Australian Open Day 15:
I voti del torneo

 
2 Febbraio 2009 Articolo di Andrea Scanzi
Author mug

Ultimo appuntamento con il Diario. 9.5 a Nadal, 8 a Federer, 4+ all’Italtennis, zero al tennis femminile. Match del torneo? Verdasco-Nadal. Incubo del torneo? Il sudore a cascata della Kleybanova.

Ecco i voti finali, con i quali vi saluto. Al prossimo Slam (ma magari anche prima, boh).

Nadal 9.5 – Ha vinto semi e finale in dieci set e dieci ore, trionfando con merito anche sulla superficie a lui meno congeniale. Mentalmente e fisicamente straripante. Umile, non smette mai di migliorarsi e mettersi in gioco (a differenza di altri). Unico oppositore della Dittatura Vegana. Meriterebbe il 10, ma paga e pagherà sempre l’onta di Rotterdam 2008 (scherzo, su: la verità è che il 10 posso darlo solo a Jennifer Connelly). La Kryptonite salvifica dell’Atp. Non ci fosse lui, vedremmo ancora il Re Piccoso vincere a rubamazzo contro Gonzalez e a tressette contro Roddick: sai che spettacolo. E se ora Nadal comincia a vincere tutto, come la mettiamo? sento chiedere. La mettiamo che cercheremo un nuovo Partigiano, senza dimenticare la grandezza di Rafa. Sperando, magari, che il nuovo partigiano non abbia fattezze e anagrafe degli attuali 3 e 4 del mondo.
Federer 8 – Prima della finale ha sofferto solo con lo Sparapalle Efebico. Ha giocato a tratti splendidamente, dimostrando di meritare appieno la seconda posizione. Con Verdasco avrebbe vinto, come fa sempre in finale con chi ha indovinato il torneo della vita. E lui lo sa. Da qui l’ulteriore dolore per la sconfitta. E’ più bello di Nadal, non più forte: non nell’uno contro uno. Ieri l’ennesima prova. Sintomatiche le lacrime finali, prova ulteriore di come lo svizzero viva la sconfitta come un affronto inaccettabile, reputandola frutto del caso, mai ammettendo che possa esistere al mondo qualcuno (o qualcosa) più forte di lui. Non sa più divertirsi, ha perso la misura delle cose: 13 Slam vinti non sono bastati, a lui e ai suoi tifosi più ortodossi, per avere piena coscienza di quanto bella sia la (sua) vita e quanto umano il perdere. In campo continua a essere incapace di scrollarsi, agghindato in un grigio torpore che lo ha anestetizzato così tanto da portarlo, ieri, a uno sfogo “drammatico” quanto un po’ fuoriluogo. In una parola: eccessivo. Quando gioca, Federer vuole algidamente e ossessivamente dare la sensazione di essere Perfetto, Infallibile, Superomista: da qui la non accettazione a prescindere della sconfitta, fino alle lacrime stizzite. Un uomo condannato a vincere, che nasconde se stesso – inutilmente – dietro una cocciuta corazza di perfezione: perfino nelle rare esultanze, negli sporadici “c’mon!” sembra rispettare un copione. Perché rinunciare così alla propria umanità? In nome di cosa? Soltanto dei record? Suonano esattissime le parole di Gianni Clerici: “Roger è scoppiato in lacrime, come un grande bambino privato del giocattolo più amato (..). Con tutta l’umana compassione, mi domando come Federer, in conferenza stampa, abbia dichiarato che, nel quinto set, conta molto la fortuna, e non sempre vincono i migliori. Una tale testardaggine…”. E ancora: prima di questo torneo “Roger non aveva voluto ammettere di non essere più il primo. (..) Stava diventando un caso preoccupante, Roger, e il suo rifiuto della realtà, la sua cieca capacità di reinventarla, mi aveva spinto un giorno a chiedergli se non avesse mai letto Freud, per sentirmi rispondere che non lo conosceva. La sua assoluta miopia ha trovato oggi una nuova conferma”. A conferma di una percezione obnubilata del reale, l’inconsolabile Federer ha ieri esalato: “Questa cosa mi sta uccidendo”. Affermazione del tutto sproporzionata all’entità della vicenda: è una sconfitta, Roger, non una tragedia biblica. Federer sembra irrimediabilmente un uomo condannato a vincere. Illuminante il commento di un lettore del blog di Ubaldo Scanagatta, che si firma Antonio: “La sensibilità, vera, non è mostrare il proprio ego umiliato e impotente qualsiasi sia il motivo; casomai dovrebbe essere il contrario, cioè accettare la sconfitta, anche dell’ego, di fronte all’evidenza e la superiorità ormai palese di un avversario. Dire a voce alta: “Questo mi uccide”, be’, oltre a essere un po’ patetico evidenzia quanta superbia, conscia o inconscia che sia, nascondesse il buon Roger: quanta voglia di dimostrare, prima di tutti a se stessi, che lui era ancora il migliore, il più grande coi mille dubbi che si era intarlati ormai nella sua mente. E questo poi è il conto che si paga se non si riesce a accettare le situazioni della vita e le proprie debolezze e imperfezioni”. Il Despota Spodestato vincerà ancora Slam, superando il record di Sampras: speriamo, se non altro, che a quel punto sappia trovare una pur minima pacificazione. Magari ammettendo di essere pure lui umano, per questo fallibile. Chissà che le sconfitte lo aiutino a de-robotizzarsi sino in fondo.

Djokovic 5 – Stava per perdere un set con Stoppini, ha rischiato il quinto con Delic, ha sofferto troppo con Baghdatis, si è ritirato per la 700esima volta. In più, D-joker Lendovic continua a esultare con quegli occhi ieraticamente sgranati, denotando un’apertura del bulbo oculare al cui confronto Schillaci a Italia ’90 era presbite. Bocciato.
Murray 6.5 – Slam solo rimandato. Resto convinto che, con un tabellone alla Djokovic, il Vampiro Hooligan sarebbe andato in finale e se la sarebbe giocata con Nadal. A Melbourne non è fortunato, un anno fa beccò subito Tsonga. La sfiga ci vede benissimo, e in certi casi è bene così.
Davydenko sv – Non c’era, ma nessuno ha notato la differenza. Resta 5 del mondo. Poveri noi.
Roddick 7.5 – Quando uno così è ancora in grado di raggiungere la semifinale di uno Slam, le colpe dei vari Gasquet risultano imperdonabili. Di lui ci ricorderemo la consueta sontuosità del rovescio ancestrale e quel suo sapido gocciolar di visiera: più che sudare, Roddick in campo si liquefa.
Del Potro 6.5 – Agile ai quarti, lì umiliato sadicamente da Federer. Un altro vassallo, uno di quei giocatori che piacciono tanto ai federeriani. Comprensibile: anche a Berlusconi piace Veltroni. I non-avversari sono sempre molto teneri, non costa nulla fargli una carezzina dopo che hanno perso 6-3 6-0 6-0. Fosse nato tre anni prima, Del Potro sarebbe certo quantomeno di una finale Slam, ove poi assistere quietamente al soliloquio di Frigidaire. Così dovrà faticare un po’ di più. Urge trovare una quinta forza realmente credibile.
Simon 8 – Ha confermato di meritare i top ten. Auguri, vai.
Verdasco 9 – Straordinario. Entra finalmente nei dieci, dispensando gran tennis e inusuale solidità mentale (a parte il finale di quinto set con Rafa). La speranza è che queste due settimane non si rivelino un’eccezione. Vamos.
Nalbandian 0.5 – Il rally ti aspetta. Non facciamolo attendere ancora, dai.
Blake 6 – Continua a barcamenarsi a ridosso dei top ten, anche se nessuno si accorge di lui, se non per quel fondoschiena smisuratamente sporgente. Meriterebbe maggiore attenzione (anche perché minore è difficile).
Monfils 6 - Si è ritirato, ma non per sempre: solo contro Simon. Va be’.
Ferrer 3 - Inevitabilmente discendiamo la china (cit).
Tsonga 6 – Ha limitato i danni, ha perso contro un Verdasco monstre, ma un anno fa era ben altra cosa. Daje Cassius Jo.
Wawrinka 4 – E’ l’unico più antipatico di Capezzone. Toglietegli quel rovescio, non lo merita.
Soderling 5. Il simpaticissimo svedese raggiunge il best ranking (15) senza merito, ribadendo di non essere minimamente uomo da Slam (e più in generale da torneo importante). E’ bastato un Baghdatis normale e l’ennesimo sclero per uscire al terzo turno. Irrecuperabile.
Gonzalez 6+ – Ha raggiunto gli ottavi solo perché ha incontrato il misericordioso Gasquet. Puntualmente spazzato via da Nadal: quante cose sono cambiate in 2 anni, Mano de Piedra. Difficile prospettare per lui un 2009 rimarchevole.
Robredo 6 – Si è rivisto in un ottavo di Slam, grazie a un tabellone risibile. Speriamo sia stata l’ultima volta.
Cilic 6.5 – Questo qua è forte. Assolutamente impresentabile come temibile quinta forza (vale quanto detto su Del Potro, come minimo), ma solido. A margine: chissà perché, nel tennis, quelli costanti sono quasi sempre esteticamente bruttini. Bah.

Berdych 6.5 – Lo Sparapalle Efebico ha giocato due set da fenomeno contro Federer, poi alla prima slavina è uscito dal campo. Al solito. Merita però un bel voto perché, a differenza di Gasquet, ha comunque raggiunto la seconda settimana e per farlo ha dovuto battere un giocatore vero (Wawrinka).
Gasquet 3 – E’ riuscito a perdere un set sul veloce persino contro Junqueira, l’Uomo Yeti (9 per look, pettinatura e adipe). Contro Gonzalez ha nuovamente dato vita alla miracolazione dell’avversario (come con Haas a New York) e alla dissipazione di sé (avanti due due set, come contro Murray a Wimbledon). Un disastro che offende e ferisce. La sua ciciclità nel buttarsi via, dilapidando bellezza e genio, è oltremodo fastidiosa. Il fisico continua a essere quello di un impiegato del catasto sfuggito ai tornelli di Brunetta. Nell’odi et amo catulliano, domina da mesi il sentimento meno nobile. Perché il mondo cambi umore nei suoi confronti, dipende da lui. Un conto è essere Leconte, un altro un soprammobile.
Kohlschreiber, Stakhovskiy, Petzschner 2 – Appunto: eccoli i soprammaboli dell’Atp. Divertenti, dotati, gradevolissimi. Ma perdenti. Stanno all’agonismo come Santoro (Michele) all’autocritica. Quando il gioco si fa duro, loro evaporano. Bellini, sì. Come un soprammobile. Tennisti-carillon, buoni solo per gli esteti frustrati e gli orteghiani incurabili.
Melzer 5 – Un altro tennista-carillon. Ingiustificatamente elogiato da estemporanei elegiaci del pleonastico, un anno fa si era puntualmente immolato con Murray a Flushing Meadows, dopo aver sfiorato la vittoria (perse in cinque set). A Melbourne ha vissuto la vendetta tremenda vendetta del Vampiro. Melzer, in tutta la sua vuta, ha compiuto un’unica impresa: perdere con Di Mauro (8.5 al gioco di volo) agli Us Open. Un po’ poco per i peana.
Baghdatis, Delic 6.5 – Si sono rivisti a livelli di piena decenza. In bocca al lupo, c’è bisogno di voi. Plauso anche a Lu (7), Gilles Muller (7) e Dudi Sela (6.5).
Tipsarevic 4.5 – Prevedibilissimo nella sua imprevedibilità. E sì che mi piacerebbe.
Feliciano Lopez 5 – Okay, ha avuto la sfortuna di beccare subito Muller, che negli Slam spesso si esalta (per quanto può), e va pure detto che i loro cinque set sono stati uno degli ultimi esempi di serve and volley integrale (e bipartisan), ma il Tronista non può perdere tutti i treni. Ora poi che Verdasco sembra sbocciato, rischia di essere l’unico spagnolo atipico: nel talento, ma pure nell’incostanza.
Safin 6 – Che ci sia o non ci sia, non fa differenza. La cosa peggiore per un ex iconoclasta.
Gulbis 5 – Aspettando Godot. Beckettiano.
Santoro 8 – Voto alla carriera, più che al torneo. Doveva ritirarsi a fine 2008, invece è stato capace di battere al quinto Kohlschreiber. Mago vero.

Seppi 6 – Ha lottato due set alla pari con Federer: bravo. Quest’anno vincerà il suo primo torneo Atp, magari (magari?) già domenica a Zagabria. Sartori ha garantito che entrerà nei 10. I londinesi già fanno ressa al botteghino, non vedendo l’ora di ammirarlo al Masters.
Bolelli 4 – Il grande bocciato dell’Italtennis. Passa un turno perché con Vliegen (5) ci perde solo Gasquet, poi si fa umiliare da un Fish (5.5) per nulla al suo massimo. L’unica nota lieta è il quarto di finale in doppio (con Seppi). C’è tanto da lavorare e molto meno da parlare.
Fognini 5.5 – Era al rientro da un lungo infortunio, Almagro (5) non è in forma ma più forte di lui. Torneo dignitoso, e poi vincere con Golubev (6-) non era scontato. Ma quegli sbrachi piccati nei set finali non sono il massimo.
Cipolla 7 – Travolto da Haas (9 alla bellezza, 5 al momento attuale), geniale con Tursunov (2 alla strategia bellica). Fategli un monumento.
Stoppini 6+ – Si è qualificato, ha sfiorato un set con Djokovic (avanti 4-0 nel terzo). Bravo.
Starace 1.5 – E’ riuscito a prenderle sul veloce persino da un 16enne. Tomic è molto futuribile, okay, ma le prestazioni di Potito sul rapido sono raggelanti.
Italtennis 4+ – Da dieci anni un tennista nostrano non raggiunge il terzo turno a Melbourne. Quest’anno hanno ciccato pure le donne (la migliore è stata la Errani). Magra consolazione, un quarto di finale maschile e due semifinali femminili in doppio. Chi si accontenta, gode. Ma un orgasmo, per gli italianisti, mai.

Serena Williams 7.5 – Se volesse, vincerebbe sempre lei (o la sorella). Ha rischiato con Azarenka e soprattutto Kuznetsova, poi ha piallato tutte. Anche in doppio (con Venus, ovvio). Ha detto che presto la applaudiremo al cinema, “vincerò almeno un Golden Globe”. Francamente ci bastavano Scamarcio e Muccino, come crucci cinefili.
Wta 0 – Il tennis femminile è morto, non bastano un rovescio a una mano (Suarez Navarro) e qualche volèe (Martinez Sanchez) a salvarlo. Gli Ajde! della Ivanovic sono stati uno degli spettacoli più pietosi nella storia dello sport (sport?). Di lieto c’è solo il ritorno di Jelena Dokic (7.5), ma anche il suo exploit – dopo anni di inattività – dà la misura dello sfacelo. La Jankovic numero 1 fino a ieri, Dinara Safina novella Zvereva: aiuto.

I pronostici del Diario 6.5 – Presi vincente finale femminile, doppio maschile e femminile, financo Mirza/Bhupathi nel misto. Nei pronostici singoli pochi errori, dai sedicesimi quasi nulla a parte il ritiro di Djokovice poco altro. Meno male, se sbagliavo arrivava la milizia a ricordarmi che un anno fa avevo ironizzato sui pronostici del buon Jacopo Lo Monaco. Toppato in pieno, invece, il vincente finale maschile. Ahi. Un po’ ci credevo (Murray sì Nadal no) e un po’ ci ho marciato: la scaramanzia è un morbo trasversale. Già che ci siamo, rilancio: Federer vince il Roland Garros, Murray Wimbledon, Djokovic gli Us Open, Seppi il Masters. A quel punto Roberto Commentucci, che come noto tifa Federer e Seppi (un po’ come dire “amo il vino ma sono astemio”), scriverà un saggio su Ubitennis dal titolo: “Esegesi della perfezione e dell’abnegazione operaia: ecco perché su Roger e Andreas avevo ragione (e quel mòna di Scanzi torto)”. Già che ci siamo, prevedo che alle elezioni europee sarà un trionfo per Veltroni e la Santanché. E poi via, tutti rifugiati politici in Brasile.
Le 3 partite più belle. Verdasco-Nadal, Nadal-Federer, Gonzalez-Gasquet. In quest’ordine. Non male anche Kohli-Santoro, qualcosa di Delic-Djokovic, Muller-Lopez.
L’obbrobrio. Simon-Monfils. Uno scempio vero, fortunatamente interrotto anzitempo.
I 3 highlights che non avremmo voluto vedere. Terzo posto: Wawrinka che mangia avidamente una banana al cambio campo. Seconda piazza: il gioco di volo della Kuznetsova (ma più in generale la Kuznetsova tutta). Medaglia d’oro: la Kleybanova che si strizza i capelli, generando una cascata d’acqua che se era sudore non bastano tutti gli antiemetici dell’ispettore Bloch (quello di Dylan Dog). E in effetti ci vorrebbe l’Investigatore dell’Incubo per commentare certi incontri.

Collegamenti sponsorizzati


169 Commenti a “Australian Open Day 15:
I voti del torneo”

  1. EBFed scrive:

    Bellissimo. Sempre severo con il mio povero Roger, ma ci sta, nell’ottica scanziana ci sta perfettamente.

  2. Supermad scrive:

    Gentile Scanzi, spero tanto di leggere ancora tuoi diari come questo di Melbourne, in un futuro non troppo lontano. Gli altri tre Slam sono d’obbligo, se riesci buttaci dentro anche i Master 1000 :)

    Sulle pagelle sono d’accordo con te, eccetto il voto a Del Potro (a cui non avrei dato la sufficienza).
    Anch’io ho trovato fuori luogo le dichiarazioni di Federer nel dopo match…quel ragazzo dovrebbe imparare a vivere il tennis in un modo diverso, magari più “spensierato”. Agassi potrebbe essere un buon maestro in tal senso.

    Vederlo piangere alla premazione è stato tutto fuorchè commuovente. Il paragone con un bimbo a cui rubano il giocattolo non poteva essere più azzeccato.

  3. max scrive:

    mi limito al giudizio su Djokovic,anche perche’ non e’ bello infierire: l’articolista(?!) parla nuovamente di 700 ritiro (6 in carriera in realta’)
    Eh daje: glielo abbiamo detto piu’ volte,per parlare di qualcosa che non si conosce e’ sufficiente chiamare a scrivere il primo avventore del bar sotto casa. Niente,lo Scanzi persiste nelle brutte figure. Da 0 al tennis femminile quando si sono viste diverse belle partite, niente non ci siamo. Ho dato uno scorcio agli altri giudizi e insomma sono dello stesso tenore di quelli citati sopra.
    Contento Scanagatta a farsi del male a pubblicare tali obrobri sul suo pur bel sito…

  4. SuperACE scrive:

    SEI UN GENIO!!!

  5. Roberto scrive:

    Articolo intrigante e divertente, e a tratti anche molto vero. Sinceramente, però, proprio non capisco perché quando è Federer a vincere con facilità si parli di “vassallaggio” e arrendevolezza dell’avversario, mentre tali discorsi non si tirino in ballo quando è Nadal a vincere con facilità, come ad esempio negli ultimi anni al Roland Garros, nei quali Nadal ha disintegrato qualunque avversario con una facilità e un “cinismo sportivo” assolutamente comparabili (se non superiori) a quelli del miglior Federer sull’erba o sul cemento. Insomma, diciamoci la verità: l’unico motivo per cui a Nadal non è mai capitato di vincere finali “fuffa” che facciano gridare al “vassallaggio” (come invece è capitato a Federer ad esempio contro Gonzalez all’Australian Open di 2 anni or sono) è che Federer comunque in finale con Nadal ci è arrivato sempre, garantendo dunque match intriganti e appassionanti (sebbene spesso dominati da Rafa); se Nadal in finale al Roland Garros in questi anni avesse incontrato il Gonzalez dell’AO di 2 anni fa, l’avrebbe demolito, distrutto, e avrebbe vinto con una superiorità tale da rendere la finale sterile e priva di interesse: e allora si sarebbe dovuto parlare di “vassallaggio” e di “dittatura” senza spettacolo da parte di Nadal, siamo onesti. Insomma, per farla breve: uno sport individuale come il tennis è fatto anche di grandi “dittature”, di grandi assoli. Federer è stato (e spero continui ad essere almeno per qualche anno ancora) un grandissimo, e mi sembra ridicolo sminuire la sua grandezza parlando di avversari che contro di lui scendono in campo già sconfitti, e sottomessi al suo potere (suvvia, è ridicolo fare simili discorsi nello sport). Allo stesso modo Nadal è diventato in questi ultimi 2 anni un grandissimo (ed è destinato ad esserlo ancora per molti anni) col suo tennis nuovo, incredibile, meno leggiadro tecnicamente, ma più entusiasmante, e non meno spettacolare. Due incredibili campioni. Due incredibili dominatori. Ed è giusto che sia così; non per “vassallaggio” dei rivali, ma solamente e semplicemente perché sono nettamente più forti di chiunque altro.

  6. nicola scrive:

    @ scanzi
    incredibile… sui voti concordo. Forse solo un pò generoso col nostro tennis!

  7. Stefano Grazia scrive:

    A margine dell’Articolo precedente avevo scritto un paio di considerazioni e nessuno me le ha cagate pari, forse perche’ non degne di una minima riflessione, forse perche’ perse nel marasma di commenti degne, queste si, di un ultas del calcio.
    A me,scrivevo, questa cosa di Federer mi ha portato alla mente il caso Graf…Steffi dominava che dio la mandava fino a che comparve una streghetta quadrumane che per due-tre anni vinse tre slams a botta lasciando alla mia tedesca dalle gambe meglio di Claudia schiffer solo l’erba di Wimbledon… E chissa’ quanti ne avrebbe vinti ancora se non fosse successo quello che e’ successo… Ora stiamo parlando della Graf come della piu’ grande di tutti i tempi o comunque, diciamo, la cosa e’ fra lei e la Navratilova (e se siamo magtnanimi ci aggiungiamo Evert e Margaret Court ma sappiamo che stanno un gradino piu’ sotto)…Ma se Gunther Parke fosse stato messo sotto da un autista ubriaco quel giorno mentre si appropinquava allo stadio, forse la Seles (che io allora non sopportavo) avrebbe posto la parola fine alla diatriba e la Graf avrebbe continuato ad arrivare in finale e a perdere…
    La domanda secondo me e’: Federer e’ piu’ Borg o piu’ Connors?
    Riuscira’ a trovare le motivazioni per farsi un culo tanto e inserire nella sua cilindrata quegli ottani in piu’ prima che sia troppo tardi? McEnroe con Larry Stefanki era un atleta supoertiore al primo JohnnyMac, un bamboccio irlandese paffutello, ma ormai aveva perso il tram…
    Infine, sul GOAT…da tifoso di Andre io ho sempre avuto ben chiara questa cosa: agassi e’ stato grandissimo e forse perfino piu’ talentuioso (oltre che intelligente e sensibile) di sampras, MA NON POTRA’ MAI ESSERE PRESO IN CONSIDERAZIONE PER IL TITOLO DI GOAT..Perche’? Perche’ nel suo periuodo nelle finali di Slam le buscava quasi sempre da Pistol Pete… Allo stesso modo, se fino a un anno o due fa io ero convinto che Federer potesse ambire alla qualifica di The GOAT, adesso ho la certezza che ahime’ no, e per la stessa ragione: perche’ nel suo periodo d’oro lui le buscava regolarmente da Nadal negli scontri diretti, quelli che contano, quelli degli Slaqms,(e non quelli di fine carriera o non significativi tipo Sampora Hewitt o Safin Santoro…)…Non puoi essere il piu’ grande di sempre se non lo sei nel tuo periodo (E la differenza d’eta’ qui non conta, non ancora…A 27 anni non puoi considerarti vecchio…Lendl divento’ numero uno a 26,mi pare…Agassi e Connors vincevano slams a 30)

    Spero che Roger possa vincere altri due-tre slams qua e la’ ma per essere considerato The Greatest dovrebbe battere in finale al RG Nadal…Allora, forse… Ma temo che se non intervengono fatti soprannaturali (no, non un pazzo esagitato ma fattori esterni: mononucleosi, infortuni, amori lascivi, dite voi…) la Storia,questa Storia, e’ gia’ stata scritta …

  8. the genius scrive:

    SCANZI 5/6

    un filino ripetitivo, banale, noioso. Ma bravo.

    (Verdasco-Nadal più bella di Nadal-Federer… non è che per ostentare punti di vista originali, bisogna per forza sparare minchiate)

  9. the genius scrive:

    D’accordo ad ogni modo sulla disamina di Federer, anche se la parte più interessante era scritta da Clerici.

  10. Enrico scrive:

    Mi sembra un’inutile accanimento contro un fuoriclasse come federer. E’ vero lui è un grande perfezionista, forse troppo e per questo cerca di vincere imponendo il proprio gioco e non aspettando l’errore altrui o comunque appogiandosi al gioco altrui. Al momento questo non basta contro Nadal ,perchè è un fenomeno, ma sarebbe bastato contro qualsiasi altro dal 3 in giu. Ora,ad un passo da un risultato storico, è umano che uno sportivo, per quanto abituato alle tensioni piu forti, possa avere un cedimento psicologico che ci danno la misura di quanta adrenalina scorre nelle vene di un ricchissimo ed affermatissimo campione, che sa di aver perso una grande occasione.

  11. Gianfranco scrive:

    ma sto blog è diventato di scanzi?

  12. Pete Agassi scrive:

    WTA: 0
    Io nemmeno avrei sprecato caratteri per il circuito femminile, sono contento che abbia vinto Serenona la quale, tralasciando l’ormai noto strapotere fisico, tecnicamente ha qualcosa in più rispetto alle altre. Per il resto…puah, 335235332532 volte meglio sintonizzarsi su espn classic e vedere Arantxa vs Conchita, donerebbe certo maggiori emozioni.
    Ormai l’italtennis, almeno nel campo maschile, riesce solo a sfornare mediocri giocatori, la maggiorparte dei quali esplodono a 23 anni per poi inabissarsi qualche annetto dopo con un bottino miserevole di top 50, e il challenger di Biella appeso in sala (in onore a Volandri). Una miseria, oltre che una vergogna.
    Ciao a tutti

  13. Alessandra scrive:

    Boh prima non mostra emozioni, poi è criticato anche se gli viene da piangere (bambino o non), dovrebbe imparare umiltà, giocare più spensierato etc etc a non finire…siamo tutti bravi a parlare al posto degli altri, sicuri che al suo posto noi ci comporteremmo in maniera differente (più umili, meno spocchiosi e magari dare una pacca sulla spalla al vincitore con un sorriso grosso quanto una casa). Una marea di super uomini scrivono in questo Blog. Tutte persone che saprebbero giocare e comportarsi in ogni situazione in maniera ineccepibile…Nello sport bisogna si essere umili, ma sicuramente bisogna avere di se una gran stima perchè altrimenti non si va da nessuna parte, e non ci vedo nulla di male se Federer si sente superiore nel gioco. E poi se piange perchè sconfitto ci sta’ se vuole..a Wimbledon ha tenuto il groppone in gola..qui non c’è riuscito..pazienza problemi suoi, non vedo perchè debba essere criticato anche per questo. Ci sono giocatori che non accettando di prendere le prime sconfitte si sono ritirati anzitempo..per me è questo un comportamento da persone che non ci stanno a perdere..lui le batoste le sta’ prendendo e piano piano le ammortizzerà a suo modo.
    Poi viene criticato sul fatto che ha barattato secondo alcuni la sua spensieratezza di gioco con la fame di record..beh scusate, ma penso che chiunque al suo posto vorrebbe entrare definitivamente tra le leggende del tennis..se hai sacrificato una vita al tennis è anche per questo direi..non vedo cosa ci sia male..sempre problemi suoi in caso.
    Il fatto è questo, lui ha dichiarato di essere innamorato di questo ‘GIOCO’ che è tutta la sua vita, quindi non si può pretendere che appenda la racchetta al chiodo e si faccia da parte zitto zitto. Per quanto riguarda il fatto che non mostra emozioni mentre gioca, lui stesso ha affermato che con il carattere che teneva in campo in principio non andava molto lontano..quindi sempre problemi suoi se lo ha modificato per il successo..tanto anche se avesse detto tremila c’mon, pugnetti al vento e altro ancora sarebbe stato criticato perchè poco sportivo verso gli avversari (come fino a pochissimo tempo fa veniva ribadito a Nadal ingiustamente).

    Il fatto secondo me è che tanto qui si parla alla fine per antipatie e simpatie, e ci sta’ pure..ma sinceramente sarebbe ora di farla finita con queste storie.

    Cmq complimenti per l’articolo, mi piace moltissimo e mi fa sorridere sempre con gusto.
    In principio quando leggevo i suoi articoli mi arrabbiavo, ma alla fine ormai mi ci sono abituata a leggerle :)

    Un saluto a tutti ;)

  14. Avec Double Cordage scrive:

    caro Andrea Scanzi, tutto OK quello che scrivi e niente di particolare da ridire sui voti, una cosa sola però vorrei rettificarla, la frase pronunciata da Federer “god, it’s killing me” è solo un modo di dire, come che sò “ammazza oh, è più forte di me” il lettore del blog che si firma Antonio citato da te ha mal interpretato questo modo di dire inglese, non tutto si può tradurre parola per parola

    certo Federer era deluso da se stesso per non aver vinto una partita che poteva vincere (e con gli anni che passano le occasioni saranno sempre meno perché Nadal entro 2 o 3 anni raggiungerà il suo massimo mentre Federer tra uno o due anni inevitabilmente calerà quando le sue gambe non lo seguiranno più) perché con il rovescio, pur avendo fatto molti errori, a quel livello raramente si era opposto al diritto di Nadal, è il servizio che quel giorno lo ha tradito (causa auto pressione e mental probabilmente, specialmente i doppi falli su break point del primo set è difficile spiegarli altrimenti) ma con una prestazione decente nel reparto servizio (adesso i dati non li so ma mi pare che avesse una percentuale attorno al 50% di prime, in un set addirittura sotto il 40%) Federer a Nadal può ancora batterlo

    Federer è semplicemente una persona molto sentimentale, la tristezza certo era dovuta alla sconfitta, ma quelle lacrime erano innescate più dall’affetto del pubblico australiano e dalle frasi urlate, infatti è proprio quando si e sentito un “I love you!” a squarciagola seguito da una lunghissimo applauso che Roger ha ceduto alla commozione

    non trovo che si sia comportato in modo ambiguo con Rafa, si è complimentato e ha detto che Nadal ha vinto meritatamente

    é bello vedere un supercampione come Nadal così modesto ma è anche bello vedere un talento come Federer così umano, e gli va dato merito di non aver sciupato il suo talento come molti altri prima di lui divenuti esempi magistrali di genio e sregolatezza, in questo va preso come esempio per i giovani, come Nadal è esempio che con il lavoro e il sacrificio si può vincere anche usando la mano sbagliata

    giusto come nota anti-italianista per dare un pò di materiale a quelli che battono sempre ritmicamente sui vari Rino Tommasi & company, chi sa mai che tutta questa braccinite italica con doppi falli etc. corredata sceneggiata napoletana completa di lacrime e sentimentalismi era dovuta al semplice fatto che Rogerio si è presentato vestendo la maglia azzurra, forse ha osato troppo ;)

  15. Roberto Commentucci scrive:

    Solo per precisare, tra le risate per le divertentissime pagelle di Andrea: mai detto che Seppi andrà al Master. Lo ha detto Sartori, che come ogni buon allenatore deve indicare la cima del grattacielo per arrivare al trentesimo piano. A mio avviso, l’altoatesino, come del resto gli altri italiani Bolelli e Fognini, può ambire ad un posto nei primi 20, non credo possa fare di più.

    Poi si, è vero, tifo Federer, mi piace da matti il suo tennis, anche se a volte la sua natura narcisa gli rivolta contro, come quando si impaurisce al primo passante e si mette a remare da fondo, offeso per l’oltraggio subito. Ma il modo in cui lo svizzero, dopo una adolescenza sciagurata, per lunghi anni ha saputo risolvere in suo favore l’eterno dissidio tra genio e sregolatezza, tra creatività ed effimero, tra bellezza e concretezza, resta un esempio notevole di autodisciplina ascetico-calvinista, che desta la mia ammirazione.

    E tifo Seppi, mi piace da matti non tanto il suo tennis (invero scarno), ma il suo approccio al tennis, così raro e serio in questo nostro povero paese di effimeri coatti, calciatori tatuati e tamarri impalmatori di veline.

    Mi piacerebbe che tanti ragazzini, in Italia, approcciassero il tennis con la stessa serietà e lo stesso scrupolo di Seppi. Hai visto mai che poi ne troviamo, tra questi, anche uno che ha del talento? :) .

  16. Avec Double Cordage scrive:

    scusate ho provato ad aggiungere un link al filamto youtube della premiazione e una foto ma a quanto pare non è possibile aggiungere link, non lo sapevo perché da un pò che non scrivevo commenti, se tutto va male quindi potrebbe darsi che il mio commento si sdoppi

  17. Quaiomic scrive:

    La fine del diario di Scanzi (che merita un voto alla Nadal) è malinconica, un pò come quando finisce uno slam pieno di emozioni come questo.(tranne le dichiarazioni intollerabili del perdente “federer” a fine macth…..piangerà ancora).
    Complimenti, ma torna presto eh…

  18. daniele74 scrive:

    Signor Scanzi lei è la prova di come il giornalismo sia diventato qualcosa di spregevole in tutti i campi, ormai pur di vedere tante risposte su questo blog si diletta con questi articoli privi di talento e obiettività e competenza ma semplicemente coreografati da parole a effetto, la sua presa di posizione chiaramente di parte non và assolutamente bene come esempio per quelle persone che sono tifose del tennis e dei propri idoli e non della rissa (si perchè lei con questi articoli fomenta solo odio fra tifosi), Roger federer non merita un trattamento del genere per quello che ha dato al tennis e spero che continui a dare, i campioni nel tennis esisteranno sempre e sempre per un pò di tempo ci sarà sudditanza nei confronti degli avversari (accade in tutti gli sport), io a mio modesto parere per quanto stimi Nadal per la caparbietà preferisco di gran lunga un tennis con una dittatura Federiana piuttosto che Nadaliana, ma questo è solo questione di gusti….
    Per quanto riguarda le pagelle ..le consiglio di metterci anche un pò di stelline e qualche donnina nuda come contorno e vedrà che ci sarà ancora più gente a rispondere su questo blog.

  19. the genius scrive:

    L’errore peggiore è pensare che quello che conta più di tutto in una partita sia vincere. Niente affatto. Quello che conta è la gloria. È giocare con stile, con bellezza, è andare in campo e travolgere l’avversario, non aspettare che sia l’avversario a farsi avanti e così morire di noia. (Robert Dennis)

  20. pibla scrive:

    Commentucci e Stefano Grazia for President, insieme a Fimiani, come sempre!!!

    Ti leggo Stefano e sono ovviamente d’accordo con te su tutta la linea ma, essendo ormai “un vecchio guardone” (cit.) di sport, e come tale con una certa esperienza in materia, in questi giorni ho visto, appreso e sentito varie cosette di cui non ho voglia di parlare in questa sede ma che mi hanno parecchio rannuvolato e tolto la voglia di commentare a cuor leggero le ultimamente solite, magnifiche gesta sportive degli spagnoli, ma ci sarà modo prma o poi di riparlarne….
    Intanto un saluto a tutti, Scanzi sempre godibile.

  21. Danij66 scrive:

    Alcune considerazioni anche in prospettiva futura, che spero siano raccolte da altri.
    Premetto la mia ammirazione per Federer.

    IL PIU’ FORTE
    Federer ha perso primariamente perchè Nadal oggi è più forte di lui. Tanto più forte che ha vinto ugualmente anche se non era al 100%.
    Il pianto finale era secondo me di frustrazione: in queste condizioni favorevoli (buona preparazione di Roger, partita sul cemento, Rafa stanco) Federer doveva dominare. La sconfitta lo ha reso consapevole che, alle condizioni attuali, è molto improbabile che in futuro possa battere Rafa.

    I CONFRONTI DIRETTI
    I confronti diretti devono essere valutati nel contesto dell’evoluzione dei due giocatori.
    Il Nadal di oggi non è il Nadal del 2004-2005-2006, così come lo stesso Federer.
    Uno sta salendo, l’altro scendendo. E questo non lo dicono (solo) gli scontri diretti, ma i confronti con gli altri giocatori.
    Nadal arriva ora al minimo in semifinale sul cemento quando fino a due anni fa era un utopia.
    Ha migliorato il servizio, e ha trasformato il rovescio da colpo prettamente difensivo in offensivo.
    Federer perde (o soffre per vincere) con giocatori con i quali nei tempi d’oro non aveva grossi problemi.

    IL VALORE ATTUALE DI FEDERER
    Lo stato di forma fisica è buono. Buona reattività e velocità. Resistenza alla fatica da valutare, perchè il crollo del quinto set può essere stato psicologico. Segnali negativi in questo senso sono dati delle ultime sconfitte dell’anno scorso e dalle prima di quest’anno (Simon e Muray), con Federer vincitore nel primo set ma calato alla distanza; i cinque set con Berdych contano relativamente, data la brevità degli scambi.
    In generale comunque condizione fisica buona, superiore ad AUS 2008.
    Purtroppo se ne sta andando la potenza.
    Non solo ieri ha funzionato male il servizio come percentuali, ma la velocità media della prima palla di Federer è stata SOLO di 185 km/h.
    Federer non ha mai tirato la prima a 220, ma ora non riesce quasi mai ad andare sopra i 200.
    Altro problema: il diritto ha perso esplosività.
    Gli anni scorsi il primo diritto di Roger spesso metteva in difficoltà Nadal.
    Poi magari Federer sbagliava alla fine i diritti successivi perchè Nadal gli rimandava tutto.
    Ieri questo molto meno; e questo non solo con Rafa, ma anche con altri giocatori.

    IL FUTURO DI FEDERER
    Se non ri-acquista potenza, cosa difficile a 27/28 anni, la vedo dura.
    Essere un fuoriclasse dal punto di vista della tecnica e della coordinazione non basta più.
    Modificare il gioco e passare ad un serve and volley più spinto non so quanto possa servire;l’unico che lo fa oggi con regolarità - Stepanek - non mi ricordo se sia mai entrato nei primi 10.
    Oltre a Nadal mi sembra ad oggi difficile vederlo vincente (sui 5 set) anche con Murray.

    IL FUTURO DI NADAL
    Non basta la classe per vincere, ma bisogna comunque saper giocare.
    Nadal lo sa fare molto bene, ed ha in più una fisicità ed un istinto da killer micidiali.
    Vedo però un rischio sullo sfondo per Rafa: che il modello da lui imposto, di fisicità estrema, gli si ritorca contro a causa delle nuove leve.

    IL FUTURO DEL TENNIS
    Murray dall’anno scorso, solo potenziandosi fisicamente, è passato da un giocatore incompiuto a possibile candidato al trono.
    In un anno ha aumentato la velocità della prima palla di 20 km/h.
    Qui in Australia, comunque menomato dalla febbre del giorno prima, ha perso in set 5 con Verdasco facendo una prestazione quasi simile a quella di Nadal; rispetto all’anno scorso ha messo su altri 3 kg. di muscoli.

    Il prototipo del giocatore del futuro sembra questo: predominio assoluto di grandissimi difensori-contrattacanti che stroncano l’avversario.
    Declino dei giocatori che impongono il loro gioco; vedi Federer, lo stesso Djokovic - che è secondo me dopo Federer il secondo miglior “colpitore” del circuito -, Gasquet, Blake ecc.
    Sempre maggiore uniformità dei risultati data l’omologazione delle superfici.

  22. pasquale scrive:

    Il vassallaggio nei confronti di federer è una pura invenzione. Il vassallaggio non esiste. O è esistito nei confronti di tutti quelli che hanno dominato un’epoca.
    La storia, anche del tennis, non si fa con i se e con i ma: è stupido dire “se federer avesse avuto la stessa età di nadal” oppure “se ci fossero stati altri avversari”.
    Certe cose su federer sono vere e forse è vero che la drammatizzazione di questa vicenda non gli giova. Se non avesse vissuto come un dramma la partita di ieri, probabilmente, avrebbe vinto. Dal 2-1 Nadal, 30-0 ha fatto 15 errori gratuiti e ha perso il match. Forse un crollo psicologico visto che aveva rincorso per tutto il match. E aveva rincorso per tutto il match perchè il servizio non ha funzionato. Eppure ha giocato una grande partita a tratti. Ha tenuto sulla diagonale sinistra (cosa fodamentale in vista degli scontri sulla terra rossa).
    Mi rimangono due dubbi fondamentali, sui quali chiedo lumi: 1) com’è possibile che i servizio abbia funzionato così poco, dal momento che è il colpo meno sensibile al ‘braccino’?
    2) Com’è possibile che roger sia crollato quando tutto sommato l’inerzia del match era dalla sua parte? Cioè, mi domando, com’è possibile che il braccino non gli sian venuto sulle 5 palle break del terzo game del quarto e sia comparso quando era in pari con ottime possibilità?
    Forse la verità è che nadal è un giocatore scoraggiante, con il quale sai che per fare il putno devi morire. La pressione che ti mette addosso è assurda. Roger l’ha retta per 4 ore, dovendo rincorrere. Poi, inspiegabilmente, non ce l’ha più fatta. Non so che dire, sono dispiaciuto, ma onore a Nadal, che non riesco a odiare e che è un grande esempio e un campione irripetibile.
    Dunque, no alla drammatizzazione di questa vicenda: forse il pianto di ieri è stato liberatorio, tornerà più sollevato e chiuderà la straordinaria carriera nel modo più giusto: con una vittoria sul centrale di Wimbledon. Per farlo, deve accettare l’idea di essere messo sullo stesso piano di altri giocatori nell’attuale momento storico. Deve comprendere che è in una nuova fase della sua carriera e deve mettere da parte dichiarazioni che lasciano trasparre il fatto che lui consideri un’usurpazione la perdita del n.1. Solo così ne esce. In questa situazione Roger deve intravedere un’opportunità, quella di lottare alla pari con altri fenomeni e di lasciare il tennis, magari, vincendo lo slam del record contro uno di loro in finale. Ma per riuscirci, deve accettare la sconfitta senza drammi.
    Bella, infine, l’amicizia tra i due. Nadal alla fine era sinceramente dispiaciuto. Io credo che qualche punto dell’ultimo game l’abbia snagliato apposta. In fondo, anche se non sarò mai un suo tifoso, è un tennista grandioso e un bravo ragazzo. Imposibile odiarlo. Anche se il suo tennis non potrà mai rapirmi.
    Infine a Scanzi dico che a volte, per essere originale, sconfina nell’offensività. Non è bello a leggersi. Questo blog, una volta, era un’isola felice di competenti senza toni da stadio: ora, anche grazie ad interventi estremizzanti ed a tratti offensivi, ha dato spazio a provocatori come tal siglomane e altri. Renditi conto, Scanzi, che a volte l’ironia tua, quando giunge al limite dell’insulto e della mancanza di rispetto, può incentivare atteggiamenti da ultrà. E il blog ne perde in qualità. Nella vita, non bisogna dire a tutti i costi cose originali. Quando non colgono la realtà e sono forztati, tonano e sconfinano nell’insulto.

    W il tennis, a presto.

  23. Giacomo scrive:

    la parte più bella dell’articolo è quella in cui viene citato l’articolo di Clerici!!!!!!!!!!!
    il resto è uno sproloquio di una persona alterata dal suo di ego.

  24. Agostino scrive:

    Roberto, condivido per l’ennesima volta ciò che dici
    Scanzi, a parte la solita pippa tritata su federer, godibile

  25. stefano scrive:

    Ottimi danj66. Commento tecnico assai sopprefino…

  26. Plague scrive:

    Bravo Scanzi! Questo tuo diario dell’Australian Open è stato gradevolissimo, spero che sia ripetuto per i prossimi tre slams.

    Cmq Stefano Grazia ha capito tutto. Scanzi è quello da bar sport di provincia, quello che tra una scorreggia e un rutto le spara altrattento grosse per far ridere un po’ tutto, una satira un po’ pane e salame. E’ questo il bello di Scanzi, prendetelo com’è, e soprattutto godetevelo, non fatene una verità quello che scrive di tennis, perchè manco ci si avvicina. Lui sdrammatizza e ci fa ridere. Un po’ come l’attuale presidente del consiglio: spaccone, faccia di bronzo, ironia da bar e battuta pronta!

    W Scanzi e il tennis!

  27. Andrej R. 78 scrive:

    La decantata esemplare amicizia giova solo a Nadal. Per dirla alla Roddick versione Wimbledon 2004 : non c’è rivalità, se vince sempre lo stesso giocatore.
    Le superfici sono sempre più lente. Viene ormai premiata unicamente la corsa e la resistenza, a scapito del talento tecnico e del gioco offensivo e/o a tutto campo. Per questo Nadal vince fuor di terra rossa ; per questo Federer non ha ancora battuto il record di Sampras.
    scanzi, sei ripetitivo e ottuso (guardati allo specchio, prima di blaterare d’infantilismo). ti rinnovo il consiglio e invito : datti definitivamente all’alcool.

  28. antoine scrive:

    @ Caro Avec Double Cordage,
    torno sull’argomento che ha fatto discutere oltre la partita, cioè il pianto finale di Roger.
    Scusami ma devo dirti che difetti un pò sul lato psicologico se affermi che Federer è crollato in base alla frase di un fan urlata da qualcuno del pubblico perchè QUELLO AL LIMITE E’ STATO SOLO LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO, E’ STATO SOLO L’ACCHITO PER FARGLI FARE QUELLO DI CUI ROGER AVEVA TANTA, TANTA VOGLIA IN QUEL MOMENTO (E CREDO DA MOLTO TEMPO): PIANGERE SPONTANEO COME UN BAMBINO TRISTE E DELUSO, ORFANO DI QUALCOSA CHE SI RENDE CONTO ORMAI E’ SFUGGITO PER SEMPRE…
    E non era commozione ma sincera, profonda prostrazione che dura da tanto tempo e che è venuta fuori incontenibile.
    Ma è stata una scena autentica, quello è vero, ci ha rivelato le debolezze di un campione ma sopratutto i suoi lati meno nobili secondo me, tipo l’incapacità di accettare i dati di fatto incontrovertibili e insieme l’incredulità di non poter più fare niente per rovesciare un incredibile (per lui) realtà, dopo aver fatto obiettivamente di tutto e dato il massimo, ALTRO CHE STRATEGIE DEL ROVESCIO IN BACK LUNGORIGA E COMPAGNIA BELLA…

  29. Donato scrive:

    Non penso che il grande Scanzi (…a proposito davvero esilarante!!), voleva essere soltanto originale. A parte che lo è!! Semplicemente dice cose che lui pensa, a volte le ingrandisce, e questo però è il suo mestiere che tra l’altro sa fare molto bene!!
    Un solo appunto: le lacrime di Federer. Quelle secondo me, non bisogna criticarle. Un uomo ha le sue emozioni e le sue debolezze, e quello che ha detto, ossia la famosa frase “god, it’s killing me” , non era riferito al suo giocattolo rotto, ma piuttosto al pubblico che lo incitava nonostante la sconfitta e lui non aveva potuto regarargli la gioia della vittoria e poi voleva complimentarsi con Rafa non con le solite frasi di rito. Lui a differenza di Rafa è molto più simpatico con il pubblico a fin partita, soprattutto, anzi sicuramente per la scarsa padronanza dlla lingua inglse da parte dello spagnolo!! Era un modo per dirgli “cavolo non ce la faccio più ad essere battuto da te!! Sei un mostro”.

  30. antoine scrive:

    @ Andrea Scanzi
    Grazie per l’apprezzamento e la citazione. Ma, senza falsa modestia, non credo di avere detto una cosa illuminante ma solo fatto una palese constatazione, niente di straordinario. Solo che la maggior parte delle persone non sa davvero cosa sia la sensibilità, e si vede non certo solo qui…
    Ricambio dicendo che questo ultimo articolo secondo me è sicuramente il migliore e più divertente di quelli che ho avuto modo di leggere scritti dalla tua penna. E non è poco per la mia forma mentis ipercritica…
    Ciao

  31. Andrej R. 78 scrive:

    Il tennis non è stato ucciso solo da Nadal, ma anche e soprattutto da voi italioti nadaliani, dalla (sub)cultura di cui siete portatori insani.

  32. antoine scrive:

    @Stefano @Danij66
    Condivido l’opinione di Stefano, grande intenditore di tennis, sull’articolo di Danij veramente ottimo e che dimostra a sua volta di capirne altrettanto.
    E se permettete ho già scritto in precedenza che Federer in questo contesto attuale del gioco difetta ormai di potenza e da la sensazione di essere di colpo invecchiato, come di una generazione ormai superata, mentre prima era il giocatore senza tempo per eccellenza. Poi paragonare il suo servizio a quello di Sampras come qualche volta è stato fatto è…beh lasciamo perdere.
    Ma vi chiedo: cosa può fare davvero il buon Roger, in base alle sue possibilità, più di questo per battere Nadal??!!…ma dico: ha giocato e rigiocato con questo pitbull (vedi la fisionomia del volto), anche prima di quest’ultima finale, al limite delle sue possibilità, se non è stato perfetto sicuramente c’è andato vicino. Io credo che ogni volta andare a fare valutazioni post partita, oltremodo raziocinanti, sulle possibili varianti che Federer dovrebbe usare e che non usa è un esercizio veramente stucchevole e sensa senso.
    Roger ha dato il massimo ma non è bastato, questa è la semplice verità.
    In caso contrario qualcuno gli insegni come si fa a chiudere il punto pur avendo sbattuto e risbattuto Nadal 5 metri e più fuori dal campo senza vedersi ritornare missili lungoriga o incrociati, e a non essere passati con recuperi impossibili su attacchi sontuosi…

  33. Andrej R. 78 scrive:

    Bella l’involontariamente insultante similitudine scanzi-berlusca. Azzeccatissima. Penso che lui (lo scribacchino intendo, non il brianzolo) ne andrà orgoglioso.

  34. Supermad scrive:

    Intorno alle 20 Pibla ha scritto il seguente commento:
    “in questi giorni ho visto, appreso e sentito varie cosette di cui non ho voglia di parlare in questa sede ma che mi hanno parecchio rannuvolato e tolto la voglia di commentare a cuor leggero le ultimamente solite, magnifiche gesta sportive degli spagnoli, ma ci sarà modo prima o poi di riparlarne…”

    In questi anni se ne sono dette un sacco su un presunto (e mai dimostrato, nonostante numerosi controlli) coinvolgimento di Nadal (e degli spagnoli in generale) nel mondo del doping (presumo ci si riferisca a questo).

    Gentile Pibla, se hai notizie concrete in merito (io non ne so molto) e certezze fondate, ti spiacerebbe vuotare il sacco?

    Io sono tifoso di Nadal (come tanti) e francamente mi dà fastidio sentire ogni volta questa storia del doping. Se ci sono delle prove o degli aneddoti ditelo chiaro e tondo, senza lanciare sassi nello stagno per poi tirare indietro la mano.

    Non so se sia il tuo caso Pibla, ma purtroppo molti tifosi di Federer, accecati dall’ira, cercano di aggrapparsi ad ogni scusante per giustificare le sconfitte di Roger.

  35. bestiolino scrive:

    ma come fate a dire che roger ha giocato bene? servizio zero:non metteva una prima! e poi si intestardiva nella tattica suicida di giocare in difensiva più dello stesso nadal…rafa in condizioni non certo eccelse serviva ancora peggio e cercava LUI di accorciare lo scambio!!! non mi credete? Andate a rileggere l’intervista dello stesso federer…ha pianto perchè gliela ha regalata malamente…una partita da vincere assolutamente gettata nel water…

  36. Fabio scrive:

    Io capisco che Scanzi sia un tifoso di Nadal, però mi sembra veramente esagerato e alquanto inappropriato(visti i risultati ottenuti dallo svizzero)questo tentativo di sminuire Federer..altresì sono perfettamente d’accordo con quello che ha scritto Roberto…del resto se Nadal è così forte e superiore a Federer come Scanzi dice, perchè le partite tra i due sono sempre(eccetto la finale dell’anno scorso al roland garros, ma Federer nn era certo al top a meno che la storia della mononucleosi se la sia inventata) equilibrate..e perchè Scanzi nn parla di vassallaggio quando Nadal vince sulla terra o sullo stesso cemento(vedi ultimi AO dove prima di Verdasco nn ha perso un set)…la verità è che Scanzi(come molti altri tifosi) nn riesce ad analizzare la situazione in modo distaccato come dovrebbe, invece, fare un bravo giornalista(del resto siamo in Italia, nn c’è da stupirsi)..ps: l’odio(o forse solo invidia, nn so) verso Federer lo si deduce anche dallo spazio dato alla valutazione dello svizzero, come a voler indicare che Federer è + forte ma che sono la sua presunzione e superbia a fargli perdere le sfide con Nadal e nn la forza dello spagnolo, ma lui dice il contrario(incoerente)..

  37. Voortrekker Boer scrive:

    Il solito Scanzi, sempre più impiegatizio, ormai non fa nemmeno lo sforzo di copiare (male) e incollare le stesse, solite, trite e ritrite paroline. Forse è vero che la voglia di uscire allo scoperto e di primeggiare costringe a dire e ripetere scempiaggini all’infinito. Bravo Scanzi, segue la via, d’altronde c’è chi con questi mezzi ha governato e governa l’Italia e chi, sempre allo stesso modo, ovvero sparandole grosse, ha scatenato un paio di guerre in Medio-oriente.

    ciao pecore anarchiche, e saluti al pecorone scanzi

  38. Anakyn scrive:

    Ho appena visto il video della cerimonia. Convinto come sono di saper comprendere in modo abbastanza preciso cosa passa per il cuore e lo stomaco di Roger, se posso vedere come lo traduce in gesti e parole, ero curioso di capire cosa l’avesse spinto alle lacrime. Ora lo so.

    Sarebbe davvero il caso che tutti coloro i quali hanno stigmatizzato il comportamento dello svizzero come esempio di narcisismo, presunzione, “affermazione dell’ego” e assurdità simili, compreso - duole dirlo - lo stesso Clerici, gli diano una profonda occhiata. E se l’hanno già fatto, magari in diretta, gliene diano una seconda a mente lucida.

    Federer che comincia il discorso, giustamente per primo in quanto perdente, abbozza persino una battuta di spirito nei confronti del pubblico, da signore qual è, cerca di sostenere in qualche modo il proprio sorriso inevitabilmente forzato, per rispetto alla platea… ma poi il pubblico lo sovrasta di incitamenti, “I love you!”, urla e applausi, e semplicemente lui non regge più. Lui, così spesso definito (e forse condizionato) dall’immagine di Maestro “borghese”, di fronte ad un tale e coinvolgente e irrefrenabile trasporto “popolare”, non regge più. La sua sensibilità sconvolge quella diga costituita dal dover mantenere un’immagine di compostezza, e lui tracolla. Lacrime di gioia, per certi versi.
    Uomo splendido e campione fragile quale si conferma di essere, nel pianto. Nel cedere ad un fiume di emozioni che certamente in lui scorre sempre impetuoso, ma che la disciplina e l’autocontrollo, le stesse qualità che da genietto sbarazzino e perdente l’hanno elevato a Leggenda Sportiva, sanno sempre mantenere entro l’argine.
    “Quasi” sempre…per fortuna c’è quel quasi. Che evidentemente non è abbastanza per chi lo vorrebbe (o finge di volerlo) tutto pugnetti e com’on, o per chi lo dipinge (o finge di dipingerlo) come un atleta vicino alla perfezione robotica.

    Ma per carità. Imparate dalle sue lacrime a rispettarlo. Come uomo, non come tennista. Chissenefrega del tennis, degli Slam, dei record e delle rivalità… di fronte ad uno spettacolo emotivo del genere, giù il cappello.

    Spettacolo di cui ha fatto parte anche Rafa Nadal, persona altrettanto splendida. Anche lui, quanta sincera emozione nell’assistere al diluvio di fragilità scaturito da Roger. Che atteggiamento, che parole: quell’abbraccio, quel volergli restituire il microfono, restituirlo alla commozione del pubblico… nobiltà fatta uomo.
    Molto prima che rivali, questi 2 Monumenti allo Sport sono amici. Molto prima del rispetto in campo, fra loro due scorre autentica empatia.
    Nonostante le profonde differenze. Di stile, di approccio, in campo e fuori.

    Un esempio che dovrebbero seguire anche i rispettivi tifosi.
    Oggi è il giorno migliore per cominciare a farlo.

  39. Andrej R. 78 censurato scrive:

    Non pensavo “cinghiale” potesse risultare intollerabile al vaglio della vostra ridicola censura.

  40. nik scrive:

    SCANZI fai tanto il sinistroide antiberlusca

    e mi pubblichi i libri con MONDADORI….????????????

  41. Giorgio scrive:

    Scanzi dice di federer che ha sacrificato il suo talento alla vittoria, diventando un tennista noioso…
    Scanzi medesimo ha sacrificato il suo talento alla fama, diventando uno scrittore noioso…

  42. mariello82 scrive:

    grande scanzi….ti seguivo anche sul mucchio selvaggio…sempre belle e graffianti le tue pagelle complimenti

  43. Andrej R. 78 censurabile scrive:

    Basta con questa bufala globalizzata della rivalità !!!
    Non esiste rivalità, se a vincere è sempre lo stesso giocatore !
    E sono stanco, inoltre, di sentir parlare di match epici sempre e solo quando a vincerli è Nadal (o Safin in semi ancora a Melbourne) !
    Insomma, il succo è che Federer deve perdere, per voialtri !
    Federer non è mai al meglio, in questi sopravvalutati (non di rado artatamente) incontri sciagurati.
    La grande indimenticabile partita è quella che vede il migliore prevalere, e se Federer perde sarà sempre una tremenda sconfitta per il tennis, per lo sport, per la Bellezza, per la vita di ognuno di noi.
    Il match ideale che con la Vita riconcilia ?
    Federer tre set a zero contro chiunque.
    Per sempre.
    Una volgare alternativa ?
    Sampras su Agassi dopo quattro tiebreak (vinse appunto il migliore).
    Un’altra for example ?
    Cash su Lendl a Wimbledon.
    Me ne sbatto del vostro calcistico italiota ‘furore agonistico’ e menate del genere.
    Io sto con La Bellezza.

  44. Voortrekker Boer scrive:

    Ma certo che Scanzi pubblica con Mondadori, di che ti stupisci, di fronte al vil danaro, così poco estetico, così poco poetico, ma non così poco importante, il grande Scanzi non guarda da dove viene, lo prende e basta, anzi si concede al miglior offerente, proprio come fanno certe signore di dubbia fama.

  45. roby68 scrive:

    Questa volta sono d’accordo con i voti dati da Scanzi, mi sono soffermato soprattutto su Federer, Nadal e Verdasco, gli altri non mi interessavano molto, ma li ho trovati comunque divertenti ed in buona parte in linea con il mio pensiero. Sono un tifoso di Federer, e mi auguro, e gli auguro, che da questa sconfitta possa trarne beneficio e soprattutto un insegnamento importantissimo per il proseguo della sua carriera, come ha creato il mostro che mai poteva perdere, così può disfarsene, e affrontare la seconda parte della sua carriera con la consapevolezza di non essere necessariamente il più forte sempre e comunque, se riuscirà a compiere questo cambiamento vincerà ancora molto e ci regalerà ancora emozioni e splendido tennis, altrimenti sarà destinato a vivire il sorpasso di Nadal, e successivamente di altri, come un incubo insostenibile. Apprezzabili, quindi, dal mio punto di vista, le citazioni di Clerici e Antonio, che hanno colto un’aspetto significativo di Roger, che devo essere sincero in conferenza stampa mi ha deluso, non riconoscendo i giusti meriti a Nadal e confermando che il suo pianto era prorio come il pianto di un bambino privato del giocattolo più amato. Ammettendo di essere stato sopraffatto da una sensazione terribile, e affermando che ‘questa cosa lo sta uccidendo’, ha aumentato in me la convinzione che Roger vive la sconfitta come qualche cosa di inaccettabile, a meno che non sia confinata alla terra, quando ha poi affermato che è la peggior sensazione che si possa provare, beh, avrei voluto essere un giornalista presente alla conferenza stampa per fargli notare che stava parlando di una finale persa, non della pedita di una persona cara. Mi pare che ha perso le giuste proporzioni.
    Da ammiratore di Roger un incitamento, fai tuo il secondo posto come fosse il primo e continua a giocare, non importa se saranno più le vittorie o le sconfitte, e pensa sempre che è uno sport, e la sconfitta e parte integrante dello sport.

    Nadal fantastico e in continuo miglioramento tecnico, in una parola, attualmente il più forte, con un mio solo personalissimo dubbio, quanto durerà questa sraripante condizione atletica, che sia chiaro, non è certo l’unico motivo delle vittorie, ma ne è una parte importante.

  46. Stefano Grazia scrive:

    Anakyn,quello che scrivi tu, lo avevo accennato anch’io nell’articolo precedente (ma nessuno mi ha degnato di un commento, tutti impegnati a denigrare o ad osannare Scanzi quasi piu’ di Federer o Nadal). Anche per me lui si e’ commosso sentendo l’amore della folla in un momento, questo si, di esasperata sensibilita’ come ti capita quando sei stravolto dalla fatica e ovvio, anche dalla delusione e dal rimpianto. Ma ‘it’s killing me’ in inglese si dice spesso per qualcosa che ti sta commuovendo e mi meraviglia che il 98% di chi scrive qui non l’abbia nemmeno considerato…

    Oh, 15 articoli di Scanzi e neanche un commento di chloe de lisser… e tutto questo perche’ si e’ offesa con noi di G&F… Essu, dai…

  47. bestiolino scrive:

    @startrekker, non pensare di essere molto più simpatico di scanzi; nel gregge di pecore belanti che saluti, tu che posizioni occupi? il caprone o la capretta?

    @andrej da buon federeriano obbiettivo stai giustamente con la bellezza; chi te lo fa fare di stare in posti e con gente così brutti? non è meglio che sparisci e cambi aria?

    saluti a bestiolini e bestioline

  48. anto scrive:

    Bravo Scanzi hai chiuso in bellezza.

  49. Agatone scrive:

    Bello l’intervento di Commentucci e le sue ragioni sul tifo per Seppi. Sono sempre più convinto che a contraltare degli articoli di Scanzi ci sarebbero stati molto bene degli articoli di Commentucci. Peccato! Spero la prossima volta!

  50. giovanni67 scrive:

    Quando guardo un match di tennis mi voglio divertire. Quando leggo di un match di tennis mi interessa la cronaca ed apprezzo la disquisizione tecnica, ma soprattutto aspetto, con ansia divertita, il racconto romanzato dell’evento. Scanzi in questo è geniale, riuscendo in maniera iperbolica ed ironica a descrivere quello che in fondo è un gioco reso molto serio dal mondo in cui viviamo. Come si fa a metterla quasi su di un piano personale ad impermalosirsi anche, se Scanzi ci racconta di Federer usando l’arte sublime della retorica, come si fa a non sorridere quando chiama Berdych lo ‘’sparapalle efebico” o quando motteggia uno Djokovic a volte irritante. Racconta ciò che vede ma soprattutto sente. Se non vi interessa l’arte figurativa ed anzi vi infastidisce potreste sempre concentrarvi sull’ ultimo numero della gazzetta ufficiale.

  51. matteo78 scrive:

    Caro psudo giornalisto, è chiaro quanto lei odi il giocatore svizzero, e quanto per lei sia facile usare parole altisonanti dalla sua scrivania di mogano rosso contro un simile giocatore. Fuori luogo a mio avviso le sue considerazioni sulle lacrime di Roger, quanto fuori luogo sono le parole di un grande come Clerici che sta un po’ scadendo a miei occhi. certo non è una tragedia bibblica la sconfitta, ma perchè per una volta non accettiamo semplicemente che un giocatore , un ragzzo che ha solo 27anni possa avere avuto un crollo nervoso?Perchè le dobbiamo consierare eccessive, perchè dobbiamo insinuare il dubbio che siano false…a che schifo di mondo…dico così perchè invece noi a 27 siamo già uomini duri, uomini che non piangono, uomini che non si lasciano anadare e quindi roger non poteva avere questo sfogo “eccessivo come è stato definito”. credo che roger sia anche più bello ora: che diamine sono anni che sento dire che lo svizzero è un manichino e ora alla prima occasione che non è più “manichino” lo massacriamo…No questo non si fa, non siamo mai contenti, diciamo le cose come stanno, Roger non è mai piaciuto fino in fondo all’ambiente, nadal piace molto di più questa è la realtà, perchè più fuori dagli schemi, per il suo tennis così strano, per i suoi gesti assolutamente non riproducibili e avanti così…Dio ci scampi da una prematura ritirata del generale svizzero, perchè i vari Djo e Murray per ora sono belle comparse sul campo da tennis, quando avranno acquisito la costanza allora saranno signor giocatori , ma per ora siamo lontani da questo. Ma se tutti siamo estasiati da questo grande tennis giocato tre metri dietro la riga di fondo campo, beha llora che dire degustibus. Ammiro immensamente nadal per il gioco e i risultati meritatissimi sul campo che ha ottenuto, ma vorrei che a federer fosse tributato il giusto valore, un valore che i suoi 13 slam gli danno di diritto, e non mi si venga a dire che mancavano gli avversari, lo stesso giochino lo si potrebbe afre con tantissimi giocatori e ci troveremo allora sempre con campioni ametà…facciamo considerazioni più serie dunque, e non spariamo a zero su qualche lacrima di un ragazzo di 27 anni…Il resto per me sono pure considerazioni più degne di uno sport che non è tennis.

  52. pibla scrive:

    Ciao Supermad, apprezzo molto il tono da te utilizzato nei miei confronti e so naturalmente che troppo spesso si usano certi argomenti per denigrare ed offuscare le vittorie di questo o di quello e questo è il motivo per cui in questa sede non mi sono voluto addentrare nell’argomento che ho in testa, ma non ti preoccupare le occasioni prima o poi non mancheranno e ci saranno momenti più appropriati.
    In quanto a Rafa ti dico che io negli anni scorsi l’ho visto più volte allenarsi dal vivo e da allora ho capito che non ce sarebbe stato più per nessuno e negli ultimi due anni che scrivo sul blog non ho mai mancato di dirlo nemmeno una volta; quando tutti si allenano una volta al giorno lui si allena due, prova servizi fino alla nausea, a maggio a Roma faceva allenamenti solo di servizio e serve and volley per Wimbledon, lui è un mostro di professionalità, abnegazione e voglia di migliorarsi, una volontà di ferro, un esempio per chiunque, per non parlare del suo comportamento e della sua tattica in campo, non sbaglia quasi mai una mossa, in tutto questo complesso di cose io lo trovo superiore a Roger, che è peraltro anche lui un grande professionista ed un esempio da seguire per la preparazione, ma, onestamente, Rafa è avanti.
    Il problema non è quindi Rafa in sé, di cui avevo facilmente previsto i successi e di cui, dopo l’esibizione di Abu Dabi, avevo detto che quest’anno può puntare allo Slam (a mio avviso solo la sua condizione fisica, Roger in generale e Murray a New York tra lui ed un possibile Slam) …
    Però, caro Supermad, io seguo lo sport a tutto tondo da tanti anni e so per esperienza che difficilmente mi sbaglio quando comincio ad intravedere delle cose e quindi ti dico, ma sopratutto dicevo a Stefano Grazia cui stavo rispondendo, che in questo momento tanti tasselli di tante situazioni, ovviamente non solo tennistiche, si stanno ricomponendo nella mia testolina e fanno sì che in questo momento io non riesca davvero più a gioire per i sempre più mirabolanti successi degli sportivi spagnoli, capisco che questo non sia giusto nei confronti di Rafa, ma gli spagnoli in questo momento hanno un grosso problema e non lo stanno risolvendo; le loro vittorie in tutti gli sport (calcio, ciclismo, pallavolo, tennis…etc…) sono sempre più quantitativamente anomale, tanti episodi, dall’Operacion Puerto in giù sono quanto mai oscuri ed inspiegati, oltre che insabbiati e questo secondo me ormai va a coinvolgere ogni loro vittoria; non è questo ovviamente né il luogo né il momento per parlarne, ma d’altro canto non ci si può continuare a nascondere dietro un dito all’infinito……quindi tu ovviamente pensa quello che vuoi, ma io ormai rimango perplesso di fronte ad ogni vittoria spagnola, almeno fino a quando loro non daranno mostra di darsi da fare per risolvere questa piaga che in tutti gli altri paesi si cerca di combattere e da loro no….ma, come detto, ci saranno momenti e sedi più appropriate per riparlarne, ora era solo per rispondere a quello che tu, Supermad, mi avevi chiesto.
    Un saluto.

    @ Stefano
    avevo capito al volo la tua interpretazione della frase di Roger a fine partita e concordavo in pieno, è quella l’interpretazione giusta, e poi la riflessione che uno non può essere considerato il più grande di sempre se già nel suo tempo c’è stato un giocatore da cui ha perso con regolarità, le stesse cose che pensavo domenica sera e che , sorridendo, ho ritrovato ieri nei tuoi scritti, quindi, come vedi, come al solito siamo d’accordo e ti aggiungo un’altra cosa; molto sottovalutato il diverso modo di perdere che c’è stato tra Murray e Djokovic (con entrambi che ovviamente stavano male), Murray è già tra i primi due del mondo su cemento, la storia sta andando avanti e qui tutti continuano a parlare solo di Rafa e di Roger, ma ormai è solo questione di mesi, paradossalmente, pur nella sconfitta, Murray ai miei occhi esce comunque bene ed ancora più forte da questi AusOpen…
    Ciao!!

  53. Anakyn scrive:

    Ma infatti Stefano (Grazia), per chi ha visto la premiazione e sia dotato anche solo di un briciolino di sensibilità, ma proprio poca poca, capisce con immediatezza in base al contesto ed al momento in cui ha cominciato a commuoversi, che sta storia del “giocattolino rotto” proprio non regge.
    Lui il discorso l’ha cominciato piuttosto tranquillo; certo delusissimo e sofferente, ed il fatto di aver perso vedendo sfumare (momentaneamente) IL record ha influito, ma sereno.
    E’ stato quando ha percepito che l’immensa folla stava “adottandolo” con il suo incitamento e applauso crescente, che ha ceduto alle lacrime. Lo stesso tipo di “adozione” che era avvenuto a New York, sebbene lì il finale sia stato diverso. Un’adozione a cui non era minimamente abituato sino a qualche mese fa, quando conosceva solo la vittoria ed il pubblico non dubitava della permanenza del suo regno.

    Anche quel “God, it’s killing me”… Roger che sente le insistenti voci ed invocazioni, alza lo sguardo a cercarne l’origine e trova un intero stadio che lo applaude, sbuffa per provare a farsi forza, pronuncia quelle parole come ultimo, disperato tentativo di non lasciarsi andare, ed infine cede ad un pianto sommesso. No, non si riferiva a Nadal, ed il dolore della sconfitta certo c’era, ma era uno dei tanti riflessi che sentiva balenare nell’animo.
    Si riferiva alla commozione che sentiva salire impetuosa dentro di lui, e che sapeva stavolta di non riuscire a trattenere, come molto (troppo) spesso aveva fatto in passato.
    Signori, qui si parla di una persona dalla sensibilità straripante. Cosa di cui, mi si permetta, era facile accorgersi ben prima di questo sfogo. Se non ci si fosse fermati alla superficialità, se si fosse provato ad entrare in quello sguardo. Più facile scrivere articoli al vetriolo basandosi sulla percezione più diretta.

    Una sensibilità che non necessariamente nasce dalla presunzione; anzi ne è la sua (parziale, visto che come ogni Campionissimo anche Roger E’ presuntuoso) negazione. Perchè piangere lì, davanti a quella moltitudine di persone che ha appena assistito al tuo tracollo, di fronte al giocatore che l’ha messo in atto ed è il primo responsabile della tua forse definitiva caduta, davanti al mondo intero che s’interroga sul tuo declino, significa davvero esporre il proprio corpo alla tempesta. Per questo è stato un momento bellissimo, leggendario come alcune sue vittorie e molti dei suoi record.

    Io da anni sognavo di vederlo infrangere quella maschera fragile di freddezza, ed erompere in un’esultanza sfrenata, rabbiosa, straripante. Si vedeva che sotto covava un’energia emotiva repressa.
    Il sogno si è avverato, sebbene al contrario, e cioè come espressione di una sconfitta: ma l’importante era assistere al suo aprirsi alla burrasca, e per questo è stato un gran momento, un gran giorno.
    Da cui ripartire, finalmente con l’abbraccio “fisico” dei tifosi. Perchè pareva davvero che il suono di quella folla fosse come una gigantesca e protettiva mano attorno a quella figura in lacrime.

    Sarei davvero curioso di sapere se chi ha dato un’interpretazione diversa a quel pianto e a quelle parole, abbia realmente visto coi propri occhi quel momento. Io ho dovuto farlo, prima di interpretare. Stando ad uno degli articoli scritti sul blog (comunque splendido, quello di Comuniello), il rischio è quello di essere assai fuorviati.

  54. Anakyn scrive:

    Aggiungo che se quella cerimonia è stata splendido momento di Sport, vi ha contribuito anche Rafa Nadal col suo comportamento da gran signore e grande amico di Roger.
    Davvero, venire sconfitti da un galantuomo così rende meno amara la sconfitta, e più sereno lo sguardo al futuro.

  55. sara scrive:

    Volevo fare solo un’osservazione. Nessuno ha mai notato quanto la stampa sia dura con Federer? Io ho vissuto in pieno l’era Sampras e non mi ricordo di aver mai visto un simile accanimento contro di lui! Ogni gesto, parola, risultato di Roger viene girato e rigirato, analizzato, psicanalizzato. Roger è sempre sotto la gogna mediatica è non appena fa un passo falso viene stigmatizzato. Io non dico che non abbia i suoi difetti ma doverlo assalire in questo modo quando perde mi sembra francamente poco rispettoso di lui e dei suoi tantissimi tifosi (NB appena la finale è finita il sito web di Roger è rimasto impallato per ore, migliaia di tifosi hanno voluto esprimergli la loro solidarietà) . Io credo che Roger sia una persona sensibile e non affatto di ghiaccio come tanti giornalisti l’hanno accusato di essere e le critiche feroci che gli vengono fatte dai giornalisti lo feriscono profondamente (l’ha detto più volte). Io spero che l’affetto enorme dei suoi tifosi lo sostenga in questo momento difficile perchè gli addetti ai lavori di certo non l’aiutano. Nessuno riflette mai sul fatto che se Roger dovesse veramente credere di non essere così forte il tennis ne risentirebbe e parecchio? Io trovo giusto che lui creda in se stesso altrimenti come potrebbe vincere se fosse lui il primo a non crederci? Ricordatevi sempre che Federer ha attirato veramente tante persone verso il tennis, io ne ho avuto prova al torneo di Roma dove il pubblico era letteralmente in delirio per lui molto di più che per Rafa che aveva comunque vinto il torneo già diverse volte. Rispetto quindi per questo campione fragile, amatissimo da migliaia di fans. Ha fatto bene e farà ancora molto bene al tennis

  56. Roitman scrive:

    il nadaliano Scanzi, evidentemente prostato e frustato dal dominio federiano del tennis moderno, dimentica una cosa…che anche Nadal, come da lui ammesso, ha pianto dopo la finale di wimbledon persa contro Federer al 5…solo che mentre lui l’ha fatto negli spogliatoi, Federer non si è riuscito a trattanere e l’ho fatto in pubblico mostrando cosi la sua vulnerabilità e sensibilità…non male per un tennista robotizzato, eh?
    di veramente robotico, ripetitivo e ossessivo secondo me c’e’ solo il tennis di nadal che ha lo stesso appeal di una macchina sparapalle o di un muro ribattitore…e poi non è detto che sia preferibile la grinta da invasato di Nadal ed i suoi vamos e saltelli isterici piuttosto che la classe, la compostezza, l’eleganza ed i c’mon di Re Roger…questione di gusti….

  57. chicco scrive:

    perchè 4 a bolelli che in singolare ha perso con uno specialista della superficie, tra l’altro meglio classificato di lui, e che in doppio ha fatto addirittura quarti?
    misteri di questa penna da scuola media…

  58. Andrej R. 78 scrive:

    Questa tanto decantata splendida amicizia tra campioni giova unicamente a Nadal.
    Federer dovrebbe -e solo in questo caso, beninteso, per carità- prendere esempio da Connors.

  59. fabiola scrive:

    Ovvio ci avrei scommesso che avrebbe dato a Gasquet un voto orribile…
    e comunque la sola cosa che offende ,non è Gasquet ,sono i suoi ripetitivi,banali articoli che a mio parere sono anche offensivi.

  60. stefano scrive:

    Roger é una brava persona, un ottimo ragazzo, umano e sensibile. Trovo di cattivo gusto interpretare il suo pianto.
    Credo sia dura per lui essere superato da Nadal. Sarebbe meno dura se fosse stato superato da un Murray O Djokovic, gente forte, di talento, tennisti autentici.
    Ma da Nadal é dura, umiliante, ed avrebbe fatto soffrire anche i Sampras, i Connors, i McEnroe, i Becker ed gli Edberg (i paragoni di Nadal con Wilander, dal rovescio lungalinea fulminante, non ci stanno).

    Mi dispiace averli consigliato il ritiro.
    Ma esistono delle priorità, e la numero uno é impedire allo stupratore di vincere altri Slam sul veloce.
    Poi, si tenga pure il suo feudo parigino, ma basta. Stop!
    Roger é ancora talmente forte da eliminarli le sue nemesi; Murray, Djokovic, Tsonga, Gulbis e Del Potro (che secondo un genio nadaliano che scrive qua si é venduto la partita) a breve, e lo stesso Berdych.
    Signori, é in gioco la credibilità del nostro sport.

    E vorrei che roger fosse ricordato come quello che per 4 anni ha dominato il mondo come mai nessuno, e non come quello che fa vincere gli slam a Nadal.

    P.S.
    Sentro ridicolizzare spesso satanetto Hewitt.
    Che ora sia bollito é indubbio, ma nel 2001-2002, sul veloce, mi sembrava assai più forte del Nadal 2009 da cemento (e con un rovescio bimane che ben si appoggiava sulle remate dello stupratore).

  61. Gianpaolo scrive:

    Altro che grande rivalità, amicizia, rispetto. Di che blaterate? Avete intinto le vostre penne nel miele? Federer, se vuole sconfiggerlo - anche simbolicamente, - non deve affatto “rispettare” Nadal, ma tentare di massacrarlo, stringerlo alla gola, senza alcuna eleganza sportiva, neanche fuori dal campo. Ad ogni modo, questo probabilmente non accadrà mai.
    Eh, diamine. Basta palle dei federeriani che “stimano” Nadal. Mi sembrano come i bimbi che si “alleano” col padre, “dominatore” erotico sulla madre. Apprezzo di più la schiettezza di Andrej R 78, che dichiara di detestare Nadal. Mi ci sento vicino.
    Io, per me, firmerei una petizione per un Federer meno “signore” e più stronzo.
    Se fosse stato più cinico e realista nei confronti con Nadal, Federer avrebbe vinto già sedici slam. Smettete di esaltare Nadal, la sua visione “fagocitante” del tennis non è una bella cosa: a lungo andare creerà mostri. Temo che quando Federer si ritirerà avremo una sorta di Medio Evo tennistico, come nella WTA, da quando manca una vera regina e tutte pensano a metter su muscoli e a picchiare (sul modello delle Williams, le Nadal in gonnella), disimparando a giocare a tennis.
    Spero che Roger non si scoraggi e continui a giocare, altrimenti il tennis per me non avrà più molto senso. Nadal è fortissimo, ma guardarlo giocare non può divertire (al max può esaltare, il suo vigore): il gioco di Nadal è sì esclusivamente improntato alla vittoria. Già: in assenza di bellezza, l’unica cosa che importa è la vittoria cari.
    Credo che lo stesso Scanzi giudichi la forza di Nadal per lo più attraverso il “mezzo di contrasto”-Federer: non è un caso che la pagella sullo svizzero sia la più corposa. Per Scanzi Federer è un’ossessione, come è per noi federeriani Nadal, e sono sicuro che, benché lo odi, il Sommo Scanzi non saprebbe immaginare il tennis senza lo svizzero. Una eventuale (e a questo punto forse pure prevedibile) tirannia di Nadal annoierebbe irrimediabilmente tutti, ben più del trascorso Terrore Bianco federeriano. Auguri.

  62. Anakyn scrive:

    Pensa Stefano, che a me pare assai più di cattivo gusto definire “stupratore” un grande tennista, e soprattutto un’eccellente persona, quale ha dimostrato d’essere Nadal.

    Sono il primo ad essere vivamente preoccupato per il futuro probabile affermarsi nel tennis di uno stile di gioco aderente a quello dello spagnolo, fatto in sostanza di straripanza fisica, perchè nel 99% dei casi ciò conduce ad uno spettacolo piatto od inesistente; mentre Nadal ha talento e tecnica da vendere (certo inferiori a Roger) e di conseguenza il suo gioco diventa un mix di fisicità e colpi assurdi, spesso godibile.

    Ma Nadal vince meritatamente i titoli che sta conquistando: sono frutto di lavoro, intelligenza, maturità, oltre che di doti atletiche di base eccezionali. E spesso di battaglie da cui è uscito vincitore grazie alla testa.

    Certo, per un estimatore del tennis “bianco” come me, veder prevalere Federer è un’altra cosa, comunica un senso di meraviglia e di sollievo per il futuro di questo sport.
    Ma Nadal non ruba nulla, è davvero uno Sportivo con la P maiuscola.

  63. Avec Double Cordage scrive:

    dato che si fa tutto questo parlare di quello che ha detto Roger nella conferenza stampa sono andato a cercarla e l’ho trovata su eurosport

    certo si vede che Federer ne avrebbe volentieri fatto a meno ma non ha detto nulla di sbagliato, anzi ha perfettamente analizzato tutto con molta lucidità, che Rafa ha giocato in modo buono e solido ma che a lui è mancato il servizio e nel quinto è crollato completamente ma che era una partita che era alla sua portata e che per questo la sconfitta è ancora più difficile da digerire, ha detto che era deluso per la sconfitta e che certo sarebbe stato beloe andarsene dal campo e farsi una doccia fredda ma stando sul campo con il pubblico e tutto il resto ad un certo punto si viene sopraffatti da tutto, ma non ha detto nulla che assomigliasse a qualcosa come “Nadal ha vinto perché nel quinto set è solo una questione di fortuna”

    ad ogni modo la versione completa della conferenza non l’ho trovata ma ho sentito un intervento di Ubaldo e quindi lui più di tutti potrebbe dirci come sono andate le cose e se si è comportato in modo irrispettoso con Nadal come alcuni commenti insinuano, certo dal tono non era troppo rispettoso con i giornalisti, ma non la trovo una cosa strana per uno che ha dentro di se la molla (chiamatela cattiveria o grinta ma sul campo sotto sotto deve essere almeno un po’ uno stronzetto) per vincere 13 tornei dello slam

    @Anakyn aka tennis shrink

    hai analizzato perfettamente il tutto nei minimi dettagli, e hai perfettamente ragione che chi continua a criticare Federer per la semplice frase, o meglio il “modo di dire” storpiato dalla traduzione dovrebbe andare a rivedersi il filmato della premiazione. Nel mio commento precedente avevo provato ad inserire il link non sapendo che ciò non è più possibile, ad ogni modo è facile trovarlo su youtube, provate ad esempio ad inserire: sweetgakki

    nella maschera di ricerca ed uscirà uno user che ha il video

    @antoine
    non c’è dubbio che sarebbe stato più elegante se avesse accettato la sconfitta ridendo e scherzando, ci ha provato, ma questi campioni non sono solo umani, ma per arrivare a quei risultati devono essere anche delle persone che ci tengono in un modo disumano a vincere, i grandi campioni quindi devono avere dentro di loro un lato cattivo, da stronzetto o almeno una certa cattiveria, insomma sarebbe troppo aspettarsi che sia una specie di Ghandi a competere e vincere le grandi sfide, più facile che un tipo alla Ghandi perda al primo turno, per questo Federer è ancora più ammirevole perché non ostante abbia la cttiveria per dare dei doppi sei-zero ha anche un lato molto umano e sensibile, certo Nadal lo superà in umiltà ma per ora è anche facilitato in questo dal fatto che ha ancora tutto davanti a se e che se perde da lui non è certo un onta

    @Stefano Grazia
    hai perfettamente ragione, ma se vai a leggere quello che avevo scritto ero già da subito esattamente sulla tua linea in questo argomento

  64. Andrej R. 78 scrive:

    Molti hanno sottolineato l’inefficacia, la deficienza del servizio di King Roger nella finale, ma direi quasi nessuno si è accorto che è da Parigi Bercy (escluso, e successivamente a quello strano ritiro) che la battuta del fuoriclasse elvetico è sensibilmente peggiorata.
    Molti meno ace (specie nei momenti importanti) e inconsueti doppi falli proprio nelle fasi cruciali.
    Oltre alla minore quantità di prime in campo, credo andrebbe evidenziata l’involuzione nella capacità di mettere in difficoltà gli avversari attraverso le variazioni.
    Discreta invece l’efficacia delle seconde, nonché la quantità di punti vinti con esse. Ma non basta. Per vincere uno Slam, per sconfiggere quella Bestia di Nadal non è sufficiente.
    Non mi sento di concordare, infine, con chi scorge una flessione nella potenza e precisione del dritto. Almeno per ora.
    Poi, si sa, ahimé gli anni passano per tutti.
    Ma il talento rimane, e così la Magia.

  65. Andrej R. 78 scrive:

    Grazie Gianpaolo, anche se io non ho mai detto di “detestare” Nadal.
    L’odio cieco, interessato, prevenuto e modaiolo è roba da scanzi, da pubescenti nadaliani privi di senso estetico e nemici del tennis come il sovrascritto l’intende e concepisce (Gesto, Arte, ‘Religiosa Esperienza’, Poesia, Bellezza).
    Disprezzo, o meglio sprezzo…questo sì, non posso negare di provarlo.
    Ma non so odiare.

  66. Paolino scrive:

    Complimenti e grazie a Scanzi per questi 15 giorni di commenti.

    Si può essere d’accordo o meno e, certamente, l’iperbole è il suo pane quotidiano.

    Ma ne sentiremo la mancanza, poco ma sicuro.

    P.S. Complimenti a Clerici per il commento, citato nell’articolo, su Federer.

    Ecco Scanzi, quello è il modello cui tendere di intelligenza, talento e controllo dei propri grandi mezzi espressivi.
    La stoffa c’è.

  67. nik scrive:

    La Mondadori, la maggior casa editrice italiana, è stata letteralmente rubata da Berlusconi (ai pecoroni che non lo sanno, invito ad informarsi).

    Caro Andrea, tra le altre, la tua crociata contro i vincenti antiestetici e a favore dei beautiful loser… è a mio parere molto lodevole.

    Tuttavia sarebbe altrettanto ELEGANTE se evitassi di concorrere alla finanze di Berlusconi…

    Ridicolizzarlo in tv (con garbo e cognizione di causa) e sguazzare comunque nel suo putrido stagno… mi sembra poco GRAZIOSO, VIRTUOSO, ELEGANTE

    Certo di una tua risposta, un caro saluto.

  68. antoine scrive:

    @Avec Double Cordage
    Vedi, inanzitutto dobbiamo capirci definitivamente chiarendo che quello che ho scritto non era assolutamente un giudizio etico-morale assoluto, ma solo riferito a una valutazione della situazione e di quello che significava, in senso negativo, per Federer. Per questo ho scritto non è stato un bel vedere… so bene che tutti noi abbiamo più o meno sviluppato il nostro ego (esiste quindi ha una sua funzione), a maggior ragione i campioni dello sport e compagnia bella.
    E, per inciso, chi conosce le mie opinioni sa che certo non sono un fan di Nadal che sinceramente non è il mio prototipo ne di giocatore ne di persona.
    MA CONTINUARE A NEGARE E CERCARE CHISSA’ QUALI SPIEGAZIONI SU UNA REAZIONE CHE ERA L’EVIDENZA DI UN CHIARO CROLLO EMOTIVO, ADDUCENDO QUESTO A UNA SORTA DI COMMOZIONE PER L’AMORE INCONDIZIONATO DA PARTE DEI SUOI TIFOSI PUR NELLA SCONFITTA PIU’ DOLOROSA, BEH SECONDO ME VUOL DIRE CHE O NON SI HA L’ESATTA PERCEZIONE E DEDUZIONE DEI SOTTILI MECCANISMI PSICOLOGICI CHE STANNO ALLA BASE DEI NOSTRI COMPORTAMENTI O FORSE CHE PIU’ SEMPLICEMENTE CHE NON SI E’ OBBIETTIVI O FORSE NON SI VUOLE ESSERLO (FORSE PROPRIO PER TROPPO AMORE…).
    Quindi qualunque sia stato l’innesco per cui Roger ha avuto quel tipo di reazione nervosa (prolungata) è certamente dovuta a un dolore molto intenso che già dentro di lui covava e che ovviamente si è ampliato nella constatazione di quel tipo di realtà già dura prima, ora tremenda da accettare.
    O FORSE PENSI CHE NEL CASO AVESSE VINTO SE QUALCUNO DEL PUBBLICO GLI AVESSE GRIDATO LO STESSO “I LOVE YOU” AVREBBE COMUNQUE AVUTO ESATTAMENTE QUESTA SORTA DI MANCAMENTO EMOTIVO PER LA TROPPA, INESPRIMIBILE GIOIA?…

  69. stefano scrive:

    @ il giovane skywalker (già votato al male)

    Come tu possa definire Nadal “ottima persona” mi risulta mistero insolubile; forse bastano due sorrisi timidi alla stampa adorante???
    La timidezza non é antitetica al male, esistono fior di tagliagole terribilmente timidi ed anche assai umili…
    Trovo il nomignolo “stupratore di slam” assai adeguato al rango, ed al ruolo, che il frullatore (soprannome dato all’odiato ipocrita maiorchino dal sublime gianni clerici) si é ritagliato nel mondo del tennis contemporaneo, come lo stesso Scanzi (sul cui post siano entrambi qua a commentare) riconosce, pur con altre parole.
    Nulla a che vedere, dunque, col sesso, per il quale Nadal non ha nè interesse né ormoni sufficienti..

  70. antoine scrive:

    @Stefano
    Eheh…mi piace molto questo riferimento ironico alla saga e ai personaggi di star wars…ma ti ricordo che “Anakyn” e il “giovane skywalker” non sono la stessa persona ma esattamente padre e figlio quindi male e bene contrapposti…
    Per quanto riguarda Nadal certo affermare che è un bravo ragazzo o/e un eccellente e onesta persona, visto come si comporta anche in campo, fa strabuzzare gli occhi come le faccine delle chat…
    Però devi ammettere che Roger manca di personalità quando si fa abbracciare teneramente in campo sconfitto e prostrato, mostrando un timido quanto forzato e meccanico sorriso, e poi subito dopo sputa veleno in conferenza stampa…non ci siamo.
    E forse anche questo spiega qualcosa.

  71. il presidentissimo scrive:

    Bravo scanzi, sempre divertente!

    Sbattiamocene dei soliti bacchettoniu rompipalle..!

  72. bestiolino scrive:

    Complimenti stefania, tu si che hai ormoni e appari veramente una ottima persona, soprattutto equilibrata :-(

  73. Anakyn scrive:

    @ Antoine

    Ti rispondo comunque io, visto che nel porti verso ADC ti stai chiaramente riferendo a quanto espresso dal sottoscritto.
    Ovvio che la sconfitta ha condizionato la reazione di Federer: l’avevo pure scritto, per quanto mi sembrasse pure banale sottolinearlo.
    Nondimeno ti propongo un paio di considerazioni.
    La prima: di reazioni emotive del genere, Federer ne ha avute diverse proprio in seguito a vittorie. Rivedere alcune finali di Wimbledon nonchè vittoria agli AO ‘06, please; poi ripassare da queste parti e riformulare.
    La seconda: quel “God, it’s killing me” non ha palesemente nulla a che fare con Nadal, nè con la sconfitta in sè. Si riferiva alla propria stessa reazione emotiva, consapevole che non riusciva più a frenarla. Non è certo psicologia, per capirlo basta avere 2 occhi e 2 orecchie, e nulla più.
    Ne aggiungo a proposito una terza, di considerazione: tu l’hai vista, vero, la cerimonia?
    E già che ci sono, una quarta, pregandoti (credo a nome di molti) di non scrivere in maiuscolo, visto che se le proprie motivazioni sono buone, la loro bontà non cambia a seconda del modo in cui le si scrive.

    Infine ti saluto, e spero di rileggerti :)

    @ Stefano

    A dire il vero il termine “timidezza”, da te espresso 2 volte nel citare le mie parole verso Nadal, io non l’ho mai scritto. Nè pensato in riferimento al suo comportamento durante la cerimonia. Forse l’ha fatto qualche giornalista, o forse l’hai pensato proprio tu.
    Certo esistono molti termini per descrivere una persona che, visibilmente commossa dalla reazione di Federer, una volta chiamato sulla passerella per celebrare il proprio trionfo, sceglie invece di confortare “fisicamente” lo sconfitto (con le parole lo fanno tutti e sono tutti bravi a farlo) e di restituirgli il microfono affinchè potesse almeno salutare la folla con un ultimo sorriso. Di questi molti termini, “stupratore” proprio non mi veniva in mente, ingenuamente l’ho sempre associato a sensazioni tra il disgustoso ed il ripugnante; ma ti ringrazio per aver ampliato il mio orizzonte terminologico.
    Se poi tu ti riferissi alla presunta frode perpetuata dallo spagnolo verso i titoli dello Slam, ti faccio presente che:
    - raramente anche un solo Slam si vince per caso; vincerne 6 e su 3 superfici diverse poi, non parliamone nemmeno. Trattasi di tennista talentuoso e atleta poliedrico, è l’ora di ammetterlo a prescindere dal tifo per lo svizzero, e per il suo gioco che rimane infinitamente più vario e sublime
    - in ogni caso, confermo che mi pare di pessimo gusto usare un termine connotato in maniera tanto negativa nei confronti di un ragazzo che aveva appena manifestato la propria umanità verso l’avversario, con un gesto forse facilitato dalla vittoria, ma per nulla scontato

    Del resto, basterebbe vedere la foto dell’abbraccio fra Roger e Rafa che campeggiava nell’home page sino a ieri (a proposito: complimenti vivissimi a chi ha scelto di usarla come simbolo della partita) per ridurre finalmente al silenzio i fanatici di entrambe le “fazioni tennistiche”.

  74. Anakyn scrive:

    Scusate l’OT, ma concedetemelo in quanto appassionato di cinema.

    1) il “giovane Skywalker” può benissimo far riferimento proprio ad Anakin (il futuro Darth Vader), visto che non nasce certo “vecchio”, ed anzi la saga *completa* di Star Wars comincia in buona sostanza con la sua nascita e prosegue per 2 film e 3/4 con la sua crescita verso l’età adulta
    2) Anakin e Luke (cioè padre e figlio) non vanno affatto contrapposti come banale confronto fra Bene e Male, visto che lo spessore del primo (del quale il secondo effettivamente non gode nemmeno in minima parte, piatto com’è il suo ruolo nonchè l’attore che lo interpreta) ne fa un autentico anello di congiunzione fra Luce ed Ombra, non solo in perenne bilico, ma persino a causa di un sentimento che prende diverse forme ma si richiama comunque sempre all’Amore. Prima per sua madre, che vendica nel sangue, poi per la propria donna, di cui protegge la vita a costo di perdere la propria umanità. Anakin è un personaggio talmente sfaccettato (ed è per questo che mi piace richiamarlo nel mio nick virtuale) da renderlo fortunatamente unico ed inclassificabile.

    Scusate ancora ma quando si parla di cinema non posso fare a meno di accendermi, in senso buono s’intende ;)

  75. haiv scrive:

    qst volta sono PERFETTAMENTE D’ACCORDO con il commento di Scanzi su federer…..è praticamene il commento che avevo scritto anch io ieri su un altro articolo…..giustissimo(quasi quasi mi preoccupo..sono troppo d’accordo!)

  76. Stefano Grazia scrive:

    Se sei bello ti tirano le pietre domanda a lettere capitali:O FORSE PENSI CHE NEL CASO AVESSE VINTO SE QUALCUNO DEL PUBBLICO GLI AVESSE GRIDATO LO STESSO “I LOVE YOU” AVREBBE COMUNQUE AVUTO ESATTAMENTE QUESTA SORTA DI MANCAMENTO EMOTIVO PER LA TROPPA, INESPRIMIBILE GIOIA?…
    Risposta:
    Si, per es negli stessi Aussie Open quando sconfisse in finale Bagdhatis…

  77. lanthiana scrive:

    Illazioni su Nadal: sottotitolo: quanto sono liberi i blog ?
    Vi pongo la questione. Un paio di giorni fa mi sono permessa di criticare l’articolo di Scanzi sul blog della Stampa (del 02/02/2009) laddove accennava alla presenza di Fuentes nel box della spagnolo: “all’angolo di Nadal sarebbe stato individuato - secondo alcuni forum - il discusso dottor Fuentes. Lo si sarebbe visto anche in tivù, durante il match con Verdasco. Non una gran trovata, se la notizia corrisponde al vero: le accuse velate di doping sarebbero ripartite comunque, per effetto naturale del rosicamento federeriano; in questo modo, riesploderebbero con maggiore veemenza”. Colpita dalla disinvoltura nel citare alcuni forum (andateveli a vedere, non eccessivamente autorevoli) mi sono permessa di partecipare al Dottor Scanzi sul suo stesso blog la mia perplessità nel dare corso a voci incontrollate - così come, invece, ho ammirato che in questo blog, quella parte era stata tolta. Alla mia critica a Scanzi il medesimo aveva risposto notevolmente piccato, ribadendo che era: “ Una notizia riportata pressoché ovunque”. Al che io, rispondo così: «“Dottore, è sicuro di volersi far scudo di un’argomentazione simile? Non so se i suoi exempla-neutri, se non neutrali - si impiccerebbero in un tale ginepraio. Sia chiaro,polemizzo con lei, che d’altro canto leggo sempre volentieri, solo per allergia alle illazioni. Non è con argumento ad personam - terreno sul quale il suo brillantissimo sarcasmo (“la ringrazio per ergersi a maestro”) vorrebbe portare la forse legittima discussione sull’uso delle “fonti” (fonti: Savicevic il genio… Roberto etc. e se altre, controllarle e pressoché produrle) che si risponde (tantum ergo?); ma tagliando corto, delle due l’una:o ha ragione lei, e la notizia (che lei ha sancito come tale-capisco la sua incredulità, ma lei in quanto giornalista de LaStampa lei è importante) è irrinunciabile; o ha avuto ragione Scanagatta a non produrla e lei ha torto. Se lei ha ragione, Scanagatta l’ha tolta per: a) calcolo, b) imparzialità o per altre aberrazioni dalla deontologia. Deontologia che esiste nonostante me e lei, per fortuna e sussiste a prescindere anche dalle opinioni degli anonimi (fra l’altro, letteralmente, lei non sa chi sono io… ma le rispondo: sono anonimo; quanto le sue autoritates exemplares: a meno che non voglia tirare in ballo il direttore responsabile de LA STAMPA Anselmi…). La prossima volta, vada a vedersi chi è seduto dietro Costa, come indicato dai supra; se vede Fuentes ne pubblichi la foto! Come lasciarsi sfuggire un’occasione come questa! Io avrei fattopazzie per averla e pubblicarla. Detto questo, se risultasse che lei, novello Quinlan, aveva ragione, voglio vedere cosa mi (ci…) direbbe Scanagatta che pubblica su Ubitennis la notizia e poi la ritira e non se ne sa più niente. Insomma: l’illazione è un’aria che arriva sempre da dietro le colline. Con rispetto immutato. Anonima piemontese ».
    Qualche variazione è dovuta alla al limite di battute accolte. Non c’erano insulti aggiunti. Solo qualche parola in meno. Dopodiché è stato cancellato tutto, dall’inizio - anche il primo scambio di battute pubblicato. “E’ LA STAMPA, bellezza!”.
    Conclusione personale, non vorrei drammatizzare, ma ritengo questo piccolo episodio, vagamente significativo.
    Grazie

  78. antoine scrive:

    @Anakyn @Stefano Grazia
    ragazzi, preciso e rispondo per l’ultima volta su questo argomento dicendo che vi trovo alquanto deludenti e prevedibili tant’è immaginavo, ma speravo sinceramente non si arrivasse a quello, che venisse tirato fuori “anche” l’analogia con la vittoria del 2006 agli AUO…
    Come fate a paragonare quella reazione e quel momento, di vera commozione e durata il tempo di riprendere fiato e spiegare il perchè alla platea, alla crisi nervosa prolungata avuta da Roger domenica sullo stesso campo lo sapete solamente voi evidentemente, e non aggiungo altro perchè non è assolutamente più il caso.
    E si che ho cercato ulteriormente di precisare bene il mio pensiero nell’ultimo post ma evidentemente fate parte della schiera degli irriducibili a cui si annebbiano la vista, le idee e il raziocinio…

    @Anakyn
    Il maiuscolo l’ho usato non per farmi notare ma per dare l’idea di una cosa di cui si è assolutamente convinti e invece intorno si continua a sentire interpretazioni devianti e pretestuose. Come quando si discute e uno ha maggiore forza delle proprie idee: magari ti persuade ma tu non lo ammetteresti mai…
    E la premiazione certo che l’ho vista con molta curiosità, come tutta la partita attimo per attimo. O forse pensi che mi sia basato sui tuoi, come sempre, copiosi resoconti?

    Ciao a entrambi

  79. zio tony scrive:

    uhmmm… qui la questione si fa interessante…
    sarebbe quantomai opportuna una risposta di ubaldo o di andrea scanzi su quanto afferma lanthiana: c’era o non c’era sto fuentes al box di nadal?

    ho fatto ricerche incrociate con google-news in 5 paesi diversi, senza trovare alcun riscontro a questa notizia… non sarà mica carne di bufala avariata gettata in pasto agli avvoltoi?

  80. stefano scrive:

    @ antoine

    Vero, Skywalker non é Anakyn.
    Chiedo scusa ai cultori della serie….

    Sul doping di Nadal non mi pronuncio più.
    Le mie considerazioni in merito sono note, e sarebbero le stesse se tra un mese arrivasse un atleta che corre i 100 metri in 7 secondi (la proporzione con la fisicità tennistica di Nadal é, più o meno, questa. Per cui Nadal come tennista non farà scuola, ma resterà fenomeno unico), ma non avendo prove certe……

    La considerazione sulla sua sportività invece si basano su dati oggettivi.

    - mediamente ci mette un quarto d’ora tra un servizio e l’altro. Sia quando serve (più scusabile), sia quando riceve (non scusabile) . Lendl veniva messo in croce per molto meno, ma Ivan non faceva i sorrisini ai cronisti.

    - Le sue auto/incitazioni sono volgari e sbracate.
    Capisco uno si carichi nel realizzare un break al quinto. Ma al primo gioco no! Hewitt le faceva e veniva giustamente criticato. Un altro che amava poco i sorrisini finto-timidi.
    Mi si obietterà ora che gli servono per una carica interiore, per alimentare l’agonismo.
    FALSO! E la prova é che contro Roger (che rispetta) non gli fa.
    Allora perché si comporta così??
    Semplice.. PER ATTACCARE L’AVVERSARIO SUL PIANO PSICOLOGICO., per mettertlo in difficoltà, per spaventarlo. La logica é la stessa del canto tribale da effettuare prima di una battaglia.
    Ma il tennis é sport, non guerra. Dico bene cultori dello sportività???

    - Su questa logica non si discostano troppo le chiamate tattiche del medico…. stile Jimmy Connors.

    - Ultima considerazione. Mi si dirà; Nadal in campo é un animale ma fuori é un ragazzo adorabile.
    FALSO! Qualche anno fa a Madrid Indoor Berdych, stanco di essere bersaglio di ogni tipo di ingiuria dallo sportivissimo pubblico spagnolo, intimò uscendo dal campo, con il gesto del dito sulle labbra, la folla al silenzio.
    A mente fredda, un paio di ore dopo, Nadal, (anzi, lo stupratore) invece di dichiarare la solidarietà al collega ingiuriato, lo definì “stupido”.
    Il giorno dopo per Berdych fu un quasi linciaggio. Per la prima volta sentìì Rino tommasi perdere la calma in diretta….

    @ antoine bis
    Si.
    Roger ha dato prova, facendosi abbracciare di sottomissione psicologica. Per quello che, pur con la morte nel cuore (tennista più bello e forte mai vi sarà), gli ho consigliato il ritiro.
    Non per la sconfitta; ma per quell’abbraccio…
    Un abbraccio mortale.

  81. bestiolino scrive:

    stefania faresti meglio a ritirarti anche tu, sei di una pesantezza insopportabile…

  82. Anakyn scrive:

    @ Antoine

    Ma tu per enfatizzare il tuo convincimento verso determinate tesi, oltre al maiuscolo usi pure dare al prossimo dell’ “irriducibile con vista e razionalità coperte dalla nebbia”?
    Perchè se è così, e non mi pare nei tuoi confronti si sia fatto altrettanto, è abbastanza superfluo continuare a confrontarsi; meglio salutarsi cordialmente e che ognuno prosegua il cammino con le proprie idee.

    Ma visto che su un aspetto evidentemente non ci capiamo, lo puntualizzerò oltre, per poi chiudere qui (almeno da parte mia), anche perchè effettivamente tutto questo parlare ed analizzare sulle lacrime altrui è ai confini con uno scarso rispetto della privacy e della dignità (di Federer, intendo).

    Mai scritto, tantomeno pensato, che la reazione di Federer agli AO ‘09 sia aderente a quella, tanto per capirci, degli AO ‘06 (e di diversi Wimbledon, aggiungo).
    Chiaro che le lacrime post-sconfitta sono profondamente e dolorosamente diverse da quelle versate post-vittoria.
    Dico invece, e lo dico con piena convinzione, che l’aspetto emotivo da cui scaturiscono è lo stesso, come identica è la persona che lo coltiva: e cioè un’intensa sensibilità. Una spiccata reattività psicologica agli eventi esterni.
    Insomma l’esatto opposto di come in molti lo vogliono, affrettatamente e abbastanza cinicamente, dipingere: un freddo automa imperturbabile.
    Ne è invece la negazione, e certo: lo si vede anche per i frutti non solo positivi (come io giudico quelle lacrime) ma anche negativi che tale sensibilità produce. E quindi lo smisurato orgoglio non sempre ben celato, l’estrema difficoltà nell’accettare non tanto la sconfitta in sè, ma lo spettro e l’inevitabilità del sorpasso altrui. Il digerire a fatica l’appellativo di “n° 2″.

    Ma dimostrarsi emotivi è un modo di spogliarsi davanti al prossimo, di aprirsi, e per come lo vedo io ha sempre qualcosa di bello, di commovente, di tenero. Anche quando fa arrabbiare. Specialmente se proviene da un uomo che di natura tende a nascondersi.

    Sarà che sono fatto allo stesso identico modo. Ma sento una forte empatia verso questo ragazzo svizzero, che va ben oltre il tifo e me lo fa apprezzare come persona.

    @ Stefano

    Vero: Nadal, come molti prima di lui e chissà quanti altri dopo, in questo sport come in innumerevoli altri, attinge moltissimo alla tattica psicologica facendo gran sfoggio di aggressività.

    E tu stigmatizzi dicendo: è sport, non guerra.
    Non sono d’accordo al 100%, perchè lo sport è storicamente nato come valvola di sfogo alternativa proprio alla guerra: un modo di canalizzare l’aggressività (guarda caso) insita nell’essere umano, verso qualcosa di non cruento, o comunque non mortale. Un modo per accettare che siamo tutti, certo in misura diversa, aggressivi (il cordone ombelicale che ci lega alla discendenza animale), e cercare una soluzione “pacifica” a ciò…senza ripudiare l’aggressività in quanto tale.

    Quindi non mi stupisce, ed ancor meno mi scandalizza, assistere ad un’esibizione di cattiveria agonistica: non mi dispiaceva l’atteggiamento di Hewitt, e non mi dispiace quello di Nadal ora. Sebbene preferisca l’eleganza apparentemente fredda di un Federer. A cui però auguro ormai da tempo di invidiare l’animus pugnandi di Rafa, e magari attingervi in parte.
    Ecco, lì prenderebbe forma il mix perfetto di eleganza ed aggressività: ma è un sogno irrealizzabile, quindi meglio non farci troppo conto.

    Che è poi, da quanto posso leggere fra le righe, ciò che in fondo ti auguri pure tu, quando critichi come “sottomissione” l’aver accettato da parte di Roger l’abbraccio del rivale spagnolo. Un desiderio di vederlo più combattivo, più restio ad accettare, e conseguentemente esprimere, “amicizia” nei confrnti dell’avversario.

    Ma fuori dal campo, è splendido vedere due rivali comportarsi da amici. Espressione di grande Sport, così come rimarrebbe allo stesso modo grande Sport vederli duellare in campo col coltello fra i denti.

    Comunque, per sintetizzare: per me l’aggressività agonistica, così come la tattica psicologica, non è affatto sinonimo di antisportività; è anzi una delle principali componenti dello Sport. L’importante è rimanere entro le regole imposte dalla disciplina praticata, e qui i vari Hewitt e Nadal non mi pare siano mai andati oltre il recinto.

  83. Stefano Grazia scrive:

    Lanthiana: molto interessante (in effetti anch’io asvevo risposto a Scanzi sull’argomento e poi essendo stata tolta quella parte evidentemente NON confermata, e’ stata tolta anche la mia che non avrebbe piu’ avuto senso…La questione etica che poni e’ corretta e fa somigliare Scanzi al suo amico Travaglio: entrambi usano con disinvoltura le informazioni finendo cosi’ col perdere di credibilita’. Ripeto, Scanzi e’ l’amico cazzaro del Bar Sport: cosi’ mi piace e l’ho anche definito l’erede di Clerici adeguato ai tempi moderni (e se vogliamo: o tempora!o mores!) ma a patto che lui non creda davvero di essere il Depositario del Verbo. Se ci crede, e la sua risposta piccata potrebbe esserne una prova, ritiro tutto.
    ANTOINE:”E si che ho cercato ulteriormente di precisare bene il mio pensiero nell’ultimo post ma evidentemente fate parte della schiera degli irriducibili a cui si annebbiano la vista, le idee e il raziocinio…”
    Mah, mi sembri molto nervoso…problemi con la morosa? Su,dai, stiamo parlando, sono chiacchere da bar-le nostre come le tue, rilassati, sorridi, divertiti, sono solo canzonette, e la mia e’ una opinione e vale tanto quale la tua. A volte le tue non sono male (adesso non mi ricordo per chi parteggiavo fra te ed Alex da Livorno ma alla fine mi sembrava che eravate diventati amici e l’ho apprezzato). Sono un tifoso di federer, ammiro e rispertto Nadal e tifo persino Murray e non mi dispiace The Djoker che ho difeso piu’ volte…Come irriducibile non sono affatto male …

  84. Stefano scrive:

    “Non sono d’accordo al 100%, perchè lo sport è storicamente nato come valvola di sfogo alternativa proprio alla guerra: un modo di canalizzare l’aggressività (guarda caso) insita nell’essere umano, verso qualcosa di non cruento, o comunque non mortale”

    Si. Lo sport é una guerra simulata, ma che per non degenerare si serve di regole (il fairplay) che non devono essere trasgredite.
    Non ha caso lo sport più aggressivo (assieme alla boxe), il rugby, cura molto il rispetto delle regole.
    Cosa che Nadal fa sempre (vedi minuti persi tra i servizi).

  85. Anakyn scrive:

    Occhio a non confondere regole e fairplay, Stefano.
    Il mancato rispetto delle prime comporta l’allontanamento dal campo, o una sanzione, sul secondo invece il discorso è assai più delicato. Perchè è lo stesso fairplay ad essere un concetto meno rigido e più sfumato rispetto alle regole.

    Lo sport educa al rispetto del “diverso” (l’avversario) ed anche alla volontà di raggiungere gli obiettivi prefissati (la vittoria): può capitare che il cosiddetto fairplay costringa queste 2 “tensioni” a viaggiare su binari non più paralleli. Ed in quel caso bisogna scegliere.

    Oppure, più semplicemente, si accetta che in campo si possa far fronte a tutte le risorse cui si può attingere senza infrangere le regole.

    E per semplificare ancora più, e trovare la quadratura del cerchio: non basterebbe forse, se davvero far palleggiare troppo tempo la pallina o sparare un “com’on!” fosse considerato lesivo nei confronti dell’avversario, far sì che le regole lo impediscano?

    Se non lo impediscono, può darsi siano sbagliate.
    Ma io ho una risposta diversa, e cioè: lo sport educa (dovrebbe educare) anche alla stabilità emotiva verso difficoltà, distrazioni, tutto ciò che rischia, nella competizione così come nella vita, di allontanarti dal percorso corretto. E quindi, se un giocatore (un tennista) non regge alla tensione procurata da questi che rimangono dettagli e sfumature (esultanza eccessiva, perdite di tempo) e si lascia confondere, semplicemente non merita di vincere. E dunque è manchevole, e deve migliorare, proprio sul piano dell’”educazione”, alla voce “mantenere i nervi saldi”.

    Io gioco a beachvolley, è quello il mio sport. Sport assai stressante sul piano della resistenza fisica: sforzi intensi (salti, scatti) e continui, spesso sotto il sole cocente, spesso a temperature assai elevate. Ci si stanca un casino, per intenderci. Spesso ci si prosciuga, e la crisi arriva in un attimo.
    Ebbene, sapessi quanti mezzucci per riprendere fiato sono stati “istituzionalizzati” e quindi implicitamente accettati, da arbitro e avversari… il sistemare le buche nella sabbia tornando alla zona di ricezione, il pulirsi gli occhiali appannati dal sudore, il contestare una chiamata arbitrale.
    Se ti capita di subire queste tecniche, guai ad incazzarsi o perdere la calma: sia perchè giocherebbe contro di te, sia perchè (ed è QUESTO il punto interessante, che rende comprensibile sia il mio discorso sopra, sia il perchè tali tecniche NON SONO state vietate dalle regole) potresti esserne tu a farne ricorso, fra pochi minuti o alla partita successiva.

    Insomma lo sport non è un ambiente di ovatta, ma riproduce la vita e la competitività: dunque il rispetto dell’avversario non significa rendergli il compito comodo o agevole.

  86. antoine scrive:

    @ Grazia e Anakyn
    Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po’ e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò (QUINDI IN MAIUSCOLO) :-)

    Sono circa 7-8 post miei, come minimo, sullo stesso argomento da quando ho scritto della mia opinione sul dopo partita riportata da Scanzi nel suo pamphlet (anche se non certo breve), dando così risonanza del tutto gratuita e ovviamente non richiesta.
    E’ chiaro che se si sostiene convinti una tesi e se ne precisa a più riprese il senso e dall’altra parte si continua a ripuntualizzare che si deve fare?
    Si fa che come ho detto era l’ultima volta che ne parlavo è così è.
    Però nn mi scadete nel solito banale appiglio del come sei permaloso, nervoso, la morosa, meglio andare ognuno per la sua strada ecc.. perchè altrimenti devo pensare che tutto questo è una proiezione…
    Dai Stefano…anch’io ti apprezzo e sicuramente su tante cose ne sai meglio e più di me, quindi non mi scadere di stile (vale anche per Anakyn).
    Qui però state toppando e secondo me lo sapete bene, eppure continuate imperterriti.
    Perchè? :-& …

  87. +PSTN+ scrive:

    Non vorrei sembrare pignolo, ma Antoine è lo stesso che dopo Us Open scriveva questo?

    “antoine scrive:
    9 Settembre 2008 alle 17:50
    Ragazzi miei tutti,
    devo dirvi che Roger mi ha deluso profondamente. Eh si…

    Ma come? Vince il torneo contro ogni pronostico (logico) per la stagione negativa, è stato vittima di ogni illazione possibile da parte di tutti, torna a giocare alla grande e lui alla fine dopo il trionfo che fa?
    Prima si limita a fare la solita sdraiatina sul terrreno di battaglia per poi rialzarsi subito quasi si sporcasse l’abbigliamento griffato e le sue preziose membra, poi sfoggia il solito sorrisione da bambinone compiaciuto col giocattolino in mano ad ascoltare i soliti triti e ritriti elogi sperticati quasi come se niente fosse successo prima di questo torneo.
    Il tutto nemmeno condito nemmeno da una minima parvenza di lacrimuccia o emozione o da un esultanza braccia pugni e viso al cielo tipo: “Grazie Dio per avermi ridato tutto questo”…

    Dobbiamo capire il perchè:
    o ha cercato di controllare oltremodo le emozioni per darsi un tono da primo della classe, appunto, facendo finta che niente per lui fosse prima successo e che, sempre per lui, era la solita logica conclusione;

    o ha cercato di darsi una parvenza da “duro” mascherando sempre molto bene quello che gli accadeva dentro per non mostrare il suo lato femminile che lui ha come tutti noi;

    o ha preso delle sostanza che gli hanno molto giovato sul campo ma gli hanno conferito nel dopo partita questa maschera impassibile.

    Ricordiamoci che per molto meno, qualche anno, durante il suo dominio assoluto, all’Australian open (o a Wimbledon non ricordo) scoppiò in un pianto dirotto dopo aver conquistato l’ennesimo slam, quindi roba ordinaria…”

    Se sì, forse, c’è un minimo di contraddizione con quanto hai affermato a seguito dei queste lacrime (le quali, però, sono post-sconfitta).
    Se ride non sei soddisfatto, se piange altrettanto.

    Ad ogni modo, naturalmente, son aperto ad una spiegazione in merito in quanto può tranquillamente essere che sia io a non aver ben colto la ratio del tuo discorso.

    Sei particolarmente sensibile ed interessato alle motivazioni ed implicazioni psicologiche, vero?
    La tua forma mentis è veramente (forse eccessivamente) iper-critica ;-): sei perfino riuscito a dire che è Nadal a soffrire psicologicamente Federer e non viceversa.
    Tesi abbastanza spericolata, non credi? Oppure soltanto per “ruzzare” un po’?

    Da alcuni commenti sembrerebbe che Federer abbia perso 3 set a 0 secchi da quanto sono severi.
    Est modus in rebus ;-) La stagione è solo all’inizio…
    Poi fate come volete eh! :-)

    Riguardo a “This is killing me” o “God, It’s killing me” (come hanno già fatto notare il SubComandante il 3 febbraio alle 9e19, ADC nel suo commento lo stesso giorno alle 16e47 e Pibla) credo proprio non abbia la medesima durezza che avrebbe il significato della frase testualmente tradotta dall’inglese all’italiano, come annota superficialmente l’autore dell’articolo.

    Non che la mia voglia suonare come una difesa nei confronti di Federer (ci mancherebbe!), ma quantomeno che non vengano trasmesse distorsioni dovute alla traduzione letterale di un modo di dire.
    Inoltre, pare che forse faccia parte del vocabolario di Roger.

    Federer al secondo 42-43 lo dice anche in questo video in una circostanza apparentemente meno drammatica a Wimbledon 2007:

    h t t p:// w w w.y o u t u b e.c o m/w a t c h ? v = r Q f q s l N 0 V a Y

    (Ho inserito uno spazio tra ogni lettera nell’eventualità non sia più possibile postare link, come ha detto sopra lo stesso ADC)

    Quanto all’interpretazione delle lacrime di Federer (il cui vero motivo probabilmente non sapremo mai) mi sento più vicino a quella proposta da Anakyn (condivisa da ADC e Stefano Grazia), ma pure quella di Antoine (qui sotto) mi sembra non così campata per aria sebbene sia sostanzialmente antitetica.
    Questo perché credo che Roger sia ancora sufficientemente convinto nei suoi mezzi per poter pensare di tornare laddove vi è stato per 4 anni e mezzo oltre, comprensibilmente, ad almeno eguagliare il record di Sampras.
    IMHO

    “antoine scrive:
    2 Febbraio 2009 alle 21:52
    @ Caro Avec Double Cordage,
    torno sull’argomento che ha fatto discutere oltre la partita, cioè il pianto finale di Roger.
    Scusami ma devo dirti che difetti un pò sul lato psicologico se affermi che Federer è crollato in base alla frase di un fan urlata da qualcuno del pubblico perchè QUELLO AL LIMITE E’ STATO SOLO LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO, E’ STATO SOLO L’ACCHITO PER FARGLI FARE QUELLO DI CUI ROGER AVEVA TANTA, TANTA VOGLIA IN QUEL MOMENTO (E CREDO DA MOLTO TEMPO): PIANGERE SPONTANEO COME UN BAMBINO TRISTE E DELUSO, ORFANO DI QUALCOSA CHE SI RENDE CONTO ORMAI E’ SFUGGITO PER SEMPRE…
    E non era commozione ma sincera, profonda prostrazione che dura da tanto tempo e che è venuta fuori incontenibile.
    Ma è stata una scena autentica, quello è vero, ci ha rivelato le debolezze di un campione ma sopratutto i suoi lati meno nobili secondo me, tipo l’incapacità di accettare i dati di fatto incontrovertibili e insieme l’incredulità di non poter più fare niente per rovesciare un incredibile (per lui) realtà, dopo aver fatto obiettivamente di tutto e dato il massimo, ALTRO CHE STRATEGIE DEL ROVESCIO IN BACK LUNGORIGA E COMPAGNIA BELLA…”

  88. antoine scrive:

    postilla al dopo post

    La seconda faccina dopo il perchè non è venuta, peccato.
    Era quella dell’espressione sconvolta e esterrefatta…

  89. boerboel scrive:

    @Stefano

    Permettete l’intrusione nella conversazione.
    Nel Rugby l’intimidazione è alla base del gioco proprio perchè sport di contatto. Le prime mischie chiuse sono determinanti sull’esito di quelle successive proprio perchè CON OGNI MEZZO si cerca di prevalere sul proprio avversario diretto. Il punto è che nel rugby di queste cose non se ne parla neppure perchè fanno parte degli usi e costumi del gioco e minimamente incrinano il rispetto verso l’avversario né provocano eccitamento ulteriore nel pubblico. Nel Tennis, sport popolato in buona parte da cultori dell’etichetta, dimostrazioni di grinta, esultanze o “intimidazioni psicologiche” come quelle di Nadal, Hewitt o Connors sono viste da alcuni negativamente. Ma il Tennis che è sport psicologico è normale viva di queste cose e a tal proposito esistono professionisti come ad esempio Livio Sgarbi in Italia (liviosgarbi.com) che insegnano proprio ai loro clienti ad esternare la loro grinta e a fare sentire la loro presenza all’avversario durante le partite anche con la gestualità. Tutto questo però non ha nulla a che vedere sul fatto che uno sia corretto o meno oppure che sia un bravo ragazzo o una personaccia e credo che anche le nostre opinioni per quello che valgono, dovrebbero sempre partire da un punto di vista esclusivamente sportivo senza farsi accecare da eventuali delusioni del momento.

  90. Anakyn scrive:

    Eh certo, da una parte non bisogna peccare di permalosità, dall’altra si può scrivere non solo che l’altro “sta toppando” (così, seccamente, con buona pace di tutto il tempo e le righe perse a scrivere argomentazioni), ma che persino sa di farlo, e dunque è pure (implicitamente) disonesto!
    Ripeto, se questo è il modo di confrontarsi, per mè (almeno con te, Antoine) è Game Over.

  91. antoine scrive:

    @+PSTN+
    Carissimo,
    inanzitutto un saluto a chi da un pò di tempo non sentivo più.
    Rilevo in primis che sei intervenuto a spada tratta, dalla galassia sperduta, in difesa dei tuoi commilitoni…gesto apprezzabile.
    Ti rispondo, sperando faccia luce, con il copia e incolla a te tanto caro che ogni tanto usi e tiri fuori dal tuo archivio gelosamente custodito:

    “@Anakyn @Stefano Grazia
    ragazzi, preciso e rispondo per l’ultima volta su questo argomento dicendo che vi trovo alquanto deludenti e prevedibili tant’è immaginavo, ma speravo sinceramente non si arrivasse a quello, che venisse tirato fuori “anche” l’analogia con la vittoria del 2006 agli AUO…
    Come fate a paragonare quella reazione e quel momento, di vera commozione e durata il tempo di riprendere fiato e spiegare il perchè alla platea, alla crisi nervosa prolungata avuta da Roger domenica sullo stesso campo lo sapete solamente voi evidentemente, e non aggiungo altro perchè non è assolutamente più il caso.”

    Infine ti preciso sopratutto che, come spero avrai capito, quel mio intervento era fatto in modo scherzoso e intriso di ironia, e chiaramente scevro della minima parvenza critica nei confronti di Roger, ma casomai sottintendeva il contrario cioè l’ammirazione per la grande impresa.
    Se non era evidente allora foo (sta per fuoco) come diciamo noi toscani.
    Ciao…

  92. Anakyn scrive:

    Strepitosa capacità dialettica: se c’è un’opinione A ed un’altra opinione B, il tizio Y che non è d’accordo con l’opinione B diventa automaticamente “commilitone” di chi esprime l’opinione A.
    Deludente è questo modo di vedere il confronto, fatto evidentemente di schieramenti e di soldati pronti a scattare sull’attenti; sempre che non sostengano le proprie tesi, nel qual caso immagino diventino acuti e autonomi pensatori.
    Sono io che speravo in qualcosa di meglio. Ma tant’è; ho sbagliato nel giudicarti. Amen.

  93. antoine scrive:

    @ Anakyn,
    Fai esattamente quello che vuoi, certamente non ho intenzione di seguirti in questo stillicidio inutile e pretestuoso teso al fine di farmi apparire in un certo modo. Quindi troveremmo come vedi un punto d’intesa.
    Lascio al giudizio degli altri se io ho mancato di rispetto nei tuoi confronti o di chiunque altro nella lunga discussione che abbiamo intrapreso.
    Certo ci vuole un bel coraggio a dare del serioso a me poi…

  94. anto scrive:

    Mi piacerebbe che Scanzi tornasse per il Roland Garros…..

  95. +PSTN+ scrive:

    @Antoine
    Anch’io ti saluto lieto di rivederti affacciare da Scanagatta anche se l’avevo già fatto sulla piattaforma.

    E smettila ;-) di ruzzare che hai già infastidito il buon Anakyn il quale ne ha ben donde d’esserlo!
    Si contenga :-)

    “01/02/2009 17:37
    antoine
    Ma quale complesso psicologico del cavolo!…ma vogliamo capire semplicemente che tra i due c’è un abisso dal punto di vista atletico e che per vincere il punto a Nadal bisogna veramente fare l’impensabile? Ma avete visto cosa è capace di recuperare quell’invasato su punti praticamente chiusi??? ALLORA IO DICO: ROGER NON HA LA POTENZA SUFFICIENTE, ANCHE SE CERTO NON E’ SCARSA, E LA RESISTENZA NECESSARIA PER “UCCIDERE” NADAL, PERCHE’ BISOGNA FARE QUESTO PER BATTERLO: UCCIDERLO COME HA FATTO L’ANNO SCORSO MURRAY ALL’US OPEN. In questa partita come mai prima mi è parso di vedere il gioco di Roger come invecchiato, arrivato al limite e non all’altezza non solo di Nadal ma anche di Murray, forse di Verdasco, un crepuscolo ormai latente.”

    “01/02/2009 19:48
    +PSTN+
    @Antoine (a proposito, contento di rileggerti!) Credo che l’unico che possa arrogarsi il merito d’aver ucciso Nadal sia stato casomai Jo Wilfried Tsonga in quell’epifania che fu la semifinale della parte bassa di Melbourne dello scorso anno. Solo in quel caso credo si possa parlare di vero e proprio “omicidio sportivo”, in tempi recenti, contro Nadal.”

    Non ho difeso alcun “mio commilitone”, bensì mi son limitato ad osservare un diverso punto di vista a distanza di qualche mese nel quale, evidentemente, non avevo affatto colto il tono scherzoso ed ironico.
    Ma non so se la mancanza è stata soltanto mia o anche di altri.
    Avresti potuto/dovuto specificarlo comunque ;-)

    “sempre che non sostengano le proprie tesi, nel qual caso immagino diventino acuti e autonomi pensatori.”
    Scusa Anakyn, ma so se ho capito bene questa seconda parte della frase e non vorrei fraintendere.
    Potresti spiegarmi meglio? Grazie molte.

  96. +PSTN+ scrive:

    “Scusa Anakyn, ma so se ho capito bene questa seconda parte della frase e non vorrei fraintendere.”
    Ovviamente ho scordato un ‘non’ tra ‘ma’ e ’so’.

    Bye

  97. Anakyn scrive:

    Non ti ho mai dato del “serioso”, Antoine, essendo io il primo a dimostrarmi tale.

    Dico piuttosto che il tuo modo di interpretare il confronto (o meglio: QUESTO confronto) a mio giudizio non è corretto nè utile, e l’ho fatto citando parole scritte da te, certo non inventate.
    Soprattutto, non ritengo giusto nei confronti di terzi (in questo caso PSTN) alludere ad una scarsa autonomia di pensiero solo perchè ha sposato una tesi diversa dalla propria. Idem stroncare le tesi altrui ventilando l’ipotesi che non ci creda nemmeno chi ci scrive, soprattutto se per spiegarle si è fatto ricorso a diverse argomentazioni in diversi passaggi.
    Mi sembrano mezzucci dialettici.

    Probabilmente leggo ciò che scrivi in modo troppo letterale, come tu stesso suggerivi a PSTN riferendoti ad un’altra citazione, ma secondo me, specialmente in un ambito virtuale dove manca (per definizione) la comunicazione “non verbale”, e per farsi capire si può usare solo quella “verbale”, le parole sono pietre.

    Tutto qui, e lasciamo che Federer pianga quanto, quando e come vuole, e che il giovane Skywalker si reincarni volta per volta in Luke o Anakin.

    Ciao e senza rancore,
    Luca

  98. +PSTN+ scrive:

    “ma secondo me, specialmente in un ambito virtuale dove manca (per definizione) la comunicazione “non verbale”, e per farsi capire si può usare solo quella “verbale”, le parole sono pietre.”
    Anche secondo me.
    E a maggior ragione se esse non sono arricchite da faccine o da precisazioni che chiariscano inequivocabilmente il tono di quanto scritto.
    Anakyn, con la tua risposta all’ora 00.09 hai già risposto alla mia domanda di chiarimento di sopra.

  99. Agatone scrive:

    E comunque, tornando sull’argomento Fuentes, ancora in sospeso, non penso sia impossibile cpaire se c’era o no. Se gira la voce che è stato visto in televisione durante la semifinale con Verdasco basterebbe rivedere le immagini. Lo dico perché ho visto oggi su un giornale la foto di questo medico, la cui fisionomia quindi è riconoscibile.

  100. lanthiana scrive:

    L’italia dà lezioni di stile a Nadal.
    Roma. 30/1/2009
    “Il pubblico italiano si indigna: Nadal è una vergogna per questo sport!”.Un portavoce anonimo del pubblico italiano fa sentire la sua voce, il suo nome è Carletto Verdermini, concessionario Bmw della Garbatella. “Basta! Nun ne potemo ppiù. ‘Sto fregno buffo, co li capelli da coatto ce sta a rovina’ la piazza; me ricordo le volèes de Edbe; quelle sì che me faceveno capì che voleva dì ( sic: n.d.t.). ‘Sto dopato de m… mannaggia a mi socera che me faceva di’, nada’ diche (che ppoi, si naa da’, manco ce esco ah ah… ehm) che cc’entra cor nostro clebbe. L’artro anno, ar Foro de noantri, javemo fischiato de brutto, che quelo nun voleva ammette che Ferero - quello sì che è n’zignore,puro se è ibberico come er presciutto che metto ‘nta focaccia da 36 euro ar chilo mortacc.. , ma la classe è-classe-mica-ce-metto-la-mortazza-da-coatto-io) javemo fatto sentì la voce der padrone. ‘Sto ajutame a’ddì cafone da arichito ecco l’ho ddetto che libberazzione ce sta a rovina’ st’isola de zignorilità in ‘sto mmare de m… santa giovanna che stavo a ‘ddì. Solo che quanno vedo FEDERE allora sì, me se allarga eer core: poi è svizzero (e lassame dì, che io co la svizzera c’ho na certa pratica) come come er Clerici che è n’zignore puro se è ‘na zecca, ma all’epoca nun conta, puro quella zecca de Dario Fo (che mmanco me fa ride) era un repubblichino… so ragazzi, ce sta. Inzomma: MO BBASTA!! Questa è la terra de Totti, de Materazzi, der Capo dei Capi in tivvù-co-l’odiens, il nome dell’Italia nun deve esse ‘nfangato da sto mammone. E se ve serve agli amisci der bolgghe ‘n rodstar novo de pacca, ce sarta fori un bello scontazzo der du’ per cento meno iva mortacc…me sto a rrovina’. FEDERE, sei mitico!!! Se vedemo ar foro, come un tempo che castigavamo er monno (mannaggia me so macchiato er blazer…)”. Dalla vostra corrispondente.

  101. antoine scrive:

    Caro @Anakyn (indirettamente anche +PTSN+ ma un pò meno…ora intanto sistemiamo il destinato a divenire, anzi già calato perfettamente nel ruolo, Lord LUCA-Darth Vader, ossia il lato oscuro del blog…),
    sai che davvero sei uno schiaccianoci…
    Evidentemente l’ironia non è il tuo forte e l’uso e la comprensione della retorica del linguaggio nemmemo, altrimenti capiresti comunque.
    Non c’è bisogno di nessun artificio quando le parole sono espresse in modo chiaro e comprensibile dal punto di vista semantico, per cui non mi sembra di usare doppi sensi o vagheggiamenti nel mio interloquire tali da indurre interpretazioni maliziose. Mi aiuto solo usando qua e là, appunto, con dosi di ironia più o meno pungente che certamente ammetto non può essere sempre riuscita.
    E a maggior ragione non puoi certo dirmi che sul nostro argomento ho assunto posizioni ondivaghe, più ferme di così credo sia difficile.
    Per cui: quale rancore vuoi che ci sia?!…Devi capire che io scrivo qui per puro piacere e una certa dose di divertimento nell’esprimere e nell’ascoltare. Credimi, non mi piace fare “la guerra” con nessuno anche se ammetto che ho il mio caratterino e se vengo stuzzicato posso anche reagire, ma solo se ritengo ne valga la pena o semplicemente se ho voglia o meno.
    Ciao fatti una birra dai che campi 100 anni (è benevola ironia non sarcasmo)…la sai la differenza che ci corre tra il sarcasmo e l’ironia no?

  102. boerboel scrive:

    @lanthiana

    Eccezionale, ti do 110 e lode più il diritto di pubblicazione della tesi.
    C’è tutto lo schifo e l’ipocrisia che pervade in buona parte i circoli di tennis e che rappresenta la causa numero uno per cui in Italia non abbiamo un giocatore decente.
    Mille argomentazioni espresse nel migliore italiano del mondo non sarebbero state così eloquenti.

  103. Anakyn scrive:

    Non ci siamo proprio, qua mi tocca schiacciare noci anche sotto il profilo cinematografico…
    Anakin è lato oscuro TANTO QUANTO lato chiaro…è Darth Vader TANTO QUANTO Jedi Skywalker…e se apprezza l’ironia, tollera un pò meno il sarcasmo. Più che altro perchè se ne abusa troppo, e viene usato più spesso come foglia di fico che come battuta brillante. Ma probabilmente non è il tuo caso, Sith Antoine.
    Per cui, rubrichiamo pure come sarcasmo (o ironia?!? fai tu) l’affermare, e insistentemente, che il prossimo esprime idee per il puro gusto di farlo, e senza crederci poi più di tanto. Io avrei definito altrimenti questo atteggiamento, ma si sa che non solo l’ironia, ma anche l’orgoglio giocano brutti scherzi. Tanto agli Jedi che ai Sith.

    Con affetto,
    Jedi Darth Vader

  104. +PSTN+ scrive:

    “la sai la differenza che ci corre tra il sarcasmo e l’ironia no?”
    Beh, ora non mi/ci resta che attendere il SubComandante che chissà quante volte ha rivolto (implicitamente o meno) la medesima domanda oltre a soffermarsi su ironia, sarcasmo e relativa confusione…

    Sospiro e rutto…

  105. antoine scrive:

    @lato oscuro del blog
    (fossi in te me lo metterei o perlomeno lo aggiungerei, vedrai che è un successo…)
    Eheh…non c’è verso non ti arrendi, nemmeno se ci incontrassimo e ti dessi un doppio 6-0 stile Federer sarebbe sufficiente.
    Probabilmente mi diresti: ok ammetto che ho perso ma non penserai mica che a Nadal non gli faccia perlomeno un punto eh?!
    Ciao mitico…

  106. Anakyn scrive:

    Aridaje…

    A) da quando in qua un confronto fra 2 tesi diverse (ed entrambe sostenute sia da argomentazioni) prevede un vincitore ed uno sconfitto? E’ dialettica, non sport.
    Altrimenti, sai dirmi chi “vince” fra Hegel e Kierkegaard? Perchè a me capita ancora di chiedermelo, pensa che sfigato di uno Jedi…

    B) in cosa consisterebbero le ragioni della tua schiacciante (addirittura un 6-0, via… e magari io sarei una sorta di Del Potro…) supremazia? Perchè consumi meno i bottoni della tastiera?

    Bah… raccogli pure la tua racchetta…è un match che non giocheremo mai.

  107. zio tony scrive:

    grandissima lanthiana!
    p.s.: aa anakin e antoine, basta beccarvi su star war!
    se decidete di passare ad “alien” posso dire anch’io la mia eheheheheh ;-)

  108. antoine scrive:

    @il lato oscuro del blog alias Lord LUCA (ossia ti vedrei meglio come sostenitore di Nadal pensa un pò…)

    “Eheh…non c’è verso non ti arrendi, nemmeno se ci incontrassimo e ti dessi un doppio 6-0 stile Federer sarebbe sufficiente.
    Probabilmente mi diresti: ok ammetto che ho perso ma non penserai mica che a Nadal non gli faccia perlomeno un punto eh?!”
    |
    |>Era una metafora MILORD, o meglio un iperbole…

    Trovo intollerabile questa tua mancanza di fede nella forza* (della verità)…

    *citazione presa a prestito e al contrario ma calzante e illuminante

  109. Anakyn scrive:

    Non oso pensare a come potrebbe essere il “lato chiaro”…

  110. antoine scrive:

    grande :) eheheh…fai conto che sia, per trasposizione, la risata dell’Imperatore cioè NADAL (devi ammettere che la trasposizione è indovinata in molti sensi ed è una dura realtà…)

    la migliore replica che tu abbia fatto fino a ora, senza ombra di dubbio*…

    *non fosse altro perchè ti sei splendidamente contenuto e non è poco

  111. elisabetta scrive:

    Cattivissimo ma efficace e su alcuni pienamente d’accordo, non capisco che centri il voto a Nadal con Rotterdam 2008 ma va bene lo stesso. Ma lo spazio che hai dedicato a Federer qualcosa vorrà pur dire! (Vero Dott. Freud?).
    Complimenti!

  112. Anakyn scrive:

    @ Elisabetta

    L’anno scorso a Rotterdam Nadal era stato sconfitto da Seppi, ovvero colui che per Scanzi incarna l’Antitennis (ed è una SUA opinione).
    Ne deriva che l’onta indelebile di cui per lo Scanzi si è evidentemente macchiata la sua carriera lo perseguiterà in eterno.

  113. Nik85 scrive:

    Un Anakyn tanto in forma non l’avevo mai letto su questo blog. Pare avere la gioventù di Luke, la tenacia di obi wan kenobi e la saggezza del maestro Yoda. Non sembra affatto aver paura di controbattere. Nè sembra mostrarsi aggressivo o rancoroso.
    Come potrebbe mai passare al lato oscuro della Forza? Non credo nemmeno che abbia il dissidio interiore petrarchesco che giustamente spiega essere la caratteristica profonda e naturale del personaggio di Anakyn Skywalker. comunque sia il consiglio dei Jedi l’avrebbe scelto come nuovo allievo apprendista.
    Ancora più off topic, chi preferisci tra Hegel e Kierkeegard? Io ho sempre trovato il primo troppo prevedibile, il secondo un lampo di genio. E’ un po’ la differenza che trovo tra nadal e federer.

  114. antoine scrive:

    @Nik85
    mah Nik se lo dici tu…a me sembra sinceramente nel pieno della crisi, catatonico, impotente e in deficit di liquidità energetica (per analogia un pò come le banche con i mutui subprime), una persona che credeva per sempre di vivere di rendita e invece ormai si ritrova rassegnato agli eventi e completamente estraneo al focus della realtà.

    Trovo per lui perfettamente adeguato, come jingle rappresentativo, il famoso pezzo dei King Crimson “21 St century schizoid man”, anche se è cambiato il secolo…

  115. Nik85 scrive:

    Antoine ma io parlavo di Anakyn mica di Federer, eh!

  116. antoine scrive:

    @Nik85
    AnakynFederer

    Anatomia di un cadavere…

  117. Anakyn scrive:

    Antoine… però un pò te le cerchi pure tu, Sith carissimo… proprio ora che stavo lentamente, faticosamente tornando alla luce… mi trascini nuovamente verso the Dark Side… non sarai mica uno dei tanti travestimenti di Lord Palpatine? Eh? Quello che predica bene e razzola male?!?
    Vabbeh, se così fosse prima o poi dovrai uscire allo scoperto, ed allora potremo testare le rispettive abilità con la Forza… ma tu, Palpatine caro, lo sai alla fine chi vince, no?

    @ Nik85

    MOLTO BENE! Caspita, questo topic potrebbe diventare lo spot per la prossima nascita di un portale UbiFilosofia o UbiCinema!
    Condivido la tua opinione sul confronto fra questi due Maestri del pensiero occidentale.
    In buona sostanza, trovo il primo (Hegel) più complesso e “strutturale”, forse più adatto ad una filosofia “impiegatizio-contabile”, di quelle che “tutto torna” e “nulla è fuori posto nel mio Mondo”, mentre il secondo assolutamente più a suo agio, e quindi capace di accettare, i meandri dell’ignoto. Ho sempre visto Hegel come un filosofo che tende a “comprimere” e per certi versi a “rifiutare”, a “chiudere” e “chiudersi” in un contesto certo dotato di coerenza e se vogliamo pure fascino, ma limitato e “povero”; dove invece il filosofo scandinavo esprimeva un’energia ed una tensione morale capaci di scardinare ogni costrizione, esplodere e “liberare”. I suoi scritti sono come romanzi, e lasciano lo stesso sapore misto di impazienza e meraviglia; leggere Hegel… beh, è proprio quello che ti aspetti da un trattato di filosofia. Anche brillante, per carità…ma polpettone rimane.

    Kierkegaard è tuono, talvolta cupo e inquietante, e poi scroscio di temporale; Hegel la nebbiolina insipida sulla pianura Padana.

  118. Andrej R. 78 scrive:

    “Hegel” di Battisti-Panella, Kierkegaard nell’ottica kafkiana e/o nella rivisitazione/proiezione di Dreyer.

  119. Nik85 scrive:

    D’accordissimo, Anakyn. Eccelsa la tua ultima similitudine.
    Ad onore del vero anche Hegel mi comunicò un’emozione con la parabola del servo-signore. L’autocoscienza del proprio stato di necessarietà al dominus che porta alla negazione del sè genetico e naturale.
    Mi viene in mente la situazione di federer-nadal del 2006. L’uno, il più forte di tutti i tempi, il padrone indiscusso del tennis. L’altro il suo gregario terraiolo, in quella che diventava una rivalità soltanto nel riflesso della luce accecante emanata dalla stella svizzera. E poi? Poi accade che il gregario prende gradualmente consapevolezza della propria forza. Uno scontro diretto dopo l’altro: prima vince salvando match point, dopo in partite sofferte, infine acquista sicurezza nel confronto con il suo non-io, sino a batterlo regolarmente ed in scioltezza.
    Chissà se Federer più che studiarsi Freud non debba darsi una letta alla dialettica hegeliana…

  120. Anakyn scrive:

    Beh Nik, però al momento si sta sviluppando lo stadio dell’Antitesi… non so te, ma io attendo con impazienza la Sintesi… a giudicare dalla già rara magnificenza della Tesi, lo stadio finale sarà gioia per occhi e mente.

  121. Andrej R. 78 scrive:

    Dio mio, quanto siete ridicoli e puerili.
    E non ve ne rendete conto, ragazzini.
    Siete troppo piccoli per affrontare certi temi.
    Ineluttabilmente crollate nel comico involontario.
    ‘Comprateve i giornaletti’.

  122. Nik85 scrive:

    Attendo lo stadio della sintesi da quando il nostro roger ha perso la prima posizione l’estate scorsa, Anakyn. Confidavo molto in quel momento: prendere coscienza di essere diventato il numero 2, per poi ripartire. Gli UsO mi aveva sostenuto e rinfrancato nell’attendere il completamento finale del processo, che vedrebbe in Parigi il suo sito naturale. In seguito l’epilogo australiano mi ha disilluso. In particolare perchè la carriera di Federer sembra vivere di periodi lineari, più che altalenanti. E la linea di risalita tracciata dal fondo toccato nel centrale di W s’è bruscamente interrotta. Staremo a vedere, comunque.

  123. antoine scrive:

    @Nik85 @lato sempre più oscuro del blog
    Federer non deve darsi a nessuna lettura filosofica ne tantomeno ritengo che debba approcciare concetti che pur accarezzino tematiche psicologiche o esistenziali pena rischio impazzimento o peggio, vista la situazione.
    L’unico libro che gli consiglio vivamente per aiutarlo a prendere coscienza è “Götterdämmerung - Il crepuscolo degli dèi”, dall’opera medesima di Richard Wagner.
    Solo il simile può curare il simile.

  124. Andrej R. 78 scrive:

    Drammaticamente mi tocca solidarizzare con antoine.
    Siete troppo ridicoli.
    Ma non è che ca..eggiate di proposito ?
    Per farci ridere, magari.
    ‘Nsomma : ci siete o ci fate ?

  125. Andrej R. 78 censurato scrive:

    Perdonatemi, ho osato scrivere “ca..eggiare”.
    Proprio così, cioè senza la doppia zeta.
    Ma, cari ostili blogger, tra di voi come ca..spita parlate ?
    Ho notato che gli altri possono tranquillamente trascendere e sguazzare nell’insulto e pure nella mezza parolaccia.
    Ce l’avete con me. E’ dall’inizio che mi tenete astiosamente sotto controllo.
    Non ho potuto neanche scrivere “cinghiale”.
    Ma vi rendete conto ?
    No.
    Ironia zero.
    E la volgarità certo non mi appartiene (vedere semmai alla voce ’scanzi’).
    Volete scacciarmi, e ogni pretesto è buono, vero ?
    Vero.
    Non si accettano rampogne/paternali.
    Siete nel torto marcio, parrucconi censori da operetta.

    Andrej non sei stato censurato, semplicemente non avevamo ancora passato i commenti, nèil tuo nè quelli degli altri. In ogni caso, dai un’occhiata al regolamento del blog, in fondo alla pagina e rasserenati. (Rob. Comm.).

  126. Anakyn scrive:

    Azzz, alla faccia del lato Oscuro… qui mi sa che gli adepti minacciano di prendere il posto dei maestri…

    Pensa, Andrej adorabile e intriso di utili consigli, che io i “giornaletti” li compro pure!
    E ricordo ancora con una punta di commozione (assai poco consona ad un feroce Sith, lo ammetto) quando, dodicenne, per la prima volta ho messo le mani su un numero di “Tex”… da allora, quindici anni di amore imperituro.
    E pensare che poi la mia fame letteraria avrebbe conosciuto pilastri come Conrad, Marquez, Tomasi di Lampedusa, Joyce, Asimov… ed interi giorni a divorare parole e pensieri di quegli antichi greci, romani e oltre che hanno plasmato la nostra civiltà…… eppure ogni nuovo numero di Tex mi trova lì, pronto ad accoglierlo con una trepidazione a cui nessun libro, trattato o romanzo può far temere.
    Eh sì, noi ragazzini ormai prossimi ai 30… quanto siamo puerili.

    E quanto ridicoli… pensa, ogni tanto lo siamo persino consapevolmente, e ci divertiamo pure per questo!

    Ma mai come leggere quelli che, pontificando da “chiesette innevate”, sproloquiano di mistici intrecci fra arte, tennis, probabilmente stupefacenti assortiti e quant’altro ci possa essere di assolutamente incongruente… e poi danno pure lezioni agli altri! Eh eh eh, questo tipo di divertimento le batte proprio tutte :D

    Un saluto complice ed affettuoso anche a te :)

  127. Andrej R. 78 scrive:

    Cattiva letteratura, ragazzino/i.

    Salvo Joyce, in parte.

    Non penso possediate gli strumenti intellettuali e culturali adeguati ad un esercizio di critica foss’anche banalmente ovvero prevedibilmente irrisoria nei Nostri riguardi.

    Domando scusa a Roberto Commentucci (così come già ho fatto con Stefano Grazia).
    Non ad altri, per il momento.

  128. Anakyn scrive:

    E un saluto complice & affettuoso (nonchè assonnato) anche, naturalmente, a tutti coloro che apprezzano ironia & sarcasmo, indispensabili chiavistelli a forma di foglia di fico, solo quando provengono dalle loro penne o tastiere.

    I piatti per oggi lavateli voi che io son troppo stanco… domani tocca a me e offro pure il bicchierino di amaro, promesso!

  129. Anakyn scrive:

    Tu in compenso Andrej, hai tutti gli strumenti culto-intellettuali per donarmi il buon umore sin dal mattino :D Come puoi anche solamente farti solleticare dall’idea, che questa dote possa paradossalmente esigere delle scuse? O_O
    Anzi: in fondo, quasi mi dispiace non sia vero il contrario :(

    Oggi acquisto lo Jägermeister (azzzz… spero non venga ritenuto banale o prevedibile però): ogni promessa è debito.

  130. antoine scrive:

    @ Lord Luca Vader, forse sulla via del ravvedimento nonstante tutto…
    La mia penna-chiavistello a forma di fico ti ha aperto nuove dimensioni del pensiero e dell’essere, pertugi dove infilarti e godere di visuali per te inimmaginabili prima, chiuso com’eri nel mondo di Maya, dell’illusione eterna.
    Un gesto nei tuoi confronti, quindi, di inconmensurabile generosità.

    Pretendo pubblico riconoscimento mediante ammissione della fallacità delle proprie distorte opinioni e recita, in religioso silenzio, del “Te Deum laudamus Tu rex gloriæ”, in segno di ammissione dei peccati e volontà di redenzione.
    Amen, e così sia…

  131. powershot scrive:

    Gaudio, enorme guadio, nel contemplare due giovani uomini dissertare così eloquentemente di filosofia!!!
    Una libertà d’indifferenza indefinita, e priva di qualsiasi ragione determinante, sarebbe altrettanto nociva, anzi ripugnante, quanto impraticabile e chimerica. Federer nel momento che volesse comportarsi così, o quanto meno fare come se avesse ragione, passerebbe di sicuro per uno stravagante. Ma è anche verissimo che presa nel rigore dell’ipotesi, la cosa risulta impossibile.
    E’ come se un capriccioso Nadal, immaginando che sia impossibile per lui seguire il consiglio dei suoi amici, preferisse la soddisfazione di contraddirli, all’utile che potrebbe trarre dal loro consiglio.
    C’è da dire che se un giorno prendessi il posto del mallorchino, incomincerei con il pregarlo di darmi un eudiometro come il suo. Nessuno strumento è più necessario per un tennista. E come lui, cercherei di trarre aria vitale piuttosto da piantagioni fiorenti che dal salnitro.
    Condivido altresì antoine sul pianto di Federer e gli attibuisco il grande merito d’essere stato il primo ad enunciare un Federer-ego umiliato tanto da meritare la citazione di Andrea Scanzi, facendo rosicare maestrini dalla penna facile.
    Cosa ha trascinato il Re Piccoso nella voragine, fuorché il vano desiderio di gloria, dolce certo come Sirena, ma condannata con eccezionale energia dai nostri saggi? Quale follia maggiore, dicono infatti, del tennista che lusinga il popolo con un atteggiamento umile, ne compra il favore distribuendo provviste, va a caccia dell’applauso di tante teste vuote, si compiace delle acclamazioni, viene portato in trionfo e messo in vista come una statua sacra, si innalza bronzeo sulla pedana principale? Come si fa a negarlo?

  132. Anakyn scrive:

    Mi passeresti l’*.mp3 di questo brano pseudo-religioso, di grazia? Così su due piedi non mi sovviene… nella musicoteca del Lato Oscuro non si trova. Boh, chiederò a Obi-Wan… quello lì è ancora intortato con la Luce ma in compenso sa tutto.

  133. antoine scrive:

    Accolgo con gioia la trepidante richiesta della nostra pecorella smarrita e translo per intero l’inno cristiano in prosa di origine antica nella sua intiera trasposizione delle 3 parti di cui si compone (è disponibile anche la traduzione per la contemplazione in italiano ma la quella in latino si presta di più al tuo caso perchè incide prima e in maggior misura sui sottili meccanismi che sottintendono a una vera guarigione, e qui ragazzi non c’è da perdere tempo):

    Te Deum laudamus:
    te Dominum confitemur.
    Te aeternum patrem,
    omnis terra veneratur.

    Tibi omnes angeli,
    tibi caeli et universae potestates:
    tibi cherubim et seraphim,
    incessabili voce proclamant:

    “Sanctus, Sanctus, Sanctus
    Dominus Deus Sabaoth.
    Pleni sunt caeli et terra
    majestatis gloriae tuae.”

    Te gloriosus Apostolorum chorus,
    te prophetarum laudabilis numerus,
    te martyrum candidatus laudat exercitus.

    Te per orbem terrarum
    sancta confitetur Ecclesia,
    Patrem immensae maiestatis;
    venerandum tuum verum et unicum Filium;
    Sanctum quoque Paraclitum Spiritum.

    Tu rex gloriae, Christe.
    Tu Patris sempiternus es Filius.
    Tu, ad liberandum suscepturus hominem,
    non horruisti Virginis uterum.

    Tu, devicto mortis aculeo,
    aperuisti credentibus regna caelorum.
    Tu ad dexteram Dei sedes,
    in gloria Patris.

    Iudex crederis esse venturus.

    Te ergo quaesumus, tuis famulis subveni,
    quos pretioso sanguine redemisti.
    Aeterna fac
    cum sanctis tuis in gloria numerari.

    Salvum fac populum tuum, Domine,
    et benedic hereditati tuae.
    Et rege eos,
    et extolle illos usque in aeternum.

    Per singulos dies benedicimus te;
    et laudamus nomen tuum in saeculum,
    et in saeculum saeculi.

    Dignare, Domine, die isto
    sine peccato nos custodire.
    Miserere nostri, Domine,
    miserere nostri.

    Fiat misericordia tua, Domine, super nos,
    quem ad modum speravimus in te.
    In te, Domine, speravi:
    non confundar in aeternum.

    Mi raccomando: ogni sera e anche ogni mattina, anche ripetutamente se puoi, con assoluta e sincera devozione.
    Per te poi le due ultime righe sono particolarmente importanti e significative per cui prestagli tutta la concentrazione di cui capace.
    Vedrai che fra un mesetto le tenebre di cui ti sei nutrito, inconsapevole, sembreranno un lontano ricordo e sorriderai gioioso avendo anche tu capito che il buio in realtà non esiste e non è mai esistito in quanto tale, ma è solo assenza di luce…

  134. antoine scrive:

    @powershot
    Cribbio amico mio…irrompi nell’arena con un eloquio di assoluta, barocchesca, traboccante bellezza e stupefacente incisività…
    O dove ha studiato?…
    Mi sento quasi rimpicciolito da tanta dimostrazione di sapienza retorica, nonostante tutto l’impegno da me profuso per dare decorosa forma a idee e concetti di cui mi sento doveroso e umile elargitore, al fine di venire in soccorso dei più bisognosi e ottenebrati.

    Mah…a questo punto quasi quasi ti lascio la palla, credo che il mio compito in questo senso si sia esaurito e completato. La mia parte l’ho fatta, aspetto nuove occasioni per tastare il polso della situazione e verificare se le buone intenzioni abbiano fatto germogliare, una volta ogni tanto, uno spirito nuovo.

  135. Andrej R. 78 scrive:

    Ti senti sempre al centro dell’attenzione, luca prezzemolino (non vorrei per Divinazione aver indovinato il cognome).
    Non mi sono mai sognato d’esigere né di chiedere scuse a te, sarebbe patetico e disonorevole alquanto.
    Non era a te che mi rivolgevo, nel finale, egocentrico postadolescenziale cultore di fumettoni cinematografici ultracommerciali.
    Il mio a differenza tua è teatrale finto (non falso) egocentrismo autoironico,
    perseguitato come sono dalla mia ’schiacciante umiltà’.
    Avresti molto da imparare da me, prezzemolino.
    Ma non ho tempo né diciamo è la sede.

  136. Anakyn scrive:

    Antoine, mi concedi l’ardire di nominarti Ebbro Redentore?
    Una volta riesumato dal tiepido soffio solare, il mio primo pensiero di purezza volerà a te, ed al sacrificio che hai speso per la mia Salvezza.

    @ Andrej “colui-che-non-teme-ombra-nè-giudizio-nè-censura-ecc-ecc-ma-che-forse-nel-frattempo-ha-finito-la-carta-igienica”

    Il teatrale sarà pure finto (ma non importa sia finto, falso o vero… l’importante è che faccia ridere… e il tuo ci riesce in pieno! :D ) ma l’astio parrebbe autentico, eh eh ;)

    E comunque: ti prego, il tempo devi trovarlo, Sommità Autoironica! E la sede sceglila tu, via. Che tra Bar Sport virtuali e Chiesette Innevate, figurati se ad una celebrità come te rifiutano un affitto iperconveniente (che poi pagherei io, è sottinteso).
    Vorrai mica lasciarmi orfano di cotanta speme di redenzione? (in effetti, ho idea che gorgogliare il Cantico della Luce, per quanta sincerità e profusione possa riporre nell’impresa, non basti a ghermire il mio animo dall’abbraccio delle Tenebre)

    Necessito del Vostro aiuto, Prediletti. Non abbiate la crudeltà di negarmelo.

    (P.S.: spero solo che la parcella di Powershot sia più economica della vostra… ad occhio e croce vi fate pagare caro)

    P.P.S. @ l’unico sano di mente rimasto su questo topic (cioè il buon Commentucci - o chi per lui -, costretto a visionare, e spesso pubblicare, tali assurdità): Robbè, non ti angustiare… per quanto mi riguarda l’ultimo delirio è stato questo che stai leggendo, e se anche non lo pubblichi non mi offendo nemmeno.
    Ti auguro che anche agli altri virtuo-commensali trolleggianti quest’attrazione verso la camicia di forza venga presto a noia… ma non ci giurerei.

    So long.

  137. Andrej R. wie aus der ferne scrive:

    Ora mi si dirà che prezzemolino sto diventando io.
    Ma io presto, per questo e/o quest’altro motivo, sparirò.
    Sparrò ma rimarrò.
    Io come identità secolare e corpo annesso evaporerò nel nulla.
    Ma la mia Parola resterà.

  138. TCC'75 scrive:

    the genius: “(Verdasco-Nadal più bella di Nadal-Federer… non è che per ostentare punti di vista originali, bisogna per forza sparare minchiate)”

    THE GENIUS VOTO 10

  139. Andrej R. 78 scrive:

    Avete saltato un mio commento, guarda caso riguardante scanzi.
    Non vorrei pensar male, ma…
    comunque me ne sbatto.
    La tua accusa di trollismo, anakyn, è molto vile e molto gratuita.
    Ma, d’altro canto, sei quel che sei.

    Andrej, come previsto nel regolamento, sul blog non è permesso insultare. Quindi il tuo commento non lo passerò. Ti invito in generale ad adottare uno stile relazionale più rilassato. (Rob. Comm.).

  140. Andrej R. all'istituto correttivo scrive:

    Capisco.
    Devo fascis…normalizzarmi, volevo dire.
    Omologarmi alla massa.
    Gli altri possono insultare e soprattutto insultarmi.
    Io no, perché sono un facinoroso agitatore scalmanato.
    Il vostro scanzi ha vomitato astio su Federer in modo IGNOBILE per due settimane.
    Ma già…lui è un istruito giornalista dalla sapida sagace brillante ironia corrosiva.
    Bravi.
    Complimenti a tutti.
    Evviva l’ipocrisia, la viltà e il pregiudizio.
    La censura è un orrore. Sempre. E sempre la combatterò.
    Ritiro le scuse.

  141. antoine scrive:

    @Andrej R. all’istituto correttivo perennemente controllato e in castigo

    Sai che mi hai fatto sbudellare dal ridere con quell’espressione “parrucconi censori da operetta” ahahah…più ci penso e più mi fa ridere…mi sembra abbia qualcosa di molto toscano, mi ricorda Benigni… :D :D :D

    (Roberto non rido sarcastico pensando che l’impropero è rivolta a voi, è semplicemente l’espressione in se che mi fa schiantà da ride…)

  142. Andrej R. 78 scrive:

    Pure io mi diverto. Spesso. Non è facile togliermi riso né sorriso.
    Voi non capite, e a me in fondo non importa che capiate. Anzi, probabilmente non lo voglio.
    A rileggermi mi diverto, comunque. Senza stupore.

  143. Andrej R. 78 desaparecido scrive:

    Che fine ha fatto “Adesso Roger deve crescere”, articolo più commentato dopo quello di Tommasi ?
    Guarda caso avevo rilasciato tre commenti in risposta a chi m’accusa di slealtà e mi offende e deride.
    Non m’avete dato diritto di replica, oscurantisti.
    Ancora una volta vigliacca opportunistica censura silenziosa, che grida vendetta.
    Quei roby e quei donatelli hanno potuto diffamarmi, mentre la mia tutt’altro che scomposta replica è stata prontamente cancellata (eliminando l’articolo, of course).
    Potreste aggiungere al proibizionista regolamento del blog : “Vietato essere se stessi”.
    Il conformismo dei tanti paralocu regna sovrano, assecondato e promosso dal vostro plauso compiaciuto.
    D’altra parte me l’avevate subito comunicato con delicatissimo tatto : ‘qui non c’è posto per te’.
    Questo blog sembra ispirarsi alla Russia di Putin.

    Andrej, dopo un po’ di tempo gli articoli escono dalla home page e vanno in archivio, dal momento che ogni giorno ne scriviamo di nuovi, a beneficio dei lettori. Se vai nella colonna di destra della home page di Ubitennis, in fondo, troverai un link “Archivio articoli”. Clicca lì e poi vai alla pagina n. 4 dell’archivio, e troverai il pezzo su Federer, compresi i tuoi commenti. Ti rinnovo l’invito ad un approccio relazionale più sereno. (Rob. Comm.)

  144. Andrej R. 78 scrive:

    Mi spiace, ma non credo più nella vostra buona fede.
    Era il secondo articolo più commentato.
    Non sono un pericoloso agitatore, quindi potete farla finita con quegli avvertimenti all’ ‘approccio sereno’.
    Sì certo, l’ho trovato (in sgabuzzino) l’articolo fino a poche ore fa campeggiante in prima pagina al secondo posto.
    Tutto ciò corrobora la mia tesi.
    Siete tutti, tutti, tutti nessuno escluso prevenuti fin dall’inizio contro di me.

  145. Anakyn scrive:

    Scusa Andrej, te lo dico con sincero affetto (ma puoi anche non credermi): mi sa che sopravvaluti l’importanza che lo staff del Blog attribuisce alla tua persona (come a chiunque)… addirittura “nascondere” un articolo (che tra l’altro ho personalmente riletto ieri) solo per “oscurare” una polemica personale… secondo me è da poco che conosci il Blog, perchè in passato (anche recente) ci sono state autentiche battaglie virtuali (con tanto di spade laser e uso massiccio della Forza, per stare in ambito Star Wars) che al confronto, quelle che ti vedono protagonista fanno il solletico. Sia allo staff che ai bersagli delle tue critiche, allenati a ben più duri confronti.

    Francamente, a confronto con altri ambienti virtuali da me frequentati, il qui presente applica la censura con una tale parsimonia che a volte ai miei occhi (sicuramente non in sintonia con i tuoi su questo aspetto - e su molti altri - visto quanto scrivevi più sopra circa la negazione totale di ogni forma di censura) pare persino eccessiva.

    Se la lamentela riguarda il criterio con cui selezionare i topic/articoli da mantenere in Homepage (criterio che - a quanto mi par di vedere - viene applicato in automatico dal sistema), allora sarebbe interessante capire, dallo staff, se tale criterio è di tipo esclusivamente cronologico: e cioè se, semplicemente, le notizie più recenti sostituiscano via via le più vecchie, che regrediscono in “seconda pagina” e oltre.
    Se fosse così, forse varrebbe la pena associarlo anche ad un criterio di importanza (determinata dal n° di commenti), magari da attuare solo in alcuni casi e “manualmente”, perchè in effetti è un peccato che gli articoli che più vedono coinvolto il Blog, inesorabilmente dopo qualche giorno debbano finire in secondo piano, magari per lasciare spazio a topic piuttosto trascurabili.

  146. Andrej R. 78 desaparecido scrive:

    Sta di fatto, suscettibile affettuoso paralocu anakyn, che i miei due commenti dell’altra notte nel post “Adesso Roger deve crescere” non si sono limitati a gettarli in fondo all’archivio, ma me li hanno del tutto CAN-CEL-LA-TI.
    Nei suddetti messaggi-commenti non erano presenti turpiloquio né offese gratuite (ovvero non motivate).
    Nessun problema invece a pubblicare subito il commento colmo d’astioso pregiudizio d’un tal donato, il quale non si guarda in bocca e anzi insiste in un’ottusa ignorante virulenta inspiegabile crociata nei miei confronti.
    E questo donatello sì che è stato maleducato e insultante.
    Ma lui può, forse perché non è ‘l’ultimo arrivato’.
    Nonnisti.

  147. Andrej R. 78 scrive:

    Sei dunque un sostenitore del valore della censura, Anakyn ?
    Davvero pensi che la privazione di libertà d’espressione possa risolvere il problema della discordia di un singolo o di una minoranza di fronte al pensiero dominante da salvaguardare ?
    Devi comprendere e conoscere, prima di condannare.
    Ascoltare tutti, anzi più attentamente proprio chi ti è più inviso, per appropriarti solo poi eventualmente del diritto di distruggere fin dalle fondamenta il suo pensiero-teorema-castello di per te aberranti falsità inaudite, censurabili appunto.
    La censura è infatti sempre sintomo di paura e insicurezza.
    Se credi nelle tue idee, non temi l’altrui pensiero.
    Conosci te stesso, poi il tuo nemico, e solo quando l’avrai compreso in profondità ti darò il diritto (a quel punto dovere) di distruggerlo.
    Se censuri permetti al detestato pensiero minoritario di continuare a sopravvivere, magari facendo nel suo piccolo (ma in futuro chissà) proseliti, e crescere.
    Solo non avendo paura, cioè sprezzando ogni vile censura, forte delle tue idee, potrai sconfiggere chi è espressione di una visione opposta rispetto a quella del giusto (dal tuo e della maggioranza di turno punto di vista) retto e corretto pensiero.

  148. Andrej R. 78 scrive:

    E, a proposito, scopro senza più alcuna sorpresa d’esser stato nuovamente (in questo topic) censurato, cancellato proprio laddove parlavo di cancellazione di due miei commenti (nel post “Adesso Roger(…)”).
    Dio solo sa stavolta il perché.
    Non venirmi dunque a dire, Anakyn, che non hanno motivo di imbavagliarmi.
    Non sarà paura nel senso stretto, ma di certo forte prevenzione, prepotenza e totale mancanza di rispetto.
    E’ presumibile che pure questo commento non passerà.

  149. Anakyn scrive:

    Ti pare che io abbia sostenuto il “valore della censura”?
    Io sottolineavo come in questo sito si censuri con assoluta parsimonia, e praticamente solo in caso di insulto esplicito. E l’insulto sì, per me va censurato. E non mi sento per questo particolarmente “oscurantista”.
    A meno che un insulto aiuti a “comprendere e conoscere” un punto di vista, o ad esprimere l’ “altrui pensiero”, cosa di cui dubito.

    Quindi Andrej, prima di dare per implicito che la censura serva “salvaguardare il pensiero dominante”, non escluderei a priori che il suo utilizzo serva esclusivamente (o quasi, visto che anche un moderatore può sbagliare nell’applicare eccessivamente la censura) a frenare eventuali risse. Più una valenza sociale che culturale, insomma, dato che insulto chiama insulto.

    Ma comunque: davvero ti pare che su Ubitennis esista un pensiero dominante? E quale sarebbe?

  150. Andrej R. 78 scrive:

    Hai ristretto il campo, Anakyn, inevitabilmente banalizzando il mio discorso che intendeva superare il contesto entro il quale limiti la questione.
    La questione, prim’ancora che sociale o culturale, ha per me valenza etica, filosofica.
    Io partivo dallo spunto particolare per effettuare, come mia abitudine e attitudine, un discorso assoluto, universale.
    Non puoi risolvere con il cosiddetto ‘buonsenso’ un problema tanto complesso, coinvolgente da sempre l’umanità.
    Io non credo nel ‘buonsenso’. E’ anzi per me un avversario, contro il quale spesso mi imbatto e batto nella mia opera poetica (e non solo).
    Ho un approccio fieramente artistico alla vita.

  151. antoine scrive:

    Finalmente un pò di luce che rischiara…continua Andrej che ti seguo, continua…

  152. Anakyn scrive:

    Vabbeh Andrej, semplicemente tu preferisci ragionare in termini ideali(stici), io invece partire (o quantomeno arrivare) da un approccio concreto. Non mi pare che sia l’ “arte” o l’ “etica” il fattore discriminante, visto che la morale può essere discussa tanto in ambiti universali che particolari.

    Però se, prendendo spunto da un ragionamento sulla censura in quanto tale, giungi ad una critica verso il sistema di moderazione di un sito (perchè anche di questo si tratta, a leggere alcuni tuoi commenti), permetterai che, banale o non banale, si finisca inevitabilmente (per definizione, direi) per “restringere il campo”.

    E comunque ripeto: a mio parere, a parte limitatissimi ambiti (che so, i diritti fondamentali dell’uomo), non ha molto senso ragionare in termini assolutistici di valori etici. Ogni ambiente trova un modo di sviluppare i propri, magari partendo da termini ideali, ma reinterpretandoli nel proprio contesto. Se l’ambiente è virtuale, non fa differenza: ho frequentato numerosi forum (specialmente in passato), ognuno dei quali aveva sviluppato regole - anche etiche o comunque di comportamento - diverse dagli altri, e coerenti con l’ambiente stesso. Quindi anche con “livelli di censura”, o se preferisci di “assorbimento della polemica”, ben diversi.

    Un ambiente totalmente privo di censura, a meno che non sia davvero assai limitato (a livello di persone che lo compongono), per me può esistere solo in termini ideali, e non è compatibile con gli attuali limiti dell’essere umano. Proprio perchè la polemica (e a maggior ragione gli insulti, per quanto possano essere velati) può essere facilmente “metabolizzata” se riguarda un numero ristretto di persone (preferibilmente intelligenti), ma se il contesto si allarga, finisce per inasprire l’intero scambio relazionale.

    Quindi no, non credo nell’abolizione totale della censura.
    E tantomeno nella necessità di ragionare in termini assoluti.
    E credo che “arte” ed “etica” abbiano poco in comune, e spesso anzi finiscano per entrare in conflitto.
    Infine, credo nel buonsenso come strumento di pacificazione ed armonia, quasi più che nella Legge (perchè ne è la principale ispirazione).

    A dirla tutta, vedo un disaccordo su tutta la linea.
    Non che questo impedisca di discuterci sopra.

  153. Andrej R. 78 scrive:

    Ho terminato, antoine. Non è la sede. La mia ultima è solo una breve replica ad anakyn.
    Tu che ci azzecchi ? Non era terminata, la tua missione tesa a redimere il texofilo e fargli ritrovare la luce ?
    Hai bisogno tu, adesso, di luce ?
    Non ne ho per te, ultrà nadaliano flirtante con gli scanzi.

  154. Andrej R. 78 scrive:

    La mia genialità autolesionista ha fatto entrare scanzi nell’antoinomasia (nessun errore ortografico).

    L’etica si sottomette all’estetica, anakyn.
    Quando parlo di etica, dunque, personalmente non faccio a pugni con il mio suddetto approccio artistico.
    Il problema è vostro.
    Io parto dal dettaglio e dall’episodio per effettuare un discorso in termini assoluti, in quanto trovo rimpicciolente il contrario.
    Se ciò ti pare sbagliato, anakyn, ancora una volta affermo che il problema è tuo/vostro (vostro come maggioranza a cui non posso che oppormi a oltranza).
    Certo che sono un idealista, mi sembrava d’averlo già scritto e/o comunque fatto capire. Sono un idealista e ne vado fiero.
    Anche perché non posso essere diverso da come sono, se non nell’infingimento teatrale a cui pure ho già fatto cenno.
    Ovvio che invece nel concreto e nell’immediato il problema sia mio.
    Colpa vostra, colpa di chi ad esempio trova ‘ragionevolmente giusta negli adeguati limiti’ la censura.
    Ci sono valori giusti in assoluto e disvalori ovunque esecrabili. Relativizzare ha senso in un’ottica opportunistica, utilitaristica. Ma il senso stesso io metto in dubbio. D’ogni cosa. Forse per questo è più forte della maggioranza di voialtri la mia sete d’assoluto, di superamento.
    La faccenda è complessa, specie per chi non vuol capire.

    Non essere sempre prolisso, anakyn. Impara dal bell’antoine (e impara da lui solo questo, però, magari assieme a un po’ di ironia - ironia, non umorismo, che non è la stessa cosa).

  155. Andrej R. 78 scrive:

    “Rimpicciolente” in senso filosoficamente e spiritualmente deteriore, ca va sans dire.

  156. Andrej R. 78 scrive:

    Non fatemi i cavilli, per cortesia e creanza !
    “Senso” come accezione.
    Tutto comunque va messo in dubbio e all’occorrenza deriso con totale spudorata ironia.
    Primo comandamento, però : inizia mettendo in discussione te stesso.
    E prosegui.

  157. Anakyn scrive:

    La faccenda non è per nulla complessa, nel momento in cui mi si viene a dire che tra etica ed estetica, prevale quest’ultima.
    Per quanto mi riguarda, basta prendere definitivamente atto che non c’è il minimo punto d’incontro.

  158. Andrej R. 78 scrive:

    Premesso, anakyn, che avevo ampiamente cercato d’anticipare la conclusione del nostro dialogo, sapendo perfettamente delle incolmabili divergenze d’opinione e di spirito e di carattere tra me e qualsivoglia esponente d’una maggioranza, …ma che razza d’amante del Tennis e quindi di Federer sei ? King Roger è massima Manifestazione di Bellezza vivente in ambito non artistico.
    E’ Federer a tramutare lo sport in Arte.
    E’ Federer, il tuo amato (?!) campione, a testimoniare in modo lampante la Sacra supremazia della Bellezza su ogni fattore contingente.
    La faccenda, infine, ripeto che è complessa non per me, ma per chi come te (come quasi tutti) non vuole capire e quindi non capisce, si rifiuta, si ritira tra le proprie rassicuranti mura euclidee, nel proprio temporaneamente tranquillizzante orticello illuministico (ma quale luce !!!).
    Stop.

  159. Anakyn scrive:

    E quindi? Trattasi di sport, mica di etica. Ammiro l’estetica nello sport, comunque non in maniera esclusiva, perchè credo che si possa tranquillamente conciliare con esso, fornendo anzi valore aggiunto allo spettacolo complessivo.
    E’ nell’etica, che la ritengo un fattore spesso conflittuale… mica nello sport.

    Mi ricordi molto da vicino un mio carissimo amico, che ti assomiglia nella ricerca quasi maniacale dell’anticonformismo, nelle tendenze assolutistiche e nel rifiuto di considerarsi assimilabile ad una qualsivoglia “maggioranza di pensiero”: la differenza è che, in pubblico, gli capita spesso di trattenere la propria radicalità. (chiaro che sono IO a considerarlo radicale, mentre lui - come immagino analogamente anche tu - considera al contrario me troppo moderato)
    Ad ogni modo, lui era e rimane uno dei miei più cari e frequentati amici. Dunque, se vado d’accordo con lui, non vedo perchè non si possa discutere civilmente anche con te.

  160. Andrej R. 78 annoiatissimo scrive:

    Trattasi di disciplina aspirante al Bello, dunque di estetica.
    L’etica va subordinata all’estetica, in nome della crescita spirituale.
    La contraddizione, ripeto, è tutta vostra.
    Non ti posso ricordare un tuo amico. Lo escludo.
    Non cerco l’anticonformismo. Mi trovo ineluttabilmente in questa condizione, non certo per frivolo capriccio da ribelle adolescenziale.
    Non decido a tavolino d’essere anticonformista. Non mi riguarda il calcolo interessato, la smania d’esser personaggio-fuori-dagli-schemi.
    Le maggioranze hanno sempre torto.
    I moderati frenano l’evoluzione umana con la loro paura.

  161. Anakyn scrive:

    Tanti auguri

  162. Nik85 scrive:

    “Dio mio, quanto siete ridicoli e puerili.
    E non ve ne rendete conto, ragazzini.
    Siete troppo piccoli per affrontare certi temi”.

    “Andrej R. 78 annoiatissimo”.

    “Il problema è vostro”

    Caro veterano, la prima domanda che ti rivolgo è molto semplice e puerile: che cosa vuoi?

    “Primo comandamento, però: inizia mettendo in discussione te stesso.”

    La seconda è un po’ più complessa, e il solo portela riesce ineluttabilmente a far crollare te, nel comico involontario: sarà arrivato il momento che dopo 200 commenti della serie ‘dispenso massime a tutti voi comuni mortali perchè io sono Zarathustra’ oltre a proporci i tuoi comandamenti, li rispetti anche?

  163. A.R. 78 (persona non gradita) scrive:

    Sto morendo di tedio.
    Non ho tempo né voglia di chattare con poco più che adolescenti stizziti e quindi giocoforza disperatamente attratti da me.
    Bye.

    Censuratemi pure, ormai sono altrove e me ne straimpipo.

  164. Nik85 scrive:

    Il profeta veterano è annoiato.
    Dall’alto della sua saggezza conoscerà certamente le parole di un certo Schopenhauer, altro adoloscente stizzito alla sua epoca. Eppure egli sosteneva che le persone di alto intelletto non s’annoiano mai perchè bastano a se stesse per essere felici, e laddove la salute le sostenga non han bisogno di altro, in particolare dell’onore o della fama, perchè a loro ben interessa solo ciò che esse sono. Viceversa più volgare è la persona, più alta è la sua considerazione di ciò che essa rappresenta agli occhi degli altri.
    E nei tuoi post, caro veterano, leggo una forte attrazione per il giovane Anakyn, che freudianamente ora trasferisci su di noi. Al solito sulla massima adolescenziale ‘chi disprezza compra’ predichi bene dopo aver razzolato malissimo.
    Chiudo la polemica nel rispetto del blog, ringraziando il saggio tediato - persona a me talmente gradita da aver ritenuto addirittura di rispondergli - d’avermi generosamente lasciato l’ultima parola. L’allievo ti è riconoscente.

  165. A.R. 78 (persona non gradita) scrive:

    Non sono Schopenhauer.
    Sono libero di comprendere e rifiutare anche in toto le sue convinzioni.
    Ho più di trent’anni.
    Non ti ho posto alcuna domanda. Tu hai inscenato ’sto siparietto m’auguro finale.
    L’adolescente o il postadolescente sei tu, fino a prova contraria (ma poi che importanza ha ?).
    Non ho bisogno d’imitare, a differenza tua che sei uno spaurito emulo e hai bisogno del maestro della situazione che ti indichi la via.
    Perché sei molto giovane.
    Perché sei molto piccolo.
    Tutto ciò tra qualche anno ti apparirà patetico e ti vergognerai di te.
    Non t’avventurare maldestramente in accademismi-nozionismi psicoanalitici.
    Fai, tanto per cambiare, involontariamente ridere.
    Un bacetto affettuoso.
    Stop, per carità.
    Lascia entrare il sole, gioventù oziosa a tutto asservita
    per delicatezza ho perso la vita.

  166. Skorpion scrive:

    La partita l’hanno vista tutti ad eccezione di uno :-) I regali di Federer sul 4-2 nel 1° set e sul 4/4 e 5/5 del terzo hanno deciso la finale. e’ incredibile come sia menatlmente succube dello Spagnolo al punto di tirare fuori od in rete dozzine di palle break e punti per chiudere sul suo servizio. Ma questi sono dettagli insignificanti … solo quando vince Nadal perchè quando il risultato è diverso sono tutti vassalli ed incapaci :-) Ormai lo hanno capito tutti che sei poco serio :-)

  167. Giacomo da Recanati scrive:

    Leggo questo blog e il relativo sito con particolare interesse oltre che coinvolgimento emotivo fin dalla sua genesi, ma soltanto ora ho deciso di intromettermi in quanto ho notato un giovane e preoccupante epigono di gente che fino a non molto tempo fa pontificava e sermoneggiava su questo stesso luogo virtuale neppure esimendosi di dare qualche sacro ceffone al reprobo di turno.

    Detto questo, dico la mia sulla scottante questione delle lagrime di Federer in una finale che aveva connotati storici a prescindere dal risultato.
    Sostanzialmente mi accodo al pensiero di Antoine poi meglio sviluppato dal baroccheggiante Powershot.
    I miei più sinceri complimenti ad Ubaldo Scanagatta e a chi ogni giorno si dedica a questo bellissimo blog.

    Giacomo

  168. Andrea Scarafoni scrive:

    Mi è piaciuto molto, e su Federer, che tifo e stimo, hai fatto un quadro secondo me perfetto. E sono convinto che Roger ha proprio in questi aspetti i limiti che non gli permettono di riprendersi dalla sua crisi.

  169. No parole scrive:

    Chi ha scritto questo articolo deve ritirarsi dal giornalismo! Ignorante e Sbeffeggiatore cronico non capisce nulla di Tennis. Che cacchio centra Wawrinka che mangia una banana??? ma io mi chiedo…. Se la Kutznetzova non è la Kirilenko, ma gioca molto meglio, cosa hai da ridire? Se Wawrinka è Antipatico (???) Kohlschreiber è un soprammobile Nalbandian deve correre in rally e Davydenko non si nota POVERI NOI, Allora chi ha scritto DEVE dimettersi! NON MERITA nulla in campo giornalistico!

Scrivi un commento