ho avuto modo di divertirmi la sera e fare altre cose. E’ un torneo invitante sotto molti punti di vista”
Anche quest’anno pensi di non preparare Wimbledon?
“E già, sono tre anni che non lo preparo. Su quella superficie non potrò mai giocare bene, lo so e me ne sono fatto una ragione. Ho ventisette anni. Potrei anche pensare di prepararmi e magari rinunciare a qualche torneo sulla terra.. vedremo un po’. Queste sono decisioni che prendo insieme al mio allenatore e dipende anche come va l’inizio dell’anno. Io a Wimbledon non ho fatto mai risultato. Sull’erba si gioca tre settimane all’anno, o ci sai giocare o non ci sai giocare. Il rimbalzo è molto basso e non è adatto al mio tipo di gioco fatto di rotazioni”
Qual è tecnicamente la tua spiegazione sul tuo disagio a giocare sull’erba?
“Intanto io sono un giocatore da terra. Il rimbalzo è basso. Il mio gioco è basato sulle traiettorie alte, faccio allontanare il giocatore dalla linea di fondocampo per poi prendere il gioco in mano. Li questo non si può fare, le palle li restano comunque basse. Si gioca bene piatto e di back. Io poi non faccio serve and volley. Ma con un po’ di allenamento potrei fare di meglio, senza dubbio”
Cosa sta succedendo secondo te al gruppo di Fed Cup?
“Secondo me si pretende troppo. Queste ragazze hanno vinto una Fed Cup, l’anno scorso hanno fatto finale, anche se perdono al primo turno ci sta. D’altronde ci sono anche altre squadre che giocano bene. Secondo me le spagnole stavano giocando meglio in quel momento. Ecco tutto. Anche nel maschile, la Spagna non vince tutti gli anni la coppa Davis. Negli anni passati hanno raggiunto dei risultati sicuramente al di sopra del loro valore. Nessuna di loro è fra le top-10, eppure quando giocano la Fed Cup si trasformano. Il gruppo secondo me c’è”

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14 Commenti a “Potito Starace a cuore aperto.
“Le scommesse? Un disastro.
N. 1 d’Italia nonostante gli infortuni.
“Ma i sogni sono ben altri…””

  1. marcos scrive:

    il poto è molto simpatico, oltre che ottimo giocatore sulla terra.

    simpatico anche filippo, quando andava in giro, dicendo: “mi ha passato anche starace!”.

    bella intervista, egizio: bravo!

  2. Roberto Commentucci scrive:

    Secondo me Poto fa bene a non dannarsi più di tanto per giocare bene sull’erba. Oltre al problema del rimbalzo basso, il nostro sull’erba paga il suo modo di muoversi molto basato su grandi scivolate, efficacissimo sulla terra, estremamente pericoloso sui prati.
    La superficie su cui Starace può e deve assolutamente migliorare, invece, è il cemento, dove ha margini di progresso notevoli se riuscirà a diventare un po’ più reattivo (in modo da giocare più vicino al campo) e un po’ più rapido nella corsa in avanti (in modo da riuscire a prendere una buona posizione a rete, dove Poto se la cava piuttosto bene).
    Del resto, se vuole restare in pianta stabile nei primi trenta deve per forza ottenere punti anche nei Masters Series sul cemento.
    In questo senso, la scelta di programmazione fatta questa settimana, con la partecipazione al torneo di Las Vegas, è molto incoraggiante.

  3. String scrive:

    Sul punto…. “Perché ci sono andati di mezzo solo i poveri italiani”…. vorrei solo dire che molto probabilmente l’esito finale sarebbe stato senz’altro migliore se Potito e gli altri si fossero rivolti a dei bravi avvocati (come ha fatto Davidenko). Purtroppo la cultura da noi é che l’avvocato serve solo se si é colpevoli, e invece non é cosí.

  4. fulvio scrive:

    ps x string,penso che gli avvocati siano stati offerti gratuitamente dalla Fit,…personalmente me li sarei cercati da solo!

  5. emiliano scrive:

    potito fa bene a non preparare wimbledon. si rende conto che non potrà mai essere competitivo su erba, ed ha ragione. quindi, fa benissimo ad andare a londra a prendersi il cospicuo assegno di primo turno. sul cemento può fare qualcosa in più, ma non più di tanto, è un giocatore da terra, ha bisogno dei rimbalzi della terra per poter girare attorno alla palla e fare i suoi attacchi di diritto ad uscire.

  6. anto scrive:

    Sono d’accordo con fulvio

  7. paolo v. scrive:

    Per me ha ragione Potito, è scandaloso che l’atp lo abbia squalificato per aver scommesso 90 euro sul tennis (tra l’altro perdendo) anche un bambino avrebbe capito che era in buona fede, se non lo fosse stato non avrebbe avuto difficoltà a far scommettere un suo familiare, come non escludo facciano chissa quanti altri. Per cui regola assurda e squalifica ingiusta, anche se, come si sa, l’ignoranza non giustifica, in questo caso sarebbe stato doveroso usare un poco di buon senso da parte di una associazione che è, non dimentichiamolo, un sindacato di giocatori.
    In Italia, naturalmente i giornali hanno dato molto spazio allo “scandalo scommesse” e quasi nulla ai risultati sportivi, ma questi sono i nostri media.

  8. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Non so perchè ma Potito si è ritirato a Las Vegas: stava perdendo 6-3,3-0 con l’americano Delic (che mi pare d’aver visto battere un italiano su uno dei campi più lontani in Australia, il 19, 20 o 21 ..buffo ricordo l’area del campo e non il giocatore,,,ma sono le 3 e mezzo di notte…Volandri?)

  9. Giorgio Spalluto scrive:

    Ubaldo, era proprio Starace l’italiano che non ricordavi; perse una partita combattutissima (7-5 6-7(3) 6-3 3-6 6-3), a livello di 1° turno, agli Australian Open del 2006.
    Il ritiro di ieri contro Delic pare sia dovuto ad un problema alla schiena.

  10. john john scrive:

    conoscete le condizioni attuali di poto? l’infortunio è grave? giocherà i due masters series sul veloce?

  11. st scrive:

    Starace:”A me piacciono le ragazze un po’ più di classe… le sportive in generale non mi coinvolgono più di tanto…”

    …cominciamo col definire ‘classe”…

  12. egizio scrive:

    Risposta per john john:

    Ho parlato con Corrado, il manager di Potito, e mi ha detto:
    “Potito sta bene, a Las Vegas c’erano 8 gradi, un vento fortissimo e gli si è bloccata la schiena, gli era capitato anche a Sopot.
    Comunque oggi ha ripreso gli allenamenti e giocherà Indian Wells e Miami”

  13. Fabrizio Scalzi scrive:

    Potito,mi piace molto come giocatore e come persona.è un ragazzo tranquillo.ha avuto solo la leggerezza di aver fatto ingenuamente quelle scommesse,non conoscendo il regolamento ATP.Sono sicuro che farà bene anche sul cemento,dove ha i colpi e la profondità per fare bene nei tornei americani estivi,oltre che sull’amata terra dove confermerà e migliorerà il suo valore.FORZA POTO!

  14. john john scrive:

    per egizio
    grazie, tempestivo ed esaustivo

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