Archivio di Gennaio 2007

IPCC IV: noi l’anticipammo, gli altri lo scoprono ora

Lunedì 29 Gennaio 2007

di Alessandro Farruggia
Leggiamo sul sito online del Corriere della Sera che l’Independent ha anticipato il quarto rapporto IPCC. Complimenti. Peccato che noi lo abbiamo pubblicato (assieme all’inglese Observer, a Repubblica e al canadese The globe and Mail) lo scorso 21 gennaio. Completezza vorrebbe che si citasse chi per primo e non per ultimo ha fatto l’anticipazione. E sportivamente si ricordasse anche che sui siti online di Qn, Nazione, Carlino e Giorno abbiamo fornito _ unici al mondo _ l’integrale sia del rapporto per i politici (summary for policymakers) che del rapporto tecnico (technical report, che sarà reso noto solo a maggio). Ma tant’è….

IPCC: colpa dell’uomo la maggior parte del riscaldamento

Domenica 21 Gennaio 2007

di ALESSANDRO FARRUGGIA
L’approvazione è prevista il 2 febbraio a Parigi, sei anni dopi il rapporto precedente. Ma il quarto rapporto del primo dei tre gruppi di lavoro dell’Ipcc — i 2500 scienziati chiamati dalle Nazioni Unite a investigare sul cambiamento climatico — era troppo atteso perchè non filtrasse. La fonte, ovviamente anonima è americana.
Certo è che il rapporto è pari alle attese. «Il riscaldamento del clima — si osserva nel “sommario per i politici” — è indubbio ed è ora reso evidente dall’aumento della temperatura dell’aria e degli oceani, dallo scioglimento di neve e ghiacci e dall’innalzamento del livello del mare. Le concentrazioni in atmosfera di Co2 e di metano sono oggi le più alte degli ultimi 650 mila anni. E l’aumento dei gas serra registrato dal 1750 è dovuto principalmente alle emissioni dovute all’uso di combustibili fossili, all’agricoltura e al cambio d’uso del suolo». (more…)

IPCC: una lunga estate per la Terra

Domenica 21 Gennaio 2007

di ALESSANDRO FARRUGGIA
Scenari, non previsioni. Ma sono scenari che mettono i brividi quelli fatti dall’Ipcc nella bozza finale (sommario tecnico e sommario politico) del suo quarto rapporto, che anticipiamo. Tra il 2040 e il 2080, quando le concentrazioni in atmosfera avranno raggiunto livelli quasi doppi (550 parti per milione) a quelli che esistevano prima del 1750 (275 ppm) e del 45% superiori agli attuali (380 ppm) la temperatura media del pianeta salirà da 2 e 4.5 gradi rispetto ai livelli preindustriali, con una stima più probabile di 3 gradi.
A fine secolo l’aumento della temperatura oscillerà tra i 1.5 e 5.8 °C rispetto ai livelli del periodo 1980-2000: tutto dipenderà se ridurremo o no le emissioni oppure se, come abbiamo fatto tuttora, continueremo ad aumentarle a dispetto del protocollo di Kyoto. Nell’ipotesi minimale l’aumento oscillerà tra gli 1.5 e i 2,8°C. Secondo lo scenario massimale tra 3,5° e 5,8°C. I valori più probabili di aumento della temperatura media globale dovrebbero però essere compresi fra i 2,3°e i 4,1 °C. (more…)

IPCC: il quarto rapporto sotto gli occhi di tutti

Sabato 20 Gennaio 2007

di ALESSANDRO FARRUGGIA
Dal Fourth assessment report (Far), il quarto rapporto, dell’IPCC _ in particolare dal lavoro del primo Working Group che anticipiamo pubblicando la bozza che a giorni verrà sottoposta all’approvazione dell’assemblea dell’Ipcc e reso noto il 2 febbraio -_ giungono le conferme che attendevamo. Il cambiamento climatico … (more…)

CLIMA: L’Unione Europea muove. Con prudenza.

Giovedì 11 Gennaio 2007

di ALESSANDRO FARRUGGIA
Tutto coma previsto. O quasi. La Commissione Europea ha presentato la sua strategia sui cambiamenti climatici nella quale propone per il 2020 un target unilaterale: tagliare le emissione del 20% rispetto al 1990. Se anche altri paesi industrializzati accetteranno, il target potrà essere innalzato al 30%. Non c’è il target al 2030, non c’è il target al 2050. Francia, Gran Bretagna e Germania restano capofila della lotta ai cambiamenti climatici, ma la Commissione si muove. Magari non con coraggio ma con realismo e tenendo conto delle preoccupazioni del mondo industriale, che chiede, non a torto, un accordo globale che coinvolga anche Stati Uniti, Cina, India. (more…)