Australian Open Day 10:
Anvedi come picchia Nando

 
28 Gennaio 2009 Articolo di Andrea Scanzi
Author mug

Verdasco, fino a ieri eterno incompiuto, smaschera un insolitamente spento Tsonga. Facile Nadal, sarà derby spagnolo in semi. Serena Williams si salva al terzo con la choker Kuznetsova. Stanotte finale anticipata con Elena Dementieva?

Premessa. Chiedo scusa per il titolo, mi è scappato così.
Svolgimento. Fernando Verdasco II ha alfine trionfato. E non sembra una maturità destinata a smarrirsi anzitempo. Dopo il trionfo da protagonista in Davis e l’impresa di due giorni fa con Murray, non pare più quello bello per cinque minuti e da schiaffi per tutto il resto del match. Oggi se ne è avuta conferma.
Contro uno Tsonga stranamente spento, ha vinto (in quattro set) anzitutto di testa. Il momento chiave è stato forse il sesto game del secondo set. Verdasco era avanti 7-6, aveva annullato 4 palle break prima di dominare il tie 7-2. Serviva sul 2-3, ancora palla break (la settima in tutto). Lì ha ovviamente cercato il rovescio debole del francese, con lo slice a spingere fuori Cassius Jo. Ha raggiunto la rete (dove, ahilui, non va quasi mai) con un dritto lungolinea; qui, a campo aperto, ha oscenamente ciabattato fuori una comoda volèe.
Il Verdasco I, quello pre-Davis, a quel punto avrebbe smesso di giocare, smarrendo - teatralmente - perfezione e stabilità. Non oggi, non adesso: ha sì ceduto la seconda frazione, ma nel terzo si è subito portato 4-0. Prova di solidità disarmante quanto inedita. Ormai l’unico che gioca bene mezzora per poi evaporare alla prima difficoltà è Gasquet. Il Ritirato Inconsapevole è davvero primo al mondo, sì, ma solo nello sperpero.
Verdasco II invece, col predecessore, ha soltanto il feticcio del gel (impiega mezzora per pettinarsi prima di scendere in campo) e la fissa dello shopping (era solito spendere milioni in coppia con Beckham, quando il milanista pro tempore giocava nel Real Madrid). Non si può neanche dire che oggi abbia vinto per il solo picchiare: al contrario, è stata una vittoria più tattica che tecnica, più solida che abbacinante. Più di testa che di braccio. L’esatto contrario del Verdasco I.
Zio Toni, coach per caso (ma bravo) di Nadal, ha sempre detto che, se avesse voluto, Verdasco non sarebbe mai uscito dai primi dieci. Nando ci ha messo un po’ per capirlo, ma intanto con questa vittoria è già sicuro dei top ten. Un trionfo pienamente meritato, legittimato da una tattica perfetta: insistere sul rovescio di Tsonga con le uncinate di dritto, farlo muovere, non permettergli di comandare il gioco, allungare lo scambio, variare la prima di servizio tra slice a destra e sassate centrali. Essere mancino lo ha aiutato, come aiuta Nadal con Federer: se Tsonga contro i mancini è a 5 sconfitte su 10 incontri, un motivo ci sarà.
Il numero 6 al mondo non ci ha capito niente. Surclassato anche sul piano che preferisce, quello della trance agonistica. Ha dato la sensazione di patire il ruolo di favorito, contro un outsider (si fa per dire) al 120 percento della forma: in un certo senso, è come se il francese avesse perso con il se stesso del 2008. Verdasco è davvero lo Tsonga (o il Baghdatis) di questi Australian Open: mai visto così inarrestabile. Mai sopra le righe, ha costantemente dato la sensazione di essere in perfetto controllo (altro fatto inedito).
Di contro Tsonga è entrato in campo spento, già sconfitto. Anche nello sguardo: la grinta di un rododendro secco. Più che Muhammad Ali, sembrava Efrem Calamati. Sulle palle break ha avuto la risolutezza chirurgica di Seppi, a rete ha alternato giochi di prestigio (che Federico Ferrero, in telecronaca, continua a fingere di non vedere o ad addebitare unicamente “alla debordanza del fisico”, come se una demi-volèe nascesse da sola) a vaccate monumentali (che Ferrero vede fin troppo bene).
Certi rovesci sono parsi zappate, un agricolo arare il cemento australiano: strazianti.
Non si capisce perché Tsonga abbia impostato il match virando verso l’attendismo, lui che vive (vivrebbe) di rischi, strappi e accelerazioni. Verdasco non ha neanche inseguito la grandine di vincenti: ha preferito scambiare in sicurezza, in profondità. Tsonga non ha voluto o saputo opporsi. Raramente ha preso la rete, tattica con la quale aveva intortato Nadal un anno fa. Non appena lo scambio si allungava, era un calvario indicibile.
Per i primi due set Vilfrido ha retto col servizio, concedendo zero palle break: nel tie ha però smarrito la prima, mentre Nando ha esordito con due ace. Ulteriore prova dello strapotere mentale dello spagnolo.
Nell’unico momento in cui Verdasco poteva barcollare, per via di quel disastro a rete nel secondo set, Tsonga ha totalmente mancato la spallata. Non solo: nel terzo si è trovato 0-4 in un amen. A quel punto, d’improvviso e senza alcuna logica razionale, è comparso fugacemente il vero Cassius Jo, quello che trascina la folla e si inventa colpi assurdi (già nel primo set c’era stato uno smash al salto à la Sampras, nel quale ha rischiato di lasciarci i doloranti lombi).
Ma era tardi: non puoi tirare la volata quando l’avversario ha già passato il traguardo.
Con l’acqua alla gola, Tsonga ha fatto un primo controbreak: 1-4, 2-4. Settimo game con Verdasco al servizio; Tsonga ha due palle break (non consecutive); si esalta, urla, per un attimo sembra davvero lui. Si inventa perfino un dritto tra le gambe che è brodo di giuggiole. Recupera l’impossibile. Ma perde puntualmente l’unico e ultimo treno, lasciando - tra le altre cose - che una comoda volèe abortisca goffamente in rete.
E’ la mazzata definitiva: Tsonga, che ha giocato da Muhammad Ali giusto dieci minuti, torna il timido Efrem Calamati, smarrito e depotenziato. Il quarto set è senza storia.
All’angolo del francese c’erano molti campioni ad assisterlo, dal funambolo Mansour Bahrami a Leconte fino a Vilas. Chissà cosa hanno pensato nel vedere Tsonga cominciare ad essere se stesso soltanto a metà terzo set. Un po’ come un grande musicista che, dopo aver buttato pressoché interamente la prima metà del cd, si inventa tardivi colpi di coda nelle tracce finali (metafora, lo confesso, che continua a martellarmi la mente grazie - o per colpa - dell’ultimo disco di Bruce Springsteen, che ingrana la marcia giusta solo dal settimo brano: e gli altri sei, Bruce? E il resto del match, Cassius Jo?).
Nessun dramma, però. Alla vigilia tutti gli zonghiani avrebbero firmato per un quarto di finale, che tampona discretamente l’erosione in classifica. Cassius Jo c’è e lotta insieme a noi, anche se stamani ha lottato mica tanto. Ha perso contro un avversario in stato di grazia, più in forma, più convinto e - oggi - più forte di lui. Ci sta (cit).
Dall’altra parte, onore al vincitore. Verdasco monstre. Bello (si sapeva), atleticamente straripante (si sapeva meno, il guru Gil Reyes c’entrerà qualcosa), mentalmente roccioso (non si sapeva proprio). Nel Diario ho pure indovinato il pronostico: vamos.
Ho un solo dubbio, radicato e abbastanza decisivo: vedremo lo stesso Verdasco con Nadal, o una sua versione acquiescente e vassallica? La paura è dettata anche dai precedenti: 6-0 gli incontri, 13-1 i set per Nadal (e l’unico set perso sull’erba, tre anni fa al Queens). Uhm. Devo aggiungere, per onestà, che non credevo che questo Tsonga, parente non strettissimo di quello del gennaio 2008, potesse realmente impensierire Nadal: una semifinale non fa primavera, al massimo fa ranking.
Annoto però una piccola cosa, che allerterà Rafa: nelle ultime due edizioni, chi ha battuto Murray a Melbourne, oltre a salvare il tennis e donarci inaudita letizia, ha poi fatto lo Slam della vita. Abbattere i Vampiri porta fortuna.
Già, ma Nadal? Be’, trama scontata. A ulteriore prova della sua necessarietà nel cosmo, ha oggi piacevolmente eliminato Gilles Simon, uno che se cantasse avrebbe il cipiglio di Locasciulli e il carisma di Zarrillo. Tre set a zero, senza però accecare. Primo set in scioltezza (6-2), secondo e terzo con qualche patema (7-5). Risultato mai in discussione, ma con Verdasco e Federer servirà altro.
E’ anche vero che Simon, come il suo fratello altoatesino, è bravissimo a farti giocare male. Simon (bravo eh, per carità) non è solo un tennista: è un farmaco per gli insonni. Un tennista-sedativo. Un anestetico, più che un atleta. Non lo aiuta nemmeno la fisionomia, sorta di Sbirulino con gli occhi sgranati alla Jack Torrance che grida “Weeeendyyy!” in Shining.
Simon è un distillato analcolico (ossimoro) di anti-tennis. Un feticista della Teoria Migliarini (”Tu buttala di là, non è detto che ritorni”). Un Wilander fuori tempo massimo, e sì che a molti di noi bastava l’originale.
Fortuna che c’è Nadal. Il più che legittimo numero uno al mondo, per quanto oggi non del tutto convincente, non ha ancora perso un set, né è mai stato portato al tie. Si sta rivelando, in buona sostanza, devastante. E mica era scontato: aveva terminato il 2008 senza salute né benzina, in Australia non è mai andato oltre una semifinale.
Dei primi quattro era l’ultimo dei favoriti, non solo per me. E invece eccolo lì, implacabile come una sentenza. Che esempio di abnegazione, di potenza, di tigna: che Campione. Non verrà mai lodato abbastanza. Il vero Salvatore del tennis, l’unico ad avere il coraggio di opporsi alla Dittatura Vegana: il partigiano Rafa dell’Atp.
In finale - se ci arriva, e dovrebbe arrivarci - non avrà i favori del pronostico contro Federer, ma chi lo sa. Ha già riscritto la storia, ha defenestrato il Despota, ha vissuto un 2008 come solo i Prescelti. Sia lode.
Un po’ meno lode, molta meno, a Svetlana Kuznetsova. Nei miei incubi peggiori è solita comparirmi con quelle sue (ora smarrite) treccine dreadlock, praticamente un Mocio Vileda Soviet: se pensate che esageri, guardate la foto.
Svetly, diminutivo che non merita, sta alla grazia come Previti al giustizialismo. Non si guarda proprio. In tutti i sensi. Eppure ha servito per il match contro Serena Williams. E lì ha dato il meglio di sè: una bella roncolata al volo, che ha tragicamente incrinato il buon gusto e la morale. Certi errori andrebbero sanzionati con una squalifica, quasi come il doping. L’agonia del tennis femminile non conosce limiti.
Serena, fortunatamente, ha poi vinto al terzo. Troverà ora, in quella che potrebbe essere la finale anticipata, Elena Dementieva, che negli ultimi tempi ha minimamente migliorato il servizio volandrico. Nessun problema contro la Suarez Navarro. Elena uno Slam lo meriterebbe anche, del resto l’ha vinto pure la Myskina. Verrebbe quasi da dare la russa favorita, vuoi per la sua vittoria all’ultimo Masters, vuoi per gli head to head (altra espressione fighetta) più recenti. Boh.
Dall’altra parte una semifinale per palati fini, Zvonareva-Safina. Giocano stanotte: se rimarrete a letto, farete bene a voi stessi e gli Dèi non ve ne vorranno.
Si ferma infine ai quarti il cammino del duo Bolelli-Seppi, sconfitti (due set point sprecati nel secondo) dagli specialisti Dlouhy-Paes. Resta un ottimo torneo per entrambi. Sarebbero spendibili anche in Davis, ma si sa, Bolelli è per la Federazione una sorta di eretico. Contenti loro, contenti tutti (forse). Mi torna alla mente una sapida e non troppo lontana frecciatina di Rino Tommasi: “Bolelli? Un buon doppista”. Una cattiveria con qualche dose di verità, come spesso accade al Grande Maestro.
Pronostici (nei quarti 7 su 8, ciccato solo il ritiro di Lendovic: dai che non sono male, su).

Nadal-Verdasco 1 (ma che non sia mattanza, Nando)
Roddick-Federer 2 (fai in fretta, Re Piccoso)

Safina-Zvonareva 1 (match da monetina, oltre che da antiemetico)
S.Williams-Dementieva 1 (mah: alla fine punto sulla grinta di Serena e sul chokerismo di Elena)

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32 Commenti a “Australian Open Day 10:
Anvedi come picchia Nando”

  1. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Ribadendo integralmente quanto scritto nel post di ieri, direi che sta distruggendo il torneo, e che contro Nadal perderà 6-1 6-0 6-1.

  2. VENUS scrive:

    Serena è l’unica americana tra le quattro semifinaliste. Di certo tra le semifinaliste è quella con la classe maggiore. Le altre mi sembrano giocatrici poco più che mediocri. Il torneo lo vince la Dementieva e così per il tennis femminile sarà un’altra mattonata in testa. Speriamo che la Sharapova rientri in fretta e che le Williams reggano ancora per qualche anno altrimenti povero tennis femminile. Non ci sono più le giocatrici di un tempo quelle di adesso soprattutto quelle dell’est fanno veramente pena. Per il bene del tennis femminile io tifo Serena cìanche se la sua forma mi sembra un pò precaria e quindi vince una delle mediocri.

  3. Supermad scrive:

    La frase migliore di questo post? eccola: “Nadal non verrà mai lodato abbastanza”. Quanto è vera questa frase.

    La grande sfortuna dello spagnolo è di essere nato nello stesso periodo di Federer. Ma non intendo in senso sportivo, difatti Nadal ha comunque ottenuto le sue enormi soddisfazioni in una ancora giovane carriera, nonostante l’elvetico. Parlo a livello mediatico e di tifosi: in qualunque altra epoca Nadal sarebbe stato (giustamente) definito un super fenomeno (quello che infatti è). Invece, nonostante i risultati, viene ancora oggi etichettato da molti come l’assassino del tennis, il roncolatore, il dopato, il pallettaro, ecc ecc. In tanti nemmeno hanno notato i suoi enormi miglioramenti tecnici e la sua straordinaria forza mentale. Il tutto perchè ha avuto la colpa di spodestare il Dio Federer e di vincere Wimbledon.

    Ancora oggi, dopo la vittoria su Simon, ho letto in giro per il web robe del tipo “eh ma Nadal operiacion Puerto”, “pallettaro inguardabile”, “Federer salvaci” ecc ecc. Sono orrendamente disgustato.

    Grazie al cielo, oltre ai vari fenomeni a cui andrebbe sequestrata la tastiera del pc, esistono personaggi come Scanzi. Che, pur in modo “goliardico” (e a volte provocatorio), hanno il coraggio di scrivere certe cose.

  4. roby68 scrive:

    Pezzo divertente e molto più tecnico di altri, senza però tralasciare l’ironia e il cinismo tipico di Scanzi. Solo una domanda? mi piacerebbe sapere dall’autore del bellissimo articolo, se Nadal dovesse dominare per i prossimi tre anni il tennis come è avvenuto nel recente passato a Federer, verrebbe sopannominato pure lui Re Piccoso, oppure il fatto di essersi ‘costruito’ in maniera fantastica un tennis vincente, al contrario di Federer ‘nato’ col talento tennistico, lo renderebbe immune da tale nomigolo??

  5. andrew scrive:

    oh, finalmente qualcuno che “stigmatizza” Ferrero e la sua incapacità di capire come gioca Tsonga…100% d’accordo…Stanotte, insieme alla voce-lagna di Cazzaniga erano parecchio irritanti mentre commentavano la mano di Tsonga…

  6. Nik scrive:

    Allora Zio, come lo vedi questo derby spagnolo? La solita esibizione? Peccato perchè la rivincita dell’anno scorso con Cassius avrebbe avuto tutt’altro fascino, è indubbio.
    La polemica sugli articoli di Scanzi m’ha decisamente annoiato, per questo non sono intervenuto sull’articolo precedente, nonostante la presenza di firme illustri e firme a me care.
    P.s. off-topic: Zio tu sai già che sono cresciuto a codici e sentenze e di motori di ricerca ne capisco meno, mica mi daresti via e-mail il link di quel sito di ritrovo e redenzione che mi dicevi cosicchè possa raggiungervi? Il mio indirizzo è nick85@tele2.it
    A presto!

  7. Massimiliano scrive:

    L’ultima (quasi unica!!) vittoria di Rod su Federer sapeva di vendetta, dopo alcune lezioni pesanti dello svizzero. L’andamento altalenante delle sue prestazioni marca bene per l’americano e meno bene per lo spagnolo che arriverà in finale.
    Ma nonostante lo spasmodico scaramantico pronostico pro Federer usato da Andrea, credo lo svizzero uguaglierà Sampras proprio questa domenica.

    Registro ovviamente che la vittoria di Nadal qui, avrebbe un significato enorme, quasi come a Wimbledon.

  8. mauro.s scrive:

    Scanzi in gran spolvero, la battuta sulla semi safina zvonareva da applausi.

  9. kicca scrive:

    Come al solito un articolo bellissimo con buona pace di chi non capisce ironia e sarcasmo!!!ps anvedi come picchia nando era risuonata in testa anche a me…:)

  10. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    @ Massimiliano
    La vittoria di Nadal significherebbe progetto di grande slam.
    @ Andrew
    Quelli della notte sono irritanti….quelli della mattina sono soporiferi……

  11. Paolo scrive:

    Non capisco perchè, non si debba accettare che ci siano persone che trovino sgradevole il gioco di Nadal…io non nego la sua incredibile forza mentale ed atletica, oltre alla capacità di migliorarsi anno dopo anno, ma tanto il suo stile e le sue tattiche di gioco resteranno quelle…punto! Non gli devono essere tolti i meriti, cioè di essere arrivato al numero 1 e di aver vinto Wimbledon (certo che se Federer avesse avuto un minimo di palle in più, non ce l’avrebbe fatta) è una questione puramente stilistica e se permettete nel tennis è fondamentale,oppure questo è il calcio, dove ci si disinteressa totalmente del bel gioco e contano solo i risultati??

  12. Renèe scrive:

    Azzardo una teoria: Scanzi non sopporta Federer perchè ne è il fratello segreto!
    Quanto meno, come il suo dichiaratamente odiato alter ego, soffre di un morbo di recente scoperta: la nadalite.
    Voglio dire. nel commento dei matches di oggi, riferendosi a San Rafa, non ho trovato nemmeno un piccolo accenno a quei particolari di cui così copiosamente sono stati riempiti questi diari quotidiani.
    Il censore delle pettinature, dentature, peso in eccesso e sguardi dei tennisti, che ama parlare del mondo del tennis come fosse un teatro, non spende neppure un rigo per commentare l’inarrivabile traspirazione dello spagnolo di Manacor che dopo due quinidci poteva già concorrere al titolo di mister maglietta bagnata e gocciolava più della visiera di Roddick.
    E nemmeno un po’ di baisimo per il pugnetto su ginocchio, esibito oggi in un match dominato, sul 40/0 due set a zero, break di vantaggio nel 3°? Eppure la stessa modalità di esultanza, usata dalla Ivanovic qualche giorno fa, aveva destato ironica indignazione e persino un invito alla ex fidanzata di Verdasco a vedere uno psicanalista.
    E perchè il divertente “castigatore” di tutti i tic dell’ATP, non accenna mai alla maniacale cura con cui Rafa dispone le sue bottigliette (atteggiamento ossessivo - compulsivo degno del miglior Lendl, ben più dei palleggi pre servizio di Nole)?.
    Caro Zio Tony, questa è la vera gloria di suo nipote. La vera grandezza del numero 1.
    Altro che aver vinto il Roland Garros in modo più trionfale e autocelebrativo di una parata di Hitler nella Berlino del 1938;
    altro che aver eguagliato Borg nella impensabile doppietta Slam rosso e Slam verde, per giunta togliendo lo scettro all’odiato Federer sui campi tanto amati;
    altro che medaglia d’oro olimpica e primato in classifica.
    La vera grandezza sta che persino Scanzi si inchina e mostra timore reverenziale.
    Adesso sì che ho paura.

  13. Paolino scrive:

    Sinceramente il Nadal visto oggi non è piaciuto tantissimo. Un Federer in palla e senza fantasmi nella testa (mica facile però…) può batterlo.

    Per quanto visto oggi, il suo tennis non mi è parso ancora sufficientemente adattato al cemento per vincere uno Slam.

    Certe vittorie così nette potrebbero essere state agevolate dalla c.d. sindrome del vassallo.

    Niente male la spruzzata di analisi tecnica nell’articolo.

  14. stefano scrive:

    Vado controcorrente.
    DI talento Verdasco ne ha più di nadal.
    I suoi problemi sono sempre stati di tenuta, sia fisica che mentale
    Se tiene di testa (ovvero non si fa schiacciare a livello di personalità) potrebbe farcela…

  15. Nik scrive:

    Perchè Nadal-Verdasco sia una partita e perchè Federer asfalti Roddick confido nel fatto che MEW finora non ha azzeccato un pronostico manco a sbagliarsi!

  16. Plague scrive:

    Eccoci qua con Scanzi. Grandi plausi, come al solito non sbaglia un acca. Semplicemente bello.

    Quest’oggi, abbandonati i panni di “Andre’ er cazzaro” da bar di provincia viterbese, lo vedo più in versione Conte Mascetti, nobile decaduto, un po’ paraculo, ma pur sempre goliardico e pungente.

    Da incorniciare

  17. pibla scrive:

    Sì, in effetti penso proprio che di qui in avanti salterò a piè pari tutti i passi in cui Scanzi parla di Federer e Nadal (”Il vero Salvatore del tennis, l’unico ad avere il coraggio di opporsi alla Dittatura Vegana: il partigiano Rafa dell’Atp.” A’ Scanzi, ma che film hai visto???) e del resto ero già stato molto abile a saltare di netto l’articolo successivo alla finale di Wimbledon……sì, mi pare decisamente il caso di ripristinare le vecchie abitudini….
    Per il resto, bisogna essere onesti, spassoso come sempre.

  18. alberto scrive:

    ritengo l’articolo offensivo verso simon. LUI è un grande giocatore, d’appoggio gioca meglio di federer e nadal messi insieme e meglio dello stesso murray. chiedo cortesemente all’autore di questo lodevole articolo di rivedere attentamente i suoi match contro nadal e murray al master series di madrid del 2008, contro avversari che hanno giocato alla grande (non mi si venga a dire che nadal non ha giocato una grande partita con simon a madrid, sinceramente migliore di quella di quest’oggi).

  19. alberto scrive:

    un altro piccolo neo sarà palesato dalla vittoria della safina o della zvonareva nel singolare femminile.

  20. enrico scrive:

    Scanzi, ma il match Nadal-Simon l’hai visto davvero?
    Da come lo liquidi con luoghi comuni non mi sembra. Simon non è affatto un Berasategui dei giorni nostri, ha lasciato spesso Nadal, non l’ultimo, inchiodato a guardare rovesci lungolinea anticipati e smash di benedizione dopo essersi aperto il campo con con dritti a fil di riga.
    Forse il gusto dell’ironia comincia a perdere quello della realtà.
    A dire il vero ti leggo anche per questo.

  21. Andrea scrive:

    Anvedi ce post! E io che continuavo a leggere i post sul sito della FIT… E’ come scoprire la televisione a colori dopo avere visto solo quella in bianco e nero :-)

    Grazie e continuate a scrivere così!

  22. zio tony scrive:

    @nik: sinceramente anch’io non ne posso più di questi battibecchi su scalzi…io per esempio ho trovato divertente anche lo “sfogo” di renee ;-)
    …parlando di cose serie invece (profilo “pastasfoglia”): dopo la dipartita di tsonga (un pezzettino di cuore se n’è andato) pronostico finalissima
    Rolex Federer su “giù la cresta” Verdasco 6-3 7-5 6-2

  23. andrej r. 78 scrive:

    Ogni vittoria di Nadal è una sconfitta per il tennis.
    La maleducazione e l’ignoranza di voi italioti amanti del brutto e del volgare mi sconforta e ripugna.
    La Bellezza offende e desta velenosa invidia nei mediocri, in effetti…mi rendo conto.
    Roger Federer è una delle rarissime viventi testimonianze dell’esistenza di Dio.
    La questione, scanzino mio, è assai meno frivola di come tu la poni (con arroganza malcelata dal facile alibi dell’ironia).
    La Poesia, il Romanticismo, la trascendente forza del Gesto non sono materia per voi scanzini-nadaliani. Lasciate stare ciò che vola troppo alto rispetto alla vostra limitatissima posizione, schiacciata sulla terra (battuta).
    La Bellezza offende chi ne è indegno, a cui non resta che invidiarLa senza poterLa/volerLa capire, o meglio Vedere.
    E’ ovviamente Federer a salvare il tennis (e la Vita).

  24. Agatone scrive:

    Grande Renée. Sceso sullo stesso terreno ironico-sarcastico di AS mi hai fatto ridere come lui, su di lui. E con ragione, devo dire….

    Per la semifinale di Nadal secondo me tre set a zero per lui. Netti.
    Federer in cinque con Roddick

  25. Supermad scrive:

    Federer è un fenomeno. Gioca con una sicurezza disarmante. Ma, onestamente, mi demoralizza assai guardare un match dove so già chi vince. Mi sembra di vedere i tempi di Valentino Rossi quando stava sulla Honda: sapevi già che avrebbe vinto lui la gara, però si divertiva a rimanere secondo-terzo fino a 2 giri dalla fine, per poi superare tutti e vincere sciolto. Almeno, andando alla Yamaha, le gare sono diventate più divertenti…vince lo stesso ma almeno ci sono dei veri duelli.

    Ma nel tennis non c’è una moto da cambiare…Federer mi scoraggia: o gioca alla grande e vince 6-0, oppure sta tranquillo fino al 4-4 (o il tiebreak) per poi iniziare a scaricare aces, colpi vincenti e puf! il set è vinto. Riconosco che è un fenomeno, ma non mi entusiasma.

    Se davvero tifate Federer, domani dovete sperare che vinca Nadal: se in finale andrà Verdasco, Roger lo demolirà in assoluta scioltezza. Se invece sarà Rafa l’avversario, almeno vedremo una bella partita, dove il risultato non è scontato. Ovvio che, per come sta giocando, Roger è favorito.

  26. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Due “ma va’!”
    La Williams in finale. Ma va’! Voila’ la evoluzione del tennis femminile 1998/2009. Perde solo se muore (mi tocco io per lei) o se si infortuna, o se compie sessant’anni.
    Roddick ha perso contro Federer. Ma va’! Andiamo verso una finale davvero sorprendente.
    E i nuovi? I ventenni post-Nadal? Per adesso, “They might be giants”. Poi vedremo.

    Sto tentando di nascondere una delusione profonda: ce la faccio solo perchè sono abituato a questo risultato.

  27. Nicola scrive:

    Allora caro Ubitennis….. mettiamo daccordo: o si può dire tutto o niente.
    Seguo il tuo blog da tempo, e non sono mai intervenuto in maniera offensiva contro nessuno. Penso che sia giusto censurare chi offende ma penso altresì che sia da censurare a sto punto pure Scansi. Non è che lui può dire tutto e gli altri no. Lui offende professionisti (e non mi dite che è ironia). Gioco a tennis da sempre e un pò ne capisco e non concordo su nulla con lui. Simon anestetico? Sarà che Scansi forse appartiene alla categoria dei giocatori falliti che parlano solo per invidia?
    Davanti a Federer e a quello che fa in campo Scansi deve solo TACERE!

  28. Stefano Grazia scrive:

    Supermad: La grande sfortuna dello spagnolo è di essere nato nello stesso periodo di Federer.

    Da tifoso di Federer, anche lo svizzero ha avuto una bella sfiga: a questo punto avrebbe gia’ firmato due o tre Gran Slams…

  29. Stefano Grazia scrive:

    Ho appena (nell’articolo precedente) scritto dopo averlo criticato che davvero secondo me Scanzi e’ l’erede moderno(e sguaiato) di Clerici (che e’ d’antan, stile anni 30) ma sono i tempi che cambiano e non e’ detto che siano peggiori (e Commentucci e’ l’erede di Tommasi: li vedremo insieme a fare le telecronache? Se si, voglio essere invitato qualche voltra anch’io!). Cio’ detto, concordo al 1000 per mille con quanto scritto da Renee (e da Pibla).

  30. Mirko scrive:

    Grande eloquenza e uso calibrato del lessico questo Scalzi!
    Detto in maniera land-land scrive meglio di ciò che capisce di tennis!
    Il tifo per la furia sudata lo obnubila e nella nebbia dei suoi eleganti ma vaghi pensieri tennistici si smarrisce manco fosse Godot.
    L’aggiustatore di mutande spagnolo contro il francesino tisico ha sofferto davvero, ha avuto paura, non è stata una passeggiata con gelatino!
    Spesso è stato più vicino ai raccattapalle che alla linea di fondo, altre volte avrebbe fatto prima a sedersi con il giudice di linea.
    Ma alla fine il suo fastidioso pugno urlato ha trionfato, e meritatamente. Onore a lui e ai suoi dottori (utili per il record mondiale di tic e forse non solo).
    Il vero salvatore del tennis, il partigiano della ATP… ma dai consiglio un rilassante lettino con amorevole psicologa a fianco.
    Nadal è uno straordinario atleta, il Mattheus della racchetta, un bene per questo sport e per il merchandising della magliettine nike. Però… il solito però.. Quello svizzero supponente è un eccezionale concentrato dei migliori talenti di sempre, è il Tennis incarnato!
    Nei sempre più rari giorni (ahimè) in cui l’allineamento delle stelle, il meteo, le maree, la digestione di Mirka e il suo ciuffo ballerino sono dalla sua parte… beh allora si può assietere allo spettacolo stilistico dello Svizzero; così ha fatto lo spilungone argentino in una calda serata australiana.
    Il meastro severo che mostra come colpire al giovane che alla fine gli renderà 30-40 euro!
    Il bel ex-fidanzato portato in trionfo manco fosse Cesare che sfilasse con le sue legioni dopo la mattanza in Gallia.
    Bravo Nando, ma se ti fermi ritorni nel limbo!
    Scalzi speriamo che il re piccoso duri a lungo per poter (noi) ancora permetterci di ammirare l’unico vero interprete del tennis e (lei) di denigrarlo nei prossimi incontri… vittoriosi o meno non conta più ormai.
    Magari domenica uno spagnolo esulterà in maniera scomposta con il re vanitoso che si chiede come sia potuto accadere, ma la vittoria varrà solo perchè ottenuta con Sua Maestà il TENNIS….
    Se non ci fosse Lui saremmo di nuovo al medioevo del tennis, quello dei vari Muster, Chang, Courier, Bruguera, Kuerten… di cui gli spagnoli attuali sono il miglior surrogato possibile….. ma, grazie Giove, un giorno arrivo Pistol Pete e dopo di lui King Roger!

  31. wert scrive:

    scanzi mi hai fatto vincere un bel mucchietto d’ euro….. thanks!!!

  32. patroclo scrive:

    Scanzi non mi toccare Sbirulino Simon! gioca bene a tennis, è poco appariscente ma gioca bene a tennis. Poi è intelligente, fa sempre la cosa giusta al momento giusto e, per te questa dovrebbe essere una grande virtù, si ribella pure alle dittature. Con tutto il rispetto per l’immenso cipiglio di Mimmo (Locasciulli) e l’indiscutibile carisma di Michele (Zarrillo).

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