Archivio di Marzo 2007

Assalto al Parlamento dei funzionari di partito
Diciamo basta con un referendum

Lunedì 12 Marzo 2007

QUANDO parla Luciano Violante, non lo fa uno qualsiasi. Bisogna stare sempre attenti a quello che dice. Dopo essere stato il presidente della Commissione Antimafia negli anni caldi di tangentopoli e della decapitazione del ceto politico di tutti i partiti, tranne il suo, fece il presidente della Camera. Nell’intervento di insediamento si riferì anche ai reduci di Salò: si vede che pensava più in alto.
Nella legislatura successiva da presidente della Camera, d’amblai lo diventò del solo gruppo dei ds: in democrazia, soprattutto in una come la nostra, è una circostanza perfettamente normale. Adesso ha chiesto il rinvio della raccolta delle firme per il referendum elettorale. Ma l’abolizione di questa legge non era un punto irrinunciabile previsto nelle 281 pagine del “sacro testo” dell’Ulivo? In tutte le piazze italiane i candidati del centro sinistra si erano stracciati le vesti per dire a chiare lettere che, una volta al governo, avrebbero cancellato con un tratto di penna una legge antidemocratica. (more…)

Cercasi serietà sulle tasse

Domenica 4 Marzo 2007

“Ora meno tasse”. Chi lo ha detto? Silvio Berlusconi? Neanche per sogno: si tratta di Romano Prodi, che lo ha dichiarato non appena riconfermato alla vita di un governo mantenuto in piedi dalla paura dei parlamentari di non maturare la pensione. Berlusconi nell’ultimo appello elettorale proponeva di abbassare l’Ici. Stranamente, dopo neanche un anno, Prodi affronta lo stesso tema, dimenticando anch’egli che la competenza è dei Comuni, che senza questa imposta rimarrebbero in mutande. La realtà è che qua si prendono in giro gli italiani. (more…)

Nonni e nipoti, le famiglie della politica italiana

Sabato 3 Marzo 2007

Complimenti vivissimi per l’articolo che ho finito or ora di leggere, circa le biografie dei nostri attuali politici, alle pagine 6 e 7 de La Nazione.
Mi permetto di disturbarla perché da tempo nutro una curiosità; non so e non dico che sia legittima, certo è che sarebbe altrettanto interessante che qualche professionista della carta stampata trovasse il tempo e il modo di stilare una statistica dell’albero genealogico dei nostri parlamentari.
Cossutta padre e figlia, Nipoti, Padri e Nonni; Suoceri, nuore e generi; Prima seconda e terza generazione: dai La Malfa ai D’Alema; la Mussolini, Craxi e chissà quanti altri, potrebbe uscir fuori; tanto da far pensare ad una vera e propria casta di privilegiati baroni, che dire approfittarsi solo della partitocrazia poca cosa sembrerebbe
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Renato Traquandi, Arezzo