Le pagelle di . . . Toronto III° round

 
26 Luglio 2008 Articolo di Marcos
Author mug

Reggi/Boschetto – Simon/Cilic

“Sono curioso di vedere le statistiche degli errori non forzati alla fine del secondo set”

“Servizio al corpo e Cilic, dopo aver annullato ben quattro palle break, sale 4 a 1”, Boschetto chiude il quinto game con precisione. Il cielo canadese, quando non piove, è come quello della Normandia: infinito. “Un po’ deludente Simon, eh? Non riesce a trovare il ritmo giusto da fondo e commette qualche errore di troppo”, Reggi commenta il gioco del francese, entrato in campo come gli argentini, quando si chiede loro di giocare alle 10 del mattino. Marin chiede un HawkEye, ma gli servono un punch caldo: stordito, perde il game, scagliando da metà campo un dritto in rete. “Ah…questo colpo: ne avrà già sbagliati due o tre!”, spazientita Raffaella. “Simon è costretto a giocare il rovescio di risposta sempre sopra la spalla, sulla seconda del croato…”, con la collaborazione di Boschetto, Reggi individua immediatamente due aspetti tecnici determinanti, in questa partita: Cilic, quando si trova a metà campo e deve tirare il dritto, invece di aggredire la palla per avanzare a rete, la colpisce in fase già calante, spedendola spesso in rete; Simon, quando il croato gli serve la seconda liftata sul rovescio, non riesce a fare un passo in avanti ed aspetta che la palla gli arrivi ad altezza spalla. 5 a 2. Raffi, come la chiama Luca, ci piazza il suo tradizionale avverbio di luogo: “80% di punti vinti con la seconda, Cilic…quindi, un Simon dove è in netta difficoltà sotto questo aspetto”.

“Buttato un po’ via questo game, eh?”. Il collega risponde subito: “L’impressione è che Cilic abbia già in testa il suo turno di servizio per chiudere il set: 5 a 3, non s’è giocato”. Reggi insiste: “Non mi sembra così sicurissimo Cilic, quando deve colpire la palla col dritto nei pressi della rete…”. Con un ace, Marin salva una pericolosissima palla break. Reggi insiste, entrando nei pensieri di Simon: “Son sempre costretto a giocarlo lassù in alto questo rovescio, quando mi serve la seconda…”, poi, torna in sé: “A questo punto mi chiedo: perché non fai due passi in avanti?”. Raffaella s’immagina i problemi dei tennisti, immedesimandosi e, poi, li risolve, tornando in prima persona: straordinaria! 63, in quaranta minuti. Il francese inizia a servire nel secondo set. Per non trovarsi impreparato più avanti, chiede subito un HawkEye, ma gli servono un bourbon, seguito da un immediato lungolinea dritto e croato: subito ai vantaggi, ma, senza concedere una palla break, s’aggiudica il primo gioco.

“Grande Simon!! Dopo uno scambio massacrante riesce a difendere la rete con un guizzo!”. “Sì, scambio massacrante…”, conviene la compagna di cronaca, “…forse più per Cilic che per Simon”. E, infatti, il croato commette doppiofallo nel punto successivo, concedendo una palla break. Con il servizio, riuscirà a salvarne due, ma, al termine di un game infinito, è costretto a cedere la battuta. Ad occhio, col 16:9, Cilic porta il 52 di scarpa. Veste, per altro, una maglietta Fila del colore giallo limone, misto ad un grigio topo di provincia, con vaghi accenni optical: una mazzata per gli occhi. Simon, per non rimanere indietro, chiama un altro HawkEye: gli servono un toast farcito, assieme ad una palla break da affrontare. Ci pensa Cilic, che butta l’ennesimo dritto in rete. “Mammamia…che lentezza nell’andare avanti, Simon: altra palla break per il croato”. Ci pensa proprio lui, commettendo un altro grossolano errore. Inizia così una mezzora di tennis inguardabile: sembra facciano a gara, per vedere chi ne sbaglia di più. “Non una fase esaltante, eh?”, chiede Raffaella. Non serve risposta. Gilles veste un bianco Adidas, dalla testa ai piedi. “Mammamia…”, la cronista non aggiunge altro, per commentare un orribile dritto francese: un’altra palla break, salvata con un buon servizio. Finalmente, dopo un quarto d’ora di strazio, Simon porta a casa il terzo game.

Una bionda pretenziosa si ripara con l’ombrello nero: temeva la pioggia e, soprattutto, non voleva farsi notare. Il regista, naturalmente, la premia. Ed io pure, che ci casco come un asino. “Sono curioso di vedere le statistiche degli errori non forzati alla fine del secondo set”, coraggioso Boschetto. Io preferisco non vederle: certe verità mi turbano ancora! Pubblicità: “Confetto fuori…liquido dentro!”. Un giovane indiano ballerino viene travolto da una doccia proveniente dal cielo limpido ed il vecchio capo indiano sghignazza con medio contegno a tale spettacolo. Almeno, una volta, quando Cerri denunciava dell’unto di gallina dietro il colletto della camicia, c’era un seppur minimo rimando alla realtà: è noto, infatti, che i jazzisti spesso si recano al pollaio per cogliere l’uovo ancora caldo! Simon, per dissetarsi definitivamente, chiede l’ultimo HawkEye, ma gli portano una frittata con cipolle: ora non ne ha più. Forse è meglio così. “Che scambio!! Bravo Cilic!”, che recupera un paio di volées, grazie alla sua straordinaria apertura alare: uno squarcio di sole, in un pomeriggio particolarmente grigio. 62 per Simon. Marin ha commesso 27 errori non forzati in 8 game: fate voi i conti.

Scendo a prendere un cafè ed incontro la vicina del terzo piano, che, se scambia due chiacchiere sull’entità delle spese condominiali, le versa più volentieri. Torno a casa e vedo Cilic con due pannocchie abbrustolite in mano: aveva chiesto un paio di HawkEye. “Si vede che Cilic è ormai in confusione…”, scruta Raffaella. Salvando un break point, il croato si avvicina, ma è sotto per 4 a 2. Gilles, ora, gioca meglio e spinge di più: sente avvicinarsi un grande traguardo per lui. Sul 5 a 3, si appresta a servire: non del tutto soddisfatto dell’accoglienza riservatagli dagli organizzatori, chiede, anche nell’ultimo game, un HawkEye…sia mai che glielo portino, questa volta. Macchè! E siccome il suo dritto era fuori di sessanta centimetri, gli portano un’abbondante porzione di polenta e osei. “Con un po’ di tremore, Simon chiude con lo smash e centra la sua prima semifinale in un Master Series!”, prova a chiudere Boschetto. “Il francese ha diminuito gli errori, rispetto al primo set. Direi che Cilic, quando riuscirà a tenere il ritmo del primo set, si avvicinerà alla classifica del francese”. Anche per me salirà fino alla ventesima posizione, ma è necessario che, anche nelle giornate in cui non trova il ritmo giusto, riduca drasticamente il numero degli errori.

Boschetto: 6+
Reggi: 6 e mezzo
Cilic: 4/5
Simon: 6+

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1 Commento a “Le pagelle di . . . Toronto III° round”

  1. giancarlo liucci scrive:

    Pessima partita per le pagelle. Poco appeal dei protagonisti in campo tanto che lasciando il televisore acceso l’ho più ascoltata che vista. Pessima idea. Boschetto che deve essere stato Mc Enroe in una altra vita commenta con toni saccenti gli errori dei giocatori ed il tono della sua voce ….ve lo raccomando. Personalmente faccio fatica a seguire le partite commentate da Lui. Piuttosto: nella notte….Gasquet/Nadal commento Pero/Lombardi se fossi stato così folle da seguire una radiocronaca in luogo della personale visione sarei andato a letto alle 6 a.m. come sono andato con la certezza che Gasquet vincendo 6/0 6/4 avrebbe affrontato Murray vincente su Djoko in semifinale.
    Per chi non conoscesse ancora il risultato Gasquet Nadal è finita 7/6 - 2/6 - 1/6. Fortunatamente ho scelto di vederla e n’è valsa la pena.
    saluti, giank

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