eggies where to buy six week body makeover order chef basket price comparison pocket chair cheap price buy walkfit platinum online miracle socks lowest price body gospel free shipping nails in motion discount six week body makeover best buy les mills pump promotion code six week body makeover free shipping instabulb cheap price trendy tops coupon aqua globe sale canada no no hair best price evoderma lumi best price iheater lowest price miracle hand repair best price power 90 store eggies where to buy asylum workout price grill daddy price chic shaper price insanity workout best price les mills pump dvd advertised on tv insanity workout where to buy relaxobak where to buy six week body makeover store shirley temple dvd price rockin body price comparison rip 60 discount buy 10 minute trainer online swivel sweeper g2 walmart super beta prostate cheap p90x lowest price iheater price comparison ronco knives best buy asylum workout usa pet rider price plaque blast best price insanity workout wholesale turbo fire discount rip 60 store ab glider wholesale slim in 6 cheap no no hair cheap pocket chair walgreens insanity workout where to buy les mills pump discount code rip 60 store nails in motion best deal hip hop abs dvd set iheater discount relaxobak for sale fix it walgreens bender ball best deal asylum workout cost forever lazy purchase push up pro amazon aluma wallet cheap price pocket chair cheap price instabulb cheap price 10 minute trainer dvd slim in 6 walgreens push up pro price iheater lowest price aluma wallet discount code instabulb price turbo jam canada trendy tops coupon grill daddy promotion code grill daddy price rockin body usa pocket chair cheap price total pillow coupon buy walkfit platinum online relaxobak purchase asylum workout price comparison miracle hand repair promotion code relaxobak canada chic shaper best price nails in motion discount relaxobak reviews nails in motion discount plaque blast best price pocket chair walgreens forever lazy purchase buy ronco knives online buy instabulb online asylum workout price comparison instabulb price iheater price comparison nails in motion walmart aluma wallet cheap price chef basket walmart relaxobak canada miracle socks promotion code evoderma lumi best price super beta prostate wholesale insanity workout where to buy 10 minute trainer dvd tv offer asylum workout price comparison turbo snake best deal pocket chair walgreens bender ball best deal chic shaper store iheater shipping canada turbo jam canada evoderma lumi best price bender ball best deal fast brite reviews chic shaper store push up pro where to buy insanity workout where to buy six week body makeover walmart aqua globe sale canada aluma wallet free shipping rip 60 store no no hair coupon fast brite discount rockin body best buy relaxobak canada swivel sweeper g2 where to buy iheater reviews lint lizard price comparison fix it best price lint lizard price buy 10 minute trainer online miracle socks best price ab glider wholesale fix it best price lint lizard price super beta prostate sale canada buy walkfit platinum online ab glider order swivel sweeper g2 where to buy iheater best deal power 90 where to buy turbo fire usa rip 60 cost aqua globe coupon rip 60 cost hip hop abs cost miracle socks free shipping shirley temple dvd advertised on tv push up pro cheap rip 60 best price ronco knives order ageless male discount pocket chair cheap price les mills pump purchase six week body makeover best buy aluma wallet cheap price 10 minute trainer store trendy tops store relaxobak for sale insanity workout canada total pillow best deal ronco knives price comparison turbo snake cost

Archivio di Giugno 2007

Berlusconi: “Adriano, vieni al Milan
Kakà è incedibile
Ho chiesto a Moratti
di organizzare un derby Milan-Inter
per festeggiare i nostri successi”

Sabato 30 Giugno 2007

MILANO- SILVIO BERLUSCONI chiama Adriano al Milan. “Nel mio Milan brasiliano ci starebbe proprio bene - ha dichiarato il presidente in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport - Con quello che è successo recentemente non so se sarà possibile, perchè ho teleofnato a Moratti per organizzare un’amichevole, in cui si potessero festeggiare insieme i nostri successi, ma non siamo ancora riusciti a trovare una data. Fatta questa precisazione, ripeto che Adriano mi piacerebbe molto se si potesse raggiungere un accordo senza problemi”. Ancora Berlusconi: “Per me al primo posto c’è sempre Shevchenko, ma Abramovich chiede troppo. Poi c’è Ronaldinho, ma so che è un sogno impossibile perchè il presidnete del Barcellona, che è eletto dai soci, mi ha detto che non potrebe più rimanere in Spagna se cedesse Ronaldinho. Eto’o è bravissimo, ma anche per lui è molto difficile la trattativa. Cassano? So che ha un grande talento e noi i talenti li accogliamo sempre bene. Kakà e il Real? Questa storia ci ha stancato e ci siamo anch elamentati con il Real. Kakà non va via e se lo devono mettere in testa tutti. Emerson? Lo stimiamo molto, ma il suo arrivo frenerebbe Gourcuff che può diventare il nuovo Zidane”.
Berlusconi ha aggiunto che inviterà Veltroni al Trofeo Luigi Berlusconi.

L’ALTRO MERCATO. “Deco è incedibile”. Firmato Txiki Beguiristain, segretario tecnico del Barcellona. Massimo Moratti può mettersi il cuore in pace. Ieri i catalani hanno messo a segno l’ennesimo colpo di mercato: alla corte di Rijkaard è sbarcato Eric Abidal del Lione. I nerazzurri, ad un passo da Chivu, stanno trattando con il Siviglia per riportare in Italia Enzo Maresca. Dall’Inghilterra, invece, trapela la notizia secondo cui la Juve non avrebbe abbandonato del tutto la pista Lampard. Per il gioiello del Chelsea si profila un duello con il Barcellona. Secondo la stampa britannica il centrocampista prenderà una decisione definitiva entro lunedì. L’arrivo di Milito a Torino libererebbe Criscito per il Genoa. I liguri hanno già messo in cassaforte Borriello,Papa Waigo e Paro, arrivato in comproprietà dalla Juve.
Adriano Galliani ai microfoni di Sky fa un rapido aggiornamento sul nodo attacco del Milan.
Al momento Eto’o eRonaldinho sono incedibili, noi però teniamo le porte aperte. Abbiamo un posto da extracomunitario libero. Cassano? Ho fatto una battuta che ha scatenato il putiferio. A me piace perché sarebbe una sfida affascinante. Shevchenko? Si tratta di capire se c’è la disponibilità del Chelsea e se sì a che cifra
Il terremoto in casa Real pone molti dubbi sul futuro dei giocatori approdati alla Casa Blanca per volontà di Capello . Tra questi c’è Fabio Cannavaro. I nostalgici vorrebbero il Pallone d’oro a Napoli o di nuovo a Torino, ma l’agente dell’azzurro, Gaetano Fedele, frena: “Fabio è molto legato al mister, ma era stata la società a volerlo portare a Madrid”. Poi però ammette: il suo obiettivo è di onorare il contratto con il Real Madrid, poi le due città italiane alle quali Fabio è legato sono Torino e Napoli.
Intanto, i campioni di Spagna hanno finalmente risolto il nodo allenatore. Il presidente del Getafe Angel Torres ha liberato Bernard Schuster. In Spagna sembra imminente il divorzio tra Fernando Torres e l’Atletico Madrid che avrebbe raggiunto un accordo con il Liverpool (si parla 30 milioni di euro più Luis Garcia). L’annuncio dovrebbe arrivare il 5 luglio, giorno di ripresa della preparazione.
La Fiorentina ha ceduto Reginaldo al Parma per circa 5 milioni. Per la stessa cifra il Palermo ha acquistato il centrocampista Bosko Jankovic dal Maiorca. Ufficiale anche il passaggio del rossonero Donati al Celtic, mentre la Lazio ha ingaggiato il terzino argentino Lionel Sebastien Scaloni dal Racing Santander a parametro zero. «Mi sono accordato con i capitolini la settimana scorsa. Non vedo davvero l’ora di giocare la Champions League».
Continua il valzer dei portieri. Ferdinando Coppola passa dal Milan all’Atalanta. Il Milan deve ancora piazzare Marco Storari. Angelo Peruzzi ha rescisso il contratto con la Lazio, che tratta con Spinelli per Amelia. L’Udinese ha preso Chimenti, svincolato dal Cagliari. L’arrivo di Chimenti libera De Sanctis, che ha proposte dal Siviglia e dal Barcellona. Il difensore Natali è ad un passo dal Torino che ha offerto ai friulani 3,5 milioni di euro. Infine Giubilato lascia Napoli per Vicenza.

Ziliani: elogio del Real Madrid
che ha cacciato Capello

Venerdì 29 Giugno 2007

tratto da www.paoloziliani.it

di Paolo Ziliani

Chiediamo scusa per l’impertinenza, ma ci proviamo lo stesso. Ora che la notizia è ufficiale e ha fatto il giro del mondo, è possibile – senza che nessuno si offenda – dire che il Real Madrid ha fatto bene, anzi benissimo a cacciare Capello? Sì, avete capito bene: proprio lui, Fabio Capello, l’allenatore che non più tardi di 10 giorni fa ha condotto i Galacticos alla conquista del 30° titolo di campione di Spagna al termine di una memorabile rimonta ai danni del Barcellona. Come dite? Non era mai successo che un allenatore vincitore di uno scudetto venisse esonerato? Il blasone di Capello, che ha conquistato titoli a bizzeffe, non meritava di subire un’onta del genere? Il Real pagherà amaramente la decisione presa? Può darsi. D’altronde, che il calcio sia il regno dell’impossibile è cosa nota: se Cannavaro è diventato Pallone d’Oro perché giudicato più bravo di Buffon, Ronaldinho ed Henry, ci sta anche che il Real conquisti il titolo e a mo’ di ringraziamento decida di dare un calcio nel sedere al suo allenatore. Ci sta un po’ meno, semmai, che commentatori, opinionisti e mass-mediologi si straccino le vesti fingendosi scandalizzati. Come direbbe quello: scandalizzati de che? Seguiteci.

Quante volte ci è capitato di leggere (o di ascoltare) pistolotti e articolesse che stigmatizzavano la cacciata di un allenatore colpevole, unicamente, di aver perso qualche partita di troppo? Quante volte abbiamo biasimato la fretta, il cinismo e la leggerezza di presidenti incapaci di cavalcare l’onda emotiva del momento e sempre pronti a dare l’allenatore in pasto alla folla? Quante volte abbiamo scosso la testa davanti alla crudeltà dell’assunto: “Nel Calcio Conta Solo Vincere”? Cento? Mille? Un milione di volte?

Ebbene. Se tutto questo è vero, se la visione del calcio – e diremmo: della vita – non può ridursi al principio che “conta solo vincere”, allora, se gli opinionisti e i commentatori del pianeta-pallone non vogliono recitare la parte di chi predica bene e razzola male, dovrebbero applaudire, e non ironizzare, alla decisione presa dai dirigenti del Real Madrid: che nonostante il trionfo riacciuffato dalla squadra in extremis, con le unghie e coi denti e con una caparbietà e un orgoglio degni di miglior causa, hanno giudicato che la stagione del club fosse stata insoddisfacente, e la gestione dell’allenatore – al secolo Fabio Capello – carente. E a dispetto del titolo vinto, hanno concluso che i motivi di delusione e di malcontento superassero di gran lunga quelli di soddisfazione. Morale: siccome nel calcio non conta solo vincere (l’abbiamo sempre detto, no?), Capello è stato esonerato. Perché per i dirigenti del Real Madrid, a ragione o a torto, l’allenatore italiano ha fondamentalmente fallito.

Giusto? Sbagliato? Gli specialisti del Pistolotto non hanno dubbi: cacciare un allenatore vincente è una bestemmia, un sacrilegio, un’eresia. Capello passa metà stagione a fare danni, in campo e fuori, come neanche un elefante in cristalleria? Non importa, perché alla fine Capello vince. Capello col dito medio alzato manda ‘affanculo in mondovisione i tifosi che lo fischiano e lo contestano? Non importa, perché alla fine Capello vince. Capello infama Beckham, uno dei più impeccabili professionisti della storia del calcio, mandandolo in tribuna e additandolo al pubblico ludibrio per il solo fatto di aver annunciato il passaggio, a fine stagione, ai Galaxy di Los Angeles, salvo poi doversi ricredere, riportandolo in squadra a furor di popolo? Non importa, perché alla fine Capello vince.

E invece, cari signori, guardate un po’ che cosa combinano i dirigenti del Real Madrid! Che a sorpresa, nel momento meno indicato della stagione, il momento dell’euforia e del trionfo, comunicano al mondo il contrordine: non è vero che non importa se Capello fa l’elefante in cristalleria; non è vero che non importa se Capello manda ‘affanculo i tifosi; non è vero che non importa se Capello manca di rispetto, e offende ignobilmente, un giocatore bravo e un uomo di valore come Beckham. Tutt’altro. È anzi così importante che un allenatore, nel 2007, agisca con rispetto, con educazione e con equilibrio, e cerchi di soddisfare a 360 gradi le aspettative migliori della gente – pubblico, giocatori, dirigenti - che Capello, l’uomo che non sorride, l’uomo che non deve chiedere mai, l’uomo capace solo di vincere, viene bocciato. Cacciato. Messo alla porta. Con questo, dando a tutti – Capello per primo - una memorabile lezione di stile. Stile con la S maiuscola.

E d’altronde. Immaginate una grande casa di moda – poniamo Dior – che decide di affidarsi a un nuovo stilista per rinnovare la sua griffe. E immaginate che a fine stagione i conti dicano che le vendite sono aumentate, ma che i vestiti abbiano preso ad assomigliare sinistramente a quelli che si vedono in vetrina alla Upim o alla Standa. Che fa Dior? Ringrazia lo stilista per l’impegno profuso ma non ci pensa due volte e lo mette alla porta, prima che i danni all’immagine del marchio diventino irreparabili. Legittimo? Ci sembra di sì, non trovate?

Ebbene: i dirigenti del Real Madrid sono stati grandi. Ci hanno insegnato che nella vita si può imboccare una strada sbagliata, ma è possibile tornare indietro anche se tutti, ma proprio tutti, ti invitano a tirare dritto, che va bene così. Come dire: puoi sposare una donna bellissima, o un uomo ricchissimo, e accorgerti che la tua vita si svolge lo stesso all’insegna della più totale e completa infelicità. E allora, siccome si vive una sola volta - e la vita può essere una cosa meravigliosa - anche se il mondo non capisce, ti ribelli e dici basta.

E scappi di prigione. E torni a vivere.

Un altro Scirea con la Juve
Riccardo, il figlio di Gaetano,
team manager con Pessotto

Giovedì 28 Giugno 2007

Tratto da tuttosport.com
————————-

DI MARCO BERNARDINI

Estate uguale mercato. E’ il momento in cui cia­scun tifoso è libero di far sogni persino esagerati. E se poi, alla fine, Ronaldinho rimarrà a Barcellona pazienza. Sarà stato bello fantasticare. Ma non è tut­to. Esiste un altro tipo di rinnovamento che può non riguardare l’assetto del cast principale. Accade nella Nuova Juventus la cui dirigenza, sempre più impe­gnata in quella operazione rinascita caldeggiata spe­cialmente da Lapo Elkann, si dimostra attentissima anche al recupero della parte eticamente più valida della sua storia. L’ ultimo “colpo” messo a segno, te­nerissimo, andrà direttamente al cuore del popolo bianconero. Non si tratta di una “new entry” in pie­na regola. Riccardo Scirea, infatti, ormai da tempo è attivo nel settore marketing della società. Un lavoro da lui svolto in silenzio e con puntualità, ancorchè la sua mente volasse altrove. Gaetano, padre del ragazzo e campione gentiluomo della Juventus, prima di an­darsene doveva aver trasmesso al suo figliolo gli ele­menti più genuini di una passione chiamata calcio. Il profumo dell’erba, gli umori dello spogliatoio, le ten­sioni del ritiro, l’estasi di una partita vissuta dalla pan­china. Tutto questo Riccardo aveva riposto nella sua nella scatola dei sogni. Ora sarà libero di togliere il co­perchio e di allinearli, uno ad uno, come gli strumen­ti preziosi per la sua professione.
Dal primo giorno del ritiro, infatti, il figlio di Gaeta­no Scirea verrà aggregato alla prima squadra dove af­fiancherà l’attuale team manager Gianluca Pessotto il quale gli farà da buon maestro fino a quando il tren­tenne figlio di Gaetano non sarà in grado di cavarse­la da solo, anche in panchina a fianco di Claudio Ra­nieri. Un’ altra efficace iniezione di valori autentica­mente juventini nel corpo della Nuova Juventus che, anche nelle scelte meno eclatanti, ha deciso di recu­perare il meglio del suo passato. E che certe bellissi­me storie possiedano il dono dell’eternità è dimostra­to da una seconda notizia che riguarda sempre Ric­cardo Scirea. Il 27 di luglio, a Stoccarda, si ritrove­ranno in campo le squadre di Italia e Germania che dettero vita alla mitica finale di Madrid ‘82. Hansi Muller, organizzatore della festa, per vestire la maglia che fu di Gaetano ha convocato il figlio del campione. Riccardo dovrà chiedere il suo primo permesso. Si­curamente, quel signore di Ranieri non glielo negherà.

——————

Guarda il video che rende omaggio a Scirea. Clicca qui sotto.


Suazo: in testa ho sempre avuto
solo e soltanto l’Inter

Mercoledì 27 Giugno 2007

MILANO - David Oscar Suazo ha coronato il suo sogno: vestire la maglia nerazzurra per l’honduregno di Tegucigalpa era un sogno da tempo, che neppure la corte serrata del Milan, che era riuscito a convincere Cellino, e’ riuscito a modificare. Dopo tanti anni trascorsi al Cagliari, con ben 36 reti segnate soltanto nelle ultime due stagioni, Suazo e’ pronto per il grande salto. Ma prima, al suo arrivo in conferenza stampa, chiede scusa “a quanti in questi giorni hanno cercato di contattarmi telefonicamente per chiedermi del futuro. Era un momento un po’ particolare e non potevo rispondere alle molte domande che avreste voluto rivolgermi. Ora siamo qui e sono a vostra disposizione per rispondere a tutto quello che avreste voluto chiedermi”. Inevitabile un ricordo del passato recentissimo: “Vorrei rivolgere un ringraziamento alla Sardegna per come mi ha accolto nei miei otto anni trascorsi a Cagliari. Vorrei ringraziare anche la la mia ex squadra e il suo presidente Massimo Cellino che si e’ comportato, nei miei confronti, in maniera fantastica. E poi vorrei, inoltre, ringraziare l’Inter per aver creduto nelle mie qualita’ e spero di cominciare questa mia nuova avventura ripagando la societa’ con il massimo impegno nel lavoro”. Emozionato, ma felice. Suazo e’ cosi’ al primo giorno di scuola ad Appiano Gentile: “Per me e’ un’avventura nuovissima, fantastica. Non sara’ per niente facile, ma sono convinto che con l’aiuto di tutti potro’ andare avanti e continuare a fare bene”. E a chi gli chiede quanta convinzione nei propri mezzi bisogna avere per venire a giocare in una squadra con grandi attaccanti come nel caso dell’Inter, Suazo risponde che “quando giochi in una squadra cosiddetta piccola e poi arrivi all’Inter, significa che hai fatto qualcosa di buono. Sono consapevole delle mie qualita’, sono un giocatore con delle caratteristiche particolari e, se l’Inter ha creduto fortemente in me, significa che possiedo delle buone qualita’”. Su di lui ha puntato forte Roberto Mancini, che lo ha voluto fortissimamente nella sua squadra. “Ho sentito il mister dopo che si sono definite le cose - ha aggiunto l’attaccante honduregno -. Mi ha detto che era contento per il mio arrivo all’Inter e anch’io lo sono. C’e’ da lavorare tantissimo e dare il massimo perche’ le cose vadano bene. Come ho passato la scorsa settimana con Inter e Milan che mi volevano? Sicuramente, per me che ero venuto a fare le visite per l’Inter con il permesso del Cagliari, sentirsi due giorni dopo arrivare una certa telefonata a mezzanotte, non e’ stata certamente una cosa normale. Mi sono chiesto che cosa stesse succedendo. Poi il mio procuratore mi ha rassicurato e mi sono sentito anche con Branca, allora mi sono sentito tranquillo. Adesso finalmente sono qui e sono contento di poter essere un calciatore dell’Inter”.

Non ha preferenze particolari David Suazo sul posizionamento in campo: “Credo di essere un attaccante completo, dotato di grande velocita’. Quando si gioca a un certo livello bisogna adeguarsi a tante cose. Sara’ il tecnico a capire dove potro’ essere piu’ utile. Il numero 29? Quando si arriva in una realta’ diversa si deve scegliere tra i numeri disponibili. Appena arrivato al Cagliari mi hanno chiesto che numero volevo, io scelsi il 19 ma, la prima volta che scesi in campo, mi ritrovai con il 29 sulle spalle. E, visto che in questi anni ho fatto qualcosa di buono, spero che questa avventura possa cominciare nello stesso modo con il numero 29″. Infine, una domanda sull’illusione e la successiva disillusione che ha provato l’estate scorsa quando il Milan sembrava deciso ad acquistarlo. “Ormai e’ passato un anno e non ci penso piu’. Ho passato un anno fantastico a Cagliari e, terminata la stagione, ho sempre saputo che era l’Inter la squadra che voleva Suazo. Ora, grazie a Dio - conclude l’honduregno - sono qui e questa, per me, e’ una nuova avventura che inizia”.
———————–

Guarda tutti i goldi Suazo. Clicca qui sotto.


Franco Rossi: troppi dubbi
dietro Eto’o e Chivu

Mercoledì 27 Giugno 2007

tratto da www.francorossi.com

di FRANCO ROSSI

Va bene che sinora il mercato è stato agitato dal centravanti di una squadra che si è salvata alla penultima giornata e che il maggior numero di affari li ha fatti una società che vuol tornare grande, ma a tutto c’è un limite.

“Come campioni d’Italia non abbiamo bisogno di rinforzi particolari” dice la favorita del prossimo campionato.

“Come campioni d’Europa non abbiamo bisogno di rinforzi particolari” replica la controfavorita.

Tutto vero e sacrosanto, ma la gente comincia a chiedersi: dove sono le stelle che da gennaio ci vengono promesse dalla mattina alla sera?

E in attesa dei vari Eto’o, Ronaldinho, Diarra e De Rossi (tutta gente che migliorerebbe qualsiasi squadra al mondo) ci si può consolare con una presunta asta italo – spagnola per Chivu?

Ma per quanto tempo dovremo sorbirci il “vado al Barcellona, no, vado all’Inter” di un difensore che da una delle due partecipanti all’asta era stato scartato qualche anno fa perché ritenuto troppo basso e che da anni è soprannominato “Swarowsky” più per la sua fragilità che per la sua lucentezza?

Appare molto strano che l’Inter, una società che annualmente ripiana decine di milioni di deficit e che non ha mai dato l’impressione di avere problemi economici (anzi…) , sia riuscita a cedere alla società che nella passata stagione le è arrivata alle spalle e che è stata l’unica a batterla, un giocatore utile come Pizarro senza avere avuto in cambio niente altro che soldi.

Il giorno che fu conclusa l’operazione Pizarro si disse che in cambio l’Inter aveva avuto anche il cartellino di Chivu.

Se è vero non si capisce il perché di tutta l’agitazione sia da parte del Barcellona (che i bookmaker inglesi danno favorito per la prossima Champions davanti a Chelsea e Manchester) e se non è vero non si capisce il perché di un’operazione che sarebbe sballata come poche altre.

A meno di un copione scritto in maniera geniale e che prevede un’asta pazzesca tra Barcellona, Real Madrid, Arsenal, Manchester, Chelsea e Bayern, per poi annunciare trionfalmente: abbiamo strappato Chivu a mezzo mondo.

Sarà stato così anche per Suazo?

Al di là degli interrogativi provocatori c’è da sottolineare come il vero mercato debba ancora cominciare.

A parte la Juve (che con un grande difensore chiuderebbe con un dieci in pagella) c’è infatti da sottolineare come le due milanesi facciano più chiacchere che fatti, anche se Suazo resta un acquisto azzeccato.

Il Milan va all’assalto di Eto’o senza chiedersi come mai il Barcellona dovrebbe cederlo (a 26 anni) per faro posto a Herny che di anni ne ha 29 e che nell’ultima stagione ha giocato poco più di venti partite?

Eto’o è un grande giocatore, anzi grandissimo e il Milan farebbe bene a comprarlo, ma come mai il Barcellona ha preso Henry in così poco tempo mentre al Milan di tempo ne serve così tanto?

Il Milan ha bisogno di una stella in attacco mentre l’Inter avrebbe bisogno di un centrocampista di grande qualità anche se disponibile solo parti time e Eemerson sarebbe una valido acquisto.

Eto’o al Milan sarebbe un affarone anche dal punto di vista mediatico perché potrebbe invertire una tendenza la tendenza e far riacquistare al calcio italiano quell’appeal che sembra aver perso da tempo.