Scommesse,Di Mauro “convocato” L’Atp gli chiede del suo conto-tennis anche se è in rosso.
Un piccolo pesce nella rete?
E lui diffida: “Attenti, non mi è arrivata alcuna condanna, quindi non ho fatto appello!”

 
8 Novembre 2007 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

 Non è certo il mite siciliano con il vizio del betting la soluzione dello scandalo. Ma intanto rischia di fare la fine del capro espiatorio in assenza dei…pesci grossi.  Anche altri tennisti italiani sono stati convocati e ascoltati, il che non significa affatto che siano colpevoli di alcunchè 

Muore in Brasile il fratello di Guga Kuerten

 Nella lotta intrapresa al dilagante fenomeno delle scommesse nel tennis l’ATP attacca i “pesci piccoli”, probabilmente i meno colpevoli, proprio perché non sa che… pesci pigliare.
Un tennista italiano, il mancino di Siracusa Alessio di Mauro, 30 anni, primo siciliano ad aver giocato in Coppa Davis (contro la Georgia nel 2004), attuale n.124 del mondo _ ma n.68 a febbraio e finalista al torneo Atp di Buenos Aires _ è stato convocato dall’Atp a discolparsi per essersi registrato a un sito di scommesse on line. E soprattutto_ poichè lui stesso non ha mai fatto mistero di essere un patito delle piccole scommesse _ per aver ingenuamente puntato anche sul tennis, seppure (dice lui…) “non su incontri e tornei che mi vedevano coinvolto”.
Il tennista vittorioso in carriera in diversi tornei challenger, 579.000 dollari guadagnati in premi, si è affidato ad uno studio legale di Torino che probabilmente punterà sulla buona fede, oltre che sull’ingenuità, del proprio assistito.
“Scommetteva su tutto, in genere somme sui 15-20 euro per guadagnarne tutt’al più 60 _ ha raccontato l’allenatore Fabio Rizzo _ e comunque il suo conto relativo al tennis è in perdita. Ha sbagliato per ignoranza, è stato ingenuo, ma se avesse pensato di fare qualcosa di male si sarebbe registrato con un altro nome…Non truccava certo incontri, né sapeva di incontri truccati”.
E comunque il movimento totale di scommesse registrato negli anni sul conto di Di Mauro per il tennis oscilla fra i 6.000 e i 7.000 euro, non certo quelle cifre (oltre 7 milioni di dollari) che sono circolate a margine del caso Davydenko-Vassallo Arguello a Sopot.
Poiché sulla vicenda degli incontri truccati si susseguono da allora una denuncia anonima dopo l’altra, ma non viene “beccato” mai nessuno perché i denuncianti sembrano essersi fatti un punto d’onore (sic!) nel non fare mai i nomi di chi li ha avvicinati né nel fornire alcuna indicazione atta al loro ritrovamento _ una tv pubblica tedesca ha addirittura vergognosamente ospitato l’altro ieri un uomo mascherato e con la voce criptata che denunciava un episodio, mentre ieri la Bild ha riportato un sospetto caso di avvelenamento riferito dal doppista tedesco Waske: ne sarebbe rimasto vittima il n.1 Tommy Haas durante la semifinale di Coppa Davis a Mosca; la Germania avanti 2-1 sulla Russia è stata costretta a sostituirlo perdendo gli ultimi singolari e l’incontro (“Ma io ho preso solo un dessert e un latte macchiato…” ha raccontato dubbioso lo stesso Haas) _ il grosso rischio per il mite Di Mauro e i primi tennisti “sentiti” dall’Atp è che la stessa Atp voglia dar loro una lezione esemplare, forse per trovare i primi capri espiatori. Ma purtroppo i casi seri, quelli che riguardano incontri truccati, sono altri.

Una vera brutta notizia mi è giunta dal Brasile. Il fratello di Guga Kuertem Guilherme, è morto per problemi respiratori a Florianopolis, all’ospedale Universitario. Guilherme, 28 anni, cerebroleso, è spirato vicino alla mamma Alice e ai fratelli.  “Gui era un lottatore, fin da quando era nato con quel suo problema. Molti anni fa c’erano tanti pregiudizi nei confronti della gente come lui, sono sicuro che grazie a lui sono state infrante molte barriere e ha contribuito a che diminuissero” ha detto Guga che ha dedicato al fratello scomparso tutti i suoi trofei.

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81 Commenti a “Scommesse,Di Mauro “convocato” L’Atp gli chiede del suo conto-tennis anche se è in rosso.
Un piccolo pesce nella rete?
E lui diffida: “Attenti, non mi è arrivata alcuna condanna, quindi non ho fatto appello!””

  1. Fede80 scrive:

    A me dispiace per Di Mauro, e sono convinto della sua buona fede…….sicuramente ci sono pesci ben più grossi di lui da prendere, ma io dico una cosa: se una persona vuol fare il giocatore di tennis professionista (parlo di tennis ma il discorso si può applicare a qualunque altro sport), deve assumersi un minimo di responsabilità e non è possibile cadere in certe leggerezze!Uno sportivo non dovrebbe scommettere, tanto meno sul proprio sport…..Io pagarei per potermene andare in giro per i tornei, per far parte del circuito, e di certo non mi interesserebbe scommettere (e poi per cosa, per guadagnare qualche decina di euro!è una cosa talmente stupida!):le scommesse sono per noi appassionati, un modo per giocare con il nostro sport preferito e magari tirare su qualche euro(noi che lo possiamo ammirare solo da lontano…..);ma se ci sei dentro, se fai parte del gioco, ma che senso ha scommettere (specie se non ci sono particolari fini di lucro!!).Mah, non ho parole…….Comunque se ha davvero un conto scommesse sul tennis, una squalifica sela merita, è sacrosanta.Poi che questo non risolva il problema scommesse, questa è un’altra faccenda…..

  2. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Il titolo e il sottotitolo a questo pezzo faranno probabilmente inorridire Thomas Yancey che sostiene che il fatto debba essere separato dall’opinione, con ciò contrraddicendo il pensiero di Enzo Biagi attribuitogli da Eugenio Scalfari cui fa riferimento Enzo Cherici in un commento postato all’argomento ” Wta, coach al cambio campo”. Io gli ho già risposto lì, con le ragioni per le quali invece ritengo di aver fatto bene a fare un titolo così…schierato, e vi pregherei di andare a dargli un’occhiata e, per quel che concerne quella discussione postare lì i vostri commenti (anche se parlo di Di Mauro) mentre invece per quel che pensate riguardo a questa storia qui sopra descritta (a prescindere dlal’opportunità del titolo) per favore dite la vostra qui. Grazie. Ubaldo

  3. marcos scrive:

    sono molto vicino alla famiglia di kuerten.

    se le colpe di di mauro sono quelle d’aver scommesso qualche euro su partite di tennis che non lo vedevano impegnato, sarà difficile che sia pesantemente punito. a meno che, veramente, non si voglia inscenare una turpe farsa.

    la norma che vieta ai tennisti la scommessa sul tennis è retroattiva?
    quando è stata emanata? quali le pene?

  4. remo scrive:

    per le scommesse, di qualsiasi livello e tipo, attendo che l’effetto mediatico si attenui prima di esprimere giudizi. sono invece molto dispiaciuto per il fratello di guga e, di conseguenza, per la famiglia kuerten. un campione, lui, come forse non ce ne saranno altri dal punto di vista umano.

  5. Avec Double Cordage scrive:

    se la norma che vieta le scommesse ai tennisti professionisti esiste da tempo (e il buon senso mi fa pensare che sia cosi) e Di Mauro si è fatto il conto online lui stesso e non è il conto di qualcun altro mi sembra che ci sia poco da discutere, deve essergli interdetta la partecipazione a qualsiasi torneo per minimo 5 anni a prescindere dal fatto se abbia scommesso su partite sue o di altri (potrebbe averlo fatto anche a nome loro) o se il conto sia in perdita o meno.

    certo che non sarà l’unico ad essere in questa situazione, più utile sarebbe che saltino fuori tutti i nomi e la vera dimensione del problema, ma essendo Di Mauro a 30 anni indirizzato verso la fine della carriera dubito che sia interessato a ridurre l’interdizione di qualche anno, anche per motivi di popolarità e poi un paio di anni di squalifica li dovrebbe beccare comunque se veramente fosse colpevole, altrimenti che senso ha fare le regole, meglio un condono generale se basta essere ingenui per non esserer puniti, almeno cosi verrebero fuori i nomi.

    penso che quelli che le truccano davvero le partite comunque non abbiano nessun conto online e nemmeno i loro allenatori, quell’aspetto della truffa lo curerà un loro conoscente che non frequenta l’ambiente, l’unico modo di scoprire queste truffe è la confessione di uno dei coinvolti, difficilmente un giocatore confesserà essendo lui punibile semmai lo può fare un intermediario.

    a mio parere non basta la minaccia di una pena draconiana ad evitare doping e match fixing, invece ci vuole anche il rischio di essere beccati e questo lo si raggiunge solo con un gruppo investigativo infiltrato come mina vagante(indipendente da organizzatori di tornei come ATP e ITF, meglio ripeterlo sempre).
    Sicuramente è un metodo costoso perchè ogni investigatore può essere usato solo una volta ma l’alternativa è chiudere tutti e due gli ochhi e fare come se non esistessero ne doping ne truffa, d’altronde è più o meno il sistema adottato fino ad ora.
    Di Mauro colpevole o no, secondo me non può essere altro che un capro espiatorio, se non si va più affondo.

  6. thomas yancey scrive:

    Ubaldo continua a chiamarmi in causa. Evidentemente le spiegazioni teoriche non sono sufficienti. Allora farò un esempio pratico di ciò che intendo per giornalismo.

    L’ ATP CONVOCA ALESSIO DI MAURO. IL TENNISTA ITALIANO INDAGATO PER SCOMMESSE.

    Le dichiarazioni dell’atleta siciliano e del suo allenatore. Si susseguono intanto le denunce anonime.

    Alessio Di Mauro, tennista siracusano trentenne, attualmente classificato al 124° posto dell’”Atp Rankings”, ma anche n° 68 nel febbraio scorso, è stato convocato dall’associazione dei tennisti professionisti per aver scommesso su alcuni incontri di tennis. L’atleta italiano ha ammesso già nel passato di avere la passione per le scommesse, di aver puntato anche su match di tennis, ma ha dichiarato di non aver mai scommesso su incontri e tornei a cui partecipava.
    Di Mauro si è affidato per questa vicenda ad uno studio legale di Torino. Pare probabile che la sua difesa sosterrà la tesi dell’azione svolta in buona fede. Il suo allenatore, Fabio Rizzo, ha dichiarato: “Scommetteva su tutto, in genere somme sui 15 – 20 euro per guadagnarne tutt’al più 60. E comunque il suo conto relativo al tennis è in perdita. Ha sbagliato per ignoranza, è stato ingenuo, ma se avesse pensato di fare qualcosa di male si sarebbe registrato con un altro nome. Non truccava certo incontri, né sapeva di incontri truccati”. Il movimento totale di scommesse registrato complessivamente sul conto di Alessio Di Mauro si aggirerebbe su 6.000 – 7.000 euro.
    Le accuse mosse al tennista italiano ci sembrano comunque una brutta notizia per il movimento tennistico italiano. Alessio Di Mauro ha sicuramente commesso una grave leggerezza scommettendo su incontri di tennis. Con tutto probabilità questo errore gli costerà molto. Noi siamo assolutamente contrari alla partecipazione di tennisti professionisti a scommesse: il rischio che possa essere alterata la regolarità degli incontri è elevatissimo, con gravi e dannose conseguenze per tutti gli scommettitori. Non vorremmo però che Alessio Di Mauro potesse diventare il pretesto per allentare le indagini sulle scommesse illecite. Abbiamo già notato una disdicevole lentezza da parte dell’Atp nell’investigare a fondo sulle continue voci su presunti incontri truccati e sul possibile coinvolgimento di tennisti professionisti in match combinati. Non sappiamo ancora se l’associazione dei tennisti abbia vagliato a fondo la posizione di Davydenko e quali conclusioni abbia tratto nel merito della vicenda delle scommesse sul suo incontro a Sopot con Vassallo Arguello.
    Intanto si continuano a registrare denunce anonime su presunti incontri truccati. Tutto ciò sta dando la stura a molti mezzi di comunicazione, come una emittente televisiva pubblica tedesca, per avventurarsi in discutibili illazioni, sempre anonime, sulla realtà del tennis professionistico.
    Riteniamo perciò che sia indispensabile una decisa azione dell’Atp per fare definitiva chiarezza sulla questione. Se esistono atleti che commettono azioni illecite, allora vanno scoperti e perseguiti come si conviene. Ma occorre anche cominciare a denunciare alle autorità competenti qualsiasi azione, ad opera di noti o ignoti, tendente a screditare il tennis professionistico e i suoi protagonisti.

  7. matteo B scrive:

    caro thomas yancey, quello che tu proponi non è un pezzo di giornalismo di alto livello, ma un compitino diligente…è un pezzo freddo…quasi un ansa, con poco di personale e comunque parecchio scontato…
    quello che ci regala Ubaldo è un pezzo più originale, che difficilmente avrebbe doppioni…c’è modo e modo di fare giornalismo, noi però non vogliamo solo una mera cronoca dei fatti, ma vogliamo un pezzo appassionato, ricco di spunti e con fatto e commento mischiati! enzo biagi docet in questo…

  8. angelica scrive:

    off topic:
    Thomas piu’ che giornalismo, a me, il tuo pezzo sembra un comunicato stampa.

    Io non sono giornalista e non sono neanche scrittrice (in genere con le parole ci litigo e vincono loro) pero’ sono invece una lettrice.

    E come lettrice rivendico il diritto di leggere un pezzo fino alla fine, di annoiarmi dopo aver letto un po’ oppure di saltarlo a pie’ pari.
    Per farla breve, almeno qunado quando leggo comando io.
    Se poi un giornalista vuole scrivere per se stesso, si accomodi pure, ma per quel che mi riguarda non lo leggo, anche perche non vuole essere letto, vuole solo scrivere.
    Tra l’altro qui rischiamo di far diventare i commenti di un blog di tennis una dissertazione sulle tecniche di giornalismo. E ne so troppo poco anche per essere incompetente (battuta rubata a W.Aleen)

    in topic
    a qualsiasi tesserato di una federazione sportiva (sia atleta, che ufficiale di gara) e’ vietato scommettere.
    Buffon pure ha passato i guai (e non so se e’ ancora in corso l’indagine) per aver scomesso sul calcio inglese (cosi’ dice lui)

    Pero’, pero’ pero’, secondo me, non si puo’ dare la stessa condanna a chi ha scommesso per ‘divertimento’ e a chi a scommesso su partite truccate per incrementare il proprio conto in banca etc. etc.

    Insomma sono del tutto contraria nel radiare a vita sia un atleta per aver commesso un ingenuita’
    Qui si rischia di fare come per certe trovate geniali della ‘guerra’ alla pirateria musicale:
    se ti scarichi un mp3 rischi anni di galera oppure multe a 5 zeri
    Ci vuole proporzione nel giudicare i vari casi.

    E poi se l’atp vuole dare un segnale serio, be’ secondo me, non e’ proprio questo il modo.

  9. alessandro scrive:

    @ matteo B

    concordo in pieno,e poi non capisco a che serva un’esercizio cosi di bella calligrafia fine a se stessa

  10. Simone scrive:

    Non voglio essere partigiano, ma il pezzo di Ubaldo è bellissimo. Ti faccio i miei complimenti piu’ sentiti. Ciao

  11. M.G. scrive:

    E’ chiaro che Di mauro sia solo una vittima inconsapevole. Se faceva parte di organizzazioni, o sapeva di match truccati, sicuramente non si sarebbe registrato a suo nome, ne tantomeno avrebbe scommesso 15-20 € :D . Ha scommesso su alcuni match per divertimento, come molti fanno, me compreso :)

  12. Joey scrive:

    Ci sono delle regole, vanno rispettate. Un giocatore professionista sa cosa può e cosa non fare, non si possono trovare scuse del tipo era in “buona fede”, Di Mauro ha infranto una regola e lo ha fatto in maniera cosciente, perchè sapeva che non era consentito. Che poi sia un piccolo pesce in un mare di pescecani non c’è dubbio, che passerà per il capo espriatorio neanche.

  13. M.G. scrive:

    Quoto, quello di T.Y. te fa addormentà, quello de ubaldo coinvolge… Come diceva qualcuno, “impariamo a riconoscere le categorie” :)

  14. anto scrive:

    Conosco personalmente Alessio, e in questo momento scrivere di lui mi è molto difficile. E’ un ragazzo splendido, una persona generosa e meravigliosa, un autentico professionista. Serietà, abnegazione, umiltà, coraggio, sincerità, sono solo alcune delle splendide qualità di questo ragazzo, sempre bistrattato con l’etichetta del pallettareo ma capace di raggiungere il best ranking al n° 68. Non me ne vogliano i più, mi sarei aspettato che nella rete dell’atp fossero caduti i nomi di giocatori italiani molto chiacchierati ultimamente, ma Mai ripeto Mai Alessio. Se ha sbagliato è giusto che paghi, ma ci sono delle attenuanti suo favore. Accidenti Puerta era dopato e lo hanno praticamente perdonato. Non vorrei che adesso si accanissero sul umile e bravo Alessio con cattiveria inaudita e ferocia da patibolo. Giù le mani da Alessio e mi auguro che la Fit faccia qualcosa per tutelare la sua immagine e la sua onesta professionale. Forza Alessio non mollare, stai per giocarti il match più importante della tua carriera!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  15. Joey scrive:

    In questo caso non si entra nel merito della persona che sarà senza dubbio come è stata definita, ma ha commesso un errore è inutile cercare di sminuire paragonandolo a Puerta. E’ un male molto italico quello di dire l’ho fatto ma quello accanto ha me ha fatto di peggio. Scusami ma la Fit cosa dovrebbe fare?? tutelare l’immagine?? su dai non scherziamo c’è un regolamento va rispettato punto.

  16. Avec Double Cordage scrive:

    @ anto

    mi dispiace ma il tuo urlo di “giu le mani da Alessio”, non è giusto che venga tenuto in considerazione. Con le dovute premesse (se è vero che ha confessato etc.) Di Mauro va punito e come, in questo caso non vale neanche l’argomentazione di angelica che fa il paragone del P2P. Quella del P2P è semplicemente la lotta di giganti che non riescono a stare al passo dei tempi dopo aver scoperchiato il vaso di pandora digitalizzando musica e film con l’introduzione di cd e dvd, in questo contesto vengono sempre confusi diritti d’autore e copy right che non sono la stessa cosa e comunque non ha senso negare la realtà per amore conservatore, la rete esiste e certe forme d’espressione possono e devono esservi veicolate ne consegue un cambiamento di sistemi comportamentali ed economici che non possono essere bloccati da regolamentazioni. Per fare un esempio drastico nessuno si è mai messo in testa di far comprare solo il pane in busta perchè lo si può fare in fabbrica, se ti piace il pane te lo puoi comprare anche dal panettiere come la musica dal vivo, o telo puoi fare a casa, ma dopo questa escursione astrusa vedo di tornare al topic.
    Insomma un tennista professionista che ha scommeso sul tennis, sia esso un pesce piccolo ingenuo o un delinquente vero va comunque squalificato per un periodo che ne intacchi la carriera in modo considerevole (a mio parere 5 anni) in questo non ci deve essere distinzione. Per l’ulteriore sanzione finanziaria poi si può essere più clementi con uno che ha commesso una stupidagine, ma la squalifica ci vuole, tra l’altro ci vuole per tutti che hanno agito in tal modo non solo per uno, altrimenti è ridicolo.

  17. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Un ultimo commento sulle…tecniche di giornalismo (come le chiama Angelica, abbastanza opportunamente). Il titolo di Yancey mi avrebbe fatto beccare una querela nel caso Di Mauro non venisse mai indagato e condannato. Io ho scritto “convocato”. E’ diverso. Molto. I maestri di giornalismo che ho avuto hanno provato a insegnarmi quanto segue: “Mai mettere in un sottotilo o in un occhiello: Ecco le dichiarazioni di…: No, si aprono le virgolete e si mette la dichiarazione più interessante”. Titolo e sottotitoli sono fatti per catturare l’attenzione dei lettori in mezzo a mille titoli, e ogni giorno ci sono mille titoli. Se ogni giorno leggessimo in 1.000 titoli: ecco qul che ha detto Prodi. Berlusconi ha parlato così,Ecco quel che pensa Schumacker, Jane Fonda la pensa diversamente…buona notte, addio giornali.
    Su come scrivere l’articolo, poi è chiaro che ognuno ha le sue …tecniche. Però se io vado inviato in un posto, o scrivo un commento, devo differenziarmi un minimo da una notizia d’agenzia, altrimenti il mio editore mi dirà: Caro Scanagatta non abbiamo bisogno di lei, perchè dobbiamo pagarle uno stipendio, le spese per le trasfret, prendiamo le agenzie, l’Ansa, le veline di Stato … Ora non ho tempo invece di commentare cosa hanno scirto i giornali oggi: ma repubblica titola “Povero Tennis, è senza pace, Haas avvelenato In Davis” a tutta pagina, e poi La Germani accusa: così i russi vinsero a Mosca”.
    La Germania, capito? E La Gazzetta: Haas e Becker tedeschi avvelenati su cinque colonne con sottotilo Tommy fu drogato in Davis? Boris lotta per la figlia in famiglia”.
    Vabbè, poi il sensazionalismo lo faccio io. E sento dire che il gruppo dei tennisti aretini vorrebbe querelare questo blog per …non so ancora cosa. Beh, chi vivrà vedra…

  18. egizio scrive:

    Angelica, non è vero che litighi con le parole. Scrivi alla grande…e tu lo sai!:-)
    Comunque Thomas, in un mondo dove conta molto l’apparire che l’essere, quindi conta molto più la forma che la sostanza, è fondamentale saper “sedurre” e convincere per sopravvivere, in ogni campo. Anche in quello giornalistico. Perciò, devi vedere l’articolo (possibilmente con qualche notizia all’interno) come un prodotto.
    Anche se ti posso assicurare che recentemente ho fatto tradurre degli articoli da giornali russi e ti dico che scrivono molto sobriamente.. come piace a te

  19. alenar scrive:

    Il caso Di Mauro mi sembra davvero emblematico: nei termini fin qui noti si tratta semplicemente della leggerezza colposa di un professionista poco attento.
    L’ingenuità di un conto aperto a proprio nome, poche migliaia di euro di movimento dovrebbero consigliare una squalifica di 6 mesi, a meno di non volerlo usare come capro espiatorio per dare un segnale forte.
    Però l’esempio si presta benissimo ad una lettura più approfondita: un tennista professionista trentenne, che ha vissuto la carriera sempre intorno al nr. 100 del ranking, senza acuti e con montepremi relativamente scarsi, rappresenta il prototipo del giocatore a rischio, che può cadere nella tentazione dellla scommessa facile o truffaldina.
    Magari si parte giocando pochi euro come Di Mauro, giusto per divertirsi; poi inevitabilmente, dopo anni di frequentazione, allenamenti in comune, amicizie con colleghi e altri addetti ai lavori, arriveranno le confidenze tipo: sai domani non so se riesco a entrare in campo, mi sa che perdo facile anche se sono favorito, non mi reggo in piedi, soffro di una fascite fastidiosa…
    Notizie riservate che corrono negli spogliatoi: perchè non sfruttarle? Si può tranquillamente alzare la posta in palio, dando fiducia al confidente.
    Sia chiaro, non mi riferisco a Di Mauro, chiamiamolo mister x: si tratta in questi casi di insider trading, centinaia di scommettitori professionisti, l’ho letto anche in questo sito, campano origliando queste notizie.
    Si può parlare di comportamento illecito? Di divulgazione di notizie riservate? Di dolo, truffa o imbroglio? A mio avviso siamo su una border line pericolosa, perchè andando oltre troviamo a quel punto organizzazioni malavitose che “comprano” le partite, convincendo i giocatori a vincere o a perdere sotto ordinazione…
    Rimane l’aspetto numerico: in un global sport come il tennis, quanti sono i professionisti tipo mister X da controllare perchè non incorrano in tentazione o peggio nelle mani di personaggi pericolosi? E’ ovvio che Federer non si venderà mai una partita; ma credo neanche Del Potro, per citare un giovane in ascesa. Rimangono 50, 60 giocatori non di più, alcuni già chiacchierati e conosciuti dagli scommetitori abituali.
    Se ci fosse la volonta politica della federazione di andare a fondo alla questione, basterebbe un gruppo ristretto di investigatori e nel giro di un anno il fenomeno verrebbe arginato.
    Sarà impossibile evitare singoli casi di imbroglioni e taroccatori, ma l’idea serpreggiante di un mondo del tennis con un tasso di illegalità e di truffe simile a sport storicamente “chiacchierati” va affrontata subito e con fermezza.
    Bastano pochi episodi per minare la credibilità di un intero movimento.

  20. chloe de lissier scrive:

    Thomas… Thomas… ma perché vieni a questo processo di Biscardi? Qui si fanno gli scub. Vogliamo la moviola in campo e anche negli spogliatoi.

  21. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Chloe, aiutami ad interpretare il tuo pensiero e, magari, consentimi di chiederti… se davvero la pensi come sulle prime mi pare di capire …perchè tu ci vieni. Tutto mi pare, a confronto con la realtà della stampa quotidiana _ leggi i giornali di oggi, anche qui in rassegna stampa appena Daniele la inserirà _ fuorchè qui si faccia del sensazionalismo… sgubbiano. Ma magari mi sbaglio io…e tu troverai certamente siti più seri e attendibili…

  22. Avec Double Cordage scrive:

    alenar sono perfettamente d’accordo, se qusta piaga c’è bisogna stroncarla… subito bisognerebbe dire, ma se ci fosse davvero (e solo tramite un indagine “undercover” lo si può sapere) è chiaro che il ritardo sarebbe grande, altro che subito.
    In una cosa non sono d’accordo, una simile stupidagine non può essere punita con una sanzione di 6 mesi, sarebbe il segnale sbagliato, mi dispiace ma tutti quei professionisti che hanno scommesso sul loro sport vanno squalificati per ca 5 anni. Se poi non sono cosi pochi possono sempre farsi sponsorizzare da qualche agenzia di scommesse e farsi il loro tour, cosi poi si scommette su chi ha scommesso su chi altri ha scommesso su chi perde per primo il servizio con quattro doppi falli e tre let, sai che spettacolo…

    chloe la moviola in campo c’è gia, invece negli spogliatoi a quanto pare un pò più di etica non farebbe male, visto che ci sono un sacco di illazioni ma nessuna denuncia o confessione da parte di idoli ed eroi.

  23. teo_82 scrive:

    Intervista molto interessante su Datasport a Cino Marchese

    http://germania2006.datasport.it/leggi.aspx?id=4688784

  24. Alessandro Nizegorodcew scrive:

    Io credo che Alessio sia stato poco attento e abbia dunque sbagliato, ma questo non centra nulla con il problema scommesse di cui tanto si è parlato in questi ultimi mesi. Bisogna secondo me fare attenzione a non fare confusione. Ciò accaduto nell’incontro, ad esempio, davydenko vassallo, è tutta un’altra storia. In quel caso si parlerebbe di giocatori che si accordano o di un giocatore che perde volontariamente e tutte le conseguenze economiche che questo comporta. In questo caso parlaimo di un tennista che ha scommesso su alcune partite di un torneo che non ha nemmeno lui stesso disputato, mettendoci 15 euro e tra l’altro perdendo. Credo che la malafede in questo non ci sia e che 5 anni siano una pena esagerata, di molto. D’accordo con chi parla eventualmente di 6 mesi, perchè comunque ha infranto delle regole. Le regole saranno anche regole ma come in tutto, legge compresa, va usato il buon senso. Io credo che l’Atp potrebbe usare Alessio ed altri, perchè secondo me ne usciranno altri, come capro espiatorio, facendosi bella agli occhi di tifosi, appassionati ed addetti ai lavori come ha fatto col doping, per il quale vengono squalificati, ogni tanto, gocatori oltre la duecentesima posizione

  25. teo_82 scrive:

    Allora, se l’ATP vuole applicare alla lettera le regole credo che ce ne siano almeno 600/700 da squalificare tra match combinati, quote aggiustate e gente che scommette semplicemente anche cifre molto basse o che ha un conto on-line anche solo per giocare a poker.

    E’ GIUSTO che Di Mauro venga sospeso(decisione tra l’altro quasi ufficiale credo) perchè la sua è stata un’ingenuità ma è una cosa che non si può fare. Di Mauro peraltro ha sempre scommesso quote bassissime e il suo conto è addirittura in rosso.

    L’ATP però pare lo squalificherà addirittura per 3 anni(fonte Eurosport), dimostrando che, col n.124 del mondo, vorrà usare la mano pesante ed usare il siciliano un pò come capro espiatorio dandogli una pena esemplare. Anche perchè De Villiers, dopo tutte le fesserie che ha combinato da quando è alla guida dell’ATP, con questo scandalo si gioca probabilmente quel poco di credibilità che gli rimane

    Penso che per chiudere definitivamente questa sfilza di mezze confessioni nelle quali in realtà non si confessa un bel niente(l’ultimo è stato il ceco Hernych stamattina)la cosa migliore che l’ATP possa fare è pubblicare questa benedetta lista di match sospetti(Davydenko, Vassallo e Volandri sarebbero i tre più presenti in questa lista, fonte sempre Eurosport)in modo da inchiodare i giocatori dinanzi alle loro responsabilità.

  26. enrico.albertini scrive:

    Tre anni di squalifica per Alessio di Mauro. Se non riceverà uno sconto di pena, una carriera finita.
    Pur rispettando qualsiasi decisione, sembra proprio che all’Atp sia mancato il buon senso. Aspettiamo le evoluzioni di questo “scandalo scommesse”, ma se per un’infrazione così lieve segue una punizione così elevata, si corre il rischio di vedere molte squalifiche, soprattutto dopo la 50esima posizione. Non so cosa stia passando per la testa di altri tennisti, moltri probabilmente avranno scommesso sul tennis.
    E - non certo benvoluto - ci sarà l’effetto boomerang dell’informazione sportiva che si getterà sul caso, con poche conoscenze e con molta fretta di scrivere. E a volte con poca correttezza professionale, come dimostra il modo in cui sportitalia ieri ha citato questo blog, da cui prendeva spunto. Ma su questo, se vorrà, ne parlerà Ubaldo o chi per esso.
    Brutte notizie quindi. C’è il rischio di una valanga, scatenata da una un urlo- Di Mauro - molto piccolo.

  27. paolo scrive:

    Per chi ha giocato qualche volta un evento in live su betfair sa che i sospetti di combine su Davidenko, vassallo arguello e qualche altro tennista sono in realtà delle certezze (Gli andamenti di mercato seguono una regola ben precisa e solo piccole variabili come l’intervento del fisioterapista possono cambiarli), altri sono frutto della paranoia, altri ancora da verificare. La cosa più strana di tutto ciò e che l’atp e Betfair non abbiano già individuato ed interrogato le persone aventi i conti scommesse ingrassati enormemente sulle partite incriminate. Quello che si è fatto invece è alimentare il gossip dello scandalo; ogni giorno escono dichiarazioni nuove, alcune davvero inverosimili (eschaucher-nadal non può essere mai una combine a meno che anche nadal non ne fosse a conoscenza) e magari, ciliegina sulla torta si darà in pasto all’opinione pubblica un malcapitato tennista siciliano (quindi mafioso per banale sillogismo) che ha scommesso due lire su qualche partitella.

  28. john john scrive:

    credo che ci sia un solo modo per uscire dagli equivoci, studiare un modo per rendere impossibile o quasi o ancora poco conveniente scommettere sul tennis; il rischio che si sta correndo è grosso: se il tennis perde credibilità perde tutto
    riguardo a di mauro sono arciconvinto che sia un ragazzo onesto e in buonafede ma questo non lo giustifica affatto: un tennista non può scommettere sul tennis e mi meraviglia che lo abbia fatto e ancor di più della leggerezza di chi gli sta vicino, parliamo comunque di un professionista e poi, signori, con i soldi che i tennisti guadagnano sinceramente le scommesse non hanno senso, siamo seri
    siamo alle solite noi italiani: esistono delle regole e devono essere rispettate
    un pensiero caro a kuerten, splendido esempio di sportivo e di fratello affettuoso e generoso verso i più sfortunati

  29. albi scrive:

    Stavo per inserirmi nella scia dei commenti quando ho letto la notizia che Di Mauro è stato squalificato per tre anni e la prima cosa che mi è venuta in mente è che nello sport o si tappano occhi, orecchie e naso o partono lancia in resta…..sinceramente la pena avrebbe dovuto essere commisurata con il reato qui mi sembra che abbiano punito un furto di caramelle come se fosse una rapina a mano armata.
    Suvvia, puniscono il doping accertato con pene molto più lievi, qui al massimo si può parlare di scarsa deontologia professionale e mettono fine alla carriera professionistica di un giocatore.
    Vuoi vedere che per la morale comune è più accettabile uno che si dopa di uno che scommette?

  30. flexible scrive:

    ubaldo ascoltami. Sintetizzo tutto l’annoso problema Di Mauro, Giornalismo, prodotto, sensazionalismo con una Lectio Magistratis.
    La voilà:

    Di Mauro è colpevole. Punto. Condannatelo a giocare per due anni solo sull’erba. Ecostringetelo a scommettere solo sulla sua vittoria.

    Semplice.

  31. pibla scrive:

    Leggo che Di Mauro sarebbe stato squalificato per tre anni!!! Puerta recidivo per doping due anni e Di Mauro per un conto on line a suo nome con spostamenti, a quanto pare, di pochissime decine di Euro tre anni, direi che ogni ulteriore commento è superfluo….

  32. marino41 scrive:

    Come al solito i pesci piccoli vengono bastonati.
    Su Eurosport news danno Alessio di Mauro squalificato per 3 anni!!!
    Capisco che abbia sbagliato,ma 3 anni sono troppi..
    A meno che abbiano scoperto qualcosa di importante,ma ne dubito…
    Allora Puerta doveva esser messo al rogo!!!
    Beffa finale siamo proprio noi italiani che gli abbiamo dato piu’ wild card per giocare i primi tornei….

  33. marino41 scrive:

    Nota finale..scrivono che sembra siano coinvolti altri giocatori italiani…..
    Chissa’ dovre andremo a finire…

  34. lucky71 scrive:

    Alessio Di Mauro squalificato per tre anni, per aver scommesso anche su incontri di tennis dal prorpio conto su un sito internet. Complimenti all’Atp, di mauro sicuramente ha le proprie colpe, ha peccato quantomeno di leggerezza, ma pensare che il problema scommesse si risolva prendendosela con Alessio mi sembra assurdo.
    Se un giocatore vuole fare il furbo il conto, ovviamente, lo apre non con il prorio nome. Inoltre si penalizza maggiormente un giocatore beccatto a scommettere cifre modeste su incontri di tennis, rispetto ad altri trovati positivi (canas e puerta in primis) che grazie anche a questi aiuti illeciti hanno milioni di euro in premi ed sponsorizzazioni.
    SONO SCONCERTATO.

  35. Francesco Rossi scrive:

    Sono sicuro della buona fede di Alessio, ragazzo umile e sincero, tennista operaio come pochi.
    Lo ho conosciuto l’anno scorso al challenger di Napoli (dove arrivò in finale) e posso assicurare che è un uomo stupendo.
    Detto questo, non posso non sottolineare la sua estrema ingenuità. Sapeva che uno sportivo professionista per non andare incontro a sanzioni non deve scommettere. E lui l’ha fatto.
    Speriamo che se la cavi.

  36. bob scrive:

    vergogna all’ ATP se e’ vero che hanno comminato 3 anni a un giocatore 30enne (=fine carriera) per un fatto cosi’ veniale. Non dimentichiamoci dei dopati argentini che vengono riammessi in anticipo nel circuito….

  37. anto scrive:

    Voglio fare un paragone per quanto concerne il mitco Alessio. E’ come paragonare un piccolo negoziante di caramelle, che ha dimenticato di fare uno scontrino fiscale ad una bambina che ha comprato un ciupa ciupa, al crak del gruppo Parmalat che bruciato migliaia di migliaia di risparmi ai poveri azionisti. Di Mauro avrà giocato qualche euro, anche scommettendo sul tennis, ma in maniera assolutamente cristallina, senza rendersi conto della benchè minima leggerezza, e noi lo vogliamo crocifiggere per questa inconsapevolezza………ma non non è possibile un ragazzo del genere, non merita un linciaggio morale, non lo merita perchè è davvero innocente e la sua unica colpa è quella di essersi trovato al posto sbagliato nel momento sbagliato quando il tennis ha bisogno di un capro espiatorio. Non posso dimenticare quando al challenger di Genova, con incredibile umanità, questo ragazzo scambiava alcune palline con dei bambini, e si leggeva negli occhi la sua incredibile felicità a veder i suoi piccoli tifosi entusiasti per quella piccola opportunità che il grande cuore di Alessio regalava a questi bimbi. Ma vogliamo condannare una persona del genere, sempre gentile e disponibile con tutti, grande professionista e grande uomo. Ma chiedete a tutti gli organizzatori dei challenger italiani chi è Alessio Di Mauro, e vi risponderanno una persona splendida che se anche l’order of play lo sfavorisce, mai e poi mai si lamenterà, ma si impegnerà senza tirarsi indietro!

  38. Stefano Grazia scrive:

    Onestamente non capisco perchè Thomas si sia impegolato (per caparbio puntiglio e amor proprio?) in questa diatriba, proprio lui che fino ad oggi si è fatto ammirare per stile e profondità di pensiero (che poi si possa non essere d’accordo o lo si possa accusare, come io ho fatto su Genitori & Figli, di andare fuori tema è un altro discorso, ma Thomas Yancey sa scrivere, eccome… Lui qui forse ci vuole dire che il saper scrivere ha poco a vedere col giornalismo, che lui intende il giornalismo semplicemente come una Divulgazione di notizie…E’ vero quel che dice Angelica, che il suo sembra un comunicato stampa, ma a me è sembrato anche uno di quegli articoli che si scrivono sui giornali americani e che s’insegnano alle Scuole di Giornalismo, quelle coi cinque Dabliu (What,When,Who, Where, Why e non so in quale ordine). Credo che il suo punto fosse questo e che poi ad un comunicato stampa così ognuno potesse dare la stura ai suoi commenti usando lo stile che voleva… Scrivo queste cose non perchè mi trovi d’accordo con lui ma perchè mi lasciano un velo di fastidio le accuse (A LUI!) di non saper scrivere… Certo, anche Ubaldo vorrà poi scrivere come cavolo gli pare… A me piace pensare che magari sui titoli si sofferma ma per ilresto scrive a ruota libera, come gli viene, ed è per questo che il suo stile, a getto, discorsivo, a me piace…Diverso da quello di Tommasi (più giornalistico e conciso) e di Clerici (più letterario) ma con uguale forza e capacità di attrazione…
    A parte ciò avete letto? Il Blog di Ubaldo è citato da si.com, nella Rubrica di Jon Wertheim…

  39. anto scrive:

    E’ appena arrivata alla ns redazione di http://www.tennisteen.it la tragica notizia che Alessio Di Mauro è stato squalificato per tre anni e multato per una somma equivalente a 100.000 euro. Ogni commento è superfluo…….

  40. Stefano scrive:

    Sono un po’ perplesso su quanto successo oggi.

    L’ATP ha fatto bene a darsi una mossa, convocare ufficialmente un giocatore cominicia ad assomigliare a qualcosa di simile ad una posizione.
    D’altra parte, se squalifichi ogni scommettitore per tre anni, mi sa che presto avremo tanti nuovi top 100 :-)

    Di Mauro è stato un fesso, si è fatto beccare con le mani nella marmellata e merita di essere punito. Ma sono convinto che l’ATP userà la mano leggera se Alessio deciderà, diciamo così, di sciogliere la lingua.

  41. Giovanni Di Natale scrive:

    Ho letto tante cose. Alcune vere, altre meno. Mi permetto di aggiungere un paio di precisazioni. La prima riguarda il regolamento dell’Atp. Ahimè è scritto chiaramente che non si può scommettere, nè sollecitare scommesse. E questo vale sia per i giocatori che per i coach e gli uomini dello staff di un tennista.
    Per l’Atp scommettere è corruzione. La sanzione massima è tre anni e 100 mila dollari di multa.
    Altra precisazione. Dubito che Alessio possa “sciogliersi la lingua” per ottenere una riduzione della pena. Non ha truccato sue partite, nè è coinvolto in scommesse su incontri sospetti. Cosa dovrebbe dire? Che forse, e ribadisco forse, c’è tizio che scommette? Penso che l’Atp già sappia chi sono i sospettati.
    Condivido con chi ha scritto che Di Mauro rischia di essere il perfetto capro espiatorio di una situazione che scotta. In fondo fateci caso (e qui parlo da palermitano) è italiano, anzi siciliano, gioca tanti tornei challenger, è intorno alla centesima posizione. Praticamente è un modello perfetto da squalificare “a vita”… perchè così sarà se fossero confermati i tre anni.

    Nessuno ha inoltre sottolineato la posizione della Federtennis. Allego ciò che ha dichiarato la Fit sulla vicenda. Prima ha evidenziato come Alessio «non ha mai scommesso sui suoi match e per di più non ci ha nemmeno guadagnato, anzi ci ha pure perso…». Poi, però, viene sottolineato come “non è escluso, una volta che ci arriverà l’informativa Atp, che Di Mauro subisca anche sanzioni italiane”.

  42. anto scrive:

    Ad un giornale di Praga Hernich confessa di essere stato contattato per perdere un incontro a Mosca contro un italiano, incontro che poi lui invece ha vinto….

  43. anto scrive:

    Ci sono giocatori di serie A che sono stati condannati a tre mesi per aver scommesso sulle partite di calcio, e Di Mauro viene condannato a tre anni, SCANDALOSO!

  44. MAURIZIO scrive:

    è UNA VERGOGNA!!! ATP ASSOCIAZIONE RIDICOLA!!! VERGOGNOSO!!!
    Alessio ha sbagliato perchè non ammette ignoranza….. pero deve essere punito con una piccola multa E BASTA!!!! è UNA VERGOGNA!!!!!

  45. Michele Fimiani scrive:

    Per Chloe e Thomas:
    Mi dispiace permettermi di dare dei giudizi perchè sicuramente sono molto più giovani di voi, però probabilmente non sapete cosa vuol dire GIORNALISMO.
    Come ha precisato Ubaldo, come tutti i giornalisti lui viene pagato non per riportare le notizie Ansa, ma per rielaborarle, ovviamente col suo stile personalissimo, e dare loro il taglio che ritiene più opportuno.
    Uno può essere in acoordo o meno con quanto scrive una persona che dà un’opinione. Maq è leggendo le opinioni degli altri che ce ne facciamo una nostra.
    Perchè ai licei ci tediano con letture critiche sui vari promessi Sposi, Divine Commedie e non si limitano a farci leggere i testi?
    Perchè solo leggendo le critiche si va veramente a fondo nelle questioni e ci facciamo delle opinioni.
    Ad esempio con i vostri punti di vista, potrebbero abolire i telecronisti di tennis e mettere una voce elettronica che si limita a dire i punteggi…
    Mi sembra che ormai la vostra sia una battaglia personale (anche abbastanza incomprensibile) nei confronti di Ubaldo forse dovuta al vostro orgoglio ferito non si sa da cosa.
    siccome non credo che ogni volta che accendete il computer automaticamente questo blog si insinui sul vostro schermo, se pensate di meritare qualcosa di più elevato cercatelo. Se lo trovate…
    E’ vero, a volte la qualità dei commenti (primi fra tutti i miei) non è eccelsa, ma quando le persone che partecipano sono 2000 al giorno può capitare.
    Però non credo si possa chiedere di più a un blog di tennis che ospita articoli di Ubaldo, Tommasi, Marchese etc.
    Io personalmente, e non so se sono l’unico, sono stanco di leggere attacchi gratuiti quando invece sono alla ricerca di opinioni sull’argomento del giorno!

  46. Nikolik scrive:

    Ma, mi chiedo, è stato solo interrogato? Come fanno ad avergli dato già 3 anni? Senza farlo difendere, senza processo, senza avvocato? Mah…

  47. Stefano Grazia scrive:

    scusate, ma se invece di di mauro fosse stato un cecoslovacco di nome Gregori Samsa che cosa avreste detto? Prima di starnazzare aspettiamo di vedere se vi sono altri nomi implicati e se la legge è uguale per tutti… coscienza civile, sanzione, certezza della pena…la certezza della pena è imprescindibile, anto, proprio tu… se quella era la pena quella deve essere…la cosa grave è semmai che l’abbiano beccato solo adesso perchè c’è tutto sto can can… Poi,certo, Alessio è sicuramente onesto e un ragazzo d’oro MA allora sono co…oni i suoi che non gliel’hanno mai spiegato…. E sono d’accordo che Puerta non merita gli articoli e le foto sul Blog quando rientra dopo due squalifiche e che il doping debba essere punito o regolarizzato e guarda,mettiamoci pure che l’ATP deve informare e comunicare meglio, ma qui non ci piove: se c’è scritto che a scommettere ti becchi tre anni e 100.000 $ di multa e ti beccano, non ti puoi lamentare, puoi dire tutt’al più che non lo sapevi… però adesso cosa succede a Nadal,Ferrero e non so chi, è vero che scommettevano anche loro?

  48. Enzo Cherici scrive:

    A me questa squalifica di tre anni a Di Mauro sembra veramente ridicola. Se l’ATP pensa di dare una risposta alla piaga scommesse con provvedimenti di questo tipo vuol dire che siamo proprio alla frutta. Anzi, all’ammazzacaffè!
    Avrei poi una domanda per voi tutti. Preciso: non polemica, ma proprio per capire. Io sono Federer (voglio buttarmi giù oggi…) e mi gioco 20 euro sulla vittoria di Volandri in uno sfigatissimo challenger in Ecuador. In che modo procuro un danno a qualcuno? So che è vietato, ma mi sfugge per quale motivo lo sia. Ripeto, siccome in questa annosa diatriba sento che mi sta sfuggendo qualcosa, vorrei cercare di capire meglio. Ringrazio in anticipo chi mi ci farà capire di più :-)

  49. tilden scrive:

    Credo che la lettera diffida dei tennisti aretini si spieghi con il fatto che altre tegole stanno per arrivare sulla testa di Federico Luzzi, mentre Bracciali sarebbe fuori gioco.

  50. Fede80 scrive:

    In molti commenti letti sopra, noto che si fà molta confusione tra il ‘caso’ Di Mauro, ed il caso di combine tra giocatori (peraltro a mio modo di vedere ben più grave!):sono due cose che non c’entrano niente.
    Se Di Mauro ha sbagliato, è giusto che paghi (bisogna essere obiettivi, dimenticando il tifo patriottico, che fà tanto calcio) secondo ciò che è previsto dalle regole.
    E’ chiaro che l’altro problema, quello più grosso, deve essere affrontato con lo stesso metro di giudizio (quindi con pene ben più severe!) e con serietà.
    L’Atp stà muovendo i primi passi, aspettiamo prima di affrettare i giudizi:e comunque ribadisco, Di Mauro non può esser usato come capro espiatorio per la storia delle combine perchè il suo caso è completamente diverso, è un’altra faccenda, anche se ci sono comunque di mezzo le scommesse……..
    Per quanto riguarda la durezza delle pene, Puerta era stato squalificato prima per 8 anni, e poi ne ha scontati solo 2, dunque sono solo indicative…….

  51. alessandro scrive:

    io sono uno dei molti a cui piace scommettere,e ha seguito le partite”chiacchierate” tanto che potrebbe stilarne l’elenco pressochè esatto

    l’anno scorso giocarono a tutte le quote il 2-0 di mathieu contro di mauro,che era fra l’altro fuori forma. Secondo me nulla si puo “imputare” al siciliano

    se si vuol parlare di italiani il nome giusto non è il suo. vedremo

  52. Ubaldo Scanagatta scrive:

    UNA DIFFIDA DI ALESSIO DI MAURO A CHI SOSTIENE SULLA STAMPA CHE SIA STATA EMESSA UNA CONDANNA NEI SUOI CONFRONTI E CHE LUI ABBIA FATTO APPELLO

    Amci del blog ho avuto problemi personali da affrontare tutto il giorno. Mi rimetto adesso al computer e vedo che molti di voi, per averlo letto sul sito di Eurosport, daNno per scontata una condanna che invece al manager di Alessio di Mauro e allo stesso Di Mauro non risulta affatto. Almeno, come scrive lui stesso… ad oggi.
    Nessuno può escludere, cioè, che possa arrivare una sanzione domani, ma è chiaro che non essendogli stata comunicata a lui, Alessio e i suoi legali non hanno nemmeno frapposto appello. Se una condanna arriverà e la sanzione dovesse essere giudicata troppo severa allora l’appello scatterà.
    Personalmente ho l’impressione che possa anche esserci stata una fuga di notizie (che, ancora una volta, non fa onore all’ATP), una precipitosa fuga di notizie anzi, e magari c’è stato chi si è spinto troppo oltre immaginando situazioni ipotizzabili ma non ancora ufficialmente verificatesi.
    Ecco la diffida che Alessio di Mauro ha comunicato a tutte le testate che hanno parlato di una sua condanna senza che l’ATP l’abbia comunicato nè agli organi di stampa nè a lui stesso. Il suo manager me l’ha inviata dopo le 22 stasera, quindi devo presumere che fino a quell’ora a Di Mauro non fosse arrivata alcuna comunicazione ufficiale.
    Oggetto: Diffida
    Il sottoscritto Alessio Di Mauro con riferimento alle notizie pubblicate dalla stampa italiana con la presente chiarisce che non è stato ad oggi sanzionato in alcun modo dall’ATP e di non essere assolutamente indagato dall’ATP né per alterazione di risultati di partite né per scommesse su partite alterate.
    Per l’effetto si invitano formalmente codeste testate giornalistiche a non dare seguito a voci diffamatorie infondate.
    Il sottoscritto dovrà querelare e fare oggetto di azione civile di risarcimento danni chi non rispetterà il suddetto invito.
    ALESSIO DI MAURO

    Io aggiungo qui soltanto, per ora, che Alessio Di Mauro non è stato l’unico italiano ad essere stato convocato ed ascoltato.

  53. Elisabetta scrive:

    mi dispiace molto per Guilherme , mi sento vicina a Guga ( ragazzo umanissimo prima che campione ) e alla sua famiglia .
    Per quanto riguarda il discorso Biagi-Ubaldo-thomas quando ho letto il commento di Angelica (molto carino) mi è venuto in mente il decalogo del lettore di Daniel Pennac (Come un romanzo)
    I DIRITTI IMPRESCRITTIBILI DEL LETTORE :
    1) Il diritto di non leggere
    2)il diritto di saltare le pagine
    3)il diritto di non finire un libro ( o un articolo)
    4) il diritto di rileggere
    5)il diritto di leggere qualsiasi cosa
    6)il diritto al bovarismo (malattia testualmente contagiosa)
    7)il diritto di leggere ovunque
    8)il diritto di spizzicare
    9)il diritto di leggere a voce alta
    10)il diritto di tacere

    Ubaldo per quel che può contare/valere la mia opinione hai tutta la mia stima . Davvero . A te e ai tuoi collaboratori grazie per il vostro lavoro .
    saluti a tutti

  54. marcos scrive:

    ringrazio giovanni perchè ha parzialmente risposto alla mia domanda del terzo post di questo articolo.

    “..è scritto chiaramente che non si può scommettere, nè sollecitare scommesse. E questo vale sia per i giocatori che per i coach e gli uomini dello staff di un tennista.
    Per l’Atp scommettere è corruzione. La sanzione minima è tre anni e 100 mila dollari di multa.”

    qualcuno sa quando è entrata in vigore tale norma? fa parte di un testo che riguarda tutti gli atleti impegnati negli sport olimpici? è retroattiva? l’organo giudicante fa parte dell’atp o è esterno?

    formulate queste domande, scrivo: considerare la scommessa al pari della corruzione mi pare un’aberrazione giuridica. a cui aggiungo: ignorare la legge non scusa dal punto di vista giuridico; da quello umano, però, le cose cambiano.

    il tennista che infrange una norma deve aspettarsi le conseguenze, a prescindere dal contenuto di questa norma e dalla pesantezza delle conseguenze. la legge è dura, ma è legge che convince solo se vale per tutti: anchio sono dell’opinione che se l’atp (o l’organo preposto) dovesse svolgere a tappeto indagini sui tennisti (o sul loro entourage) che hanno scommesso su incontri di tennis, in molti dovrebbero dedicarsi all’insegnamento nei circoli o nelle accademie, salutando l’attività agonistica.

    solo da qualche mese so che il tennista non può scommettere su incontri di tennis, naturalmente, su quelli che non lo vedono protagonista in campo: prima di sopot, pochissimi parlavano del problema delle scommesse e delle sue relazioni con eventuali combines. tra le cose di cui mi occupo, il tennis non è l’ultima: sarei curioso di sapere quanti tennisti professionisti, un anno fa, sapevano di non poter scommettere sul tennis…per non parlare degli anni addietro. o meglio: sarei proprio contento, ribadisco, se qualcuno mi dicesse quando è entrata in vigore la norma che vieta ai tennisti di scommettere sul tennis (o sullo sport in generale?).

    davydenko prima, ora alessio: entrambi, allo stato, non sono ufficialmente indagati (da quel che so). uno è russo ed uno è italiano; potrebbero anche essere australiani o belgi: non è questo il problema.

    sono, però, i primi della mia personale lista quanto a stima per capacità di lavorare, soffrire e sacrificarsi per questo sport. entrambi sono l’emblema per tutti coloro che, partendo da posizioni difficili, riescono, con una forza di volontà commovente, a ritagliarsi un avvenire pieno di soddisfazioni.

    entrambi, a quanto pare, non sono così appetibili dal punto di vista dell’immagine. entrambi così poco appariscenti. forse, così poco vendibili dal circo mediatico del tennis. se solo una minima quota delle ragioni di eventuali investigazioni sul loro comportamento dovesse esser mossa dalle considerazioni di cui sopra e, cioè, se dette investigazioni fossero anche solo in minima parte mosse dal loro scarso appeal, saremmo nuovamente di fronte alla terribile constatazione che questo mondo preferisce punirne uno, per educarne cento. preferibilmente, uno poco potente.

  55. Luigi Ansaloni scrive:

    Uhm, sono tornato poco fa da lavoro e vedo che questo blog è diventato una scuola superiore di Giornalismo…managgia, a saperlo prima risparmiavo i soldi e chiedevo lezioni a qualcuno che si crede tanto “alto” da poter venire a dare insegnamenti o suggerimenti su come, cosa e quando scrivere un pezzo degno di una grande firma…ma lasciamo perdere…quoto in pieno ciò che ha detto Michele Fimiani, tutto qui…

    Per quanto riguarda il caso Di Mauro, onestamente non mi cambia molto. Se fosse squalificato, non sentirò esattamente la sua mancanza dai campi da gioco. L’unica cosa che mi ferisce, mi deprime e mi addolora, e questo viene dal profondo del mio cuore, è che il mio sport preferito debba essere al centro di tante polemiche e vittima di tanto fango. Il resto, francamente, non mi sfiora minimamente.

  56. Avec Double Cordage scrive:

    …e vai di querela!
    Devo dire che i commenti di questo pomeriggio mi lasciano abbastanza perplesso, specialmente anto, che probabilmente deve conoscere Di Mauro personalmente per difenderlo dall’indifendibile (in tal caso posso capirlo ma non condividerne l’opinione).

    Io parto dal presuppusto che Di Mauro abbia ammesso di aver scommesso sul tennis, ora leggo che la sanzione è 3 anni di squalifica.
    Domanda, cosa c’è da querelare?
    Chi è che dice che lui è colpoveole di alterazione di risultati di partite né per scommesse su partite alterate? Dice di aver scommesso su delle partite, che cavolo ne sà se erano alterate o meno poi?

    E’ roba da non prendere sul serio dai.

    Meno male che ho trovato il commento di Stefano Grazia e anche quello di Giovanni Di Natale e Stefano.
    E’ vero che nel ambito ATP non stanno facendo una gran figura, ma questo non è nullla di nuovo basta vedere le sanzioncine per doping, anzi la mancante indagine a riguardo, perchè da quel che ho capito io le sanzioni sono cosi ridicole perchè non sono mai riusciti a provare il doping, ne con Puerta ne con Canas, al massimo l’uso di cocaina e cannabis per wilander e novacek e qualche altro festaiolo ma mica è doping quello e ci possono anche stare solo un paio di mesi li.

    Invece sono contento (non per il povero Di Mauro e i suoi vari colleghi ludici ingenui, anzi per loro mi disiace) di apprendere che la squalifica per scommesse è di 3 anni, sono meno dei 5 anni che sembravano giusti a me ma sono sempre meglio di 2. Che senso avrebbe vietare le scommesse ai professionisti se poi basta essere polli per dover solo saltare la stagione sul cemento?

    Invece ho letto argomentazioni degne del più bel campanile su questo blog, roba tipo “giocatori di serie A che sono stati condannati a tre mesi per aver scommesso sulle partite di calcio, e Di Mauro viene condannato a tre anni, SCANDALOSO” oppure vittimismo del tipo “Non dimentichiamoci dei dopati argentini che vengono riammessi in anticipo nel circuito….” ma voglio dire chi garantisce che Di Mauro non abbia scommesso, anzi pare averlo ammesso.

    Signore e signori apriamo gli occhi, non facciamo i poveri offesi, è vero è brutto che sia toccato ad un italiano, ma aspettiamo quanti saranno quelli che seguiranno, e speriamo in una composizione internazionale.

    Il paragone con chi ruba caramelle non quadra per nulla, piuttosto farei il paragone dell’impiegato che ruba nella propria banca, non conta nulla l’importo del furto, la regola è che i soldi in cassa non li devi portare a casa, se lo fai ne dovrai subire le conseguenze. Prima ancora di una cosa che riguarda la legge è una cosa che riguarda l’impiegato e il suo datore di lavoro, non ci può essere sconto sul fatto singolo, altrimenti sarebbe come un lascia passare. L’unica possibilità di una minima riduzione di pena è se l’indagato può aiutare a smascherare un danno molto maggiore del suo, ma a quanto pare non è il caso qui.

    Non si può parlare di capro espitorio in questi termini, semmai di poveraccio. Diventa capro espiatorio se non vengono anche puniti tutti gli altri professionisti che hanno scommesso.

    Non vedo nessun problema per il tennis se dovesse in un caso estremo sfoltirsi il ranking, significherà che ci saranno più giovani in classifica, non punire i colpevoli di infrazioni cosi ovvie anche se ingenue sarebbe la fine della credibilità del tennis.

    quello che ho letto della fit poi è come dire, da far cascare le braccia.

  57. Avec Double Cordage scrive:

    @Fede80

    mi dispiace non possedere la tua eloquenza e chiarezza, ma quello che dici è proprio quello che penso anche io, l’unica aggiunta la farei su Puerta 2 anni invece di 8. Lui si era beccato 5 anni poi perchè non si è riuscito a dimostrare tutto nei dettagli li hanno accorciato la squalifica, questo rimanendo benevoli, una cattiva lingua invece potrebbe affermare che si sono messi a trattare perchè sotto c’è dell’altro ancora.

  58. Ubaldo Scanagatta scrive:

    A chi fosse sfuggito faccio presente un altro aneddoto scritto da Cino Marchese su Jack Kramer. E’ stato inserito fra i commenti al suo stesso aneddoto su Panatta e Della Vida. Luca gli aveva chiesto qualcosa su il grande Jack, il tennista che Rino Tommasi (più anziano di me che non ricordo di averlo visto) considera il più forte di tutti i tempi anche se giocò fra i dilettanti, dominando, soltanto nell’immediato dopoguerra prima di passare professionista e diventare promoter. In quei due anni vinse tutto e batteva tutti con una superiorità impressionante (ho letto…). Un grande uomo…per quetso Cino ha scritto…beh, andate a vedere!

  59. john john scrive:

    riguardo agli aspetti giornalistici tirati in ballo in questo blog invito chi fa altri mestieri a impegnarsi in quelli e a non discettare su un’arte che non conosce e che neppure immagina quanto sia particolare, affascinante, (anche) pericolosa; e quanto impegno e tempo richieda; ubaldo è un gran professionista, il resto sono mere chiacchiere

  60. Nikolik scrive:

    Però ad un commento profondo come quello di Thomas, che ha seguito di pochissimo uno analogo di Roberto, anche se trattasi di commenti critici a questo blog ed all’operato di Ubaldo, non penso proprio che sia possibile rispondere come avete proposto, e cioè: ma che volete voi che non siete giornalisti, fatevi gli affari vostri e fate il vostro lavoro.
    Mi pare che Thomas e Roberto si meritino qualcosa in più, visto il grande contributo che continuano a dare. Ubaldo ha già risposto da par suo, posso dire anche io qualcosa?
    Amici, mio nonno faceva il giornalista. Oh, no, non certo al livello incredibile di professionalità di Ubaldo, Tommasi e Clerici, lui faceva proprio il redattore di provincia, della cronaca locale, lo ha fatto per quasi 40 anni. Lui era il tipo vecchio stampo, scriveva con la stilografica (ma chi la usa più?), il ricordo più nitido che ho di lui sono le sue mani, perennemente macchiate di inchiostro.
    Quando io avevo solo 8 anni, e lui quasi 70, e, anche se era in pensione da tempo, ancora si dilettava di scrivere un articoletto ogni tanto, si permise di criticare aspramente il centravanti della squadra di calcio della nostra città.
    Mal gliene incolse: mentre guidava la sua bianchina fu oggetto, da parte di una quindicina di energumeni, chiamatisi tifosi, di un fitto lancio di sassi e, purtroppo, anche di sputi e minacce assortite.
    Mi ricordo benissimo che, appena tornato a casa, mentre beveva un bicchieretto di orribile sambuca liscia, evidentemente per riprendersi dallo spavento, fu raggiunto da una telefonata di un suo collega della redazione, evidentemente preoccupato delle sue condizioni di salute. E, altrettanto bene, mi ricordo cosa disse, come prima cosa, al suo collega, per telefono, nonostante lo spavento e la sambuca: ma ti rendi conto di quante persone devono aver letto il mio articolo? Erano almeno in quindici…
    Insomma, il vecchio pazzo, anzichè preoccuparsi della sua incolomità, era, sotto sotto, felice di avere destato così interesse con il suo articolo.
    Devo dire, oltretutto, la verità: aveva anche ragione sulle qualità del centravanti che, in effetti, a fine stagione venne allontanato con pochi ringraziamenti, con sole due reti all’attivo in tutta la stagione.
    Ebbene, Thomas, Roberto ed altri critici di Ubaldo e di questo blog, vi faccio un appello: se volete punire Ubaldo, fatelo con il vostro silenzio, è sufficiente non commentare l’articolo che disapprovate. E’ la peggiore punizione per un giornalista: l’indifferenza. Questo ho capito da mio nonno.
    Ubaldo, che, come tutti i giornalisti ha un’unica paura, quella di perdere i propri lettori, che, alla fine, sono la sua principale ricchezza, capirà se un suo articolo raccoglie meno di dieci commenti. Capirà, eccome, e si adeguerà, capirà che disapproviamo.
    Ma il fatto di abbandonare il blog, di non leggerlo più, di non partecipare con i propri commenti agli articoli che, invece, piacciono e stimolano contributi ed approfondimenti, mi sembra proprio una decisione, senz’altro legiittima, visto che siamo uomini liberi, ma ingiusta.
    Non tanto ingiusta per Ubaldo, ma per me, che leggo tutti con piacere. Ingiusta nei confronti degli altri lettori.

  61. SuperMac scrive:

    E’ bello vedere come ci sia tanta gente pronta a sparare giudici definitivi sulle persone senza neanche avre la certezza di quanto sia relamente accaduto!!!

    Di Mauro verrà squalificato? Boh, non lo so, forse si o forse no, però mi sembra presto per condannarlo sulla pubblica piazza come qualcuno sta facendo.

    Dalle notizie che si hanno sembra solo che Alessio sia uno scommettitore (come tanta gente del resto, e non c’è nulla di male in questo visto che le scommesse in Italia sono legali) e che abbia commesso la leggerezza di scommettere su partite di tennis (questo sarebbe l’unico errore che avrebbe commesso).

    Non mi pare però che lo si accusi di aver comprato o venduto partite, quindi collegarlo allo scandalo scommesse che sta mantando nell’ultimo periodo è assolutamente fuori luogo!!!

    Ha (o meglio, avrebbe) semplicemente infranto una regola interna dell’ATP, e quindi se ciò fosse appurato, sarebbe giusta una squalifica: i 3 anni (con multa di 100000 $) di cui si sente parlare appaiono però francamente esagerati, visto peraltro che per chi si dopa (Puerta, Canas e compagnia bella) le pene sono state molto ma molto meno pesanti.

    Speriamo solo che Alessio non finisca per essere il capro espiatorio da dare in pasto all’opinione pubblica per dimostrare che l’ATP si muove contro le scommesse!!!!!

  62. anto scrive:

    No Nikolic,le tue argomentazioni fanno acqua da tutte le parti. Non è vero che Ubaldo ha paura di perdere lettori, per un semplice motivo, ormai questo blog è paragonabile ad una valanga, ossia è partita da un piccolo fiocco di neve e pian pian è aumentata ed è diventata una valanga, questo blog ma chi lo ferma più! Marchese, Tommasi, Lo scriba e molti altri, nobili e meno nobili, filo diretto con i players. Anzi Nikolic già che hai tirato in ballo tuo nonno, se vuoi ti dico che cosa mi ha lasciato in eredità il mio. Mio nonno Bortolo un giorno mi ha detto, vedi caro Anto ricordati una cosa, se l’invidia fosse una malattia, tutto il mondo ne sarebbe malato. Ho l’impressione che molti non si aspettassero il travolgente ed incredibile successo di questo blog, e molti si siano trovati spiazzati. Ma purtroppo siamo in Italia e l’invidia la fà da padrona. X AVEC DOUBLE CORDAGE: ribadisco è scandaloso che giocatori di serie A abbiano preso tre mesi di squalifica, ed il povero Di Mauro rischia tre anni. Questo è scandaloso, e non è vero che è il solito campanilismo italiano! Se tu ti prendessi la briga mio caro Avec D.C. (e credimi mi sei anche simpatico) di girovagare per i vari forum, leggeresti di quei commenti a favore di Alessio da impallidire all’istante. Gente che impreca nei confronti dell’Atp, gente che smadonna contro chi cerca di prendere come capro espiatorio il buon Alessio, sono tutti con lui ed è ora di finirla di volerlo portare sul patibolo, Alessio è INNOCENTE la sua unica colpa è di essere troppo buono e forse di aver preso superficialmente sotto gamba l’apertura di un conto on line. Le mele marcie sono altrove e non sicuramente a casa DI Alessio. ALESSIO SIAMO TUTTI CON TE, NON MOLLARE IN QUESTO MOMENTO DIFFICILE. SEI SEMPRE STATO UN LOTTATORE E VEDRAI CHE VINCERAI ANCHE QUESTA VOLTA!

  63. Luigi Ansaloni scrive:

    Nessuno ha mai detto che è vietata la critica, ci mancherebbe altro, solo che una cosa è dire “Non sono d’accordo con il contenuto”, un’altra è criticare la forma dell’articolo e dare insegnamenti (con tanto di esempio) su come si dovrebbe scrivere un pezzo. Suvvia, non diciamo fesserie. E un invito a NON LEGGERE questo blog con frasi del tipo “La peggiore punizione per un giornalista è l’indifferenza” è francamente vergognoso.

  64. Giovanni Di Natale scrive:

    Nel regolamento è scritto almeno dal 2007. Visto che è quello attualmente pubblicato sul sito dell’Atp. Ma devo precisare che la squalifica di 3 anni sarebbe la pena massima per aver scommesso e non la pena minima. Dunque chiedo scusa a chi è stato tratto in errore da questa imprecisione.

  65. Nikolik scrive:

    Non capisco come si possano fraintendere frasi che addirittura sono scritte e che si possono leggere.
    Io avrei invitato a non leggere questo blog? Ma quando? Ma dove? Io ho semplicemente invitato a fare il contrario!
    Mi ero permesso, anzi, di invitare persone che avevano criticato questo blog a CONTINUARE a leggerlo, salvo, semplicemente, se proprio volevano, non commentare articoli che disapprovavano, continuando così anche a commentare gli altri articoli…
    Il mio intento era proprio il contrario, quello di invitare agli altri a continuare a leggere questo blog!
    Mamma mia, qua, ormai, non si può proprio più dire niente…il mio voleva essere solo un invito alla concordia, non capisco come parole scritte, che possono essere lette e rilette possano essere equivocate a questo modo!
    Per carità, continuate pure a litigare su come si scrive un articolo, mai metterò più bocca su simili questioni!

  66. Luigi Ansaloni scrive:

    Nikolik, se era questo il tuo intento, ti chiedo scusa di aver capito male. Può capitare, per carità.

  67. marcos scrive:

    grazie, giovanni.

    sarebbe bello sapere com’era trattato il tema delle scommesse da parte di tennisti nel regolamento ante 2007. ma so di chiedere troppo!

  68. Enzo Cherici scrive:

    Ieri avevo posto una domanda a tutti, ma non ho ancora letto alcuna risposta. Riprovo. C’è qualcosa che mi sfugge in questa regola sul divieto di scommettere. È ovvio che non bisogna scommettere su match che ci riguardano, fin lì tutto chiaro. Ma, chiedevo, se io sono Federer e scommetto su uno sfigatissimo challenger che si gioca dall’altra parte del mondo, al quale io ovviamente non partecipo, perché non posso farlo? Lo so che non posso farlo, ma vorrei capire il perché del divieto. Vorrei capire, insomma: con questa regola, quale interesse si vuole proteggere? Grazie

  69. astoppardi scrive:

    …ma …se io sono un giocatore professionista…ma devo proprio e x forza scommettere pur sapendo che vi sono delle regole che lo vietano…???
    eddai…basta con questo buonismo…
    il caso buffon…diavolo cane…10 miliardi di vecchi e lire l’anno ed il ragazzo cosa fa??? si “annoia” povero lui…e scommette…
    se vi sono regole… TOLLERANZA ZERO… chi sbaglia deve pagare…
    sia che si chiami davidenko sia di mauro sia barbablu…
    non è stata una “leggerezza”…è stato un NON RISPETTO delle regole a cui un professionista si deve attenere.

  70. Avec Double Cordage scrive:

    @Giovanni Di Natale
    a beh certo se la pena massima per scommesse insider è 3 anni di squalifica invece di essere la minima, allor siamo proprio messi bene qui, questa ATP mi è sempre meno simpatica. Potresti citare anche qualche fonte con link, faciliterebbe la discussione e sinceramente non ho tempo di andare a cercare tutte le regole, nemmeno trovo che sia indispensabile, io voglio solo argomentare il mio parere in base a cio che mi pare meglio per il tennis in generale, non sono avvocato di nessuno

    @marcos
    non mi sembra che tu chieda troppo volendo sapere come era trattato il tema scommesse prima del 2007, anzi è proprio questo il punto, non penso che Di Mauro sia tanto ingenuo da aver aperto un conto online dopo sopot.

    @anto
    non mi sorprende affatto che nelle varie chat si gridi al sacrilegio, ma preferisco non sottopormi all’autolesionismo di andare a cercarmi suddetti forum e leggermeli, mi fido della tua parola.

    hai ragione a dire che è scandaloso che i calciatori abbiano preso solo 3 mesi di squalifica. ma il resto del raffronto non ha senso.
    Ad ogni modo il fatto che italia i calciatori non sono stati adegautamente puniti per degli evidenti comportamenti irregolari non significa che un tennista italiano no debba subire sanzioni adeguate a livello internazionale, sarebbe come chiedere la scarcerazione dei manager truffaldini della enron solo perchè a tanzi è permesso di girare libero dopo averne fatte di tutti i colori per decenni con parmalat, banche e politici.

    guarda io argomento per il bene del tennis professionistico e più in esteso anche per il tennis come pratica da rispettare e da non essere paragonata ad altre attivita corrotte da interssi loschi.
    tu invece stai argomentando a favore della persona che avrebbe comesso un errore madornale se pur dettato dall’ignoranza.

    non puoi confondere la tua difesa della persona con il rispetto delle regole.

    è chiaro che qualunque illazione sul coinvolgimento in pratiche truffaldine di uno che ha scommesso sull’attivita che pratica è speculativa.
    Ma il fatto è che non è permesso di scommettere proprio per evitare di dover porsi problemi del genere.
    Se veramente la pena di 3 anni è quella massima e non quella minima mi sembra più un incitamento alle scommesse che altro.

    per assurdo (o forse non tanto assurdo) prendiamo un giocatore di 24 anni, che si è gia fatto 5 anni di carriera, ora se ogni anno scommettendo solo sulle partite dei suoi amici (tralasciando quelle truccate ovviamente ed evitando di mettersi d’accordo per le sue partite) si mette in tasca i soldi che un lavoratore guadagna in 10 anni, una suqifica di un paio di mesi, anche di un anno e volendo anche tre sela può permettere, al massimo si ripresenta a 27 anni e intanto conoscendo tutti contiua a scommenttere sulle partite dei propri amici.

    spero solo che 3 anni siano la pena minima non massima per scommesse, altrimenti tanto vale liberalizzare le scommesse.

    quanto alla multa sinceramnete non posso credere che 100.000 euro sia il massimo della multa, volendo quei soldi uno li può vicere tranquillamente in un unica puntata.

    evitiamo di aggrapparci continuamente all evidente incapacità dell’ATP di trovare e sanzionare chi fa doping, le squalifiche in termini di tempo sono cosi basse anchè perchè basandosi solo su risultati di laboratrio non si riesce mai a provare con assoluta certezza se uno si è dopato o se ha solo preso una medicina. Per avere delle prove concrete ci vuole una confessione, o un testimone capace di dimostrare un prolungato utilizzo di doping da parte dell’imputato. Questo testimone può essere solo un medico o una persona dello staff dell’atleta. Per questo caso dello scommettere (non delle partite truccate, li siamo messi come con il doping) invece non ci sono equivoci, se un atleta proffessionista ha scommesso sul proprio sport, lo ha fatto e non si può dire il contrario. Visto che non è ietato solo per via di un frivolo sfizio di un dirigente ma perchè scommettere sui risultati dei propri colleghi e potenzialmente il metodo di partenza più ingenuo per barare.

    non è detto che uno vada poi a barare per forza, come non è detto che uno che va contro mano in autostrada vada a scontrarsi con un altra macchina, ma se è andato in contromano consapevolmente è giusto che gli si ritiri la patente, non ti pare? E uno che scommette non lo fa per sbaglio altrui, che nel caso automobilistico potrebbere essere solo la mancanza di segnaletica.

  71. Enzo Cherici scrive:

    astoppardi, se ti riferisci a me, il mio non è buonismo, ma semplice ignoranza. Lo so che la regola esiste. Credo sia giusto che chi infranga le regole paghi (il giusto). Detto questo volevo capire “la ratio” della regola. Perché c’è questo divieto insomma?

  72. Avec Double Cordage scrive:

    @Enzo Cherici

    va bene che evidentemente hai un eclatante deficit di “mente criminale” ma non esageriamo in onestà… è chiaro che Federer e prima ancora di lui Pavel Skommettiviz non può puntare soldi su una partita di uno sfigatissimo challenger che si gioca dall’altra parte del mondo perchè conoscendo chi conosce i partecipanti potrebbe anche sapere se si sono messi d’accordo e questa situazione potrebbe essere lo spunto per uno a mettersi d’accordo, ammetto che sarebbe un pollo ma non sarebbe certo il primo.

    inoltre se non ci fosse questa regola anche i polli potrebbero truffare senza essere beccatti e non solo gli specialisti della truffa che sicuramente non farbbero nulla a loro nome, proprio perchè non permesso.

    non è mica cosi difficile da capire no?

  73. Fede80 scrive:

    X Enzo Cherici
    Ti faccio un esempio: se Federer può scommettere su un match di Volandri impegnato in un Challenger in Equador, allora probabilmente sarà libero di scommettere anche su altri tornei più importanti (Master Series, Slam eccetera….), dove peraltro sarebbe impegnato e dunque ci sarebbe un evidente conflitto di interessi ;se questa possibilità la moltiplichi x tutti i giocatori che fanno parte del circuito Atp, ottieni il caos!!Anche perchè è ovvio che non si può permettere ad un giocatore di scommettere su determinati eventi e su altri no(permettere a Federer di scommettere su un Challenger, dove lui, come giocatore non ha interessi, ed impedirgli per esempio di scommettere sui tornei dello Slam, equivarrebbe a dire che i tornei Challenger sono una buffonata, ed allora tanto vale non giocarli no?).E poi, si sà, l’occasione fà l’uomo ladro:se ad un giocatore permetti di scommettere sul proprio gioco, sarà senz’altro tentato prima o poi,di far saltare il banco, giocando contro se stesso (per esempio, pensa se Federer giocasse a perdere nel primo turno di Wimbledon, contro una wild card…….)Ed infine ribadisco:ma se una persona ha la fortuna di poter andar in giro per i tornei, di giocare sul serio a tennis, ma davvero è necessario che scommetta sul tennis?Le scommesse sono roba da tifosi,se uno non cela fà a non scommettere, smetta di far il giocatore pro, e torni tifoso…….

  74. anto scrive:

    Entra un nuovo personaggio nella telenovelas scommesse, Davydenko’s wife. E il mistero si infittisce Un gruppo di ex detective di Scotland Yard ha interrogato nella giornata di ieri il fratello (è il suo allenatore) e la moglie di Nikolay Davydenko nell’ambito delle presunte scommesse illegali che hanno coinvolto il n.4 del mondo. L’incontro è stato voluto dall’ATP per cercare di fare chiarezza su alcuni aspetti oscuri di Nikolay sul caso tennis scommesse.

  75. marco.napo scrive:

    chi sta all’interno del tennis ne conosce in anticipo le problematiche e con questo intendo se ci sono ad esempio in quella giornata giocatori in non perfette condizioni o magari altri suoi cavoli personali.
    federer conosce tutti nel tennis magari anche quante volta vanno in bagno ,li ha studiati ci ha giocato e ne sa vita morte e miracoli ti sembra giusto che scommetta o faccia scommettere dando le imbeccate ,le dritte.
    giorgio spero di averti schiarito la mente ………..

  76. Stefano Grazia scrive:

    enzo, non credo astoppardi si riferisse a te bensì ,e io concordo con lui,a quelli che si ostinano a sostenere XY anche se colpevole (per sua stessa ammissione) solo perchè lo conoscono, è un bravo ragazzo, è italiano, etc… Qui nessuno ha detto che xy è un truffatore, semmai tutti hanno sostenuto che è un ingenuo (io userei un’altra parola) ma SE C’E’ UNA REGOLA CHE DICE CHE LA TAL COSA NON SI FA, o tu non la fai o vai a fare un’altro lavoro, è molto semplice… Poi possiamo discutere finchè si vuole ma non perchè adesso è stato beccato xy che ci era simpatico …Coscienza civile,sanzione, certezza della pena…Punto.
    Mi dispiace anto, ma se xy è colpevole-e sapeva di esserlo- deve pagare. Non c’è pezza. Poi vogliamo proporre 10 anni più tortura e giro della chiglia ai calciatori (o altri sportivi) che si vendono le partite? Ditemi dove si firma che mi accodo…

  77. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Se uno ha sbagliato deve pagare. Ignorantia legis non excusat. La pena deve essere equa, proporzionata all’infrazione commessa, nella sua predeterminazione normativa. Nulla poena sine lege. C’è una norma? Va rispettata. Nel codice penale esistono anche le attenuanti, generiche e non. In quello, assai farraginoso, dell’Atp, credo ci siano spazi discrezionali piuttosto ampi…(mi sa che le attenuanti e le aggraventi se le giocano come meglio credono)e questo incute timore soprattutto in quanti (come me…) non ha troppa fiducia nella gestione del potere esercitato dall’ATP…soprattutto in un momento come questo, che la vede in grosse difficoltà per l’incapacità di gestire al meglio e il problema doping (anche come tempi di risposta ai casi che si sono verificati, sebbene oggi la patata bollente sia passata in buonissima parte in mani Wada…salvo l’ultima comunicazione ufficiale) e quello delle scommesse che è un problema serissimo soprattutto quando si parla di incontri truccati e di giri d’affari multimilionari. Il furto di una mela al supermercato va sanzionato, certo, ma non allo stesso modo d’una rapina a mano armata conclusa tragicamente con uno stupro omicida (quello del tennis puro d’una volta).

  78. Stefano Grazia scrive:

    Concordo al 100% (certezza della pena ma ovviamente PENA PROPORZIONATA e GIUSTA: l’unica cosa è che qui lo si sapeva…impiccheranno Giordi con una corda d’oro è un privilegio raro rubò sei cervi nel parco del re etc etc)…Non sarei così sicuro sul Tennis puro d’una volta perchè a sentire anche i racconti in giro, le partite non si vendevano ma spesso si perdevano apposta per prendere l’aereo o perchè non si aveva coglia o per dispetto alla Organizzazione che ti costringeva a giocare questo piuttosto che quell’altro torneo, i Seeding erano truccati e così anche il sorteggio, l’antidoping non c’era e non è che non c’era perchè non si dopavano (come dire che Coppi non usava le sue pappette),e le scommesse cloandestine c’erano già, vedi Bobby Riggs che scommettendo su se stesso (tripletta a Wimbledon) fece una piccola fortuna etc etc etc… Certo, non essendoci un giro di soldi tale da giustificare le cose più nefande, era tutto all’acqua di rose ma chissà, proprio perchè c’era già del marcio in danimarca e lo si tollerava anzi scherzandoci su e con condiscendenza, si è poi arrivati alla situazione odierna… Non sono e non faccio il moralista, però non vorrei scivolare sul luogo comune che il denaro rovina ogni cosa e che il passato sempre meglio del presente… Gli scandali nello sport (vedi il baseball con Joe Shoeless…Roger Daltrey gli ha fatto perfino una canzone dal titolo .say ain’t so joe, il grido affranto dei tifosi: dicci che non è vero… Ma lo era, e fu squalificato a vita… Solo che magari loro erano più giustificati visto che non guadagnavano un ghello ed erano sfruttati…Quindi il professionismo nello sport secondo me non ha rovinato tutto,anzi…)

  79. sarli scrive:

    Ubaldo,come giornalista,non si può mettere in discussione.E,se dice le cose che leggo del 10 nov.ore o2,42,merita pure grande rispetto e stima,come uomo.

  80. daniele flavi scrive:

    a proposito di giornalismo verosimile cosa ne pensate di questo articolo di marco Lombardo????

    Dopo il secondo successo consecutivo in un Masters Series e dopo aver espletato l’obbligo di presentarsi in sala stampa per dire le solite banalità, David Nalbandian si è appartato con un paio di giornalisti di sua fiducia e ha detto finalmente la verità. Ha raccontato di come sia stato capace di uscire dal suo personale tunnel e di come sia riuscito – negli ultimi due tornei che contano – a battere i primi tre della classifica mondiale (e i primi due per ben due volte) con irrisoria facilità. Nessuno ha potuto pubblicare le parole di Nalbandian perché i giornalisti amici non hanno ancora deciso se rivelare quanto hanno sentito. Ma noi della settimana Sportiva, grazie a un amico che lavora vendendo panini all’interno del palazzo di Bercy e che è passato di lì per caso, abbiamo la grande esclusiva. Sappiamo tutto, eco la verità di Nalbandian.

    “Noi argentini, si sa, siamo molto chiacchierati e in effetti so che ora la gente penserà che i miei ultimi risultati siamo condizionati da qualcosa di strano. Vi dirò la verità: è vero, mi dopo, lo faccio da anni e non sono l’unico. Prendo Epo, tipo quello del dottor Fuentes, solo che bisogna stare attenti a dosare il tutto perché funzioni nel momento giusto. Avete presente Coria? Ecco, a lui durante la finale del Roland Garros di qualche anno fa contro Gaudio si è spenta la luce proprio sul più bello, mi avesse ascoltato… E avete presente Gaudio? Ecco, l’avete mai più rivisto? Insomma, è inutile che facciamo tutti le verginelle, noi e voi: alla gente va bene venire a vedere gente che randella come matti, a noi serve restare in forma anche quando non ne abbiamo più per guadagnare tanti soldi, e voi giornalisti senza di noi non sareste nessuno. L’Atp? La federazione internazionale? Non fatemi ridere: secondo voi non sanno nulla? Dunque, ecco la verità: volete ora forse scrivere tutto? Fatelo, poi vediamo cosa succede. D’altro canto di Federer ce n’è uno, tutti gli altri son nessuno. E per batterlo c’è bisogno di un aiutino. Mi chiedete perché mi sono bombato proprio adesso? Ma perché ho scoperto che si possono guadagnare tanti soldi: ho fatto aprire al cugino del fratello di mio cognato un conto su un sito internet. Lui scommette su di me e i soldi glieli dò io: ovviamente le vittorie su Federer, Nadal e Djokovic erano pagate benissimo. Ma io sapevo che avrei vinto. Poi c’è il mio amico che gioca i futures e i challenger: vi dò nome e cognome, settimana prossima perderà 7-6 al terzo. Ecco: questo è tutto. Volete scriverlo? Fate pure. Io intanto vado a ritirare l’assegno…”.

    Ps. Ovviamente (ma è sempre meglio specificare) quanto avete letto è tutto falso. Diciamolo: c’è forse mai qualcuno che possa credere che una cosa del genere sia verosimile?

    marcopietro.lombardo@ilgiornale.it
    (in esclusiva per La Settimana Sportiva, appuntamento a martedì 13 novembre 2007)

  81. astoppardi scrive:

    no enzo non mi riferivo a te…
    non mi va che vi sia sempre e comunque la difesa di quelli che le regole le conoscono e le infrangono…
    se si rispettassero le regole - a 360 gradi non solo nello sport -
    si vivrebbe tutti meglio…
    la “solidarietà” x queste persone mi duole dirlo ma mi urta

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