Australian Open Day 9:
Il contrappasso di Alighiero Noschese

 
27 Gennaio 2009 Articolo di Andrea Scanzi
Author mug

Virtual Tour 2009: day 11, inzia la terza fase! 

    

Novak Djokovic, il situazionista del medical time out, per una volta si fa male sul serio ed è costretto al ritiro contro il collega - Andy Roddick - che lo aveva pubblicamente accusato di simulare infortuni. Nella giornata più brutta del torneo (incontri orridi), cade fatalmente la Dokic e meno fatalmente la Bartoli. Solito soliloquio sadico di Federer, contro un Del Potro pericolosamente vassallico. (Tra i commenti la risposta di Scanzi alle opinioni dei lettori, e la replica di Benito Barbadillo, manager di Djokovic, a Scanzi)

Come contrappasso non è male. Agli ultimi Us Open, Andy Roddick ebbe il coraggio di dire quello che quasi tutti pensano (il quasi è per i fanboy del Dux serbo), e cioè che Novak Djokovic era uscito dalla pièce più celebre di Molière. Quella del malato immaginario. Ogni incontro (sofferto) di Lendovic ha trama consueta. Quando è in difficoltà, suole puntualmente abbarbicarsi alla regolaccia del medical time out, simulando o accentuando infortuni di ogni sorta. Comincia a respirare affannosamente, si contorce in smorfie da attore imbrigliato nel metodo Stanislavskij, sembra prossimo alla dipartita terrena. A volte son crampi, altre colpi di sole, altre ancora slittamenti di un’unghia. Un Golgota.
Djokovic, slavo dai capelli in poliuretano ignifugo e maestro estremo di chiagnefottismo, chiama allora il fisioterapista. Il match si ferma per un quarto d’ora, l’avversario perde ritmo, lui torna più arzillo di prima e chi s’è visto s’è visto. Vedrai allora Lendovic, negli ultimi scambi, tronfio e strafottente come nessuno. Mai parco di esultanze demoniache (vedi foto). E gli infortuni di prima, i malanni, i tormenti indicibili? Passati, magicamente, come se non fossero mai esistiti (appunto).
Un anno fa Novak Djokovic, il cui ruolo primario è quello di ammazzare i sogni dei figli di un Dio minore, aveva interrotto la magica cavalcata del Sommo Tsonga. C’era riuscito dopo aver perso un set, salvandosi di tigna e Meccano (soprattutto nel quarto).
Sembrava l’inizio della sua Dittatura, così oscura da far rimpiangere la prima, quella del Re Piccoso, che a tennis gioca comunque ottomila volte meglio di lui. Invece, per tutto il 2008, Djokovic ha più deluso che convinto (o viceversa, dipende da che punto guardi il mondo, come cantava il poeta dadaista Jarabe de Palo). Fino a vincere, quasi estemporaneamente, per stanchezza altrui e tabellone “facile”, il Masters più brutto degli ultimi venti anni.
Nel mezzo c’era stata una delle sceneggiate, una delle tante. Appunto con Roddick, a casa dello Yankee, quarti di finale Flsuhung Meadows. Il serbo vinse in quattro, con un tiebreak finale che fece definitivamente straboccare la bile del Diversamente Karlovic. Da qui la conferenza stampa (”Quello lì finge, sembra sempre malato ma ci marcia”) e la reazione “caduta dal pero” dell’Alighiero Noschese dell’Atp (”Io fingo? Ma quando mai? Avevo male sul serio, e poi io sono simpatico, racconto pure le barzellette e imito benissimo la Sharapova al servizio quando si aggiusta i capelli”).
Stamani, il degno contrappasso. A furia di gridare Al lupo al lupo!, capita perfino nelle filastrocche che nessuno ti aiuta quando il Lupo arriva sul serio. Il Lupo - sotto forma di colpo di sole e crampi da disidratazione - si è presentato a metà del secondo set, facendolo barcollare come Patrizio Oliva dopo l’ennesima grandinata dell’eversore.
Djokovic si è ritirato sotto di due set, 1-2 al quarto. Qualcuno dirà che poteva arrivare fino in fondo, che ha voluto evitare la gogna mediatica. Per una volta, sembrava invece impossibilitato a continuare sul serio (ma appunto, con lui non sai mai se il Lupo c’è o ci fa).
Un anno fa aveva vinto, perderà punti preziosi e gli altri tre sembrano stare molto meglio. Ahi (per lui). Chissà se la Dittatura Meccanica di Lendovic si farà attendere ancora.
A margine (cit), segnalo che Djokovic, per non farsi mancare nulla, si è lamentato con gli organizzatori perché lo hanno fatto riposare poco dopo il match con Baghdatis, costringendolo a giocare - per esigenze televisive - di pomeriggio sotto 40 gradi.
Avrebbe anche ragione, il Noschese - ah, grazie a Massimo Garlando per l’imbeccata - ma messa così sembra che Roddick abbia giocato sotto l’ombrellone e con l’aria condizionata. Del resto in qualche modo bisogna pur piangere, altrimenti che chiagnefottismo sarebbe?
E stavolta non c’è solo il malore. Djokovic, sin qui, non aveva mai convinto. Sotto 0-4 al terzo con Stoppini, quasi costretto al quinto da Delic, fin troppo spazientito da Baghdatis. Non ci siamo, Novak. Bocciato.
Si va verso la finale di default, Federer-Nadal. Entrambi stanno spazzando via tutto quello che incontrano. Lo svizzero, del tutto prevedibilmente, ha demolito con inaudito - ma noto - sadismo un Del Potro che pare ambire a quel vassallismo spinto che ha reso per almeno quattro anni (2004-2007) tutti gli avversari di Federer meno che sparring partner, eccezion fatta per San Rafa e un Safin estemporaneo. Tutti sconfitti prima ancora di entrare in campo, per sudditanza psicologica, come tanti Saccani e Copelli.
Ogni volta che il Re Piccoso viene insolentito da qualche servo irrequieto, al turno successivo esige i danni con gli interessi. Berdych lo ha offeso, Del Potro ha scontato la pena. 6-3 6-0 6-0. Un martirio, uno dei tanti. Un soliloquio in cui il Dittatore Stizzito, con la consueta passionalità, si è specchiato nella propria beltade. Ricami d’incanto, colpi-chapeaux, piattezza emozionale incurabile: il Menu della casa. Un menu vegano.
All’angolo, dimagrita addirittura di 18 grammi, Mirka Vavrinec era tutto un sorriso. Attorno a lei, la consueta rispettosa catatonia del pubblico. Partecipe come a un comizio di Capezzone.
Un pubblico, peraltro, reso orfano pochi minuti prima dal fratello di Safin. La favola di Jelena Dokic, ennesima ritornante nel circuito dei morti (estetici) della Wta, è finita 4-6 al terzo. L’australiana, viso offeso da troppi dolori e occhi malinconici che le donano dolce splendore, aveva rimontato un set. Sul 4-5 del terzo, è stata privata dello 0-40 da una decisione assurda del giudice di linea; l’Occhio di falco ha fatto ripetere il punto, Dinara ha messo la prima e addio.
Jelena era la sola che poteva salvare quel che resta del torneo femminile, ma forse - per avere ulteriormente il polso dello sfacelo - è “meglio” così. Augurando alla Dokic che questi giorni non siano stati eccezione ma regola, è davvero meglio che la semifinale di uno Slam coincida con la scritta Zvonareva-Safina. E il fatto che la prima, nota principalmente per le crisi di pianto, sia chiamata da alcuni Polso d’Oro, la dice lunga su quanto il mercato orafo sia in crisi.
Della Zvonareva, che ha battuto con agio Marion Bartoli, ricordo con piacere una lontana sconfitta. Quella con Romina Oprandi, Roma 2006. L’italosvizzera (where are you Romina?) la irrise di drop shot, la russa era tutto un piangere. Divertentissimo. Quando i Rincoglionitori Panda cortocircuitano gli Sparapalle, è sempre un bel vedere. Ma non accade quasi mai, perché siamo nati per soffrire e Gilles Simon ce lo ricorderà anche stanotte.
Ultima annotazione. Due italiani ai quarti, due italiane in semifinale. Scherzo? No. Seppi e Bolelli nei quarti in doppio, Schiavone (con Dellacqua) e Santangelo (con Dechy) in semifinale. Un successo straripante. Tutti in strada a far cortei. Stringiamoci a coorte, stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte, siam pronti alla morte. Pistolesi chiamò.

(Leggi l’intervento di Scanzi tra i commenti)

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90 Commenti a “Australian Open Day 9:
Il contrappasso di Alighiero Noschese”

  1. Agatone scrive:

    Leggo sul report del day 8:
    ‘DelPotro–Federer 2 (non agilissima)’
    E sul report del day 9
    ‘Lo svizzero, del tutto prevedibilmente, ha demolito con inaudito - ma noto - sadismo un Del Potro….’

    Questa volta, mi sa, lei si è fatto la spia da solo, come avrebbe detto il buon vecchio geometra Filini.

    Ma se il 6-3 6-0 6-0 l’avesse fatto Tsonga al suo avversario quale sarebbe stato il commento?

  2. Voortrekker Boer scrive:

    Eccolo Scanzi, con le sue solite frasette trite e ritrite, quasi come l’ultimo dei ragionieri della mega-ditta che timbra il cartellino quotidiano (e magari si beccasse ogni tanto qualche bel “lei è una mer****cia!!!”).

    Mi fermo qui. Pe Scanzi vale il motto Parce Sepulto.

  3. roby68 scrive:

    Mi chiedo, ma cosa doveva fare Federer?? regalare 3 o 4 games a Del Potro per far contento Scanzi??? poi sta storia del vassallismo ha veramente rotto, vassallo Del Potro che è uno dei giocatori più strafottenti del circuito, capace di dire a Rafa ‘Gli levo le mutande dal c**o’, fortuna sua che Nadal in Argentina non ci è andato, non è partito battuto, è stato battuto, concetto chiarissimo ed evidente a chi la partita l’ha vista, magari meno a Scanzi che pensava o già scriveva l’articolo durante il match.

  4. Michele Fimiani scrive:

    Come sempre ironico, ben scritto e tagliente al punto giusto il tuo articolo, Andrea. Però mi permetto di farti un appunto. Riguardo alla straripante vittoria di Federer, oggi scrivi “Lo svizzero, del tutto prevedibilmente, ha demolito con inaudito - ma noto - sadismo un Del Potro…etc”, quando proprio ieri, nei pronostici, scrivevi: “DelPotro–Federer 2 (non agilissima)”.

    Insomma, capisco che gli aggettivi “del tutto prevedibile” e “non agilissima” non siano necessariamente in contrasto, però alla vigilia anche tu mettevi in conto che questo Del Potro qualche grattacapo a Federer l’avrebbe potuto dare…

    Io credo che definire quella di oggi un semplice “sadico soliloquio” sia un po’ riduttivo. Nessuno in uno Slam è disposto a prendersi un doppio sei zero…tanto meno un top ten! Il problema è che se Federer subisce come contro Berdych si scrivono titoloni sullo svizzero che non è più lui ( lo stesso Clerici oggi concludeva dicendo “L’inumazione del campione appare quindi rimandata. A quando?”)…se invece Roger domina giocando un tennis divino, non solo non si scrivono titoloni, ma si fa passare l’evento come ordinaria amministrazione.

    Insomma, ha proprio ragione Roddick; Federer ha creato un mostro, un mostro che non può permettersi una giornata storta, un mostro che se gioca due finali a Parigi e Londra e vince a New York viene considerato finito. Forse questo immenso tennista, che ha regalato spettacolo allo stato puro in questi ultimi 7 anni di bassissimo tennis, meriterebbe un po’ più di rispetto. Rispetto che troppo spesso viene invece portato a personaggi quali Djokovic, che per la sola ragione di risultare simpatici con qualche imitazione, non vengono catechizzati a dovere per l’infinità mancanza di sportività che li contraddistingue.

    Viva il dupolio Federer-Nadal, grandi fuoriclasse, grandi atleti, tennisti sopraffini (in maniera diversa, si capisce) ma soprattutto entrambi grandi esempi di sportività.

  5. Paolo scrive:

    MItico…..non saprei che altro dire!

  6. Paolo scrive:

    Totalmente d’accordo anche con il commento di Michele!

  7. zio tony scrive:

    mai visto una mattanza del genere…non vorrei essere stato nelle mutande di delpotro ;-(

    p.s.: x nik85, hai letto la mia risposta in openday8 ?

  8. Alessandra scrive:

    Articolo divertentissimo, il contenuto ha poco valore perchè alla fine contano i fatti..però ha fatto ridere di gusto.

    Complimenti

  9. Nik scrive:

    Eccomi zio! Non sapevo di questo covo, diamine! Farò una ricerca in rete a breve.
    Per la partita zio, devo ancora capire se ho assistito ad immagini reali o ad un fotomontaggio…
    Una botta del genere lo spilungone argentino quasi più antipatico del vampiro se la ricorderà per un bel po’ credo.
    Quanto al pronostico di MEW sulla vittoria di Roddick sarei curioso di controllare le quote degli scommettitori dopo la fanta-partita che ha fatto roger.

  10. giancarlo scrive:

    Condivido parola per parola il commento di Michele Fimiani. Una prestazione quella di Federer immensa. Non ricordo una supremazia tennistica così imbarazzante come quella di oggi. Nemmeno nel quadrienno d’oro. Grazie Signor Roger Federer.

  11. Claudio scrive:

    scanzi fa dei pronostici e li può tranquillamente sbagliare, mica è un indovino o ha la sfera di cristallo… trovo abbastanza inutile rinfacciargli di aver sbagliato dei pronostici fatti, tra l’altro, con ironia e non seriamente… poi non vorrei ripetere le stesse cose già ribadite da molti… è ironico, a volte sarcastico, come potrebbero essere quelli della gialappa’s che passano per dei gran simpaticoni… fatevi ‘na risata… o se lo trovate così insopportabile non leggetelo affatto…

  12. Casper scrive:

    @Roby68 :pienamente d’accordo con te sulla storia del vassallismo, ormai ha stufato un pò tutti,anche se ormai Scanzi si è creato questo personaggio e deve portarlo avanti anche a dispetto dell’evidenza…ottenere da lui giudizi equilibrati sullo svizzero ormai è diventata una battaglia persa in partenza.
    Leggerlo è diventato una noia, il registro è sempre quello ed assomiglia sempre di più all’ultimo Clerici…che tristezza.

  13. flexible scrive:

    io lo avevo detto. è cominciata la fase più esaltante della carriera di roger. Partirà vulnerabile in molte partite, qualcuna la perderà ma le vittorie brilleranno di luce propria e non solo in funzione record o slam che fino ad adesso è l’unico neo della carriera dello svizzero, a mio avviso più ancora di Parigi.
    detto questo un dato tecnico. Non saranno certo i giocatori lungoni che sparano bombe piatte a impensierire roger. Tranne safin in congiunture astrali (una volta sola) mai questi giocatori lo hanno davvero impensierito, se mai sono stati e saranno i giocatori deluxe con grande mobilità e dominanti sul lato sinistro a poterlo fare. Una piccola catena di Sant’antonio cominciata con Hewitt che arriva fino a Murray.
    Ma altre perle ci regalerà il Re ferito.

    ops una cosa per scanzi
    ma murray che ha perso perchè ha fatto wilander e non il mecir, non sarebbe forse corretto dire il contrario?
    scherzo capisco lo spirito e sono d’accordo

  14. SuperACE scrive:

    Grandissimo!!! Ho scoperto i tuoi scritti da poco: ILLUMINANTI!

  15. haiv scrive:

    lasciate perdere scanzi…se federer vince è per vassalismo,se perde è finito…solita solfa di chi non sa piu che dire allo svizzero che vince e convince

  16. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    @ Nik & Tony
    Io non mi nascondo, io; io mi espongo, io; io non ho paura, io……
    Un po’ De Curtis (Totò), un po’ no, lasciatemi fare un pochino di tifo pure a me, sempre così oggettivo e forse (direbbe Scanzi) anche un minimo algido…..
    E quindi non illudetevi, cari tifosi sempre vincenti: non solo l’unico e vero Andy vi toglierà la finale dei vostri sogni, facendo contenti la metà di voi gufi, cioè la metà spagnola; ma vincerà il torneo, chiunque vada in finale.
    L’ho detto e lo ripeto. Se poi si gioca di giorno, un paio di insolazioni e via…..tanto Andy fa gli ace…..(come sono sportivo, a volte).
    E se poi la finale è Andy-Tsonga, e Andy vince, scriverò un intero articolo di risposta a un eventuale Scanzi polemico.
    E’ da prima di intervenire su questo blog che aspetto Andy in una semifinale. Comprendetemi, e compatitemi. Non mi piace nemmeno troppo quel tennista, ma quell’uomo mi è simpatico. Da sempre. A pelle.

  17. Gianandrea scrive:

    Bell’articolo, apprezzo l’originalità.

    Non capisco tuttavia i soliti caproni che piu che fare critiche distruttive non sanno fare…

    Congratulazioni

  18. pibla scrive:

    Caro Scanzi,
    le chiacchere stanno a zero, PRESTAZIONE PARADISIACA DI ROGER OGGI sul Centrale di Melbourne, il resto, per l’appunto, sono arzigogoli mentali…..i tuoi.
    Per il resto, divertente come sempre.

  19. zio tony scrive:

    devo dire che la partita roddick-djoker è stata realistica (un buon roddick perfino sul rovescio!)…quella di roger è stata inumana fino ad arrivare al fantasy puro…del potro farà bene a ripartire con una bella dose di umiltà, altro che smutandare rafa…

    p.s.: dai fai veloce che ti stiamo aspettando! ;-)

  20. Roberto scrive:

    Bravissimo, grande penna oltre che intenditore. Ti ho scoperto una settimana fa sul sito di Ubaldo e ti tengo d’occhio.

  21. Supermad scrive:

    Mah…Federer ha giocato alla grande, ma se io fossi stato nei panni del coach di Del Potro a fine gara lo avrei preso a sberle. Altro che top ten, strafottente, ecc ecc: Del Potro, dopo aver perso il primo set, si è LIQUEFATTO, mentalmente è uscito di partita, ha smesso di lottare. E queso sarebbe un campione? E’ un cialtrone, altro che…

    Non fraintendetemi: la partita l’ho vista, Federer ha giocato divinamente, ha fatto delle robe pazzesche. Avrebbe vinto comunque. Ma Del Potro avrebbe dovuto lottare un po’ di più: ripeto, non ce l’avrebbe mai fatta a vincere, ma doveva onorare maggiormente la partita. Invece, come ha GIUSTAMENTE scritto Scanzi, l’argentino ha steso il tappeto rosso dicendo “prego si accomodi”…Federer è già fortissimo, non ha bisogno di queste cose.

    Io non nascondo di essere tifoso di Nadal ma certe cose non le sopporto anche quando capitano a lui: l’anno scorso, al Roland Garros, Rafa vinse nettamente contro Verdasco e Almagro. Anche in quel caso i due nemmeno provarono a vincere, dimostrando vassallismo nei confronti di Nadal. E’ inaccettabile, sul campo si deve lottare. In queso senso mi manca da morire uno come Hewitt.

  22. something blue scrive:

    Scanzi, sei stato preso in castagna dalla tua stessa evidente incapacità di apprezzare il tennis e riconoscere un campione quando ne vedi uno. Un consiglio sentito: prova con le freccette, sono certa che le tue frizzanti cronache saranno giustamente considerate nei pubs del Regno!!!

  23. Agostino scrive:

    Boero, ho una teoria: non è che Scanzi si sta candidando alla successione dell’oramai quasi ottuagenario Scriba di Repubblica?
    Non è che sta lì a celebrarsi di panegirici in attesa del doppio misto Clerici-Lenglen contro la coppia Drobny-Wills Moody?
    Re piccoso, Lendovic…

    Scanzi: già sentito (e da voci più apprezzabili e meno vanesie)

    P.S. come non concordare con Michele

  24. Mirko scrive:

    Ok il tifo, ma si valutino gli incontri per quello che sono: i quarti di finale di un torneo del grande slam. Mica esibizioni!
    E ci si gioca un bel mucchio di soldi pure!
    Il tono dell’articolo è spiritoso, a tratti irriverente e … purtroppo sarcastico!
    Del Potro è sceso in campo per vincere, ci ha provato a tenere gli scambi, a prendere a pallate lo Svizzero come era riuscito a Berdich, ma stavolta Federer era più concentrato sull’obbiettivo.
    Visto che la condizione sembra assistere King Roger più del recente passato, costui ha regalato al malcapitato argentino una lezione di tennis inimmaginabile. Un repertorio di colpi completo e stilisticamente ineccepibile. Ma qualcuno crede che un sangue caldo argentino si volesse far umiliare in questo modo? Ha ceduto al terzo set, perchè oltre una lezione di tennis gratuita gli serve anche crescere di testa: si lotta fino all’ultimo punto sempre (impari da Nadal!).
    Federer l’anno scorso subì una lezione da Nadal a Parigi, ma quella schiacciante vittoria si basò su un solo straordinario colpo dello spagnolo (dritto in top spin, abbinato ad una corsa (naturale?) e straordinaria)
    Oggi chi ha assistito all’incontro ha potuto vedere ed impare la bellezza di questo sport, che i muscoli del francese vestito di giallo o della furia rossa (favoriti al pari di Federer alla vittoria finale) non sapranno mai offrici! AMEN!!!

  25. Andrea Scanzi scrive:

    Caro Michele, ho le prove (pubbliche, potete controllare) che avevo dato Federer-Del Potro 3-0. Al GiocaConNoi di MyMag, nel quale non regalerei mezzo punto neanche a Luttazzi o Springsteen. Quindi, sì, è stata prevedibilissima come mattanza. Tre set a zero. “Non agilissimo”, mi ricordi. Vero. Ma se leggi tutti i pronostici, poco prima avevo scritto agile rivolto a Djokovic (lì sì sbagliando), quindi più che altro era un gioco di parole, un divertissement. Ti dirò: al momento del draw, credevo che un super Del Potro potesse impensierire un piccolo Federer. Ma dopo il match con Berdych è cambiato tutto: a quel punto la trama era chiara. Da una parte il Vendicatore, dall’altra Carne da Macello. Ero certo che, per fugare ogni dubbio sulla sua forma nonché superiorità dopo l”l’onta” dei 5 set con Berdych, Federer avrebbe martirizzato l’avversario. Fa sempre così: sempre, sempre. E’ il suo modo di tenersi in tiro, la sua maniera di soddisfare il proprio famelico desiderio di trionfi e peana. Poi è chiaro che Federer quando fa così gioca da Dio (e l’ho scritto), ma non è più tennis (che si gioca in due): è soliloquio. Sadico, perché infierisce (legittimamente, eh) sugli avversari (un parziale di 13-0 del 2 al 5 del mondo, come lo vogliamo chiamare?). Egoriferito, perché più che altro si diverte lui (il pubblico neutrale molto meno). Il tennis è uno sport che si gioca in due, ed io il secondo oggi non l’ho visto. Da qui il mio scarso trasporto per un soliloquio ben scritto, senz’altro, ma coinvolgente emotivamente come un comizio di Capezzone (cit). Ma son gusti, come tutto. Ah, già che ci sono. I miei articoli vogliono intrattenere, divertire e far discutere. Ciò che non è urticante è insipido. Non mi interessa il plauso, men che meno il politically correct. E altri sono più bravi e interessati di me a fare unicamente analisi tecnico-tattiche (Commentucci, ad esempio: bravissimo, per quanto ipertifoso italianista e da me non sempre condiviso. Ma da lui si impara). Io credo di conoscere molto bene il tennis, di capirlo e forse di capirci pure qualcosa, ma a me interessa la teatralizzazione del tennis: il suo aspetto narrativo, la varietà dei personaggi, gli intrecci della psiche. Ho questo approccio “ironico-letterario” al tennis. Del resto il tennis è teatro, è lirismo, è romanzo. Penso a Norman Mailer (che era un genio, eh). Quando andò a Kinshasa, mica gliene fregava nulla di come Ali e Foreman portassero tecnicamente i colpi. Per quello c’era il bravissimo Rino Tommasi, e altri con lui. Mailer inseguiva altro: la drammatugia, l’iperbole, la metafora. Magari non era vero nulla di quello che scriveva, magari il cattivo era Ali e non Foreman, ma chi se ne frega: ti coinvolgeva. A lui interessava la trasformazione del gesto sportivo in paradigma epico. Io non sono Mailer e neanche gli somiglio, ma l’approccio è quello. Il tutto con ironia, un po’ di iconoclastia, bello scrivere (spero) e una scrittura-gioco (il tennis è l’ambito in cui mi concedo più libertà). Poi se non piace a tutti va benissimo, guai a piacere a tutti. Sai che palle, mi sentirei Fabio Fazio. Ma non litigate per così poco. Un abbraccio a tutti e un saluto a Ubaldo. (ps. Sul pronostico sbilanciato pro Murray: un po’ ci credevo sul serio, un po’ l’ho usato come scimitarra scaramantica. Tendo a dare sempre vincenti quelli che non amo e viceversa. I fans del Vampiro non me ne vorranno, spero).

  26. something blue scrive:

    Caro Scanzi, o sopporti che si commenti anche criticamente quello che scrivi e rimani nel tuo ruolo, o se scendi nell’agone e cominci a replicare ai commenti dei tuoi lettori, allora apri un forum o un blog tutto tuo.
    Da giornalista quale pare tu sia dovresti ritenere di avere compiutamente chiarito il tuo pensiero nell’articolo che hai scritto, se senti il bisogno di chiarire il tuo stesso pezzo vuol dire che hai capito che avevi fatto affermazioni alquanto avventate, e purtroppo incompetenti, puoi serenamente ammetterlo nel pezzo di domani che certo non farai mancare,,,

  27. Michele Fimiani scrive:

    Ho moderato io il commento di something blue, proprio per mettere in luce come molte persone (non tutte, per fortuna), non solo non capiscono le parole degli altri, ma parlano solo perchè hanno la bocca (in questo caso, scrivono perchè hanno le dita).

    Lieto di aver letto il commento di Andrea, che non solo chiarisce la questione sul pronostico di Federer (aspetto ludico, peraltro), ma si mette in gioco dando la sua visione dei fatti e rendendo pubblico il modo in cui lui concepisce i suoi articoli.

    Mi è sembrato un commento chiaro, di buon gusto, educato, esplicativo.

    E subito arriva un soggetto non meglio identificato, che spara poche righe una quantità illimitata di fesserie (impresa notevole tra l’altro, visto il poco spazio in cui sono racchiuse). Ma chi ha mai detto che chi scrive un articolo non possa poi partecipare al dialogo con i lettori??? La forza di un blog è proprio questa interattività tra lettori e giornalisti. Ubaldo interviene centinaia di volte sotto i suoi post, e non perchè quel che ha scritto non lo convince, ma per avere un filo diretto con i lettori, spesso per chiarire posizioni, altre volte per aggiungere considerazioni.

    L’impostazione del blog è sempre stata quella di accettare ogni tipo di commento, a meno che non si tratti di offese personali o di commenti particolarmente maleducati. Certo è che alcuni interventi, pur non rientrando in nessuna delle precedenti casistiche, non solo non danno apporto costruttivo alla discussione, ma irritano i lettori dotati di un minimo di materia grigia.

  28. Plague scrive:

    Ma sì, l’abbiam capito Scanzi è un grande, è il solito cazzaro, un po’ spaccone un po’ guascone con gli stivali texani sul tavolo e il rutto libero. E’ per questo che mi e ci piace, la sua ironia fa sempre bene, è evasione, non è nè Clerici, nè Brera (nè tanto meno Mailer o DFW), è puro “entertainmet” come direbbero gli anglofoni , e Dio solo sa quanto uno ne abbia bisogno dopo una giornata di lavoro.

    Per molti apetti mi ricorda un l’attuale presidente del consiglio: faccia di bronzo che ne ha una per tutti e per tutto, sempre con la battuta pronta. Non sempre felice certo.

    Suvvia non prendiamocela per così poco, Scanzi è lì che scrive, spara due o tre bordate e morta lì. Che poi uno si legga i suoi pronostici e gli dia un peso mi pare pure assai ridicolo, non azzeccherebbe vincente nemmeno una lepre in una gara di tartarughe.

    W Scanzi!

  29. +PSTN+ scrive:

    92 minuti di applausi (cit.) all’ultimo commento di Michele Fimiani.

  30. roby68 scrive:

    Trovo apprezzabile l’intervento di Scanzi, ha chiarito il suo modo di intenderere il tennis e il suo approccio allo sport, leggerò d’ora in poi Scanzi in maniera differente, cercando di cogliere gli aspetti che stanno al di la della tecnica, aspetto sul quale non mi sono mai soffermato, da amante del commento puramente tecnico sono grato per questo intervento che mi riconcilia con i suoi articoli decisamente ironici e fuori dagli standard comuni del commento puramente sportivo.

  31. Anakyn scrive:

    Ma come fa a non coinvolgere emotivamente una partita dove lo stesso Scanzi ha ammesso di aver visto “ricami d’incanto, colpi-chapeaux” ed altri affermano di aver potuto ripassare l’intero manuale del tennis dalla A alla Z, eseguito alla perfezione?
    E la famosa ricerca dell’ “estetica”, non si conclude forse nell’assistere ad un tennis del genere?
    D’accordo, dovendo scegliere preferisco anch’io una battaglia epica dove i protagonisti si scambino non solo colpi straordinari ma anche lacrime & sangue, e dalla mia videoteca preferirò sempre rispolverare un Federer-Nadal a Wimbledon piuttosto che la partita di oggi, ma santo cielo: un Federer così è roba che si farà vedere ai ragazzini quando si vorrà loro insegnare come si gioca a questo sport…ha una valenza quasi pedagogica, se mi si passa la forzatura.

  32. peterkama scrive:

    SCANZI…. avanti tutta…

    sei unico ,graffiante e geniale…

    e a me diverte vedere quanto la gente poco elastica ti prenda a paroloni….

    ciao grande!!

  33. smeraldo scrive:

    la verità e che il n°1 e 2°del mondo sono li perchè sono il n°1 e 2 anche di testa e nel tennis la testa….

  34. mauro scrive:

    Scanzi è un grande. Ogni qual volta leggo un suo articolo mi viene da ridere. Ogni suo articolo, grazie al suo approccio narrativo pungente e ironico è assolutamente SEMPRE DA LEGGERE.
    Come sono sempre da leggere gli articoli di Tommasi…anche se il grande Rino analizza i fatti tennistici in maniera più tecnica.
    Ed è proprio qui la bellezza di UBITENNIS il poter leggere Scanzi, Commentucci, Tommasi nonchè lo stesso Ubaldo.
    Ognuno ci racconta il tennis un pò a modo suo, poi siamo noi che sommando ai resoconti dei giornalisti la partita vista in televisone, ci facciamo un idea chiara e personale su come stia giocando roger, rafa, nole o andy ( giusto per fasre un esempio ho citato i F4 ).

    Mi sembra assurdo dover accendere queste polemiche, queste discussioni accese. Ok, è un blog e bisogna confrontarsi ma ci sono modi e modi.
    Ripeto gli articoli di Scanzi sappiamo tutti come sono, e come devono essere letti.
    I Soprannomi ( Dux, Diversamente dentato etc ) e gli aggettivi che Scanzi elargisce ai tennisti sono assolutamente esileranti e comunque BASATI SU FATTI REALMENTE ACCADUTI ( tanto per citare la tipica frase di fine pellicola ) e nessuno se la dovrebbe prendere più di tanto.

    Chiarisco che sono un gran tifoso di RF.
    Concludo dicendo che ovviamente vorrei che gli AO ‘09 fossero vinti da Fedex e a questo punto spero proprio che in finale affronti e sconfigga Nadal così da potersi prendere una bella rivincita nei confronti dello spagnolo che lo scorso anno lo ha battuto proprio nel giardino di casa.
    Non ci sarebbe finale migliore a questo punto…e Roger dimostrerebbe di essere ancora una volta un grande campione ( se ce ne fosse ancora bisogno ) Quel che è già sicuro è il fatto che l’elvetico sia il migliore interprete, stilisticamente parlando, di tutta la storia del tennis.

  35. something blue scrive:

    Michele, neanche tu mi conosci, ma evidentemente mentre il nostro Scanzi può usare la sua spuntata scimitarra linguistica contro tutti i tennisti che per qualche motivo (troppo alti? troppo bassi? troopo sposati? troppo single? troppo bravi….) non incontrano le sue simpatie, noi non possiamo usare un sano sarcasmo. Comunque Scanzi lo ha chiarito definitivamente: conosce il tennis ma non è esprimere giudizi competenti ciò che gli interessa, bensì ciò che, a suo avviso, può suscitare divertimento e intrattenimento……
    Questa è appunto la differenza fondamentale tra Clerici, Brera e gli altri e lui: loro ci trasmettono la loro competenza facendoci anche sorridere, a volte, con gusto e leggerezza, Scanzi, invece, la sua competenza ce la tiene accuratamente nascosta e così i suoi articoli se fanno sorridere gli incolti non parlano all’intelligenza degli altri.

  36. Sergio.C scrive:

    Scanzi è persona intelligente e dotata di senso dell’umorismo, quindi non se l’avrà a male leggendo i commenti ironici sulle sue innocue manie come il vassallismo.
    E comunque riuscire a sminuire una vittoria formidabile come quella di oggi non è impresa da poco.
    Figuriamoci se avesse vinto in cinque set quante lapidi pronte e lucidate!

  37. Michele Fimiani scrive:

    Caro something blue, quando mi riferivo ad un lettore “non meglio identificato” non intendevo che non ti conoscevo di persona, ma che quando si critica bisognerebbe trovare il coraggio di firmarsi con nome e cognome…

    Inoltre, nessuno ti impedisce di utilizzare un “sano sarcasmo”, bensì bisogna avere le capacità per poter essere ironici e taglienti…troppo spesso chi non ha tali competenze linguistiche, nel tentativo di essere sarcastico rischia di essere offensivo e/o maleducato.

    Ben vengano commenti con questo taglio, nessuno ha mai detto che Scanzi ha l’esclusiva.

    Detto questo, ripeto un concetto già espresso miliardi di volte da altri lettori; nel nostro sito/blog trovi articoli di Tommasi, Scanagatta e nella rassegna di Clerici, Semeraro, Martucii, Azzolini etc. Se non condividi gli scritti di Scanzi, nessuno ti obbliga a leggerli. Come ha detto il buon Andrea, non vale la pena litigare per così poco.

  38. Anakyn scrive:

    Sta cosa del “nome e cognome” mica la capisco però, caro Michele…siamo nel virtuale, non in un assemblea sindacale.
    Anche se ci si firmasse col proprio nome e cognome, cosa cambierebbe nel rendere riconoscibile una persona, visto che l’insieme nel quale cercarla è l’intero web?
    Per intenderci, non servirebbe firmarsi come “Mario Rossi” per affermare che collegare quella firma ad una specifica persona, equivale al classico ago nel pagliaio.
    Altrimenti, alla firma con nome e cognome dovremmo pure aggiungere paese, città e magari l’indirizzo.

    Scusate la parentesi extra-tennistica, passo e chiudo.

  39. Michele Fimiani scrive:

    Anakyn, non si tratta di cercare una persona. Non è che se io conoscessi il vero nome di something blue (ora ho detto lui, ma vale per tutti) mi metterei a cercare il suo recapito e mi recherei da lui per cercare la rissa.

    Certo, uno può mettere un nome falso e a quel punto risolverebbe il problema. Io la vedo come un fatto di principio; se dico qualcosa di un certo tipo mi firmo nome e cognome, senza nascondermi dietro un nickname o un nome falso. La trovo una piccola forma di vigliaccheria. Io almeno non potrei mai farlo. Ma forse è solo una questione personale; a pelle, preferisco discutere, anche se solo virtualmente, con un nome e un cognome, però capisco che di fondo sia la stessa cosa.

  40. haiv scrive:

    si ineffetti se si apre un blog suo non sarebbe male..almeno i commenti comici li scrive li..!!!!
    Cmq sinceramente la risposta di scanzi è inutile nel senso che gia si sa che a lui piace scrivere di fantascienza immaginandosi un mondo in cui federer è scarso,gasquet un vincente,djokovic un clown,roddick un militare..!!!
    Il problema è che a me piace leggere articoli di giornalisti tennistici che rispettano il principio dell imparzialita(o almeno ci provano),mentre non mi piace leggere articoli che cavalcano la sottile linea che va da presa in giro bonaria a offesa fuori luogo verso tennisti che noi abbiamo mai visto forse solo per chiedere l autografo
    Gli articoli di Scanzi sono articoli comici e possono piacere,non discuto….pero a me qst comicita non fa ridere molto e dell articolo che mi rimane?il vassallismo,il re algido,gasquet il fallito represso…Boh
    Poi ognuno ha i suoi gusti,il mio è un parere….di sicuro hanno il pregio,se cosi si vuol chiamare,di scatenare discussioni…qst è sicuro

  41. stefan scrive:

    @ Scanzi “Non mi interessa il plauso”…………si permetta di dubitarne

  42. Andrea scrive:

    Sicuramente bello scrivere.. E assai divertente. Quando critichi il divin intoccabile Federer pecchi di blasfemia. Ma va bene lo stesso! ;)

  43. Anakyn scrive:

    Non ci capiamo Michele: io dico semplicemente che, in contesto virtuale, il nickname EQUIVALE al nome e cognome.
    La vigliaccheria di cui parli ovviamente esiste, ma consiste solitamente nel modificare il proprio nick a seconda del sito o del contesto in cui si scrive, apposta per confondere chi legge o mascherare la propria identità.
    Comunque credo che diciamo all’incirca la stessa cosa, quindi chiuderei qui la parentesi :)

  44. danilo scrive:

    ma nessuno vi forza a leggere gli articoli di scanzi io lo adoro perchè è proprio lui che aspetto con maggior’entusiasmo non so voi…e poi dai raga non c’è bisogno di offendersi perchè fa dello umor su dei giocatori bisogna ridere un pò tutti…certo il tasso tecnico è un’ altra cosa ma per quello ci sono altri grandi scrittori su questo forum mica sieite obbligati a leggere quelli di andrea….grande andrea continua così spero non ascolti le pesanti critiche che alcuni ti rivolgono

  45. Giovanni da Roussillon scrive:

    Mi mette disagio intervenire sulla pagina che meno mi piace, in contravvenzione alla scelta di non più postare alcunché. Ne sono costretto. Giacché la persona “moderata” smoderatamente da Fimiani mi è cara, la riconosco, ciò che di conseguenza mi permette di consegnare la sua rivalutazione, un pochino più obbiettiva e controbilanciante le parole di ruolo dell’avvocato di controparte.
    Something Blue non parla per niente perché dotata di bocca. Esprime il suo parere opinabile quanto si voglia, critica l’autore del pezzo in modo fors’anche irritante i lettori che brillano per assenza di spirito critico, tanto affezionati e prolifici. Invita impertinente chi scrive ad aprirsi un forum. Si può condividere o meno il tenore del suo post. Non si può invece accettare che venga scelta quale strumento e prova dell’incapacità sua e di “molte persone” (?!) di capire le parole degli altri. Di transenna: un soggetto non meglio identificato - da Fimiani -, uno - che io riconosco come bella persona -, col suo scrivere non dimostra ciò che Michele Fimiani intende dimostrare con poco spirito scientifico. Né per deduzione, né meno ancora per induzione (sarebbe incompleta…).
    La commentatrice lesa dal censore rappresentante ‘Servizi Vincenti’ ha le sue ragioni di inveire. In particolare quando la persona oggetto della sua critica cela dietro l’ironia una serie di croste e ambiguità sulle quali ne sovrappone vieppiù, arrampicandosi sulla …rete. ‘Oggi prevedo, poi non si avverasse, potrò sempre dire tutto ed il contrario di tutto, qualcuno modererà i reprobi. Oggi fingo di giudicare per gioco, domani giocherò a giudicare le finzioni, posdomani giudicherò il finto gioco’. E via via.
    Nessuno dubita che Ubaldo Scanagatta si serva del suo diritto d’interloquire per stabilire “un filo diretto” con i blogger. E’ noto a tutti, di contro, che l’articolista non si è mai svelato giustificandosi come sembra fare in questa circostanza. Se non fosse noto, porterei quali esempi concreti le esortazioni a precisare rivoltegli dal soprascritto in tempi passati, oggi ancora rimaste prive di reazione (beninteso, non l’avevo messo in difficoltà, provavo soltanto interesse e avrei desiderato agelovarmi il capriccio).
    Vorrei infine osservare che, con l’impostazione bacchettatrice a senso unico data al blog dalla sua dirigenza, con la finta disponibilità di mettere in discussione trasparentemente i propositi di chi è nella posizione di scrivere articoli, si è di molto contribuito a spingere alla disaffezione Chloe de Lissier e Thomas Yancey, ovvero i commentatori capaci di infondere vita, spessore anche al meno appariscente degli argomenti trattati qui. E’ andata persa così l’opportunità preziosa di rendere il sito luogo di riflessione fruttifero per il tennis e, in estensione, per la vita.

  46. Renée scrive:

    Mah! Tendenzialmente mi piace che ci siano opinioni diverse, e sicuramente apprezzo l’ironia. Quello che mi dà fastidio è l’incoerenza dei costrutti per arrivare al risultato che ci piace; o meglio, per giustificare quella che è solo la nostra personalissima simpatia.
    Insomma per Scanzi una cosa va bene per uno e lo rende ammirabile, la stessa cosa è motivo di critica feroce per un altro.
    Federer stravince perchè è presuntuoso, sadico, egoriferito e lo fa aiutato da compiacenti vassalli.
    Nadal stravince perchè agonista, perchè non sarebbe sportivo regalare punti all’avversario, perchè ha grinta. E nessun vassallo incontra mai, vince sempre di forza propria.
    Beh …..se c’è stato qualcosa cui può adattarsi l’immagine del “soliloquio sadico” nella storia del tennis è tutto il Roland Garros 2008. Ma è opera dello spagnolo quindi Scanzi non protesta…
    E ancora: Nadal, pur non avendo un tennis tecnicamente perfetto, va amato dall’esteta Scanzi (anzi santificato) perchè ha grinta, perchè non si piega a Federer, perchè lo batte rimandandogli di la tutto fino a farlo irritare. Il buon Simon, nei due incontri disputati con l’elvetico l’anno scorso, gli ha riservato lo stesso trattamento. Ma Simon non va neppure annoverato tra i tennisti. Forse perchè non ha abbastanza tic o difetti fisici per essere preso in giro?
    Djocovic va stigmatizzato perchè fa lo spiritoso (”Noschese”), ma Roddick fa le imitazioni pure lui. Perchè all’americano si concede? Perchè è meno forte?
    Ribadisco, a me non dispiace che qualcuno dia un’opinione diversa dalla mia: benchè io adori Roger non considero certo blasfemo chi mi dice che non lo sopporta. E io pure ammiro Nadal per la grinta e l’agonismo e Djokovic non l’ho mai potuto sopportare (ma visto che nei western io stavo con gli indiani, mi sa che dopo questa distruzione mediatica comincerò a stare dalla sua parte)
    E confermo che Scanzi scrive bene (e gli piace farlo), regalando alcune immagini divertenti.
    Solo, a mio modesto giudizio, non è molto coerente. Senza polemica, davvero.

  47. Skorpion scrive:

    Federer in questi anni i suoi avversari li ha battuti come hanno fatto Nadal, Sampras, Agassi, Becker, Edberg, Borg, McEnroe, Connors, Lendl, Vilas, Laver, Newcombe etc etc etc etc etc I soliloqui di Nadal? Nessuno ha il coraggio di dare tutto quello che può contro di lui perchè è convinto che non serva a nulla. Ha ucciso il tennis con un dritto che rimbalza “alto” provocando una rispostina corta in mezzo al campo facile da “sbranare”. A questo colpo hanno dedicato i campi di Wimbledon trasformandoli da erba in cemento verde. Non solo non ha avuto avversari ma gli hanno fatto il campo su misura.

    Buona notte e Onore, gloria, lode e inni celestiali a Gilles Simon un francese vero :-) (cit.)

  48. Quaiomic scrive:

    @Voortrekker Boer :
    Se scanzi scrivesse “triti e ritriti”, non verrebbe designato da molti come il successore del grande Clerici e peraltro non scatenerebbe il dibattito sulle vicende tennistiche, raccontate ogni volta con insolita fantasia e con un grande senso dell’umorismo (che chiaramente non ti appartiene).
    I suoi articoli inoltre “rompono gli schemi”, dei tanti (troppi) analisti del gioco che diventano inevitabilmente scontati e monotoni nei loro copia e incolla.(tecnica che utilizzi nei tuoi commenti)
    Tra l’ altro; se non ti piace come scrive non leggere i suoi articoli.

  49. stefano scrive:

    Scanzi l’ho scoperto un anno fa. Mi fece arrabbiare (esultava per lo stupro di Wimbledon) ma ora devo ammettere che lo leggo sempre con grande passione.
    Mi permetto una critica costruttiva: a volte ho la sensazione che cerchi sempre la battuta al veleno finendo per restare prigioniero del personaggio el bastoan

  50. valentigo scrive:

    Ma dai nn l’avete capito?? Scanzi scrive in bello stile, ironico e vagamente autoreferenziale cose nn sempre condivisibili, alimenta la polemica, e in questo blog un pò diseguale scolpisce quotidianamente la sua figura letteraria incoerente e volutamente irrazionale, solo che nn è proprio giornalismo è neo pamphlet!!!

  51. stefano scrive:

    Scanzi l’ho scoperto un anno fa.
    Mi fece arrabbiare (esultava per lo stupro di Wimbledon) ma ora devo ammettere che lo leggo sempre con grande passione.
    Mi permetto una critica costruttiva: a volte ho la sensazione che cerchi sempre la battuta al veleno finendo per restare prigioniero del personaggio del bastian contrario…

  52. Gigi scrive:

    Uff… quando si commenta copiosamente il giornalista, e non il contenuto del suo scritto (la giornata degli Australian Open) mi stufo un po’.
    Posso? Sì, dai.

  53. Benito scrive:

    Djokovic non ha cercato scuse e non poteva giocare. Ha finito il giorno prima alle 2.45, non e’ andato a dormire fino alle 5.30 am, non si e’ potuto allenare il giorno prima della partita e quindi non ha avuto la recuperazione necessaria.
    Continuare a giocare quando gia’ dal secondo set non si poteva muovere sarebbe ingannare al pubblico.

    Se volete analiziamo bene i motivi degli altri ritiri. E’ facile parlare cosi senza conoscere la verita’

    BENITO PEREZ BARBADILLO (media p.r. di Novak Djokovic e Rafael Nadal)

  54. something blue scrive:

    Michele, forse non ti rendi conto di stare veramente esagerando, Non sono la prima a dare dellì’incompetente a Scanzi su queste pagine di commenti, quindi presumo non sia questo ad averlo ipoteticamente offeso.
    Lui si propone professionalmente e si espone alla critica, io l’ho criticato, ma non più gerocemente di altri. Forse è stata l’allusione all’avventatezza, ma Scanzi stessi ci suggerisce in qualche modo di essere focoso, quasi sanguigno nei suoi giudizi….
    Annetto di avere suggerito al nostro di cambiare mestiere, ma l’ho fatto in modo civile anche se ironico, o anche l’ironia, oltre che il sarcasmo, sono ipoteca della casa?
    Quindi caro michele ti inviterei a non fare difese d’ufficio ma a riflettere ancora una volta sul genere di prosa che un sito serio come questo insiste a propinarci e che io continuo a criticare, se lo ritengo necessario, perchè ho memoria e stima del fondatore,

  55. Luca Semprini scrive:

    Da assiduo lettore (fondamentalmente) passivo mi sento di condividere il pensiero di Giovanni da Roussillon.
    E aggiungo qualche considerazione personale. La replica di Scanzi non va vista (non solo, perlomeno) come una difesa (più o meno legittima, a seconda dei punti di vista) del proprio articolo. Pur riprendendo il discorso “pronostici”, e, a mio avviso, arrampicandosi un po’ sugli specchi, Scanzi offre considerazioni stilistiche di più largo respiro. Ne apprezzo l’onestà intellettuale, pur non condividendone alcuni (e forse qualcosa di più) dei passaggi, e non ci vedo nulla di ingiusto nel rispondere alle accuse. Il blog è forse il mezzo di comunicazione dialogico per eccellenza, e di dialogo si tratta in questo caso.
    Seguendo la stessa logica, mi lasciano qualche dubbio - Michele, ti prego di non volermene - i criteri di moderazione talvolta adottati su questa piattaforma. Nella mia (personalissima) ideologia, i bloggers dovrebbero essere “primi inter pares”. Tale modello comunicativo, prevede uno scambio franco, ed il più educato possibile, di opinioni, nessuna delle quali ha a priori più valore di altre.
    Ora, io non so come si sia espresso/a something blue, ma la sua censura priva i lettori di un’opinione aggiuntiva. Solo Michele sa se abbia esagerato i toni sfociando nell’offesa, ma, per come è stata giustificata da Michele, la moderazione mi è sembrata soprattutto una presa di posizione a favore di Scanzi basata su un giudizio valoriale e, in quanto tale, personale (quoting Michele: “pur non rientrando in nessuna delle precedenti casistiche [offese o commenti maleducati], non solo non danno apporto costruttivo alla discussione, ma irritano i lettori dotati di un minimo di materia grigia”).
    Se è così, non approvo l’intervento moderatore. Siano gli altri lettori a giudicare la bontà del commento di something blue, e comportarsi come più ritengono opportuno.
    Detto questo, Scanzi è un (bravissimo) provocatore. Personalmente, di rado ne condivido il pensiero - e pressochè mai lo stile, anche se devo ammettere che alcuni passaggi mi fanno divertire genuinamente. Ciononostante ne gusto la lettura come confronto di idee. Tale confronto però deve essere bilaterale e, come ha già detto Giovanni, alcuni bloggers che, per mole di feedback generato, erano nella stessa lega di Scanzi, hanno abbandonato (almeno in superficie) questa piattaforma per ragioni politiche. Un peccato.
    Da un punto di vista mediatico, è evidente come Scanzi sia un ottimo sponsor per il sito. Non biasimo Ubaldo e il resto della “Ubi-truppa” per cercare la sua collaborazione. Scanzi attira commenti e nuovi lettori, si sa. E se i lettori non riescono ad ignorarlo (a riprova di come sia bravo ad ottenere il suo dichiarato obiettivo), che si esprimano come meglio credono.
    Scanzi è (credo e spero) abbastanza intelligente da non offendersi. ; )

    Buon Tennis!

  56. Tommaso scrive:

    Come sempre, d’accordo con Renée. Aggiungo solo che, nel suo Gucciniano affermare di non cercare il plauso (cosa per altro anche credibile: non sta a me mettere in dubbio la sincerità dell’autore), Scanzi pecca vagamente di incoerenza nel pretendere che si creda a lui mentre, contemporaneamente, afferma che Federer stravince per sadismo autoriferito: diamo al buon Roger come minimo il beneficio del dubbio, e pensiamo che lo faccia per amore e rispetto del gioco. Così come, dal canto mio, dò a Scanzi il beneficio del dubbio e non penso che scriva tutto quello che scrive sui giocatori, la loro psiche, e chi più ne ha più ne metta per una sorta di delirio di onniscienza che lo porta a pensarlo davvero, ma per giocare, irritare, lasciare andare la penna in libertà (cosa che peraltro gli riesce molto bene), urticare. Personalmente non condivido l’asserzione secondo cui ciò ceh non è urticante è insipido: ma sono pareri. Scanzi urtichi pure, sta a chi legge cercare di capire il senso dei suoi articoli. Che non è una descrizione della realtà: è la narrazione, ispida e insieme giocosa, di un teatro dell’arte, un’improvvisazione scanziana sul canovaccio del circolo Atp, praticata da un’autore che - volente o nolente, ma io credo volente, per rispetto dell’intelligenza dello stesso - ha creato un personaggio editoriale con delle idee, dei modi di pensare e di scrivere. E’ questo personaggio che crea l’artefatta storia liberamente ispirata al tennis che si trova negli articoli: personaggio che non è detto non corrisponda in massima parte allo Scanzi reale, ma che sicuramente non è costretto a corrisponderci.

  57. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Intervengo per dire due cose: una che Andrea Scanzi ha un modo di scrivere che è comunque buon italiano. Quindi leggerlo non fa male a nessuno. Due che se Andrea interviene per replicare ad una critica che gli arriva,e che lui non ritiene giustificata _ perchè magari pensa di essere stato male interpretato _ fa benissimo a farlo. Il blog è per sua stessa natura interazione, e se io non fossi da qualche tempo oberato di problemi di coordinamento redazionale (perchè il blog si sta espandendo, ci sono mille cose cui stare dietro e c’è anche un progetto di editare una rivista ubitennis con 100.000 copie da distribuire nei circoli con un rapporto di una rivista ogni 3/4 soci) vorrei intervenire molto più spesso. Non sapete quanto mi manca non confrontarmi con voi. E’ che se andate a sentire i miei interventi video e radio sul sito tennis.bnl.it vi accorgete che ogni giorno devo fare un sacco di cose. Qua a melbourne, poi, ci siamo trovati in difficoltà perchè avremmo dovuto essere tre e invece uno dei ragazzi di Ubitennis ha avuto un problema per cui qui a lottare ocn il caldo e il fuso siamo soltanto eio e l’ottimo Gianluca Comuniello. Per fortuna ci stanno dando una gran mano gli altri amici dall’Italia…quelli che scrivono, quellic he inseriscono e impaginano, quelli che traducono, queli che fanno ricerche sul web (magari potreste segnalare qualcosa anche voi lettori di tanto in tanto….i modi per contattarci li conoscete) ma il sito sta diventando sempre più completo e richiede un gran lavoro anche organizzativo. A mio avviso, ad esempio, facciamo titoli poco accattivanti. Ma il gruppo dei miei collaboratori (avanti c’è posto per chi si vuole fare avanti…) è ancora giovane e sta crescendo giorno per giorno. Il presunto maestro è spesso oberato di impegni e non riesce ad essere un buon maestro come vorrebbe. Mi scuso, quindi con tutti, se non riesco a prendere più spesso posizione su tanti argomenti dibattuti e non posso che essere grato _ a prescindere dai contenuti e dalle opinioni che a volte condivido e a volte no, coem è inevitabile che sia _ a chiunque, compreso quindi Andrea Scanzi, tiene vivo questo blog e il sito in genere. Raccomando a tutti educazione e fairplay. Quando si offende qualcuno la figura peggiore non fa chi è offeso ma chi offende. Un abbraccio affettuoso a chi ci vuole bene e ci segue, e ancora più a chi ci fa conoscere ad altri appassionati
    Ubaldo

  58. something blue scrive:

    Michele, poichè ricordo benissimo cosa avevo scritto, ti prego di pubblicare integralmente il mio post, che come tu dicevi non era affatto offensivo di per sè, in modo che i lettori possano farsene una idea da soli. Altrimenti hanno ragione Giovanni ed altri a dire che si tratta nè più nè meno che di censura, forse dettata da una momentanea irritazione.
    Per parte mia mi impegno a non commentare più i pezzi di Scanzi al solo scopo di ribadire col silenzio che ritengo lo stesso assolutamente sopravvalutato e sono molto preoccupata dal prender piede anche nel tennis di un simile stile di scrittura. Ma tant’è, ormai lì’ho detto più che chiaramente, e con mete molti altri. Grazie

  59. Voortrekker Boer scrive:

    caro Quaiomic, non ha capito nulla di quello che scrivo. Il principio “se non ti piace non lo leggere” denota quanto sia chiusa la mentalità di certe persone, che evidentemente non sanno accettare le critiche (non verso di loro bensì verso un pennivendolo che neppure conoscono) e pretendono forse solo elogi sperticati.

    Per quanto riguarda Clerici e Brera, bè “A da passa’ nuttata” direbbe un certo signore.

    Comunque mi trovo sempre più d’accordo il sig. Plague, Scanzi è un Giano Bifronte, impiegatizio quando c’è da timbrare il cartellino con le solite tematiche riprese da MyMag e il suo sito, e un po’ cazzaro da bar stravaccato su una sedia con la bottiglietta di birra Miller e il rutto libero.

  60. Paolo scrive:

    Andrea, non ti curare delle critiche, la maggior parte di loro è solo innervosita quando prendi in giro il tennista da loro preferito, chiunque lui/lei sia. Personalmente tifo Federer, ma accetto i tuoi pezzi con la dovuta ironia, soprattutto dopo questo articolo, in cui hai scritto che gioca a tennis 8000 volte meglio di Djokovic (che invece si sente Dio in terra), ora potrai prenderlo in giro quanto vuoi…

  61. zio tony scrive:

    azzaruola!
    something blu, ubaldo scanagatta, giovanni da roussilon, andrea scanzi, haiv, perez barbadillo, zio tony tarocco, michele fimiani, nik85 e marcelus edberg wallace, tutti insieme appassionatamente a confrontarsi nella stessa arena…
    a me sinceramente questo sembra un miracolo!
    manca solo la ciliegina (e che ciliegina)…dai chloe, muoviti su!

  62. Agatone scrive:

    Io gli articoli di AS li leggo volentieri anche se su federer non sono proprio d’accordo ma comunque, come dice Ubaldo, sono in buon italiano e come dice lui stesso, cerca la letteratura nel tennis e a volte la trova anche se altre volte, forse proprio per l’eccessivo desiderio di fare letteratura, mi pare che dimentichi la realtà e la trasfiguri così tanto da passare non nella finzione ma nel falso.
    Volendo questo è un problema di tutta la letteratura, ma io credo che le opere di grande livello s’insinuino nei particolari riuescendo a mostrare ciò che a prima vista non si vede a che la Storia non riesce a ricordare. E’ per questo che, come diceva Calvino, hanno sempre qualcosa da dire.
    Detto questo è inutile arrabbiarsi, ma è bello poter replicare.

    Quello che a me manca, in risposta ai suoi report sono dei report quotidiani di Commentucci in cui si possa leggere qualcosa di diverso e complementare, più basato sul gioco che non sulla teatralità del gioco stesso.

    Come mai non scrive in questi giorni? A me dispiace. Per esempio sull’incontro DelPotro-Federer ce ne sarebbe da dire, a livello tecnico tattico.

  63. something blue scrive:

    attendo fiduciosa e noto - quando ho replicato il commento di Ubaldo non era ancora stato pubblicato - che anche lui accredita la tesi per la quale Scansi sarebbe stato offeso da noi lettori, e poichè l’unico post “moderato” è stato il mio, immagino proprio da me. Vorrei chiarire agli altri lettori che il contenuto moderato non poteva contenere nulla di diverso da quanto di mio già pubblicato e rinnovo l’invito a pubblicarlo integralmente.

  64. Francesco scrive:

    Intervengo in questo dibattito un pò surreale (per me) per annoverarmi tra i sostenitori di Andrea Scanzi….
    Il tennis è divertimento (per me), Scanzi è divertente e soprattutto gioca a demolire divismi e fideismi che inevitabilmente appassionano (solo) chi vive lo sport come tifoso.

  65. pibla scrive:

    E anche a noi, caro Ubaldo, manca una maggiore interazione con te, come avveniva un pò di tempo fa, ma tant’è, le cose procedono e si sviluppano ed è giusto sia così…
    Un saluto a tutti.

    p.s. come sempre Fimiani for President, lui è il primo, spesso, a non essere del tutto d’accordo con Scanzi, ma lo fa col suo solito garbo, chi invece interviene senza garbo scende su di un piano anche più basso rispetto a chi vuol criticare, ovviamente non mi riferisco a nessuno in particolare; mi preme sottolineare semplicemente Fimiani for President!!!
    Quando diventerà competitivo anche nel Virtual Tour sarà un uomo perfetto….ah, ah, ah!!!

  66. mario de martino scrive:

    ( meglio mettere nome e cognome HEHE)…
    se leggendo gli articoli di scanzi ho capito l’1% della sua mentalità penso che scanzi adesso come adesso sia contentissimo di aver generato quetsa discussione e di aver fatto intervenire gente che al momento è molto impegnata per la nostra felicita tennistica. (ubaldo ma anche gente che aveva deciso di nn postare per motivi a me ignoti)…Penso questo perche questo è lo scopo dei suoi articoli che io trovo simpatici, taglienti e in parte realistici ( vedi gasquet e i pronostici quasi sempre indovinati) …

  67. Michele Fimiani scrive:

    Un’ultima precisazione per lettori poco attenti…

    Chi insinua che Andrea Scanzi dovrebbe crearsi un blog tutto suo, ignora che Scanzi un blog lo ha già…sul sito de La Stampa. E le pagine di Diario che gentilmente ci permette di pubblicare sul blog di Ubaldo nascono proprio per la sua pagina personale…

    Insomma, state criticando una persona perchè non ha un blog personale, quando ciò che state leggendo è proprio tratto da un blog personale…

  68. luca scrive:

    io odio fabio fazio e scanzi non mi fa ridere. nonostante ciò continuo a leggere i suoi articoli. qualche spunto interessante ogni tanto lo si trova. disse dario argento: in ogni film anche nei più brutti c’è una scena, anche una singola inquadratura o una sola battuta che giustifichi la pena di averlo guardato.

  69. anto scrive:

    Chi ha deciso di dare spazio a Scanzi durante questi australian Open è un genio! Troppo divertente la rubrica curata da questo tagliente giornalista…un sur plus per ubi tennis. Per quanto concerne il pr del serbo, il sig. Barbadillo (ma perchè mi viene in mente un giocatore peruviano degli anni 80 dell’Avellino), lo posso anche comprendere e forse ha ragione. Ma ciò nonostante è innegabile che il serbo, sia un giocatore che troppo frequentemente quando è sotto si ritira……….è il medical time è sovente usato chissà come mai in certi frangenti……..ho l’impressione che debba farsi un esamino di coscenza Novak, in quanto da piacione comincia un pochino a diventare antipatico……e sappiamo bene che gli sponsor gradiscono poco.

  70. Luca scrive:

    Caro signor Scanzi, non la conoscevo prima di oggi, ma ho una domanda da fare a lei e ad alcuni altri signori che postano su questo sito…
    Cosa vi ha fatto Federer? Supponiamo che in Svizzera nasca un personaggio con un carattere tranquillo, forse non eccessivamente sveglio (detto con tutto l’affetto) e uno straordinario talento sportivo, che indirizza verso il tennis. Cosa dovrebbe fare secondo voi? Non giocare perchè fa pochi pugnetti? Andiamo, è assurdo! In primo luogo, Scanzi, dal suo articolo sembra che Berdych fosse un grande giocatore e Del Potro un raccattapalle su cui Federer si è vigliaccamente sfogato. Se Berdych e Del Potro giocano domani l’esito non è facilmente prevedibile. Riguardo alla “piattezza emozionale”, è da deficienti fare salti e pugnetti in faccia a uno che prende 6-0 6-0. Ho visto la partita in cui Nadal ha asfaltato Santoro a Doha 6-0 6-1 e vi garantisco che era emozionalmente piatto come la Pianura Padana.
    Ma forse noi in questo nostro paese siamo troppo abituati a Totti che sputa in faccia agli avversari, a un altro signore che faceva il saluto fascista davanti alla curva e a gente che si tira giù i pantaloni per festeggiare i gol. Uno sportivo non psicopatico non ci sembra normale.

  71. something blue scrive:

    Michele! per cortesia! perchè continui a travisare. Non ho affatto sostenuto che Andrea non ha un blog personale, ma che qui pubblica i suoi pezzi come giornalista, ovvero questa è l’impressione che se ne ricava dal trattamento dato al pezzo e dalla coincidenza con la stretta attualità. Se poi si tratta di una rubrica tipo Genitori & figli, allora tutte le mie scuse, almeno sulla opportunità per lui di replicare. Anzi se è solo un blogger, come Stefano Grazia, ad esempio, allora tutta la mia preoccupazione sulle sue possibili nefaste influenze diminuiscono molto! L’importante è che un sito serio come questo sappia gestire al meglio i collaboratori che si trova e magari stare ad ascoltare anche le ragioni di chi espone un pensiero contrario. Aspetto sempre la pubblicazione integrale del post incriminato…

  72. Paolino scrive:

    Sono d’accordo con Agatone. In questi giorni ci mancano, e molto, gli articoli di Commentucci.
    Ho criticato un suo intervento in risposta ad un articolo di Scanzi, perché mi era sembrato troppo risentito.

    Ma la competenza e la completezza dei suoi interventi sono il perfetto contraltare agli articoli di Scanzi.

    Un mix perfetto.

  73. laura scrive:

    @Michele
    Io la firma se vuoi te la metto ma non ne vedo il senso visto che comunque una certa censura l’ha esercitate ugualmente. Infatti ho dovuto protestare per il mio post bloccato e poi miracolosamente pubblicato. Forse sbaglio enon è stato che un disguido mail sospetto è accreditato da ciò che dice something blue;e si che poi non era che un post di addio!Laura Galmozzi

  74. Patty scrive:

    “Lo svizzero, del tutto prevedibilmente, ha demolito con inaudito - ma noto - sadismo un Del Potro che pare ambire a quel vassallismo spinto che ha reso per almeno quattro anni (2004-2007) tutti gli avversari di Federer meno che sparring partner, eccezion fatta per San Rafa e un Safin estemporaneo. Tutti sconfitti prima ancora di entrare in campo, per sudditanza psicologica, come tanti Saccani e Copelli.”

    Grandissimo.

    Io mi permetto di aggiungere che se questa fosse stata una partita di calcio qualcuno avrebbe richiesto come minimo un’indagine. Del Potro, essere non degno di essere considerato un giocatore di tennis. Arrivo a dire: un venduto. Passo e chiudo.

  75. max scrive:

    come al solito articolo inutile e che fa scendere di livello il pur apprezzabile blog di scanagatta. Inutile perche’ l’autore come gia’ detto anche da altri, non sa di tennis,scrive per sentito dire, da giudizi da bar che chiunque potrebbe scrivere (e tanto vale allora far scrivere al primo avventore del locale sotto casa).
    Lui sa che Djokovic in ogni incontro soffre e chiama il fisioterapista (forse l’ha fatto 3 -4 volte da quando e’ passato professionista), parla di una conferenza stampa di Roddick dopo la partita agli Us Open, quando le dichiarazioni dell’americano sono state fatte prima dell’incontro.
    Negli incontri in cui ha chiamato il fisioterapista Djokovic poi si e’ sempre ritirato (a parte la partita contro Robredo agli Us Open,nella quale era in vantaggio e probabilmente secondo Scanzi,ma dubito che l’abbia mai vista,aveva bisogno di questo trucchetto per battere lo spagnolo,notoriamente uno dei piu’ grandi di sempre sul cemento..)
    Invece l’autore (!?!) dell’articolo (?!?) parla di Lendovic che poi rientra in campo arzillo e batte l’avversario che ha perso il ritmo.
    In questo caso confonde Djokovic con Nadal (probabilmente,visto che le partite non le vede glielo hanno riferito,ma per lui lo spagnolo e il serbo sempre di un tennista si tratta) che spesso usa il trucchetto soprattutto quando incontra dei polli (Amburgo docet…”Zio Toni,mi fa male,mi ritiro?..)
    Sostiene che il serbo gioca 8000 volte peggio dello svizzero dimenticandosi di qualche bella legnata ricevuta dal grande Roger.
    Chiama Djokovic Noschese,ma anche qui possiamo usare la stessa giustificazione di prima: qualcuno un anno e mezzo fa gli ha detto che c’era un giovanotto,che in un circuito di mozzarelloni e melisse,finalmente portava un po’ di buonumore e divertimento con qualche imitazione. Peccato che nel frattempo,il buon Nole abbia deciso di smetterla anche perche’ con i santi e gli eroi guai a scherzare. Sono passati quasi due anni ma nessuno evidentemente si e’ preoccupato di avvisare lo scanzi-san.
    Parla di Master peggiore dimenticandosi di quelli degli anni prima ( limitandosi a quello dell’anno prima il finalista Ferrer sul veloce e’ notoriamente uno dei migliori giocatori di tutti i tempi sulla superficie..)
    Mi limito dunque alla prima parte dell’ articolo (sempre !?!),perche’ il resto e’ dello stesso tenore, insomma le solite cose che squalificano la bonta’ degli scritti degli altri autori

  76. simone scrive:

    @michele
    ti stimo assai, ma non comprendo la faccenda del “dover firmarsi con nome e cognome”. questo sito mi pare che si avvalga della collaborazione (a mio parere ottima e sempre gradevolissima) di due personaggi che appunto “non si firmano” celandosi dietro i criptici nick di Marcos e Angelica. Anche esporre le proprie idee con articoli e interventi senza firmarsi con nome e cognome allora dovrebbe essere (sempre secondo quanto da te espresso) non corretto…

  77. flexible scrive:

    emhh….
    a me mancano tanto i miei interventi

  78. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Mi allontano un attimo e subito litigate. Sono deluso.
    Scanzi, stasera a letto senza Tsonga. Così impari.
    E voi altri (staccato: si noti la finezza)?
    Non possono toccarvi gli eroi, solo perchè siete tifosi? Leggete Biscardi, allora, anzichè Scanzi, e occupatevi di calcio.
    Io devo pensare a Roddick: i suoi futuri avversari mi sembrano piuttosto in forma…..(pausa, scena di pioggia a Melbourne, pianto dirotto del tifoso spaventato, dissolvenza).
    Scena di pioggia a Melbourne, eh? Va beh…
    Guardate il tennis e divertitevi. Anche tu, Scanzi, naturalmente.

  79. max scrive:

    perfetto,vedo che il post non viene pubblicato,provero’ a far sapere di questa censura in altre sedi.
    L’articolista come al solito usa parole offensive e non veritiere nei confronti di diversi giocatori (manifestando in questo modo pure poco rispetto dei rispettivi tifosi) ma non accetta evidentemente critiche,forse pesanti, ma che nel contesto se si provoca bisognerebbe accettare.
    Gran bel modo di interpetrare la discussione democratica! Complimenti!

  80. Skorpion scrive:

    Un giornalista che per l’ennesima volta accetta una censura a suo favore. E’ vergognoso. Invito chiunque ad ignorarlo.

  81. Stefano Grazia scrive:

    “Anzi se è solo un blogger, come Stefano Grazia, ad esempio, allora tutta la mia preoccupazione sulle sue possibili nefaste influenze diminuiscono molto! ”

    E ti pareva se non venivo tirato in ballo anch’io…Ah, per inciso: se Chloe de Lisser, Thomas Yancey, Giovanni de Roussillon, e tutti quelli coi nickname medioevalrinascimentali non scrivono piu’, e’ colpa mia … Chiedo scusa alla plebe …
    Su Scanzi ho sempre detto la mia: mi piace come scrive, non mi piace tutto quello che scrive, e’ il clkassico amico che spara cazzate al bar sport e ti fa scompisciare dal ridere…La sua analisi di come e di perche’ scrive e’ esplicativa (gli piace la teatralizzazione del tennis) mentre come si sa i pronostici li sbaglia solo chi li fa (magari e’ poi inelegante arrampicarsi sugli specchi per giustificare l’errore)…Semmai, trovo un po’ di contraddizione nel disprezzare certi giocatori che pur privi di talento (almeno rispetto agli Dei) hanno comunque ottenuto incredibili risultati (da Davidenko e Ferrer allo stesso Seppi) e poi fare il moralista supporter di Grillo,Travaglio e Di Pietro … La contraddizione, se c’e', e’ tutta qui.Il resto e’ tutta letteratura, anzi: sono solo canzonette. Mi meraviglia che qualcuno si scaldi tanto. Se io fossi l’Atleta in questione ci farei su 4 risate. Del resto Scanzi l’ha scritto: al di la’ dell’articolo, lui Seppi non puo’ fare a meno di ammirarlo. Semplicemente non gli piace vederlo giocare. Anzi propongo ad Ubaldo un intervista di Scanzi a Seppi. A seguire il Dibattito.

  82. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Stephen Grace, ma che c’entra ’sta cosa di Grillo e compagnia col tennis? Oltretutto, quei tennisti “privi di talento” (secondo Scanzi) sono comunque milionari, e Scanzi (nella sua immagine di polemista politico) sufficientemente antiborghese, quindi in realtà non c’è contraddizione.
    Da parte mia, ad esempio, c’è invidia. Privi di talento e milionari. Roba da scannarli.
    Sul resto, e rimanendo al tennis, pienamente d’accordo.

  83. something blue scrive:

    evidentemente si è deciso di non dare la possibilità a tutti di verificare quanto inopportuna fosse la parte non postata del mio commento: questo sì lo ritengo offensivo quanto inutilmente censorio.
    Poichè si è riconosciuto da subito che il mio post non conteneva offese (v. la prima replica di Michele), e ciò nonostante non viene ripubblicato integralmente, debbo presumere che la vostra capacità di gestire democraticamente questo “Blog” sia ancora, scelgo accuratamente le parole, non sufficientemente adulta.

  84. theresa scrive:

    Veramente odioso Scanzi con il sue freddure su Djokovic,Federer,Del Potro etc.. Critica le imitazioni che fà Djoko che sono simpatiche mentre Scanzi con le sue battute non è affatto divertente anzi arrogante.Novak forse deve imparare a soffrire un pò di più ma ha 21 anni è un ragazzo giocherellone e forse la sua giovane età lo porta a preferire il divertimento al sacrificio,se impara a soffrire e tirare fuori la grinta può diventare davvero imbattibile.Dipinge Del Potro come un sfigato alla Fantozzi,caro Scanzi deve considerare che Del Potro è giovane, campione di tennis fra i top ten,il che vuol dire anche guadagni da milionario,e io penso che lei se potesse farebbe volentieri a cambio.E i capelli di Nole al polieriutano?Si dà il caso però che Djokovic piaccia molto e abbia tantissime fans in tutto il mondo mentre lei caro Scanzi non sò come è fatto,ma dubito che sia un adone. saluti theresa

  85. Roberto Commentucci scrive:

    Ringrazio prima di tuto Andrea per avermi citato e per il suo apprezzamento, che ovviamente mi fa olto piacere, come quello degli amici lettori. Grazie a tutti. In questi giorni sono in Germania per lavoro e ho pochissimo tempo, sto vedendo un po´di tennis di notte e in serata grazie alle repliche di Eurosport germany, che vedo in albergo. Posso dire di aver visto un Nadal cementifero come mai in vita sua. Enormemente cresciuto nel modo di giocare sul duro. Sempre vicino al campo, corre molto meno di prima e ha imparato alcune splendide varianti tattiche che rendono davvero arduo, per i suoi detrattori, il continuare ad affibbiargli nomignoli da pallettaro muscolare. Rafa sotto i bicipiti, il top spin esasperato e la grinta luciferina nasconde talento tennistico puro. Chiedete a Gilles Simon, a cui Rafa stanotte non ha dato mai due pale uguali da colpire.
    Il maiorchino dimostra áncora una volta una grandissima capacita´di imparare cose nuove. Ora ha aggiunto al suo repertorio anche il gioco di gambe da giocatore da cemento. Davvero incredibile.
    Credo che sara´ per Rogerun avversario quanto mai duro, nella finale che ormai sembra scontata.
    Buon tennis a tutti da una freddissima e indaffaratissima Francoforte!

  86. TCC'75 scrive:

    C’ha ragione Ubaldo: questo è un blog quindi le repliche son consentite.

    Devo dire però che mi fa parecchio piacere leggere tra le righe, che ‘penna avvelenata’ Scanzi si sente punzecchiato dalla critiche. Del resto (in un italiano squisito, ha ragione Ubaldo, di nuovo) ci da quotidianamente degli incopetenti.

    Io non so quale sia il problema, quello vero, di Scanzi. Certo non è, o almeno spero, la classe di Federer.
    Se attraverso le sue sparate ‘negazioniste’ crede di dimostrare che ne capisce più degli altri, stia tranquillo: NON E’ COSI’!
    Se invece si pone come target quello della visibilità, allora gli riconosco un merito, quello di esser riuscito, parlando sostanzialmente di aria fritta, di sport e facendo del qualunquismo politco, a entrare nel circuito mediatico italiano.
    Lo vedi in TV, lo senti parlare e dici: “ma se invece di ascoltare lui, me ne vado al Bar Sport o al Bar Mario, non ne trovo altri dieci pronti a sostenere che ai tempi di Maradona il miglior giocatore del mondo era Careca?”

    Avanti Scanzi: non è importante parlare bene di una persona, l’importante è che se ne parli.

  87. Stefano Grazia scrive:

    Marcellus, hai ragione ma mi sono espresso male: faccio un esempio…marcos, quando scrive, per quello che scrive, per come scrive…e’ coerente con quello che m’immagino lui sia
    scanzi, secondo me, non e’ sempre coerente con la sua immagine ormai anche pubblica…a volte robin hood, a volte radicalchicintellettualsnob di quelli che come faceva Verga, la plebe per cui si battono, la guardano pero’ solo dal balcone perche’ puzza… Insomma, secondo me un po’ fighetto Scanzi lo e’ e in realta’ dovrebbe davvero tifare per Federer, e’ lui il suo giocatore icona…Per questo non e’ coerente (ma nemmeno io spesso lo sono, intendiamoci).
    Cio’ detto, poi davvero per me Commentucci e’ l’erede di Tommasi e Scanzi e’ l’erede di Clericiu ma aggiornato ai nostri tempi: Clerici e’ rimasto d’antan, Scanzi e’ puro 21esimo secolo

  88. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Continuando a darti ragione, Stefano Grazia, e ricordando che nelle rare volte in cui ho sentito Scanzi commentare a Eurosport, egli era pacato come un agnellino, non so se hai notato che l’altro ieri è venuta ancora fuori l’ombra del serial killer, del grande bastardo.
    Il colpo di testa di Federer sulle ceneri di Del Potro è stato crudele esattamente come il pugnetto di Nadal sul 6-2 3-0 di qualunque incontro con un classificato oltre i cinquanta del mondo (e Nadal lo fa sempre).
    Ma il colpo di testa……e i suoi avversari continuano a prenderla bene (vedi i commenti di Del Potro dopo il match: “lo avrei ucciso”, ma detto sorridendo, con ammirazione).
    Secondo me fuori dal campo Federer è veramente simpatico, se no qualcuno lo avrebbe già ucciso.
    In campo, invece, Federer è talmente uguale a Sampras da far paura.
    Un tipo molto, molto interessante. Un Dexter del tennis.

  89. something blue scrive:

    Max ha detto tutto nei suoi diversi post nei quali mi riconosco totalmente.

  90. Stefano Grazia scrive:

    Verissimo, Marcellus…infatti mi chiedevo come mai nessuno ha parlato del colpo di testa (fatto senza un sorriso)…Io da tempo sostengo anche su G&F che ogni campione e’ un SOB dentro, un bastardo egocentrico e serial killer…lo deve essere e secondo me per esempio il cattivo (dei primi tempi) Agassi lo era molto meno del ‘buono’ Sampras …
    Federer fuori dal campo e’ davvero simpatico anche se han ragione quelli che dicono che un po’ permaloso lo e’ (non gli piace essere messo in dubbio, almeno all’inizio…fu cosi’ anche con rafa e con djokovic), ma in campo deve essere un po’ str…o. Poi se vogliamo c’e’ chi e’ meno ipocrita (Connors,McEnroe o anche hewitt e murray, considerati bad boys …)

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