Fed, Davis Cup: sfortuna vuole…
che i diritti siano della Rai!
Dai commenti in apnea di Galeazzi
a quelli “buonisti” di oggi

 
4 Febbraio 2008 Articolo di Andrea Scanzi
Author mug

Se la Rai ammettesse che non gliene frega nulla del tennis, e lasciasse definitivamente spazio a reti e giornalisti più organizzati/appassionati, farebbe un favore a tutti. Compreso a se stessa. La Pirro Cup…

Il tennis, si sa, non ha mai avuto troppa fortuna in tv. Negli anni Ottanta capitava regolarmente che le dirette Rai dal Roland Garros venissero brutalmente interrotte (magari sul 2-2 quinto set). Il servizio pubblico non ha mai inseguito una “continuità di palinsesto”, vuoi per la durata imprevedibile – e spesso chilometrica – degli incontri, vuoi per la desolante mestizia che negli ultimi 30 anni ha contraddistinto l’Italtennis (fatte salve alcune eccezioni).
Solo un “effetto Tomba” (inteso come ex sciatore, non come metafora funebre) potrebbe ridestare l’attenzione di Rai o Mediaset (quest’ultima, quanto a disastri tennistici, non è seconda a nessuno: tutti ricorderanno la finale di Roma 2006 interrotta per dare spazio alla festa scudetto – peraltro fasulla – della Juventus a pochi giorni dallo scandalo Calciopoli).
Come si sono salvati gli appassionati? Con Internet, con la proliferazione di blog e forum. E con le tv a pagamento: Tele+ prima, Sky ed Eurosport poi. Entrambe non possono dare copertura totale al frastagliato calendario Atp/Wta, e la perdita di 3 Slam su 4 da parte di Sky è stata una iattura (lo sanno bene quelli che perdono tutta la prima settimana di Roland Garros per colpa del ciclismo), ma fanno quel che possono.
Resta, però, un grande buco: la Coppa Davis. E con essa la Pirro Cup, che sarebbe la Federation Cup, competizione dal blasone e dall’attendibilità tecnica appena superiori della indimenticata Mitropa Cup (va da sé che il “trionfo” di due anni fa è venuto bene, come logora copertina di Linus, per gli italianisti in debito di vittorie e per i perenni afflati incensatori del tandem Fit “B&B”).
Sfortuna vuole che i diritti televisivi di Davis e Pirro Cup appartengano alla Rai. Ciò significa, come primo effetto, che nulla (o quasi) sarà trasmesso delle belle sfide che vedono protagonista in Davis, che so, Francia e Stati Uniti, Svizzera e Russia, Spagna e Croazia. Se proprio andrà “bene”, per quella concezione rigorosamente italo-centrica, allo spettatore verrà dato in pasto qualche scampolo di tennis nazionale. Quasi sempre su Rai Sat, più raramente su RaiTre (e magari in differita…).
Negli anni Ottanta e Novanta, quando la logora copertina di Linus della Fit si chiamava Coppa Davis ed il refrain era “sì ma noi non siamo mai andati in serie B, noi siamo fighi”, tutti ricordano i commenti in apnea di Galeazzi. Le smorfie di Adriano Panatta, l’eroismo cristologico di Canè a Cagliari con Wilander. Le mille rinascite di Camporese, il martirio brasiliano di Pescosolido a Maceiò, il crac della spalla di Gaudenzi nella finale di Milano ‘98 con la Svezia di Norman. Tempi lontani, che naturalmente siamo portati a rimpiangere, anche se il “feticismo da Davis” ha portato con sé quell’idea provinciale per la quale il tennista italiano dà (dava?) il meglio di sé solo se protetto dalla balia (il ct) e dal pubblico di casa: ovvero la Sindrome Canè, giocatore che in Davis sapeva valere i primi 10 ma che nei tornei “normali” perdeva troppo spesso l’accento.
Oggi Galeazzi c’è ancora, ma non c’è più la febbre da Davis. Per due anni ci sono stati i fuochi fatui della Pirro Cup, l’illusione – alimentata dai quotidiani generalisti – che “le tenniste italiane sono le più forti del mondo”. Ieri, con il disastro – pure d’immagine: ci mancava solo il Palazzetto bucato… - di Napoli, anche questo miraggio nazionalpopolare ha avuto fine.
Chi ha visto in tv la due giorni, chi ha ascoltato le telecronache di Pino Cerboni e Lea Pericoli, ha avuto modo di comprendere quando poco sia tenuto in considerazione il tennis dalla Rai. E non solo dalla Rai. Volete sapere qual è la pagina che nei quotidiani conta di meno? Quella che parla di tennis, a meno che lo scriba di turno non abbia una spiccata capacità letteraria (Clerici, Semeraro) o non sia un esperto di rilevanza mondiale (Tommasi, Scanagatta). Il tennis non funziona. Perché è lento, perché “tanto chi lo guarda?”, perché “non c’è nessun italiano che vince”. Per questo motivo, secondo l’adagio noto a Beppe Grillo (“la Rete è il futuro”), oggi impazzano (bei) blog e forum di tennis, frequentati spesso dai soliti noti (cambia solo il nick). La Rete ha cioè sublimato un’assenza mediatica.
Lo ammetto, sono cresciuto con Clerici, Tommasi e Scanagatta, gente che se c’era da dare sberle ai tennisti (italiani e no), le dava e le dà, come è giusto che sia, senza quell’odioso atteggiamento “sussiegoso-celebrativo-buonista” alla Fabio Caressa. Pino Cerboni, no. Lui non è che commenta: lui tifa. Per lui conta solo vincere. Va bene in ogni modo, meglio ancora se con una chiamata dubbia o un (piccolo) infortunio degli avversari. Gli arbitri sono bravi se “ci danno il punto”, sono cattivi se “osano” fare chiamate dubbie. Il pubblico è “maleducato” se giochiamo in trasferta, è “simpatico e folklorico” se l’Italia gioca in casa. Le avversarie fanno “manfrina” se chiedono spiegazioni all’arbitro, mentre se è la Schiavone a “sfanculare” grettamente – e più volte - un giudice di linea, in quel caso “ha ragione, va capita, poveretta, sarebbe andata sul 40-15” (non oso pensare che scusanti avrebbe trovato Cerboni per giustificare il florilegio di bestemmie di Bracciali a Wimbledon 2006).
A condire la ventata di nazionalismo spicciolo, saltuariamente, vengono chiamati al capezzale dei microfoni Rai gli ottimisti a oltranza, i Pistolesi e i Binaghi, per spiegarci che magari in Isreale abbiamo perso per sfortuna, vento a sfavore, palle sgonfie e perché “Okun è fortissimo” (sì, il nuovo John McEnroe). Già che ci siamo, forse abbiamo perso per colpa delle congiunture socio-politiche e dell’integralismo islamico.
Tutto si riduce a un tifo puerile, pieno di gufate e scongiuri, dall’esito tragicomico poiché l’Italia perde 3 volte su 4. La competenza, quando si parla di tennis, in Rai non sembra minimamente cercata. Cito due perle di Cerboni, prese dall’ultimo weekend di Pirro Cup. Le riporto integralmente dal forum MyMag. “Brava Francesca, ha giocato al volo questa volèe di rovescio” (certo, giocare una volèe a rimbalzo viene male; a quel punto diventa un dritto, un rovescio, una demi-volèe). Oppure: “E’ fuori questa risposta della Medina” (certo, era fuori; solo che la spagnola era al servizio). Potremmo andare avanti a lungo, ma non sarebbe giusto nei confronti di Cerboni, che ha l’unica colpa di essere l’uomo sbagliato nel posto sbagliato, il Quiesling di turno. L’errore sta in altro, sta in alto: sta in chi non ha rispetto di questo sport.
E sta pure nei commenti tecnici. Sia chiaro, Lea Pericoli è una donna elegante e distinta, dal passato glorioso. Indubbia conoscitrice di tennis. Ne va avuto massimo rispetto. Le sue telecronache a TeleMontecarlo le ricordo con grande affetto. Il punto è che anche lei, quando commenta “le sue ragazze”, non va mai al di là del tifo . Ogni volta che la Schiavone sbagliava (quasi sempre, sabato e domenica), era tutto un “Mamma mia, che sofferenza”. Ehi, signora Pericoli: è tennis, è sport, è svago; non lo sbarco in Normandia. Ed esiste(rebbe) anche il valore delle avversarie. La Pericoli, invece, ha continuato nella sua “drammatica” descrizione del disastro patrio, commuovendosi per lo sguardo affranto di Barazzutti che “fa il mestiere più difficile del mondo” (come no: un minatore, in confronto, è fortunato). Discutibile, poi, la sua concezione di tennis moderno, per la quale tutto dipende da “piccoli punti” e la colpa delle contemporanee è “non alzare mai pallonetti” (come se il modello estetico di tutti fosse la Smashnova).
Se la Rai ammettesse che non gliene frega nulla del tennis, e lasciasse definitivamente spazio a reti e giornalisti più organizzati/appassionati, farebbe un favore a tutti. Compreso a se stessa.

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105 Commenti a “Fed, Davis Cup: sfortuna vuole…
che i diritti siano della Rai!
Dai commenti in apnea di Galeazzi
a quelli “buonisti” di oggi”

  1. Voortrekker Boer scrive:

    Strano ma vero…ma questa volta son pienamente d’accordo con Scanzi…bravo!

    P.s. Solo una cosa: Canè non è mai valso i primi 10, mai, Canè dovrebbe ringraziare il Padreterno per quel poco che è riuscito a fare. Ringraziare e poi tacere.

  2. stefan scrive:

    si precisa che x un refuso non è apparsa una riga del post (scontato)di scanzi che recitava ” stride il confronto fra il rabberciato commento rai e le puntuali telecronache di lo monaco ferrero e cazzaniga…”

  3. Roberto Commentucci scrive:

    Va beh, Andrea Scanzi fa il suo mestiere di polemista, e tira picconate da tutte le parti. Nulla si salva, tutto si confonde tra le macerie e il fumo dei calcinacci e della polvere di mattone.

    Su una cosa, però in particolare, sono d’accordo: Lea Pericoli.
    Al di là di Cerboni (che davvero non è colpa sua, lui in Rai si occupa di tutt’altro, la colpa è a monte, è di chi ce lo manda o di chi ritiene che non valga la pena avere una figura specializzata, tra le centinaia di giornalisti che la RAI ha a libro paga…) al di là di Cerboni, dicevo, chi davvero, (con tutto l’affetto che si nutre per la maestrina che ci ha insegnato a scrivere e che nel frattempo, noi cresciuti, è divenuta una dignitosa vecchina) non può più commentare tennis in modo credibile è Lea Pericoli, che pare del tutto fuori tempo.
    Lea non sembra capire le dinamiche del gioco moderno.
    Sostenere che oggi le ragazze tirano “inutilmente troppo forte” e che “dovrebbero alzare di più la palla” fa davvero tenerezza, ma un po’ dispiace.
    Il tennis femminile, negli ultimi 20 anni, ha compiuto incredibili progressi, tecnici e fisici. Fino a una quindicina di anni fa molte delle partite a livello di prime 50, anche prime 30, erano una sequela infinita di mezzi lob carichi di top spin, e bisognava vedere una top 20 per aspettarsi una palla davvero spinta; uno smash tecnicamente corretto lo sapevano eseguire solo una trentina di giocatrici, le altre quando dovevano fronteggiare un lobbone si scansavano di lato e tiravano lo schiaffo di diritto.
    Per Lea, il tempo non sembra essere passato.
    Lea, poverina, durante l’epico doppio di Fed Cup a Castellaneta, contro la Francia, era preoccupatissima della tattica aggressiva delle nostre, che si appiccicavano a rete, intimorendo le francesi e giocando voleé che ai tempi suoi avrebbe tirato forse solo una Margaret Court o una giovanissima Billie Jean King, ma che nel tennis del 2007 sanno eseguire molte delle prime 100 del ranking Wta.
    Insomma Lea, è tempo di dire basta. Sei un modello di classe, educazione, eleganza e signorilità, e scrivi anche in modo molto gradevole. Ma il tennis, quello, mentre tu ti occupavi di tantissime altre faccende, è diventato davvero un’altro sport, e tu non lo riconosci più.

  4. max scrive:

    Il tennis trasmesso sulla Rai va al di la’ dell’evento sportivo. E’ come trovarsi in una puntata di ‘Ai confini della realtà’.

  5. Enzo Cherici scrive:

    Il commento di Scanzi dimostra che anche per i giornalisti, come per i tennisti, la forma va e viene. Non m’era piaciuto molto la scorsa settimana (5 e mezzo), ma mi ha convinto sotto ogni punto di vista questa volta (9 come minimo).
    Aggiungo soltanto a quanto scritto una mia domanda: perché mai un giornalista specializzato sul tennis dovrebbe andarsene in Rai? A far cosa? Il tennis in Rai semplicemente non esiste e potrebbero anche ingaggiare Rino Tommasi, ma la situazione non muterebbe d’una virgola. L’unica cosa che contribuirebbe a modificare lo status quo - e Scanzi ha ancora una volta ragione - è l’esplosione del Tomba con la racchetta. Ma viste le ultime notizie che c’ha dato Roberto in un altro thread non mi sembra sia il caso di farsi troppe illusioni… :-(

  6. max scrive:

    Forse, come dice il signor Voortrekker Boer, Canè non è mai stato a livello dei primi dieci, però io ricordo ancora le emozioni del match contro Lendl a Wimbledon, lo stillicidio di continue interruzioni, con Galeazzi che di tanto in tanto ci aggiornava sulle condizioni meteo, ed io così fiducioso nel turborovescio di Neurocanè e nell’eliminazione del ‘cameriere della famiglia Addams’.

  7. Giovanni da Roussillon scrive:

    Non sono molto competente in materia di tennis. Mi piace. Punto, ed è tutto.
    Mi piace ancor più quando il giornalista-polemista (oltretutto competente, lui), non fa riverenze di comodo ad ogni “magnaccia”.
    Qui Andrea Scanzi è ammirevole per l’igiene pretesa, per l’intransigenza intellettuale al cospetto del melenso.
    La sua filippica contro il pecorismo da parrocchia provinciale può destare l’attenzione anche di chi al tennis non guarda con gran passione: se qualcuno del mondo dei media televisivi cogliesse, sapesse trarre qualche indicazione dal suo urlo, potrei a mia volta credere in un futuro nel quale l’apparecchio tv torni tra le mie mura domestiche non più in vece di mensoletta portascarpe sperduta (o magari eccezionalmente destinato agli ospiti, se proprio richiesto), ma almeno con la funzione per cui venne acquistato, funzione che ora non gli accordo.
    Non sono peraltro del tutto convinto che se la rete supplisce sia un fatto tanto negativo, (Sc)anzi! Siete un’autorità in questo sport non da ultimo grazie a questa: uno tra tanti mezzi di comunicazione. La deriva della tv è anche salutare in vista di nuovi veicoli meno “cretinizzanti”.

  8. chloe de lissier scrive:

    una congerie alluvionale di chiacchiere per reiterare luoghi comuni e fatti ormai ovvi e scontati anche per i bimbi della scuola materna.

  9. Murray77 scrive:

    Gli articoli di Scanzi sono godibilissimi, mai banali, stimolano il dibattito (che è quello che dovrebbe fare per me un giornalista). Mi piace molto ed è una ventata nuova per il tennis. Non lo condivido sempre, ma uno col suo carisma e la sua penna fa bene all’ambiente (non so se Baccini sarà d’accordo :) ).
    Sulla Rai preferisco stendere un velo pietoso…

  10. ellepi scrive:

    Mah!In democrazia si può (s)parlare di tutto(i),ma mi pare francamente che l’intervento picconiere delloScanzi sia eccessivo per la scarsa importanza dell’argomento ,per talune impecisioni e per il solito preconcetto astio contro la RAI.
    Il commento:la Pericoli è una signora e come tale è buona(non buonista,come si usa ipocritamente oggi,in un mondo che sprizza violenza e cattiveria da tutti i pori),quindi può esser discutibile in certi suoi atteggiamenti affettuosi verso le nostre.Ma non son certo mancate le critiche.Che poi non le piaccia il tennis bum-bum di oggi è comprensibile e condivisibile.Però quello che voleva dire,e con ragione,è che se oggi la palla non ti sta in campo,è assurdo continuare a sparare bombe scriteriate.Semmai è stata ridicola la difesa dell’evento sospeso per l’acqua:Lea ha parlato di dieci minuti di sospensione,mentre son stati 55,ed ha osservato che ,in fond,fuori diluviava.Si vede che per lei i tetti son fatti soltanto per pararci dalla pioggerella di marzo.

  11. Stefano scrive:

    Una filippica in perfetto stile Scanzi, se vogliamo anche un po’ retorica, e condita con il solito pizzico di tracotanza… ma giusta.

    Ps Certo che dare del cane a Canè, mi pare sia un po’ avventato. Ma forse questo particolare è sfuggito.

  12. Voortrekker Boer scrive:

    Concordo pienamente con Roberto sulla telecronaca della Pericoli la quale dimostra uno scollamento quasi totale tra la sua percezione e il tennis attuale.
    L’incoraggiare tattiche difensive come il lob o tiri mediamente lenti ma lunghi equivarrebbe ad una tattica suicida. Sarei curioso di sapere se questi consigli, oltre che in telecronaca, li dà alle ragazze anche dal vivo.

  13. Bruce Foxton scrive:

    Essì, della Pericoli “ne va avuto” massimo rispetto. Complimenti per il coraggio, e anche per l’italiano.

  14. stefano grazia scrive:

    chloe de lissier: all’inizio ti trovavo acuta,pungente, credevo fossi obiettiva, invece sei anche tu acida,ultras, di parte…ormai il tuo unico scopo e’ scrivere male di quel debosciato di Scanzi che ha scritto male del WTA, di Ferrero e di Federer…Mah! Anche tu vuoi essere ironica ma riesci ad essere solo sarcastica e come diceva Hugo Pratt fra ironia e sarcasmo c’e’ la stessa differenza che fra un rutto e un sospiro… (adesso crocifiggimi pure con tuo acuto uno-due)… Mah (ripeto), io ho criticato ferocemente su questo blog e su Tennis Italiano Scanzi per un suo articolo sulla Bartoli’ (e suo padre), ma ho cominciato ad apprezzarlo per altri articoli,per i suoi pezzi qui sul Blog (coi quali puoi non essere d’accordo ma che c’entra) e per il formidabile match di boxe con Ferrerero sul di lui blog (bravissimo anche Ferrero,intendiamoci bene…parteggiavo per l’uno e per l’altro a seconda di chi stavo leggendo in quel momento (ok,Chloe, questo e’ sicuramente indice del mio scarso spessore culturale ma cosa vuoi, qui non siamo tutti supergeni aristocratici e austeri,…e comunque, come diceva Woody allen in Manhatthan, magari dovresti frequentare anche tu qualchje cretinoi, ti farebbe bene)… Eddai,Chloe: qui Scanzi ha scritto benissimo, e’ un articolo divertente,spumeggiante,che si legge d’un fiato… Perfettamente completato dalla sobria e acuta osservazione di Roberto su Lea Pericoli…Io personalmente mi son trovato perfettamente d’accordo con entrambi e soprattutto sul punto per cui un telecronista non deve essere giudicato per come fa il tifo per gli italiani.

  15. stefano grazia scrive:

    Ah,dimenticavo: ma la Fed Cup si chiama davvero Pirro Cup o e’ solo per via della Vittoria di Pirro (che chi la vince, comunque, non conta nulla…Della serie:meglio vincere la Fed Cup o aver avuto la Henin e la Clisters?)

  16. ellepi scrive:

    (continua)Ma io credo che il commento non sia poi così importante.Se vado a vedere un torneo dal vivo ,mica mi porto il commentatore!I problemi del tennis in TV son ben altri che non il commento!Se la RAI mollasse il tennis di coppa,cadremmo dalla padella nella brace.Finiremmo nelle criptate,dove devi pagare cinque volte il canone RAI,pur adeguandoti a quelle manchevolezze(e ce ne sono altre ancora)che lo Scanzi cita.E tutto questo perchè non ci piacciono i commentatori-cronisti della RAI?Non vi sembra che si stia esagerando e,soprattutto,perdendo di vista l’obiettivo principale?E allora come fate con le cinesi in streaming?

  17. Backdoor scrive:

    Grandissimo commento di Stefan.

    Applausi ! Applausi !

  18. ellepi scrive:

    (purtroppo con questo sito ho sempre problemi di trasmissione,per cui preferisco procedere a pezzettini.Scusate.)
    Le imprecisioni.La RAI ha sempre mostrato le partite di coppa italiane e la finale USA -Russia,per intero.Non è dunque vero che ci sottragga tutta la coppa Davis.E’ poco,ma è meglio di niente,perchè le altre,gratuitamente,offrono niente.E ricordiamoci che i redditi son calati e pochi son disposti a spendere in un mese quasi quello che si spende con la RAI in un anno.Per vedere,poi,ancora esoprattutto,calcio.

  19. Fede80 scrive:

    Secondo me è inutile, in un mondo globalizzato come quello di oggi, continuare a lamentarsi del servizio offerto dalla RAI (in fondo esistono tanti sport, ed anche se noi ovviamente siamo di parte, bisogna capire che non è possibile che tutti godano dello spazio che meriterebbero, ci vorrebbero almeno 5-6 canali…….): oggi abbiamo tante possibilità, in primis lo streaming via internet, e poi la tv satellitare;con una parabola da 100cm e un semplice motorino (con una spesa totale UNA TANTUM di circa 200 euro, allargandosi parecchio) è possibile vedere IN CHIARO tanto tennis ogni settimana!Oggi il servizio pubblico non esiste più, tutto è regolato dagli ascolti e dalla pubblicità, e dato che il processo è irreversibile, bisogna prenderne atto e ragionare di conseguenza. Le alternative, economiche, non mancano quindi è opportuno che ognuno si costruisca da sè il proprio palinsesto………………..

  20. chloe de lissier scrive:

    stefano grazia: non scrivo per essere qualcosa, ma per dire quello che penso, almeno fin quando sarà possibile. non credo nemmeno che il mondo sia popolato di idioti, anche se non nego che il dubbio talvolta m’assale.
    sarei messa male se il mio unico scopo fosse scrivere male di scanzi. ho espresso in qualche occasione la mia opinione sui suoi articoli e mi sono divertita molto accorgendomi dell’”effetto shampoo” che ne è derivato.
    esprimo la mia ultima opinione su scanzi: potrebbe essere il foulard sulla veste del quotidiano di vittorio feltri.
    passo e chiudo (su scanzi).

  21. daniela51 scrive:

    Per favore qualcuno mi dice come possiamo fare per protestare.
    Dato che a tutti non va bene come Eurosport tratta il tennis come si fa a farlo tornare a SKY.
    Se neanche il “saccente” Rino Tommasi o il “saltuario” Gianni Clerici hanno voce in capitolo……………………………….
    Ubaldo pensaci Tu come il gigante buono della pubblicità

  22. Giovanni da Roussillon scrive:

    Chissà, forse un giorno ci daremo alla lettura di un racconto d’amore armonioso, ben ordinato. Sarà ambientato in un luogo non comune a tutti; narrerà ripetute avventure non ripetibili. L’intento un poco scolastico, ma di valenza universale.
    Lo firmerà zoe du glissier?

  23. Voortrekker Boer scrive:

    Ma non era stato lo stesso Scanzi sul blog di Ferrero a chiamare Chloe con l’appellativo Clear di Blisset? Forse un possibile motivo di questa ritorsione? Non credo che Chloe possa scendere così in basso. Piuttosto Scanzi in due o tre articoletti sia sul sul blog sia su TI ha veramente esagerato. Chiamare Federer Indesit e Nadal Er Mutanda sa proprio d’avanspettacolo di infima lega tipicamente italica.

  24. Max67 scrive:

    Brava Chloe, facci il santo favore di chiuderla qui su Scanzi. I tuoi toni saccenti (altro che Scanzi!) hanno veramente stancato e quando vuoi fare l’intellettuale non ti dico cosa mi casca, perché sono un signore educato…
    Condivido il commento di Stefano di Grazia. Non puoi scrivere sempre le stesse cose, lo ABBIAMO CAPITO che non lo sopporti. C’è bisogno di ridirlo ogni volta? La tua acidità è patetica. Se proprio è un tuo chiodo fisso mandagli una mail a Scanzi…
    Come Enzo Cherici penso che questo sia un bell’articolo, anche se un po’ “netto”. Ma è anche vero che di questa Rai non se ne può più.

  25. Bruce Foxton scrive:

    Ve lo meritate Andrea Scanzi, ve lo meritateee…:-)))

    In tre articoli ha già praticamente esaurito tutti i numeri del suo rutilante repertorio. Ci sarà di che annoiarsi, ve lo assicuro. Ne riparliamo.

  26. pibla scrive:

    Eppure, eppure, la Lea telecronista ha una caratteristica preziosa, che si sta piano piano perdendo nella nuova generazione di telecronisti e che in qualche modo la accomuna a Clerici e a Tommasi e cioè riesce a cogliere il leit motiv o filo conduttore di una partita e non lo molla più, rendendo una partita di tennis quello che poi è, un’unica vicenda composta di mille momenti e di mille episodi, ma pur sempre un’unica vicenda.
    Esemplificativo il caso dell’incontro tra la Schiavone e la Medina in cui, al di là delle giuste annotazioni tecniche fatte da Roberto, la Lea ha però notato molto bene la inutile e dannosa fretta che caratterizzava le giocate di Francesca, la quale non ci si provava nemmeno a tenere uno scambio da fondo e su quel macroscopico errore tattico Lea ha saputo imperniare il suo intero commento, rendendo chiarissimo, anche allo spettatore che si fosse sintonizzato in ritardo, quale era il filo conduttore della vicenda a cui
    stava assistendo.
    Ora, si potrebbe obiettare che non era poi così difficile cogliere quell’aspetto della partita e questo è vero, però è altrettanto vero che sentendo la Schiavone dichiarare dopo il match che era stata umile (!!!!) quando invece era stata tutta il contrario, supponente e precipitosa, vuol dire che allora quella di Lea non era una chiave di lettura così banale e scontata e comunque, oltre a coglierlo il filo conduttore di un incontro, bisogna anche poi non mollarlo e non farlo passare in secondo piano, perché di telespettatori ce ne sono di tutti i tipi, competenti ed esperti, poco esperti, poco competenti, che guardano la partita sin dall’inizio, che si collegano a match iniziato…etc…etc…e tu telecronista devi essere in grado di far capire a tutti a che partita stanno assistendo.
    Emblematico di come l’aspetto di cui sopra si vada perdendo con i nuovi telecronisti, è stata a mio avviso la finale degli AusOpen tra Tsonga e Djoko. Pronti via e Tsonga si mette due metri dietro la linea di fondo a scambiare con Djokovic, Lo Monaco, che è molto preparato, nota subito la stranezza della cosa, ma poi, inspiegabilmente, si perde e comincia a commentare punto per punto perdendo completamente l’unitarietà della vicenda a cui stava assistendo.
    Se quell’incontro lo avessero commentato Clerici o, secondo me, anche Lea, avrebbero giustamente insistito all’infinito sul fatto che giocando a quel modo Tsonga non aveva alcuna chance contro Djoko e che avrebbe al massimo potuto reggere un paio di set prima di bruciare tutte le energie che aveva a disposizione…..
    Certo, ci vuole una bella personalità ed un bel coraggio a cogliere il leit motiv dell’incontro prima e saperlo spiegare senza perderlo più di vista poi, anche perché a volte si può sbagliare o i fatti ti possono clmorosamente smentire, ma qui sta tutta la differenza, a cui spesso lo stesso Scanzi accenna, tra i grandi telecronisti di personalità ed i bravissimi e competentissimi nuovi telecronisti che però, in quanto a personalità e a coraggio, ancora fanno difetto….
    Lea, nel bene e nel male, appartiene alla prima categoria, che io personalmente preferisco.
    Scusate la lunghezza.

  27. chloe de lissier scrive:

    ecco: anche un bravaccio che si dichiara educato perché non definisce cosa gli casca. per una volta sono solidale con scanzi: essere difesi da gente simile è cosa che non merita nessuno.

  28. daniela scrive:

    Sento, nelle parole di Scanzi, la stessa visione del tennis che hanno Tommasi e il team sky, e che tanto sono entrati in noi.Sì, belle saranno pure state le imprese, anche “cristologiche” dei nostri in Davis, ma il vero tennis si gioca altrove e quindi il valore di un giocatore si vede negli slam o nei masters series.
    Mi sono sempre chiesta se Clerici e Tommasi avrebbero manifestato le stesse idee se telepiù e sky avessero avuto i diritti della Davis.E il dubbio che Tommasi non la sottovaluti poi troppo questa competizione mi viene ogni volta che ad Indian Wells, commenta spesso, e con calore, i risultati della Davis, e vada a vedersi tutte le finali. No, non mi dite che sia solo perchè il suo giornale glielo chiede, perchè comunque Raisport ha mostrato quasi sempre le finali in diretta di Davis negli ultimi anni e avrebbe potuto scrivere quel trafiletto sulla Gazzetta anche da casa.
    E’ lui il primo a ricordare sempre quanto fu affascinante quella Svezia- Francia del’96 con Kulti e Boesch. Solo che a parer mio, e spero di non suscitare polemiche, non sviluppa a fondo questo suo pensiero.
    Io che sono un’appassionata e un’amante della Davis (molto meno della federation cup) e la cerco in tv estere e in streaming o la seguo al live score, sono arrivata alla conclusione che sia una competizione che andrebbe studiata in se stessa,confrontata con la sua storia, che mostri aspetti di un tennista e dell’uomo che ci sta dietro, diverse da quelle che emergono nel circuito, e che siano in qualche momento propedeutiche (vedi per Rafter), o che rimangano fini a se stesse, ma come gemme preziose, uniche, diverse, la perla rara (vedi Canè, appunto, o l’impresa di Escudè in Australia nel 2001, che da sola credo giustifichi una carriera, o di Philippoussis a Nizza e ancora a Melbourne).
    La coppa Davis ha un suo pubblico, spesso diverso da quello dei tornei, che può essere, come nel caso dei fans francesi, più appassionato, educato, caldo ma più corretto di quello del Roland Garros e a Bercy, o più becero, calcistico, incivile, e avete solo da scegliere, un po’ in tutti i continenti.
    Così pure la Davis e la federation cup a me, dico, e probabilmente solo a me, sta bene che abbiano i loro cantori, quelli che “la sentono”, che vivono e soffrono punto per punto così come fanno il pubblico, i compagni, il capitano non giocatore, il tennista stesso, in un modo diverso da come si vive nei tornei. Chi non sente questo, colui al quale tutto questo sembra eccessivo, non guardi la davis, si riposi, aspetti il prossimo torneino e il suo prossimo campioncino che non vuole stancarsi fisicamente e psicologicamente in tre giorni in cinque set ognuno, magari.
    Per me la federation cup è anche “stiamo attaccati a questo piccolo quindici” della Pericoli, è questo non divagare in altri discorsi, stare sulla partita. E non trovo poi così scandaloso che abbia criticato l’allenamento delle ragazze di ora, alle quali si chiede di colpire solo più forte la palla, senza portare variazioni tattiche e tecniche, siano lob siano smorzate, siano discese a rete.
    Sappiamo che Cerboni è in prestito al tennis, e va beh, perdoniamogli che in una fase concitata di gioco, servizio , dirittaccio di risposta sul corpo, la Medina abbia “risposto” d’istinto con un bel rovescio da doppista, e a lui sia scappato una lattura in cui si intendeva “risposta” non quella convenzionale al servizio, ma proprio come bel modo di controbattere un colpo che sembrava vincente. Oppure crocifiggetelo per questo, allo stesso modo come io invece non tollero gli sfottò verso le debolezze caratteriali che il team di sky dispensa a piene mani verso chi non gode dei loro favori.

  29. chloe de lissier scrive:

    in questo blog oggi le mie idee, espresse direttamente, sono state definite un “rutto”. io come una persona che fa cascare (non dicono cosa, i grandi uomini). E’ modo, questo?

    Ragazzi, non ricordo neppure più chi ha cominciato e chi ha provocato chi. Vi prego di tornare a parlare di tennis e di farlo in modo civile, come dimostrate costantemente di saper fare.
    Se mi è permesso, vorrei dire che a volte certe argomentazioni troppo “tranchant” si prestano a risposte altrettanto, (e forse più) polemiche da parte di chi la pensa in modo simmetricamente opposto. Evitare di porsi a depositari delle verità assolute credo sia il comportamento più corretto e quello che consente una discussione costruttiva e stimolante per tutti.
    Non costringetemi a censurare messaggi e a spedire mail private. Grazie di cuore.
    Roberto Commentucci

  30. Giovanni da Roussillon scrive:

    Croce e de-lissia del sarcasmo.

    Ma il signor Commentucci fa anche bene a richiamarci.
    Per Bacco.

  31. chloe de lissier scrive:

    se mi è permesso, vorrei dire che le argomentazioni, perentorie o meno che possano essere ritenute, restano comunque tali. e possono essere confutate con altre argomentazioni. in un consesso civile non possono essere controbattutte con offese volgari. affermare che le idee, anche nette, si prestano a risposte offensive è concetto moralmente molto dubbio e pericoloso. la sua nota è pilatesca, signor commentucci. censuri pure o mi invii una e-mail.

    Cara Chloe, come vedi non ti ho censurato. Ti dico una cosa, e credo ci poterlo fare pubblicamente. In generale, personalmente ho sempre letto con piacere e molto apprezzato i tuoi post. Ho notato, pero, negli ultimi tempi, che hai adottato un tono sempre più duro, a volte sprezzante, nell’esprimere le tue opinioni. E può essere che qualcuno si sia sentito (a torto o a ragione) attaccato dai tuoi toni netti, decisi, taglienti, inappellabili, definitivi. Insomma, tu da quel che scrivi sei sicuramente una persona colta e intelligente: ti invito perciò a riflettere sul tuo operato e in generale sul tuo modo di porti. Allo stesso modo, invito a riflettere sul loro operato anche quanti ti hanno attaccata.
    Siccome però mi pare che sia la seconda volta in pochi giorni che ti capita che qualcuno ti attacchi (anche pesantemente, non lo nego) fossi in te prima di urlare all’oltraggio e alla maleducazione altrui cercherei anche di capire per quale motivo i tuoi post (e proprio i tuoi) negli ultimi giorni hanno suscitato simili reazioni, peraltro sicuramente anch’esse da condannare. E spero di non esserti apparso troppo cerchiobottista.
    Con stima.
    Roberto “Ponzio Pilato” Commentucci.

  32. anto scrive:

    Ohhhhhhhhhhhhhhhhh finalmente Andrea qualcuno che non si nasconde dietro un dito e mazzula a dx e sx, Bravo!

  33. anto scrive:

    Un altra cosa, l’Andrea mi piace, è polemico in modo intelligente, è sarcastico al punto giusto e sopratutto dice cose che tutti vogliono sentire. E basta con la lea che ha ottant’anni, ci voglioni i 50 enni sprint all’Ubaldo, uomini che non temono il jet lag e le infezioni virali. E poi, il povero Pietrangeli, ma lasciato tranquillo a Roma, è inutile che ve lomportate dietro per far mera presenza. Questo ve lo devo raccontare, un giorno ho mandato un e-mail al Sig Baccini, chiedendo quanto erano costati la Lea e Pietrangeli in quel di Israele, secondo Voi mi ha risposto…………..infatti NO! Ps Andrea vai avanti così e ti prego ancora più cattivello e non guardare in faccia a nessiuno!

  34. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    E’ evidente, e meno male che qui si parla di tennis e non si recensisce nulla (sennò chi ci fermava più?), che la soggettività va rispettata.
    Poichè siamo in un blog, e facciamo discussioni (di tennis, cioè di uno sport, di un gioco), i pareri soggettivi sono sovrani, e non possono che essere molto diversi (il che è sintomo di molti frequentatori, e di varietà di opinione).
    Per cui, perchè non lasciate che Chloe (oltre che Scanzi, che però già lo fa da posizione privilegiata) opini come le pare?
    Non mi interessa scrivere di “come” (cioè con quale registro lessicale/linguistico, e con che tono) Chloe esprime le sue opinioni, a meno che non si parli di tennis, e in quel caso, com’è già capitato, polemizzerò con lei alla grande.
    La polemica sui “toni” è davvero ridicola: una persona non è “saccente” per come scrive due righe a difesa di Federer.
    Comunque, sui telecronisti RAI, we all shoot on the red cross.
    Bello, sapere l’inglese.
    Sempre con rispetto, alle prossime battaglie (tennistiche, non linguistiche).Ciao a tutti.

  35. chloe de lissier scrive:

    vediamo di chiarire. i soli miei commenti piuttosto netti sono stati quelli agli articoli di scanzi. non sono stati gli unici, visto che lo stesso scanzi, nella diatriba con ferrero, scrive testualmente: “Guarda anche solo i post ai miei pezzi per Ubaldo: un buon 30 percento mi darebbe fuoco, c’è uno che si firma Clear di Blissett - o qualcosa del genere - che ogni volta cita la teoria quantica per giustificare la mia immoralità, la mia supponenza, bla bla bla; mi importa? No. Anzi, è divertente (e qualche critica, se motivata, fa bene)”.
    mi pare che le parole di scanzi siano chiare. lui stesso sa bene che il suo modo di esprimersi è “tranchant” (come dice lei, signor commentucci). e che dunque può attendersi risposte altrettanto perentorie. non mi sono mai sognata di definire in alcuna maniera gli estimatori di scanzi, che non mancano di certo. mi sono limitata a dichiarare la mia precisa percezione delle opinioni del giornalista. ma ecco ergersi difensori d’ufficio, credo non richiesti da nessuno, che non argomentano, non discutono, magari anche duramente, ma offendono. mi sono permessa di stigmatizzare questo fatto perchè contro le ingiurie non c’è discussione che tenga, ma esiste solo la possibilità di rispondere nella stessa maniera. atteggiamento che non fa parte del mio modo d’essere. quindi non mi lamentavo, ma dichiaravo l’impossibilità di qualsiasi discussione, stando così le cose.
    in questo blog non mi pare manchino toni netti, taglienti e definitivi. a volte anche crudamente offensivi. basta dare una scorsa al sottoblog di stefano grazia ed i suoi bambini. altro modo tranchant? a me pare solo una palese evidenza. ma lei pesca me. ne avrebbe di pescecani, signor commentucci. potrebbe divertirsi anche di più, invece che scrivere due note in grassetto sui miei commenti.
    cordialmente
    chloe “tranchant” de lissier

  36. ellepi scrive:

    Forse un articolo assurdo(possibile che il tennis non offra altri spunti che la capacità o incapacità dei telecronisti?Che siano così importanti?)ha provocato ancor più assurde reazioni.Il difetto sta nel manico,come diceva quel tale che…va beh,glissons.Meglio chiuderla qui,non vi pare?

  37. Roberto Commentucci scrive:

    Io non mi sto divertendo, signora chloe. Stavo cercando di non far degenerare la discussione, dal momento che lei si è lamentata di essere stata insultata. A quel punto, forse lei si aspettava un cavaliere che le venisse a dire “ma che cattivoni questi uomini che se la prendono con una donna” (come accaduto ieri o l’altro ieri). Ebbene, io sono umano, fallibile, e la mia valutazione umana, fallibile, è stata quella di non addossare la colpa, per il decadimento della discussione, solo ai suoi due interlocutori, stefano grazia e Max67. Ho ritenuto (mia valutazione ripeto personale) che i loro commenti (sicuramente eccessivi e condannabili) fossero stati in qualche modo stimolati dal suo tono, che ho trovato sprezzante. E quindi, nel mio intervento, mi ripromettevo di invitare ciascuno ad abbassare i toni, ritenendo che l’accaduto fosse dipeso da comportamenti aggressivi manifestati da entrambe le parti. Ma poi lei, signora chloe, mi viene a dire che io me la sto prendendo con lei e che in altra area del blog se le danno di santa ragione e che sono ben altri quelli che dovrei riprendere. Si, è vero, se le danno, ma lì almeno discutono animatamente, vanno sopra le righe, ma poi si chiariscono da soli, e non se la prendono. Invece lei, a mio personalissimo avviso, prima provoca, e poi si lamenta ritenendosi insultata, e atteggiandosi a vittima.
    Insomma, signora chloe: lei può usare tutti i toni che vuole, come giustamente sottolineava Marcelus Edberg. Però non può impugnare la clava e lamentarsi se gli altri, in risposta, prendono la spada. Questo mi pare un atteggiamento poco leale. Perché ci sono tanti modi di provocare, oltre agli insulti diretti, che sono la maniera più grossolana.
    E chi frequenta i blog, li conosce.
    Per me la questione si chiude qua.

  38. chloe de lissier scrive:

    bene. sono poco leale. io non ho insultato il subcomandante grazia e max67, loro sono entrati a spiovere e scorrettamente. lei continua a giocare sull’equivoco. ma sono autorizzata a rispondere a tono, visto che non devo scocciare i moderatori se mi mazzuolano. ottimo. lei mi risponde come un seminarista che non diventerà mai prete. la questione si chiude qua?

  39. Roberto Commentucci scrive:

    Lascio a lei l’ultima parola, signora. Vado a ripassare le orazioni, fra poco è compieta.

  40. Giovanni da Roussillon scrive:

    Marcelus Edberg Wallace: rilevo una contraddizione.
    Vorresti permettere (pure io) a qualcuno di scrivere come gli pare, ed al tempo trovi ridicolo (io no) il diritto di qualcun’altro di replicargli come crede.
    Libertà di criticare è libertà di criticare. Tu ne benefici anche nel contraddirti. Io ne fruisco per svelare la tua contraddizione. Così via.
    Sarebbe molto preoccupante se ad esempio vigesse il divieto di divulgare eventuali risultati scadenti conseguiti dai tennisti di stato. In questo sito, evviva, non sono conosciute simili restrizioni. Scanzi ha dato il la. Noi, a quanto leggo, reagiamo come (benché a te interessi meno) e con gli argomenti che vogliamo. Che c’è di meglio?

  41. anto scrive:

    Condivido in toto il pensiero di Roberto Commentucci. Certe volte chloe de lissier mi ricorda quelle femministe sessantottine, che volevano spaccare il mondo e che volevano sovvertire l’ordine delle cose, e se la prendevano con gli uomini rei di 1000 colpe. Ma alla fine si ritrovarono sole………..a combattere contro i mulini a vento.

  42. chloe de lissier scrive:

    adesso spunta pure il sagrestano.

  43. pibla scrive:

    Beh, visto che la briga non se la prende nessuno, a questo giro me la prendo io, del resto non è difficile, basta andare a rileggersi gli interventi, Chloe aveva fatto un intervento decisamente secco ma assolutamente pertinente, sostenendo tra l’altro, seppur con tono diverso, le stesse cose che aveva detto anche Roberto, ad intervento secco ha risposto Stefano con intervento altrettanto secco, ma, a mio avviso, altrettanto legittimo, in cui tra l’altro nel finale dice “e dai Chole”, con fare decisamente amichevole e riconciliatorio, Chloe risponde tranquilla, magari dispiaciuta ma tranquilla, e tra l’altro ci regala una fantastica immagine finale, Stefano molto signorilmente non replica, interviene Max67 e ci mette il carico da undici con un intervento, quello sì, decisamente sopra le righe e da lì la situazione tende a degenerare, diciamo le cose come stanno.
    Il fatto è che non si può pretendere che il moderatore faccia come il baby sitter e ripercorra tutti i commenti a ritroso per bacchettare questo e quell’altro….via su, siamo seri….

  44. Giovanni da Roussillon scrive:

    Chi potrà mai difendere croce e de-lissia dai terrifici attacchi dei subcomandanti?
    (Che sono i subcomandanti? Specie di direttori amministrativi in forza nei sommergibili ATP?)

  45. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    @ Giovanni da Roussillon
    Si, caro Giovanni, ma limitiamoci a criticare le opinioni di tennis, invece di cercare di intuire (e poi addirittura criticare) scampoli di personalità altrui muovendo da discorsi di e sul tennis.
    La polemica, fatta su un blog, sui “toni” di conversazione (che mai, da ambo i lati, hanno superato i confini del decente) che si utilizzano per conversare nel blog, continua ad apparirmi ridicola.
    Se tu dici “ammazza, marcelus che stupidaggini che hai scritto su Nadal”, io continuo a polemizzare, felice, ribattendo che sei tu che non capisci niente, e così via.
    ma se tu dici: “ammazza che tono saccente hai utilizzato per parlare male di Nadal” io come De Niro ribatto “Eh? Hai detto a me? Ehi, siamo su un blog! Gli stessi autori di articoli, quando non c’è niente di cui parlare, scrivono in maniera provocatoria per sollecitare discussioni!” (chiaro il riferimento?).
    Certo, e qui sono d’accordo con Commentucci: prendersela è comunque sbagliato.
    Ma “recensire il recensore”, e poi “recensire chi recensisce il recensore” porta ad una spirale di noia senza fine. Perchè il tema non è più il tennis, il tema diventa “imporre uno stile universalmente accettabile e linguisticamente “correct” di come scrivere su un blog”. E qui non entro e non voglio entrare.
    Ma dove sono Federer e gli altri? Di loro voglio discorrere.

  46. andrew scrive:

    …Federer fa schifo…

  47. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    ma fa più schifo nadal…….

  48. andrew scrive:

    e pure puzza…

  49. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    @ Andrew
    E nota, caro Andrew, che ho scritto nadal tutto minuscolo…hai capito che tono?

  50. chloe de lissier scrive:

    complimenti, pibla. il commissario montalbano a tuo confronto è un dilettante. la tua ricostruzione è perfetta.
    per andrew e marcelus: federer è il più grande giocatore di tennis di tutti i tempi. nadal è un baccalà e djokovic è un grosso brufolo sul naso il giorno del matrimonio.

  51. kim86 scrive:

    Io mi trovo d’accordissimo con Scanzi, in tutto e per tutto, e complimenti per aver centrato ottimamente tutti i punti! Ma poi noi si è già discusso anche altrove :)

  52. Karlovic 80 scrive:

    Che cattivoni questi uomini che se la prendono con una donna.Chloe,vai per la tua strada senza farti intimorire da nessun subcomandante(???).
    Federer fà schifo?E’ diventato solo un ammasso di lamiere,peggio del commento di Max67.

  53. albi scrive:

    Dopo aver letto la lunga sequenza di post a seguito dell’articolo di Scanzi ( che secondo me se la sta ridendo) mi sono domandato se oggi fosse un giorno festivo perchè diversamente non riuscirei a spiegarmi il tempo dedicato e il tanto entusiasmo per l’argomento “Deontologia del perfetto bloggista”…
    Nel frattempo a proposito di scorie della Fed Cup la giustiziera dell’italica squadra ha perso in quel di Paris dalla numero 152 del mondo, avrà usato tutte le sue energie per battere le nostre oppure…
    Tax Garbin invece accede al secondo turno alimentando l’idea che forse un cambio nella seconda giornata lo si sarebbe potuto anche azzardare.

  54. anto scrive:

    No chi fà più sch…è Ljubicic, assolutamente ridicolo, accetta una wc in un challeger da 125000$ e rinuncia all’atp di Marsiglia. E Piatti, il coach uomo di grande saggezza e grande programmatore che dice, Ljubo hai 29 anni, sei in fase discendente, non centri più un match, cerca almeno di farti sganciare qualche ingaggio, monetizziamo e cerchiamo di portare a casa il più possibile, che la classifica è una cosa e il conto in banca è un’altra!

  55. Giovanni da Roussillon scrive:

    Marcelus Edberg Wallace, proprio qui sta il punto.
    Va bene che tu desideri discutere di Feder, Nadal e colleghi.
    Così come va bene che altri intervengano su - si interessino a - ciò che a te sta noioso.
    Difficile e peccato scontornare il mondo tennis dal tutto. Resterebbero le cacofonie di qualche racchetta scordata.

    Purtroppo non trovo il tempo necessario a scorrere compiutamente tutto il blog, giacché la quasi totalità degli argomenti trattati e dei vostri commenti mi desta interesse, le provocazioni in primis. Permettono anche qui di svelare il nascosto tra le zone grigie.
    Saluto te e gli altri con rispetto ed ammirazione.

  56. tilden scrive:

    Ragazzi ho appena visto Karin Knapp perdere 62 al terzo contro la Fedak, una giovane ucraina, mentre nel centrale la Bondarenko ha vinto al tie-break il primo set contro la Petrova. Credo proprio che in Fed Cup sarà veramente dura. Tra l’altro Karin era lentissima in campo, e sbagliava constantemente il rovescio che affossava in rete. L’ho trovata molto pesante negli spostamenti e completamente a corto di ossigeno. Certo viene da domandarsi, ma come fanno la preparazione invernale a Caldaro?

  57. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Ragazzi, mi sono allontanato mezzo pomeriggio dal blog e…mal me ne incolse! Mi dispiace per Chloe perchè, sarò all’antica, ma se ci si accapiglia…io sto semrpe dalla parte delle donne, anche se on è detto che siano le più deboli. Chloe avrà altri difetti, ma certamente non le manca personalità e carattere. Scanzi, di mestiere giornalista ma anche polemista e quindi inevitabilmente provocatore (non so più chi l’ha definito lo Sgarbi del tennis…e probabilmente a lui che un po’ Narcisista forse è…la definizione non dispiacerà neppure tanto, anche se a volte chi polemizza e provoca ha difficoltà a porsi limiti che persone più moderate invece si porrebbero), creerà sempre qualche querelle. E finchè si sta nei limiti, anche nelle risposte, non c’è poi granchè di male…Siamo persone di mondo, poffarbacco, diceva Totò.
    E’ vero che alcune risposte a Chloè le ho trovate di cattivo gusto. E’ una mia posizione personale, magari sbagliata, ma
    vi assicuro che se oggi avessi moderato io gli interventi a Max 67 non avrei permesso di dire quel che ha detto (mi casca etc) perchè lo trovo inutilmente volgare e quando a Stefano, il quale in quanto superapprezzato responsabile di una popolarissima rubrica diretta a genitori (ma anche a figli) l’avrei pregato di astenersi da quella frase di Hugo Pratt che tanto gli piace _ non so più quante volte l’ho letta nei suoi scritti che non perdo _ sulla differenza fra il sospiro e il rutto. Personalmente, anche qui, anche se a scriverla fosse stato Hemingway, la trovo poco stilèe, e men che meno se diretta ad una signora soprattutto se scritta da chi, coem Stefano, in questo blog ha anche ruoli e responsabilità di un certo tipo. Mi accorgo ora che avrei dovuto scrivergli forse queste ultime cose in privato…ma mi auguro che non se la prenda. Mi manca davvero il tempo di fare tutto come vorrei…ringrazio Roberto per la briga che si è preso, Chloe avrebbe potuto essere più comprensiva con lui date le manifeste buone intenzioni dello stesso Roberto, sono d’accordo con chi dice di tornare al tennis …intuisco, senza avere grande intuito che andrew e Marcelus la pensano come me (anche loro amano esprimersi in maniera colorita…), e imitando la voce più…profonda di Alberto Sordi provo a dire a tutti quanti …”BBONI, STATE ‘BBONI!” . e ora devo scirvere un art. di corsa…che non sarà certo brillante.

  58. Francesco Rossi scrive:

    Nel sottolineare anche io che è scandaloso il modo di commentare il tennis da parte dei telecronisti Rai, faccio i miei complimenti ad Andrea Scanzi per il bell’articolo.

  59. Voortrekker Boer scrive:

    Scanzi si starà fregando le mani fino a produrre scintille dopo il “bulirone” scatenato dal suo articolo.
    Come ho già detto questo suo ultimo esercizietto di retorica picconara nel simil-stile “Travagluttazzi” non era nemmeno così male…
    La polemica su chloe mi sembra assai esagerata, leggo questo blog dalla TMC 2006 e ho letto ben di peggio.

  60. andrew scrive:

    …uffa…stavo cominciando a divertirmi…

  61. Nikolik scrive:

    tilden, la partita di oggi di Karin non fa testo.
    Era stata male nei giorni scorsi ed è scesa in campo in condizioni di inferiorità fisica.
    Era già stata annunciata la circostanza delle sue difficoltà ancor prima di scendere in campo.

  62. anto scrive:

    Andrea lo potremmo definire un misto tra Aldo Busi (naturalmente è riferito alla verve graffiante dello scrittore bresciano) e un Beppe Grillo de noialtri. Ci vuole un pò di peperoncino, le cose devono essere vomitate senza pensare troppo alle conseguenze. Certo che il ns Ubaldo è un dandy dell’ottocento, andare in soccorso dell’ “ingenua” chloe de lissier è encomiabile ma purtroppo questo blog ai suoi capoccia, e per una donna andare contro questi capoccia è terribilmente difficile in quanto tra uomini c’è una coesione ed una solidarietà che è difficile riscontrare nelle donne. La ns Chloe dopo tutto quello che si è sentita dire, è da apprezzare in quanto non ha gettato la spugna, ma ha preferito finire il match, e ritirarsi mestamente negli spogliatoi. Comunque Andrea ha centrato l’obiettivo, bravo!

  63. Giovanni da Roussillon scrive:

    Pensavo di aver esaurito il discorso, ma proseguo, divertendomi.
    Mi colpisce Ubaldo Scanagatta quando sta “sempre dalla parte delle donne se ci si accapiglia”. Sul piano della mera discussione, uno - una - ha il sopravvento grazie al genere? Uno - una - può essere a priori da difendere?
    Poi Anto ci dice che la vittima si ritira mestamente negli spogliatoi, ma non getta la spugna (?).
    In uno degli ultimi interventi della stessa vittima rileggo il riferimento ai difensori d’ufficio che “non argomentano” nè discutono; in contrapposizione al suo definire chiacchiere (quale magnifica argomentazione, quest’ultima!) un articolo accodante almeno 5 dozzine di commenti.

    Qui, si, si può ben parlare di una congerie di pensieri un tantino confusi. Ma perdoniamoci: persino a Federer accade talvolta di perdere la bussola.

  64. Stefano Grazia scrive:

    subcomandante?

    PS Per me l’offesa più grossa a Clhoe l’ha fatta ubaldo che dice di difenderlain quanto donna…Hugo Pratt,almeno il primo Hugo Pratt, rimane grande. Pibla ha capito tutto e tutto il mio affetto all’ottimo Roberto,partito probabilmente per difendere Chloe, che si è trovato attaccato come se fosse lui l’aggressore. Mi dispiace,Ubs, ma questa volta non sono per niente d’accordo e non sarei più intervenuto se tu non fossi intervenuto ma così sembrerebbe piaggeria e allora son stato costretto ad uscire dal guscio: ripeto, chi usa la clava poi si lamenta se gli altri rispondono con la spada? E perchè, solo perchè è donna? Io non me la prendo se Chloe mi crocefigge,fa parte del gioco, ma mi vien da ridere se lei se la prende se qualcuno cerca di crocefiggere lei (tra l’altro dopo che lei ha crocefisso qualcun altro. A cui tra l’altro certo non gliene può fregar di meno,ma si fa pour parler.
    Chiudo domandandomi: ma non è che Chloe sia l’amante di Thomas Yancey?

  65. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Confesso che il dubbio che fra Chloe e Thomas ci potesse essere un qualche tipo di…relazione, era a suo tempo venuto anche a me…Quanto alla mia istintiva difesa per il gentil sesso…beh, capisco d’esser fuori modo, ma non foss’altro che per il numero…siete un branco di maschiacci imbestialiti e vorreste che stessi dalla vostrra parte mentre azzannate Chloe? Al tempo stesso è vero che lei ha semisbranato il buon Roberto Commentucci che era intervenuto per difenderla e ora si sarà pentito di averlo fatto….Basta così?

  66. Enzo Cherici scrive:

    Triplice fischio!

  67. Fede scrive:

    Finalmente. Scanzi sembra aver fiutato l’aria nuova come un rabdomante “sente” l’acqua. L’attenzione meticolosa per i suoi pezzi dimostra che coglie nel segno, che il mondo del tennis forse aveva bisogno di una voce forte e nuova, che non ne poteva più dei Cerboni e derivati.
    Un grande acquisto per il tennis e per il blog.
    Leggo questo blog da quando è nato, scrivo per la prima volta proprio per esprimere la mia soddisfazione nel poter leggere una firma così carismatica e “tranchant”.
    Scanzi lo leggevo 4 anni fa quando parlava di sport sulle pagine del Manifesto, ricordo un suo ritratto su Edberg e un altro su Canè. Non credevo però che fosse così legato al tennis, sembravano solo incursioni occasionali. Lo avevo perso di vista, credevo che la Stampa e Mondadori lo avessero imborghesito. E invece vedo che sul tennis ha passione e forza.
    Su una cosa non concordo con Scanagatta, a cui va il merito di averlo “scritturato”. Scanzi non c’entra niente con Sgarbi, che è un polemista volgare e ormai “fascista”. Mi pare che abbiano ragione quelli che lo accostano casomai a Grillo e Luttazzi, o Travaglio. Scanzi non ha mai nascosto le sue idee politiche e basta fare un giro nel suo sito (un po’ narcisetto…) per capire che è cresciuto a cantautori ed è molto vicino proprio ai “controversi” Beppe Grillo e Daniele Luttazzi.
    Sull’articolo sulla Rai, che dire? Mi sembra che ci sia ben poco da controbattere, le tesi e la esposizione di Scanzi mi sembrano qui impeccabili. Ha torto sulla Rai? No. Ha torto su Cerboni e Pericoli? No. Ha torto sulla Federation Cup e sul nazionalismo becero? No. Gran parte di voi lo hanno condiviso. Quelle di alcuni utenti mi sono parse polemiche pretestuose e personali. Forse non gli viene perdonato di essere un po’ freddino con Federer e Lo Monaco, ma non è il solo…
    Ah, molto bello il commento di Daniela sulla Davis!
    Un saluto di stima a Ubaldo Scanagatta da un “vecchio” appassionato…

    Federico

  68. stefano grazia per chloe scrive:

    TERZO TEMPO RUGBYSTICO: adesso io,Chloe,Scanzi,Roberto,Max67,Pibla, Giovanni de Roussillon,Anto, Marcellus e Tutti gli Altri ce ne andiamo, con Ubaldo e l’Arbitro Enzo Chierici,ovvio, a berci una birra insieme (o una tazza di te, se Chloe preferisce). Invitato anche Thomas.

  69. stoppardi scrive:

    fantastico enzo…triplice fischio !!!
    smettiamola e torniamo a parlar di tennis ognuno con le sue idee e col rispetto x quelle degli altri…poi il confronto ci puo’ stare ma ad un certo punto…triplice fischio !!!
    x ubaldo : ocio…che le donne sono piu’ che brave a difendersi da sole !!!

  70. stoppardi scrive:

    ..anche se apprezzo e riconosco la tua galanteria …

  71. Giovanni da Roussillon scrive:

    Ubaldo Scanacatta propizia la pace, autorevole, umano.
    Stoppardi, patronimimicamente coerente, chiude il caso, in bellezza; Stefano, non da meno, offre graziosamente da bere a tutti.
    Siete magnifici.

  72. Enzo Cherici scrive:

    Accolgo naturalmente l’invito di Stefano Grazia…ma birra rigorosamente belga, mi raccomando (una cosa hanno di buono da questa parti: sfruttiamola!)
    ;-)

  73. chloe de lissier scrive:

    sveliamo il mistero. ma prima desidero dire che ho apprezzato molto l’intervento di ubaldo scanagatta. ha parlato da vero gentiluomo. non per la sua dichiarazione di stare sempre dalla parte delle donne se ci si accapiglia, che pure gli fa onore. ma perché ha asserito molte cose vere, come aveva già fatto anche pibla. l’unica cosa sulla quale mi permetto di dissentire è la proposizione: “roberto commentucci è intervenuto per difenderti e tu lo hai semisbranato”. a roberto commentucci ho manifestato spesso la mia stima per le sue qualità. ma ieri non è intervenuto per difendermi, né io avevo chiesto a qualcuno di farlo. accetto qualsiasi confronto, anche duro e serrato, non mi rammarico neanche di fronte alle squalifiche concettuali, ma non tollero le offese volgari. ieri il ruvido stefano grazia ha definito “rutto” un mio pensiero. ho lasciato perdere. leggo spesso il subcomandante e comprendo anche qualche eccesso, seppure sgradevole. poi è giunto tal max67 che si è espresso molto volgarmente nei miei confronti. a quel punto ho solo chiesto al blog se quel modo di discutere era giudicato accettabile. roberto commentucci mi ha risposto in sostanza: “perché vieni a frignare da noi se sono i tuoi giudizi ad attirarsi commenti anche pesanti? sbrigatela da sola, come fanno i marinai che frequentano la tana del subcomandante”. ha cercato di chiudere la questione mollando qualche buffetto ai ragazzacci e facendo una ramanzina secca alla provocatrice: “non girare in minigonna perché se poi ti palpano il deretano è colpa tua”. non credo di averlo sbranato solo per aver sostenuto che le sue affermazioni mi sono parse pilatesche e da seminarista senza speranze.
    thomas yancey. il primo ad avanzare il dubbio di qualche relazione fra me e lui è stato pibla, l’attento osservatore del blog. ora stefano con la… grazia che lo distingue si chiede se non sono addirittura l’amante di thomas yancey. ubaldo scanagatta confessa anch’egli il dubbio che esista qualche tipo di relazione fra me e thomas. a pibla avevo risposto che non sono yancey. non lo sono, infatti. ma è tempo di dire che lo conosco bene. thomas yancey è stato un importante punto di riferimento per alcune generazioni di giovani artisti, o aspiranti tali, e di appassionati d’arte. io sono stata a lungo fra i suoi allievi. quando ho saputo che interveniva in questo blog non mi sono persa i suoi scritti, perché conosco il suo valore e so che da lui c’è sempre da imparare qualcosa. mi è dispiaciuta tanto quella brutta polemica che lo ha portato a decidere di non intervenire più nel blog. devo ammettere che inizialmente ero molto arrabbiata per l’accaduto. da quel momento ho cominciato a scrivere anch’io, prima con un certo livore, poi appassionandomi sempre più, perché amo il tennis. anche se non mi dilungo tanto sugli aspetti solo squisitamente tecnici perché ho imparato da yancey a interessarmi soprattutto dei contesti nei quali avvengono i fenomeni e dei loro significati complessivi.
    spero di aver chiarito ogni aspetto di una polemica che non desideravo. ringrazio ancora ubaldo scanagatta per il suo intervento e rinnovo la mia simpatia e stima per grande parte dei partecipanti a questo blog, uomini e donne.

    Allora, signora chloe. Nell’infinita ingenuità che mi contraddistingue, stavo per aderire all’invito di Stefano Grazia, e porgere un ramoscello d’olivo. Vedo però che lei continua a rivolgermi epiteti francamente sgradevoli, quali quelli di “Ponzio Pilato” e di “Seminarista che non diventerà mai prete”. Sebbene io non aspiri alla carriera ecclesiastica, trovo che lei mi stia attaccando sul piano personale, e glielo faccio notare.
    Leggendo questo suo commento di oggi, sono sempre più convinto di aver agito bene, ieri, nel riprendere non solo chi la ha offesa, ma anche lei, signora chloe, per il suo modo provocatorio di scrivere. Le invettive, anche se ammantate di cultura, restano invettive, signora chloe.
    Socrate diceva “conosci te stesso”, e voleva far notare all’uomo che la cosa più difficile è l’autovalutazione. Spesso, esiste una notevole differenza tra la nostra percezione di noi stessi e quella che ne hanno gli altri. Cercando di offrire un contributo alla sua conoscenza di se, signora chloe, le posto qui di seguito alcuni dei commenti che lei ha scritto negli ultimi giorni su questo blog:

    1. “ahmadinejad è un simpaticone rispetto a certi soggetti che blaterano indefessi in questo blog.”

    2. “penso faresti meglio a studiare di più e a riflettere bene prima di lanciarti in invettive gratuite, margherita. spero comunque che tu non sia medico: i tuoi pazienti dovrebbero preoccuparsi seriamente.
    roger federer non ha uguali nel tennis contemporaneo. e a mio modesto parere non ne avrebbe avuti in qualsiasi epoca. ha un unico difetto: non crede fino in fondo nelle sue incredibili capacità. è timido e teme talvolta gli avversari anche inferiori, ma duri e pugnaci fino allo stremo. nadal è un esempio paradigmatico in questo senso.
    una semifinale perduta seccamente, anche in un torneo dello slam, è una sconfitta per un fuoriclasse assoluto come lui.
    se quel che affermo ti pare denigratorio allora sei tu quella che non ha la stima che dichiara di avere per questo immenso campione.”

    3. “scanzi è un narciso nichilista. detesta i migliori in ogni campo perché disturbano il suo delirio di onnipotenza. la sua dichiarata propensione verso i deboli è falsa, anzi opportunistica. tiene per loro solo per opposizione ai più bravi.
    scanzi ha il peggiore dei difetti: la superbia.”

    4. “nel momento in cui fosse spuntato uno veramente tosto, federer sarebbe stato ridimensionato”. ci vuole un faccia di bronzo, non c’è che dire. ridimensionato? quando, dove? da chi? come? per una semifinale persa dopo aver vinto una cifra di slam con le casenze evidenziate da voortrekker boer? in condizioni fisiche certamente non ottimali? se la vostra intelligenza fosse pari al vostro odio kant e godel sarebbero una coppia di idioti al vostro confronto.

    5. “off topic, ma non tanto. ho letto la rassegna stampa italiana. spicca fra tutti l’articolo di valesio su “tuttosport”. neanche il più vanesio (solo una consonante di differenza) e incompetente liceale si sarebbe mai sognato di scrivere tante scemenze in così poche righe. la presenza del nome di questo signore nell’albo professionale è un colpo mortale alla categoria dei giornalisti. non bastava andrea scanzi. c’è chi lo supera.”

    6. “a parte tutte le chiacchiere su quello che potrà essere tsonga, una cosa è sicura. questo ragazzo è ancora più buzzurro di nadal, se mai fosse stato possibile. solo i buffoni e le carogne della peggiore specie esultano sugli errori dell’avversario. spero che in finale venga sconfitto in modo umiliante. chissà che non impari.”

    Credo che ne venga confermato quanto le scrivevo ieri, signora. Gli insulti sono insulti anche se sono ammmantati di cultura, e non vedo francamente troppe differenze fra le sue frasi e quella che le ha rivolto max67. Vogliamo fare della cultura un’arma per insultare impunemente il prossimo? Insomma, una clava erudita è sempre una clava, e se uno la brandisce, come ha fatto lei, non può venire a lamentarsi con il moderatore perché l’altro ha sguainato la spada (e non mi venga a dire che con questa metafora voglio sottolineare una presunta invidia del pene, signora!)
    E per finire, signora chloe, l’apoteosi della coerenza, il post che segue, da lei scritto alcuni giorni fa:

    “l’uomo è un animale che immagina di essere uomo. la violenza è il suo primo modo d’essere. ma dobbiamo necessariamente aspirare ad impedirla e limitarla quanto più si può, condannando senza riserve non solo gli atti violenti ma qualsiasi gesto che la evochi.”

    Chiudo da perfetto seminarista, rammentandole un proverbio popolare di campagna: chi semina vento, raccoglie tempesta.

    Roberto Commentucci

  74. chloe de lissier scrive:

    grazie, signor commentucci.

  75. Giovanni da Roussillon scrive:

    Sequela di sonetti tutti più che meno caudati.
    Pure io avevo interpretato il richiamo di Roberto Commentucci come un intervento pacato e di buon senso rivolto a tutti, indistintamente. Con qualche osservazione puntuale ai più surriscaldati.
    Stefano Grazia, dopo il tuo bell’invito alla bevuta (ancora grazie), penso il clima di pace vada “robustizzato” con un buon pranzo. A primavera sarò qualche giorno a Firenze, e vorrei per davvero invitare tutti al Cibreo.

  76. pibla scrive:

    Allora, scherzando e ridendo ci avevo “inzertato” Chole!!! Ovviamente scherzavo quando dicevo che tu e Thomas che eravate la stessa persona, però tra di voi c’erano davvero delle assonanze.
    Del resto tu hai in effetti cominciato a scrivere nel blog quando Thomas ha smesso e lo stile è in qualche modo simile, il suo più introspettivo-crepuscolare, il tuo forse più giovanile, ma l’associarvi mi veniva davvero spontaneo…
    Poi però torniamo alla nostra comune passione?????
    p.s. un giorno una birra tutti insieme ce la facciamo davvero!!

  77. luca scrive:

    @ chloe de lissier
    Non vorrei sembrarti indiscreto, ma mi sorge spontanea una banalissima domanda : da un punto di vista estetico, ti ritieni carina ?

  78. Enzo Cherici scrive:

    Incontro sospeso per impraticabilità del campo!

  79. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Qualcuno si sarà stufato…io mi sono divertito (anche se avrei un sacco di cose più…istruttive e necessarie da fare). Mi fa piacere avere individuato alcune analogie fra Thomas e Chloe (perfino la scelta del nome e l’improvvisa apparizione dell’una dopo la …scomparsa dell’altro), ma devo dire che ho scoperto anche un Roberto Commentucci incredibilmente puntiglioso, preciso e…ricercatore…
    birra, psta o quel che credete…senza essere Grillo una mini-megariunione sarebbe divertente prima o poi e l’unico posto che mi viene a mente è Roma durante gli Internazionali…

  80. stefano ruvido grazia scrive:

    Chloe, sono contento anch’io di averci preso…e’ vero,il primo era stato pibla, me l’hai fatto ricordare tu, dopo che avevo lanciato il sospetto di una tua liason con il grande Thomas (che pero’,se non ricordo male, si era anche lui incartato con Ubs allo stesso modo tuo con roberto…ma allora e’ un vizio della vostra scuola filosofica) ma, lo so,oltre che ruvido sono birichino,adesso si che t’incazzi: a me,guarda, un po’ ricordi anche Mad Max…Non trovate anche voi? Cerrto, lo stile,il background culturale,la filosofia di vita sono diversi, ma non trovate anche voi una certa similitudine? Uno scrive un post per conciliare,metterla sullo scherzo (eddai,Chloe, avevo in fondo scritto come Pibla aveva puntualmente osservato),scontrarsi ma senza malanimo,magari scusarsi e perfino porgere l’altra guancia e quel che ti , e’ diverso e
    Ora col vituperato Mad Max la cosa succede senza malanimo alcuno,questo lo so, secondo me Max manco se ne rende co0nto, e’ duro e puro, e ti offende con grande facilita’ ma senza volere. Con Chloe e’ diverso: lei ti sparge il sale sulla ferita e poi ci rigira il coltello nella piaga con sublime piacere. Una professionista. Un’artista. Lo dico con ammirazione. Ma rispetto a Mad Max non riesce a non essere crudele e, come il suo nemico Scanzi, arrogante e superba(oh,intendiamoci: lo dicono spesso anche di me).
    Parafrasando Ubaldo, io quando ci si accapiglia con roberto commentucci prendo sempre per principio le sue parti…Ubaldo,alla luce di tutto, ti rimangi qualcosa?
    Dai,scherzo, ENZO:rilancio sempre col TERZO TEMPO RUGBYSTICO!

  81. stefano grazia scrive:

    Facciamo un altro subblog! mi avete bocciato a suo tempo il Thomas’ Corner (vedi Chloe, anch’io lo stimavo e lo stimo), facciamone ora uno TUTTI CONTRO CHLOE (e’ anche questo un segno di ammirazione…)…magari facciamo piu’ commenti di Genitori & Figli…

  82. stefan scrive:

    premesso che non so chi sia thomas e men che meno chloe mi pare di capire che almeno sospettiate siano la stessa persona..il che sarebbe un misto fra curioso e squallido

    scanzi che volutamente storpia il nome x irridere in ogni caso non ci fa una gran figura

  83. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Diavolo di un Ubaldo….anch’io mi sono divertito.
    Andrew, grandissimo. A leggere i nostri commenti dalle 18.20 alle 18.41, dopo tutta la diatriba precedente, se fossi stato un esterno neofita avrei pensato “va beh, ma questi due sono veramente cretini!”, il che, per quanto mi riguarda, è un aggettivo sicuramente calzante.
    Roussillon, ci siamo capiti.
    Spero che ci vedremo tutti al Foro Italico, accidenti.
    Come dice il maestro Jedi, prenotato io già ho.

  84. Roberto Commentucci scrive:

    Quest’anno festeggerò la 30a edizione consecutiva come spettatore del torneo del Foro (iniziai tredicenne, il mio babbo mi condusse a vedere la mitica finale Panatta Borg del 1978).
    Sarò quindi felicissimo di incontrare tutti, e sottolineo tutti, gli amici del blog, all’ombra dei sacri pini.
    E chissà che da dietro un albero non spunti fuori anche il grande Thomas Yancey, il nostro mai troppo rimpianto Censore.
    Sarebbe bellissimo.

  85. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Yeah, Commentucci. I agree with you.

  86. nicola farina scrive:

    Oriana Fallaci non e’ morta. Ha solo smesso di occuparsi di politica. Ora si occupa di tennis e si fa chiamare chloe de lissier :)

  87. ellepi scrive:

    Sembra una lite parlamentare:la mussolini contro pecoraro -scanio e poi contro tutti.O quasi.Quando ci lamentiamo dei nostri politici,ricordiamoci da dove vengono.
    Anche la materia del contendere,è molto “politica”,nel senso che ci si accapiglia per non si sa più cosa,partendo da un problema secondario,mentre il Paese va a rotoli.Qui ci si dilunga sui due telecronisti,mentre il tennis italiano continua a rotolare e TV e giornali preferiscono darci conto del superbowl.
    Ma vi rendete conto?

  88. andrew scrive:

    Marcellus…

    abbiamo condensato in pochissime parole, con la tempistica giusta e un’intesa perfetta, non solo la nostra natura bestiale finalmente libera ma anche una linearità di pensiero scevra da polemiche…

    Insomma, un buco nero intellettuale pronto ad esplodere e difficilmente ripetibile…

    vedi? se dico adesso Ubaldo puzza o Roberto ama Chloe, non succede più niente, non funziona…vedi?

  89. luca scrive:

    @ Roberto Commentucci
    Eh, siamo coetanei. Andavo per i 13 anni !!!
    Mi sembra ieri il giorno della finale. Ero a ridosso del campo e, come ho ricordato in un’altro post, grazie all’Orso sono stato immortalato sulla Treccani, nell’appendice 1961 / 78 alla voce SPORT !!!!!!
    Furono giorni indimenticabili

  90. anto scrive:

    Dalla Torre si butta giù la Chloe senza pensarci un nano secondo, e al Commentucci si fà un monumento alla coerenza ed alla pragmaticità!

  91. anto scrive:

    lei ti sparge il sale sulla ferita e poi ci rigira il coltello nella piaga con sublime piacere. Una professionista. La definizione di Stefano potrebbe calzare ad una ballerina di lap dance vestita con frustino e tacchi a spillo di 17 cm………………..

  92. tilden scrive:

    Ubaldo, richiama al’ordine il blog e parliamo un po’ di tennis, di quello che fanno gli italiani a Bergamo, le italiane a Parigi (Garbin contro Szavay dopo il match in corso della Dementieva) . Trovo che alla lunga tutte queste polemiche annoiano ed il blog si sta trasformando nel processo del lunedi, un parlarsi addosso in attesa della prima di servizio

  93. Voortrekker Boer scrive:

    Off-topic per Roberto Comentucci. Mi pare di aver capito che vivi a Roma.
    La questione riguarda sempre il futuro centrale del Foro Italico. Bene uno dei miei più cari amici appassionato di tennis come me e occupato presso il Ministero dei Beni culturali (non in un posizione di primo rilievo, ma nel mantenimento delle opere d’arte e architettura moderna) mi ha fatto partecipe di una voce secondo l’associazione Italia Nostra intesa nella sua sezione romana presieduta da Carlo Ripa di Meana farà di tutto per osteggiare la costruzione del nuovo centrale. Ne sai qualcosa o sono solo voci che girano sul web?

    http://www.abitarearoma.net/index.php?doc=articolo&id_articolo=5394 riga 11

    http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id=486115 riga 21 22

  94. pibla scrive:

    Fantastico Andrew!!!!
    Mi fai morire….ma in realtà cosa sei, uno scittore di testi comici o che???
    Altro che vaffantennisti….

  95. Nikolik scrive:

    Roberto, veramente sono sorpreso, e anche un po’ indignato, riguardo al fatto che hai considerato “epiteti francamente sgradevoli”, quelli di “Ponzio Pilato” e di “Seminarista che non diventerà mai prete”, epiteti ricercati evidentemente con accuratezza da Chloe.
    Mi meraviglio che un appassionato come te di storia antica e, soprattutto, romana, possa ritenere offensivo l’epiteto di Ponzio Pilato, che, nell’occasione della morte di Gesù, si comportò in modo giuridicamente inappuntabile, come ormai viene riconosciuto dalla totalità degli storici antichi. Senza contare che mai fece quell’odioso, ma del tutto irreale, gesto di lavarsi le mani in pubblico, rimasto ad esempio di menefreghismo ma che è totalmente estraneo non solo alla simbologia ed alle usanze romane ma anche alla verità dei fatti.
    La sorpresa raggiunge livelli di indignazione quando ti mostri offeso per l’epiteto “Seminarista che non diventerà mai prete”.
    Ma come? Ti sfugge che la cultura, l’educazione, la scuola, sono state appannaggio esclusivo dei Seminari fino almeno alla seconda guerra mondiale?
    Mio nonno ha studiato in Seminario; mio padre ha studiato in Seminario.
    Nessuno di loro è mai diventato prete.
    Anzi, hanno votato comunista per tutta la vita.

  96. anto scrive:

    La sorpresa raggiunge livelli di indignazione quando ti mostri offeso per l’epiteto “Seminarista che non diventerà mai prete”. A ragione a prendersela, gli ha dato dell’incompiuto

  97. Enzo Cherici scrive:

    Non conta ciò che Ponzio Pilato fece storicamente, ma quello che simboleggia.

  98. Giovanni da Roussillon scrive:

    Stamane la singolarità è che Scanzi continua, dal suo articolo, a polarizzare l’attenzione. Persino gli annoiati commentano anziché nelle altre rubriche, ricche di tennis tecnico.

    PS1/ A proposito del pranzo comune nel luogo comune. Non che non ami l’abbacchio, ma circostanze particolari mi “costringono” ad essere a Firenze in primavera. Dunque mi rassegno a non incontrarvi. Mi consola tuttavia l’idea di dedicarvi ogni buon pranzo (e cena) che consumerò colà.

    PS2/ Il vostro stupendo Paese sta andando a rotoli, come qualcuno ha fatto notare. Persino chi crede di essere anticlericale è prigioniero nel “bagno”, e non fa ormai più che dibattersi nella melma dei riferimenti in stile “fichu papalin” (Geoges Brassens dixit).

  99. andrew scrive:

    Giovanni…

    evidentemente non conosci i radicali…

  100. anto scrive:

    Giovanni…

    evidentemente non conosci i radicali…

    @ e aggiungo antiproibizionisti!

  101. ellepi scrive:

    Si,Tilden:un processo del lunedì condito da un po’ di telenovela.
    Sportineria!!!
    Ma ,come dicono i benpensanti in questi casi,”se non t’interessa,hai soltanto da non leggerlo!”

  102. Giovanni da Roussillon scrive:

    In senso biologico, ovvero i liberi?
    In chiave moderna di masochisti rinunciatari (penso a qualcuno che digiuna, digiuna, almeno apparentemente)? In questo caso non ci siamo: pure loro si fanno in quattro per un seggiolino.

  103. Roberto Commentucci scrive:

    Credo tocchi a me il compito di porgere le scuse agli utenti, ai quali anche per mia colpa è stato inflitto, in questo topic, un noioso alterco.

    Rispondo in off-topic a Voortrekker Boer sulla questione del nuovo centrale al Foro e l’opposizione ambientalista. Credo che non ci sia granché di concreto. I lavori per il parcheggio sotto al Pincio sono regolarmente partiti.
    Inoltre, l’area del Foro è già soggetta vincolo paesaggistico e i progetti per essere approvati devono essere passati al vaglio delle autorità competenti, quindi credo che una volta superato questo vaglio non ci sia molto da dire. Infatti una delle specifiche del progetto prevedeva che lo stadio, in altezza, non dovesse superare il livello dei pini.
    La campagna mediatica per togliere al Coni la gestione del Foro Italico credo che faccia parte di un disegno politico più ampio, come su questo blog è stato spiegato in un articolo sulla Coni Servizi, che trovi a questo link:

    http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1203

    Infine, l’articolo del Velino a mio personalissimo parere fa molta disinformazione.
    Come ho potuto constatare di persona, in realtà l’area del Foro Italico è attualmente oggetto di un progetto di recupero e valorizzazione finanziato ed eseguito dal CONI, che comprende anche il restauro e la salvaguardia dei mosaici e delle altre opere di arte razionalista. Come ognuno può constatare, l’area del Foro negli ultimi 3 anni, lungi da essere stata abbandonata al degrado, è stata valorizzata, anche grazie all’idea di fare dell’impianto del Foro un circolo privato (casomai forse troppo esclusivo, ma questo è un altro discorso).
    Inoltre la costruzione del campo in Viale dei Gladiatori è del tutto provvisoria e servirà per l’edizione 2008 del torneo, in attesa dei lavori di completamento del centrale.
    Certo, i lavori non sono ancora conclusi, e quando c’è un cantiere, ci si sporca di polvere.
    Insomma, io condivido in pieno la cultura ambientalista, ma stavolta credo proprio che si sia sbagliato bersaglio.

  104. andrew scrive:

    Giovanni…

    evidentemente conosci i radicali in modo superficiale…

  105. Giovanni da Roussillon scrive:

    Si, andrew. Da superficiale, non li conosco che in modo superficiale.
    Quanto basta per osservare come anch’essi non sfuggano alla necessità di occuparsi assiduamente di questioni curiali (il bagno). Purtroppo.

    Ora, per rispettare lo scopo perseguito dal sito, interrompo la serie dei miei commenti.
    Saluto molto cordialmente.

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