L’ultimo capolavoro francese. Quando l’antirazzismo trasforma la vittima in killer.
Venerdì 21 Luglio 2006di GABRIELE CANE’
Vicedirettore di QN (La Nazione, Il Resto del Carlino, Il Giorno)
NON POTEVA che finire così. Il killer che diventa vittima (dunque assoggettato a una pena blanda) e la vittima punita quasi come il killer.
Non poteva che finire così, visto come l’abile regia francese aveva di fatto trasformato un brutto capitolo di gioco in un intollerabile episodio di razzismo: il provocatore «bianco» che fa saltare i nervi all’immigrato-integrato offendendogli mamma e sorella, dunque la famiglia, dunque la patria, dunque (soprattutto) la razza e la religione. (more…)