Australian Open Day 8:
La Caduta del Vampiro

 
26 Gennaio 2009 Articolo di Andrea Scanzi
Author mug

  Virtual Tour 2009: day 10, arriva il secondo taglio! 

  

Eccola, la sorpresa: esce il superfavorito Andy Murray, estromesso al quinto da un Fernando Verdasco che pare finalmente sbocciato. Lo scozzese è l’unica testa di serie mancante ai quarti tra le prime otto (in Australia non era mai accaduto).

Se Murray non raggiunge la semifinale, Sassicaia per tutti. Offre Federico Ferrero“.
Lo scrivevo ieri, e non ho dubbi che Fede manterrà la promessa. Oltretutto è langarolo, cresciuto tra le vigne, di esse fiero consumatore: contattatelo per luogo e data della bisboccia.
Per parte mia, non ero così contento di sbagliare un pronostico dai tempi della finale di Wimbledon 2008 (è una battuta, federeriani: su, non crucciatevi). Avevo dato Murray favoritissimo per la vittoria finale, come bookmakers e quasi tutti (Rino Tommasi no: mai si è Maestri per caso). Un po’ (molta) era scaramanzia, un po’ (molta pure quella) era convinzione. E avrei scommesso (quasi) la casa che per la prima volta in uno Slam maschile avremmo avuto i primi otto ai quarti di finale. Ne avremo sette, invece, cosa comunque mai capitata in Australia (a Parigi e Londra sì, l’ultima volta al Roland Garros 1984: lo scrivo per fingere di essere anche solo minimamente interessato alle statistiche).
Questa edizione si conferma sì avara di sorprese, ma intanto Andy Murray - aka il Vampiro, aka l’Hooligan, aka il Diversamente Dentato - è clamorosamente uscito al quinto set con Fernando Verdasco. Incontro neanche troppo lottato, al di là della frazione finale. Lo scozzese, che a inizio torneo si diceva quasi certo di vincere e trovava lecito il suo ruolo di favorito (provocando l’ira funesta del sempre umilissimo Federer), è quindi fatalmente caduto. Piangeranno per lui la madre ultrà, la Gran Bretagna tutta e quei due o tre tifosi che ha in Italia. Il cordoglio sportivo finirà lì, e finirà presto.
Perché ha perso? Lui dirà la febbre, forse decisiva. Noi aggiungiamo: pure per qualche paturnia mentale, per la solita nevrastenia e per aver mandato in campo il Murray versione Wilander e non Mecir.
Murray è tennista (non uomo) di rara antipatia, per questo - paradossalmente - necessario all’interno del Presepe dell’Atp. Qualcuno il Cattivo deve pur farlo, e non basta il Giano Bifronte Lendovic, ora Dux e ora Raccontatore di barzellette (toh, mi ricorda il nostro - nostro? - Premier). L’Hooligan è in questo “bravissimo”, come neanche il miglior Connors. Anche stamani urlava offese, sbraitava insulti, vomitava bile e chiamava challenge (inutili) come se piovesse. Una delizia per gli occhi. Sfortunatamente per gli amanti del trash, a fine gara non ha potuto esibire quel bicipite bianchiccio-rachitico con cui è solito salutare l’adorante (?) plebe dopo il trionfo, cosa che fece - di fronte a un Centrale di Wimbledon orrendamente trasfigurato dal nazionalismo - nel luglio scorso.
Istantanee che restano attaccate a te, come una tellina morente.
Il fatto è che non tutti i giorni hai di fronte Gasquet, che il match prima o poi te lo regala, o Federer, che dopo gli Us Open con Murray l’ha sempre vista poco. Verdasco, mai così convinto dei propri mezzi, non gli ha lasciato spazio. Murray si rivelava passivo per necessità e vocazione, con l’altro che badilava di dritto e randellava di rovescio: un martellamento continuo, che a Murray ha tolto ritmo e idee. Riducendolo a mero pallettaro sacramentante.
Murray scalerà ancora la classifica (fatevene una ragione), ma a tutt’oggi per vincere uno Slam ha bisogno che tutto giri al meglio. Ed è ancora troppo in deficit di vincenti per avere garantita la vittoria contro un Verdasco Deluxe.
Non nascondo la mia felicità smodata per questo risultato, dovuta però - per quanto non ci crediate - più alle generalità estetiche del vincente che non alla manifesta antipatia del perdente.
Verdasco è uno di quei pallini eterni che sembrano nati per non rallegrarti mai. Ero a Roma nel 2005 e ricordo quel match - sì, quello del matchpoint “restituito” da Roddick - nel quale fui rapito dalla sua imbarazzante facilità di generare violenza e spazzolare le righe. Nel frattempo, annoto, sono passati quasi quattro anni di limbo. durante i quali se osavi scrivere che era meglio di Berdych, arrivava il buon Bertolucci e ti scaraventava un Panasonic 52 pollici sulla fronte.
Spagnolo atipico se ce n’è uno (anzi due, anzi due e mezzo: Feliciano Lopez e mezzo Almagro), Verdasco ha toccato la posizione numero 11 a metà 2008 pur senza incantare. Per mezzora dispensava bellezza e stupore, poi gli andava un colpo di traverso e addio.
Un bel giorno di fine 2008 è però accaduto qualcosa. Verdasco ha vinto da protagonista l’ultima Coppa Davis, in una finale (contro l’Argentina di Nalbandian) nella quale la Spagna giocava in trasferta e senza Nadal. Un’impresa vera, di cui è stato primo (ma non solo, vedi alla voce Lopez) protagonista. Da allora sembra un giocatore mentalmente diverso. Nella pausa invernale si è allenato con Reyes, l’ex preparatore atletico di Agassi, segno che aveva voglia di migliorarsi. Se n’è avuta ulteriore prova stamani. Nel quinto ha ripreso tutto, mentre l’altro - nonostante il sushi - sbuffava iroso dai denti aguzzi.
Oggi Nando ha vinto non solo picchiando, ma tenendo di testa e contenendo quando serviva. Sin qui era stato un tennista costretto (da se stesso) troppo innamorato dell’acceleratore, incapace di giocare un tennis normale. Difetto se volete anche gradevole da un punto di vista estetico, ma che le vittorie importanti (e non solo) te le fa perdere quasi tutte - appunto: Berdych, lo Sparapalle Efebico.
La prova dell’avvenuto cambio di marcia mentale si è avuta sul 4-3 15-30 servizio Verdasco del quinto set. Aveva appena breakkato, annullando una palla break nel game precedente. Avrebbe retto la tensione? No, a giudicare dal doppio fallo iniziale. 0-15, 15-30. Qui, da posizione molto difficile, il mancino spagnolo ha lasciato partire un dritto impossibile - non per lui - caduto appena dentro il campo. Murray ha inveito, non si sa bene contro chi: knock out, game set and match.
Per noi mendicanti di splendori estetici, il draw (la solita parola figa, sì) ci concede ora il quarto più sognato: Tsonga-Verdasco. Comunque vada, sarà letizia. Vamos. Allez. Fate voi. Facciano loro.
Il Muhammad Ali del circuito, sempre più monumentale, fascio di carne e muscoli debordanti carisma e potenza, è nuovamente tornato sul ring di Kinshasa, per portarci quasi al rango di Re. Spazzato via in tre set James Blake, che impresa non è ma testimonia come Tsonga - capace di recuperare un break nel terzo - abbia per nulla sofferto la “cambialona” di un anno fa.
Jo è peso massimo che ha testa da campione, colpi da pugile e grazia da farfalla che fluttua. Eccome se è davvero un secondo Muhammad Ali, eccome. E mentre Federico Ferrero financo (?) stamani inscenava in telecronaca la pantomima del “mano quadra” o “mano de fata” (ricordo che Ferrero è uno che tifa Simon e Bartoli), a me torna in mente la massima di Mario Brega: “Sta mano pò èsse fero e pò èsse piuma…oggi è stata ‘na piuma“. E con Tsonga è spesso piuma.
Perché poi Cassius Jo sia necessario, lo lascio alle parole di un utente - Lyndon79 - del forum rinotommasiano MyMag: “Oltre al tennis assai piacevole, ha un senso, ed un tempo, dello spettacolo notevoli. C’è poco da fare. Ad alcuni (pochi, spero) potrà sembrare sbruffone. E in effetti lo è. Ma trasmette energia e ha un carisma come pochi. Emblematico l’ultimo punto. Si prende tutto il suo tempo, anche troppo (quasi mi è parso infatti che si scusasse), sceglie con cura le palline: sa che avrebbe fatto ace, ma aspettava il momento e lo creava. Così è stato”.
Resta da parlare di Rafael Nadal, che tra parentesi sarebbe pure il legittimo numero 1 al mondo. E qui già so cosa pensate: lo hai sottovalutato, dicevi che dei primi quattro era il meno accreditato alla vittoria finale. Vero, e una settimana fa riscriverei lo stesso. Fin qui l’ho pure visto poco (mea culpa).
Ho la sensazione che non abbia trovato nessuno capace di impensierirlo davvero. Di sicuro non i resti di Fernando Gonzalez, miracolato e al tempo stesso prosciugato da Gasquet. Vero è che sta piallando chiunque, stancandosi ben poco.
E adesso? E’ lui il favorito? Rispondo col cuore (dei primi quattro era e resta quello a me meno sgradito), ma pure con la testa (lo metto dietro Federer e Djokovic, a loro volta appaiati o giù di lì). Rispondo pure con scienza: boh.
Nadal sembra avere il tabellone migliore: Simon (non fatemi parlare del suo non-match con Monfils, non ce la faccio) in quarti, Verdasco o Tsonga in semi. D’accordo, Cassius Jo lo ha già demolito un anno fa (proprio qui in semi) e questo Verdasco potrebbe impensierirlo, ma la sensazione è che Jo non sia ancora quello di inizio 2008 (e che Nando potrebbe non tenere contro l’amico connazionale).
Mi rimangono poche righe per segnalarvi la griglia di quarti maschili e femminili, con pronostici relativi (agli ottavi è stato un 7 su 8). Segnalo il successo di Carla Suarez Navarro, la speranza della Dementieva di vincere finalmente uno Slam e la sensazione che molto dipenderà dalla luna di Serena Williams, fin qui vincente ma non convincente.
Aspettando che Ferrero (Federico) apra il Sassicaia - ma andrebbe quasi meglio un Barolo Rinaldi -, vi saluto con l’immagine del giorno: Tsonga-Blake interrotta quindici minuti per i fuochi d’artificio dell’Australia Day. I due erano in piena lotta al terzo e sono stati lì, in mezzo al campo, a guardare i botti. Immagine surreale, che a Tsonga - il più gigione dei due - è ovviamente costata un break. Poi ha ricominciato a elargire jab e uppercut, in quella maniera maestosa e marziale che trentacinque anni fa incantò perfino quel gran genio di Norman Mailer.
Che la Kleybanova sia con voi.

Nadal–Simon 1 (e basta con il Gilles sbagliato, via)
Verdasco–Tsonga 1 (boh)
Roddick–Djokovic 2 (agile)
DelPotro–Federer 2 (non agilissima)

Bartoli–Zvonareva 2 (guardatela voi al posto mio)
Safina–Dokic 1 (ma vorrei il contrario)
SuarezN.–Dementieva 2 (ma vorrei il contrario)
Kuznetsova–S.Williams 2 (ma servirà la miglior Serena)

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22 Commenti a “Australian Open Day 8:
La Caduta del Vampiro”

  1. Supermad scrive:

    Lo so che lo dici per scaramanzia, gentile Scanzi…io però credo che Tsonga avrà la meglio su Verdasco. Oddio, a differenza tua non sono così forte nei pronostici, tutta colpa di Gasquet…

  2. haiv scrive:

    Io non ho capito ancora a te quale tennista piace.Ah gia ho letto sul tuo sito..praticamente a te piace qualsiasi tennista che non vince giusto?ti piacciono gli esteti come gasquet pero non come federer perche lo svizzero è un esteta che vince mentre la caratteristica fondamentale è che deve essere un perdente..gia gia….poi ami gasquet e ti piace allo stesso tempo nadal?Bah!!!E se un tennista non ti piace va smontato e preso in giro per rispettare il principio dell imparzialita che contraddistingue ogni giornalista..ho capito
    Cmq che dici magari murray dovrebbe avere un qualcosa che ha il RE Algido per vincere qualche slam? come pronostici mi sa che ti batto…perlomeno io ho detto Nadal e Safina da inzio torneo….adesso dici Nadal dopo che è arrivato ai quarti(anzi in finale ormai)con un tabellone ridicolo?No no…troppo facile……
    A me va benissimo che scrivi qst commenti provocatori pero ti giuro i tuoi sono gli unici articoli di tennis in cui l autore si schiera cosi apertamente nemmeno con ma direttamente contro qualche tennista
    Prova ad essere un po piu imparziale…su su tanto si sa che in fondo in fondo le partite del RE ALGIDO te le segui tutte…l invidia è na brutta bestia!
    P.s.-è un commento amichevole,non volgio scatenare polemiche!!!

  3. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Tutto giusto, stavolta, Scanzi. Ma non sembrava star bene, Andy, con quell’herpes labiale e (dicevano i cronisti) con postumi d’influenza.
    Sarà vero? probabilmente no.
    Ribadisco però che questo slam, con questi caldi, merita la qualifica di sport estremo.
    Per la finale azzardo Nadal-Djokovic. Vince il primo.

  4. Giacomo scrive:

    Scanzi in questo articolo mi sei sembrato più delicato nelle parole, sarà che la notte porta consiglio!!!!!!!!

  5. pibla scrive:

    Io però non ci giurerei per niente che Murray in Italia abbia solo due-tre tifosi, a me sembra invece che il suo gioco riscuota parecchie simpatie e, a dir la verità, lo trovo anche giusto, dato che tra lui, Djokovic e Nadal è proprio lo scozzese ad avere il gioco più vario e divertente.

  6. Renée scrive:

    L’ho già scritto in un altro commento. Io non so fare pronostici, ma mi limito a sognare. E sogno tutto il contrario di quello che vorrebbe Scanzi. Vorrei una finale Federer vs Simon, dove il Re si vendica di quello che è stato - forse - il suo sgambetto peggiore nel 2008.
    Simon che è troppo poco appariscente, probabilmente, per destare l’interesse dell’autore del post, ma che a dispetto dei connazionali più talentuosi o - come dice - carismatici (secondo me forse solo più istrionici), è arrivato al Master con la classifica più alta e lì, al suo primo incontro in assoluto, ha tarpato la via delle semifinali al campione uscente. Quel Simon che, secondo me, più ancora di Nadal, è costato a Federer la perdita del primato in classifica, sconfiggendolo nel primo incontro post Wimbledon, in Canada, all’inizio del tour sul cemento estivo che tanti punti ha fatto perdere a Roger.
    Simon che, se Scanzi amasse la statistica, avrebbe notato essere l’unico degli otto rimasti, che contro il suo odiato frigidaire ha un record veramente positivo (mi risulta 2 a 0), sul veloce.
    Simon che ha più grinta di Cassius Clay e Murray, ma che non mostra i bicipiti, bensì sorride dolcemente quando sconfigge l’invincibile Nadal in casa sua.
    Beh, mi piacerebbe che Simon fermasse Rafa ai quarti (facendogli perdere un po’ di punti) e poi Jo Wilfred in semi (facendogli vedere che è lui il primo di Francia), per poi andarsi ad inchinare al tennis 3/5 del Re, il quale potrebbe togliersi la soddisfazione di batterlo nella sfida che più conta, ossia la finale di un Slam.
    Non solo: nessun detrattore di King Roger potrebbe mai sospettare di alcuna sudditanza (quella che avrebbe consentito al nostro di vincere così tanto) visto che Simon non ne ha mai avuta per nessuno.
    Certo è un sogno, ma qualche favola questo AO ce la sta facendo vivere, quindi…

  7. zio tony scrive:

    caro scanzi, tocca pure garrincha e i fanti ma lascia stare centofanti! ;-)
    per la serie niente cambiamenti di pronostici…nadal perde da tutti e continua ad avere l’1% di possibilità.
    mi raccomando, profilo radente.
    in finale King Rolex Federer batte Kong Tsonga 63 67 62 64.
    saluti

  8. stefano scrive:

    La sensazione che il frullatore sia favorito l’ho anche’io.
    Speriamo bene non vinca, sarebbe una tragedia…. Tutti ma non lui.

  9. chinaski scrive:

    Immagino il prode Scanzi alle prese con Roddick-Djokovic. Voglio dire, immaginare la sua faccia ora, è l’unica cosa che riesce a divertirmi. Il suo adorato dux, col piglio cameratesco ed il talentuoso yankee, che imbracciata la clava, se le danno di santa ragione sul centrale. Roba forte, cose per palati fini. Chi inventò il tennis, giammai poteva sperare si raggiungessero simili livelli. Bum-bam-spatapummete-c’mon!
    primo set al tie break per il serbo dallo sguardo e dai modi assai gentili. Il secondo se lo porta a casa il numero uno (numero 1!) americano, per 6-4! E lo spettacoolo continua. Spero in un quinto set combattutissimo, e che i due combattenti si sfiniscano in modo meravigliosamente definitivo.
    Mio malgrado, devo andare. Al lavoro. E poi dicono che il lavoro non nobilita l’uomo.
    Saluti. E poi fatemi sapere com’è andata a finire, eh. Ci tengo.

  10. chinaski scrive:

    Ah, ecco. Giusto sorseggiando il caffè, prima di andare al tornio, la perla: Il simpaticissimo serbo con maschia tempra, chiede l’intervento del medico. Ma il suo suardo non è vinto. Il dolore non scalfirà il suo virile orgoglio, ed l’animo combattente che è dentro quei muscoli splendenti sotto i vili raggi del sole oceanico. Il nemico non lo avrà. Giammai. Col suo alacre e pugnace animo patriottico, riprenderà la battaglia. Ne siamo certi. Possiede l’indomabile fuoco della vittoria negli occhi. Lo fa per la patria.
    Di nuovo, saluti a tutti, e nuovamente grazie lavoro per avermi sottratto il resto dello scempio! Io adoro lavorare.

  11. kill bill scrive:

    Veramente Bertolucci ha sempre parlato benissimo di Verdasco , al pari di Berdych è vero, e l’ha sempre considerato giocatore con mezzi da primi 10.

    Scanzi tifa xxxxx e crede/spera che vinca il torneo ma non lo dice per scaramanzia.
    ( e io mi associo ).

  12. robertop scrive:

    agile Nole.
    ma perchè devono esserci 2 o 3 tifosi di Murray in Italia? poi cosa significa tifosi nel tennis? a me piace moltissimo, ma non credo di essere un tifoso, bah! forse lo è scanzi di Tsonga, e forse io sono uno di quelli citati da Lyndon 79, ma prendo Murray, tra i 2.

  13. Nik scrive:

    Ecco che è tornato lo Zio! Con un pronostico della serie “noi della famiglia Nadal non siamo per niente scaramantici”, nonchè “I re franco-svizzeri hanno più talento e noi abbiam solo umilmente da imparare per migliorare la nostra posizione in classifica”.
    Tu - il vero originale - sei sempre il solito (non so fare l’emoticons che ride sennò te la mettevo!)
    P.s. Vampiro e mister Simpatia son caduti per la tua incontenibile gioia, e io che se mi avessero chiesto di scommettere un euro all’inizio del torneo avrei pronosticato una finale tra quei due… senza scaramanzia, si capisce!

  14. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Io ho già sbagliato, come sempre.
    Ma non ho sbagliato sui quaranta gradi, e sullo “sport estremo”.
    Accidenti, che torneaccio.
    Ma Djokovic lo sa che in una giornataccia di calo fisico si può anche perdere sei uno al quarto (anzichè ritirarsi), perchè non è una cosa tanto brutta da accettare? Cresci, ragazzo, e sbrigati……

  15. laura scrive:

    Bay bay Scanzi , anzi adieau!credo sia giunto il momento di ignorarti

  16. luca scrive:

    scanzi sei un ciapano

  17. Gianpaolo scrive:

    Pensierino di inizio secondo set.
    Dedicato a Clerici, che ha idealmente declassato Federer nella sua personale graduatoria all time. Attenzione: questo è il giocatore più forte di tutti i tempi.

  18. smeraldo scrive:

    volutamente non avevo fatto pronostici sugli uomini, e arrivano le prime sorprese, fuori anche djokovic, ma forse lui e murray, non stavano bene…il secondo è certo si è ritirato, il primo pare, ho visto tanti match femminili e dopo la delusione pennetta, ma anche qui stava male………..ho pronosticato due turni fa e c’erano ancora tutte la zvonareva…..vediamo se ci prendo

  19. 007 scrive:

    sto beandomi del tennis federer.com
    non so se qualcuno potrà giocarci se tiene questa qualità

  20. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Post Del Potro: mah!
    Djokovic aveva dimostrato che è meglio non giocare di giorno, in Australia.
    Invece, se si gioca come Del Potro oggi, meglio non entrare in campo.
    Stanno tutti male, i ventenni, o non è stato ancora trovato un ormone anti-caldo?
    Che la metà di voi non si illuda: l’altro Andy c’è ancora, ed è il grande favorito del torneo.
    Io lo dico. Tanto, ormai, può succedere di tutto.

  21. zio tony scrive:

    ciao nik, non ho mai visto una mattanza come oggi!
    smutandato lo smutandatore! (mi faceva perfino un pò pena alla fine!)..

    p.s.: ultimamente sto facendo opera di redenzione in un covo di federeriani assatanati, mi stupisco che non sei ancora venuto a trovarci!
    la strada è semplice, basta seguire il luccichio lasciato dalla chloe o da giovanni de roussilon in rete!
    ;-)

  22. laura scrive:

    non capisco perchè il mio post è ancora in sospeso non penso di essere stata maleducata .Forse irriverente verso una” penna d’oro?”

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