Federer: 44 errori in 103 minuti (e 138 punti).
Regala un 15 ogni tre: non è un fighter

 
29 Aprile 2008 Articolo di redazione
Author mug

Roger è un ibrido fra… Muster e Tsonga! Incapace di sostenere fino in fondo il ruolo…

ALESSANDRO MASTROLUCA

Esistono due modi di interpretare il tennis. Da una parte c’è chi vede il gioco come una mistura di ordine statistico e potenziale espansivo, come Rafa Nadal. E chi lo sente come non-ordine, come limite, e prova ad opporre la bellezza all’efficacia, come Federer. Se però il numero 1 ha ceduto sette volte su otto sulla terra rossa al numero 2 un motivo ci sarà.
È appurato che questa superficie, che rende difficile il gioco d’anticipo e l’uno-due, e che privilegia la tenuta atletica e la capacità di reggere scambi duri e prolungati, sia la meno congeniale per un tennista geniale ma poco paziente come lo svizzero. Eppure contro Nalbandian ha giocato su livelli altissimi, su questa stessa superficie.
È vero che giocando contro un mancino bisogna ribaltare le proprie strategie di gioco, cercando di spingere sul lato destro del campo, e in questo lo svizzero vede depotenziato il suo splendido rovescio incrociato. Ma Federer non ci riesce, e non possiamo certo pensare che sia per incapacità tecnica. Spesso FedEx dà l’idea che non gli basti vincere, ma che voglia farlo a modo suo, cosa che spesso sul rosso, ancor più spesso contro gli specialisti, si traduce in voler sfondare col palleggio da fondo campo, quasi a volerli battere al loro stesso gioco. Contro Nadal questa tendenza si estremizza.
Federer diventa, contro la sua nemesi spagnola, un tennista controverso, contrastato. I numeri della finale di Montecarlo parlano di 44 errori gratuiti in 103 minuti di gioco (uno ogni 2 minuti e mezzo), su un totale di 138 punti giocati. In pratica Federer regala allo spagnolo un quindici ogni tre. Perchè? Perchè cerca di fare qualcosa cui non è abituato, cerca di snaturarsi senza avere lo status psicologico per sostenere un gioco diverso dal suo. Roger sa che deve prendere dei rischi superiori alla norma, deve cercare di disegnare le righe con racchetta e pallina, e che mai e poi mai deve lasciarsi intrappolare nel palleggio prolungato. E invece la mosca svizzera si lascia attirare dal ragno spagnolo e dal suo topspin talmente pronunciato e penetrante da essere illeggibile, e prova a scambiare, a remare dietro la riga di fondo.
Ma non è un fighter, non ha quell’attitudine mentale. Federer non è, e non sarà mai, Hewitt o Muster. Roger è uno che all’inizio di carriera spaccava le racchette, era più vicino a Safin che al paziente inglese che appare oggi, come ben sa Agassi che ne ha battezzato una delle prime apparizioni nella natia Basilea. A tratti, all’improvviso, compare però un altro giocatore. E dalla metamorfosi si genera un tennista nuovo, di nuovo baciato dal talento e dalla magia, che ce la fa davvero a disegnare le righe con racchetta e pallina. Cosa gli manca però, cos’è che insegue se non lo sa? Insegue quell’incoscienza che da giovane lo aveva condotto all’impresa di eliminare Pete Sampras a Wimbledon, che per l’americano era davvero l’erba di casa sua. Per giocare in quel modo, però, a tutto braccio sempre e sempre alla massima velocità, che vuol dire anche al massimo rischio, per accettare di camminare sulla corda senza rete, serve una scioltezza di braccio che nasce da una ancor maggiore scioltezza di mente. Bisogna cancellare la paura, paura di perdere e ancor di più paura di vincere. Serve quella giocosa indifferenza che portò l’operaio argentino della racchetta Sergio Roitman a sfiorare l’impresa contro Albert Costa al Roland Garros 2003, o il carneade indiano Amritraji a raggiungere l’apice della carriera: battere McEnroe nell’anno di grazia 1984 (in cui l’americano perse solo altre due partite, da Lendl in finale al Roland Garros e da Sunstrom in finale di Davis).
Così Roger resta fra color che son sospesi, un ibrido tra Muster e Tsonga, incapace però di sostenere fino in fondo il ruolo, e desideroso soltanto di essere se stesso ma intestardito nel voler cercare di sembrare altro da sè. Lo sforzo doppio, artificiale e spesso inutile, dello svizzero, necessariamente finisce per arrendersi contro l’innatezza esaltata dalla trance agonistica del tennis di Nadal. Un tennis maieutico, che nasce da dentro, in cui tutto il suo essere ne risulta potenziato. Almeno una volta, almeno nel tennis, l’essere conta ancora più dell’apparire.

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32 Commenti a “Federer: 44 errori in 103 minuti (e 138 punti).
Regala un 15 ogni tre: non è un fighter”

  1. Ros scrive:

    No,non è un fighter,per fortuna.
    Però per cortesia,un 15 su tre lo perderà sulla terra battuta. Credo abbia segnato un record in settembre 2007 contro Lopez,qualcosa come 10 o 15 turni di battuta a 0.
    Insomma,anche questa è casuale e non indicativa,come statistica. Per il suo tennis e per tutti i giocatori d’attacco.

  2. shigeru scrive:

    UNA PRECISAZIONE!!!
    confronti diretti Federer vs Nadal, amettiamo la netta superiorità di Nadal sul Rosso, ma Federe arriva sempre dove cè Nadal anche sul Rosso ma sui altri superfice spesso Nadal non arriva dove cè Federe, se arrivava spesso,Testa a testa tra di loro deve essere favore di FEDERER!!! Chi bravo di statistica ci faccia un po di calcolo, Salve a tutti!!

  3. roberto p. scrive:

    appunto, visto che l’essere conta più dell’apparire, lasciamo al numero 1 il numero 1, e al numero 2 il numero 2.

  4. Marco scrive:

    Secondo me si tende a dimenticare che Nadal ha dimostrato di essere il più forte di tutti i tempi sulla terra rossa, quindi più che demeriti di Roger io valorizzerei i pregi di Rafa

  5. Anakyn scrive:

    Bell’articolo, magnifica l’interpretazione “esistenziale” dell’approccio al tennis da parte di questi 2 giocatori: Nadal fedele al proprio istinto, e quindi a pieno potenziale, Federer disorientato ed alienato da sè.
    E’ apprezzabile che si cerchi di sviluppare un discorso sullo Sport (che sia il tennis o altro) introducendo dimensioni che vadano al di là di aspetti certo essenziali ma in qualche modo superficiali: complimenti.
    Apprezzabile al di là della fondatezza della tesi: ricordo alcune settimane or sono un articolo di Marchese che, analogamente a questo sebbene con linguaggio diverso, tentava di spiegare la crisi di Federer sotto il profilo della vita privata e psicologica.

    Il discorso qui svolto vale però solamente sul rosso.
    Sulle superfici rapide succede spesso esattamente l’opposto, con un Federer a proprio agio con sè stesso e Nadal come un pesce fuor d’acqua. L’impressionante tenuta mentale del secondo sopperisce però alle lacune tecnico-tattiche, per cui alla fine dei conti non sembra mai trovarsi davvero alle corde.
    Credo in effetti che guardare dall’altra parte della rete e trovarsi il suo ringhio mai domo intimidisca un pò chiunque.

  6. Attilio scrive:

    Rispondo a shigeru . E’ proprio perchè le sfide tra Nadal e Federer avvengono spesso sul rosso che il testa a testa è a favore dello spagnolo.

  7. Roberto Commentucci scrive:

    Molto bello, profondo e originale. Credo che ci sia molto di vero nell’analisi tecnico-psicologica del pezzo.
    Roger ha una natura narcisista, deve vincere piacendosi. Gli riesce difficile seguire, per necessità tattica, un tipo di gioco che non gli piace, nel quale non può specchiarsi. Soffre psicologicamente, consuma troppe energie nervose. Nadal invece è un Achille: si piace nella lotta, si esalta quando tira il passante in allungo da 4 metri fuori dal campo, si ama quando chiude lo scambio alla decima spallata di diritto. E quindi, paradossalmente, pur macinando chilometri, e consumando tesori di energie ad ogni colpo, non fa fatica, perché è in armonia con se stesso.
    E poi, Roger contro Rafa va a rete controvoglia, mai del tutto convinto. Ha una sorta di terrore fisico del passante maiorchino. Vive il punto in cui è passato come un autentico stupro. Preferisce perdere il punto con un errore di rovescio dopo 10 scambi dal fondo, piuttosto che subire una risposta vincente. Soffre troppo. Per lui, per il suo doppio Narciso riflesso nello specchio, è un modo meno doloroso di smarrire il match.
    Questo spiega la diversa natura di Federer rispetto ai grandi attaccanti del passato, i Rafter, i Becker, gli Henman, gli Edberg, ai quali non avrebbe molto da invidiare dal lato tecnico, ma dei quali non ha il temperamento. Essi consideravano l’eventualità di essere passati come un rischio calcolato, un evento da accettare con serenità, uno stimolo a preparare meglio la discesa a rete, a servire più lavorato, ad attaccare più profondo.
    Per Federer invece, il passante avversario è uno stupro, una minaccia alla propria virilità. Insopportabile.

  8. Ros scrive:

    ..aggiungerei alla considerazione di Roberto sul terrore del passante avversario (probabilmente vero),l’intolleranza di Roger anche alle partite equilibrate tra lui e un altro avversario,quando sa di poter vincere (quindi non sulla terra). Oltre a temere il passante come uno “stupro” la cosa che maggiormente gli dà soddisfazione -e come si nota,la soddisfazione dopo i parziali micidiali- è stuprare gli avversari. E’ vero,è narciso fino all’inverosimile,lo è da quando ha iniziato a giocare a tennis. Anche per questo poco tollerava -e in realtà poco tollera,ma gli hanno insegnato a controllarsi- suoi errori o sue scelte tattiche sbagliate. La sua reazione però in passato era quella di mollare -e ogni tanto lo fa anche adesso,gli viene naturale- ma il più delle volte,da quando è numero 1 al mondo rimane freddo,o cerca di farlo,e spesso capovolge le sorti. Un esempio? La finale di Wimbledon 2007,immagino fosse furioso con se stesso,non solo sorpreso dalla bellissima partita di Nadal,e quando quasi aveva mollato e gli riesce di salvare quelle palle-break,d’incanto si trasforma. E’ consapevole del fatto di essere il più forte,Federer ha una altissima considerazione di sè e questo se da un lato gioca a suo favore,dall’altro toglie al suo essere tennista una lucidità necessaria nelle giornate in cui il meraviglioso congegno viene meno. Ogni tanto,poche volte,l’ho visto pedalare,forse perchè l’obiettivo era anche più importante del piacersi e del dominare. Di solito è tutto nella sua testa e nel suo braccio. E personalmente,sono sua tifosa per questo.

  9. alex scrive:

    Federer non ha nessuna paura di vincere, Nadal sulla terra è più forte di lui.

  10. Voortrekker Boer scrive:

    Sono contento che non sia un fighter…specie se paragonato a gente come Muster e Hewitt.

    Dobbiamo anche approfondire il lato tecnico che nell’articolo mi sembra del tutto sorvalato. Federer è uno dei pochi giocatori in circolazione che impugna la racchetta eastern sia di dritto sia di rovescio, un grip che adesso non usa più nessuno poichè si preferiscono impugnature più chiuse e più sicure che però rendono l’esecuzione dei colpi molto disarmonica e innaturale. Inoltre questo grip e il suo modo di giocare aumentano a livello esponenziali le percentuali di rischio e di errore nel gioco di Federer, se Federer giocasse in questo modo però con le basse percentuali di errori di Nadal non sarebbe umano. Inoltre Federer usa un attrezzo molto più antiquato che si adatta perfettamente al suo tennis, ma che non lo mette al riparo da colpi steccati specie sulla terra contro Nadal.

    Non sarà mai Hewitt o Muster, ne sono contento.

  11. marco.napo scrive:

    vedo che molte delle mie ideee folkloristiche ma dette da insigni autori vengono prese per oro colato.
    hanno scoperto l’acqua calda dico io……………
    sono mesi che si discute sulle doti umane e tennistiche di federer e nadal ma io non essendo un tecnico mi limito a commentare quello che tutti vedono e che le persone di buonsenso e ragionanti capiscono.
    mi fa piacere che dopo l’ultima batosta di federer i suoi fan abbassino le penne e forse fanno un favore a quest’ ultimo.
    è proprio cosi signori federer avverte l’andare a rete e il passante del maiorchino come uno stupro ,quasi di lesa maesta .
    saludos

  12. Anakyn scrive:

    Marco.Napo caro, per una volta che si sviluppa un thread del tutto civile e avulso da banalità, e persino in linea con le tue idee (!!!), non ti sembrerebbe più conveniente lasciare che segua il suo corso naturale?
    O le doti da “fighter” vanno dimostrate non solo sulla terra rossa ma anche sui blog, pure quando non ce ne sarebbe bisogno?

  13. chloe de lissier scrive:

    sorbole, quanti stupri. ma che sito è mai questo? di stupratori di intelligenza?

  14. gianpaolo scrive:

    secondo me, dire che federer non è un fighter è una cavolata. un mollaccione non vincerebbe con ramirez hidalgo sul 1-5 in giornata visibilmente storta; un mollaccione non vincerebbe wimbledon 2007 con erba opportunamente…battuta pro nadal; un bamboccione non pesterebbe l’acceleratore per tornare, a soli 4 mesi dalla mononucleosi, a un simile livello, dopo aver raggiunto le semi nell’AusOpen pur menomato… Che non sia fighter quanto nadal è scontato, ma non per questo non è un agonista… Nadal è IL fighter, e se così non fosse, sarebbe soltanto un normodotato che si stropiccia molto spesso le mutande…
    (peraltro non riesco a credere come ci si possa innamorare, a livello estetico, di tennisti che sanno solo correre, sudare e…arrotare, se non per umano trasporto o per…solidarietà fra Monsieur Travet. Chi loda questi operai del tennis - di cui Nadal, riconosco, è il Quadro supremo - mi ricorda quei dandy che, a metà ‘800, a un certo punto si misero a lavorare e a sudare come orbi per semplici ragioni di “simpatia estetica” con la nascente classe operaia!!!
    Starei quasi per dare una lettura marxista del gioco di nadal, ma non è proprio il caso,
    1 perché darei proprio di matto e asseconderei la deriva intellettualoide che qualche volta qua subiamo (del tipo il narcisismo di federer, nadal-achille… è federer che semmai è achille!, neghittoso dapprima, per poi esaltarsi nella “bellezza” della propria lotta, salvo perire per un tallone vulnerabile…)
    2 perché lodare il gesto di nadal, non è altro che svuotarlo di senso, alienarlo: infatti il gioco dispendioso, tutto fatica di nadal, è elogiabile solo e soltanto per i suoi risultati, solo perché è utile, non certo per l’estetica che può emanare. L’estetica infatti gli è estranea, non perché non sia bello e apprezzabile, ma perché è un sistema di valori che gli è sconosciuto!!!)
    Scusate per gli azzardi!!!

  15. gianpaolo scrive:

    un’altra cosa e scappo…
    io non credo che, con tutti quei soldi in ballo e, magari, il prestigio di vincere sul rosso contro l’acerrimo avversario, federer non voglia cambiare strategie di gioco o abbia complessi di superiorità narcissici: è che proprio non gli riescono le variazioni tattico-strategiche! Infatti io credo, come ha splendidamente detto Clerici in un articolo dell’anno scorso su repubblica, che vi sia una grossa differenza fra Genio e Intelligenza. L’uno è una capacità soprattutto creativa, di invenzione, di artificio, di cui Federer dispone per abundantiam, l’altra è una facoltà cognitiva, di comprensione, che presiede alla lettura tattica e strategica delle partite: e questa io, con Clerici, credo sia una prerogativa poco federeriana che spiega il perché di alcuni ko seriali (per es. contro nalbandian e contro nadal). Il fattore psicologico c’è senz’altro, ma a latere. Ciao ciao

  16. enzo cherici scrive:

    @Roberto

    Tu scrivi giustamente “Questo spiega la diversa natura di Federer rispetto ai grandi attaccanti del passato, i Rafter, i Becker, gli Henman, gli Edberg, ai quali non avrebbe molto da invidiare dal lato tecnico, ma dei quali non ha il temperamento”.

    Tutto vero. Ma, aggiungo io, c’è anche da dire che, al contrario di Federer, i poc’anzi citati elementi sapevano fare solo quello ;)

  17. chloe de lissier scrive:

    complimenti, gianpaolo. le tue tesi sono molto interessanti. mio padre sosteneva che ray sugar robinson era un artista e jake la motta un caprone furioso. però scorsese ha fatto un film sul “toro del bronx”, perché gli esagerati in ogni senso restano nella memoria collettiva in quanto le loro azioni sono drammatiche o anche ridicole, ma comunque evidenti e rumorosi. gli esseri umani sono attratti dagli schianti fragorosi. ne sono spaventati, talvolta, ma gli piacciono. quale eccelso gladiatore non ha perciò disprezzato la folla osannante?
    federer è un artista dell’arena, nadal il capo degli addetti alle pulizie.

  18. gianpaolo scrive:

    aggiungerei che la differenza fra federer e nadal è la stessa che passa fra holly e mark lenders in holly e benji

  19. stefano grazia scrive:

    Certo che per essere una che si e’ offesa molto su questo blog per i commenti sarcastici ed ironici, la Tessitrice d’Erba non va giu’ leggera…Ma scusa,Chloe, e tu sai che sono tifoso di Federer, ma come si fa a sottostimare cosi’ Nadal? Non ti pare di essere oltreche’ offensiva anche ingiusta?
    Apro qui una parentesi: Io credo che ci sia un grande misunderstanding di fondo nel giudicare gli atleti : molti dicono (e credono) di scegliere qualcuno in in base al loro gioco quando invece al 90% li giudichiamo in base al cuore, all’epidermide, alla simpatia…A chi piace molto Federer non piace Nadal ma non perche’ Nadal sia l’AntiTennis e Federer L’Artista…Come si fa a dire che Nadal e’ l’Operaio privo di talento? Come si fa a dire che le sue volley (o quelle di Davidenko o di Ferrer o di Monaco) sono meno belle di quelle di Federer? Ma soprattutto chi siete voi per decretare che un Lob e’ meno bello di una volley o un topspin inside out meno brillante di un Ace? E le palle corte? Non sono indice di tocco, di talento? E i passanti micidiali?E perche’ sono belli quelli di ederer contro Stepanek e non quelli di Nadal contro Federer? E perche’ uno dovrebbe disprezzare chi fa del proprio sangue,sudore e lacrime i suoi strumenti per arrivare in cima? Tra l’altro ancora un poco e scopriremo dalle statistiche che a rete ci va piu’Nadal di Federer…Ma me lo chiedevo qualche settimana fa vedendo giocare Davidenko: inutile menarcela, al 75% degli spettatori Davidenko non piace perche’ sembra Nosferatu o perche’ in tshirt e pantaloncini sembra un ragioniere dell’est prima nell’ora dell’aria della caduta del muro… Dico tutto questo, ripeto, da tifoso di Federer,Gasquet, Djokovic,Tsonga e da utente del Blog ho sempre controbattuto i deliri di luca (il Difensore del Sacro sepolcro borghiano) e soprattutto quelli davvero farneticanti/astiosi/meschini oltre che sintatticamente sbalenghi di marco.napo. Quello che voglio dire e che credo e’ che molto spesso il modo di giocare, e cioe’ che uno sia un Artista o il Capo delle Pulizie, sia ininfluente ma che alla fine noi scegliamo PRIMA il giocatore per simpatia epidermica, affinita’ elettive, fonetica del nome,amicizie in comune, whatever…E POI sposiamo anche il suo modo di giocare difendendolo contro quello dell’avversario piu’ pericoloso. Qui abbiamo fra i tifosi di Federer gente che PRIMA tifava Connors,Lendl o Agassi (io per esempio) e invece logica vorrebbe forse che i tifosi di Sampras,Edberg e Becker magari confluissero su Federer mentre i tifosi di Lendl o Agassi si indirizzassero verso altri giocatori…I tifosi di Borg e Vilas dovrebbero tutti tifare Nadal ma magari Luca adesso comincia a tifare Federer per paura che Nadal finisca per vincere 5 RG in piu’ dello Svedese…Io stesso ho cominciato a tifare Federer per vendicarmi di Sampras (che ha impedito ad Agassi la candidatura al titolo di The GOAT…Poi e’ chiaro, cominci ad apprezzarlo per altre doti: eleganza, carattere, intelligenza,stile di gioco…Ma io tifavo anche Hewitt (e anzi, fosse rimasto al vertice, non so…alla fine mi da piu’ emozioni lui per le stesse rasgioni per cui per prima cosa ho subito tifato Henin: per la grinta, perche’ piccoli in un mondo di giganti…vabbe’, poi guarda caso la Henin tecnicamente e’ quella anche che gioca meglio, ma in questo contesto non importa…)

  20. haiv scrive:

    ahhahaha grande choel de lissier!!!!!!no vabbe nadal sulla terra rossa è un campione pero è l espressione del tennis moderno fisico e poco tecnico…qnd è ovvio che federer sia su un altro pianeta pero sulla terra il gioco di nadal paga di piu….cmq godiameco federer perche poi quando ci ritroveremo a guardare davidenko,nadal,ferrer e gli altri pallettari ci sara da piangere!!!!!!!!!!!!!!giocano tutti uguali!!!

  21. marco.napo scrive:

    a gianpaolo sei passato da achille ,freud a holly e benj mi sa che bisogna registrare un po il tutto.
    non si capisce piu nulla federer achille?
    ma insomma siamo proprio matti.
    io lo vorrei vedere n iraq federer altro che achille con il suo bel ciuffettino.
    nadal capo delle imprese di pulizie?
    cloe lo so che sei molto caustica ma sparare a zero su chi non si puo difendere…….
    solo federer sa giocare a tennis ,solo lui è elegante ecc ecc ,perche non gli fai proposta di fidanzamento .
    susu non siamo ridicoli
    saluti

  22. chloe de lissier scrive:

    grazioso subcomandante, quante chiacchiere per una battuta. com’è che non ti lanci mai in invettive così roboanti con i vari marco.napo, luca ingegnere e luca genoveffa? e com’è che non ci hai ricordato la famosa differenza tanto cara a hugo rutto e corto circuito?
    ma ci faccia il piacere, avrebbe detto totò.

  23. marco.napo scrive:

    al gentile s.grazia i miei commenti saranno anche sbilenchi e non sintatticamente perfetti ma vanno a segno ,ovvero rappresentano quello che molti pensano detto in modo conciso e stringato.
    naturalmente non ho aspirazioni letterarie e per giunta scrivendo un commento non è che debba passare l’esame di maturita.
    ne ho letti alcuni al limite della decenza e della pochezza.
    per giunta definisci meschini?gretti?ecc.
    non so se abia offeso te in particolare ma non mi sembra che tu sia particolarmente liberale,aperto e democratico anzi probabilmene appartieni al nuovo revanscismo di destra che sta ritornando piu potente in italia.
    naturalmente ognuno è portatore del proprio verbo ,verita,
    ma lasciate un po di sano dubbio,critica , e polemica .
    la perfezione non è di questo mondo diceva qualcuno che forse oggi verrebbe chiuso in manicomio.
    saluti

    Evitiamo riferimenti politici, ideologici e personali, grazie. Qui si parla di tennis.
    (Rob. Comm.)

  24. gianpaolo scrive:

    ohibò, marco.napo, su holly e benji era per sdrammatizzare e per mescolare, terapeuticamente, piano alto e piano basso senza perdere efficacia espressiva!!
    è da miseri confondere il messaggio con la forma: se parlo di holly e benji non sono per forza un bimbo

    su achille federer, è evidente che confondi il livello metaforico con quello reale. i tennisti sono dei privilegiati, e nemmeno nadal andrebbe in iraq (anche se a sparare pallettoni da un cingolato un po’ me lo vedo. anche lì topspin a manetta!)

    freud non l’ho citato, ho parodiato marx…. ma potrebbe essere un tuo lapsus sintomatico, diciamo una richiesta…

  25. Giammi scrive:

    Ciao a tutti,
    innanzitutto mi piace leggere i vostri commenti!mi diverte e penso siate originali. Vorrei solo aggiungere uno spunto per la discussione Federer-Nadal.
    per i nadalisti: ma se è tanto superiore a federer, perlomeno negli scontri diretti, ma perché è “solo” il numero 2 al mondo?e gli anni passono…
    altra domanda: la finale di Montecarlo mi sembra emblematica proprio dall’articolo di Mastroluca: l’ha vinta Nadal o la persa Federer…? Ciò la dice lunga sul fatto che un federer al 70-80% abbia messo in serissima difficoltà il re del rosso…
    per i federeriani: il picco di punti raggiunti da Roger è ampiamente superiore a quanto fatto da Sampras…se smettesse domani di giocare non muterebbe di una virgola il giudizio finale: IL PIU GRANDE DI SEMPRE! chi sostiene il contrario evidentemente non ha mai preso in mano una racchetta…

    saluti a tutti

  26. Voortrekker Boer scrive:

    Povero Federer che viene stuprato da Nadal….certo che certi paragoni vanno al di là del regista B-movie più splatter…

    Federer è un salsicciotto svizzero, Nadal un virile Jamon Serrano…può andar bene anche questo.

    La mania, ecco cos’è, la mania che avete di mettere l’uno contro l’altro questi due splendidi campioni, quella sì che ha qualcosa di freudiano.

    il komandante marko.napo mostra di avere infinite carte nel cappello, da bombardiere ad attivista NoLogo, oggi si trasforma in Dottor Sottile che snobisticamente dice dell’articolo: Tutte cose già dette dal sottoscritto.

    W l’umiltà!!!

  27. jan scrive:

    Gianpaolo dici di voler evitare “la deriva intellettualoide che qualche volta qua subiamo” e poi scrivi di
    “solidarietà fra Monsieur Travet”,
    “dandy che, a metà ‘800, a un certo punto si misero a lavorare e a sudare come orbi per semplici ragioni di “simpatia estetica” con la nascente classe operaia!!!”
    “grossa differenza fra Genio e Intelligenza. L’uno è una capacità soprattutto creativa, di invenzione, di artificio, di cui Federer dispone per abundantiam, l’altra è una facoltà cognitiva, di comprensione, che presiede alla lettura tattica e strategica delle partite”
    “la differenza fra federer e nadal è la stessa che passa fra holly e mark lenders in holly e benji”
    “è da miseri confondere il messaggio con la forma”
    “confondi il livello metaforico con quello reale”
    “ho parodiato marx…. ma potrebbe essere un tuo lapsus sintomatico, diciamo una richiesta”

    Boh…(questo l’ho scritto io, modestamente)

  28. grazia scrive:

    Io so solo che Nadal perdeva 4 a 0, nel secondo set, con un Federer al 70% (forse anche qualcosa di meno). Penso pure che la finale l’ha persa Federer e non l’ha vinta Nadal. E sono anche convinta che quando Roger Federer tornerà in condizioni fisiche ottimali (e spero che ciò avvenga per Parigi) potrebbe farcela contro Nadal. E se avvenisse sulla terra di Parigi sarebbe la cosa più bella.

  29. luca scrive:

    @ stefano grazia
    Ad essere sincero, mi piace più Nadal di Federer, troppo enfatizzato.
    Spero che insieme stabiliscano nuovi records da battere per le generazioni a venire.
    Non mi è piaciuto l’atteggiamento semirassegnato di Federer durante la conferenza stampa dopo la finale di Montecarlo.
    E’ come se avesse accettato di farsi battere da Nadal, almeno sulla terra.
    E Borg gioca - sporadicamente - nel Senior Tour. Lasciamogli godere la pensione in santa pace. Qualche milione di dollari posson bastare !!!!

  30. Giovanni da Roussillon scrive:

    Il tema affrontato è del tutto interessante quanto precario nel contesto l’esercizio dei sillogismi. Chiedo venia all’autore ed a Roberto Commentucci ma non posso fare a meno di scrivere ciò che penso e qui scrivo.
    E’ vero, marco.napo sostiene il vostro assunto; purtroppo nel metodo adottato vale anche l’inversa. Non è così limpida la vostra dimostrazione del Federer non risolto, Narciso e timoroso di stupro.
    Voler vincere a modo proprio? Inseguire l’incoscienza ecc. ecc.?
    “…col desiderio soltanto di essere se stesso ma intestardito nel voler cercare di sembrare altro da sè”, lo “sforzo doppio, artificiale e spesso inutile…”, gli stupri non conseguono da un impianto logico (la causa, poi la speculazione p.f.), ma piuttosto contraddizioni, tautologie e paradossi; sciorinati abbastanza gratuitamente.
    Talento, genialità, propensione (o non propensione) alla lotta, facoltà intellettuali, insieme all’incoscienza (originale!) sono ingredienti di base, ed in quanto tali non ci può essere ambizione di acquisirli.
    La maieutica è qui avariata dal metodo. Voler far sgorgare la verità dall’interno altrui, quando magari non è né dentro né fuori: è (qui fatico in ogni caso di molto a coglierla).

    Per carenza di prove avete voi stessi fatto apparire una persona forse come non è, e glielo “imputate”.

    Per ora, salvo lasciarmi convincere da argomenti più robusti che ora ignoro, l’atleta di cui si parla va bene com’è, con le sue imprese magnifiche e le sue difficoltà presunte o vere sul rosso contro il suo avversario ed amico Rafael Nadal. Pure quest’ultimo va bene. Entrambi fonti di bella luce che va oltre lo sport, creano insieme opere da goderci, ce le offrono da grandi e generosi artisti. Unici e fragili, come tutti.

    Saluto nel rispetto.

  31. fan di roger scrive:

    roger federer è il più grande ed offenderlo o criticarlo è da stupidi ed incompetenti x quanto riguarda il tennis

  32. stefano grazia scrive:

    Quando uno riesce ad attirarsi l’ira e/o gli sfotto’ sia di marcio.napo che della Tessitrice d’Erba, cioe’ di due utenti agli antipodi sia per gusti che per stili, ma entrambi ugualmente ma in modo diverso,arroganti e permalosi non puo’ che complimentarsi con se stesso perche’ probabilmente e’ stato davvero obiettivo e non ultras…

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