Montecarlo, oggi tocca a loro!
Chi arriverà in finale?

 
26 Aprile 2008 Articolo di Michele Fimiani
Author mug

E’ il grande giorno delle semifinali al Country Club, e ieri i primi quattro giocatori del mondo hanno preso parte alla cena organizzata per la stampa. Se siete stati tagliati fuori dal Virtual Tour…lasciate qui i vostri pronostici!

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i primi quattro
I quattro semifinalisti in posa alla festa riservata ai media (foto di Michele Fimiani).

Le pagelle di Montecarlo.

a cura di Marcos

Tommasi/Clerici – Volandri/Mahut

“Volandri, al suo servizio, ha concesso solo briciole”

“Taglio di capelli contemporaneo per Volandri e Mahut. Noi non possiamo permettercelo. Vedo fisicamente bene Filippo. Rino, tu che sei stato a Dubrovnik…”. “Sì, ma lui non è andato!”. Il nobile Clerici glissa e riparte con garbo: “Da testimone oculare della nascita di Mahut, confermo che non si legge la “t” finale del suo cognome, come, invece, fa la Elena Pero”. Volandri sta scaldando il suo nuovo servizio: il gesto di preparazione sembra quello che l’enorme zio quarantenne finge di minacciare al decenne petulante nipote, mimando l’inizio di un memorabile scapaccione, che mai arriverà. Sul primo punto, Filippo concede al rivale un 15 mal giudicato dall’arbitro: applausi per la sportività, anche perché non sarà l’unico. Il francese, conoscendo la storia del servizio di Volandri, vincendo il sorteggio, cede la responsabilità di iniziare al nostro. Mal gliene incolse: “Filippo ha completamente abbandonato il movimento completo del servizio…batte con lo stesso principio di Roddick…”. “Non con la stessa velocità, però!”, precisa Tommasi. Ma serve bene: 1 a 0 e cambio campo. “Ecco…ora c’è la possibilità di accennare…ah, no! Non c’è modo di accennare perché, dopo il primo game, non ci si ferma più. Sono rimasto ai tempi di Berta, quella che filava!”. Saluto Rino Gaetano, le cui meravigliose canzoni accompagnavano i lunghi pomeriggi della mia spensierata gioventù.

“Il passante di Volandri…palla break: la terza!”. L’ha conquistata aprendosi il campo con uno stupendo rovescio anomalo in risposta: 3 a 1. Piacevolmente efficace il nuovo servizio del nostro: 4 a 1, in un attimo. Tommasi interviene: “Ho come l’impressione che Mahut voglia in ogni modo sottrarsi allo scambio”. Clerici giustifica il francese, raccontando un triste periodo: “Mahut ha avuto una carriera resa difficile dalla terribile malattia di sua mamma, che è mancata. Ha avuto uno o due anni di grandissima difficoltà psicologica, dovuta a sensi di colpa non meritati, fino a tornare l’anno scorso a buoni livelli. La terra, però, premia il tennis di Volandri”. Il francese riesce ad accorciare le distanze: 4 a 2. “Avviso le telespettatrici che su Skysport3 sta iniziando l’incontro di Feliciano Lopez: piace molto alle ragazze, ma anche a quelle più anziane”. “E quali sarebbero i suoi talenti, Rino?”. 5 a 2: Filippo batte e gioca benissimo. Sbotta il vate: “Però! Grande ribattuta di Volandri…in cross di rovescio ammirevole!”. Tommasi: “30 a 15!”. Clerici: “40 a 30, forse…”. “Hai ragione!”. Il nostro, sobriamente vestito dall’Emporio più famoso al mondo, recupera il game e vince il primo set: 62.

Rino inizia così il secondo: “Volandri, al suo servizio, ha concesso solo briciole”. Mi sembra di sognare. Boomerang: “Primo doppio errore di Volandri: la cosa non soddisfa pienamente Fanucci”, che, inquadrato, borbotta, fino al game vinto dal suo assistito: 1 a 0.
Clerici si spinge in una sintetica analisi sociologica: “Entrambi provinciali, uno di Livorno, l’altro di un paesino sulla Loira, terra di castelli e di buon vino bianco, confermano che spesso, nel tennis, riescono ad emergere i giovani che si confrontano con una città a misura d’uomo. Quelli che hanno il circolo sotto casa, senza dover fare chilometri per raggiungere le periferie delle metropoli”. Torna alla cronaca: “Guarda, guarda, guarda…questa è una prodezza! Non è da oggi che si sa che Volandri ha un rovescio notevole…”. Filippo indovina un passante in corsa da leccarsi i baffi! Il francese rimane accecato per qualche secondo e perde il game: 2 a 0. “Ecco inquadrata una delle poche case non costruite negli ultimi dieci anni, in questo orribile principato fatto ormai di mostruose torri, che speriamo di non vedere a Milano per l’Expo del 2015…”. “Mi sa che non ci arriviamo!”, il vecchio collega fa due conti, speriamo smentiti. “Eh già…non avevo pensato a questa eventualità!”.

“Primo passaggio a vuoto, se così si può chiamare. Mahut recupera il break: 3 a 2”. Anche Clerici avverte qualche difficoltà per il nostro e la spiega: “Mi pare che Mahut sia un tennista piuttosto emotivo. Probabilmente questo break l’ha incoraggiato: temo che giocherà meglio, adesso…”. Filippo, però, rassicura tutti, con un passantino rovescio in diagonale: “Passa Volandri…non era proprio semplice! Di mezzo volo, guarda…che dico, al volo, addirittura!”. Controbreak ed ottimo turno di servizio: 5 a 2. “Prospettiva di periodico”. A Rino piacciono intimamente queste cose, ma il francese salva un match point e si porta con merito sul 5 a 3. Filippo, come aveva iniziato, anche nell’ultimo game concede un punto al suo avversario, ingiustamente assegnatogli. “Questa è la differenza che passa tra il tennis ed altri immondi giochi con la palla”. È spesso così, caro Gianni. “Ehi, Volandri!! Specialità della casa questo passante di rovescio! E’ senz’altro il colpo migliore del nostro giocatore”. Clerici, sul finire, sottolinea l’aspetto più importante dell’incontro: “Encomiabile il tentativo riuscito di migliorare un servizio nato male. Ecco qua!”. “Filippo Volandri chiude il match e passa al turno successivo: 62 63!”. Tommasi, nei punti decisivi, rispolvera sempre il nome ed il cognome.

Tommasi: 7
Clerici: 6 e mezzo
Mahut: 5
Volandri: 8

Tommasi/Clerici – Bolelli/Chela

“Ci può arrivare nei primi venti… perché no?”

Questa volta partono col Bongo Bongo Stare Bene Solo In Congo, versione europea, ma sempre apprezzabile per gli aficionados. “Ma perché non istituzionalizziamo questo coretto come sigla?”, chiede Gianni al suo compagno. “Eh…ma dobbiamo fare in fretta, però: non so per quanto tempo ancora…”. Io so che Clerici non può scadere in gesti bassi, ma un po’ di ferro deve averlo cercato, prima di tornare all’inizio del match: “Bolelli, secondo me, ha un buon allenatore: Claudio Pistolesi”. Tommasi si butta sull’assist: “Proprio a Monte Carlo, Pistolesi riuscì a battere niente di meno che Mats Wilander. Durò poco la gloria di quella vittoria: il giorno dopo prese una stesa memorabile da Martin Jaite”. Non c’è l’occhio di falco, in questo torneo: “Capisco che sia divertente per il pubblico, ma non sempre ciò che è divertente va adottato”. Tommasi è sostanzialmente d’accordo col collega: io penso che l’occhio di falco abbia un suo perché sui campi veloci…non sarà preciso come un fiocco di neve, ma scopre facilmente eventuali grossi errori di giudizio. Il fatto che non sia presente su tutti i campi di un torneo è una pecca che, in qualche modo, bisognerà risolvere.

“Che scambio…veramente ragguardevole”. “Questa è la classica conquista del terreno”, precisa meglio Tommasi: Bolelli sceglie la miglior geometria, sommandola ad accelerazioni che non lasciano scampo al rivale. “Avrete già capito che di colpi al volo ne vedrete pochi in questa partita…”. “Ne vediamo abitualmente pochi…bravo, bravo, bravo! Bella volleina di opposizione”, Clerici soddisfatto: Simone prima ricama a rete una dolcissima volée smorzata, poi, sempre col dritto, sfonda da lontano, passando in vantaggio. 2 a 1. Gianni indugia sull’opportunità di chiamare l’argentino Cela, invece di Chela. La regia inquadra un uomo che faccio fatica a non considerare più un campione: Davide Sanguinetti, che ha appena chiuso l’attività. I due non se ne accorgono, ma riconoscono Pistolesi, che gli siede proprio di fianco…io sorrido nostalgico e riconoscente, pensando a quante volte l’ho seguito con trepidazione! Un doppio errore argentino consegna il break al nostro: 3 a 1. “Sono lieto di vedere questo Bolelli: è un giocatore interessante, su cui può puntare la nostra nazionale”. Lo stile tra i due cronisti è così diverso che, spesso, non sento la necessità di specificare la paternità di una frase. “Però, eh? Sfonda col dritto, Simone!”. “Vero…gran ritmo, finora”. 4 a 1. E’ la ventesima volta che sento la stessa pubblicità: “Quo vadis, baby?”. Alla prossima, quella si gira e risponde: “Saranno fatti miei?”. L’unico fatto vero…è che vedo troppo tennis: la colpa è mia!

Tommasi conduce: “Mi pare che nello scambio da fondo Bolelli sia più incisivo…peccato: fuori questo cross di dritto”. “E bè, se gli sta dentro tutto a questo ritmo può aspirare ai primi venti”. “Ci può arrivare nei primi venti… perché no?”. 4 a 2. D’improvviso, si perdono le immagini, commento compreso. La regia fa spazio ad una pittoresca cartolina: le tribune, il campo centrale, il mare, le bandiere, gli alberi, un albergo sugli scogli ed una delle ultime ville d’inizio ‘900. Guardando il mare, Monte Carlo è ancora stupenda. Provo a girare su Skyextra: c’è un’altra cartolina. Giro su Sky 16:9 e sento la cronaca, ma non vedo le immagini. Anche la coppia di cronisti non le vede (la loro postazione non è sul campo centrale? E…come mai, durante un successivo black out video, Elena Pero riusciva a commentare le immagini – dal vivo, ritengo – dell’incontro di Djokovic?), ma, ascoltando i punti chiamati dal giudice di sedia, trasferisce il punteggio ai gentili telespettatori. “E il set è di Bolelli: 62!”, esclama compiaciuto Tommasi. “In 35 minuti…vedi, Rino, il buon radiocronista?”. “Bravo!”.

“Anche nella ricca Monte Carlo ci sono problemi di energia. Mi scuso, anche se la colpa non è nostra. Una buona notizia c’è: Bolelli conduce 2 a 0 anche nel secondo set”, Rino riapre il collegamento. “E’ dal Volandri dell’anno scorso che non vedo giocare così bene un italiano…”, Gianni non smette di complimentarsi col nostro, che sta giocando divinamente. 3 a 0. Tommasi riparte, ma è un dialogo assurdo: questa volta è il microfono di Clerici a far le bizze; per qualche minuto si sente Rino dialogare con un fantasma…ogni tanto, ridacchia. Conosciamo l’umorismo di Clerici e, pur non sentendolo, ridacchiamo anche noi! L’autoironia è prerogativa di pochi, ma buoni: “C’è stata una nuova panne elettrica, questa volta sulla mia linea, ma, così, vi sono state risparmiate alcune mie banali considerazioni”. 3 a 1. Tommasi entusiasta: “Però!! Non era poi così facile…”, Simone si difende con un’ottima volée bassa di rovescio. “Chela sta giocando come uno che sta per perdere. Talvolta, questi giocatori diventano pericolosi. È l’istinto di conservazione applicato al tennis”. Rino Darwin, signori, che torna Tommasi poco dopo: “Molto bene, Bolelli! Gran scambio e demi-volée vincente: 4 a 2, 30 pari”. Il nostro confeziona il punto successivo e, poi, tenta il miracolo oltre il paletto, per conquistare il settimo game: “Uhhh!! Dall’esterno…e, forse, sì! Riga esterna!”, Clerici perde i freni ed il collega lo segue, in un crescendo di felicità. “Sì, sì…è buona!!”. Macchè, il dritto di Simone esce per un soffio, ma i due, ormai, sono convinti: è un colpo così bello che non lo si può chiamare out. Il giudice arbitro non fa una piega: out, parità. Mi aspettavo che uno dei due avvisasse i telespettatori che il dritto di Bolelli, al contrario della loro prima impressione, era finito in corridoio. Macchè, avanti come se Simone avesse, con quel dritto in corridoio, salvato una palla break. “Bolelli porta a casa un punto dopo uno scambio molto serrato e si procura un’altra palla del 5 a 2”, Rino ritrova il punteggio e, di lì a poco, sentenzia: “Situazione di tutto conforto”. Gli spalti, ad ogni colpo di Simone, si aspettano un’accelerazione, un’invenzione, uno schema vincente: Chela prova ad entrare nel match, ma l’avversario, oggi, è impressionante, soprattutto per la facilità di gioco espressa. Le palle escono dalle corde di Bolelli sempre molto pulite, rapide e ficcanti: non c’è modo di contrastarle. Per battere Bolelli, oggi, l’argentino avrebbe dovuto “sporcare” il gioco, spezzare il ritmo, alzare le traiettorie: per niente facile.

Il volume del microfono di Clerici, ora, è bassissimo: per poter sentire i suoi commenti, bisogna coprirsi le orecchie quando interviene Tommasi. Nelle fasi finali del match, per chiudere in bellezza una telecronaca già complicata, si sovrappone l’audio di un notiziario sportivo (di Sky, immagino): la cronaca dell’incontro si arricchisce di notizie sul presidente Moratti e sulla Champion’s League. Il microfono della giornalista sportiva rimane aperto e, fino al termine del match, si sentono sue grandi risate in risposta ai commenti di qualche collaboratore. “E adesso abbiamo due match point, Clerici…”. “Ottima palla corta di Simone…l’argentino non poteva far di più”. “E su questa smorzata, muoiono le speranze di Chela. Quindi, periodico: 62 62! Mi divertirò a vederlo giocare ancora contro Davydenko, dopo il combattuto incontro di Miami, giocato qualche giorno fa”. La giornalista continua a ridere: sono contento anch’io per la splendida prestazione di Bolelli, ma…passi pure il black out d’origine monegasca (che non ha disturbato solo l’incontro di Bolelli – Sky non ha responsabilità); non può passare, invece, il mancato intervento della regia per regolare il volume dei microfoni dei cronisti e, soprattutto, non può passare, durante una cronaca di tennis, un notiziario sportivo e le risate di qualcuno, che terminato il lavoro, si diverte coi colleghi. Sky si preoccupi anche degli effetti sonori provenienti dal campo: per lunghi tratti, oggi, sul canale 16:9, si sentivano solo le voci dei cronisti.

Tommasi: 6
Clerici: 6
Chela: 5
Bolelli: 9
Elettricisti Monte Carlo: 4
Regia Sky: 4

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7 Commenti a “Montecarlo, oggi tocca a loro!
Chi arriverà in finale?”

  1. pibla scrive:

    Bhè, come resistere alla tentazione del pronostico: secondo me Davydenko non è al massimo in questo momento (a proposito, peccato che il ragazzo russo si ostini a giocare così tanto, perché quando è al top è davvero al livello degli altri tre) e quindi Rafa vincerà in due set, di là vincerà Djokovic, in due o in tre a seconda della giornata di Roger, da cui mi aspetto ancora qualche alto e basso prima di tornare al top, quindi per oggi direi che il serbo vince in due, ma insomma due o tre set è un pò come tirare la monetina a testa o croce.
    Domani in finale Rafa batterà Djokovic in tre set, ma non precorriamo troppo i tempi, godiamoci le semi di oggi nella speranza che Roger e Nikolay siano pienamente competitivi, ne potrebbero venir fuori due grandi partite, anche se, come detto, io ho qualche dubbio in merito.
    Sono arrivati in fondo i migliori quattro del momento, il quinto è “gatto panzone” Nalbandian che però davvero sulla terra si porta dietro qualche chilo di troppo…
    Un saluto a tutti e in particolare al “poeta del tennis” Fimiani.

  2. Roberto Commentucci scrive:

    Ho visto ieri sera in differita il match di Roger contro la Nalba. La prestazione di ieri a mio avviso potrebbe non bastare a Federer contro Djoko, che rispetto a Nalbandian raccoglie di più dal servizio ed ha una maggiore tenuta atletica alla distanza. Federer ieri ha giocato colpi eccellenti, ha palesato una ritrovata capacità di corsa, ma ha giocato per lunghi tratti piuttosto lontano dalla linea di fondo, riuscendo a non farsi travolgere dalla pressione dell’argentino, che colpiva con maggiore anticipo, grazie alla serie di invenzioni fantastiche che abbiamo ammirato. Credo però che contro Nole Federer dovrà cercare di essere più aggressivo e di perdere meno campo nello scambio, anche a costo di commettere qualche errore in più, altrimenti Djokovic lo costringerà ad un dispendio eccessivo di energie. I rovesci in topspin alti e profondi che ha giocato ieri, spesso da lontano, che gli hanno spesso consentito di reggere la pressione di Nalbandian, saranno meno efficaci contro il serbo, che invece ha più difficoltà a giocare il rovescio contro il famoso back basso dello svizzero. Vedremo se Higueras saprà leggere tatticamente anche la partita di oggi, dopo gli ottimi consigli che ha dato ieri a Roger alla fine del primo set.
    Tra Rafa e Davydenko il favorito d’obbligo è lo spagnolo. Il russo ha dimostrato di avere la chiave per sconfiggere Nadal sul rosso, ma per farlo dovrà essere al 110% per tutto il match, evitando gli alti e bassi che ne hanno caratterizzato finora il torneo. Mi aspetto comunque un match lungo.

  3. jan scrive:

    Quattro grandi campioni, belli e sorridenti, capaci di accendere gli animi di milioni di fans in tutto il mondo. Ognuno di loro impersona qualcosa di speciale. Roger, il talento puro. Rafa il coraggio umile e concreto. Nole, l’audacia della speranza e dell’intelligenza. Nikolay il lavoro che premia.
    Vorrei vedere una finale Roger contro Rafa.
    Temo che Nole oggi potrebbe giocare un brutto scherzo a Roger e che Nikolay sia un cliente difficile per Rafa.
    Vado secondo la logica della attuale classifica e secondo le mie speranze e il pronostico è Federer contro Nadal.

  4. stefan scrive:

    roger è un’icona inscalfibile ma come dice bene Commentucci djoko ha le armi e tanto fisico x metterlo in difficoltà + di nalbandian, deve in ogni caso temere il back mortifero dello svizzero e sbagliare il meno possibile a rete dove insomma x lui è terreno ancora un poco minato

    quote con lievemente favorito il serbo,un match da fifty-fifty fra fenomeni veri

  5. Karlovic 80 scrive:

    Off topic
    Intanto Davydenko pare che abbia dato forfait al torneo di Barcellona dove era n°2 dopo Nadal.Out anche il Cipriota Baghdatis.Tra gli altri al torneo partecipa anche Karlovic al n°9.Nelle qualificazioni ci sono anche Mirny(come è andato in basso il Bielorusso n°263!!!)e il nanerottolo C.Rochus.Vai Christophe sei tutti noi!!!!!!
    Che tristezza veder Safin giocare le qualificazioni a Monaco,era in tabellone come n°1.La classifica deficitaria lo penalizza.Meno male che gli organizzatori si sono svegliati dandogli la meritata wild card che permette al Russo di entrare direttamente nel main draw.

  6. Matteo B scrive:

    off topic

    qualcuno sa qualcosa riguaro alle wild cards del torneo di roma?

    Ho letto nel web che gli organizzatori hanno detto di no a Kuerten che non riceverà quindi alcun invito.
    Oltre Bolelli si sa qualcosa?! Seppi ce la farà a entrare nel main draw?
    Secondo me un invito dovrebbe essere riservato a Safin, anche se molti di voi non saranno d’accordo!

  7. federico scrive:

    Facciamo un aggiornamento, visto che non c’è solo Montecarlo…
    Naso gioca da favorito, nelle qualificazioni al Bmw Open,contro Cermak numero 868 atp. Dovrebbe vincere.
    La Spagna è 20 contro la Cina in Fed Cup in seguito alle vittorie della Suarez Navarro sulla Peng (63 76) e della Llagostera sulla Zeng (63 64).
    La Russia è 10 per la vittoria della Chakvetadze sulla King (64 75) e appare come la grande favorita al successo finale.
    Nei Challenger: a Cremona(montepremi 30000, terra) semifinali Stadler-Schwaw e Menendez-Phau, a Baton Rouge(50000,terra) semifinali Delic-Kunitsyn e Statham-Reynold, in Bermuda (100000,cemento) semifinali Nishikori-Luczak e Troicki-Berlocq.

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