Federer è davvero
sprovveduto nella tattica?
Una analisi tecnica del grande duello
del tennis contemporaneo.

 
10 Luglio 2008 Articolo di Roberto Commentucci
Author mug

Roger non sa come giocare contro Rafa. Lo dicono tutti. Ma lo svizzero è davvero poco scaltro tatticamente, o ci sono altre ragioni? Scopriamolo in questo articolo.

Premessa.

Negli ultimi giorni, dopo la clamorosa vittoria di Rafael Nadal su Roger Federer nella finale di Wimbledon, se ne sono sentite di tutti i colori. Per molti si è trattato di una partita indimenticabile, un grande spot per il tennis, un momento storico, una delle più alte vette raggiunte da questo sport. Ma c’è stato anche chi ha parlato di profanazione del tempio, chi ha annunciato la fine del tennis, chi ha rimpianto le superfici di una volta, chi ha maledetto le nuove racchette.
Moltissimi, sia tra i tifosi dello svizzero, sia tra gli osservatori neutrali, hanno ritenuto di sottolineare una presunta miopia tattica del campione di Basilea, accusato di non saper trovare le giuste contromisure al gioco di Nadal. In sostanza, il presupposto del ragionamento è: Nadal è fortissimo e fastidioso, ma il repertorio tecnico di Federer è talmente ampio che se lo svizzero giocasse nel modo “giusto” lo batterebbe sempre o quasi, come fa con tutti gli altri giocatori.
In realtà, questo convincimento non appare del tutto fondato se si compie una analisi serena delle diverse caratteristiche tecniche dei due giocatori e del modo particolare con cui queste interagiscono sul campo.

La famigerata diagonale sinistra.

E’ uno dei mantra favoriti di Rino Tommasi: il tennis è sport di caratteristiche. Tizio può battere Caio, Caio può battere Sempronio, ma Sempronio può avere caratteristiche tali da battere Tizio.
In realtà, fin dai loro primi scontri diretti, Federer, 5 anni più anziano di Nadal, ha sempre mostrato di soffrire tremendamente il gioco dello spagnolo. Nel loro primo testa a testa, nel lontano 2004, Roger, già da tempo n. 1 del mondo, fu seccamente sconfitto dal diciassettenne balearico con un netto 63 63. L’anno dopo, nello stesso torneo, in finale, Federer fu costretto a rimontare uno svantaggio di 2 set a 0, prima di prevalere, di un soffio, in 5 lottatissime partite. E Rafa non aveva certo raggiunto i picchi di rendimento attuali. Ma si capì subito che, per Federer, affrontare Nadal portava grossi problemi, molto più grossi che non con qualunque altro giocatore. Perché?
Vediamo che succede, nel dettaglio, quando in campo ci sono i due più forti giocatori del mondo. Come molti hanno sottolineato in questi giorni, il problema fondamentale che Roger deve risolvere contro lo spagnolo, una volta entrati nello scambio, è trovare il modo per uscire dalla diagonale sinistra: il diritto mancino di Nadal è probabilmente uno dei colpi più pesanti e carichi di rotazione della storia di questo sport (secondo Roberto Lombardi, che di fisica applicata al tennis se ne intende, la palla di Rafa compie qualcosa come 6000 rotazioni al minuto). Questa palla, arrotatissima e anche molto veloce, mette impietosamente a nudo i limiti tecnici di Federer dal lato del rovescio.
Va ricordato che il rovescio naturale di Roger, quello che lo svizzero eseguirebbe sempre se potesse giocare a occhi chiusi, è un colpo incrociato tirato in back (basta riguardarsi le partite dei primissimi anni di carriera). L’esecuzione in top spin, da cui non si può prescindere nel tennis moderno, lo svizzero se la è pazientemente costruita e potenziata negli anni, fino a farne un’arma eccellente e temibile, a patto però che il punto di impatto con la palla resti alquanto al di sotto della spalla.
Contro il diritto velenoso di Rafa, questo colpo va in crisi: Roger non può mai impattare dove vorrebbe, non riesce a giocare in lungolinea con adeguata incisività, è costretto a restare sul cross, e dopo 3 o quatto scambi colpisce male, o sbaglia, o tira un colpo troppo corto, e invariabilmente lo spagnolo porta a casa il punto. La diagnosi è chiara. Cerchiamo ora la cura.
Cosa può fare, Federer, per sottrarsi a questa nemesi?
Sono state proposte 3 principali soluzioni: giocare il rovescio in back, per rompere il ritmo a Nadal; spostare lo spagnolo sul diritto per poi attaccarlo sul rovescio; buttarsi a rete, serve & volley e chip & charge. Vediamole una per una, analizzandone le concrete possibilità di riuscita.

Le possibili soluzioni: il rovescio in back.

Gianni Clerici, in telecronaca, non aveva dubbi, e non si dava pace: “Ma gioca un colpo con il taglio indietro, benedetto ragazzo!” esclamava sconsolato lo scriba. Ma Roger non lo ascoltava, pur possedendo un back davvero tagliente. E non per miopia tattica, ma perché è conscio che giocare il back, nello scambio con Nadal, anche sull’erba, significa solo accelerare la perdita del punto. Il problema è che Roger il rovescio tagliato lo esegue con sicurezza solo sulla traiettoria incrociata, cioè indirizzando la palla sul diritto di Nadal. E nel tennis attuale, ad alti livelli, il colpo in back si può usare una tantum, come variante, ma non in modo sistematico. La moderna tecnica di esecuzione del diritto consente infatti ad un tennista anche molto meno dotato di Nadal, ben piantato sulle gambe, e con i piedi nei pressi della riga di fondo, di giocare un vincente prendendo rischi relativamente bassi. E quindi, non funziona più come qualche anno fa: il colpo tagliato deve essere profondissimo, o prendere di sorpresa l’avversario, per farlo colpire sbilanciato. Altrimenti, gli si consegna il punto. Niente back incrociato, quindi.
L’alternativa sarebbe giocare il back lungolinea, verso il rovescio, ma come detto Roger non è abbastanza sicuro su quel colpo, anche contro avversari destri. Figuriamoci i rischi che dovrebbe prendere per giocarlo contro una palla carica di spin complesso, che tende non solo ad alzarsi, ma anche a deviare verso la sua sinistra. Ne metterebbe tantissimi in corridoio, oppure lo giocherebbe troppo corto. E sa benissimo, lo svizzero, che se gli resta corto, Rafa ha il tempo di girare intorno alla palla e colpire di diritto sulla traiettoria favorita, chiudendo il punto con il suo micidiale sventaglio, a uscire sulla destra di Federer.
E quindi, niente back di rovescio nello scambio. Nel tennis attuale è un suicidio, con buona pace dei gesti bianchi del grande Clerici.

L’attacco sul rovescio di Nadal.

Una tattica diversa Roger la adoperò lo scorso anno, nella finale del Roland Garros. Con il rovescio giocava subito una traiettoria in top spin molto incrociata, per buttare Nadal fuori dal campo e aprire l’angolo destro, in modo da potersi spostare sul diritto e colpire la sua traiettoria preferita, il lungolinea dall’angolo sinistro, indirizzando la palla sul rovescio di Rafa. Spesso ci riuscì, ma questa tattica, contro il cross mancino di Rafa, presuppone una eccezionale brillantezza atletica, altrimenti il rischio è quello di non fare in tempo a spostarsi a sufficienza e di trovarsi a colpire il diritto con la palla in pancia. E puntualmente Federer, pur preparando benissimo lo scambio con il rovescio, finì per imballarsi in tantissimi errori nel tentativo di giocare il diritto vincente. Inoltre, costretto a colpire l’approccio di diritto da una posizione molto decentrata, per Federer è molto difficile, se non ottiene il punto direttamente, poter prendere una buona posizione a rete. E questo lo porta a subire i terribili passanti del maiorchino, forse il miglior giocatore della storia in fase difensiva.
E’ evidente che quest’anno uno schema simile aveva ancora meno probabilità di funzionare, sia perché Roger non è ancora, atleticamente, quello degli anni passati, sia soprattutto per i progressi di Nadal, che ora colpisce molto più vicino al campo e dà meno tempo a Federer per prendere l’iniziativa nello scambio. L’alternativa sarebbe quella di giocare un più classico approccio in back di rovescio, anziché cercare a tutti costi di sparare una accelerazione di diritto. Questo consentirebbe a Roger di prendere una migliore posizione a rete. Ma vale quanto detto prima. Il back lungolinea, Roger non lo “sente”, e Rafa passa troppo bene per buttare di là una palla qualsiasi.
Riassumendo, l’abilità difensiva di Nadal, e i limiti di Federer in alcuni colpi, fanno sì che a fronte di un certo numero di punti vinti a rete, lo svizzero è costretto a pagare dazio subendo passanti vincenti o, soprattutto, commettendo errori nel tentativo di aggredire lo spagnolo in modo sufficientemente efficace. Percentualmente, giocando in questo modo, la spunta solo se è al meglio fisicamente, e se la superficie è rapida. Domenica scorsa mancava la prima condizione, nella recente finale di Parigi mancavano entrambe.

L’aggressione costante: serve & volley e chip & charge.

Molti sostengono che Federer dovrebbe evitare di restare imbrigliato a scambiare con Nadal dalla linea di fondo, sia perché soccombe, sia perché spende troppe energie. Secondo questa corrente di pensiero, Roger dovrebbe evitare del tutto di palleggiare, per buttarsi a rete su ogni palla, seguendo il servizio a rete e attaccando lo spagnolo con la risposta sulla seconda di servizio. Questa tattica, Federer la ha in parte adoperata vincendo il suo primo Wimbledon, nel 2003, e quando battè Sampras nello storico match del passaggio di consegne, nel 2001.
In realtà le cose non sono così semplici. Federer è un grandissimo campione, vanta una straordinaria completezza tecnica, ma non è affatto, e non è mai stato, un giocatore naturale di serve & volley. Non ha il perfetto posizionamento a retedi un Henman, o di un Edberg, né le capacità acrobatiche di un Rafter o di un Becker. Non ha la seconda di servizio di un Sampras. Non possiede, come detto prima, il colpo di approccio in back lungolinea (la traiettoria di attacco che deve essere privilegiata per coprire bene la rete). La sua volèe di rovescio è perfetta, ma quella di diritto è a volte meno sicura rispetto ai grandi attaccanti del passato.
Inoltre, le condizioni di gioco attuali sono diverse, più lente, con palle più grandi e rimbalzi più alti. La capacità di risposta di tutti i giocatori, non solo di Nadal, è cresciuta a dismisura. Il serve & volley costante non si può fare in generale, figuriamoci contro Nadal. Non lo fa nessuno, se non i pivot Karlovic, Isner e Mirny (ma si tratta più esattamente di serve & basta, più che di serve & volley vero e proprio). Si può tentare come soluzione a sorpresa, una o due volte a game, specie con la traiettoria slice esterna. Ma è sempre un gran rischio, data la grande capacità di risposta di Nadal. Inoltre, eseguire e piazzare bene una voleè, magari di tocco, sulla palla carica dello spagnolo, che tende ad “esplodere” appena tocca il piatto corde, è un esercizio sempre complicato.
Quanto al chip & charge in risposta, non risulta che Federer lo abbia mai fatto, né del resto è una tattica possibile contro il servizio di Nadal, che rimbalza sempre molto alto. Ai nostalgici del serve & volley, insomma, non resta che riguardarsi i filmati degli anni passati. Purtroppo.

Conclusioni.

In sostanza, Roger Federer quando è in campo contro Nadal non fa altro che seguire la sua natura. Lo svizzero è uno dei più grandi tennisti della storia, forse il più grande, ma non può essere ciò che non è: Roger è un giocatore di servizio e diritto, è il più classico, il più sublime, il più bello da vedere, il più elegante degli attaccanti da fondo campo. Il suo schema base è sempre stato quello, servizio e diritto, fin da quando era uno junior. E purtroppo per lui, le sue varianti preferite, spesso geniali, sempre affascinanti, contro Nadal non funzionano. Quindi Roger quando affronta Rafa ricorre al suo schema base, non per miopia tattica, non per mortificare il proprio talento, ma perché è nella sua natura. Per questo, Roger domenica scorsa non è stato affetto da miopia tattica. Ha semplicemente usato le armi che possedeva. Non si può rimproverare ad un generale sconfitto di non aver impiegato l’artiglieria, se il suo esercito non ne era dotato. Semmai, i rimpianti sono per il black out (mentale, non tattico) del secondo set, nel quale ha dissipato un vantaggio di 4 a 1.
Per tornare a battere il Nadal attuale, grandemente migliorato, Federer è chiamato a rimboccarsi le maniche, magari con l’aiuto di un coach-motivatore di grande carisma e prestigio. Deve innanzitutto riacquistare il 100% della sua condizione atletica, quella di due-tre anni fa. E poi, soprattutto, deve avere l’umiltà di lavorare sui suoi limiti, che sono molto piccoli, in assoluto, ma sono proprio quelli su cui fa breccia, in un incastro perverso di caratteristiche, il gioco dello spagnolo.
In sostanza, Federer per battere Nadal deve poter prendere costantemente il sopravvento nei colpi di inizio gioco. Non solo quando serve, ma soprattutto quando risponde: deve lavorare per riuscire a colpire forte, profondo, la seconda di servizio dello spagnolo, e poter così entrare in campo e comandare con il suo diritto. Ridurre al minimo la durata del palleggio, e prendere grandi rischi. Deve poter prolungare il più possibile i momenti di dominio totale che volte è riuscito a mostrare, come effimere fiammate, anche in questa stagione, anche sulla avversa terra rossa (vedi le finali di Montecarlo e Amburgo). In sostanza, deve lavorare per rinforzare ulteriormente la sua natura, non per tentare improbabili stravolgimenti della sua identità tecnica e tattica.
Non sarà facile per Roger ripartire a 27 anni, con un tale carico di gloria e di onori. Ma chi ama il tennis, si augura che allo svizzero riesca l’ennesimo miracolo.

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188 Commenti a “Federer è davvero
sprovveduto nella tattica?
Una analisi tecnica del grande duello
del tennis contemporaneo.”

  1. valerio scrive:

    leggendo l’articolo sembra quasi che federer non puo fare nulla per battere nadal e il problema che forse è proprio cosi..

  2. luca scrive:

    Questi si che sono articoli sul tennis!
    Trovo tutto molto giusto, compreso l’”assoluzione” tattica di Federer.

  3. enzo cherici scrive:

    Spettacolare Roberto. Sottoscrivo parola per parola, virgole incluse. Una volta sentii Nicola Pietrangeli che raccontava: “Ai miei tempi, io battevo sempre Fraser, il quale batteva sempre Laver, che a sua volta batteva sempre me”. Un triangolo perverso. Questo per dire questa sorta di incompatibilità tattica tra alcuni grandi giocatori c’è sempre stata. Qualcuno può dire che Fraser sia stato più grande di Laver? Ovviamente no. Eppure Laver soffriva Fraser come nessun altro. L’analisi di Roberto in questo spazza via tutti i più bassi luoghi comuni che caretterizzano questa rivalità. Anch’io nella mia rubrichetta Montagne Russe, sul sito, mi sono spinto a dire che quella di domenica è stata la finale di Wimbledon meglio giocata da Federer in tutti questi anni. Ha perso perché Nadal è cresciuto più di lui ed ha giocato complessivamente meglio. Non ci sono misteri o Freud da chiamare in causa. Il tennis alla fine rimane un gioco. più semplice di quanto sembra.

  4. siglomane scrive:

    Certo che Federer non può fare nulla. La sua inferiorità è appunto TECNICA, prima ancora che mentale (e nient’affatto fisica: Roger è più sano e solido di Rafa). Del resto, tra grandi rivali di diverse generazioni, è sempre così: Connors era considerato imbattibile prima che esplodesse Borg, Borg era considerato imbattibile prima che esplodesse McEnroe, ecc.
    Poiché a Federer, fino al 2006-07, erano mancati avversari del suo livello, molti osservatori superficiali lo hanno etichettato come imbattibile. Anzi, come il migliore di sempre.
    Per conto mio, ho già fatto un pronostico: se Rafa non subirà gravi infortuni vincerà più Slam di Federer.
    Roger, all’età di Rafa, era ancora a bocca asciutta. E i costanti, repentini miglioramenti TECNICI di Rafa ci dicono che il maiorchino tra un mese, tra un anno, tra due anni sarà ancora più forte di quanto non lo sia ora. E si tratterà di forza TECNICA.

  5. flexible scrive:

    abbastanza daccordo, è sempre un piacere leggere Roberto. Acqua fresca nel vociare dei barbari.
    però a volte la tattica si nutra anche di momenti. Ci sono momenti e momenti. Bisogna respirare quelli giusti. Rafa lo fa, Roger no.
    mi spiego.
    Se si riguardano gli ultimi games della finale, c’era un Federe con un servizio in stato di grazia che sparava fulmini. Nadal quando rispondeva lo faceva alto (e quando ci riusciva lungo), riduceva cioè i rischi della risposta dando a Roger gli oneri del rischio il quale doveva “sperare” che la risposta fosse corta e in ogni caso tirare dritti eccezzionali ma molto rischiosi. E’ li che Roger doveva respirare il momento giusto, quando Nadal si era assestato in questa tattica è lì che Roger avrebbe dovuto seguire qualche servizio per chiudere al volo o costringere nadal a prendersi dei rischi nella risposta. Soprattutto se sentiva che il suo servizio era in giornata si.
    Al contrario, nadal al dunque, ha servito sul rovescio ed è sceso lui a rete, lui che non è un volleatore ma lo ha fatto nel momento importante.
    Un’altra cosa. Nadal ha servito sul rovescio di roger con percentuali imbarazzanti. Fossi roger (magari) mi sarei preso più rischi, accettando l’ace sul dritto però sarei entrato più spesso dall’altra parte. non importa se paghi, sono i suoi turni di servizio, non fa nulla se li vince però gli avrebbe tolto sicurezza e lo avrebbe costretto a prendersi rischi.

  6. pibla scrive:

    Hai detto tutto tu Roberto, anche su quello che Roger deve fare, io aggiungo solo che deve ASSOLUTAMENTE migliorare il back di rovescio lungolinea, il che per lui non è davvero impossibile anzi a mio parere è piuttosto facile, da usare per attaccare sul rovescio di Nadal, giocandolo magari leggermente corto in modo che Rafa sia costretto ad una corsa laterale-diagonale che per chi gioca il rovescio con presa bimane non è mai agevole, questa è l’unica cosa in più che deve assolutamente essere fatta, migliorare quel colpo.
    Ma Roger questa cosa l’avrà capita? Secondo me no ed è per questo che non disdegnerei al suo fianco una guida tecnica di un certo carisma (non Wilander comunque, meno che mai Higueras ovviamente).
    Unica cosa su cui non sono del tutto d’accordo e su cui nei mesi mi sono trovato in sintonia con Ros è che nel corso del 2008 la condizione fisica di Roger è sempre stata in crescendo e a Wimbledon stava bene per cui su quel fronte non gli si possono muovere grossi appunti, se non la sfortuna di aver contratto una malattia che gli ha fatto fare tutta la stagione in salita.
    Un saluto.

  7. Andrea scrive:

    Finalmente un articolo serio e non delirante come tanti di quelli letti in questi in giorni… La verità che Roger soffre tremendamente le caratteristiche tecniche di Nadal caratteristiche che magari un Djokovic soffre meno, il tennis come è stato giustamente ricordato è sport di caratteristiche e purtroppo Federer soffre quelle di Nadal, come Nadal ha dimostrato di soffrire quelle di Djokovic su cemento ad esempio…
    Credete davvero che Federer non si accorga in partita o rivedendole cosa può provare a fare contro Nadal?

  8. jan scrive:

    Bellissima e approfondita analisi tecnica. Con un neo: Federer il suo Wimbledon 2003 non lo vinse sconfiggendo Sampras che in quell’anno si era già ritirato e che aveva però da Roger nel 2001 negli ottavi.

    Insomma Federer per vincere contro Nadal deve giocare meglio. E magari sperare che Nadal giochi un po’ peggio. Ma mentre sembra che Nadal si galvanizzi all’idea dello scontro diretto, Federer sembra non altrettanto entusiasta. E allora ritorna in gioco la famigerata componente psicologica. Quanto conta nel tennis l’approccio mentale?

  9. marcos scrive:

    analisi molto importante.

    amplio un punto meritoriamente trattato da roberto: non si può giocare un back rovescio efficace, in risposta al dritto in diagonale di nadal. quella palla è maledettamente pesante: come la colpisci, ti sfugge via senza controllo.

  10. saretta scrive:

    Complimentoni..é stato un piacere leggere quest´articolo: obiettivo e analitico. Vi ho trovato inoltre molte risposte a domande tecniche e tattiche che ancora mi ponevo riguardo a questa meravigliosa rivalitá e che dopo 18 match non ero ancora riuscita bene ad identificare. Grazie Roberto!

  11. Bruce Foxton scrive:

    Fantastico. Semplicemente fantastico.

    Un pezzo di grande Giornalismo. Complimenti.

  12. Dan scrive:

    Complimenti a Roberto, sottoscrivo ogni singola sillaba..compreso il cortese appunto a quel fenomeno di Clerici: giocare in continuazione il back sul dritto in top di Nadal è di un grado di difficoltà incredibilmente alto. Sottoscrivo anche quanto detto da pibla: la soluzione più scontata, e secondo me la più semplice per lo svizzero, è quella di migliorare assolutamente il back lungolinea, magari giocandolo corto proprio per le ragioni che diceva pibla. Per far ciò c’è bisogno però di un coach (bertolucci, ripensaci!!).
    @siglomane: dire che Federer è tecnicamente inferiore a Nadal mi sembra un po’ troppo. A meno che non intendessi dire che questa inferiorità tecnica è sulla diagonale sinistra, al che sarei d’accordo. Perchè su tutto il resto, servizio, dritto, gioco di volo, lo svizzero è superiore. Nadal è superiore sull’aspetto fisico e, soprattutto, mentale: il 5° set giocato in finale, dopo aver perso - e come (mi riferisco soprattutto al doppio fallo) - è stato fenomenale. Altri, avrebbero perso il match in un batter d’occhio, specie considerando che ha dovuto servire per tutto il 5° inseguendo.

  13. stefano scrive:

    Concordo su quasi tutto.

    Il problema é anche mentale.
    Questa partita Roger l’ha persa sopratutto per un black out nel secondo.

    Nadal non arriverà ad 8 slam, comunque.
    Sarà una meteora.

    Invece credo che Djokovic con il suo talento e la sua naturale attitudine a tutte le superfici possa fare incetta di slam.
    I 2 sul cemento che si giocano ogni anno lo vedono naturale favorito.
    Sono pronto a scommettere anche su Gulbis.
    Ha molto del primo Safin, speriamo più costanza.

  14. monty burns scrive:

    “La sua inferiorità è appunto TECNICA, prima ancora che mentale (e nient’affatto fisica: Roger è più sano e solido di Rafa).”

    ????
    Federer inferiore tecnicamente???? Ma cosa stai dicendo? Di Nadal soffre il mancinismo e la resistenza fisica e psicologica. In quanto a tecnica è come paragonare Van Basten a Vieri.
    Nadal fisicamente è superiore di un 15% a tutti. E a quel livello è un’enormità. Nella finale Federer è sparito dal campo negli ultimi 4 giochi mentre l’altro avrebbe potuto andare avanti ancora per 1 ora (a parte che al buio intuire le traiettorie spinnate di Nadal deve essere quasi impossibile) Che poi questa superiorità fisica possa costargli cara in un futuro non molto lontano è molto probabile. Spero di sbagliarmi, ma le corse sul cemento lo porteranno alla tomba tennistica entro i prossimi 2 o 3 anni. Scordiamoci un Nadal vincente a 27 anni.

  15. Sauternes (ex-andrea) scrive:

    anche a me questo articolo è piaciuto molto.
    non ho certo la competenza nè per entrare nello specifico nè tantomeno per dare dei consigli a Federer… però io punterei tutto sulla varietà, in particolare con palle corte sul rovescio di Nadal, a costo ogni tanto di giocare una palla banale e dar modo a Nadal di piazzare il vincente, a mio avviso sempre meglio che tirarla in lungo per perdere lo stesso scambio magari con una bella steccata… cosa che comporta stanchezza e frustrazione.

  16. haiv scrive:

    perfettamente d accordo con qst articolo pero ricordiamoci tutti che sul veloce(erba e cemento)federer è in saldo positivo contro nadal…si qst anno ha perso a wimbledon ma 9-7 al 5 set!!!e ha iniziato a giocare dal terzo set
    non voglio in nessun modo togliere meriti a nadal ma ricordiamoci che se federer avesse inziato a Giocare fin dal 1 set,sono sicuro che la partita sarebbe finita in 4 set,tirati, ma pur sempre in 4 set a favore di roger.
    poi lo ammetto:sulla terra al RG in 5 set per federer è davvero quasi impossibile battere rafa,ma stessa cosa(in maniera pero meno evidente) vale per rafa sul veloce
    l ultima partita di roger in forma è stata al master l anno scorso ed è finita 6-4 6-1 contro rafa senza storia
    qnd si adesso ha vinto wimbledon,è la sua bestia nera pero esclusa la terra ha quasi sempre vinto roger(anche perche senno come farebbe ad essere numero 1 da 4-5 anni???)..insomma non ci allarghiamo ecco..
    Poi si è vero qst articolo è perfetto nell analizzare i problemi di roger contro rafa ma sono problemi insormontabili solo sulla terra per lui,almeno fino ad oggi
    Poi certo se federer perdera US open,Master e AO 2009 allora saro il primo a riconoscere che il suo dominio è finito..insomma per lui adesso è determinante vincere la stagione sul cemento(che cmq è il 65% del tennis giocato)

  17. Armando scrive:

    I miei più vivi complimenti. Questi é il tipo di articolo che merita grande approvazione e rispetto anche se magari uno non fosse d’accordo con quanto espresso dal giornalista (io non ho competenza sufficiente per entrare nel merito).
    Inoltre é l’antidoto perfetto alla robaccia tipo “Roger perde perché Mirka mangia troppo” o “Mirka lo tiene al giunzaglio” e via spazzaturando…

  18. Raffio scrive:

    Al di là di tutto quello che si è già scritto e/o detto su questa finalissima persa dallo svizzero,le cose che deve fare assolutamente Federer x invertire la tendenza contro Nadal sono due : 1) andare da uno psicologo dello sport, perchè subisce la sua personalità in campo 2) capire finalmente che bisogna cercare più spesso la via della rete. nella finale di wimbledon è sceso veramente poche volte. Finchè non gli entrano in testa queste due cose, a mio avviso continuerà a perdere.

  19. DARTAGNAN scrive:

    Roberto,
    le tue riletture d’un match sono sempre un compendio di grande interesse.
    Complimenti.
    Peccato che abitiamo distanti, non troppo, ma quel tanto che basta da impedirci di ritrovarci ogni sera e scambiare commenti in prima persona.

  20. G. Iron scrive:

    Complimenti veri per questo articolo (da archiviare assolutamente) che riscatta con gli interessi una serie di articoli “astrusi” post finale di wimbledon. GRazie.

  21. mets74 scrive:

    Finalmente Commentucci ha fatto piazza pulita di tutte le “cavolate” che si sentono da troppo tempo: chi mastica un po di tennis (quello attuale, non quello di 20 anni fa) sa che ricorrere costantemente al rovescio in back significa farsi massacrare……basta un qualsiasi terza categoria con i piedi messi bene e ti fa nero, figurarsi Nadal. Secondo me il back, a livelli pro, può essere usato solo per variare il ritmo, diciamo in modo occasionale. Per quanto riguarda il serve & volley direi che con le racchette attuali, le palline attuali e l’erba attuale (non parliamo di terra) è come tirare giù le mutande e mettersi……………il resto credo che l’avrete intuito.

  22. alenar scrive:

    Mi unisco ai complimenti per l’eccellente articolo, come sempre, di Roberto. Al quale mi permetto di chiedere un’ulteriore analisi per chiarirmi qualche altro piccolo dubbio. 1) Assodato che tecnicamente e tatticamente Federer può solo limare alcuni aspetti del gioco nel confronto con Nadal, forse l’elemento chiave su cui può lavorare è quello psicologico: in questo senso il secondo set della finale di domenica è stato l’ennesimo episodio, dopo Amburgo e Montecarlo, in cui Roger ha dilapidato un chiaro vantaggio regalando un set per un black out improvviso, senza che Rafa abbia alzato il suo livello di gioco. Come si può “allenare” una situazione del genere? 2) A me sembra che ormai Roger si senta costretto a dare il 110% per tutta la durata dei match, col rischio di andare fuori giri a livello di testa, mentre Rafa si concede dei momenti di relativa tranquillità, conscio di dover rendere qualcosa nei momenti di supremazia dell’avversario. Non dovrebbe essere il contrario a livello di approccio? Non dovrebbe essere lo spagnolo per caratteristiche a mantenersi su livelli altissimi per contrastare un avversario più dotato di colpi vincenti e di tennis offensivo? Mentre Roger, una volta in vantaggio di uno o due break, non dovrebbe badare al sodo, senza sentirsi costretto ad inventarsi soluzioni complicate ad ogni punto? 3) Sul piano tecnico la lacuna più evidente di Federer, almeno relativamente alla partita di domenica, per me è stata la risposta; decisivi alcuni errori davvero imperdonabili su alcune palle break. Nadal lo sorprendeva sia con lo slice esterno sia con battute al corpo dove Roger ha mostrato scarsa reattività; è forse un problema tecnico per via della battuta mancina? Perchè Roger ha sempre risposto benissimo ai vari Roddick o Ancic che hanno servizi destri più potenti ma forse per lui più facili da incontrare con la risposta. Come può migliorarsi su questo aspetto? 4) Un ultimo elemento che quasi tutti dimenticano: la difficoltà per Federer è che nel circuito ci sono pochi giocatori mancini di buon livello, nessuno paragonabile per caratteristiche a Nadal. Non sarebbe utile per lui allenarsi in vista dei match con Nadal con un Nieminen, tanto per fare un nome? 5) infine, mi sbaglio o Nadal ha giocato con mentalità da erbivoro, soprattutto negli ultimi set? Grande applicazione nei turni di servizio, dove non ha praticamente mai concesso l’iniziativa all’avversario; quasi tutti analizzano le sfide Roger - Rafa dal punto di vista dello svizzero, però il maiorchino anche sull’erba di Wimbledon ha dimostrato di saper “fare la partita” come Roger, manovrando a piacimento lo svizzero da fondo; ho l’impressione che alla fine dei cinque set abbia percorso più km Roger, che negli scambi lunghi ha fatto spesso il tergicristallo, affannandosi in lunghe rincorse per colpire la palla di dritto.

  23. Diego scrive:

    Caro Commentucci, francamente non sono molto d’ accordo con lei e con la maggior parte degli interventi per i seguenti motivi:
    SERVE AND VOLLEY
    Lo svizzero nasce come giocatore a tutto campo, non solo servizio e dritto, secondo me. Nei suoi primi Wimbledon, almeno fino al 2003, batteva e scendeva sempre sulla prima e il 40-50% delle volte sulla seconda. Le faccio presente che lo svizzero, nelle ultime tre partite sulla terra contro Nadal ha vinto rispettivamente il 48, il 54 e il 40%(!) dei punti al servizio. Secondo lei battendo e scendendo avrebbe ricavato meno sul servizio? A Parigi ha raccattato un punto su 4 sulla seconda e io francamente non vedo Nadal passarlo tre volte su 4 se scende a rete. Peraltro consideri che Nadal contro Federer gioca sempre la risposta molto in sicurezza, che verrebbe meno sotto il fuoco di attacchi sistematici. Atteso che non ha la posizione di Henman né l’ esecuzione di Rafter, bisogna anche essere consapevoli che non si allena molto sul servizio e volée e le sue potenzialità in questo settore sono da scoprire, in parte.
    IL ROVESCIO IN BACK
    Secondo me il rovescio in top di Federer è il colpo più peggiorato nel 2008, o quantomeno meno affidabile: alterna prestazioni magistrali (vs Ancic) ad altre scoraggianti (vs Fish e Stepanek). Il back invece rimane sempre il solito colpo elegantissimo e sicuro: sono cosciente che sul diritto dello spagnolo è difficile difendersi con il back ma non mi sembra che il colpo piatto o in top dia più garanzie. Poi il back potrebbe essere usato anche in situazioni in cui è al comando nello scambio: un cambio di ritmo darebbe la possibilità a Roger di spostarsi più agevolmente sul diritto anomalo, per giocarlo nella sua direzione preferita, il lungolinea, e prendere la rete con un attacco pesante sul rovescio dello spagnolo.

    Detto questo complimenti per la competenza!

  24. giulio87 scrive:

    come si fa a definire nadal una meteora? io non so…

  25. Michele Fimiani scrive:

    Inappuntabile Roberto…come sempre!

    Credo però che il gioco di Federer, come tu dici, più naturale e a lui congeniale, quello del servizio e dritto, sia in grado di mettere in difficoltà Nadal, e addirittura di batterlo. Il problema è la tenuta mentale di Federer quando di fronte a lui c’è il maiorchino. A Roma due anni fa lo svizzero arrivò a match point, nella prima finale giocata a Parigi si prese gioco dell’avversario nel primo set, quest’anno a Montecarlo conduceva di un break nel primo e 4-0 nel secondo, ad Amburgo 5-1 nel primo e così via…

    Cosa vuol dire? Che se Federer gioca al meglio ha le armi per fare male (e tanto) a Nadal. Il problema è che il numero uno (per quanto?) soffre maledettamente Rafa di testa, mentalmente. Lo spagnolo è un giocatore che continua a giocare sotto 4-0 come se il risultato fosse di parità, la sua tenuta psicologica è estenuante per un avversario, forse per Roger in particolare. In più, per tenere i ritmi che lo portano a raggiungere i vantaggi sopra elencati Federer dovrebbe giocare un tennis inappuntabile per tre-quattro ore consecutivamente. Ma qui arriva il punto dolente della presunta MIOPIA dell’elvetico.

    Finchè servizio e dritto funzionano, tutto bene. E’ però nel momento in cui le prime cominciano a scarseggiare e i dritti a finire in rete, o peggio fuori di un metro (decisivi a Londra nel quinto set gli errori col colpo prediletto) che Federer dovrebbe pensare ad una contromossa, soprattutto dopo che per 15 o più partite si ripete la stessa storia…
    Credo sia sintomo di poca lucidità insistere su un tipo di gioco che ormai da minuti non dà più risultati. E Federer ha dimostrato di non sapersi inventare nulla a match in corso. E’ vero, forse provando a tagliare il rovescio non arriverebbe da nessuna parte, forse ad andare più spesso a rete accelererebbe la corsa verso la doccia, ma continuando a giocare sempre nella stessa maniera cocciutamente e con testardaggine ha già avuto la dimostrazione che con Rafa la sconfitta è sicura…

    La mia tesi quindi è “finchè le cose vanno bene, ok servizio e dritto, quando però lo schema comincia a fare acqua, vuoi per meno brillantezza vuoi per il fortissimo avversario, il vero campione deve provare a cambiare qualcosa.” Credo sia sintomo di intelligenza. E purtroppo, come dice (a mio parere giustamente) Gianni Clerici, forse siamo davanti ad un “infinito genio un po’ stupidino”.

  26. riccardo scrive:

    chi pensa che nadal sia una meteora può darsi la mano con quelli che parlano sempre di doping. Nadal è un pro da quando aveva 16 anni e gioca a livelli altissimi da 5 anni considerato il tempo perso per l’infortunio al piede. Poi le meteore splendono per un periodo prima di sparire dalla vista, ma vi dimenticate che nadal sta aumentando costantemente l’intensità della propria luce grazie ai continui miglioramenti tecnici che apporta ogni anno e che gli constentiranno di allungare di molto la carriera. Poi se a 27 anni si vorrà ritirare dopo più di 10 anni di professionismo, con magari 7 o 8 slam all’attivo o anche di più credo che ne abbia tutto il diritto. Se fosse una meteora a oggi non esisterebbe più.
    Sull’articolo ripeto nuovamente quello che ha detto newcombe: “nadal è in costante progresso, federer è leggermente calato, per questo penso nadal vincerà wimbledon”. Quindi newcombe buon profeta. Le considerazioni di commentucci per me sono giuste, ma aggiungerei che federer ha dimostrato di poter battere nadal, solo che il gioco di cui necessita non riesce ad esprimerlo per un periodo di tempo sufficiente, e così anche se inanella 4 o 5 games di fila, subito dopo ritorna a livelli insufficienti per vincere. comunque aspettate a cantare il de profundis di un campione così.

  27. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Ma quale meteora! Nadal è quello che tira più forte di tutti, e atleticamente è il più preparato di tutti. Si appresta ad una tripletta che neanche Borg (anzi, che neanche nessuno, dopo Laver).
    Meteora, figuriamoci.
    Non capisco, tuttavia, perchè i tifosi di Nadal, oltre a quelli che guardano Sport Classic anzichè il tennis di oggi, continuano a dire che Federer non ha e non ha avuto avversari.
    Scusate, e nel 2006 e 2007, Nadal (che batterà qualche record, vedrete: diciamo le vittorie al RG, o appunto una tripletta memorabile, o dieci slam e più)dov’era?
    Dal punto di vista tecnico, Commentucci ha molta ragione, ma non può avere completamente ragione.
    O Federer non è il migliore di sempre, oppure quando gioca contro Rafa non è in grado di variare, attaccare, pensare.
    Perchè se il suo tennis è quello delle due ultime finali slam, non può essere il migliore di sempre. Se viceversa lui è in grado di variare, attaccare, tagliare, pensare, ma contro Nadal non lo fa, è tragicamente battuto dal suo complesso di inferiorità.
    Io invece (la faccenda del migliore di sempre è una boiata pazzesca, e non mi interessa) penso che, con l’esasperazione tecnica dei materiali, e il cambio delle superfici (e sia benedetto Mario Ancic per il suo coraggio) Roger, che ha cominciato a giocare quando ancora si poteva anche attaccare, adesso NON CE LA FA PIU’.
    Rimane a fondo, e naturalmente perde, se non serve a livelli interstellari come l’anno scorso a Londra e New York.
    Comunque, ripeto, il tennis 2008 è un po’ roba da tifosi (di Federer, e soprattutto di Nadal).
    Non bello, proprio no.
    Ripeto ancora che, se Rafa avesse vinto tre set a zero, come probabilmente meritava, la finale sarebbe stata una delle più deludenti della storia.

  28. Lorenzo scrive:

    quello che viene scritto è corretto. Tuttavia, penso che il problema emerso dalla finale non sia “tecnico”. Tecnicamente, sui campi veloci, un Federer in forma deve sempre battere Nadal per la sua prevalenza nel servizio (come Sampras batteva quasisempre Agassi).
    La questione, dunque, non è tecnica, ma, da sempre, psicologica e, da quest’anno, anche fisica.
    Infatti chiunque si sarà accorto nel terzo e quarto set che Federer, quando gioca da Federer, ha le armi per battere Nadal. Già si erano viste ad Amburgo (l’anno scorso e sino al 5-1 di quest’anno) e nel secondo set di Montecarlo prima della rimonta di Nadal.
    Per quale motivo, dunque, ha perso?
    L’autore sostiene sia un problema tecnico. Io direi, invece, innanzitutto, perchè ha perso i primi due set. Perchè, se fosse incominciato l’incontro nel terzo, Federer avrebbe vinto 7-6 7-6 7-6. Il motivo, dunque, è principalmente di natura psicologica in quanto le palle-break sprecate sono da collegare al ricordo di tutte quelle che non ha convertito negli incontri passati con Nadal sulla terra battuta.
    Il motivo, però, non è soltanto psicologico, in quanto, dopo la pioggia, Federer è riuscito a dare una grande prova di forza mentale vincendo i due tie-break e portando la partita al quinto set.
    Dunque, come ha fatto a perdere? al quinto set ha perso soltanto perchè arrivava + tardi sulla palla rispetto a Nadal ed ha buttato in rete 2 volee e quattro dritti decisivi. Dunque, ha perso anche per un problema … fisico
    Federer quest’anno ha fatto una preparazione ridotta e non è in grado di giocare al quinto set come negli anni passati.
    Da tifoso di Nadal non posso che, egoisticamente, gioire. Tuttavia mi rendo conto che il prox anno la cuccagna a Wimbledon terminerà e tornerà il re

  29. daniela 51 scrive:

    Grazie Roberto per la tua chiarezza e semplicità .Finalmente un’analisi chiara e non denigratoria come tante.
    Se sapremo aspettare tutti vedremo come si evolve il tutto……

  30. Gio scrive:

    Complimenti sinceri all’autore per l’articolo. Analizza la situazione con lucidità e conoscenza. Degno di un trattato di tennis.

    Complimenti sarcastici a Stefano. Sono giorni che scrive commenti contro Nadal. Degno di un tifoso di calcio (rosicone).

    Come si fa a definire meteora un qualsiasi giocatore che vince 5 slam, devis, 4 RG consecutivi, 81 partite vinte di fila su terra rossa? Bah

  31. Nikolik scrive:

    Mi genufleggo.

  32. stefano scrive:

    @ gio.

    Attento amico che arriva l’estate..

    E con essa il cemento americano.

  33. Nicola1985 scrive:

    concordo quasi x intero con commentucci…tranne su una cosa…a mio parere,borg coi materiali degli anni ‘70-’80 faceva delle cose in difesa praticamente impossibili x quei tempi…quindi il + grande passatore o difensore secondo me rimane lo svedese,poichè con le racchette di oggi tirare i passanti o cmq rispondere al servizio è molto + facile che allora…per qnt riguarda le conclusioni e il fatto che roger dovrebbe riuscire a prendere l’iniziativa dello scambio in mano anche sulla risposta al servizio avversario,domenica ci ha + volte provato,ma tutte le volte che tentava di rispondere spostandosi sul dritto ha praticamente buttato sempre la palline o in rete o metri fuori,l’unica volta che gli è entrata una risposta aggressiva di dritto è stato nel tie-break del terzo…concludo con una domanda:secondo voi il grande pete sampras nei suoi turni di risposta cosa avrebbe fatto contro rafa e il suo slice mancino???anche lui soffriva(forse anche di + di roger)sul lato sinistro…secondo voi come avrebbe risposto e soprattutto cosa avrebbe tentato di fare nello scambio da fondo(ripeto,durante il turno di battuta di rafa)per uscire dalla “diagonale della morte”??? la mia risposta è che avrebbe fatto più o meno la fine di roger….

  34. alessandro scrive:

    @stefano
    stai attento che l’estate è già iniziatta e il caldo sulla testa di qualcuno ha già dato i suoi effetti, DENIGRATORE!

  35. haiv scrive:

    vabbè adesso pero il problema di roger non è niente di tutto cio ma semplicemente scordarsi di wimbledon e guardare avanti..ha grandi chance adesso(a wimbledon lo dicevo che avrebbe vinto nadal ma adesso no..)di vincere qualche MS,il master di fine anno ma sopratutto US open e AO..sul cemento tutti qst problemi descritti non esistono…l unico problema che puo avere li è psicologico
    il problema semmai è un certo novak djokovic che anche lui si deve riscattare dal RG e da Wimbledon

  36. Sauternes (ex-andrea) scrive:

    @haiv
    tu dici:
    poi lo ammetto:sulla terra al RG in 5 set per federer è davvero quasi impossibile battere rafa
    al momento è impossibile fare più di 4 games…
    ;-D (è una battuta, niente di tecnico nè di polemico)

    @lorenzo
    tu dici:
    Il motivo, dunque, è principalmente di natura psicologica in quanto le palle-break sprecate sono da collegare al ricordo di tutte quelle che non ha convertito negli incontri passati con Nadal sulla terra battuta.
    ecco, questo è un buon punto secondo me, perchè sembra davvero che col procedere del gioco Federer tragga entusiasmo o depressione dai punti precedenti, mentre Nadal gioca ogni punto come se fosse l’unico della partita, e una volta assegnato, non importa se a lui o all’avversario, riparte da zero.
    non ricordo perfettamente il momento ma ricordo che nel 5° set Nadal ha fatto un doppio fallo e lì, da Nadaliano, ho temuto la crepa e quindi la perdita del servizio, invece come se niente fosse Rafa è andato al servizio e ha portato a casa il punto successivo.
    stesso discorso a Monetcarlo quest’anno: sotto 5-1 (mi pare) non si è minimamente scoraggiato e ha ripreso a macinare il suo gioco un punto alla volta.
    forse, tornando a Wimbledon, l’unica crepa l’ha avuta nel 4° set quando ha fallito qualche match-point, ma quando ci si è ritrovato al 5° l’ha giocato come fosse il primo punto della partita: niente braccino e pedalare…

  37. Mau scrive:

    Non sono d’accordo nè sul fatto che Federer non sappia giocare in sicurezza il lungolinea di rovescio, nè sul fatto che la sua volée di diritto sia inferiore a quella di rovescio (nella finale ha sempre messo fuori posizione lo spagnolo anche con quelle di diritto), né soprattutto sul fatto che non serva scendere a rete dietro il servizio, sul pari, con uno slice esterno sul rovescio di Nadal. A questo proposito, tantissime volte, se solo avesse seguito a rete il servizio, avrebbe avuto da giocare una volée a chiudere facilissima per lui (con la palla bella alta sopra la rete), mentre non seguendolo si trovava a ribattere da fondocampo una palla che era rimbalzata a 20 cm dalla linea di fondocampo. Asserire che non possa cambiare tattica mi sembra assurdo. Dato che ho letto di Borg in una lettera qui sopra, colgo l’occasione per dire che nel 5° set della finale con McEnroe del 1980, lo svedese (non noto per praticare il “serve & volley”) scese a rete praticamente tante volte quante McEnroe (snaturando il suo gioco) e vinse concedendo solamente 3 punti sui suoi turni di battuta. Quindi si può fare qualcosa di diverso per vincere. Sempre.

  38. michele scrive:

    io dal più grande di sempre, e mi piace pensarlo così, mi aspetterei che imparasse a giocare il back lungolinea (ed a seguirlo a rete ogni tanto) o che si prendesse un coach che lo mettesse a giocare back lungolinea a sfinimento, oltre ad “incattivirlo” un tantino
    tra la finale di Amburgo e quella del RG ne ha tirati la miseria di 6; in 5 occasioni ha portato a casa il punto, in una circostanza pur avendolo giocato un po’ corto, Rafa ha dovuto compiere una prodezza per vincere il 15
    mi rendo conto delle difficoltà legata alle rotazioni della palla di Nadal ma, come detto, parliamo del più grande e versatile di sempre, o no?
    bel pezzo, complimenti a Roberto!
    una curiosià: sono il solo a cui piacerebbe da matti il “buon” Brad come coach di Roger?

  39. Enrico scrive:

    Federer sta aspettando pazientemente il crollo di Nadal , quest’ ultimo non potrà continuare a giocare a questi ritmi all’ infinito , non è fisiologicamente possibile , altrimenti o gli viene un infarto o si rompe qualcosa o lo beccano per doping..
    Del resto parliamoci chiaro , se destava forti sospetti uno come Muster , figuriamoci Nadal !!
    Mentre Roger anhe fra 6/7 anni grazie al suo talento potrà continuare a giocare ai massimi livelli .

  40. Daniele Flavi scrive:

    Proposta del giorno…..perchè non raccogliamo le firme per proporre il Buon Robby Commentucci alla guida della FIT….le lezioni ci saranno tra pochi mesi…..e penso seriamente che attualmente è uno dei pochi…se non l’unico…che quando si parla di tennis dai vari punti di vista tecnico, tattico e culturali riesce a mettere tutti d’accordo (o quasi)…..complimenti vivissimi robby per la bella e precisa analisa tecnica che condivido appieno….e cmq non preoccuparti stavo scherzando lo so che non lasceresti mai il tuo attuale lavoro….per un altro con molti più grattacapi………

  41. Enrico P scrive:

    FINALMENTE UN ARTICOLO SENSATO CHE PARLI DI TENNIS NON DI ARIA FRITTA.
    CONCORDO PERFETTAMENTE CON QUEST’ANALISI

  42. Sauternes (ex-andrea) scrive:

    @enrico
    poniamo che tu abbia ragione e che a Nadal venga un infarto, si rompa o lo becchino per doping (magari tutte e 3 le cose assieme…), intanto che questo accade esce uno come Gulbis che prende il posto di Nadal.
    poi anche a Gulbis viene un infarto, si rompe e lo beccano per doping, anche qui intanto che questo accade diventa grande il fratello medio di Djokovic che ne prende il posto (di Gulbis, intendo).
    stesso iter per lui (Federer intanto sta sempre aspettando) e trac diventa un campione il fratello piccolo di Djokovic, e via così…
    domanda: quanto deve aspettare Federer???
    ;-D

    p.s.
    questo commento è un puro divertimento, auguro a tutte le persone citate che non abbiano mai infortuni di nessun tipo nè che abbiano mai a che fare con sostanze dopanti, così come auguro a Federer di non dover aspettare in eterno ma di tornare a vincere prestissimo.

  43. jan scrive:

    Grazie, Roberto per aver corretto l’errore e aver collocato al 2001 la vittoria di Roger su Sampras. Ora l’articolo e’ perfetto, degno di un giornalista professionista e pronto per essere inserito tra i preferiti.

  44. Marco89 scrive:

    articolo bellissimo…e personalmente credo che il grande Roger tornarà ad essere quello che era 2-3 anni fà,il giocatore più grande di tutta la storia…forza Roger!!

  45. Supermad scrive:

    Ottimo articolo, anche perchè Roberto ha centrato perfettamente il bersaglio in un passaggio particolare: “Lo svizzero è uno dei più grandi tennisti della storia…ma non può essere ciò che non è: Roger è un giocatore di servizio e diritto…Il suo schema base è sempre stato quello”. Certo, Federer sa fare altre cose, ma non sono parte del suo DNA: se osservate le sue partite noterete che gioca quasi sempre con lo schema di cui sopra, l’ultima volta che ho visto un Federer “mostruoso” è stato nella semifinale dell’Aus Open 2007 contro Roddick (numeri d’alta scuola). Sono però partite sporadiche: inoltre Nadal è mentalmente più forte di Roger, ed è per questo che lo spagnolo lo batterà molte altre volte.

  46. Lui scrive:

    Ma parliamoci chiaro di che????? Caro Enrico non fai onore al grande campione che tifi ( federer), affatto! Dopo un’analisi così attenta, precisa e profondamente tecnica, tu te ne esci con il doping???? E’ avvilente, davvero. Speravo che certe meschinità fossero rilegate al calcio e non anche a questo meraviglioso sport che è il tennis. Federer, fino a prova contraria, è un uomo e come tutti ha i suoi limiti, tra l’altro ben sottolineati dall’articolo; non c’è nulla di male in questo, anzi! Nadal non ha il talento innato ed elegante di federer( e questo lo sa anche lui), ma ha comunque tantissimo talento, diverso, e soprattutto mentale, in questo “il Re” può veramenre e solo allacciargli le scarpe.L’invidia è una brutta bestia.

  47. andrea adinolfi scrive:

    secondo me federer trovando il giusto modo e la giusto soluzione contro la diagonale sinistra di Nadal potrebbe sconfiggerlo ad occhi chiusi federer.
    questi due titani mi rcordano il film di roki balboa la forza contro la tecnica

  48. nuto1970 scrive:

    Non so se a causa dell’indubbia fascinazione su me esercitata dalle parole del Maestro Clerici ma mi sembrava, invece, di aver notato che le poche volte in cui Fed ha tirato il back incrociato Rafa abbia sempre accorciato, consentendo a Roger di tirare il dritto (che poi questo sia vincente o meno dipende dalla luna del nostro, naturally). Comunque sono in accordo sul fatto che non esista “la causa” ma delle concause. Al di là delle questioni psicologiche (l’abitudine a perdere con uno che te le ha quasi sempre suonate ha un peso, eccome se ce l’ha) è indubbio che, per spuntarla contro Rafa, Federer non può essere “passivo e svogliato” (cosa che, invece, spesso si permette con tutti gli altri senza patire eccessive conseguenze negative). Aggressività sulla risposta, dominio del gioco (come a volte, a sprazzi, Fed ha dimostrato di poter esercitare anche sulla terra rossa) dovrebbero guidare il suo pensiero in ogni istante di match e questo purtroppo per lui non avviene (se non, appunto, a sprazzi). Ribadisco che comunque, dopo aver rivisto masochisticamente la finale, a mio avviso Roger ha sonnecchiato e sprecato nei primi due set (specie nel secondo…), fatto match pari negli altri due (come lo scorso anno, alla fin fine) e perso il quinto per un crollo più che altro fisico (la stanchezza è arrivata d’un botto, verso il 5 pari al quinto); inoltre Federer ha palesato evidentemente un minore adattamento alla semioscurità rispetto a Nadal (ha smesso di cercare angoli e profondità come aveva fatto fino a quel momento: il breackpoint lo ha sbagliato in lunghezza perchè ha tirato, cosa per lui inusuale, al centro). Però leggo addirittura dall’amico Siglomane che “Federer non può fare nulla. La sua inferiorità è appunto tecnica, prima ancora che mentale (e nient’affatto fisica: Roger è più sano e solido di Rafa” ed unisco il mio stupore a quello di Montly Burns…. Il fatto è che, appunto, essendo il tennis uno scontro tra caratteristiche (San Tommasi) può essere pure che il meno tecnico vinca. Oppure adesso Borg era più tecnico di Supermac? Il fatto è che la tecnica è UNA COMPONENTE del gioco, non l’unica!
    Ciao!

  49. stefano scrive:

    @ roberto.

    Temo che la personalità di Roger sia allergica al concetto stesso di Coach.
    Pensa di poterne fare a meno ed i risultati gli danno ragione per ora.
    Roche e Higueras sono stimati nell’ambiente eppure il matrimonio non si é fatto.

    Pur con toni cacofonici ed strumentali ad una provocazione, l’articolo di Scanzi sulla supponenza di Federer contiene un fondo di verità.

  50. haiv scrive:

    per Sauturnes
    si il problema è che invece è successo e sta succendenso l opposto…cioè perfino il fratellino di djiokovic dovra aspettare se vorra vincere qualcosa che abdichi federer!!!!!!scherzo

  51. Ros scrive:

    Strepitoso il Commentucci. Arguto,pacato e dettagliato.
    Molto daccordo.
    Però,in due parole,si potrebbe dire: tutto vero,però se Nadal non fosse mancino quasi nessuno di questi problemi sussisterebbe. Però lo è,il tennis è uno sport di caratteristiche,come direbbe appunto Tommasi ed è splendido per questo. Le troverà le contromisure. Nadal era semplicemente in una condizione stratosferica,oltretutto. E molto migliorato,visibilmente. Ma i regali di Roger sono stati troppi,specie all’inizio. Alla fine abbiamo assistito ad un gran match proprio per questi motivi. E ne assisteremo ad altri,con caratteristiche pure diverse,per le diverse condizioni del campo,la diversa forma,i diversi miglioramenti,le diverse giornate.
    Grazie ancora Roberto.

  52. paolo rogora scrive:

    Temo che per Federer sia iniziato il viale del tramonto.
    E’ possibile ancora che batta Nadal ma penso sia sempre più difficile in un Torneo dello Slam.
    Il problema principale come da molti evidenziato, è il rovescio di Federer sempre incrociato che va ad impattare il dritto di Nadal e qui iniziano i dolori.
    E’ noto che alla lunga non può fare partita pari se il match si incanala in questa direzione.
    Rimedi ? Credo che Roger dovrebbe tentare maggiormente di giocare rovesci lungolinea e attaccare più spesso.
    Tuttavia, la strada per il grande successo su NADAL temo sia molto dura se non proibitiva…
    Non sono ottimista per Federer.
    Penso che NADAL a fine anno sarà numero uno e Djokovic crescerà ulteriormente. Pùò diventare minaccioso pure per FEDERER.
    Comunque credo che l’unica minaccia per un lungo dominio di NADAL in un prossimo futuro non sarà FEDERER bensi il giovane GULBIS

  53. valerio scrive:

    nuto 1970: federer infatti poteva solo fare piu rovesci in back di certo non discese a rete, quelle sono state piu che sufficienti, roger per battere nadal potrebbe:

    1)Sbagliare meno :D
    2)rovesci in back lungolinea
    3)piu aggressivo in risposta
    4)rovescio lungolinea in top spin..

    La differenza abissale tra i due è che nadal di NATURA ha il gioco per evidenziare tutte le difficoltà di roger (rovescio) mentre federer (e tutto il mondo) cercano di riflettere su come possa mettere in difficoltà nadal.

    quindi per federer sarà sempre difficile battere nadal e a meno di un suo calo fisico troverà sempre enormi difficoltà, a meno che non impari il lungolinea di gasquet o inizi a giocare il rovescio a due mani di safin :D

  54. Danij scrive:

    Complimenti a Roberto Commentucci, come sempre preciso e attento.
    Propongo un contributo all’analisi.
    Dai dati, almeno fino ad oggi, la superficie dove Federer è più “agevolato” rispetto a Nadal è il cemento.
    Questo sia per le difficoltà maggiori che incontra Nadal (caricamento inferiore dovuto al diverso tipo di appoggio sulle gambe, minore efffetto del top ecc.), sia perchè sul cemento può anche “anticipare” il rovescio prima che la palla salga troppo, confidando in un rimbalzo prevedibile e regolare.
    Tra l’altro la tattica che usa è sempre la stessa.

    Sulla finale di domenica: secondo me Federer pur perdendo ha giocato meglio della finale del 2007, dove aveva subito ancor di più il gioco di Nadal.
    Sul problema psicologico: è chiaro che perdere spesso con lo stesso avversario non aiuta, però se fosse solo questo non capisco come i quattro tie-break nelle ultime due finali li abbia vinti tutti Federer, annullando inoltre due match point.
    Sul futuro: la chiave è migliorare la risposta al servizio, specialmente a sinistra, come già detto da Roberto; il calo delle percentuali di break point trasformati contro Nadal è dovuta secondo me anche ad un pò di calo atletico e quindi ad una minor reattività e prontezza in questo colpo (vedi alcune risposte neanche abbozzate domenica su servizi di Nadal al corpo).
    Non ho sottmano i dati, ma mi pare che Federer riesca a trasformare break point contro Nadal solo se ne ha almeno due, in modo da poterne giocare uno da destra.

    Qusto per quanto riguarda Federer; poi si dovrà vedere quanto e come potrà ulteriormente migliorare Nadal, che in fin dei conti ha solo 22 anni.

  55. Alex da livorno scrive:

    Anche io faccio i mie complimenti a Commentucci per l’ottimo articolo, però devo fare un appunto che a me sembra fondamentale e che invece sembra tragicamente trascurato da lui e da tutti quelli che hanno scritto.

    Federer è univocamente considerato più forte sul veloce di Nadal, infatti, al master, un Roger in buona forma (non ottima, aveva perso diversi match in finale di stagione) ha massacrato Nadal 6-4 6-1; ma quella superficie è la più veloce in assoluto, e quella con traiettoria più bassa, tale da limitare di molto il deficit di rovescio diagonale di Federer!!
    Altro che erba di Wimbledon!! L’erba dell’All England Club negli ultimi anni è sempre più lenta: guardatevi i rimbalzi e la media di colpi negli scambi!
    E’ lì che perde Roger!! Vediamo ora le 3 soluzioni tattiche di Commentucci in questa ottica:
    1) il back nel tennis moderno non si può usare sempre, ma sull’erba “vera” schizza via e son dolori anche per Rafa.
    2) il rovescio di R. scricchiola se la palla è alta, ma sull’erba tradizionale i rimbalzi sono + bassi, e allora sì che il lungoriga rompe lo scambio (come a Shangai)!
    3) il serve & volley è diventato impossibile sia per colpa dei materiali e delle palle sia per l’erba battuta! Roger prima faceva molto più s & v; e gurdate il povero Ancic che legnate prende a scendere sempre a rete.

    Aggiungo che il buon Safin odiava l’erba proprio perchè veloce, quest’anno ha incensato gli organizzatori perchè “si poteve giocare da fondo2!
    Date retta a me, Wimbledon è stato trasformato in un campo da semipallettari arrotini, su quest’erba Lendl avrebbe battuto Becker e Sampras avrebbe penato molto di più per arrivare a 7.
    Se la tendenza non sarà invertita la vedo molto dura per Re Roger battere Rafa nei futuri Wimbledon.
    Concludo osservando che Nadal è molto migliorato su quest’erba di quanto abbia fatto sul duro dove sta troppo lontano dietro la riga di fondo e soffre fisicamente per le ginocchia mal messe, perciò, prima di assassinare la leadership di Roger aspettate qualche mesetto, e ricordate che R. è TECNICAMENTE il migliore di sempre, per confermarlo nei risultati gli bastano 3 slam…. Ha 27 anni, non 33 come quelli di Sampras quando ha vinto l’ultimo…..

  56. Pabnik scrive:

    Complimenti! Articolo ineccepibile.

  57. Donato scrive:

    Voglio ricordare che è difficile per tutti rispondere al servizio di Nadal, anche se sembra strano dirlo, visto che il suo servizio difficilmente passa i 200 Km/h, però è mancino ed è molto arrotato, quindi la vedo dura prendere l’iniziativa subito sullo scambio, considerando che Rafa sta continuamente migliorando questo colpo!!!
    Per non contare poi il fatto dei rischi molto grossi che costerebbe questa CONTINUA TATTICA DI ATTACCO!!!.
    Sinceramente non so cosa possa fare Roger….in questo momento Rafa sembra un alieno, ma mi auguro comunque che abbia voglia di combattere come domenica scorsa e non trascinarsi stancamente verso la fine della partita senza nemmeno credereci nella vittoria (cosa che finalmente non ha fatto domenica regalandoci insieme a Rafa una delle partite più belle della storia………..

  58. Roberto Commentucci scrive:

    Grazie a tutti, di cuore, per i complimenti. Inizio a rispondere, per quanto posso, ad alcune delle vostre sollecitazioni.

    Ad Alenar, e a Michele Fimiani: credo che abbiate centrato il punto. Federer ha dimostrato, con i pesanti parziali inflitti a Nadal in varie occasioni, anche sulla terra, di poter battere lo spagnolo con le armi che possiede e giocando al meglio il suo tennis. Il suo problema è trovare la maniera di prolungare questi momenti di grazia divina fino ad uccidere la partita. Con tutti gli altri giocatori, quando Federer riesce a mettere insieme quei 4-5 games stellari, in genere arriva la resa dell’avversario. La forza mentale di Nadal, invece, è tale che lo spagnolo, anche sotto di due break, anche sotto 5 a 1, anche strapazzato e messo in un angolo, non si demoralizza e continua a spingere e correre in maniera forsennata, come se il match fosse appena iniziato. Questo Federer lo avverte, non si sente tranquillo neppure dopo aver guadagnato un buon vantaggio. Cala leggermente di intensità, Rafa inizia la rimonta, Roger è consapevole di essere inferiore se la partita si allunga, gli viene fretta e l’incantesimo, che si regge su fragilissimi equilibri per i motivi tecnici esposti nell’articolo, inevitabilmente si rompe. Bisogna quindi trovare la maniera di prolungare l’incantesimo. Il modo più ovvio che mi viene in mente è quello di migliorare a livello fisico, tornando ad essere l’elegante pantera di 2-3 anni fa. Vedremo che Federer sarà, sotto il profilo atletico, nell’American Summer. Non sono d’accordo con Michele sul provare qualcosa di diverso quando lo schema servizio-diritto si inceppa: quel qualcosa di diverso funziona contro tutti gli altri, ma contro Nadal o non è applicabile, o Roger non lo sa fare, come ho cercato di spiegare nell’articolo.
    Concordo anche con quanti, tra cui Alenar e Danij, ritengono che una delle principali chiavi per Federer è migliorare la risposta al servizio. Nadal, che fino ai 17-18 anni serviva poco meglio di Volandri, ha lavorato come un matto sulla sua battuta. Di recente, ne ha fatto addirittura un colpo aggressivo. Ma già da qualche anno è riuscito a costruirsi un servizio non facilmente attaccabile, imparando ad imprimere alla palla una rotazione composita, particolare, che quasi nessun tennista adotta. Il servizio mancino di Nadal, pur sfuggendo in fuori, come una normale traiettoria slice, invece di abbassarsi si alza a dismisura. In sostanza, Federer quando va a rispondere, specie da sinistra, si ritrova con le stesse problematiche che ha quando deve fronteggiare il diritto dello spagnolo: un punto di impatto sempre troppo alto, per la meccanica del suo rovescio. Se si trattasse di un normale slice mancino, dal rimbalzo basso e rapido, Roger avrebbe molti meno problemi. E quindi, deve lavorare fisicamente e tecnicamente per imparare ad aggredire quella palla prima che salga troppo, e prendere in mano lo scambio per girarsi sul diritto.
    A Diego. Da quanto ricordo, a inizio carriera Federer il serve & volley lo faceva soprattutto sull’erba rapida di allora. Sulle altre superfici, scendeva molto meno spesso a rete e giocava prevalentemente in pressione da fondo, oltre ad utilizzare le sue splendide variazioni. Sul discorso del back invece siamo d’accordo: va usato occasionalmente, ma quando si è vicini al campo, non quando Rafa ti ha già buttato due metri fuori.
    Sul discorso superfici. Danij ha ragione, il cemento è la superficie che più aiuta Federer e penalizza Nadal. Ma va fatta una distinzione fra i Masters Series primaverili e i tornei estivi. La superficie su cui si gioca in primavera a Indian Wells e a Miami è leggermente più lenta del DecoTurf sui cui si disputano gli US Open Series (Canada, Cincinnati, US Open). Anche Alex da Livorno scrive cose condivisibili. Va tenuto conto però del fatto che anche al Master di Shangai la superficie non deve essere così rapida, dato che in finale è arrivato Ferrer. Semmai, va detto che il Nadal del secondo semestre dell’anno è molto meno temibile di quello primaverile. Finora Rafa non è mai riuscito a mantenere nella seconda parte della stagione la straordinaria forma che mostra da marzo a luglio.
    A pibla e a quanti invocano un cambiamento tecnico (imparare il back lungolinea, migliorare il gioco di volo): secondo me è improbabile che Federer lo faccia. Bisogna vedere cosa deciderà a livello di guida tecnica dopo questa grossa delusione patita a Wimbledon. Dipenderà forse da quanti stimoli ha ancora lo svizzero. E’ possibile però che lui ritenga di non dover migliorare tecnicamente. E forse non avrebbe tutti i torti…

  59. Andri60 scrive:

    Articoli perfetti, concordo su tutto, compresa la necessità di un coach appropriato.
    Aggiungo solo una mia fissazione: è vero che Roger ha vinto tutto quello che ha vinto, ma oggi che è in difficoltà evidente perché ostinarsi a giocare ad handicap con quell’ovalino ?
    E’ chiaro a tutti che con quella mazza da 90 sq. il top di rovescio non gli esce e lì subisce sempre, senza mai un aiuto in recupero.
    Sul rovescio, in giornata negativa, stecca da paura (cfr. partite ad Estoril oppure c/ R.Hidalgo, Stepanek….)
    Persino lo sfigatore Sampras, alla fine della carriera, dichiarò: “avrei fatto bene a cambiare l’ovale, aumentandone la superficie”.
    Perché ostinarsi alla vecchia tecnologia di 20 anni fa, quando tutti dicono che il tennis è cambiato anche per colpa dell’attrezzo ?
    E’ come fare la Formula Uno senza elettronica contro gli altri che ne sono forniti.
    Per carità, la racchetta non cambia certo il risultato di Wimbledon e tutti i complimenti per Nadal, così come restano ferme e validissime le concrete e chiare considerazioni tecniche di tutti Voi, ma ai già acclarati problemi tecnici e alla diversa prestanza atletica si deve dare al maiorchino un ulteriore vantaggio ?
    Fatti realizzare dalla Wilson un bel 95 e prova….
    Saluti a tutti e comunque FORZA ROGER !!

  60. antoine scrive:

    Mi allineo anch’io ai complimenti per l’articolo. Detto questo non ci sono dubbi che, secondo me, l’unica tattica possibile per Federer sarebbe buttarsi in avanti ossessivamente, cercare di asfissiare l’avversario ma solo scegliendo oppurtunamente le migliori occasioni, non certo a casaccio o con troppa predivibilità. E’ notorio questo e storicamente rappresentato: l’unico sistema per battere Borg e Lendl era questa tattica (vedi Mc Enroe e Edberg e Becker). Il problema è che Federer non ha nel suo DNA questo schema e questo istinto…come fa a questo punto a “rielaborare” il suo modo di giocare e farlo solo in funzione di quando incontra Nadal (e Djokovic credo)? Sarebbe stato difficilissimo prima figuriamoci ora a 27 anni e con meccanismi assodati e ossidati. E non mi sembra che poi lo svizzero sia molro duttile in questo senso, Nadal lo sovrasta nettamnete ain questo senso. Credo che se non ci vuole un miracolo poco ci manca. Comunque stiamo a vedere se in qualche modo, magari con qualcuno che lo consiglia, gli arriva l’illuminazione

  61. ilvio scrive:

    Bellissimo articolo, complimenti a Commentucci.
    Mi ricollego all’ultima mail di Andri60, dato che lo stesso pensiero durante la finale è venuto anche a me, dopo una delle steccate di Federer: e se giocasse con un ovale più ampio?

  62. pibla scrive:

    ….interessante la faccenda dell’ovale o piatto della racchetta di Roger, non ne ero a totale conoscenza……certo qui si va sul tecnico spinto spinto…..però mi sa che qualcosa di vero c’è……

  63. Agostino scrive:

    Mi associo pienamente ai complimenti per l’articolo di Roberto Commentucci. Disanima attenta, sobria, giornalistica.
    Provo ad aggiungervi due postille.
    Questione dritto Nadal-rovescio Federer: penso al ping-pong. Avete mai provato ad opporre, piatta, una racchetta da ping-pong ad un colpo estremamente tagliato? Il risultato è che la palla utilizza la superficie della racchetta per schizzare ulteriormente. Per ribattere un colpo del genere occorre o assecondare il taglio, o imprimere una rotazione opposta con grande energia. L’avvento di Nadal, il numero di rotazioni della sua palla, per la prima volta nel tennis determina una situazione simile. La rotazione che conserva la sua palla dopo il rimbalzo mette in difficoltà il rovescio piatto che Federer è solito giocare quando ha la palla distante dal corpo più di mezzo metro. Il risultato è che Roger o gioca un rovescio piatto correndo il rischio che la palla impazzisca, o gioca il back assecondandone il taglio.
    Ma chi di voi ha visto la finale del 2006 a Wimbledon, o le due semi al Master, si sarà accorto di come Roger arrivava molto più brillantamente sul suo lato sinistro, riuscendo a ribaltare la rotazione di Nadal e a non perdere un cm. di campo.
    Il rovescio è, d’altronde, il colpo che maggiormente risente di una precaria condizione fisica: in allungo da destra lo svizzero compensa con un polso da studiare nei manuali di anatomia, ma da sinistra non può fare affidamento su quel “flick” che gli è utile solo contro avventori della rete.
    Questione risposta: ma è mai possibile che dopo 5 ore di partita sull’erba Nadal abbia servito quasi lo stesso numero di servizi non risposti di Federer? Sarranno stati tipo 70 a 62… Considerando che Nadal serve esclusivamente sul rovescio di Federer è chiaro che la risposta di rovescio risenta, ancora una volta, del problema di contrasto della rotazione mancina. Federer negli ultimi tempi ha avuto grandi percentuali di conversione di palle break. Invece contro Nadal assistiamo al 1 su 13 di domenica, o al LEGGENDARIO 1 su 17 del RG ‘07. Venendo giocate le palle break nel 90% dei casi da sinistra, Roger, evidentemente, soffre quel tipo di risposta.
    Ora, con presunzione somma, mi sento di dire che per migliorare contro Nadal, Federer può fare due cose: 1) via questi quattro-cinque chili di troppo per migliorare gli spostamenti. 2) fratello mio, scegli cosa fare in risposta: o ti affidi ad un back che almeno la rimanda di là e poi si vede (ed evitiamo almeno che tu e il pelotaro facciate partita pari sui servizi vincenti), oppure la aggredisci da subito, contrastandone la rotazione con un rovescio carico e correndo i rischi che devi correre sul turno di servizio avversario. La mera opposizione non serve contro palle non velocissime, ma cariche di veleno.

  64. antoine scrive:

    x Andri60.
    Ma dico l’avete mai visto voi un professionista cambiare (realmente) la racchetta che usa da una vita e sul finire della carriera? Dai su per favore…Sampras mi chiedo come faccia ad aver dichiarato quello quando si è sempre rifiutato di usarne una nuova proposta dalla Wilson che non produceva più la Pro staff originale e si è dovuto arrabattare cercandole in giro per il mondo come faceva il grande Jimbo con la T2000. Poi faccio un esempio recente: Davydenko ha dichiarato dopo aver vinto key Biscaine che i miglioramenti del suo gioco erano dovuti anche alla nuova racchetta adottata con il piatto corde più grande che gli dava più controllo. Oh da quel momento non ne ha indovinata più una, è andato fuori sistematicamente nei primi turni. Quando si dice chi me l’ha fatto fare o perlomeno dire…

  65. FabioAres scrive:

    Grande analisi, complimenti. Pare che gli adepti di Federer non riescano a capire come lo svizzero possa continuare a perdere con il maiorchino. Se il dogma è che Federer è perfetto, e dunque imbattibile, anzi il più perfetto degli imbattibili, come può un truce pedalatore di tal fatta batterlo ogni volta che si incontrano e ora anche sui prati di casa? Nel far ciò non si fanno alcun problema a dare dello sciocco al proprio idolo, incapace di gestire un talento che dovrebbe cmq sempre condurlo a vittoria, di elaborare una strategia che certo deve essere più semplice da elaborare da dietro uno schermo, o al riparo in una cabina di commento. Come con ogni religione, la capitolazione della divinità è un evento inaccettabile. A meno che la divinità stessa non abbia fatto harakiri, per qualche oscura ragione, magari riconducibile nell’antro della psicanalisi (il Fato Superiore, quello che attiene al Divino, non è stato ancora contemplato, chissà fino a quando?).
    E quindi Nadal sarà punito delle ripetute profanazioni con carriera breve e tormentata, perderà i capelli e gli si sgonfieranno bicipiti e quadricipiti, corresponsabili di cotanto affronto.

  66. Andri60 scrive:

    x Antoine:
    Quello che dici è verissimo, il mio era soltanto un punto di riflessione tra appassionati, anche se mi sembra di ricordare che Stefan Edberg, paint job a parte, sul finire passò realmente alla 6.1.
    Mi chiedo soltanto: Sampras che di rovescio ne aveva innegabilmente poco, con l’ovalino subiva pesantemente, Roger che comunque è il più grande, con l’ovalino innegabilmente subisce.
    Se nessun e dico nessun altro giocatore ATP usa quel tipo di racchetta, sarà solo un fatto commerciale o può essere che la stessa sia un handicap, a fronte degli altri “fucili” da 95, 98 o 100 che tutti usano ?
    Per carità, tutto il resto del discorso tecnico resta fermo, è solo uno spunto di discussione tecnica e concordo con te che non la cambierà mai, ma sarei curioso di vederlo con una 95.
    Con simpatia

  67. siglomane scrive:

    Un conto è soffrire un avversario, un altro perderci spesso, soprattutto in occasioni importanti.
    Borg sulla terra “soffriva” i Panatta e i Noah, ma è ovvio che l’Orso sia stato superiore a loro.
    Federer invece, pur più maturo di 5 anni, è nettamente perdente nella rivalità con Nadal, che è ancora molto giovane e in progresso.
    Se, come credo, tra 2-3 anni il rapporto negli head-to-head sarà qualcosa come 20 a 8 a favore del maiorchino, significherà che Nadal è superiore a Federer. Semplicemente.

  68. antoine scrive:

    x Andri60.
    Ma Sampras ha sempre avuto e giocato con la prima Pro Staff, quella, rigidissima, in kevlar e grafite da 85 non da 90. Io c’ho giocato e ti assicuro che è una “mazza”, come sbagli l’impatto di qualche millimetro ti ritorna al braccio una vibrazione paurosa e non la butti di là specie con una tiratura alta. In compenso se hai timing e un buon braccio (anche come forza) è esplosiva e, inutile dirlo, ti da un gran controllo. Ma quanti sono quelli che ci hanno continuato a giocare tra i grandi? A me ne risultano 3: Sampras, appunto, Edberg e Courier anche loro sempre con lo stesso problema sempre alla ricerca di qualche appassionato che gentilmente gliele concedesse. Quindi voglio dire non è ovviamente come per noi. Questi non la cambiano nemmeno a morire e, sai bene, che quando avviene in realtà è solo un fatto commerciale, l’attrezzo è sempre lo stesso mascherato con nuovi colori e scritte. Ricambio la simpatia ciao

  69. Flavio D'Ulivo scrive:

    Sono d’accordissimo con Agostino sulla risposta che Federer dovrebbe tentare contro Nadal. E non è vero che la seconda di Rafa è sempre inattaccabile da un back di Roger lungolinea o centrale. Meglio investire in alcuni games rischiando di sbagliare o accorciare, ma partendo almeno qualche volta in vantaggio nello scambio. Non sono invece in sintonia con Commentucci (cui faccio però i complimenti per aver indirizzato finalmente una discussione sul gioco e quindi sui contenuti), non sono in sintonia dicevo sui limiti tecnici di Federer che portano alla conseguente impossibilità di cambiare tattica. E’ proprio con un diverso approccio strategico-tattco (da sperimentare soprattutto con gli altri avversari) che lo svizzero rinforzerebbe quelle pur piccole lacunosità del suo gioco. Sono il primo a dire, e l’ho scritto, che Federer deve migliorare il modo di rispondere da sinistra, di fare cambi di ritmo, di usare la palla corta o quel famoso back angolato stretto, di approcciare meglio a rete con i colpi al rimbalzo e con il servizio, e infine di coprire la rete. Ma deve provarci sia in allenamento che in partita. Mi si vuol far credere che non può imparare a coprire la rete come Edberg o Rafter? Oppure che non può migliorare la profondità e pesantezza della volèe di diritto? Ci mette 5 minuti ad imparare. Anzi, lo sa già fare, ma deve praticare questi temi più spesso. Ma ripeto, prima deve convincersi di queste scelte da fare. Prima si risolvono gli aspetti strategici e tattici, poi quelli tecnici. E’ così per tutti in tutti i giochi sportivi.

    Comunque ancora complimenti e ringraziamenti a Commentucci. Questo è vero giornalismo. In un paese come il nostro questi articoli sono merce rarissima

  70. Andrea G. scrive:

    Ciao, riguardo al discorso racchetta, è vero che i giocatori difficilmente abbandonano il telaio con cui hanno iniziato tra i pro, ma ci sono comunque alcuni casi tra cui ricordo: Ljubicic, Davidenko, Ivanovic, Jankovic, Navratilova, lo stesso Nadal mi sembra che usasse un telaio diverso sempre Babolat all’inizio. La racchetta di Federer è particolarmente avida di attenzione nell’uso, ma restituisce senzazioni al giocatore che quasi tutti gli altri telai non danno, e di cui Federer sentirà il bisogno. A detta di altri giocatori, Federer sperimenta molto sull’attrezzatura, tanto che è l’unico ad usare l’incordatura ibrida alla rovescio rispetto a tutti.
    Negli ultimi anni la sua motivazione era giocare contro i record, ora ne ha una nuova, tentare di riprendersi la leadership sul campo. Dopo tutto quello che ha fatto è già molto che riesca a giocare ancora a questo livello.
    Speriamo che il signore ce lo conservi, e che ci porti qualche nuovo talentuoso.
    Saluti

  71. Angelica scrive:

    Voglio giocare un pò con i “Se” e con o “Ma” (e provocare un pochino… ;) ).
    Bastava un punto a Federer per andare a servire per il match e vincere il Wimbledon n.6
    A dir la verità bastava anche un doppio fallo di Nadal, una palla fuori di un 1 cm o, come successo alla Ivanovic, una palla che “rimbalza” sul nasto e cade dal lato “giusto” del campo.

    Se succedeva, secondo me, adesso c’erano molti meno post.
    E tanti sarebbero stata sull’ incredibile rimonta di Federer, su come Roger sa giocare i punti importanti, e poche disquisizione tecniche tattiche.
    Fra l’altro non credo nemmeno che sarebbe stato definito il piu’ grande ( o uno dei piu’ grandi match) di tutti i tempi.

    E forse tanti concetti tecnici sarebbero rimasti ‘dentro la penna’.
    Direi che agli appassionati tecnici e meno, la scofitta di Federer ha portato un certo ‘divertimento’. C’e’ qualcosa su cui discutere.

    Solo che … sarebbe basto poco, molto poco, per cambiare come raccontere questa storia.

  72. Voortrekker Boer scrive:

    Andri 60,è interessante la questione da te posta. Ricordo che l’unico giocatore ad usare quel tipo di racchetta oltre a Federer è Mahut se non vado errato.

    L’ ovale da 90 pollici a certi livelli è difficile da usare, io mi stupisco ancora come faccia Federer (non certo potente come Sampras) a generare certe velocità di palla da un attrezzo incordato a 27,5 kg e sicuramente appesantito. Se proprio dovesse cambiare qualcosa, si dovrebbe far fare dalla Wilson una racchetta personalizzata che attualmente in cicrolazione non c’è: un attrezzo identico al suo solo con un piattocorde da 95 pollici, quindi profilo,peso,bilanciamento e rigidità in tutto e per tutto simili alla precedente, altrimenti andrebbe fuori palla di brutto.

  73. antoine scrive:

    x siglomane.
    Scusa ma sei maleinformato e/o molto giovane (buon per te casomai): ma quando mai Borg ha sofferto Noah se non c’ha giocato mai contro semplicemente per il fatto che Borg (1956) aveva già cessato quando Noah (1960) era agli albori e ha vinto parigi nel 1983…
    Il problema è proprio questo: la maggior parte di chi scrive qui non conosce il tennis se non da Federer in poi…
    Per quanto riguarda Panatta lasciamo perdere: è vero l’ha sconfitto due volte a Parigi (73 e 76) ma Borg non era ancora certo quello che è poi diventato. E, comunque, si sono incontrati sempre sulla terra perchè sulle altre superfici sarebbe stato presubilmente un massacro. Quindi perdonami ma siccome vedo sei uno dei più attivi in questo blog sarebbe meglio tu fossi un pochino più preparato. Ciao

  74. antoine scrive:

    x Angelica.
    Concordo pienamente su quanto hai scritto tranne che non sarebbe stato considerato il più grande match. Credo sarebbe stato ancora più osannato invece perchè Federer avrebbe compiuto un’impresa clamorosa rimontando in quel modo e sarebbe stato riconsiderato anche sotto l’aspetto della tenuta nervosa. Per quanto riguarda confermo che sono assolutamente d’accordo e mi chiedo come abbia fatto Nadal a resistere a tale pressione e tale dimostrazione di forza e classe di Federer che vinceva facilmente i propri giochi metteva un enorme pressione nei turni di servizio di Nadal andando a 2 punti dal match.
    Le disquisizioni “ultratattiche” su cosa doveva fare lo svizzero quindi lasciano il tempo che trovano. Roger ha giocato alla grande, sicuramente al massimo delle sue attuali potenzialità. Sicuramente ora dovrà fare qualcosa e cambiare, ma la vedo molto dura doverlo fare in questo momento discendente della sua carriera.

  75. siglomane scrive:

    Antoine, l’impreparato sei tu, e dovresti correre a nasconderti.
    Borg e Noah si sono affrontati 5 volte tra il 1979 e il 1982, 4-1 per Borg, che perse l’ultima sfida del 1982 e vinse non senza problemi la 3^ sfida (nel 1980) e la 4^ (nel 1981).
    *******************************************

  76. siglomane scrive:

    Sempre per l’impreparato Antoine: ah, nel 1976 non era il vero Borg? Ma cosa diavolo racconti? Aveva già vinto 2 Roland Garros e un mese dopo avrebbe dominato Wimbledon. Quella partita fu un capolavoro di Panatta, ma Borg era già Borg.
    Vuoi continuare la discussione? Vuoi continuare la tua gogna?

  77. Roberto Commentucci scrive:

    Calma ragazzi, non è necessario scaldarsi tanto.

    Il Borg del ‘73 era un ragazzino, ma quello del ‘76 era il vero Orso. Onore quindi a Panatta. Sul discorso Borg - Noah credo che abbiate un po’ ragione entrambi. I precedenti sono quelli citati da siglomane. Però è anche un po’ vero quel che dice antoine: data la precocità agonistica di Borg e la relativa lentezza con cui Noah è emerso ad altissimi livelli, quando Yannick ha iniziato a rendere al massimo l’altro era già sul viale del tramonto…

    Sicuramente Borg soffriva Panatta sulla terra. Ma per motivi solo parzialmente applicabili nella diatriba Federer Nadal. Panatta attaccava lo svedese, si buttava a rete appena poteva, senza dubbio. Però Adriano aveva anche una grandissima palla corta, specie di diritto. E ai ritmi con cui si giocava negli anni ‘70, riusciva spesso a stanare Borg dalla linea di fondo con la smorzata, per poi passarlo… Uno schema che oggi si può attuare con molta meno frequenza.

    Angelica ha sicuramente ragione.
    Sarebbe bastato pochissimo, anche domenica, a far pendere la bilancia a favore di Federer.
    Però il mio articolo aveva un presupposto diverso. Io volevo dimostrare che Federer, se perde da Nadal, non perde perché è sprovveduto tatticamente, ma perché ci sono altre ragioni. E credo che i concetti che ho esposto sarebbero stati validi in assoluto, anche se Roger avesse vinto.

  78. Robi70 scrive:

    Salve,
    Leggo con interesse queste interessanti analisi tecniche, molto puntuali e l’articolo di Commentucci e’ davvero puntuale.
    Vorrei solo un vostro parere…al di la del tipo di colpo tecnico non pensate che Federer non sfrutti abbastanza l’anticipo?
    Anticipare puo’ fare miracoli (vedi Mc Enroe e Agassi)….

  79. jack scrive:

    complimentissimi a Commentucci! Molto interessante anche tutto il thread.. tuttavia anch’io ci terrei a proporre un paio di spunti
    1. talento: quello di Federer non lo discute nessuno, quello di Nadal… tutti!! Io dico solo che per arrivare ad essere e a fare le cose che fanno questi 2.. è il talento la componente che conta di più. E penso ai Valentino Rossi o agli Alberto Tomba… solo per darvi qualche esempio extratennnistico… Si nasce così, nessuno te lo può insegnare…
    2. reverse engineering: d’accordo che il tema sia “cosa può fare Federer per…” ma credete che Nadal di fronte ad un Federer che cambia tattica non sia in grado di proporre delle contromosse? Se andiamo a ben vedere uno dei “talenti” maggiori di Rafa è proprio la lettura del match… per non parlare poi della capacità di apprndimento e adattamento alle situazioni/superfici… A tal proposito è a mio avviso illuminante l’articolo di Labadini sui metodi dello zio Tony”qualunque cosa accadesse. E’ molto piu’ semplice apprendere quando sei di buon umore. Talvolta si lamentava della pallina troppo sgonfia , o della racchetta non incordata come voleva lui, ma l’ho sempre invitato a lamentarsi il meno possibile e ad arrangiarsi con cio’ che aveva a disposizione. Sin dagli inizi, ci ho sempre tenuto a fargli assumere le proprie responsabilità, ma allo stesso tempo, ad accettare la sconfitta con serenita’ e obiettivita”. Chiudo con grazie immenso a questi 2 grandissimi per le emozioni che ci hanno fatto vivere domenica.

  80. jan scrive:

    Angelica, ogni storia potrebbe in teoria avere un finale diverso.
    Cosa sarebbe successo se non avesse piovuto e il match non fosse stato interrotto per pioggia e Nadal avesse vinto in 3 set? Ora non si parlerebbe di errori nella tattica di Federer, ma di un suo definitivo tramonto.
    La storia non si fa con i se e con i ma. E la realtà ora è che Federer ha perso un incontro sulla sua superficie preferita dopo 5 anni che ciò non accadeva. I suoi avversari ora sanno che non è imbattibile, lui stesso scenderà in campo con più timori. La mia sensazione è che non tornerà ai livelli degli ultimi anni. Quest’anno non ha vinto neanche un incontro completo giocato contro un top 10. Casualità, malattia, sfortuna? Dopo gli US Open ne sapremo di più.

  81. milena scrive:

    sono ancora totalmente d’accordo con antoine, al 100%.

    commento più avanti più in dettaglio perchè purtroppo ora devo lavorare…

    però antoine, dovresti proporti come giornalista sportivo, questo è un fatto. non so perchè non ti abbiano ancora preso :-)

  82. Angelica scrive:

    Esattamente jan, ogni storia potrebbe avere un finale diverso, percio’ le reazioni dovrebbero essere piu’ controllare e meno viscerali.

    Anche tutti questi discorsi tecnici sarebbero stati fatti con tanta attenzione e tutti cosi attenti ad ogni cm2 della racchetta di federer oppure ogni minima angolazione del tipo di impugnatura? Del piegamento del ginocchia? Della traiettoria della palla?
    Sarebbe bastato un nastro per smontare tante teorie
    (tenete presente che la mia e’ solo una cordiale provocazione. Infatti penso che questo argomento avrebbe avuto più senso dopo la sconfitta a Roland Garros ;) )

  83. luca scrive:

    A me tutta ’sta varietà nel gioco di Federer non la vedo proprio.
    Ha continuato a giocare la finale di Wimbledon 08 tirando pallate da fondo, finendo per perdere probabilmente perchè non aveva alternative di gioco prima ancora che tattico / strategiche.
    Siccome si tira in ballo ancora l’Orso, se si vedono le finali da Lui giocate - ed in particolare quella del 1980 - si può notare come praticasse il serve and volley necessario per cambiare tattica - costringendo l’avversario a giocare in difesa, nella fattispecie McEnroe - molto più di quanto non abbia fatto questo presunto prototipo di giocatore completo che si è sostenuto essere Federer. E questo nonostante il fatto che l’Orso fosse prima di tutto il terraiolo per eccellenza.
    Se Federer, anzichè Nadal, avesse incontrato Borg del 1980, la partita sarebbe finita in tre set e senza bisogno dei tie break; altro che “miglior finale di sempre” : monocorde, in quanto priva di varianti tattiche.
    Un avversario che gioca da fondocampo - come appunto ha fatto Federer, forse per incapacità di adottare un altro tipo di gioco - era quanto di meglio IceBorg potesse incontare.
    Penso che in futuro ben pochi indicheranno Federer come “il più forte tennista della storia”. Che però è sotto 12 / 6 nei confronti diretti con Nadal.
    Con l’Orso sarebbe stato 18 / 0

  84. michele scrive:

    Non sono d’accordo con l’articolo soprattutto sul fatto che lui non senta il rovescio in back lungo linea.
    Secondo me il primo vero problema di Federer quest’anno è stato fisico non si muove più come gli altri anni e per vincere contro nadal è importante che lui sia al 100%, secondo me ritornare ai livelli atletici degli altri anni è fondamentale per ritornare al vertice. E vabbè lui perderà sempre lo scambio rovescio dritto ma l’altro problema è che proprio non riesce a trovare la risposta al servizio dello spagnolo io penso che a volte potrebbe schiacciare un pò di più con lo slice di rovescio quando rafa serve incrociato.

  85. rockville scrive:

    Caspita, fortissimi questi post (specie quello di Nikolik che sottoscrivo ancora una volta), generati da un articolo fortissimo! Complimenti.
    Si possono fare delle domande (per l’ottimo sig. Commentucci ma anche per altri)?
    Sempre sulla diagonale sinistra e sul rovescio in back di Roger: se Federer allontana Nadal col rovescio incrociato (mi sembra che ciò accadde un po’ di volte a Roma nella finale) e poi gioca il rovescio lungolinea (appunto dopo averlo consolidato), non succede che Rafa tira il suo cross bimane super stretto inarrivabile? A me pare che Rafa riesca a fare questo colpo anche quando la palla è oramai quasi rasoterra (e non solo sulla terra dove si fa la scivolata).
    L’ipotesi di Mau circa Federer che poteva seguire alcuni servizi e chiudere a rete è così improbabile?
    Grazie

  86. Nicola1985 scrive:

    @luca
    mi sto chiedendo quando la smetterai di tediare tutti con la monotonia dei tuoi commenti…spero che tu prima o poi ti renderai conto che siamo giunti nel 2008,e che gli anni ‘70-’80 sono andati in archivio da 30 anni ormai…si dovrebbe parlare di tennis d’oggi,o al max se proprio si vuole essere nostalgici degli anni ‘90…gli anni del tennis di borg sono quasi un altro sport rispetto al tennis contemporaneo,racchette di legno e addiritura ancora palline bianche!!!i tuoi confronti sono inutili,non se se riuscirai a capirlo…se borg riusciva a giocare serve & volley non è certo xkè fosse un virtuoso della rete o un fenomeno della tattica,ma solo xkè i materiali e le superfici di allora lo permettevano…oggi serve & volley nn lo fanno neanche gli attaccanti,figuriamoci se lo possono fare i terraioli…

  87. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Una volta tanto sono d’accordo con Luca, come sopra ho già scritto.
    Parzialmente.
    Anche questa finale era quasi tre a zero.
    Poi Federer ha ritrovato tutto il se stesso 2008.
    Che non è stato comunque sufficiente, nei tre set successivi, per fare un break.
    Il Federer 2004/07, probabilmente, ce l’avrebbe fatta.
    Comunque non è stata certamente la miglior finale di sempre, nè una delle venti migliori.

  88. giangi scrive:

    bell’articolo veramente, ma, anche se da straprofano, quando nel 3° e 4° set roger ha insistito di più sul rovescio di rafa almeno non ha sperso il servizio….

  89. luca scrive:

    l’avevo detto: Milka Federer l’avrebbe finita a brucare l’erba. Con Nadal a fare da mandriano a far le veci dell’Orso !!!!!
    Ma quale back in diagonale; al più, doveva giocarlo in lungolinea per tener bassa la palla sul rovescio di Nadal.
    A me è parso che Federer abbia fatto back…home !!!!

  90. antoine scrive:

    x siglomane.
    Carissimo,
    non intendevo mai essersi incontrati in senso assoluto. Intendevo in incontri importanti a livello di slam che si ricordano. Comunque sono stato impreciso e non mi sono fatto capire. Se poi ti risulta si siano incontrati a Parigi Londra NewYork o Melbourne allora chiedo davvero scusa ma ciò non toglie davvero il senso del mio discorso e cioè che Noah quando ha cominciato a vincere qualcosa Borg era in Tibet a cercare di ritrovare le motivazioni…(c’è andato davvero non è uno scherzo) e che con Borg al meglio Yannick gli faceva il solletico come Panatta. Certo se poi giochi una finale al centrale del Foro Italico e ti urlano e ti tirano di tutto è chiaro che hai buone possibiltà di perdere. Ma questo comunque nonostante tutto non è successo (finale del 78). Povero Vilas invece nella finale del 76…ma ho paura che nemmeno le conoscete dagli annali queste finali. Io invece l’ho vista ed è stato uno strazio.

  91. antoine scrive:

    Vedi siglomane,
    non me ne volere ma stai dicendo cose non condivisibili. E ti spiego perchè le dici: Borg nel 76 aveva 20 anni esatti. Aveva vinto nel 74 e nel 75 con Orantes e Vilas i primi due French Open poichè sulla terra era già, forse, il più forte. Ma il n°1 indiscusso in quel periodo era un certo Jimmy Connors che aveva fatto 3/4 dello slam nel 74 (e tutti sanno perchè gli fu impedita la possibilità di poter realizzare il grande slam.. Ora tutti sanno, o quasi, che quando si incontravano, fino al 1976, Connors bastonava regolarmente il giovane Borg che era da tempo il n° 2.
    Questo semplicemente per il fatto che Connors aveva 4 anni di più (1952) mentre Borg era in un ascesa continua psicofisica ma non aveva raggiunto ancora il top. Infatti nel Wimbledon 1976 da te citato, dove Borg trionfò senza perdere un set, questo avvenne perchè Jimbo non vi partecipò e Bjorn ebbe vita facile sconfiggendo in finale Nastase (ex n° 1). E’ dal 1977 che Borg cominciò a fronteggiare Jimbo (e da quell’anno se non a superarlo perlomeno a raggiungerlo), sconfiggendolo in un’ epica finale di Wimbledon (mi piacerebbe sapere perchè non viene citata mai come una delle finali più belle…è incredibile)
    Ciao…

    N.di UBS: Caro antoine, io non ce la faccio a passare tutti i commenti, motivo per cui può anche essere che ne siano stati inavvertitamente passati di più sboccati e sgarbati…mi spiace, io credo che le cose si possano dire anche in un modo più garbato. Forse sei stato sfortunato a cascare sotto…le mie grinfie, ma se il tono degli interventi riesce ad essere più educato siamo più contenti tutti…ciao e non me ne volere, un po’ di controllo fa bene a tutti

  92. antoine scrive:

    x milena
    Carissima…non ti avevo più sentito da qualche giorno. Ti ringrazio dei complimenti che sono ricambiati senza piaggeria alcuna perchè, come vedi, se c’è da dire dico senza problemi. Si ammetto che mi sarebbe piaciuto andare in giro per il mondo e fare come la bella vita come Ubaldo…eh si. Anche perchè credo di non essere da meno dei vari Tommasi, Clerici e il buon Ubaldo. (l’ho detta grossa eheh…). Ma, sfortunatamente, diciamo che fare il giornalista non è stata mai la mia aspirazione e il mio sogno quindi non si è potuto realizzare. Comunque chissà magari in un altra vita…
    Ciao e grazie di nuovo

  93. Gianpaolo scrive:

    D’accordissimo con Michele Fimiani. Federer, se gioca da par suo e senza mattoni in testa, uccide Nadal. Ma riuscirà mai a farlo?

  94. Agostino scrive:

    Ma non ci si può, una volta ogni tanto, limitare all’argomento del post? Che c’entrano con la rivalità Federer-Nadal i precedenti tra Borg e Noah!?!
    Scrivete OT, scannatevi su quale Borg giocava contro Noah, e agevolate la lettura dei commenti appropriati.
    Grazie

    @ Luca
    Milka Federer (ma cos’è? una caricatura di Mirka?) è carina come immagine. Così Juliette sarà in compagnia.
    Ma quel 18 a 0.. suvvia..
    Quanto al rovescio in lungolinea: riprendendo quanto scritto prima, l’effetto di Nadal quando arriva sulla racchetta, induce ad un rimbalzo verso la diagonale; quindi c’è meno controllo nel lungolinea, e se non lo si gioca bene gli si offre il suo colpo migliore a sventaglio.
    Clerici è forse un po’ antico nei suoi giudizi tecnici, ma il rovescio incrociato stretto, sull’erba, è in grado di mettere in difficoltà persino la chela di Nadal, oltre a costringerlo fuori posizione. Nadal gioca spostato sulla sua destra dietro la linea: quel rovescio incrociato lo porterebbe in un’area del campo nuova, dove nella finale, non essendoci andato mai, forse sono cresciute delle margheritine

  95. riccardo scrive:

    @gianluca
    se federer gioca da par suo……ecc…ecc..
    si è vero se gioca per 2 ore di fila come a volte riesce a fare per 4 o 5 games vince..solo che non ci può riuscire per un periodo di tempo così lungo, e non c’è niente da fare.

  96. Gianpaolo scrive:

    x riccardo
    dicevi a me?
    in tal caso replico che hai ragione. Ma per “da par suo” non intendevo intensità, ma proprio modo di giocare. Servizio e dritto, come dice Fimiani, e, quando Nadal è in battuta, maggiore attenzione e convinzione nei punti che contano (p.es. una della innumerevoli palle break avute a disposizione) porterebbero sempre gli incontri nella saccoccia di Federer.

  97. antoine scrive:

    x Roberto Commentucci.
    Scusami Roberto ma devo “bacchettare” anche te: va bene sentire qualche sproposito da giovani imberbi che si cimentano a tutto campo su argomentazioni non alla loro portata e fatti storici nemmeno vissuti ma da un esperto come te che, presumo, abbia anche qualche anno più di me (io ne ho 48) non posso accettare e sentire deduzioni o realtà distorte. Borg nel ‘76 non era ancora il vero Borg all’apice, ma nemmeno lontanamente. E ’stato velocissimo a raggiungerlo tant’è che l’anno dopo, appunto, aveva fatto tali progressi da fronteggare Connors alla pari o quasi (escluso cemento) per poi definitivamente superarlo nel ‘78 quando lo massacrò nella finale di Wimbledon e tutti capirono che Borg aveva anche i colpi e non solo fisico e tenuta mentale. Nonostante questo Connors si prese la ricincita sul cemento a New York (primo anno con questa superficie). Ma ormai il sorpasso era avvenuto anche se quasi tutti indistintamente credo, facevamo il tifo per il grande Jimbo che riusciva ad appassionare in modo incredibile per la straordinaria grinta e il suo modo di giocare che dava sensazione di una potenza inarrestabile (a quell’epoca) con i suoi colpi totalmente piatti.
    Questo per la precisione ti saluto cordialmente ciao.

    Caro Antoine, siamo clamorosamente fuori argomento, comunque ti rispondo: quel che io volevo dire è che Panatta a Parigi nel ‘76 battè un Borg che era già fortissimo sulla terra rossa, visto che veniva da due vittorie di fila al Roland Garros. Non credo di aver detto uno sproposito. Dire che il Borg del ‘76, due volte campione di Parigi, “non era ancora nemmeno lontanamente il vero Borg all’apice” mi pare francamente un po’ esagerato. Diciamo che a partire dal ‘76 Bjorn, nato sulla terra rossa, ha iniziato ad evolversi e ad adattarsi bene anche sulle altre superfici, fino a scalzare Connors dal trono di numero uno. Ma nel ‘76 Borg era già il numero 1 sulla terra battuta, senza dubbio. Anch’io, pur essendo all’epoca un ragazzino (ho 42 anni), facevo il tifo per Jimmy Connors. Anch’io ti saluto cordialmente. Roberto

  98. antoine scrive:

    sempre x Roberto Commentucci.
    Certo lo so che siamo fuori argomento ma, come hai visto, ci sono entrato giocoforza per fare alcune puntualizzazioni che mi sembravano dovute. Detto questo se hai letto i miei post precedenti il “fuori argomento” ho espresso la mia opinione sulla questione che hai posto nel tuo articolo, non sono qui per fare il nostalgico ne tantomeno il sapientone anche se qualcosa mi ricordo perchè semplicemente vi ho assistito.
    Continuo invece a ribadire, sicurissimo di questo, che nel ‘76 Borg non era ancora all’apice e basterebbe, per confermare ciò, andarsi semplicemente a rileggare la storia degli incontri con Connors che fino a quell’anno erano nettamente a favore di quest’ultimo per poi invece ribaltarsi a favore dello svedese negli anni successivi e chiudersi, mi sembra di ricordare, con un 13-8 in favore di Borg medesimo. Questo ancora per la precisione.
    Con questo per stasera ho concluso, ora stacco e vado a fare un giro in Versilia (sono di Pisa). Salutami il buon Ubaldo se lo senti o lo incontri.
    Ciao e ancora cordiali saluti

  99. riccardo scrive:

    @gianpaolo
    il tennis non è matematica, altrimenti dove sarebbe la tanto agoniata fantasia e varietà che i federeriani lamentano nelle vittorie di nadal? Se le risposte ai quesiti di federer fossero così semplici pensi non le avrebbe già trovate? O siamo su un blog di scienziati o forse a volte ce ne crediamo un pò tutti troppe. Suvvia non sputiamo sentenza con così assoluta certezza, rischiamo di crederci bravi veramente.

  100. siglomane scrive:

    Ad Antoine, le cui arrampicate sugli specchi sono sempre più scivolose, ricordo che Borg incontrò Noah anche negli Slam, precisamente agli US Open del 1980 e del 1981.
    Un saluto dal “giovane imberbe che si cimenta a tutto campo su argomentazioni non alla sua portata”.

  101. antoine scrive:

    Avevo detto ho chiuso per stasera vò a fare un giro ma sono andato a fare una doccia e ridando un occhiata ho visto ritornare una freccia velenosissima…
    Siglomane,
    ti dirò che sei un grande, mi piace come ti proponi mi resti simpatico davvero senza ironia. Ma, come ti ho detto, non devi guardare se sono stato impreciso su alcune dati e incontri (vado a memoria non mi metto a guardare su internet). Fammi la cortesia di guardare alla sostanza di quello che dicono gli altri compreso me. E la sostanza, come hai visto, è quella che ho ribadito più volte negli ultimi post compreso il fatto cioè che Panatta al miglior Borg (dal 77 in poi) gli faceva il solletico o quasi sulla terra, sulle altre superfici non se ne parla nemmeno. E così vale per Noah, anche se sicuramente quest’ultimo aveva più armi a disposizione e un gioco più adatto sul veloce visto la fisicità dirompente la grande mobilità (non certo posseduta da Panatta).
    Per mettere Borg in difficoltà c’è voluto il Centrale di Roma e i romani. Cosa volesse dire giocare in quegli anni in quei campi quando c’era Panatta credo qualcuno se lo ricorderà.
    Con questo ti saluto e chiudo davvero alla prossima.
    Ah, non lanciare frecce troppo velenose nel frattempo mi raccomando…

  102. Giovanni da Roussillon scrive:

    Roberto Commentucci, quando scrive del tennis, mi suscita interesse, desiderio di capire. Molto spesso, leggendolo, vorrei partecipare, commentare, insomma muovergli una critica costruttiva. Ma le sue analisi sono così linearmente didattiche e limpide che proprio vanno bene così, e non trovo alcunché da eccepire.
    Di fronte a questo bel pezzo è di nuovo il caso. Ma una cosa mi viene da dirgli: “Grazie.”

  103. italico spaesati scrive:

    Se Nadal avesse vinto in 3 set (e senza l’interruzione per la pioggia l’ipotesi sarebbe stata probabile), visto anche il modo con cui Federer (non) aveva giocato, sarebbe stata una Waterloo; la capacità dello svizzero di reimbastire i propri colpi e non subire il gioco dell’avversario, è stato invece un bel segnale di ripresa psicologica nei confronti della propria bestia nera, perché tale è diventato il maiorchino per Federer.

    Il quinto set è stato un terno al lotto; lo svizzero, redivivo dopo aver annullato 2 match point (e come lo ha fatto: il secondo, con il passante di rovescio lungolinea, su una delle rarissime incursioni a rete di Nadal, è da cineteca per tecnica e freddezza), poteva sembrare favorito; per due volte è arrivato a due punti dal match, ma Nadal, specialmente con un passante lungolinea di dritto millimetrico, ha lasciato intendere che non era sua intenzione regalare nulla, mentre lo svizzero, su un paio di voleé, per eccesso di sicurezza e sottovalutazione del passante avversario, ha mancato grosse possibilità di ribaltare il risultato.

    La tecnica.

    Da 5/6 anni a questa parte, è stata modificata la miscela di semi da cui nasce la più celebre erba del momdo; anche la lunghezza dei fili stessi è modificata; se si aggiunge che, contemporaneamente, le palline sono diventate leggermente più grandi e più pesanti , sarà più semplice compredere perchè non si veda più il serve&volley di 10 anni fa.

    Si dice che una partita Ivanisevic vs Krajicek, con 40 aces ciascuno fosse inguardabile: può darsi.

    Ma anche Schuttler vs Clement in semifinale, sono un segnale: l’erba è sempre più “erba battuta”…

    Si scambia da fondo come se si fosse al Roland Garros, perchè il rimbalzo è decisamente più alto di qualche anno fa; le palle tagliate scivolano meno e le voleé bisogna chiuderle, perchè le semplici voleé di opposizione diventano suicide, proprio come sulla terra rossa.

    Un particolare: provate a ricordare come si consumava il campo fino a 5/6 anni fa: l’erba calpestata, gialla, formava una “T”, il cui vertice partiva dalla riga del servizio vicino alla rete, con l’altro segmento lungo la linea di fondo, molto vicino ad essa; oggi, in mezzo al campo, neppure una chiazza e la parte consunta è a partire da 1 metro/1 metro e 1/2 la linea di fondo…

    Anche se Federe ha chiuso con 25 aces, dire che “non è più l’erba di una volta”, non è sbagliato.

    Federer poi, soffre mortalmente il lift mostruso di Nadal (l’effetto dal basso verso l’alto che imprime alla palla, tale per cui le triettorie si accorciano ma la palla, quando rimbalza, schizza come un “palla magica” con cui si giocava da bambini) unito al fatto che è mancino ed il suo dritto anomalo, in diagonale, finisce sul colpo più forte delo spagnolo, non risultando quasi mai definitivo; dal canto suo, Nadal è alle soglie dell’impossibile nei recuperi e nella capacità di ribaltare le situazioni, trasformando un colpo di difesa in uno d’attacco: nelle storia del tennis, questo si era visto rararmente e, di certo, non a livello sistematico.

    Personalmente credo che aldilà dei due campioni citati, è necessario ripristinare alcune caratteristiche “erbivore”, altrimenti Wimbledon rischia di trasformarsi nel remake di Parigi; nel tentativo di armonizare la superficie, probabilmente si è esagerato, portando, oggi come oggi, eccessivi vantaggi a chi scambia da fondo.

    A queste condizioni, per almeno 2/3 anni, sarà difficile per chiunque sconfiggere il maiorchino: poi, come tutti gli atleti che hanno chiesto molto (forse troppo) al proprio fisico, Nadal avrà un brusco calo di rendimento: è fisiologico.

    La fisicità è entrata, di prepotenza, anche nel tennis e fu un grave errore, 27/28 anni fa, consentire l’utilizzo di racchette dall’ovale maggiorato e di grafite: non si capì che avrebbero aperto la strada ad un nuovo tipo di gioco, perchè la sola fisicità, con le racchette di legno, non bastava.

    Ora è (purtroppo) impossibile rimerdiare ed il rischio è che a prevalere sia sempre più il fisico sulla tecnica.

    Wimbledon 2008 ha premiato il grande lavoro di preparazione di Nadal, cominciato quando aveva 5 anni e continuato con ritmi incredibili, fino ad oggi; per Federer, un bagno di umiltà che lo riporta qualche centinaia di metri più giù dall’Olimpo degli dei del tennis, vetta sulla quale aveva vissuto, in beata solitudine, negli ultimi cinque anni; chissà, forse comprerà qualche diamante in meno alla storica fidanzata-manager Mirka, forse la metterà a dieta…

    Italico Spaesati

  104. Giovanni Rossi scrive:

    Complimenti a Roberto per l’articolo estremamente lucido e puntuale.Qjando ho acceso la tv e ho visto che Federer aveva perso il primo set, mi sono preoccupato. La seconda volta il punteggio era 4 a 2 per Federer secondo set, lui al servizio: ho trattenuto il fiato. Infatti quando ho riacceso la tv Federer aveva perduto anche il secondo set. Mi sono detto che che Federer era spacciato. Sappiamo tutti come e’ andata e anche se Federer ha perso ha dato l’anima ed ha avuto le sue opportunita’.Ho sentito molte campane suggerire una diversa tattica, ma mi domando che siano un po’ chiacchiere. Mi sorprendo che Clerici sia dell’opinione che il rovescio tagliato avrebbe risolto gli scambi a favore di Federer permettendogli di prendere la rete. Sono completamente in disaccordo perche’ l’avversario e’ Nadal come ogni millimetro di campo, suicida giocargli sul suo dirittaccio che colpisce come un uncino; se la palla e’ un po’ corta sei fritto, e poi sui campi d’erba di Wimbledon la palla rimbalza molto piu’ di una volta cosi’ e’ piu’ difficile metter in difficolta uno con il rovescio a due mani. Federer avrebbe bisogno di un altro rovescio, uno preso a caso, quello di Gasquet. Nadal ha migliorato molto quelli che erano i suoi punti “deboli”: servizio e rovescio. Per il resto ha dimostrato di essere un giocatore mostruoso. Ha 22 anni Federer 26 cosi’ sta arrivando all’apice delle sue capacita’. Federer ha dismostrato di essere quel campione che e’ ma se vuole rimanere competitivo dovra’ fare degli aggiustamenti specialmente per il suo rovescio. Forza Federer e Nadal, e’ stata un’epica partita

  105. antoine scrive:

    x italico spaesati.
    Oh ci hai davvero spaesati con il tuo articolo. Eheh…scusa non te ne avere ma hai fatto il consunto dell’ovvietà. Forse sei entrato ora per la prima volta nel blog e non hai letto a sufficienza i post degli altri ma tutte le cose che hai detto sono trite e ritrite. Vediamo se riusciamo a innalzare un pochino la qualità e l’originalità degli interventi.

  106. siglomane scrive:

    Tranquillo Antoine, è che per me la precisione è un dogma. Quando i dati sono corretti, si può discutere con più profitto…
    Quanto a Nadal-Federer, in verità esisterebbe un punto debole del maiorchino. La lezione tattica che Starace gli ha impartito ad Amburgo ci ha dimostrato che sulle palle corte Nadal va in crisi, soprattutto quando sono ripetute fino allo sfinimento. Eppure Federer, di palle corte, non ne gioca mezza! La mia impressione, però, anche in questo caso, è che non ne giochi perché non è capace di calibrarle perfettamente. Roger ha la manina fatata per tante cose, ma non per la palla corta.

  107. daniela scrive:

    Grazie Roberto, ancora una volta, per le tue splendide disamine tecniche scritte poi in un linguaggio chiaro che anche chi non gioca a tennis come me può capire. Una domanda, e questa volta dal punto di vista della tattica di Nadal. Perchè i suoi colpi sono meno efficaci sul cemento? mi sembra di capire che su questa superficie la palla rimbalzi ancora più alta, e allora la sua rotazione di diritto non dovrebbe essere ancora più micidiale e costringere gli avversari, non solo Federer, a colpire sopra la spalla? oppure è questione di desuetudine al cemento da parte di Nadal che arriva meno bene sui piedi, anche per i problemi fisici noti, ha meno presa e colpisce con meno efficacia?

  108. Karlovic 80 scrive:

    Un fatto curioso.Si sa,il DecoTurf è il cemento preferito da Roger,tra l’altro ci ha vinto molteplici Us Open.Però nelle 18 sfide tra lo Svizzero e il Maiorchino,solo una volta si sono sfidati su quel tipo di cemento:sapete chi ha vinto???Ha vinto Rafa!!!Si tratta della finale di Dubai ‘06,dove Rafa si impose 2-6 6-4 6-4.
    In quel torneo le condizioni di gioco sono molto veloci,incluse le palle.Quest’anno Roddick,a Dubai,ha avuto una media spaventosa al servizio,con punte anche di oltre 240 km/.

  109. Karlovic 80 scrive:

    Sul discorso superfici.
    I Ms di primavera,Indian Wells e Miami,si giocano su cementi veramente molto lenti.In California si gioca sul PlexiPave IW,e in Florida sul LayCold Cushion System Plus,che risulta,quest’ultimo,il più lento del circuito.

    Le Us Open Series,si giocano quasi esclusivamente sul DecoTurf.Compresi Toronto,Cincinnati e i Giochi Olimpici di Pechino.

  110. Voortrekker Boer scrive:

    Il cemento restituisce alta un palla piatta, e la restituisce di solito quando si colpisce dall’alto al basso. Lo spin sul cemento viene restituito assai poco. Ferrer allo US Open e al Master aveva “appiattito” i suoi colpi molto bene e perciò ha conseguito certi risultati. Il dritto di Nada sembra essere imprescindibile da rotazione, ma non è detto che riesca pure qui sopra a stupirci.

  111. luca scrive:

    @ Roberto Commentucci
    Concordo con antoine; Borg del 1976 era ancora lontano dal suo apice - 1980 - quando era oggettivamente fuori della portata per qualunque altro giocatore, siano essi Connors, Lendl, McEnroe al loro massimo.
    Il fatto stesso che perse da Panatta al RG ne è riprova : nel 1980, e anche nel 1978, Panatta avrebbe fatto la fine che fecero tutti gli altri.
    Un dominio del genere non si è finora ripetuto, in considerazione proprio del livello degli avversari. Un conto è vincere con avversari “di transizione”, un conto è dover fronteggiare Jimbo, Ivan e SuperMac.
    La finale di Wimbledon 2008 era tecnicamente piatta; maturato definitivamente Nadal, Federer è stato eclissato.
    La prova del nove saranno i prossimi Us Open, dove Djokovic avrà ottime chances : nel caso Federer dovesse prenderle ancora da Nadal o Djokovic, sarà il tennista dominatore incontrastato in un periodo di transizione e di cerniera fra l’epoca di Sampras ed Agassi e quella di Nadal e Djokovic

  112. jan scrive:

    siglomane, l’incontro tra Starace e Nadal ad Amburgo è stato un incontro particolare per Nadal. Rientrava dopo l’infortunio al piede a Roma. Era un secondo turno e Nadal non voleva forzarsi troppo. Starace ha approfittato scaltramente della situazione e ha giocato una serie di palle corte, su cui Nadal non ha reagito come solitamente. Si è visto poi nella semifinale giocata da Nadal contro Djokovic l’effetto che le palle corte fanno su Nadal. Il serbo ci ha provato varie volte con la palla corta, ma alla fine è stato più punito che gratificato. Idem nella semifinale del Roland Garros. Alla fine, nella finale del Queen, Djokovic è stato molto cauto nell’uso di palle corte, anche se sono una sua specialità.
    Senza contare che in incontri 3 set su 5 il discorso diventa ancora più complesso, dato che bisogna calibrare le energie diversamente, Federer per giocare palle corte dovrebbe come Starace non aver nulla da perdere, se il gioco non riesce. Perché poi, in fondo , Starace avrà fatto la figura del fighetto, ma ha perso in 2 set.
    Come giustamente ha fatto notare Federer a chi gli riportava i consigli di Gulbis su come sconfiggere Nadal: “Tutti sanno come battere Nadal, ma nessuno lo batte”.

  113. antoine scrive:

    Perdonami siglomane,
    non è per rinfocolare la polemica con te che come ho detto mi rimani pure sinceramente simpatico per come ti esprimi ma, la precisione, non è solo andarsi a rivedere gli annali e i punteggi degli incontri passati e riportarli pedissequamente. C’è anche e sopratutto, ripeto, una precisione del commento, dell’analisi del problema in questione. Allora ti dico:
    1) La palla corta a Nadal, se lo hai visto giocare più volte come credo, gli fa un baffo o quasi avendo gambe esplosive (tipo Sampras) e muovendosi benissimo in avanti al contrario di Federer. Infatti, sempre se ci hai fatto caso, molto spesso converte questa situazione a suo vantaggio con una controsmorzata o con untocco lungoriga o incrociato tale da spiazzare l’avversario. Questo dimostra che ha anche sensibilità (proprio come faceva sempre il buon Pete).
    2) Dici che Federer non ha la palla corta. Ma certo Federer non ha nei suoi colpi e nei suoi schemi questo tipo di soluzione. Ma anche pure fosse il contrario tu pensi che facendo qualche palla corta vincente potrebbe rovesciare i rapporti di forza con Nadal? Non credo proprio. Se poi la facesse regolarmente diventerebbe anche prevedibile quindi ancora peggio.
    3) Il sistema per battere questo Nadal (se esiste) è cercare la rete e attaccarlo in modo ossessivo (ma non prevedibile) cercando di togliergli il tempo. Non c’è altra soluzione. E’ quello che a un certo punto fece Mc Enroe con Lendl per uscire da una serie negativa col ceco che quasi gli aveva fatto venire l’esaurimento nervoso. Me lo ricordo molto bene. Questo accadde, per la precisione, dal Masters del 1983 in poi e culminò nel 1984 con la finale agli US open, in cui supermac diede una dimostrazione di classe sopraffina, intelligenza e “cattiveria” agonistica.
    Poi Mc Enroe perse motivazioni e riprecipitò sul finire in un altra serie negativa per poi poco dopo in pratica rititrarsi.
    4) Il problema è che bisogna vedere se Federer ha la capacità di applicare questo schema, certo non rientra nei suoi meccanismi naturali da mai. Ma sicuramente ha la classe per poterlo fare. Con questo non intendo che deve eseguire il chip & charge sistematicamente (sarebbe un suicidio) ma scegliere oculatamente le occasioni sempre però con un alta percentuale di attacchi specie in controtempo.
    Aspetto una tua. Se sei d’accordo però non mi fare il bastian contrario per mestiere.
    Ciao

  114. antoine scrive:

    x luca.
    Grazie per il sostegno ma, d’altronde, sono troppo sicuro di quello di cui discutevamo. Però il miglior Borg non è che si è cominciato a vedere dal 1980 come ha scritto nel post. Altrimenti avtrebbe voluto dire che aveva dominato la scena per un anno o poco più. Nel 1978 diciamo che si concretizzò pienamente la straordinaria ascesa psicofisica e cominciò il suo mito di imabattibile o quasi su ogni superficie compreso il cemento e al coperto. Si perchè vero che non ha mai vinto gli US open ( e qui si dovrebbe aprire un capitolo a parte sul perchè). Ma ha trionfato in un sacco di tornei di quelli che oggi si chiamano master series sconfiggendo a più riprese Connors e chiunque altro escluso supermac con cui ha un bilancio di 7 pari.
    Però, ripeto, non sono e non voglio fare il nostalgico. Quella di domenica, e qui non sono d’accordo con te, è stata una grandissima straordinaria partita di tennis di cui ho pochi ricordi per le emozioni e la qualità espressa.
    Ciao

  115. Karlovic 80 scrive:

    In questi ultimi mesi ad oggi,a parte Federer,l’unico in grado di poter annientare Rafa è stato il buon Ivo Karlovic.Al Queen’s,che a mio avviso è il torneo più veloce del circuito,Ivo ha messo seriamente in difficoltà il morale n°1 al mondo.A parte i 35 aces e una marea di servizi vincenti,il Croato quasi sempre seguiva la prima a rete,chiudendo parecchi punti con ottime volèe di diritto.Ivo andava in difficoltà con la seconda,rischiata poco e non troppo efficace.Fossi Karlovic tirerei la seconda molto più forte,a costo di fare qualche doppio fallo in più,come Ivanisevic insegna.

    In quella gara parvero di scontrarsi il primo e secondo giocatore al mondo,tanto fu equilibrata la gara,con Rafa vincente per pochissimi punti nei tie break decisivi.Forse,Ivo,con le sue caratteristiche è uno dei pochi a non temere Nadal.

  116. siglomane scrive:

    Antoine, siamo qui per buttare opinioni e ipotesi. Nessuno pretende di essere il detentore della Verità, e probabilmente in questo caso hai ragione tu. Detto questo, non vedo come il Nadal di oggi possa perdere da un Federer. I prossimi US Open saranno davvero decisivi per dare un giudizio definitivo sugli attuali Federer, Nadal e Djokovic.
    Aggiungo un’altra cosa: per me Federer dal febbraio 2007 non ha più la “voglia”, la “cattiveria agonistica”. Lo si vede quando palleggia svogliatamente di dritto e rovescio, tra una stecca e l’altra.

  117. luca scrive:

    @antoine e siglomane
    Su you tube c’è un filmato relativo alla finale del RG 1981, che esemplifica la velocità dell’Orso.
    In un commento è riportato che - durante tutto il match - le pulsazioni di Bjorn erano attestate a 50 - !!!!!!!! - battiti al minuto, con un picco di 55 durante il quinto set.
    Non so quale sia la fonte di tale info, certo che al quinto Lendl appariva stravolto ed oramai senza risorse da spendere; l’Orso continuava a volare sul campo senza sforzo apparente. A riposo aveva 35 battiti al minuto !!!!!
    Il match fu ben strano. Era come se IceBorg stesse dando segnali di quel che accadde in seguito. Svogliato. Poi al quinto sembrò come volesse sbarazzarsi di Lendl, tanto che lo liquidò con un 6/1.

  118. Angelo Bartoloni scrive:

    Finalmente un articolo degno di un sito dedicato al tennis con considerazioni tecniche e tattiche senza cadere in mere discussioni da bar dello sport che, invece, hanno contraddistinto altri articoli apparsi sul blog con evidenti manie di protagonismo e di “edonismo”… Tornando agli aspetti più puramente tecnici concordo totalmente con l’analisi tecnica e, anche io, non credo che la soluzione del back di rovescio suggerita non sia la migliore per contrastare il gioco potente dello spagnolo. Penso invece che il buon Federer debba sfruttare al massimo le potenzialità di cui dispone e cioè il servizio e il dritto. In definitiva il suo gioco deve essere estremamente aggressivo sin dalla risposta al servizio per togliere l’iniziativa a Nadal. Infine un’ultima considerazione sull’articolo: sembra che Nadal sia, in questo momento, quasi imbattibile e che, quindi, ciascun avversario, Federer compreso, debba adeguarsi e trovare le contro misure al gioco dello spagnolo. Non esiste e non esisterà mai, a mio parere, un tennista imbattibile e anche certi risultati, non troppo lontani nel tempo, dimostrano che anche Nadal non lo sia…

  119. Masssi scrive:

    Ragazzi ma vi rendete conto che in tutto il circuito ci sono solo due giocatori (Federer e Nadal) ad aver vinto più di due slam? Safin e Hewitt sono fermi a quota 2, Roddick, Djokovic, Moya e Johansson a 1… Non credo che nella storia del tennis si sia mai verificata una cosa del genere… Se poi si considera che Federer ne ha vinti addirittura 12 e Nadal cmq 5 direi che ben venga questa rivalità, altrimenti anzichè un duello ci troveremmo di fronte a un vero e proprio monologo (Federer senza Nadal avrebbe vinto almeno 2 finali su tre se non tutte quelle disputate al Roland Garros)… Per il resto non vedo una situazione rosea dal punto di vista dell’equilibrio in futuro: probabilmente si aggiungerà Djokovic, ma se prendete gli attuali primi dieci del mondo dubito che qualcuno possa aggiudicarsi uno slam a meno di concatenazioni di eventi clamorose… Se poi mi dite che il futuro sono Monfils e Murray allora son dolori…

  120. Voortrekker Boer scrive:

    Karlovic 80, il torneo di Dubai si gioca e si è sempre giocato su Rebound Ace, non a caso fino al 2007 tantissimi pro si andavano ad allenare lì per l’Australian open. Lo si desume anche dal fatto che il sito WTA dà come superficie del Tier II di Dubai (stesso impianto usato per i maschi) il Rebound Ace. Il DecoTurf è presente solo nei seguenti tornei : Los Angeles, Indianapolis, Washington, New Heaven, Toronto/Montrèal, Cincinnati e le Olimpiadi di Beijing.

    Nadal e Federer sul DecoTurf non si sono mai scontrati.

  121. anto scrive:

    Leggo sempre volentieri Roberto Commentucci, mi piace la sua pacatezza, la classe nello scrivere, senza mai voler scendere a polemica. Il blog di Ubaldo è sempre più bello anche perchè ci sono stili differenti, wild scalzi, sir commentucci, Computer Bisti, tamagogi Fimiani

  122. Alex da Livorno scrive:

    @ Roberto Commentucci

    Grazie per l’apprezzamento ai miei comment!

    Rispondo alle tue comunque logiche controdeduzioni:

    1) per Shangai superficie più rapida io intendevo come combinazione velocità della palla - altezza del rimbalzo
    2) Ferrer è arrivato in finale anche perchè in grandissima forma, mentre i suoi avverasari (meno Federer!) diretti erano bolliti! Inoltre, allo US Open che tu ritieni a ragione veduta uno dei più veloci, Ferrer ha fatto un gran torneo battendo proprio Rafa.
    3) Se fai caso pure io ho scritto che Rafa cala di rendimento da luglio in poi, infatti, la sua preparazione è specifica per arrivare al 110% al Roland Garros, quindi, per forza di cose arriva a Wimbledon in formissima. Quest’anno poi, con la forzata interruzione di Roma è arrivato ancora più in palla.
    Infine aggiungo: vuoi un difetto di Rafa? La cattiva gestione dei tornei: ne fa troppi (vedi Stoccarda senza senzo dell’anno scorso subito dopo W.) e spende troppe energie in una porzione ridotta dell’anno. In quest’ottica R. è superiore, anche perchè spende meno a giocare. Vedrai che l’anno prossimi, senza mononucleosi, sarà tutta un’altra musica, crisi esistenzial - nadaliane permettendo!!

    Con simpatia,
    Alex

  123. antoine scrive:

    x luca.
    Si lo so (lo sappiamo meglio): Borg era un fenomeno “extraterrestre”. Praticamente mai visto respirare affanosamente nemmeno dopo uno scambio furioso, mai visto sudare copiosamente e aveva 36 (non 35 mi risulta) battiti al minuto a riposo. Era una cosa mai vista prima sui campi da tennis e nello sport in genere, tant’è che vinse (mi pare nel 78) una gara di decatlhon organizzata con altri assi di sport differenti.
    Però perdonami: non puoi dire che Federer è una “schiappa” o che Nadal nemmeno si avvicina a Borg e che la finale di domenica è si e no nelle prime venti più belle. Questa sarebbe una distorsione e una mistificazione della realtà e della storia. Nadal è un campione, Federer ovviamente pure, Borg (per il momento) lo è stato probabilmente ancora di più.
    Però se Federer riuscisse a ribaltare questo gap rapporto di forza attuale (come l’ho espresso nel penultimo post) e vincere ancora qualche torneo dello slam cosa diremmo?
    Lo stesso per Nadal negli anni a venire.
    Io non mi butterei così proditoriamente a sancire giudizi definitivi a meno che uno, per tifo, partito preso o per nostalgia, si sia impuntato a ritenere le cose di una certa epoca migliori del presente.
    Ciao

  124. Karlovic 80 scrive:

    @Voortrekker Boer
    Boero,forse ti sei confuso col torneo di Doha in Qatar.Li si gioca sul Rebound Ace,ed è un torneo pre Australian Open,giocandosi ad inizio Gennaio.

    Io parlavo di Dubai,Emirati Arabi,torneo giocato a Marzo,quindi post Australian Open,torneo giocato sul DecoTurf.

  125. luca scrive:

    Federer vuol battere Nadal al RG ? Allora attacchi in back sul rovescio, e comunque gli tenga la palla bassa sul rovescio senza peso.
    Costringerà Nadal a rimandare moscio dall’altra parte della rete.
    Altre chances a questo punto della carriera non ne ha.
    E se continua a rimanere a fondo scambiando pallate, rischia pure sul veloce.
    @ antoine
    Gli Us Open 80 furono scippati a King Bjorn, con un madornale errore arbitrale sul 3/3 del V set. Senza il quanle l’Oros - Lui sì - avrebbe fatto il Grande Slam.
    Round Robin Master 80 docet

  126. antoine scrive:

    x luca.
    Scusa ma non accetto tentativi, velati, di lezione e/o interpretazione di storia del tennis ne di lezioni su tattiche da adottare da Federer o altri giocatori.
    Te lo dico in questo modo ma non è arroganza ne presunzione ma solo consapevolezza di capire e conoscere qualcosa di tennis. Spudorata se vuoi ma sempre consapevolezza.
    Su cosa dovrebbe fare Federer mi sono espresso abbondatamente e non credo c’entri niente il solo back ripetuto sul rovescio. Comunque se vuoi rileggiti il post recente.
    Su Borg lo benissimo cosa è successo nel 1980 a New York (e in altre occasioni anche con metodi differenti): l’orso è stato derubato (2 punti rubati non 1) deliberatamente da una federazione americana che non ha mai digerito che a dominare il tennis fosse uno svedese e che lo stesso si rifiutasse di inchinarsi a chi gli voleva imporre di partecipare a un tot numero di tornei ecc.
    Però ora mi sembra il caso di porre fine alla diatriba Borg-Federer o chicchessia e a rivangare il passato entrando nei particolari per dimostrare la propria conoscenza ddi storia e personaggi del tennis.
    Io sono entrato in quest’argomento solo per rispondere a certe argomentazioni.
    Siamo in un post il cui argomento è Federer quali chances ha per ribaltare la situazione e cosa deve modificare nel proprio gioco e approccio mentale.
    Credo sarebbe il caso di continuare a farlo fino a esaurimento naturale della discussione.

  127. Alex da livorno scrive:

    @ italico spaesato

    Grazie per essere stato l’unico a confermare esplicitamente le mie osservazione sull’erba lenta di Wimbledon, anche se non so se hai letto il mio commento! Se non l’hai fatto prova a leggerlo, le analogie ti divertiranno!

    Salutoni.

    @ andri 60

    ottima la tua teoria sull’ovale da 95, ed anche se Roger, che è un conservatore, non credo lìadottera mai, non la trovo impercorribile a priori. Ciao ciao.

    Commento finale:
    nessuno di voi blogghettari ha trovato indecoroso che gli ultimi 2 game siano stati giocati al buio? Io sì, e gli organizzatori di Wimbledon mi stanno ancora + sui c@£l!@n!

  128. luca scrive:

    @ antoine
    Penso che Federer non abbia bisogno di alcun consiglio. Forse è un periodo di forma e motivazioni calanti.
    Al massimo, provi il rovescio a due mani !!!!!!
    Circa gli Us Open 80, probabilmente la federazione americana non c’entrava nulla con un giudice di linea imbecille. Mi sembra una forzatura.
    Per il resto, giusto che la discussione riprenda il suo corso naturale

  129. Voortrekker Boer scrive:

    Karlovic80 non mi sono confuso con Doha. Pur essendo un torneo post-Australian Open dubai è in Rebound Ace ne sono abbastanza sicuro, primo perchè vidi il torneo dal vivo nel 2007 e notai le scritte “Rebound Ace” in piccolo vicino alle panchine dei giocatori, secondo perchè secondo il sito WTA il torneo Tier II di Dubai (che si gioca nella stessa sede dei maschi) è classificato come Rebound Ace.

    Andando poi per esclusione c’è il sito della corporation che produce il DecoTurf che fuga ogni dubbio catalogando gli unici 6 tornei (più olimpiade) in cui si gioca sul DecoTurf

    http://www.decoturf.com/tournaments.html

  130. Voortrekker Boer scrive:

    http://www.tennisforum.com/showthread.php?t=346517&page=2

    Infine un commento di Ameliè Mauresmo, che specifica la superficie del torneo di Dubai.

  131. Agostino scrive:

    Scontro titanico tra il boero ed il pivot sul deco turf e reboubd ace. Potranno le prove del boero essere confutate dal supremo vate delle superfici?
    Resterei in attesa di sviluppi

    OT:@ Antoine, rivolgendoti ad Italo, hai scritto:
    “Forse sei entrato ora per la prima volta nel blog e non hai letto a sufficienza i post degli altri ma tutte le cose che hai detto sono trite e ritrite. Vediamo se riusciamo a innalzare un pochino la qualità e l’originalità degli interventi”
    Io credo che un blog debba consentire a tutti di esprimersi, senza che si levi un appassionato, armato di eccessiva presunzione, a sindacare la qualità degli interventi. E poi, non puoi fare certo una colpa ad Italo se ha scritto omettendo di leggere i passi scelti della tua polemica con siglomane su Borg e Noah… suvvia…

  132. Karlovic 80 scrive:

    @Voortrekker Boer
    Certo sul sito della DecoTurf non c’è il nome di Dubai.Poi se hai visto il torneo dal vivo,e sei sicuro,io mi fido.
    Comunque sul sito dell’Atp c’è scritto che il torneo di Dubai 2008,vinto da Roddick,si è giocato su DecoTurf:
    http://www.atptennis.com/en/common/TrackIt.asp?file=http://www.atptennis.com/1/posting/2008/495/mds.pdf.

    Spero che il link si veda,da non esperto di Pc.
    Adesso a memoria non ricordo le immagini televisive del torneo,ricordo solo che Roddick si trovò a meraviglia su quel cemento simile agli Us Open.
    Poi,se hanno sbagliato,la colpa e dei signori dell’Atp!!!

  133. Karlovic 80 scrive:

    Boero,come al solito non sono in grado di mettere i link.Nella pagina del sito Atp riservata ai tornei in calendario,cliccando sul torneo di Dubai e sul “main draw”,appare in alto a destra sia la superficie,il DecoTurf,sia il montepremi.Poi si vede il main draw.

    Tu,conoscendo anche la lingua Inglese,sei molto più pratico di me col Pc.

  134. antoine scrive:

    x luca.
    No no, non era un giudice imbecille. Gli errori furono talmente clamorosi che se ne parlò per diverso tempo. Mi ricordo anche l’articolo di Tommasi all’epoca in questo senso. Tant’è, come tu hai ricordato, che Borg si in****ò e indignò a tal punto che poi al WCT-masters successivo (non ricordo la città forse Houston a quel tempo) inscenò una clamorosa protesta su un altro punto contestato nel round robin contro McEnroe.
    Tre-quattro minuti di protesta plateale col giudice che alla fine gli inflissse un penalty point, ma Borg vinse lo stesso al tie break del 3°.
    Ovviamente una cosa mai vista da Borg ma questa la dice lunga su cosa pensasse anche lui in quel periodo e come non gli fosse andata giù la sconfitta, in quel modo, di pochi mesi prima agli US open tanto più che sentiva la fine della sua carriera e avrebbe giocato ancora per poco, e lo aveva apertamente già dichiarato, essendo nauseato un pò dal tennis.
    Con questo credo abbiamo esaurito l’argomento “do you remember?”. Torniamo ai giorni nostri e agli argomenti di attualità.
    Comunque fa piacere trovare gente preparata come te che non parli di tennis solo da Federer in poi o poco più.
    Ciao

  135. Karlovic 80 scrive:

    Poi,guardando le foto dei sei campi di Dubai,mi sembrano tale e quali ai campi Statunitensi.Anche nel colore,cioè Olympic Blue per l’interno,e Spring Green per l’esterno.

  136. antoine scrive:

    x luca.
    Tu dici che Federer non ha bisogno di qualcuno che lo consigli??!!
    Mah, a me sembrerebbe invece scontato il contrario. Ma non deve snaturare in alcun modo il suo gioco, come qualcuno assurdatamente propone, deve semplicemente ragionare di più ed essere meno prevedibile attacando in controtempo (ho già descritto nei dettagli come).
    Quindi io dico che se Federer non si dota non di un allenatore ma di un vero consigliere, qualcuno che gli voglia bene, avrà ancora da chiappare delle legnate e non solo da Nadal.
    Vediamo se è così o no. Spero per il nostro amato sport che Federer risorga e avere questo trio di grandi giocatori come da tempo non si vedeva.

  137. +PSTN+ scrive:

    @Voortrekker Boer
    In seguito alla quasi, ahimè, morte del vecchio “Avviso a voi naviganti…” (versa in condizioni di coma pietoso) se mi è concesso volentieri sarei gradito se tu potessi versare commenti anche qua: http://freeforumzone.leonardo.it/forum.aspx?c=163091&f=163091

    Il mio è una sorta di timido invito.
    Mi spiego meglio: non v’è bisogno d’inviti da parte di nessuna ma, personalmente, mi farebbe piacere leggere tuoi commenti anche su quel forum.

    Mi scuso del disturbo.
    Saluti

  138. +PSTN+ scrive:

    Lo stesso invito lo rivolgo a Jan ed è esteso in generale soprattutto ai vecchi passanti nel (quasi) Fu “Avviso ai naviganti….”, in caso volessero.

  139. Voortrekker Boer scrive:

    L’ATP non specifica mai le superfici, mette sempre la laconica dicitura hard outdoors, hard indoors oppure carpet che non aiuta.

    Il fatto che il torneo non sia presente nel sito della corporation DecoTurf mi lascia molti dubbi, se il torneo si giocasse veramente su quella superficie perchè non inserirlo?

    Roddick su quel cemento si è trovato bene e su questo sono d’accordo, ma la superficie non mi è sembrata più veloce degli altri anni. Il fatto che poi la Mauresmo nel link dica che si giochi su Rebound Ace che è la sua superficie preferita a mio avviso fuga ogni dubbio.

  140. +PSTN+ scrive:

    Caro Antoine, probabilmente tu ancora non conosci il fido Luca altresì noto come Difensore del Sacro Sepolcro Borghiano.

    Lo si evince perfettamente da questa tua frase rivolta allo stesso:
    “Comunque fa piacere trovare gente preparata come te che non parli di tennis solo da Federer in poi o poco più.”

    Un cordiale saluto a Luca.
    Ti faccio notare questa tua mirata profezia/gufata di cui non ricordo la collocazione temporale (forse prima della finale di Amburgo).
    “Io non me la sentirei di azzardare pronostici per domani; ma per RG e Wimbledon pochi dubbi : il vincitore non sarà Federer”
    Successivamente poi invitavi il fenomeno elvetico a concentrarsi sugli Us Open.
    E’ inquietante l’effetto che ha avuto la tua tortura con spilloni sulla bambolina da te scupolosamente acquistata per l’occasione.
    Hai ordinato pure a Giove Pluvio di fare il suo corso e interrompere il match con relativa rimonta per poi rendere più amara e pesante la sconfitta quando c’era stata anche la minima illusione di potercela fare per la sesta volta consecutiva?
    Peccato però che Nadal abbia eguagliato l’accoppiata del tuo Orsetto…e vabbè cosa vuoi la botte piena e la moglie ubriaca?

  141. luca scrive:

    @ antoine
    Ti ringrazio per l’immeritata considerazione; se acconsenti, ti cedo volentieri il ruolo di “difensore del Santo Sepolcro Borghiano”, che qualcuno - alias il simpaticissimo Stefano Grazia - mi ha appioppato a seguito dei miei monotematici ed ossessivi interventi mirati a preservare il ricordo dell’inavvicinabile Bjorn Borg.
    La mia parte l’ho fatta
    Ciao

  142. jan scrive:

    Grazie, +PSTN+. Ti ho risposto nel vecchio “Avviso a voi naviganti…”

  143. valerio scrive:

    caro PSTN io sono andato a vedere qualche volta il fu”avviso ai naviganti” ma purtroppo non c’erano nuovi commenti..che con la profanazione del centre court siano finiti anche i commenti su quell’articolo?? personalmente continuare a scrivere li sarebbe meno dispersivo..

  144. antoine scrive:

    x +PSTN+.
    No in effetti non lo conoscevo, ma mi sono reso conto presto, come hai visto, che ha una fissa anche a ragione dai, per l’orso.
    Fammi sapere cosa ne pensi delle mie considerazioni, mi diverto molto a scambiare opinioni e apprezzo comunque interventi come i tuoi non banali tesi a ricercare il mistero della vita quindi del tennis. (eheh…secondo te scherzo o no?)
    Ti posto l’intervento sul tema del blog in un mio intervento precedente. Fami sapere cose ne pensi:

    Perdonami siglomane,
    non è per rinfocolare la polemica con te che come ho detto mi rimani pure sinceramente simpatico per come ti esprimi ma, la precisione, non è solo andarsi a rivedere gli annali e i punteggi degli incontri passati e riportarli pedissequamente. C’è anche e sopratutto, ripeto, una precisione del commento, dell’analisi del problema in questione. Allora ti dico:
    1) La palla corta a Nadal, se lo hai visto giocare più volte come credo, gli fa un baffo o quasi avendo gambe esplosive (tipo Sampras) e muovendosi benissimo in avanti al contrario di Federer. Infatti, sempre se ci hai fatto caso, molto spesso converte questa situazione a suo vantaggio con una controsmorzata o con untocco lungoriga o incrociato tale da spiazzare l’avversario. Questo dimostra che ha anche sensibilità (proprio come faceva sempre il buon Pete).
    2) Dici che Federer non ha la palla corta. Ma certo Federer non ha nei suoi colpi e nei suoi schemi questo tipo di soluzione. Ma anche pure fosse il contrario tu pensi che facendo qualche palla corta vincente potrebbe rovesciare i rapporti di forza con Nadal? Non credo proprio. Se poi la facesse regolarmente diventerebbe anche prevedibile quindi ancora peggio.
    3) Il sistema per battere questo Nadal (se esiste) è cercare la rete e attaccarlo in modo ossessivo (ma non prevedibile) cercando di togliergli il tempo. Non c’è altra soluzione. E’ quello che a un certo punto fece Mc Enroe con Lendl per uscire da una serie negativa col ceco che quasi gli aveva fatto venire l’esaurimento nervoso. Me lo ricordo molto bene. Questo accadde, per la precisione, dal Masters del 1983 in poi e culminò nel 1984 con la finale agli US open, in cui supermac diede una dimostrazione di classe sopraffina, intelligenza e “cattiveria” agonistica.
    Poi Mc Enroe perse motivazioni e riprecipitò sul finire in un altra serie negativa per poi poco dopo in pratica rititrarsi.
    4) Il problema è che bisogna vedere se Federer ha la capacità di applicare questo schema, certo non rientra nei suoi meccanismi naturali da mai. Ma sicuramente ha la classe per poterlo fare. Con questo non intendo che deve eseguire il chip & charge sistematicamente (sarebbe un suicidio) ma scegliere oculatamente le occasioni sempre però con un alta percentuale di attacchi specie in controtempo.
    Aspetto una tua. Se sei d’accordo però non mi fare il bastian contrario per mestiere.
    Ciao

  145. anto scrive:

    Il vero problema di Federer è che non ha un coach che lo possa squotere dal torpore che negli ultimi mesi lo ha attenagliato. L’attuale coach è una mezza figura, ci vuole ben altro per il numero uno del mondo (ndr ancora per pochi mesi)………

  146. Karlovic 80 scrive:

    @Voortrekker Boer
    Spiace contraddirti,ma il sito dell’Atp quasi sempre specifica il tipo di superficie.Purtroppo non so mettere il link in pdf.Comunque ti indico la procedura sul sito Atp:clicca su Tournaments,poi Calendar,e ti compare la schermata dei vari tornei.Clicca sul torneo specifico che vuoi vedere,es Dubai,e ti esce la schermata Tournament Profile,poi vai su singles draw,e ti esce la pagina in pdf con scritta su la superficie dettagliata,il montepremi e i vari cammini dei giocatori.
    Ovviamente vale solo per i tornei già giocati.E non quelli da giocare.Specificatamente su Dubai c’è scritto che si gioca su DecoTurf.

    E se la memoria non mi inganna anche il torneo Atp di Tokyo si gioca su quella superficie.Oltre che le Us Open Series.

    Poi,sono curioso di vedere se il torneo Atp di Pechino(non i Giochi Olimpici),deciderà anch’egli di affidarsi(come i Giochi)al DecoTurf.
    Per la cronaca il torneo Atp Cinese si gioca sul PlexiPave.

  147. +PSTN+ scrive:

    Ennò carissimo Luca, nessun passaggio di testimone: quel ruolo è e sarà esclusivamente Tuo!

    Non vorrei peccare di pignoleria ma mi pare non sia “Santo” bensì “Sacro”…

    @Jan
    Ti rispondo di là…

  148. luca scrive:

    @ +PSTN+
    Ok, ritiro le dimissioni da sacerdote Borghiano; però adesso mi concentrerò anche a tifare Federer. Che duri il più a lungo possibile, e che trovi quanto prima la serenità per strapazzare Nadal ( e Djokovic ). Che agli Us Open non consumi la sua vendetta ?????
    Beh, ora che la mononucleosi è un lontano ricordo, e la pressione di dover vincere sempre è un pò diminuita, penso sia lui il candidato più accreditato alla vittoria agli Us Open.
    Pe Federer sarebbe un viatico formidabile per il 2009

  149. Kalash scrive:

    Analisi straordinariamente lucida. Personalmente credo che la sfida che si pone a Roger sia molto stimolante. Avendo un grande senso per la storia del tennis, non potrà non rendersi conto che di solito partite come quelle al Roland Garros e a Wimbledon precedono un definitivo passaggio di consegne tra numeri uno (un esempio su tutti, ovviamente, le finali di Wimbledon e US Open tra McEnroe e Borg nel 1981 con successivo ritiro dello svedese). Per diventare il più grande giocatore di tutti i tempi Roger deve riuscire a ribaltare la situazione a partire dalla seconda metà di questa stagione. A tal fine deve sicuramente ritrovare una completa efficienza fisica (quella pancettina sempre più accentuata non è davvero un bel vedere). Sono perfettamente d’accordo con l’analisi tecnica. Roger non è stupido e sino ad oggi le ha provate un pò tutte. Tuttavia, quasi tutte le partite contro Nadal sono state caratterizzate da momenti di autentico dominio dello svizzero cui sono seguite pause nervose proprio nei momenti più importanti (ad esempio i due match point malamente sprecati durante la finale al Foro Italico nel 2006). E’ come se lo svizzero dovesse sentirsi sull’orlo del baratro per reagire violentemente, ma gli mancasse la necessaria cattiveria per “uccidere” il suo avversario quando ne ha l’opportunità. Anche a Wimbledon, all’inizio del quinto set, avrebbe dovuto aggredire senza requie nel corso dei primi due turni di servizi di Nadal, che sicuramente era sull’orlo del crollo. Nadal è un giocatore straordinario, ma è pure vero che se Federer ha le capacità tecniche per riuscire a procurarsi le occasioni per metterlo in difficoltà (17 palle break nei primi due set nella finale a Parigi l’anno scorso, 12 palle break sprecate durante la finale di Wimbledon quest’anno) un diverso atteggiamento mentale, oltre ad una ritrovata efficienza atletica, dovrebbe consentirgli di smentire lchi lo vuole irrimediabilmente sul viale del tramonto.

  150. Spiff scrive:

    Bah, ottima disamina, concorderei anche “in toto” con quanto scritto, se non avessi visto Roger strapazzare, anche sulla avversa terra, il fenomenale maiorchino, seppur per un lasso di tempo limitato.
    Se i limiti fossero tecnici, ciò non sarebbe mai potuto accadere (4 a 0 a Montecarlo, 5 a1 ad Amburgo).
    A mio avviso invece i problemi di Roger sono più che altro mentali, ovvero:
    1) l’aver finalmente trovato un avversario all’altezza mette a nudo alcune sue insicurezze su cui non aveva mai avuto la necessità di lavorare in passato
    2) Roger pensa troppo!!! Tutte le volte in cui ha avuto le cosiddette fiammate effimere è stato in situazioni mentali di grande libertà. Quando hai una varietà enorme di soluzioni sei anche obbligato a pensare di più. Nadal invece non ne ha bisogno, lui picchia e arrota sempre e comunque (e lo fa divinamente, non c’è che dire!), oltre ad essere molto bravo a infilarsi nelle piccolissime crepe (mentali e in parte anche tecniche) del basilese per fare danni.

    Un coach con i contro-attributi e un grande carisma è d’obbligo.
    Così come mi piacerebbe un “clinic” da Stefan Ednerg che qualcosina sul rovescio (e, già che c’è, anche sul batto&scendo) ce l’avrebbe da dirgli.
    Magari anche un maestro zen per l’aspetto mentale non guasterebbe.

    Sono assolutamente certo che a breve avremo Federer 2.0

  151. antoine scrive:

    x luca.
    Seee…calma ora. Non passiamo passare da un estremo all’altro. Inanzitutto ci sono i master series poi vediamo. Solo dopo quelli potremo dire qualcosa.
    Io vedo favorito Djokovic su tutti però a un patto: che prenda più sul serio il suo mestiere. Deve decidere. o fare le cose “alla Nadal”, e rimanere magari meno simpatico di quello che è oggi, o continuare in questa sorta di limbo tra l’impegno si ma con moderazione e qualche scenetta di cabaret che gli procura molte simpatie, tra cui la mia, ma non credo lo porterà molto lontano di più di quello che è oggi.
    Le potenzialità sono da n° 1 ma da qui a diventarlo ce ne corre.

  152. riccardo scrive:

    scusate, capisco la vostra delusione di federeriani, ma in alcuni mi pare prevalga la speranza più che la ragione. Dopo 5 anni di dominio fatevene una ragione, federer è in calo, ripeto non è finito, vincerà ancora degli slam probabilmente , ma gli anni migliori sono passati, è fisiologico. Chi pensa ad un 2008 da dimenticare in vista di un ritorno in grande stile nel 2009 temo si illuda. Per contro non mi stupirei di vedere federer vincere gli us open quest’anno e il master. 1 slam massimo 2 all’anno sono il massimo a cui potrà aspirare federer nei prossimi 2 o 3 anni. fa schifo?

  153. Spiff scrive:

    Riccardo, chi vivrà vedrà.
    Di Soloni e di profezie “apodittiche” (almeno nelle intenzioni, salvo poi non rivelarsi affatto tali) è pieno il globo terracqueo, certezze purtroppo non ce ne sono, né in un senso, né nell’altro.
    Godiamoci l’incredibile spettacolo che questi due stanno offrendo a noi e al tennis e stiamo a vedere…

  154. antoine scrive:

    x Agostino.
    carissimo ti leggo ora non avevo fatto caso al tuo appunto.
    Mica dico le cose per smontare le idee e le opinioni degli altri nel tentativo di ergermi al di sopra di chicchessia. Non vuol dire che in quel post Italico ha detto delle ******* a livello opinioni, ho precisato solo che le sue erano teorie oltremodo già espresse o dibattute onde per cui ci si aspetta di andare avanti nell’evolversi del dibattito.
    E’ normale invece, come tu stranamente non affermi, che il partecipante, a maggior ragione se novello, si preoccupi di leggere i post precedenti e si adoperi di conseguenza cercando di adeguarsi alla conversazione per dare il suo contributo di originalità. Al limite uno può dire: sono d’accordo o in disaccordo con tizio, ma non ripetere pedissequamente concetti già espressi 100 post prima.
    Saluti

  155. riccardo scrive:

    Ne avevi appena fatto una nel tuo commento precedente sulla versione federer 2.0.
    Da parte mia non mi sono mai nascosto da inizio anno e anche se non sono nostradamus qualcosa di tennis capisco e avevo detto:
    -Nadal vincitore a roland garros e wimbledon
    -Era federer finita (riguardo all’assolutismo degli anni scorsi ovviamente)
    -Fognini numero uno d’Italia entro 2 anni e primi 20 del mondo.

    Qualcosa l’ho già indovinato, per il resto vedremo con il tempo, però se mi permetti vale di più un pronostico indovinato e motivato più di mille commenti a posteriori.

  156. riccardo scrive:

    @spiff
    provo nuovamente a rispondere perchè il post scritto non è andato a buon fine.
    Veramente il tuo commento si conclude con una profezia.
    Non mi sento di fare nostradamus ma poichè un pò di tennis mi illudo di capirne faccio notare che dall’inizio dell’anno nei miei post continuo a battere sulle stesse previsioni:
    -nadal vincitore a roland garros e wimbledon nel 2008
    -nadal numero 1 entro la fine dell’anno
    -fine dell’era federer (riguardo solo all’assolutismo degli anni precedenti)
    -fognini migliore italiano e primo dei nostri entro 2 anni nonchè nei primi 20 al mondo.

    E’ tutto qui, questo è ciò che pensavo e che penso, poi forse sbaglierò però valgono più delle previsioni motivate che mille commenti a fatti già successi.

  157. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Federer deve semplicemente…..smettere di giocare sulla terra.
    Acquisirebbe vantaggi psicologici innegabili (tre o quattro sconfitte in meno da Nadal all’anno), oltre che fisici (salterebbe i tre mesi di tennis più faticoso), incrementando le possibilità di un finale di carriera più ricco di successi.
    Sampras lo faceva sempre, ricordate?
    Anche Borg, tra Dicembre e Marzo, non è che giocasse troppo, ricordate?
    Ma Borg il problema di fine carriera non se lo poteva porre.
    Non ha mai giocato a 26 anni compiuti (a parte ridicoli rientri), a ventisette non s’è neanche avvicinato……
    Io provocatorio? Può darsi, ma mica stupido….Quasi quasi mi propongo come coach dello svizzero, qualche consiglio buono gli ci vuole…
    Come? I campioni veri non fanno ’ste cose? Ma allora Sampras? E Borg?
    Non erano campioni veri? Sono confuso…….

  158. Voortrekker Boer scrive:

    Karlovic80 ho visto… forse hanno cambiato la superficie quest’anno (anche perchè ammetterai anche tu stesso che quast’anno era nettamente più veloce rispetto alle stagioni passate), ma non si spiega allora perchè la Mauresmo fosse convinta di giocare su Rebound Ace.

    Su Tokyo sono d’accordo. Certo che quel campo è davvero vecchio.

  159. Karlovic 80 scrive:

    Voortrekker Boer,a parte tutto.Mi fa piacere parlare insieme a persone come te,molto preparate su tutto.Compresi i campi da tennis.

    Si ritorna sul cemento by U.S.A.
    Infatti questa settimana si gioca Indianapolis,e la superficie usata è appunto il DecoTurf.
    Le palline sono le Wilson Extra Duty.

  160. +PSTN+ scrive:

    Scusate ma forse aldilà della superficie la maggior rapidità a cui si fa riferimento non è unicamente dovuta all’utilizzo di palle più veloci, le Head Atp?

    Personalmente son rimasto colpito dalla media di servizio di Roddick il quale in più occasioni ha superato pure i 235km/h.

    Ammettendo che la mia annotazione possa essere corretta allora anzichè velocizzare le superfici non sarebbe, al momento, sufficiente utilizzare palle di quel tipo?

    Negli Us Open Series che palle vengono usate? Veloci, lente, grosse?
    Grazie.

  161. Spiff scrive:

    Ciao Riccardo!
    No, la mia non voleva essere una profezia, è solo una sensazione di cui sono certo (infatti ho scritto “sono assolutamente certo che” e non “sicuramente accadrà che”)
    Personalmente non mi piace sentire frasi tipo “io l’avevo detto” o “io di tennis ne capisco” et similia.
    Non si tratta di stabilire chi ha ragione tra noi due. Abbiamo espresso due pareri diversi e li stiamo confrontando, è bello che sia così.
    Ad ogni modo scopriremo solo col tempo quello che succederà, nessuno qui possiede sfere di cristallo.
    Anzi, se vogliamo dirla tutta, ho più dubbi sulla durata fisica di Nadal (porta il suo corpo al limite, sottoponendolo a stress paurosi che, specie sul cemento, gli fanno correre grandi rischi) che non su quella “tennistica” di Roger.
    E mi auguro col cuore che la rivalità possa protrarsi per moltissimi anni ancora.
    Buona giornata!:)

  162. antoine scrive:

    x Marcelus Edberg Wallace.
    La tua teoria non è assolutamente infondata, specie da quest’anno in poi, con lo svizzero che si sarà rassegnato probabilmente a non fa rsuo mai il Garros. Ma c’è un piccolo problema anzi due forse tre:
    1) Federer così perderebbe un sacco di punti accumulati l’anno prima. Penso in questo modo scenderebbe non al 2° ma forse anche 3° o oltre. E poi l’ATP e sponsor vari non credo certo sarebbero molto felice di questo e farebbero pressioni in senso contrario
    2) Smettere l’attività agonistica per due mesi e più nel momento topico della stagione non credo sia ottimale dal punto di vista agonistico. Abbiamo avuto esempi anche in questo nel passato.
    Poi ricordiamoci di Lendl che ha fatto questo o quasi saltando Parigi per Wimbledon ma ha realizzato ben poco.
    3) E se Nadal disgraziatamente si infortunasse? Può succedere anche a lui no? Cosa fa Federer a quel punto? Si rode in silenzio o decide di cambiare la programmazione per riprovare a vincere a Parigi? Non credo farebbe una gran figura in questo modo…
    Quindi come vedi ci sono delle controindicazioni da pesare e molto.
    Però ripeto in linea teorica, e se Federer avesse come una specie di immunità rispetto agli altri, potrebbe anche essere un idea.

    Per quanto riguarda Borg è totalmente un altro discorso. Lui non giocava gli ultimi mesi perchè semplicemente perdeva motivazioni per non poter fare suo il grande slam e allora saltava l’Australia e inizio anno successivo riposandosi un pò con la federazione internazionale che però faceva pressioni per fargli giocare più tornei (guarda caso…).
    Ciao

  163. enzo cherici scrive:

    Non mi sembra corretto affermare che Sampras non giocasse sulla terra: semplicemente giocava meno. Il fatto è che proprio non gli riusciva.
    Non è certo colpa di Federer se arriva in finale al Roland Garros mentre Sampras le buscava dal primo Gaudenzi di passaggio!
    Federer perde da Nadal. E allora? Dove sta il problema? Quali altri giocatori vincerebbero sulla terra contro Nadal? Sampras perdeva contro “pizza e fichi”, eccola la differenza.
    Nadal poi ha dimostrato di poter battere Federer addirittura sull’erba (già dallo scorso anno a dirla tutta). Che facciamo? Non si gioca più nemmeno sull’erba in nome di un non dimostrato (e non dimostrabile a mio avviso) vantaggio psicologico?
    No. Federer fa benissimo a giocare sulla terra. Arrivi fin dove può arrivare e se troverà qualcuno più bravo che lo batterà (Nadal ma anche altri) gli stringerà la mano e si complimenterà come ha sempre fatto. È lo sport bellezza. Si vince e si perde. Altri in passato se la sono data a gambe in presenza del nuovo che avanzava. Spero che Federer non commetta mai lo stesso errore. Ma non mi sembra il tipo per fortuna.

  164. antonio scrive:

    analisi tattica ben articolata. che però non mi trova affatto daccordo.
    ragioniamo per assurdo: due anni fa si diceva che Nadal non avrebbe mai potuto vincere sull’erba: servizio troppo debole, rovescio non all’altezza, assoluta o quasi mancanza del rovescio in back, volee inesistente, movimenti sull’erba approssimativi e completamente diversi dall’amata terra.
    Credo che Nadal sia arrivato a vincere Wimbledon migliorando la maggior parte di questi aspetti. secondo l’articolo quindi tutto questo non serebbe mai potuto avvenire.
    Ritengo che ‘il miglior tennista di tutti i tempi’ possa e debba avere l’umiltà di mettersi in gioco per migliorare gli aspetti del proprio tennis in cui è ancora carente, come ha fatto il suo più temibile rivale.
    Federer è in grado di battere Nadal giocando alla Sampras, ma non mi riferisco taanto al serve & volley, ma alla capacità che aveva l’americano di non dare ritmo agli avversari variando molto il gioco e sopratutto alla capacità di giocare e concentrarsi al massimo sui punti che contano.
    per Sampras la priorità era tenere il servizio e giocare il game di risposta a tutta solo quando il punteggio si metteva bene altrimenti accorciava lo scambio tentando il vincente; tattica rischiosa, ma che gli ha sempre consentito di essere lucido e ‘riposato’ nei punti decisivi.

  165. Andros scrive:

    Perdonatemi, credo che la vicenda sia molto semplice. Perdonatemi se forse banalizzo un po’.

    Provo ad essere sintetico:

    1) Federer é leggermente calato come livello rispetto a 2/3 fa’; come minimo in continuità; basta vedere i matchs del tempo

    2) Nadal é MOLTO migliorato. Non mi dilungo, credo si sia tutti d’accordo

    3) Federer lo subisce mentalmente, è CHIARO.

    Perchè? perchè ha più da perdere, perchè dopo tutti quei matches persi , sulla terra e non, é umano che sia così, ed anche perchè sente e capisce che Rafa é MOLTO migliorato.
    Ragazzi, ma avete presente lo stato di confusione mentale dell’ultimo Montecarlo o Roland Garros o del secondo set (ed in parte anche del primo) della finale di Wimbledon di quest’anno? lo subisce mentalmente, ha cominciato ad avere paura di perderci…ed infatti… ci perde regolarmente!

    Scusate se forse banalizzo ma il tutto mi sembra estremamente…semplice da interpretare..!

  166. luca scrive:

    Io sarei cauto nel vedere Federer impossibilitato a grandi exploit anche al RG 09.
    E’ troppo giovane per essere in declino; e non è detto che Nadal debba ripetere l’anno prossimo i risultati di quest’anno.
    Ad Amburgo poco ci mancava che vincesse Federer; tenga la palla bassa col back sul rovescio bimane di Nadal.
    Ashe / Connors 75 può essere uno spunto per il 2009

  167. riccardo scrive:

    @andros
    Giusto, sono le cose che continuo a dire da tempo, semplificare non è affatto sbagliato e gli americani insegnano in questo senso.
    Poi ci sta anche che gli appassionati di tennis formulino centinaia di teorie e congetture fantasiose, va bene così, ma è ovvio che chi nel tennis ci lavora certe cose non le sogna nemmeno.

  168. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    I punti Federer può farli da ottobre a febbraio, se ha voglia.
    I ventisettenni vanno a calare, e non a crescere per prestazioni sulla terra, a meno che non siano Muster (doping), Korda (doping), Gomez (vabbè, non lo so, ma presumo doping) e Agassi (fenomeno).
    Se poi Nadal ripetesse l’exploit di quest’anno (exploit? ma se lo fa tutti gli anni!), forse raggiungerebbe i sette/otto slam (alla faccia del fatto che Federer non ha avversari).
    Quindi, giocare Wimbledon SENZA aver perso le ultime partite sulla terra (6/1 6/3 6/0 non è un bel ricordo), sarebbe indiscutibilmente un vantaggio psicologico.

  169. enzo cherici scrive:

    Giocare Wimbledon SENZA aver perso le ultime partite sulla terra sarebbe indiscutibilmente…da codardo ;-)

  170. +PSTN+ scrive:

    Condivido decisamente con gli ultimi commenti di Enzo Chierici.

    Colgo pure l’occasione per salutare il Difensore del Sacro Sepolcro il quale pare, dopo aver scampato il sesto Wimbledon consecutivo, ora tifi Federer per una devozione al presunto “bene” del tennis.

    Tuttavia questa novità non so se sia un bene o un male.

  171. luca scrive:

    @ +PSTN+
    Semplicemente, ammetto che un campione come Federer non nasce tanto spesso. Spero dunque che duri il più a lungo possibile, ora che i records dell’Orso sono pressochè imbattibili ( Soprattutto la percentuale delle vittorie nei tornei del grande slam : 90 % !!!!!!!! )

  172. Spiff scrive:

    Mi sfugge il motivo per cui chi lavora nel tennis ne debba SEMPRE necessariamente capire di più (per investitura divina probabilmente) di chi invece lo segue da semplice appassionato, ma sarà evidentemente un’anomalia mia!:)

  173. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    @ luca
    E ci credo, poi ha smesso……
    Pensa che, se Nadal smette a 25 anni, forse ha il 100% al RG….
    Il 100% mi sa che è imbattibile….chiedo conforto a Cherici, ma mi sa che è imbattibile….
    Con grande simpatia a Enzo Cherici, che vuole fregarmi la panchina di Federer anche se sa benissimo che ho ragione io…….

  174. Andros scrive:

    caro Spiff,

    personalmente NON lavoro nel tennis ma credo di dover ammettere che, mediamente, chi lavora in un qualsiasi campo è più competente degli altri.

    Generalizzare non è corretto ma normalmente è così. Ovviamente capita anche che ci siano molti appassionati che capiscano più di alcuni che lavorano in quel determinato campo.

    che dici?

  175. enzo cherici scrive:

    Caro Marcelus, la panchina di Federer te la cedo più che volentieri: non son degno. Quanto al resto, mi spiace ma proprio non sono d’accordo con te. Federer fa stbenissimo a giocare e tentare di vincere più partite possibili sulla terra, se poi arriva Nadal e lo straccia, amen. Bravo lui. Allora tutti quelli che sono stati massacrati da lui in questi anni che dovevano fare? Sparire dalla faccia della terra? ;-)

  176. enzo cherici scrive:

    Marcelus…ho controllato sul mio personalissimo cartellino: in effetti pare proprio che il 100% sia imbattibile ;-)

  177. Flavio D'Ulivo scrive:

    Perfetta sintonia con Antonio. Federer deve mettersi a lavorare nella direzione giusta. Allenamenti e partite a variare i modelli di gioco. I problemi psicologici con Rafa ci sono, ma fino a un certo punto. E comunque vengono prima quelli di gioco. Se si è più preparati e si sa cosa fare si ha meno paura di quando non si capisce quale soluzione adottare.
    Se Federer avesse così terrore di Nadal non avrebbe rimontato due set, nè annullato tre match point con quel coraggio. Naturalmente alla rimonta hanno contribuito servizio e diritto fenomenali e un pizzico di giustificato timore di Rafa. Ma sulla terra sarebbe finita 3 a 0 anche con l’interruzione. Per vincere, o almeno inguaiare di più Nadal, mancano un sacco di alternative variate tra loro: back di rovescio, cambi di ritmo, seve and volley, chip and charge, servizio ad uscire per poi accellerare all’improvviso, eccetera. E ovviamente, questa benedetta risposta da sinistra su cui Rafa lo mette sempre sotto e ne smaschera la testardaggine o miopia o chiamatela come volete.
    Se poi si vuol continuare a dire che il problema è nella testa si fa come con i nostri giovani: “eh! Non ha la testa!”…Si ma quando si insegna a fare le scelte strategiche e tattiche giuste?!

  178. Gianpaolo scrive:

    Rivisto la finale Wimbledon 2007. Annotazioni salienti: Federer meno maiale, con 3 o 4 chili in meno; Nadal invece più mingherlino, se così si può dire. Federer corre e mena come un maniaco ed è dominante - anche psicologicamente - rispetto a Nadal. Visti punti in recupero di Federer, errori “psicologici” di Nadal. Rovesci col giroscopio di Federer, rimbalzi alti comunque e stesso forcing asfissiante di Nadal, meno efficace col rovescio.
    La differenza, credo, sia il Federer Piè Veloce del 2007. Federer deve tornare a correre se vuole tornare a vincere contro Nadal. A dieta!

  179. Gianpaolo scrive:

    Naturalmente, Federer nel 2007 perde una miriade di punti per presunzione, o per forfait, dando per scontato alcune arrendevolezze di Nadal, mentre lo spagnolo alle volte recupera alla grande e mette i suoi proverbiali passanti da casa sua.
    E’ la bassa tensione che incominciava a fregare Federer, contro un Nadal che invece giocava sempre al max usufruendo di rimbalzoni lunari. Vista un’accelerazione di dritto di Federer che ha avuto un rimbalzo parabolico a mo’ di terra, a cui Nadal ha replicato col passante lungolinea come nulla fosse.
    Anche l’anno scorso il centrale non era così veloce.
    Mi piacerebbe chiedere agli organizzatori di Wimbledon cosa si prova a snaturare il torneo più illustre del mondo all’immanente dualismo dei giorni nostri.

  180. Gianpaolo scrive:

    sacrificare, non snaturare ovviamente

  181. Spiff scrive:

    Ciao Andros!
    Premetto che non volevo riferirmi a me stesso parlando di competenza da appassionato!
    Secondo me dipende. Nel senso che chi lavora in un campo ne sa sicuramente di più dell’uomo medio, se così lo si può definire. Ma se si parla di appassionati il discorso può tranquillamente cambiare.
    Pensiamo poi a tanti dirigenti sportivi (non solo nel tennis ma in molti altri sport) che hanno dato ampia dimostrazione di miopia e di scarsa competrenza. Questo per dire che non esistono verità assolute, ma singole persone che, indipendentemente dall’attività svolta, possono avere competenza oppure no.
    Inoltre penso che dipenda molto anche dalla disciplina. Un tecnico Ferrari, ad esempio, credo ne sappia molto di più della maggioranza degli appassionati di motori. Per altri sport invece, dove la tecnologia non è così influente, penso che il discorso possa cambiare.
    E comunque diffido di chi dice “io l’avevo detto” o “io si che me ne intendo”, l’esperienza servirà pure a qualcosa.
    Ciao!!:)

  182. luca scrive:

    Continuo ad esortare un pò tutti alla prudenza; “a pelle”, penso che Federer stia per concludere il suo periodo di rifiatamento, e mi auguro per Nadal che non lo incontri agli Us Open !!!!!!
    Probabile che Federer faccia suo il RG 09. L’importante è che non si ostini a fare a pallate da fondo ciecamente con Nadal; un pò di back sul rovescio bimane e serve and volley; lo hanno fatto in tanti anche sulla terra.
    La finale di Wimbledon dimostra che ha ancora voglia di combattere, ed è fisicamente a posto.

  183. Andros scrive:

    ciao Spiff,

    siamo in linea. Occhio però che sebbene dilettante sono un direttore sportivo di un circolo (scherzo…mi riferisco alla tua, giusta!, battuta sui dirigenti).

    Apro una parentesi, se mi si consente qui visto che si dovrebbe parlare di Federer e Rafa. (ai responsabili del blog: che dite?, apriamo una discussione costruttiva sui dirigenti che operano sul tennis?)

    Il discorso sarebbe lungo ma provo a sintetizzare.

    la premessa é che lo sport italiano e non solo il tennis si “regge” grazie al lavoro dei dirigenti dilettanti, in genere dei puri appassionati disinteressati. Ho molte conoscenze anche in altri sport e funziona quasi sempre così.

    Nella mia esperienza decennale, di un circolo abbastanza importante, con tante squadre anche ai massimi livelli, la cosa sconcertante è che i peggiori e quelli che veramente ostacolano e persino disincentivano il lavoro dei “dirigenti hobbysti” come me, sono i dirigentucoli dei comitati reginali e delle Federazioni.

    Potrei citare vari esempi persino di segretarie di comitati regionali di regioni importanti che contano più dei loro presidenti, che fanno squalificare giocatori per ripicca, di passaggi di testimone di cariche alte tra amichetti molto discussi come se si trattasse di una dinastia monarchica.

    Vi prego, non mi dite “tanto è così”, “lascia stare”. Perchè, se perlomeno non ne parliamo in termini critici ma costruttivi, non miglioreremo mai.

    Non voglio entrare in polemica e soprattutto non voglio essere negativo.

    Cerco di vedere il positivo che la nostra Fedrazione sta facendo. Qualcosa di positivo c’è. Ancora troppo poco ma molto meglio del recente passato.

    Un saluto ed un incoraggiamento a tutti coloro che si dedicano senza alcun compenso o altro interesse al nostro sport ed ai nostri giovani.

    Andros

  184. Spiff scrive:

    Caro Andros, concordo.
    E’ proprio quello che intendevo io (e tu conosci l’ambiente molto meglio di me, evidentemente).
    Il presente è un po’ “meno peggio” del disastroso recente passaggio, ma di strada credo ce ne sia ancora molta da fare.
    Io penso che il valore di una Federazione si valuti anche dal numero di buoni giocatori che è in grado di sfornare. Se è vero che i grandi campioni nascono una volta ogni tanto, i buoni giocatori si costruiscono con strutture all’altezza e dirigenti capaci e oculati e conseguenti strategie efficaci.

    Ps: interessante il parallelismo con la Chiesa!! Ad alti livelli fanno quasi scappare la fede, a livello locale invece trovi persone straordinarie che ti riconciliano con la vita! E lo dico da cattolico fervente!!:)

  185. Sandro - Zizza scrive:

    Tutto giusto ma, se mi permetti, le conclusioni non sono del tutto convincenti.
    E’ vero, Federer ricorre al suo schema base Servizio e dritto che è nella sua natura. Ma, per fortuna, la sua natura non è solo questo (altrimenti potrebbe essere un Roddick qualunque).
    Nel suo bagaglio Federer ha anche un ottimo gioco di volo ed un rovescio che può indifferentemente giocare sia in top che in back.
    Ciò che rende perplessi, come più volte sottolineato da Clerici, è proprio l’utilizzo ossessivo del top (spesso molto corto) nonostante il suo rovescio naturale sia proprio il back senza contare che il back sull’erba rimane una risorsa che paga. Questa è sicuramente miopia.
    L’impressione che si ha spesso è che Federer testardamente voglia superare Nadal al gioco “vediamo chi tira più forte” (“o a chi ce l’ha più lungo” - Andrea Scanzi docet).
    Un’altra cosa. Federer è ormai giunto al punto più alto della sua carriera, mentre Nadal, in continuo miglioramento, ci sta arrivando. Come può pensare di potere avere la meglio sullo spagnolo utilizzando le stesse armi come in passato? Il 2006 è ormai lontano, il 6-0 che gli rifilò nel primo set non potrà più esserci.
    Sono convinto che Federer possa apportare variazioni tattiche al suo gioco, è uno dei pochi (se non l’unico) che se lo può permettere. Se questo non avverrà probabilmente sarà destinato, non solo sul rosso, ad essere sempre sconfitto perfino nel suo amato giardino.

    Sandro.

  186. roberto scrive:

    gran bell’articolo, non c’è che dire, anche perchè è stato detto già tutto…complimenti

  187. ballo scrive:

    Il problema è che stia

  188. balu90 scrive:

    Il problema è che stiamo proprio criticando, a buon diritto, il generale di non disporre dell’artiglieria. Il fatto che non ne dispone non lo giustifica perchè questa è la sua natura, ma anzi è proprio il punto. Se Montgomery in battaglia avesse ordinato di sparare sempre con il medesimo fucile e sempre nella medesima direzione (perchè è questo che Roger fa) i suoi soldati non lo avrebbero assolto perchè era nella sua natura di sublime ed elegante sparatore unidirezionale ma lo avrebbero tacciato di incompetenza, se non di pazzia (nel nostro caso di forte miopia tattica).
    Un generale che non è un tattico non è un generale.
    Un tennista che non è un tattico è un tennista, ma incompleto.
    Altro è dire che non la usata perchè non ne dispone, ma questo è tautologico, è non risolve il problema, ma lo pone.
    Per quanto riguarda la via d’uscita per Roger penso dovrebbe fare due cose essenziali: entrare piu possibile nel campo (e non dovrebbe riuscirgli cosi difficile) e rendere lo scambio meno complesso e prolungato possibile (come ha detto Roberto) servendosi della palla corta.

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