Francesca Schiavone: “Chi può battere la Henin? Una sono io e l’altra Serena Williams”.

 
16 Gennaio 2008 Articolo di Rino Tommasi
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Virtual Tour: Day 4!  

Ma parlava a ruota libera. Però la sensazione è che dentro di sè lei pensi davvero di potercela fare, un giorno o l’altro. 

 MELBOURNE - La giornata, la terza di questo torneo, non prometteva colpi di scena particolari. Avevamo in campo tre dei sei azzurri che avevano superato il primo turno e tutti, nel bene o nel male, hanno rispettato il pronostico. Francesca Schiavone, l’unica italiana che aveva ottenuto una testa di serie, era favorita contro la mancina tedesca Angelica Kerber, numero 89 in classifica, ed ha vinto piuttosto facilmente giocando con molta concentrazione ed altrettanta autorità. E’ partita bene (4 a 0 nel primo set) ed ha mantenuto il controllo del gioco e del punteggio anche quando, nel secondo set, la sua avversaria ha cominciato a giocare meglio.
In poco più di un’ora la Schiavone ha chiuso la pratica ed ha potuto cominciare a pensare al prossimo incontro che venerdì la vedrà affrontare la prima giocatrice del mondo,la belga Justine Henin, che ieri ha avuto però qualche piccolo problema nel secondo set contro la russa Olga Poutchkova. Per quanto proibitivo il match piace alla nostra giocatrice che contro la Henin ha vinto un solo set a Sydney ma ha sprecato un paio di set-point fra Montreal e Dubai.
Parlando a ruota libera Francesca ha detto che ci sono due giocatrici che possono battere la Henin, una sono io, l’altra è Serena Williams.
Niente da fare invece per gli altri due italiani che però non devono rimproverarsi sulla perché sono stati entrambi battuti da avversari di migliore classifica. Seppi si è comunque preso la soddisfazione di vincere il primo set contro il russo Mikhail Youzhny, numero 14 in classifica e recente vincitore del torneo di Chennai.
Youzhny è un giocatore di gran talento probabilmente in possesso del miglior rovescio tra i giocatori in attività. Non è un modello di continuità e questo spiega perché non è tra i primi dieci del mondo. Seppi è stato bravo a rimanere in partita. Un doppio fallo gli è costato il break che gli ha impedito di arrivare al tie-break del secondo set. Ha perso il terzo ma si è arreso soltanto al tie-break del quarto giocando comunque al limite delle sue possibilità. Gli manca assolutamente il gioco di rete, non ha un gran servizio ma ha due ottimi fondamentali. Ora che è arrivato tra i primi cinquanta dovrebbe rimanerci e forse fare ancora un altro passo in avanti.
Flavia Pennetta ha ceduto in tre set contro la francese Virginie Razzano, testa di serie numero 30. Ha perso nettamente il primo set ma lottando con grande determinazione +è riuscita a vincere di misura il secondo. Nel terzo stava per essere sommersa ma dopo avere annullato qualche palla per lo 0 a 5 ha tentato una disperata rimonta dallo 0 a 4 fino al 3 a 4 ma qui non ne aveva più fa spendere.
Nella quarta giornata vanno in campo, contro avversari piùforti, tre italiani. Simone Bolelli affronta il serbo Novak Djokovic, dal quale è stato sconfitto in due set nelle qualificazioni di Montecarlo due anni fa. Bolelli non ha nulla da perdere se si considera che Djokovic è considerato la più credibile alternativa al binomio Federer-Nadal. Come Djokovic è serba anche l’avversaria di Tathiana Garbin, Anna Ivanovic, numero 4 in classifica. Infine Maria Elena Camerin affronta la cinese Na Li, numero 30 in classifica.
Anche ieri nessuna sorpresa ai piani alti della classifica. Hanno perso alcune teste di serie secondarie come lo spagnolo Robredo e gli svizzeri Wawrinka (costretto al ritiro) e Patty Schnyder mentre hanno facilmente passato il turno Rafael Nadal e Serena Williams.

Rino Tommasi

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14 Commenti a “Francesca Schiavone: “Chi può battere la Henin? Una sono io e l’altra Serena Williams”.”

  1. Matteo scrive:

    spero tanto che Francesca venerdì vada in campo e dia tutto ma proprio tutto e forse ne vedremo delle belle. Bolelli out. Camerin quasi out. Garbin quasi out ma mi aspetto molto da lei lo stesso.

  2. Michele Fimiani scrive:

    Giunone ha appena perso da maria sharapova 61 63.
    Tutti un po’ speravamo nella favola a lieto fine, di mamma davenport che realizzava il miracolo e arrivava in fondo…sfortunatamente (fortunatamente) i tabelloni tennistici non li scrivono i registi cinematografici, ma i valori in campo.
    Maria sin dal primo punto non ha lasciato scampo a Lindsay e si è dimostrata di livello altamente superiore.
    Giusto quindi che sia andata così.
    Giunone per tornare a competere ad alti livelli dovrebbe recuperare una forma fisica almeno decente; oggi non si spostava neanche di un centimetro; la mobilità non è mai stato il suo forte, ma così è veramente improponibile.
    Grazie comunque alla Davenport, che ci ha regalato materiale sul quale discutere e scrivere, e adesso vediamo questa Sharapova fin dove potrà arrivare.

  3. anna scrive:

    La Schiavone non ha nessuna probabilità di vincere contro Justine, a meno che la Henin giochi al 50%.
    Ottime invece la chance della Camerin….speriamo bene.

  4. marcos scrive:

    justine, questa notte, ha giocato molto male: se francesca entra aggressiva in campo, porta a casa il primo. il rischio è che abbia paura di vincere…forza!

  5. luca scrive:

    Se la Schiavone ha delle sensazioni positive riguardo al match contro la Henin, è bene che se le tenga ben strette e non ascolti - nè legga - uccelli del malaugurio. Giochi la sua partita per vincere, e chissenefrega della Henin.
    Certo, con una Williams sister al top della forma, hai voglia di avere sensazioni. Ma con la Henin può giocarsela. Io la penso così.
    La Davenport ha già fatto qualcosa di straordinario. Vorrei vedere la Sharapova alla sua età mamma all’Australian Open del futuro che verrà

  6. Luca Labadini scrive:

    Non credo che Francesca possa battere la Henin , ma sono convinto che tra le nostre giocatrici sia l’unica che possa riuscirci. La Schiavone pensa in grande ed e’ intimamente convinta di poter essere in grado di battere chiunque. Speriamo che la leonessa possa ruggire domani

  7. Margherita scrive:

    @ Michele Fimiani

    Caro Michele,
    non ho visto l’incontro tra le due ma se la Sharapova ha giocato meglio fin dal primo punto ha ovviamente meritato di vincere.
    non sono d’accordo invece sui commenti che hai fatto a proposito della ‘mancata’ forma fisica della Davenport (e di cui, ti assicuro, lei ne è pienamente consapevole, l’ho sentita in una intervista un paio di giorni fa.) come potrebbe Lindsay recuperare una forma fisica decente se non giocando, giocando e ancora giocando, e rischiando anche di straperdere con avversarie del calibro di Maria??
    tanto di cappello a Giunone, quindi, per il suo coraggio e la sua sportività. ce ne fossero, Michele, di questo tipo di atleti…
    spero che anche la forma ritorni (per lei).

  8. remo scrive:

    Io concedo un 5-10% di probabilità di successo a Francesca. Certo, per farlo occorrerà una mano da parte della belga la quale, però, è in serie positiva da così lungo tempo che prima o poi dovrà perdere.
    Davenport invece meno brillante di quanto pensassi. Evidentemente i successi nei tornei minori contro avversarie minori avevano falsato la sua reale condizione fisica. Con Maria la verità è venuta a galla in maniera molto netta. Una Sharapova, però, tornata al top della forma e quindi candidata alla vittoria, pur in una parte di tabellone per niente facile.

  9. teo_82 scrive:

    Francesca non ha alcuna chance, ma vivaddio almeno ci crede e non scende in campo già battuta, ci vorrebbe altra gente con la sua mentalità

  10. Michele Fimiani scrive:

    Margherita credo tu abbia travisato le mie parole…
    Giunone per tornare a competere ad alti livelli deve ritrovare una forma fisica decente, e su questo non ci sono dubbi!
    il che non vuol dire che penso non dovesse partecipare agli australian open, tutt’altro, ha fatto benissimo e tutti tifavamo per lei.
    Volevo solo dire che però in queste condizioni non poteva puntare molto più in là di dove è arrivata.
    Chiedo scusa se non mi sono espresso chiaramente…

  11. angelica scrive:

    Non so che cosa si intenda per forma fisica decente per la Davenport: non e’ mai stata cosi’ magra (!!!)
    Credo abbia sentito molto di più la tensione della partita. E comunque guardano i risultati passati la favorita sarebbe stata sempre Maria, anche senza la pausa per maternità.
    In oltre la Davenport aveva contro una forza terrificante…no, non la Sharapova ma la jella che portano le interviste di Eurosport!
    Ma ci avete fatto caso? Hanno una percentuale da untori!
    Prima di un match fanno vedere un intervista fatta magari il giorno prima ad uno delle due giocatrici o giocatori…e quelli perdono.
    E la davenport ne aveva fatte ben due di interviste con loro…non aveva proprio scampo :D

  12. Margherita scrive:

    Caro Michele,
    mi sembrava che le tue parole avessero un tono un pò troppo sarcastico…non ti preoccupare, probabilmente sono stata io a fraintendere, forse oggi sono particolarmente sensibile…
    comunque siamo d’accordo che Lindsay deve continuare a giocare: su questo non ci piove!

    ciao

  13. Daniele Bartolini scrive:

    Sono daccordo con Angelica: la forma fisica della Davenport ha influito relativamente sull’esito dell’incontro; sicuramente meno della tensione (evidente) e della mancanza di match alle spalle con avversarie del calibro di Maria. Comunque sono convinto che con un altro tabellone, Lindsay sarebbe potuta arrivare tranquillamente ai quarti se non in semi.

  14. remo scrive:

    Sul fatto che i precedenti tra le due favorissero Maria ho qualche dubbio. E’ vero, 4-1 per la russa ma quattro vittorie molto sofferte contro quel terribile cappotto che la statunitense inflisse all’avversaria nelle semifinali di Indian Wells. Lessi, a quel tempo, le dichiarazioni di Maria che disse di aver imparato qualcosa anche da una giornata come quella.
    Io credo che Maria non abbia ancora dimenticato il 6-0, 6-0 e se avesse potuto glielo avrebbe restituito.
    Comunque, Davenport meno efficace del solito anche nei colpi da ferma e forse parzialmente bloccata dalle aspettative che, per quanto, gravavano su di lei e sul match.

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