Giorgio Di Palermo lascia l’Atp.
Lo rivedremo in FIT?
Miccini primo squillo

 
29 Aprile 2008 Articolo di Giorgio Spalluto
Author mug

Virtual Tour: Montecarlo Confidential

Abbandonerà il suo ruolo di Tour Manager dopo il torneo di Umago. Tifosissimo della Roma, è famoso per un’impeccabile imitazione di Rino Tommasi. Giacomo Miccini vince la sua prima partita a livello professionistico.

Clicca qui per leggere il commento di Roberto Commentucci sul primo punto Atp conquistato da Miccini al future di Aosta, con una ricerca statistica di Giorgio Spalluto

La notizia, nell’aria già da qualche settimana, ha ricevuto la conferma del diretto interessato al termine del Master Series di Montecarlo. Giorgio Di Palermo, dopo 12 anni di onorata carriera all’interno dell’Atp, smetterà presto i panni di Atp Tour Manager. Il simpaticissimo Giorgio, oltre ad essere uno dei maggiori esperti di record tennistici, in particolare di quelli relativi a Borg, è noto nel circuito per il suo tifo accanito per la Roma, anzi per la “Magica”.

L’ultima occasione in cui sarà impegnato coinciderà con il torneo di Umago, ridente cittadina croata che ogni estate organizza un torneo che lo stesso Di Palermo consiglia a tutti di non perdere. A suo parere, assieme a Bastad, l’Atp istriano è uno di quei tornei che un appassionato (non solo di tennis, ma anche di belle donne) non dovrebbe mai perdere.

Sul futuro Giorgio non vuole sbilanciarsi. Dice di volersi prendere una pausa di riflessione dopo tanti anni vissuti in giro per tornei. Nessuno, però, crede a un Di Palermo lontano dai campi da tennis. Chissà che tra qualche tempo Giorgio non voglia mettere a disposizione della nostra Federazione, l’esperienza maturata in questi anni. Quel che è certo è che l’Italia, in seno all’associazione che riunisce i giocatori professionisti di tutto il mondo, perde uno dei rappresentanti più apprezzati, in primis dai tennisti, che da Umago in poi non potranno più tormentarlo con le richieste più disparate…

Agli addetti ai lavori e non solo, non potrà che mancare un personaggio dalla poliedrica personalità (uomo di cultura e grande appassionato di musica) dotato di trascinante simpatia, soprattutto quando si cimenta in una ineguagliabile imitazione di Rino Tommasi.

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13 Commenti a “Giorgio Di Palermo lascia l’Atp.
Lo rivedremo in FIT?
Miccini primo squillo”

  1. Michele Fimiani scrive:

    Penso di poter raccontare un episodio divertentissimo al quale ho assistito in prima persona a Montecarlo. Ero in sala stampa dove stavo parlando insieme al mio compare Spalluto e a Giorgio Di Palermo, quando è arrivato Rino Tommasi che dopo aver salutato tutti ha cominciato a scherzare assieme a Di Palermo. Numerose le prese di giro tra i due, quando ad un certo punto il grande Rino ha detto la sua celebre frase:”Lo sport è come un armadio, bisogna avere la chiave per aprirlo, e io credo di averla!”. A quel punto Di Palermo se ne esce dicendo:”Sì Rino, ma a te te c’hanno chiuso dentro all’armadio!!!”.

  2. Matteo B scrive:

    A proposito di squilli dei nostri…

    NASO b. SCHUETTLER 6-7 6-3 6-4 nel primo turno del torneo atp di Monaco!

    Ottima prova e gran risultato di Gianluca, 21 anni, numero 305, che batte il tedesco classe ‘76 attuale numero 92 del ranking, ma nel 2004 numero 5 del mondo, finalsta agli Australian open.
    Naso ha giocato bene tutti e tre i set, ed è stato bravo a portare il tedesco (comunque non più quello di una volta, ma ancora nei 100) al terzo (2h e 35 di gioco). Nel primo set, mancato un set point sul 5-4 suo servizio, si è fatto trascinare al tie break dove ha perso 7-2. Nel secondo set è stato più aggressivo, ha salvato 3 balle break e ha sfruttato la sua occasione ottenendo il massimo risultato con il minimo sforzo. Nel terzo e decisivo set Gianluca toglie il servizio nel quarto gioco al tedesco e si porta sul 3-1, per poi limitarsi a tenere sempre tranquillamente i suoi turni di battuta….sul 5-3 servizio Schuettler Gianluca manca quattro match point ai vantaggi in un game lunghissimo, che il tedesco riesce però a conquistare. Nel gioco decisivo Gianluca grazie a 2 prime vincenti e un ace si porta sul 40-0 e chiude nel quarto punto del gioco a 0.

    Un’unica critica che si potrebbe fare è la bassa percentuale di prime, meno del 50%. Ma Gianluca comunque è stato capace di vincere una partita dove ha fatto meno punti complessivi del tedesco (125 - 120 per Sch.), salvando ben 9 palle break su 10 (l’unico break concesso nel primo set, ma subito recuperato), il che dimostra un buon carattere.

    E’ un buon segnale comunque che un nostro giovane abbia vinto una partita con un giocatore, se pur in fase calante, comunque di categoria superiore…Naso ci lascia ben sperare. Nel secondo turno affronterà Mathieu, testa di serie numero 1.
    Credo che Naso si sia meritato la wc per Roma…

    A Barcellona invece Marrai ha perso 6-3 6-3 dal veterano Martin..

    i nostri giovani insomma fanno esperienza, e soprattutto fanno buona figura!

  3. Paolo Z. scrive:

    è da un pò che sto pensando di andare ad umago…mi sa che quest’estate ci farò un salto per davvero!

    Al Challenger di Roma, intanto, un Cipolla disastroso esce al primo turno sconfitto da Brizzi. Purtroppo il sole non s’è fatto mai vedere ma fortunatamente il gioco pè proseguito senza interruzioni. Vittoria per la testa di serie numero 2, lo spagnolo Schwank ( che non m’ha per nulla impressionato) e per il pazzo Koeller, che tra urlacci, insulti e qualche gag è riuscito a passare il turno.
    Ho visto in allenamento alcuni ragazzi italiani davvero bravi e il portoghese Elias, che secondo me diventerà forte davvero.

  4. federov10 scrive:

    schwank dovrebbe essere argentino

  5. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Gastato Elias è considerato una promessa. L’ho visto a settembre all’US Open e mi è piaciuto. Con la Larcher do Brito (urletti a parte) forma una bella coppia di portoghesi…il pazzo è koellerer (grande amico di Luzzi…) che dovrebbe essere buttato fuori dal circuito se solo quelli dell’Atp avessero un po’ di palle…

  6. Paolo Z. scrive:

    Non dovrebbe essere, è argentino!!!
    scusate l’errore

    cmq ubaldo sto koeller è davvero fuori; ne avevo sentito parlare proprio a causa di questo suo caratteraccio ma sinceramente mai mi sarei aspettato uno così fuso…l’avversario faceva un winner e lui lo guardava in cagnesco, prendeva la riga e lo insultava, insomma un repertorio vastissimo di carinerie…chissà cosa combinerà domani, già me la rido….

  7. Roberto Brogin scrive:

    Vorrei salutare il mio amico (brother) Giorgio, ci siamo conosciuti a Tashkent durante la Presdient Cup 1997.
    Io lavoravo per la Federazione Uzbeka mentre lui era il Tour Manger ATP della settimana.
    Episodio curioso la conoscenza e avvenuta in Inglese perche nessuno dei due sapeva delle nostre origini :)
    Poi ci siamo lasciati andare e da quel momento e scaturata un’amicizia durata negli anni, quanti tornei quanti viaggi chiaramente abbiamo anche avuto dei momenti difficili visto le mie esigenze assurde a volte ma pur di favorire il tuo giocatore……
    Tanti gli episodi divertenti in giro per il mondo,Giorgio e sempre stato impeccabile sul lavoro, non ho mai sentito un giocatore parlare male di lui.
    Mi auguro che la Federazione Italiana possa servirsi di questo talento Italiano che ha il Tennis nelle vene e anche un po’ della sua magggiiccaa Roma.

    Ciao Giorgio e stato un piacere lavorare con te.
    Roberto

  8. john john scrive:

    Giorgio Di Palermo è una di quelle persone che sanno indossare mille maschere pur di non farsi riconoscere. C’è il Giorgio irresistibile battutista di cui tutti ti chiedono: ma quel tuo amico, dai fai venire anche lui stasera che ci ammazziamo dalle risate…c’è il Giorgio scrittore (vi consiglio un suo romanzo sul tennis che meriterebbe la pubblicazione e che potete trovare sul sito http://www.opposto.net); c’è il Giorgio playboy (ma io preferisco quello un po’ verdoniano che si innamora perdutamente di chi sa che non gliela darà mai); c’è il Giorgio politico (direi un sinistrorso molto particolare diciamo non proprio ortodosso); c’è il Giorgio musicista (gran clarinettista, davvero); c’è il Giorgio cinico e baro (quando fa il duro, di cuore e di sentimento e liquida tutto nel più bieco romanesco, lui di chiare origine sicule), quello che non si aspetta nulla dalla vita; c’è il Giorgio filosofo (capace di dotte citazioni in greco e latino, non scherzo…); c’è il Giorgio tennista (eh sì perchè il “vecchio” gioca bene soprattutto in allenamento, meno in partita (è un emotivo ma non lo ammetterà mai) e vi rivelo che il suo idolo è sempre stato l’orrido Ivan Lendl, al punto che giocava con due Kneissl e imitava con discreti risultati il suo dritto; c’è il Giorgio straordinario tour manager dell’Atp tour, amico di tutti i campioni e non che lo stimano e lo rispettano (e non è facile), bravo e professionale, efficiente come uno svizzero piuttosto che come un pigro romano; ci sono ancora molti tanti Giorgio e insieme formano una persona unica che, penso io, dovrebbe soltanto far prevalere il suo aspetto emotivo e umano rispetto a tutto il resto (lo ha un po’ sotterrato negli ultimi 12 anni); ad ogni modo, ora che il segreto è caduto dico che l’Atp non dovrebbe permettere ai suoi uomini migliori di lasciare il circuito ma, come una grande azienda dello spettacolo sportivo, rilanciare; se non lo farà, come credo, allora una Federazione italiana tennis degna di questo nome non dovrebbe assolutamente lasciarsi sfuggire un professionista del genere e non lo dico per amicizia ma per mera esperienza: Giorgio è un grande e merita un grande palcoscenico. Buitre, io come sempre e da sempre continuo a fare un gran tifo per te…

  9. john john scrive:

    Quanti matches, quanti 6-2 6-2 costantemente costretto a fare il tergicristallo a fondocampo e impallinato a rete (ma qualche gran punto, cavolo, lo facevo); due o tre clamorose vittorie (un giorno di follia addirittura con cappotto); e decine e decine di doppi a tutti i livelli con il costanto obbligo di “stare attaccato a rete e colpisci in avanti al volo tutto quello che passa da lì”; e quanti internazionali romani, prima da semplice collaboratore tu e da spettatori noi (e nelle notturne partiva l’urlo “A di palè, aòòòòòòòòòò”), poi da tour manager tu e sempre da spettatori noi (niente urla, ma sempre il piacere di stare assieme); piccoli squarci solo sportivi di una amicizia che si avvia ad essser (ahimè) trentennale

  10. Giorgio Di Palermo scrive:

    Beh, cosa dire…
    Sono davvero commosso per l’articolo, per il quale ringrazio il grande Spalluto, che insieme a Fimiani ho avuto il piacere di conoscere a Montecarlo la scorsa settimana; grazie a Ubaldo per questo blog che permette agli appassionati e competenti di essere sempre aggiornati sul nostro fantastico sport.
    Una cosa ve la devo confessare: da quando mi presentai al grande Vittorio Selmi, in un pomeriggio del 1987 agli Internazionali (si chiamavano cosi’, non ancora con il ridondante titolo di Master Series di Roma…) e gli chiesi come potessi fare per diventare Tour Manager dell’ATP, e’ passato molto tempo, e non mi vergogno a dire che ho avuto una fortuna sfacciata nel campo lavorativo. Auguro a tutti voi di poter avere la meraviglia di fare della vostra passione il vostro lavoro.
    Se penso a quanto ho imparato sullo sport da ragazzini di 20 anni (io, cosi’ “rosicone” come dicono di me…), mi viene davvero voglia di cercare di restituire ai ragazzini italiani quanto ho avuto io. Spero di continuare ad essere cosi’ fortunato e nel frattempo vi dico che se avete voglia di scrivermi o chiedere curiosita’, posso rispondervi al mio email gdipalermo@atptennis.com fino a luglio inoltrato.
    Grazie delle bellissime parole a Brogio, e soprattutto del tempo passato insieme, e anche a John John, il massimo giornalista di cronaca italiano da me conosciuto.
    A presto!!
    Un abbraccio e buon tennis.

    Giorgio Di Palermo

  11. john john scrive:

    Giorgio può sicuramente dare moltissimo al movimento tennistico e sportivo ma noi italiani siamo specialisti nello sperperare patrimoni di esperienze irrinunciabili, a non utlizzare talenti del settore per favorire il compagnuccio o il signorsì di turno; il raccomandatimo o l’amico del capo, quello con la tessera di partito del momento o il ruffiano; beh, speriamo che stavolta non vada così e che da giorgio e con giorgio si voglia partire per costruire nel disastrato tennis italiano dilaniato, a partire dai maestri dei club, da faide e gelosie di cui ormai non si ricorda più l’orgine; ragazzi, non ce ne sono tanti in giro come lui, giorgio è sul mercato e fossimo in America sarebbe subissato dalle offerte e in Italia, che accadrà?

  12. luca scrive:

    Non conosco Giorgio di Palermo; è un papabile Presidente FIT ?

  13. anto scrive:

    Un grazie a Giorgio di Palermo, mi auguro che la fit sappia fare buon uso della sua esperienza.

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