Francesca, all’inferno e ritorno.
La Knapp, all’esordio, cede ad Alona
Italia-Ucraina 1 a 1

 
26 Aprile 2008 Articolo di Roberto Commentucci
Author mug

 Francesca supera la Koryttseva 36 76 75 in oltre 3 ore di gioco. Una Schiavone fallosissima, irriconoscibile, ma graziata dalla sua avversaria, che manca due match point nel secondo set e uno nel terzo prima di crollare. Karin esordisce in Fed Cup con una sconfitta, ma non ha demeritato e il punteggio (63 63) la penalizza eccessivamente.

Ultimora: Pennetta out anche oggi. Stop di una settimana per lei. Barazzutti sceglierà la sostituta dopo il primo singolare della giornata, che opporrà la Schiavone ad Alona Bondarenko. Knapp ed Errani sulle spine. Si fa sempre più dura.

Il primo singolare è stato un autentico psicodramma, nella più fulgida tradizione degli incontri a squadre. Mariya Koryttseva, grintosa mestierante ucraina, alla sua prima stagione nel circuito che conta, dopo vari anni passati nell’inferno dei tornei minori, ricorderà a lungo questa partita. Aveva dominato l’incontro, con il suo tennis operaio ma efficace, fatto di continui cambi di ritmo, e aveva ben capitalizzato gli errori innumerevoli della sua più titolata avversaria, una Schiavone formato Napoli, anziché versione Dubai, come tutti speravamo. La ragazza di Harkov ha mancato l’occasione della vita nel secondo set, quando è stata avanti 63 53, e poi ancora 54 40-15,  prima di imballarsi in vista del traguardo, il braccio paralizzato dalla tensione. Francesca, fin lì disastrosa, si è un po’ rinfrancata e pur non facendo nulla di eccezionale, ma semplicemente prestando maggiore attenzione e limitando gli errori, si è aggiudicata il set al tie break (vinto a 0) e si è ritrovata in un baleno avanti 4 a 1 nel terzo. Proprio quando sembrava fatta, l’ucraina ha avuto un inatteso ritorno, si è rimessa a spingere, ha trovato alcune ottime soluzioni, e Francesca, sempre più confusa sul piano tattico, perennemente indecisa se “tenere” o attaccare,  ha mostrato ancora una volta tutti i suoi limiti psicologici facendosi rimontare disastrosamente.

Si è arrivati ancora una volta ad un passo dal baratro, ormai alla terza ora di gioco, con la Koryttseva al servizio, 54 in suo favore, 40-30. Francesca ha messo di là una rispostina di rovescio timida, a metà campo. L’ucraina si è avventata sulla palla, ha tentato il vincente con il diritto a sventaglio, ma ha messo di poco fuori. E’ il terzo match point annullato, ed è anche la fine della partita. Mariya ha un autentico crollo nervoso e cede di schianto i tre games successivi, e con essi l’incontro.

La partita fra Alona Bondarenko e Karin Knapp ha avuto contenuti tecnici e qualità di gioco di gran lunga superiori a quelli visti nel primo singolare. Karin ha sofferto la tensione dell’esordio e, come spesso le capita anche nei tornei, non è riuscita a lasciar andare il braccio, e ha giocato una partita piuttosto frenata, non riuscendo così a contrastare una avversaria ben più esperta e rodata a questi livelli. Tuttavia, sia pure a sprazzi, l’altoatesina ha lasciato intravedere le sue notevoli potenzialità, mettendo a segno alcune splendide accelerazioni con entrambi i fondamentali, che hanno spesso lasciato la Bondarenko a tre o quattro metri dalla palla.

Karin nel primo set ha perso il servizio nel game di apertura, è andata sotto 2 a 0  e 3 a 1 e non è riuscita a recuperare il break. E’ andata a servire per restare nel set sul 5 a 3 per la sua avversiaria e ha perso  nuovamente la battuta e la frazione. Più combattuta la seconda partita, con un susseguirsi di break e controbreak. Anche qui Karin è riuscita a restare nel match fino al 3 a 5, ha avuto nell’ultimo game 3 occasioni per brekkare nuovamente e tornare in partita,  ma non le ha sfruttate e ha finito per cedere con un doppio 63. C’è rammarico perchè Karin non è riuscita a tenere che un solo turno di servizio in tutto il secondo set, facendosi rimontare due volte da 40 15 e una volta da 40 0.  

La ragazza di Luttago ha mostrato una notevole pesantezza di palla negli scambi, grazie alla quale ha spesso messo alle corde la sua avversaria, ma ha commesso un numero eccessivo di errori e soprattutto non è stata assistita dal servizio: percentuale bassa di prime palle e seconda di servizio troppo incerta, con quasi un doppio fallo a game. Ma la Knapp, ventenne, ha una enorme determinazione e grandissimi margini di crescita, sia sotto il profilo tecnico e fisico, sia dal punto di vista mentale. Appena imparerà a gestire meglio la tensione, farà un grande salto di qualità.

La prima giornata si chiude così sull’1 a 1 e considerato lo svolgimento del match della Schiavone ci è andata di lusso. Il capitano azzurro Corrado Barazzutti si è detto soddisfatto dell’esito dei due match e spera ancora di recuperare Flavia Pennetta per domani. La brindisina sosterrà in mattinata un esame ecografico all’adduttore infortunato e in caso di esito positivo potrebbe essere schierata. E’ possibile che in queste ore Barazzutti si stia pentendo di aver affrettatamente rinunciato a Roberta Vinci, la fortissima doppista tarantina, ancora imbattuta in Fed Cup. Sia Errani che Knapp sono due singolariste, e se si dovesse andare al doppio decisivo con la Pennetta indisponibile, sarebbero davvero grossi guai contro le sorelle Bondarenko, fresche del titolo di specialità conquistato all’Australian Open.

Schiavone b. Koryttseva 36 76 (0) 75

A. Bondarenko b. Karin Knapp 63 63

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9 Commenti a “Francesca, all’inferno e ritorno.
La Knapp, all’esordio, cede ad Alona
Italia-Ucraina 1 a 1”

  1. enzo cherici scrive:

    Prendiamoci l’ormai insperata vittoria e stendiamo un pietosissimo velo su tutto il resto. Sarebbe questa la giocatrice che potenzialmente vale una top ten? :-(

  2. tilden scrive:

    Quanti soldi prende Schiavone per giocare la Fed Cup?

  3. Sette scrive:

    sbaglio o iniziano ad essere tante le volte in cui francesca è irriconoscibile, in fed cup?

  4. Paolo v. scrive:

    Gia non ero ottimista alla vigilia, ora dopo aver visto che Francesca è quella di Napoli e ed aver avuto conferma che la Knapp è ancora decisamente acerba lo sono ancora di meno.
    Faranno di tutto per rimettere in piedi Flavia ma onestamente credo che sarà difficile che possa giocare, e comunque non potrà essere al 100 per 100, per cui….
    Inoltre penso che il match decisivo sia già il terzo cioe la sfida tra n.1 perchè se Francesca perderà con Alona le nostre speranze sarebbero comunque pochissime anche ammesso di vincere il quarto match vista la loro forza in doppio.
    Se Francesca battesse la Bondarenko (cosa che ritengo poco probabile avendola vista oggi in condizioni pessime contro la Koryttseva e sapendo che Alona le è davanti sia in classifica che nei precedenti) allora avrebbe senso provare a fare giocare la Pennetta (sperando che questo non comprometta i suoi prossimi mesi) ma se saremo sotto 2 a 1 giochi Karin o Sara tanto solo un miracolo ci potrebbe fare rimontare.
    E pensare che se avessimo battuto le spagnole… vista la pochezza attuale delle cinesi che pensano solo a Pechino, saremmo andati in carrozza in finale per la terza volta consecutiva.

  5. federico scrive:

    Abbiamo sopravvalutato le nostre ragazze?

  6. Safinator scrive:

    …la knapp sicuramente…

  7. GRIGO scrive:

    Facciamo giocare saretta !!! :(

  8. luca scrive:

    Sembra che oggi scenda in campo……la Divina Lea !!!!!!!

  9. remo scrive:

    La federation è un po’ come la davis: tutto può succedere. Bisognerebbe però cercare di trovare equità nei giudizi; non eravamo le migliori del mondo prima, non siamo le peggiori adesso. Basta ricordare che la Serbia di Jankovic e Ivanovic (che però non ha giocato) stanno disputando lo spareggio per il secondo gruppo mentre varrebbero certamente la semifinale. Così come gli Stati Uniti al completo. Poi succede che la Peer perde contro la Kvitova e la Obziler batte la Safarova o ancora che la Cina non ha vinto nemmeno uno dei tre singolari iniziali con la Spagna di Llagostera e Suarez-Navarro. Insomma, le gare a squadre vanno prese con le pinze e quasi mai rappresentano il vero valore del tennis del circuito. Anche se alla fine, molto probabilmente, vincerà la nazione più forte (cioè la Russia).

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