Australian Open Day 7:
Il ballo di San Vito di Lady Marion

 
25 Gennaio 2009 Articolo di Andrea Scanzi
Author mug

 Virtual Tour 2009: day 9! 

 

E’ lo Slam più prodigo di sorprese maschili, ma per quest’anno niente clamori (e poco spettacolo). Ai quarti l’algido piccoso Federer (in cinque set), Del Potro, “Lendovic” e Roddick. Sul fronte femminile, esce la numero 1 (va be’) Jankovic. Contina la favola Dokic.

Sembra incredibile, ma qui a Melbourne hanno fatto finale perfino Clement e Schuettler (sì, Schuettler). Non solo. Solo qui potevano palesarsi Baghdatis e Tsonga. Solo qui il divino Petr Korda poteva vincere l’unico suo Slam. Solo qui Tomas “Topo Gigio” Johansson poteva trionfare contro pronostico e contro logica (se non quella di Safin).
Quest’anno, no way. Nessuno spazio per gli outsiders. Le semifinali tra i primi quattro sembrano ineluttabili. E lo spettacolo un po’ latita, vuoi per la scontatezza della trama, vuoi perché non tutte le edizioni possono essere indimenticabili come quella del 2008.
I migliori match del torneo, sin qui, sono coincisi con Kohlschreiber-Santoro e Gasquet-Gonzalez. Nessuno di questi giocatori è nei primi dieci, nessuno di loro sarà mai tra i favoriti di uno Slam (anche se uno ha fatto finale e un altro semifinale). Qualcosa, forse, vorrà dire.
Vero è che stamani si è assistito a un match coinvolgente, terminato pure questo al quinto, nel quale il Re Algido è stato preso a badilate per due set e mezzo dallo Sparapalle Efebico.
Berdych è quello che forse Bolelli non sarà mai e al tempo stesso l’emblema del vorrei ma non posso. Quasi a livelli di Gasquet, con il quale condivide anche la propensione a deludere le (eccessive) aspettative e - nello specifico - la trama dell’ultimo harakiri.
Dalla sua il ceco non ha neanche la grinta (come il francese, peraltro). L’unica volta che si è arrabbiato, è stato quando tre anni fa ha zittito il pubblico di Madrid, reo di tifare troppo Nadal. Vinse col maiorchino, ma il publico gliela giurò. All’incontro successivo, era così paralizzato dalla paura che il campo non lo prese mai (cosa che del resto gli capita spesso).
Se ieri Gasquet, artista col gusto per il melodramma, ha preferito franare con abuso di sperperi, Berdych ha scelto un plot più sobrio. Due set di rara violenza, il dritto che colpisce con chirurgica essenzialità e il Desposta Spodestato che arranca senza più neanche la forza di aggiustarsi il ciuffo (che peraltro è stato tagliato, quindi starebbe a posto di suo).
Berdych, come Gasquet, ignora qualsivoglia decenza tattica ed è così psicologicamente impalpabile da farsi bastare una cosa da nulla, una polvere minima, un granello infinitesimale nel macchinoso ingranaggio, per perdere la bussola. Può essere uno smash sbagliato, un doppio fallo, qualsiasi minima cosa, e click: la luce si spegne.
E’ oggi accaduto a metà terzo set. Nel settimo game ha sbagliato orrendamente due volèe e si è tirato sui piedi uno smash - nota a margine: Berdych sta alla rete come un elefante in una cristalleria. Aggiungiamoci anche il cruccio per un Occhio di Falco chiamato e non arrivato (non c’erano proprio le immagini). Il risultato di questi sconvolgimenti (per Berdych) tellurici non poteva che essere la vittoria di Federer, per evaporazione della meteora avversa.
Terzo, quarto e quinto set sono stati il solito assolo di Federer. Assolo algido. Bastava guardarlo, il Re Lear del nostro scontento, inchiodato da quel famelico anelito al record dei record. Anche oggi, per tutta la cavalcata finale, dispensava colpi eccezionali col cruccio piccato di chi non sapeva farsi una ragione di come l’altro avesse osato portarlo al quinto set. Neanche i filmati dell’Istituto Luce raggiungevano tali livelli di scontata piattezza.
Se Federer fosse un film, sarebbe una scena tagliata di Michelangelo Antonioni.
Qualcuno, a questo punto, penserà che questo Federer rischi qualcosa con Del Potro, che ha vinto in quattro set con Cilic. Possibile, perché l’argentino è a tutti gli effetti il vero numero 5 al mondo, ma va ricordato come Federer sappia elevare come nessuno il livello in corso d’opera. E poi, si sa, i colpi di coda di una dittatura sono tanto virulenti quanto implacabili.
Anche l’altro quarto di finale, Roddick-Djokovic, era ineluttabile. Scontata la mattanza di Robredo per mano dello Yankee - match che non baratterei nemmeno con un outtake di Roberto Vecchioni. Meno scontata la pugnace resistenza di Marcos Baghdatis, in grado di battagliare tre set (a parte il primo) alla pari con Novak Lendovic, prima di crollare al quarto.
Per un Baghdatis forse ritrovato, un Djokovic sempre più Dux (quelle urla con gli occhi sgranati fanno realmente paura), nonché tennisticamente metodico sin quasi (ho detto quasi) all’autismo. Nei 730 rimbalzi pre-servizio, nel gioco ti-tic ti-toc tanto redditizio quanto poco coinvolgente. Più che un tennista, Djokovic è la versione tennistica del Meccano.

Ah, è ufficiale: la Wta ci ha lasciato. Ne dà il triste annuncio Marion Bartoli, che non paga di aver raggiunto una finale a Wimbledon si sta rivelando recidiva. Oggi ha (letteralmente) travolto la numero 1 del mondo, Jelena Jankovic. Per capirsi, la Jankovic leader mondiale sarebbe come Borghezio Nobel per la Pace.
Peccheremo in galanteria, consapevoli di peccare, ma a prima vista la Bartoli non ha nulla della tennista. Sfoggia un movimento del servizio a metà strada tra il ballo di San Vito e la taranta alcolica, impugna la racchetta come una falce fienaia, ha la silhouette slanciata della Gegia e sciorina un campionario di tic - “generati” in larga parte dal solito padre ingombrante - che ne basterebbe la metà per provare una non vaga inquietudine. Eppure, in maniera tutta sua, vince. Anticipando, vivendo in apnea, colpendo con l’ossessione dei compulsivi.
Come istantanea del match, segnalo questa. Su una palla break, la Bartoli si mette in attesa sulla seconda della Jankovic a neanche un metro dalla linea di servizio. Vi ricorda qualcuno? La Jankovic fa doppio fallo. Vi ricorda qualcuno? La Bartoli si siede e mangia una banana. Vi ricorda qualcuno?
A proposito di banane. Antonio Costanzo, (ex) telecronista di rara bravura, era solito scegliere le istantanee più orride dei tornei degli Slam. Ne segnalo due.
1) Wawrinka, con la sua grazia contagiosa, che trangugia avidamente una banana durante il match con Berdych. Roba forte.
2) Più ancora, la Kleybanova che oggi al cambio campo si strizza la coda dei capelli, generando un inquietante scroscio: se era sudore, abbiamo visto per un attimo l’Apocalisse.
Già, la Kleybanova. Quella che due giorni fa, tra rovesci incrociati e una mole sfacciatamente monumentale, aveva estromesso Ajde Ajde Ajde Ajde!!! (cioè la Ivanovic). Stavolta le è andata male.
Jelena Dokic, la Ritornante, ha vinto 8-6 al terzo. Garantendosi i quarti con la Safina. La sua strada si fermerà probabilmente lì, ma una riedizione al femminile della cavalcata dell’underdog dal (quasi) nulla al (quasi) trionfo sarebbe forse l’unico modo per dare una parvenza di bello a un torneo femminile - ci sia consentito - più tragicomico che sorprendente.
Stanotte gli ottavi di finale restanti. Non posto i pronostici, sono quelli di ieri (per ora 4 su 4). Il match più equilibrato sembra il derby francese Simon-Monfils. Non credo a un Gonzalez nuovamente capace di sconfiggere Nadal, ma posso sbagliare. Spiccano Murray-Verdasco e Tsonga-Blake. L’unica certezza è che, dei quattro, il semifinalista sarà lo scozzese. Se sbaglio, Sassicaia per tutti. Offre Federico Ferrero.

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40 Commenti a “Australian Open Day 7:
Il ballo di San Vito di Lady Marion”

  1. Michele Fimiani scrive:

    Lo scroscio della Kleybanova è fenomenale (e altrettanto fenomenale il modo di raccontarlo di Andrea)!!! Sto ancora ridendo…

    Sulle esultanze di Djokovic non mi esprimo più…proprio 12 mesi fa un mio commento scatenò il putiferio…il tutto solo perchè dissi che un ragazzo che aveva vissuto il dramma della guerra (anche se solo da bambino) non poteva affrontare un match di tennis con tanta cattiveria…perchè fate come volete, ma i suoi occhi trasmettono davvero cattiveria. Odio fare il tifo contro (di solito lo faccio solo con l’Inter…eheheh) ma quando vedo lo sguardo di Djokovic faccio fatica ad augurargli la vittoria.

  2. Anakyn scrive:

    Piatto sarà chi scrive articoli sempre uguali rifugiandosi sul vocabolario perchè allergico alla sostanza.

    Di certo non un giocatore che ti fa alzare nel pieno della notte e rimanere sveglio sino a mattina inoltrata, dandoti pure la soddisfazione di sentirlo sparare un paio di “com’on!” a tutta voce, come da tempo speravi facesse.
    Di certo non lo ritiene piatto la Rod Laver arena, che ha urlato assieme a lui la rabbia ed il sollievo di chi vede un incubo allontanarsi.
    Come non lo ritenevano piatto quelle migliaia di tifosi newyorkesi che agli ultimi Us Open lo hanno letteralmente adottato, finalmente conquistati da quel guerriero ferito che troppe volte aveva dominato senza sputare sangue, ed era ora costretto a far ricorso all’unica arma che in pochi credevano possedesse: la capacità di soffrire, di prendere botte e sapersi rialzare.

    Forse è finita l’epoca dorata del maestro svizzero, o finirà fra breve; ma è certamente già conclusa l’epoca di chi, con troppa superficialità, ha sinora avuto vita facile nel descriverlo come “campione di ghiaccio”, “fuoriclasse senz’anima” e via sentenziando altre assurdità.

  3. Massimo scrive:

    Caro Anakyn, se il tuo prode Federer ha nel cuore le tue stesse emozioni allora è proprio ad un passo dalla fine. Dopo anni di dominio la cattiveria dei suoi tifosi contro chiunque non veneri sua maestà è superiore a quella di Djokovic quando comincia a lottare sul serio… C’è una incredibile somiglianza con quei tifosi juventini che, abituati a vincere e non a lottare, riescono solo ad odiare chiunque riesca a togliere loro il trofeo da conquistare, compresi tutti coloro che si permettono di criticare la loro creatura mistica… Forza Roger, da tifoso di Nadal mi auguro tu sia abbastanza forte e sordo… da non ascoltare coloro che ti seguono, con tanta passione, ma con così tanta superbia.

  4. Gianpaolo scrive:

    Scanzi, con questo Berdych sarebbero state mazzate per quasi tutti. Spolverava le righe. Se Federer ha vinto questa parita vuol dire che è ben altro da un mero frigidaire, e tu lo sai.
    Il tuo è astio programmatico.

  5. violetta scrive:

    sì, la faccia di djokovic parla da sola. è simpatico come un tridente infilzato nella schiena. scanzi=genio.
    anakin (sei fan di star wars? io sì), federer è un campionissimo ma è anche uno di quelli che o si amano o si odiano.di sicuro non ispira indifferenza e questo dovrebbe farti piacere.per quanto mi riguarda la sua bravura non è bastata a farmi dimenticare la sua allure da divo (ma cosa sono quella giacca e quei pantaloni a wimbledon…io e mio marito non avevamo mai riso tanto prima di una partita),la sua aria stizzita quando qualcuno, anche se raramente, osa metterlo in difficoltà,i capriccetti da primadonna per esempio al villaggio olimpico,le dichiarazioni un po’ infelici…secondo molti non sprizza simpatia da tutti i pori, principalmente xchè appare superbo.è lecito che ognuno abbia le sue sensazioni.è solo una questione di pelle.io ho adorato mac che a livello di educazione e di classe lasciava molto a desiderare.eppure mi era simpatico.è proprio un fatto di empatia,di come uno recepisce istintivamente l’altro.io ti racconto quella che è la mia percezione di federer ma non pretendo che questa visione corrisponda alla realtà.anche tu non puoi pretendere che la tua percezione di federer equivalga alla verità assoluta.i pareri altrui vanno rispettati.a me lo svizzero non piace ma non faccio fatica a capire che possa essere molto amato così come non facevo fatica a capire che mac potesse essere odiato.i sentimenti non sono una scienza esatta.

  6. Anakyn scrive:

    Massimo, dove starebbe la superbia?
    Nel gasarsi se il campione per cui si tifa si sveglia dal torpore lanciando qualche bel “com’on”? Nell’indicarlo come recente idolo di Flushing Meadows, quando addiritture lo speaker dello stadio lo salutava con le note di “You’re still the one”? Nell’affermare che sì, sa vincere non solo demolendo l’avversario, ma anche stringendo i denti per evitare di esserne demolito?

    Chiamasi superbia? Riscriviamo i vocabolari, allora.
    Perchè nel MIO vocabolario, piuttosto, articoli come questi stanno alla voce “livore & esibizionismo dialettico”.
    Indipendentemente che critichino Federer o qualche altro tennista ritenuto dall’autore alternativamente uno sfigato, un insulto all’estetica, o semplicemente uno che vince troppo. E, come lo Scanzi sa sin troppo bene, l’ “elogio dei perdenti” attrae consensi quasi quanto l’ “elogio dell’estetica”. In misura inversamente proporzionale all’utilità di tali discorsi.

    Sei hai talento, meglio gettarlo alle ortiche: così lo Scanzi ed altri come lui si garantiranno fama e pensione scrivendo di mille altri Gasquet, variando di volta in volta il nome del protagonista e l’ordine della parole.
    E sparando picconate in forma d’inchiostro col sorriso sulle labbra, che tanto al parlar male si prestano tante voci e troppe orecchie.

    Ma attento però, perchè se invece il talento lo usi per vincere, nessuno ti salverà dall’essere additato come una sorta di sacrilego che non ha saputo resistere alle sirene della gloria, piuttosto che continuare a buttarsi via e fare le fortune di chi cantava con dolore ipocrita la tua eterna incompiutezza.

    E infine: Federer non ha fortunatamente bisogno di ascoltare nessuno, nè tifosi, nè detrattori, nè patetici avvoltoi.
    Lui gioca, noi tifiamo senza alcuna pretesa di essere ascoltati, ma per il puro piacere di emozionarci per le gesta del proprio beniamino, chiunque esso sia.

  7. Plague scrive:

    Sì ma dàie ancora con questo Scanzi, è un polemista per vocazione, e va apprezzato per questo. Ma qualcuno davvero ha la voglia e il tempo di star a tirare fuori qualcosa di tennis dai suoi articoli?
    Su siamo seri se Scanzi scrive di tennis (reale) allora Fazio è David Letterman…

    A me Scanzi piace, mi fa ridere, mi fa evadere con un po’ di ironia “applicata” al tennis, potrebbe scrivere anche su un blog di scope e ramazze e farebbe ridere lo stesso. Non conta la tematica, quella è proprio off-court, non è che un pretesto.

    Evviva Scanzi e il suo “non tennis”. Aspetto con impazienza un suo intervento sul blog “Futuri Mamma e Papà”

  8. stefano grazia scrive:

    A me Scanzi piace anche quando scrive cose che non mi piacciono: ricordo però che la prima volta che lo lessi o almeno notai il suo nome fu quando scrisse un articolo su Tennis Italiano che voleva essere ironico ma era solo sarcastico (e voi sapete qual’è la differenza fra ironia e sarcasmo secondo Hugo Pratt) proprio sulla Bartolì finalista a Wimbledon. Scrissi perfino una mail di protesta. Ora non protesto più, Scanzi-l’ho detto già- mi piace e spesso mi son trovato a difenderlo, ma la Bartolì è la mia preferita, sarà proprio per via del padre coach e medico, uno serio, onesto, umile e che secondo Piatti comunque di tennis ne capisce assai. Più di noi, Scanzi incluso. Infatti lui sua figlia l’ha portata nelle prime dieci del mondo. Allez, Marion… E poi è anche dimagrita ! Le mie favorite sentimentali, in un mondo senza Justine, sono dunque lei e la Dokic : agli antipodi come genitori e come esperienze personali … E poi la Dokic mi piace anche perchè da Serba è allenata da un croato (tra l’altro fratello del suo fidanzato). Credo che sia un bel messaggio.

  9. Anakyn scrive:

    Violetta: Federer non sembra, Federer E’ superbo. E orgoglioso. E capriccioso e primadonna. Stizzito quando lo criticano, certo. Indispettito quando sta perdendo, ovvio.
    Insomma è tutto quello che ti aspetti da un fuoriclasse che abbia raggiunto i suoi traguardi, e che NON SIA ipocrita.

    Personalmente preferisco di gran lunga una presunzione sincera ad una falsa modestia. Anche perchè rimane una presunzione educata, mai volgare: sottotraccia sinchè può, evidente quand’è stuzzicata.
    Ma coerente col personaggio.
    Che certo, si può amare o odiare, ma comunque va rispettato per il campione che ha dimostrato di essere, non in 1 torneo e nemmeno in 1 anno, ma in un lustro di vittorie e spettacolo.

    E a proposito: io rispetto quelle opinioni che a loro volta esprimono rispetto. Quelle che leggo in articoli del genere, più che opinioni mi sembrano esibizionismi lessicali fini a sè stessi, o picconate tirate con la benda sugli occhi. Impreziosite certo da un vocabolario di lusso, ma al di là della cornice picconate rimangono.
    Non critiche.
    Le critiche, quelle autentiche e spesso le più feroci, i primi a fargliele sono gli stessi tifosi dello svizzero. Io stanotte sul 2-0 per Berdych avevo scritto 2 righe che avrei pubblicato qui, poi fortunatamente cestinate, in cui sparavo a zero sull’atteggiamento abulico e l’inconsistenza tecnico/atletica sino ad allora palesata da Federer. Senza bisogno di dargli del robot o del ghiacciolo.

    E gli elogi dell’autore invece a chi vanno?
    Sinteticamente a due categorie di giocatori: a chi perde, o a chi vince se e solo se dall’altra parte della rete c’è Federer (o qualcun altro reo di vincere troppo).
    Tsonga è oggi definito un vulcano carismatico, la rivoluzione liberatoria del tennis? Aspettiamo che vinca un paio di titoli importanti, e poi vedremo da che lato della lavagna finirà. Io qualche sospetto già ce l’avrei, se assistere all’evoluzione (o per meglio dire involuzione) del giudizio su Murray mi ha insegnato qualcosa sul personaggio Scanzi.

  10. luca scrive:

    basta con ste menate si parla di uno che a 27 anni ha vinto 13 slam e 14 masters series,è il più forte punto,e se non vi piace guardare le sue partite
    allora mi dispiace dirlo,ma non capite un granchè di tennis.
    ps non sono un fan,dico semlicemente la verità….

  11. Tommaso scrive:

    “Scanzi, con questo Berdych sarebbero state mazzate per quasi tutti. Spolverava le righe. Se Federer ha vinto questa parita vuol dire che è ben altro da un mero frigidaire, e tu lo sai.
    Il tuo è astio programmatico.”

    Game, set, match.

    Aggiungo solo che è platealmente falso affermare che si sia stata un’”evaporazione della meteora avversa”. Berdich èun po’ calato - cosa per altro assolutamente normale deopo 2 set a quel livello -, non ha cominciato a giocare come Volandri.

  12. kill bill scrive:

    In mezzo a tante ovvietà meno male che c’è Scanzi.
    Sulla Bartoli prenderei il meglio. Meno male che in un tennis fatto di superatlete, supertecnici e superpreparatori atletici una ragazzotta sovrappeso allenata dal padre medico scartata a suo tempo dalla federazione e con un tennis non certo da manuale batta la n° 1.
    E’ questo che rende il tennis uno sport misterioso e affascinante.
    Quindi forza Marion !

  13. Gianpaolo scrive:

    Vorrei dire che io sto imparando ad accettare anche Scanzi.
    Alle volte, anzi, alcune sue trovate riescono pure a divertirmi.
    In questa Italia, minata da ben altre croci, le sortite di simili giornalisti lasciano il tempo che trovano.
    Il problema è che Scanzi si crede ormai anche un acuto polemista e, nell’illusione di ottenere uno stile tutto suo (presumo io sulla scia dei grandi: Clerici e Semeraro, inarrivabili per lui, dilettante di tennis), ormai sacrifica del tutto anche il buon gusto. E noi tutti sappiamo che il grande polemista non rinuncia mai allo stile e al buon gusto, anzi ne fa l’arma dialettica e retorica ideale per scompigliare il buon senso tipico dell’establishment. Se Scanzi facesse una lotta reale contro il buon senso, la banalità, i luoghi comuni etc., io sarei sempre al suo fianco, lo sosterrei. Invece no, tira a campare, accontentandosi di sfotticchiare, di dire “oh, quanto è brutto quello, oh quanto è bradipo quell’altro, oh, vedi quello, è un ducetto, vedi quell’altro, che schifezza, è arrotino”.
    Per questo è alla Stampa, e non alla Voce di Voghera.
    Inoltre, nella sua smania di aggredire senza costrutto, la sua opinione, la sua idea di tennis, non traspaiono mai, neanche per sbaglio. Va bene, è dalla parte del talento puro, selvaggio, magari inespresso e irriverente: e con questo? Chi non lo è?
    Del resto, crede Scanzi che il suo odiato Federer, per vincere 13 slam, non abbia dovuto mettere da parte la sua evidente superbia? Federer è sommamente sprezzante: vedasi la palla corta ad effetto straordinaria giocata contro Berdych: quella era guerra estetica pura! Ma Federer, perché Scanzi non lo denigrasse, avrebbe dovuto dedicarsi a fare il Santoro, sputtanando il suo talento in esercizi di stile… Che pretese.

    Dunque Scanzi vuole essere antiretorico, anticonvenzionale, magari borderline (direi scapigliato neh), perché fa tanto figo, ma ottiene sempre e soltanto un volgare predicozzo, molto moralista e adolescenziale direi. Ma cosa mi aspetto da uno che, proprio in nome del Talento, in un ideale confronto con Federer è pronto a sostenere Nadal?

  14. something blue scrive:

    Tommaso ha espresso il mio pensiero e non mi dilungo. Certo colpisce ogni giorno di più la totale incompetenza di Scanzi e forse, soprattutto, la sua partigianeria che non è un qualcosa in più ma solo un filtro deformante che gli impedisce di vedere oggettivamente la realtà di cui, purtroppo, ahi noi, continua a scrivere…..
    Mi chiedo se Ubaldo condivide questo tipo di giornalismo (non credo) o se si è un po’ troppo commercializzato….

  15. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Ehm, a chi mi devo rivolgere per incassare la scommessa?
    La notte dei ritiri e delle influenze (nel senso di patologie) ha travolto Monfils (poveraccio), Azarenka (poverina) e Murray.
    Direi che questo slam, a queste temperature, merita la qualifica di sport estremo.
    E (non per ripetermi) indovinate un po’ chi è il favorito? Quel ragazzo muscoloso spagnolo……lo scrissi il sabato prima dell’inizio, suscitando ironie. Ironie finite.
    C’è un verbo, in Spagna: “Machacar”. Rimanda alla triturazione, alla distruzione in piccoli pezzi, alla masticazione. E’ ciò che Nadal sta facendo ai suoi avversari.
    Comunque, Scanzi ha ragione su un punto: spettacolo ridotto all’osso.
    L’unico che fa spettacolo è proprio il giocatore che non piace a Scanzi. Vedi, a volte, le stranezze…..
    Ah, c’è ancora Tsonga. Ma per quanto?

  16. Barone731 scrive:

    fuori murray.
    Sassicaia!!!!!!!!!!!

  17. Ugobagna scrive:

    Primo pronostico sbagliato da Scanzi… Sassicaia per tutti?

  18. robertop scrive:

    sassicaia hai detto?
    la silhouette della gegia è splendido.
    io mi diverto a leggere Scanzi anche se non sempre sono d’accordo con lui.
    sono padre di giovani tennisti quindi come non essere d’accordo con Stefano Grazia e ( ovviamente ) con Piatti?

  19. robertop scrive:

    dimenticavo comosciuti qualche hanno fa sia la gegia che il padre; simpaticissimi entrambi.

  20. jan scrive:

    Povero Federico Ferrero!
    Quanto gli costerà la tua ampia conoscenza del tennis, dell’animo umano e degli scozzesi, Scanzi?

    Le ultime parole famose di uno che “ne ho ancora presi 8 su 8, mi bullerò con Scanagatta e Tommasi”:

    “…Cassius Tsonga… non è al meglio e sa in cuor suo che raggiungere i quarti, prima della stesa con Murray…”.

    …la parte…alta aspetta uno scontato Murray-Nadal”.

    “Continuo a dare l’Hooligan Scozzese favorito per la vittoria finale…”.

    “L’unica certezza è che, dei quattro, il semifinalista sarà lo scozzese”.

    “Tsonga…issarsi ai quarti di finale per ricevere onorevole mattanza col campione annunciato Murray, sarebbe un grande successo”.

    “Pronostici sul vincitore finale: Murray (50%), Djokovic (25%), Federer (24%), Nadal (1%)…la vittoria finale è cosa a quattro (anzi, a tre)”.

  21. Giacomo scrive:

    Ha fatto una gran brutta figura con questo articolo visto che Murray ha perso…..la presunzione viene sempre punita!!!!!!

  22. mario scrive:

    voglio la sassicaia!!!ma murray nn era il nuovo numero 1?!?!?!? nn era il migliore di tutti negli slam?!?!?!?!?…

  23. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Adesso ci manca solo che Verdasco distrugga un quarto di tabellone arrivando in semifinale per fare due games contro Nadal, che Simon abbia un colpo di caldo nei quarti e si ritiri, e che Del Potro batta Federer in tre set, approfittando di una sua giornataccia (che non è quando fa a pallate vincenti come l’altro giorno, ma quando sbaglia di diritto da metacampo).
    Vedremo così un torneo avvincente.
    Se mi piacessero le asfaltature, amerei le partite di Nadal e le betoniere.
    Ma siccome preferisco il tennis ai cantieri, vorrei vedere anche qualche incontro divertente.
    Quindi, ritenendo che fin dal principio Nadal fosse l’ovvio favorito, speravo anche in qualche avversario tosto. Che non c’è.
    In questo quadro, limitarsi a ribadire la propria antipatia a Federer (che ci sta, per carità) e non aggiungere che solo grazie a Federer e Berdich abbiamo avuto un cincinello di spettacolo in otto giorni è (come al solito) un po’ poco.
    Si, è vero, Scanzi non scrive “esattamente di tennis” di tennis……e allora vorrei anche articoli di tennis, per favore.
    E, a dirla tutta, anche aver ricordato “Chemical Korda” quale splendido vincitore degli Aus Open non è un grande riferimento, nè un grande esempio di vittoria pulita, secondo me.
    Comunque, vince Tsonga (grande!), e speriamo proprio che il maledetto spagnolo (Verdasco, ovviamente) non rovini il resto del torneo.

  24. pibla scrive:

    Lo scroscio della Kleibanova (sigh), Borghezio nobel per la pace, Bartoli con la silhouette di Gegia, gli occhi di Djokovic quando esulta…..che dire…..avanti così…..spasso garantito!!

    Per il resto Fimiani n. 1 for President!!!

  25. LaBestia scrive:

    Scusate, ma mi fa troppo ridere la frase “L’unica certezza è che, dei quattro, il semifinalista sarà lo scozzese.” Complimenti l unico dei primi 8 teste di serie a non arrivare ai quarti!!!!!! E chi se lo aspettava, no ?
    Di certo, non c’ è mai nulla.
    Consiglio, da parte di Verdasco, di usare probabile al suo posto.

  26. Il signor Bartoli scrive:

    Cito:
    “ma a prima vista la Bartoli non ha nulla della tennista. Sfoggia un movimento del servizio a metà strada tra il ballo di San Vito e la taranta alcolica, impugna la racchetta come una falce fienaia, ha la silhouette slanciata della Gegia e sciorina un campionario di tic - “generati” in larga parte dal solito padre ingombrante - che ne basterebbe la metà per provare una non vaga inquietudine”

    Ma non lo capisce Scanzi che proprio questo è il bello dello sport? I limiti tecnici superati dalla forza di volontà e dall’applicazione, il rifiuto degli schemi codificati dai “maestri” per inventarsi un tennis assolutamente personale ed eterodosso, vincere alla faccia degli sfottò (sei grassa, sei brutta, non vincerai mai). Sia benedetta la Bartoli e sia benedetto il genitore che l’ha plasmata e ha trasformato il brutto anatroccolo in una macchina da punti.

  27. luca scrive:

    sei proprio un cacciaballe dalle mie parti si dice ciocapiatti

  28. enio scrive:

    murray ha perso perchè era debilitato dal’influenza se no avrebbe messo in fila sia nadal che federer.E’ la maledizione degli inglesi che ha colpito ancora…

  29. fabiola scrive:

    Concordo pienamente con chi ha detto che il contenuto degli articoli è sempre lo stesso e ripetitivo…lo si capisce anche dal fatto che in ogni articolo ci deve sempre essere il nome di Richard Gasquet(che io stimo tantissimo) utilizzato principalmente per paragoni in negativo…
    P.S:cosa centrano adesso i tifosi juventini??..Cmq forza Gasquet e forza Juve!!!!!

  30. roby68 scrive:

    Scanzi lo trovo spesso divertente e indubbiamente sa scrivere bene, ma non parla certo di tennis, potrebbe trattare qualsiasi altro argomento e sarebbe lo stesso, cosa centra il carattere o l’aspetto fisico di un tennista con le sue doti tecniche o atletiche, nulla, Federer è spocchioso e primadonna, Djokovich cattivo e piacione, e chissenefrega, non sopporta Federer perchè ha monopolizzato il tennis per troppi anni, problemi suoi, o meglio, dei suoi avversari, è come prendersela con Bolt perchè corre troppo veloce, nello sport l’unica cosa che conta è il risultato, se poi si vuole parlare della persona va bene, basta sapere che si parla d’altro, Maradona poteva anche essere il più imbecille e maleducato del pianeta ma sul campo era un genio, come persona magari valeva zero come sportivo dieci, ecco, se si parla di sport si deve parlare del dieci se si fa gossip si parla dello zero. Mescolare lo zero col dieci si può fare e spesso è pure divertente però ne risulta ovviamente impoverito l’aspetto sportivo.

  31. violetta scrive:

    l’ho già detto di là. ieri sera ho scritto che non avevo delle sensazioni positive su murray contro verdasco, che ho definito animale in senso buono. lo avrei dato vincente contro federer (non contro nadal forse), ma contro verdasco… avevo visto giocare murray e verdasco a parigi bercy e murray non lo aveva asfaltato come faceva in quel periodo contro quelli con la classifica dello spagnolo. si vede che lo patisce un po’. poi qui 3 su 5, col caldo…va bè, xme il torneo è finito qui. alla prossima..

  32. Agatone scrive:

    Anch’io avevo dato Nadal favorito e continuo a pensarlo. Anche più di prima. Secondo me in finale ci arriva senza faticare troppo. Su federer non sono d’accordo con Scanzi (anche se capisco che è poco rilevante), a me emoziona molto vederlo giocare, certo non è esuberante come Tsonga, ma a me piacciono gli introversi, che mostrano solo una percentuale di quello che provano. Ma non è freddezza, è appunto introversione.

  33. Nik scrive:

    E c’hai proprio ragione, MEW. Aggiungo che le migliori partite, sia dal punto di vista tecnico che emozionale da un anno a questa parte, sono state, prima di federer-berdych: federer-tipsarevic, federer-nadal a W, federer-murray al Master, e - se vogliamo - federer-andreev agli us open.
    Notate un (robotico) comune denominatore, per caso?

  34. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    No, noto un grande giocatore. Per cui oltretutto NON faccio il tifo, accidenti.
    Ma insomma, o si è appassionati di tennis, o appassionati delle proprie idee polemiche, o accecati dalle antipatie.
    Quando tornerò ad essere tifoso di qualcuno, magari, cambierò anch’io.
    Oggi non sono tifoso (si, sono un po’ tifoso dei perdenti Berdich e Roddick, ma senza chance). Ma appassionato di tennis sempre.

  35. andrej r. 78 scrive:

    Rimpiangerete Roger Federer, nemici della Bellezza.
    Nota di Ubs: Chi scrive in maniera offensiva, come hai fatto tu non trova spazio su questo blog. Ti lascio solo questa frase dopo averne tagliate 20. Se hai intenzione di continuare ad esprimerti in quel modo sappi che qui non c’è posto per te

  36. andrej r. 78 scrive:

    ‘Federer è un’esperienza religiosa’.

  37. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    No, è un grande giocatore. Uno dei più grandi.

  38. andrej r. 78 scrive:

    Perle ai porci (censori, oltretutto).
    V’intenderete a vostro modo forse di tennis, ma non possedete la benché minima sensibilità estetica.
    Federer è espressione artistica che trascende il tennis, il contesto sportivo…inutile proseguire.
    Perle ai porci.

  39. andrej r. 78 scrive:

    Non m’interessa trovare un posto qui, Ubs. Ti faccio notare che è Scanzi il primo a scrivere in modo offensivo, e non solo quando bestemmia contro Federer.
    Con la scusa dell’ironia si può essere tremendamente offensivi rimanendo impuniti.
    A voi la volgarità dei Nadal & Co., a me La Bellezza di Federer.

    Saluti.

  40. TCC'75 scrive:

    @jan: così sei troppo cattivo. Lo sai che il genio è improvvisazione. E Scanzi è il mago (nel senso di illusionista) dell’improvvisazione. Cosa costa salire sul carro dei vincitori? Nulla. Solo la spiacevolezza che poi ci si trova a dover difendere quanto si è detto di inopportuno in certe occasioni.
    Al mio circolo sono 5 anni che c’è un signore che va dicendo: “Federer è finito!” Oh, dico 5 anni! E ad ogni Slam che vince dice: “Non ci sono più i giocatori di una volta…” Ti ricorda qualcuno?

    Quello che mi disturba maggiormente non sono le opinioni (legittime) di Scanzi. Ciò che non riesco a mandar giù è che ci sia qualcuno che considera questo signore il ‘nuovo Clerici’. Ammesso e non concesso che significhi qualcosa, non mi pare il caso di confondere il talento e la classe di Clerici con le sparate di Scanzi.

    Ricordate cosa scriveva F. Guccini…

    Venite pure avanti poeti sgangherati,
    inutili cantanti di giorni sciagurati,
    buffoni che campate di versi senza forza
    avrete soldi e gloria ma non avete scorza;
    godetevi il successo, godete finché dura
    ché il pubblico è ammaestrato
    e non vi fa paura
    e andate chissà dove per non pagar le tasse
    col ghigno e l’ignoranza dei primi della classe.

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