Martina Caregaro, il tennis negli occhi…

 
1 Maggio 2008 Articolo di redazione
Author mug

La giovane valdostana, 15 anni, sta impressionando in questi primi mesi di 2008. Una giovane promessa, una ragazza seria, una tennista che sa quello che vuole.

Di Alessandro Nizegorodcew

Martina Caregaro

Il campo numero 3 del circolo del Real, a Roma, è forse uno dei peggiori campi possibili per vedere un match di tennis, completamente privo com’è di tribune. Recatomi al torneo per assistere al primo turno, mi fermo sul campo numero 1, dove una Giulia Remondina in pessima forma avrebbe poi perso la sua partita. Applausi, incitamenti, urla, giungono proprio dal campo 3. Curioso mi alzo e mi incammino verso le grida eccitate di appassionati e tifosi; pochi passi e si para dinnanzi in me l’amico e collega Roberto Commentucci: “Ale, non sai come gioca la Caregaro!

A vedere l’incontro ci sono una quindicina di persone, schiacciate contro le recinzioni. In prima fila, seduti con il viso attaccato alle reti del campo, Silvia Farina e Francesco Elia. In campo Martina Caregaro contro la testa di serie n. 3, la polacca Kiszczynska. Ci bastano pochi scambi per capire che di fronte a noi sta giocando una grande promessa del tennis italiano, che molto probabilmente verrà mantenuta. Martina Caregaro è una atleta potente e ben costruita, oltre il metro e ottanta di altezza. Ha un rovescio bimane eccellente, con cui si procura la maggior parte dei punti, in particolare in lungolinea; certamente è il colpo naturale, con cui lascia spesso di sasso le avversarie. Il diritto, colpo abbastanza costruito, è più incisivo quando viene giocato dal centro ad uscire ma va comunque migliorato molto per salire di livello. Il servizio è buono, anche se bassa è la percentuale di prime, mentre il kick sulla seconda è già di ottimo livello. La velocità di piedi è un’altra grande peculiarità della Caregaro, molto rapida sul campo nonostante la mole. Ma ciò che colpisce di più sono gli occhi, il viso, da giocatrice vera; gli occhi di una ragazza che ci crede e che certamente farà di tutto per realizzare il proprio sogno. Martina, originaria della Valle d’Aosta, compirà 16 anni il prossimo 19 maggio; si allena al circolo Le Palme, a Roma, con Silvia Farina, ex n. 11 del mondo, e suo marito Francesco Elia, che ne stanno plasmando il gioco con grande maestria. Martina, su indicazione di Francesco Elia, analizza in un quaderno tutti i pregi i difetti delle avversarie, assistendo a più incontri possibili. La strada è quella giusta, il talento è indiscutibile e il 60 rifilato all’olandese Gerards, (una giocatrice esperta, intorno alla trecentesima posizione nel ranking), nel primo set dei quarti di finale a Brescia, ne è la riprova.

Martina Caregaro sta arrivando, eccome se sta arrivando..

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6 Commenti a “Martina Caregaro, il tennis negli occhi…”

  1. Stefano scrive:

    Penso che intendessi nel primo set dei QF di Napoli, settimana scorsa ;-)
    Ciao.

  2. Alessandro Nizegorodcew scrive:

    Esatto.. errore mio, si tratta di Napoli

  3. dino scrive:

    E’ da tempo che dico che Silvia Farina dovrebbe diventare il nuovo capitano della squadra di Federation Cup (con tutto il rispetto per l’ottimo lavoro fatto da Barazzutti) ma se ciò dovesse significare perdere un’ottima allenatrice e un’eccellente formatrice di talenti, allora è meglio che resti dov’è. Perchè i migliori: Pistolesi, Sartori, Piatti e Farina non lavorano per la Federazione ?

  4. Nikolik scrive:

    Veramente, c’è di che fregarsi le mani guardando al futuro del tennis femminile italiano.
    Sulla Caregaro sono fiducioso, anche senza averla vista giocare: in primo luogo, perché Alessandro è profondo conoscitore dei tornei juniores e dei tornei del circuito maggiore ITF, per cui lui non si sbaglia in un giudizio; in secondo luogo, perchè è seguita dalla Farina e da Elia, che sono altre persone che non sbagliano e non sprecano talenti.
    Insomma, è in ottime mani.

    Colgo l’occasione per evidenziare il magnifico torneo di Astrid Besser, che, partendo dalle qualificazioni, è già nei quarti dell’importantissimo torneo di Cagnes.
    Sono sicuro che Alessandro, che, insieme al suo amico e collaboratore Luca, hanno sempre creduto nelle possibilità della Besser, anche e soprattutto quando nessuno più credeva in lei, gradirà questo off topic, che poi off topic non è, visto che si tratta di tornei ITF.
    E, umilmente, è una piccolissima rivincita anche mia personale, visto che nella rubrica Genitori e Figli, dove la Besser era stata pesantemente, e ingiustamente, criticata, avevo preso, da solo, le sue difese.
    Scusate, eh, per la piccola polemica, ma è più forte di me.

    Comunque, concludendo, con le ragazze, nei prossimi 10-15 anni, siamo a posto, siamo ricchi, ci sarà da divertirsi.

  5. Alessandro "Garro" Garlassi scrive:

    Anch’io ho avuto la possibilità di conoscerla l’estate scorsa e mi ha colpito molto per il suo “fighting spirit”. In più mi pare che abbia anche un’ottima famiglia alle spalle…e questo è molto importante!

    OT: Sempre parlando di giovani / eterne promesse….occhio a Giulia Gabba…ha appena cambiato coach e sembra essersi ripresa dagli infortuni…sta tornando a livelli che le competono…

  6. Alessandro Nizegorodcew scrive:

    Sulla Gabba con me sfondi una porta aperta..!!

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