L’ULTIMA SFIDA DI FLAVIO
Martedì 23 Gennaio 2007Kimi ha acceso finalmente il motore della ’sua’ Ferrari e poco importa fosse ancora quella, vecchia, di Schumi: la Ferrari ha bisogno di accelerare l’inserimento del biondino sbevazzone, perchè siamo in molti ad essere convinti, a torto o a ragione lo vedremo, che sia Raikkonen l’alternativa più credibile al dittatore del volante, alias Fernando Alonso.
Eppure, senza nulla togliere al debutto del connazionale di Hakkinen nel cuore dell’abitacolo del Cavallino, sommessamente credo e scrivo che il vero evento della settimana sia la presentazione della Renault orfana dello spagnolo. Mi spiego: sta per andare in scena l’ultima scommessa di quell’affascinante, picaresco personaggio noto all’anagrafe come Flavio Briatore.
Detta come va detta, l’ex geometra di Cuneo ha già vinto la sua partita con la storia dell’automobilismo. Si fosse fermato ai trionfi di un giovanissimo Michael Schumacher, i detrattori avrebbero avuto il sacrosanto diritto di sostenere che era troppo facile: a ben vedere, il tedesco ha miracolato un sacco di gente. Io non nego i meriti, enormi, di un Montezemolo o di un Todt: ma mi chiedo, senza falsi pudori, quanto abbiano ricavato dalla Santa Alleanza con il tedesco. Che è stato un Fenomeno unico, sissignore.
Ma, tornando a Briatore, è giusto riconoscere che l’uomo ha replicato se stesso, clonando in laboratorio il sosia del marito di Corinna. Con Alonso, l’abbronzatissimo Flavio ha ripetuto il colpaccio: dal niente ha preso un giovanotto semisconosciuto, lo ha svezzato, lo ha messo su una macchina competitiva, infine lo ha accompagnato sul viale dorato dei trionfi mondiali.
Non può trattarsi di una semplice coincidenza. E lo dimostra un dettaglio non insignificante: dopo la beatificazione iridata di Fernando, l’intera Formula Uno si è adattata ai metodi briatoreschi. La Ferrari ha puntato su Massa, quando l’esperto Barrichello se ne è andato. La McLaren, che per anni e anni si era tenuta in casa Coulthard, adesso affianca ad Alonso l’esordiente Hamilton Lewis. E la Bmw ha mandato a casa un campione del mondo, leggi Villeneuve, per lanciare un polacco che non si limita a pulire i vetri delle macchine agli incroci: questo Kubica è un tipetto molto, molto interessante.
Copiato dagli altri, il compagno della Gregoraci non si è sottratto alla sfida: sono curioso di verificare cosa combinerà Kovalainen. Perchè qui la storia è sempre uguale: Briatore ha messo un debuttante al posto di un campione del mondo. E’ pazzo? O avrà ragione un’altra volta?
Sono belle domande. La risposta, visti i precedenti, è da prendere con le molle. Nel frattempo, se ve la sentite, provate a darla voi…