KIMI E’ DAVVERO IL CAMPIONE. SCHUMI LO ERA
Venerdì 16 Novembre 2007Kimi Raikkonen è davvero il campione del mondo della Formula Uno 2007. Non che ci fosse da dubitarne, ma a Maranello era già notte e la fabbrica si era svuotata, quando la Corte d’Appello della Fia ha finalmente emesso il suo verdetto. Il ricorso McLaren contro il risultato del Gran Premio del Brasile è inammissibile. Firmato, alle 20,35 di un venerdì solo in apparenza qualsiasi, dal portoghese Cunha, dal ceko Stovicek, dal greco Koussis e dall’americano Cassidy. Evidentemente i quattro giudici hanno inteso adeguarsi alle curiose caratteristiche di una stagione avvelenata: fino alla fine, c’è stato da trattenere il respiro! Oppure, se volte qualche pettegolezzo da cortile, eh eh, c’è chi dice che all’inizio i membri del Collegio fossero tentati da una soluzione a sorpresa, clamorosa ed irritante (per me, almeno). Ma poi, riflettendo, avrebbero capito che c’è un limite a tutto. Anche alle porcate. Dare il titolo a Hamilton, a tavolino, era appunto una replica della legge elettorale di Calderoni il leghista: una porcata.
Aggiungo, per quello che vale, la McLaren mi ha stupito fino alla fine. Ma come? Per quasi un mese negate di voler alterare il risultato del mondiale e poi, in aula, chiedete esattamente questo? Roba da matti. O da Dennis.
Sul merito (le presunte benzine fredde di Williams e Bmw), io non ci ho capito nulla quando stavo ad Interlagos, figuriamoci adesso. Gli stessi giudici d’appello ci hanno compreso quasi zero: definendo inammissibile il reclamo, si debbono essere chiesti su quali basi la McLaren contestasse una decisione dei commissari nel momento in cui gli stessi commissari avevano pubblicamente attestato di non disporre di elementi certi per pronunciare sanzioni. Forse Stepney indagava sui carburanti altrui da casa sua? Mah.
Comunque sia, non importa. Fa fede e fa testo il verdetto dell’asfalto. Dovrebbe essere contento pure Hamilton, che, a parole, aveva detto di non voler il titolo a tavolino. Meglio così: nel 2008, Kimi avrà il numero uno sulla macchina rossa. Buon Natale, in anticipo, alla Ferrari. E spero, per la stagione che verrà, di non dovermi più occupare di processi, menate, taroccate, bla bla bla: anche il sistema nervoso di un cronista va rispettato e poi, come diceva Totò, ogni limite ha una pazienza.
Altre cose: accidenti, qui nessuno più si interroga sul futuro di Alonso. Presi come eravamo dall’appello alla pompa (di benzina), ci stavamo scordando dello spagnolo. Nel 2008, Nando meriterebbe di giocarsela ancora, la partita. Con una macchina decente.
E poi: il mancato ritorno di Ross Brawn in Emilia mi rallegra, non per sfiducia nel tecnico (bravissimo), ma perché sarebbe stato ingeneroso declassare i ragazzi che hanno vinto senza di lui. Inoltre, Stefano Domenicali è uno che, simbolicamente, esce dalle righe di questo blog: è di Imola, da ragazzo andava a dormire alla Tosa per non perdersi le volate da urlo di Gilles Villeneuve. Vogliamo dar fiducia, ad uno così, uno di noi?
Infine: ho apprezzato molto gli scambi di opinione a proposito di Schumi collaudatore. Come asseriva Nino Frassica a ‘Quelli della notte’, a mio parere hanno ragione tutti e due i polemisti principe, cioè Otelma e Romani. Mi spiego: nessun dubbio, il tedesco sarebbe ancora competitivo, non è che in dodici mesi uno disimpari a guidare. Ma prendere troppo sul serio i tempi di test extrastagione, in mezzo a nugoli di collaudatori anonimi, via, non è necessario e nemmeno opportuno.
A presto.