Un giorno da re non basta a Roger
Gli serve tutto un weekend

 
25 Aprile 2008 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

Virtual Tour: Day 6! 

Quanto diverso il tennis delle due sfide Federer-Nalbandian e Nadal- Ferrer. Ma la maggiore bellezza non significa maggiore efficacia

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MONTE CARLO _ Re Federer, magliettina azzurra come la Costa dove si specchia proprio sotto al Country Club lo yacht del miliardario ticinese Giorgio Mantegazza, è tornato e non tutti se lo aspettavano. Anzi. Certo è che a Montecarlo, dove alle semifinali sono giunti per la prima volta tutte e quattro i primi tennisti del mondo, c’è Novak Djokovic che gli si para minaccioso davanti oggi in semifinale e che potrebbe benissimo batterlo come già in Australia. Così pare proprio persuaso il suo media-manager Benito Barbadillo che, nel peggiore dei casi, potrà giocare domani la carta ..di riserva, Rafa Nadal, altro suo “assistito”. Ovvio che Nadal potrebbe “matare” Federer nell’ennesima finale fra i due grandi rivali, sempre che Rafa oggi vendichi lo smacco della finale di Miami e batta Davydenko come gli accadde un anno fa, 7-5 al terzo, nel match più memorabile degli Internazionali BNL d’Italia.
Ma, qualunque cosa accada nei prossimi due giorni, oggi non si può davvero non scrivere che Roger Federer è finalmente tornato a brillare in tutto il suo sfavillante splendore. Per quanto? Senza sfera di cristallo non si può dire. Anche in Australia Roger giocò un paio di match di grandissimo livello per deludere invece nella semifinale a senso unico con il serbo.
Quel che è sicuro è che Fed-Express ha giocato il suo miglior match di questo zoppicante 2008 e il fatto che sia riuscito a farlo proprio contro la sua “bestia nera”, l’argentino David Nalbandian (maglia gialla buona per il Roland Garros-Tour de France), che lo aveva messo proprio k.o. nelle ultime due occasioni e battuto otto volte in tutto (come solo Nadal può vantare), ha impressionato tutti. Più di tutti lo stesso Nalbandian: “E’ il miglior Federer che ho mai visto sulla terra battuta!”. L’argentino ha giocato bene anche lui. Ha vinto il primo set 7-5 senza concedere neppure una palla-break allo svizzero, ma ha subito un impressionante 6-2,6-2 nel secondo e nel terzo set, con Federer che ha giocato alcune smorzate di rovescio straordinarie. Ci sarebbe voluto un video per far vedere certi suoi colpi, gli scambi di rara bellezza dei due veri artisti con racchetta in stridente contrasto _ senza offesa _ con i due fabbri spagnoli Nadal e Ferrer (6-1,7-5 per Rafa, tre setpoints salvati) battutisi aspramente con tutt’altro tennis, assai meno elegante, molto più brutale. Due modi di giocare proprio diversi. “Mi aspettavo di poter giocare così” ha detto Federer sfoggiando grande sicurezza. Lui sì, noi no.

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23 Commenti a “Un giorno da re non basta a Roger
Gli serve tutto un weekend”

  1. Margherita scrive:

    ma Nole dove ha imparato a parlare Italiano così???
    questi tennisti non finiscono mai di stupire…

  2. Voortrekker Boer scrive:

    Bestia nera? 9-8 nei confronti diretti, qualcosa vorrà pur dire. Nalbandian è irrimediabilmente troppo grasso.

    Clerici nel commentare gli spagnoli ha espresso con tutta la sua eleganza di quanto quel tipo di tennis gli faccia “schifo”.

    Io non sono del suo parere, ma a tratti ai dritti di Ferrer ho preferito i “momenti di golf” di Sky 204

  3. Ronnie scrive:

    Ovviamente sono contento della prestazione di Roger, che è importante in un momento difficile come questo ma non lo incenserei più del dovuto. Così come non lo criticherei domani se dovesse perdere (a meno che non prenda una stesa colossale). Credo sia ancora un pò presto per chiedergli continuità, per il momento mi basta sapere che c’è. E non è poco.
    Per quanto riguarda la partita più memorabile degli internazionali io voto la finale dell’edizione 2006, fantastica. Anche la semi dell’anno scorso fu gloriosa ma ha l’handicap di essere stata 2su3. Comunque entrambi furono match spettacolari, e se non c’è due senza tre….speriamo bene per quest’anno ;)

  4. federico scrive:

    Clerici sul match Nadal - Ferrer “Con tutto il rispetto per la pelota, questo non è tennis”…
    I due derby assolutamente inguardabili, costellati di errori, soprattutto quello russo. Se si guarda un punto è come guardarli tutti.
    Certo che Djokovic ha spazzato via Querrey… come Gasquet ci abbia perso è inspiegabile.
    Re Roger oggi una spanna sopra. Ma ormai quest’anno lo si deve valutare partita per partita…

  5. saretta scrive:

    onore a Djokovic..un grande italiano! rafa invece si dimostra poco portato per le lingue, che sia inglese o italiano non fa differenza!

  6. strategie scrive:

    è balsamo quanto dice ubaldo sulla differenza tra i match odierni di federer e nadal: spero se ne tenga conto e spero altresì che di fronte ad un’eventuale - ahimé probabile - vittoria dell’esaltato clown serbo lingue ripetitive - senza far nomi luca o marconappi - se ne escano fuori con il proverbiale “io lo avevo detto”….di fronte a tanta bellezza - quella di roger, ça va sans dire - è desolante la protervia di chi non sa far altro che tentare di deturparla….

  7. Croato scrive:

    Grande Ubaldo!

    Il suo blog è il numero uno del mondo!

    Rino ha migliorato la sua pronuncia e penso che possa fare lo stesso anche Lei.

    Đoković = Giocovich (no Dyocovich)

    Đ = “g” in “gioco” (nella lingua serba o croata non esiste “dj”; si scrive come “đ”)

  8. tilden scrive:

    Ubaldo scusa la domanda stupida, ma alla tele sembra che Federer sulla guancia destra abbia come un ematoma o qualcosa di simile. Hai qualche informazione ? Ha fatto arrabbiare Mirka?
    Saluti da Parigi e complimenti per i video (certo che ci piacerebbe vedere anche qualche top:-)))

  9. luca scrive:

    @ tilden
    Il segno sulla guancia di Federer è un succhiotto della Sharapova; ha sbagliato mira !!!!

  10. marcos scrive:

    “Ma la maggiore bellezza non significa maggiore efficacia”

    non sono più molti, ma c’è chi considera la completezza solo quando ad essa non si può togliere o aggiungere qualcosa, senza minarne la perfetta funzione. i dettagli che la compongono nè l’arricchiscono, nè l’impoveriscono: in questo senso, non sono dettagli, ma parti necessarie e sufficienti al suo funzionamento. per qualcuno, la bellezza è la completezza come sopra descritta.

    nel tennis si riesce ad esser completi solo quando si vince: la perfetta funzione d’un tennista coincide con la vittoria.

    nadal e ferrer sono bellissimi quando vincono con i loro spaventosi colpi da fondo campo, quando corrono indemoniati, resistendo per ore sotto il sole.
    federer e gasquet sono bellissimi quando vincono con le loro palle corte, con le loro improvvise accelerazioni, con la loro ultima demi-volée.

    le diverse sensibilità di ciascuno fanno preferire i recuperi di nadal ai rovesci di gasquet, e viceversa. spesso la straordinarietà di un colpo dipende dalla sua rarità: non molti tennisti, infatti, sanno giocar bene la palla corta. non molti, però, sanno prodursi in recuperi che paiono prodigiosi.

    essendo completo ed efficace, vincente, raro e, pertanto, bello sia il tennis di federer che quello di nadal…cos’è che ci fa generalmente considerare più bello il tennis del primo, rispetto a quello del secondo?

    è una questione ancestrale, storica, istintiva, viscerale, che ci riporta alle gesta (magari sconosciute) dei primi interpreti del tennis, gioco d’ineffabile nobiltà ed armonia. l’appassionato di tennis (quasi sempre giocatore) ha inconsciamente impressi dei codici inviolabili, immodificabili, insostituibili, in base ai quali giudica la bellezza d’un colpo, a prescindere dalla sua completezza, efficacia e rarità.

    la magia del tennis sta tutta qui: non v’è modo di spiegarne il fascino, se non cercando dentro se stessi l’origine introvabile d’una passione irrefrenabile.

  11. marco.napo scrive:

    djokovic djokovic ,si come no tutto è possibile anche che la luna cada sulla terra tra qualche miliardo di anni……….
    per me l’unico che ha le doti per primeggiare su tutte le superfici è proprio federer ma finquando nadal avra la forza e l’ardore del vero gladiatore la cosa difficilmente si avverera perlomeno sul rosso dove le doti del fighter sono dominanti.
    oggi nadal contro ferrer 61 —7 5 stiamo parlando del numero 5 del mondo ovvero uno che non ha nulla di meno di nalbaldian anzi in continuita è migliore,ma tutti a parlare di federer…………miracolato e novello lazzaro.
    nadal fino a qualche mese fa doveva ritiriarsi in una casa di cura o ospizio per giovani menomati ahaahhahahahahaha.
    alla fine chissa che una manina fatata o bendata non regali a federer anche il torneo giusto per dare un po di suspence al circuito.
    (senza il numero uno si abbassano gli ascolti,gli sponsor mormorano, e i fan si allontanano).
    saludos

  12. bonvi scrive:

    sono d’accordo con Lei Scanagatta, un giorno da Re non basta. A maggiore ragione se si considera che dal 2-3 del secondo set Nalbandian è scoppiato fisicamente. A Margherita vorrei dire che Dioko, come amo chiamarlo io, è stato seguito anche dal Prof. Piatti e che oggi, non lo allena solo xchè non ha voluto tradire, se così si può dire, il figlio Liubo. ciao a tutti. andrea

  13. Voortrekker Boer scrive:

    E’ una cisti benigna allo zigomo…così ha detto Tommasi in telecronaca

  14. stefan scrive:

    PER NIENTE GENTILE E QUASI OFFENSIVO. NON AGGIUNGE NIENTE…SE VOLETE MODERATELO VOI, MICHELE.

    a snob-clerici piace da sempre commentare,e solo dal vivo mi raccomando dal “tubo non sia mai, gesti puramente bianchi

    ecco lo si riservi x queste auree occasioni e si dia il microfono ad altri,meno con la puzza al naso e anche + piacevoli da sentire

    elena forever

  15. Raffaele scrive:

    Oggi Federer annichilirà Djokovic.

  16. Voortrekker Boer scrive:

    Marco.napo: Clar.Magn. Dott. Professore Ordinario di Dietrologia Applicata.

  17. Fabio scrive:

    oggi penso che Rafa potrebbe rischiare; premesso che rimane il campione del mondo in difesa e che sul rosso naturalmente si può difendere al meglio e che per batterlo è necessario mantenere la concentrazione al top per due ore di fila; premesso tutto ciò, e non è poco eheh, ieri il “fabbro” Ferrer nel secondo set, con un solo colpo, l’accelerazione di diritto, lo ha messo sotto clamorosamente, buttando via il set causa crisi isterica. Chissà che piega avrebbe potuto prendere il terzo, visto che problemi di tenuta fisica e continuità Ferrer certo non ne ha; Davydenko insomma ha il gioco per vincere, la testa? saluti a tutti…

  18. federico scrive:

    @Marcos,
    semplicemente Federer e Gasquet hanno un gioco vario, mentre Nadal e Ferrer fanno sempre le stesse cose. Preferisci vedere sempre lo stesso film o cambiare genere?
    Non è una questione di vincere o perdere. Non è una questione ancestrale, viscerale ecc..
    Forza tecnique.

  19. marcos scrive:

    io preferisco vedere sempre film diversi, ma alcuni generi non li sopporto e non li guardo!

    federer vince da anni giocando sempre lo stesso magnifico gioco, che annovera colpi che nadal non ha; rafa vince da anni giocando giocando sempre lo stesso magnifico gioco, che annovera colpi che roger non ha.

    io preferisco di gran lunga il tennis di federer…oggi, per esempio, ha giocato un passante rovescio diagonale in recupero con la punta della racchetta che nessun altro giocatore al mondo è in grado di tirare. rafa, contro kolya, ha tirato dritti in recupero rarissimi da vedere, ma il suo colpo migliore, per me, è stata una corta di rovescio in back difensiva e vincente…più congeniale a roger che al suo tennis.

    sopra, ho cercato di spiegarmi perchè preferisco la leggera corta di rovescio al terrificante dritto in recupero.

  20. strategie scrive:

    credo sia un po’ eccessivo accomunare federer e nadal parlando per entrambi di un gioco magnifico nelle diversità che li separano: mi sembra - permettimi marcos - un discorso democristiano, nadal può esser magnifico per la forza fisica e la costanza che lo contraddistinguono, la bellezza è altro….che un passante sia efficace e risolva un punto dopo uno scambio estenuante di cinque minuti è una questione, che possa esser anche bello perchè ha permesso di conquistar un punto non mi convince…valutare il grado di bellezza dal risultato ottenuto è ritorsione contro la bellezza stessa…..poi se un punto è al contempo bello ed efficace tanto meglio: ma è questo che non riesco proprio a cogliere nelle movenze dell’iberico…..

  21. marcos scrive:

    il passante di nadal in corsa di dritto (lo esegue sia lungolinea che in diagonale), dopo il ritiro di lendl, mi pare il più bello in circolazione.
    così il rovescio di gasquet, dopo il ritiro di edberg, mi pare il più bello.
    così sono gli schemi, i controtempi e le accelerazioni di federer.

    sono bellezze non paragonabili, condivido, ma, credo, pur sempre bellezze.

    semplicemente cercavo di spiegare a me stesso come mai in molti riteniamo più bella una demi-volée smorzata, rispetto ad un passantone micidiale, essendo questi colpi parimenti rari, completi ed efficaci (se ottengono il punto). cos’è, se non un richiamo lontano, che ci fa preferire la prima al secondo?

    vedendo la palla corta, siamo trafitti da un brivido; vedendo il passantone, siamo colmi di ammirazione. sono sentimenti diversi: in molti preferiamo il primo. o siamo condizionati da qualche messaggio subliminale (non credo), o in molti si condivide il piacere di riconoscere in alcuni colpi la vera essenza del tennis.
    quando si cerca la vera essenza, forse, si cerca l’origine, l’inizio…e si trova un riferimento comune, collettivo, in cui tutti si possono riconoscere.

    passeggiando nelle città, tutti (o quasi) riconoscono un’identità comune nella facciata della chiesa, o di quel palazzo, in quella fontana, in quella piazza, in quello scorcio: quando si passa per di là, si sente di appartenere a quel posto, assieme agli altri. c’è anche la trattoria del bepi…la conoscono tutti, fa piacere mangiarci, o solo passarci davanti…ma non partecipa al sentimento di identità collettiva, non può essere (o non è ancora) un riferimento storico, nè un protagonista della crescita sociale della città, nè uno spazio di memoria comune per tutti i cittadini.

    ecco, nel tennis…mi pare che alcuni colpi muovano a quasi tutti le stesse passioni, gli stessi brividi. quando pensiamo al tennis, pensiamo più ai colpi di federer, che a quelli di nadal. ci sono anche questi, naturalmente…lo sappiamo e ne siamo ammirati: sono belli in sè, a mio parere, perchè caratteristici, vincenti, rari ed efficaci, ma non ci colpiscono come il gesto di gasquet, quando decide di tirare il suo rovescio migliore, in cui noi riconosciamo l’originale essenza del tennis.

    malgrado decenni di palleggi da fondocampo, malgrado l’avvento dei nuovi strumenti abbia consentito pressing da fondo inimmaginabili, malgrado le velocità raddoppiate, malgrado lo strordinario sviluppo fisico dei tennisti e l’aumento delle loro capacità di resistenza, noi ancora ci commuoviamo quando assistiamo ai gesti di semplice, naturale ed armonica fattura: non v’è progresso che possa cancellare gli archetipi del gioco del tennis, che, per svariate ragioni, non potevano contemplare, per esempio, le incredibili rotazioni che mirabilmente, oggi, i tennisti imprimono alla palla.

    non era mia intenzione stilare una graduatoria di diverse bellezze, o, più semplicemente, paragonarle: solo cercare di capire perchè, tra infiniti gesti e decine di colpi, quasi tutti gli appassionati sono irrimediabilmente sedotti solo da qualcuno di questi.

  22. bonvi scrive:

    ma qualcuno si sta dimenticando il rovescio di Youzny! lo avete mai visto live? sembra una poesia di Leopardi (con tutto il rispetto per la leggenda di Recanati) che non giocava a tennis, ma ancora oggi lascia il segno. Il signor Youzny lo esegue in ogni modo, come il Doucasse dei bei tempi farebbe con una lombata di manzo. Lui te lo cucina di piatto, in top, in back. Seduto al tavolo o take a way. ciao

  23. marcos scrive:

    hai ragione, bonvi! anche il rovescio di youzhny, talvolta, mi porta ai sintomi della sindrome di stendhal!

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