Bolelli costretto a lasciare il Forum
Glielo fanno pagar caro quel suo no

 
26 Settembre 2008 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

 Per il regolamento FIT il circolo che lo ha ospitato gratuitamente per 4 anni consentendogli di allenarsi perderebbe i contributii dovuti a un centro PIA, ma soprattutto 150 ragazzini rischierebbero di non poter partecipare ad alcune gare giovanili. Un sacrificio insopportabile.  Intervista al presidente del Forum Giampaolo Duregon, mentre Angelo  Binaghi ribadisce coerenza ai suoi principi

Guerra sempre più micidiale. Era a Bangkok, dove avrebbe perso da Berdych, e Simone Bolelli ha saputo che sarà costretto a lasciare il tennis club che lo ospitava nella sua foresteria da 4 anni. E’ il Forum Sport Center di via Cornelia 493 (zona Aurelia), un circolo romano con oltre 5.000 soci fra le varie discipline, 16 campi in terra battuta, 3 calcetto, 1 i calciotto, 35.000 metri quadri coperti e 12 ettari di terreno, 3 piscine coperte e tre scoperte, la foresteria dove ha vissuto fino a oggi Simone (che, ricordo, è di Bologna).
Se Simone vorrà continuare ad allenarsi dovrà andare altrove _ dove? _ e cioè in un circolo che non goda dei contributi federali in quanto centro PIA e in un circolo di una regione dove il comitato regionale non intenda avvalersi della facoltà di impedire l’iscrizione dei giovanissimi alla Coppa PIA per quei club che ospitino a qualsiasi titolo tennisti che abbiano rifiutato la maglia azzurra.
“I contributi federali sono poca cosa, nell’ordine del migliaio di euro e quindi non sono quelli il problema _ spiega Giampaolo Duregon, ex azzurro del kayak (ha praticato k1, k2 e k4), comproprietario di 4 circoli sportivi fra cui lo Sporting Club Forum (Sport Center Villa Aurelia dove si allenano la Santangelo con Coppo, Sport Center Juvenia e Colli Portuensi) _ ma l’attività giovanile (le manifestazioni per i “ragazzi” la Coppa Pia…se ho capito bene; n.di UBS) che potrebbe essere bloccata dal comitato regionale laziale che ne ha facoltà, invece un problema lo sarebbe eccome. Noi abbiamo 150 ragazzini che fanno varie attività agonistica, sono tantissimi anni che partecipiamo a tutte le gare. Se mi trovo di fronte a una scelta fra uscire dal sistema federale con 150 giocatori o non far giocare Bolelli, mi trovo costretto a non far giocare Bolelli, sia pur a malincuore. Vorrei poter risolvere questo problema, perché questa situazione fa male a tutti. Da più di un anno ho cercato di mediare i contrasti esistenti fra Pistolesi e la federtennis, parlando con Pistolesi, parlando con Binaghi perché i toni si abbassassero…e a maggio le cose sembravano essersi calmate ma ora la situazione è esplosa con la mancata risposta alla convocazione in Davis…a luglio la situazione non era così, non so cosa sia successo dopo…guardi anche per me, da ex atleta della canoa olimpica, la maglia azzurra è sacra, quando chiama bisogna andare, sacrificio per sacrificio va affrontato, l’avevo detto a Pistolesi che ero contrario alla sua scelta anche se c’erano motivi tecnici che lo spingevano ad andare a Bangkok…però ho anche detto al presidente che si poteva cercare una via d’uscita…ecumenica, lasciarsi aperta una porticina, si dà un scappellotto, anche un ceffone…ma mi pare che si sia avuta ora una reazione oltremisura. La Fit non ci perde nulla a mitigare un po’ il suo atteggiamento così duro, io non sono né il coach né il manager di questo ragazzo, mi limito ad ospitarlo come ho fatto per Coppa e la Santangelo, ma lui rischia di perdere la concentrazione, di rovinarsi la carriera e questo sarebbe un vero peccato per tutti, non solo per lui.”
Va detto a scanso di equivoci che la regola che dà ai comitati regionali la facoltà di attuare un blocco del genere è in vigore da un anno o più, è preesistente dunque e non è stata cioè fatta apposta per il caso Bolelli _ a differenza della sanzione della sospensione quadriennale per la quale non esisteva alcuna regola scritta o precedente giuridico-sportivo e poteva quindi essere più leggera o addirittura più pesante, a piena discrezionalità del consiglio federale _ ma si tratterebbe pur sempre di una facoltà. Il comitato regionale del Lazio, più realista del re, sembra deciso ad avvalersene. E quest significa che, se non si arriva a un diverso atteggiamento, Bolelli dovrà andarsene dal Forum e, forse,  dal Lazio.
_Ma a maggio cosa lamentava Pistolesi? chiedo al signor Duregon.
“Beh, che la federazione non stava vicino ai giocatori, che se lui non avesse trovato ospitalità da me, non avrebbe saputo dove andare…se non a pagamento. Che i giocatori Poi chissà avrà temuto che gli volessero portare via il giocatore, tutti gli allenatori hanno spesso questo genere di timori, ma era probabilmente un timore esagerato…e lo ha portato a muoversi in modo sbagliato…solo che Pistolesi è fatto così, è un istintivo…Pistolesi ha sbagliato e glielo ho detto più volte, ma è anche uno che ha avuto certi risultati, con Sanguinetti (gli ha dato due anni di luce…), con Bolelli, e lo vedo anche con certi ragazzi da me che ha la capacità di insegnare certe cose tecnicamente…
Alla fine il signor Duregon, che al telefono mi pare una persona saggia ed equilibrata conclude: “Io presidente sarei stato meno duro, sarei stato per una punizione meno forte, meno lunga…”.
Ho chiamato anche Angelo Binaghi per chiedergli se non ritenesse di aver esagerato in durezza: “Dovresti rileggerti il protocollo dei piani integrati d’area _mi ha detto _ lo spirito di tutto il progetto è improntato a questioni di etica. Un giocatore deve dare il buon esempio, io non voglio che i giovani per i quali la federazione dà anche un pur minimo contributo si allenino vicino a chi non rispetta certi principi…
Obietto: “Ma che deve fare Bolelli, allenarsi nella Repubblica di San Marino, a Montecarlo, nel Liechtenstein…nemmeno fosse un appestato”
Binaghi ribatte: “Ha fatto una cosa che per noi rappresenta il massimo della negatività, a livello di esempio. Ci sono 2750 circoli dove Bolelli può andare ad allenarsi. Quelli che godono dei contributi in quanto Centri Pia saranno 300…insomma meno del 20 per cento”.
_ Ma non ti sorge il dubbio (“Cogito ergo sum” gli cito Cartesio…) che con tutti gli altri Paesi che hanno consentito ai loro giocatori di non giocare in Davis senza prendere alcun provvedimento, tu possa avere anche esagerato nella proclamazione di questo principio?
“La Fit non deve subire il sistema mondiale che, guidato da ATP e WTA, ha perso certi valori. Tante federazioni, compresa la Spagna, subiscono il sistema, temono quelle sigle. Io sono un dirigente dilettante, credo in certi valori e in certi principi (”Responsabilizzazione delle Società Sportive nella creazione di un contesto formativo ed educativo che favorisca una sana crescita dei giovani”, si legge fra le varie disposizioni dei Pia) e li difendo contro chiunque, sia a livello nazionale che in quello internazionale…molti dirigenti stranieri mi hanno espresso solidarietà”.

Nota di UBS (cercato invano il dirigente Verdina che conosce tutti i regolamente e dove andare a cercarli _ anche attraverso Tropiano che non aveva l’autorizzazione a darmi il suo numero di telefono _ ) ho trovato fra i 10.000 (non esagero) articoli delle carte federali alcune regole ma non altre (so per certo che c’è anche quella della facolta dei comitati regionali per le gare giovanili, ma non l’ho trovata dopo un’ora di ricerche sul sito FIT), accontentatevi per favore di quelle che ho trovate….)
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CAPO III
AMMISSIONE ED ISCRIZIONI AI CAMPIONATI
Articolo 14 – Ammissione dell’affiliato
1. Ai Campionati sono ammessi a partecipare gli affiliati di categoria A in regola con l’affiliazione e con il suo aggiornamento
annuale ed i giocatori in possesso di tessera atleta che negli ultimi cinque anni hanno sempre risposto positivamente alle
eventuali convocazioni della F.I.T. nelle rappresentative nazionali; affiliazione o aggiornamento e tessere si intendono riferite
all’anno in corso.
Articolo 15 - Limitazioni alla partecipazione dei tesserati
1. I giocatori che nel corso degli ultimi cinque anni hanno rifiutato una o più convocazioni nelle rappresentative ufficiali
della F.I.T. non possono prendere parte ai Campionati a squadre.

Art. 6 - Doveri degli affiliati
1. Gli affiliati sono tenuti ad osservare ed a far osservare ai propri iscritti, tesserati F.I.T., lo Statuto ed i regolamenti della F.I.T.,
nonché le deliberazioni e decisioni dei suoi organi adottate nel rispetto delle singole sfere di competenza e ad adempiere agli obblighi
di carattere economico secondo le norme e le deliberazioni federali.
2. Gli affiliati sono tenuti a mettere a disposizione della F.I.T. gli atleti selezionati per le rappresentative nazionali.

Art. 10 - Doveri dei tesserati(9)
1. I tesserati sono tenuti ad osservare lo Statuto ed i regolamenti della F.I.T., nonché le deliberazioni e le decisioni dei suoi organi e
ad adempiere agli obblighi di carattere economico secondo le norme e le deliberazioni federali.
2. Gli atleti selezionati per le rappresentative nazionali sono tenuti a rispondere alle convocazioni e a mettersi a disposizione della
F.I.T., nonché ad onorare il ruolo rappresentativo conferito.
3. I tesserati sono tenuti a rispettare il Codice di comportamento sportivo del C.O.N.I,
4. Ai tesserati è vietato scommettere, direttamente od indirettamente, sul risultato di gare alle quali partecipino a qualsiasi titolo ed
approfittare comunque di informazioni privilegiate nell’ambito delle attività che svolgono. Gli atleti che disputano tornei dei circuiti
internazionali ATP e WTA non possono, né direttamente né indirettamente, scommettere sulle gare di tali competizioni.

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115 Commenti a “Bolelli costretto a lasciare il Forum
Glielo fanno pagar caro quel suo no”

  1. angelica scrive:

    Se fossi Bolelli, chiederei la cittadinanza a San Marino.
    Se diventasse loro cittadino secondo me avrebbe solo vantaggi:
    vicino alla sua Bologna, si liberebbe di tutta questa situazione oramai fra il grottesco ed il ridicolo, avrebbe a disposizione un centro per allenarsi, enormi vantaggi fiscali (se non sbaglio non pagano tasse) e cosi’ se entrasse fra i primi 10 giocatori al mondo accanto al suo nome ci sarebbe RSM invece che ITA bello smacco per la Federazione.

    Altrimenti suggerisco il Lussemburgo. Sai poi che coppia di Davis Muller Bolelli !

  2. Nicola De Paola scrive:

    Raccapricciante… Non c’è altro da dire… Forza,forza Simone!

  3. marcos scrive:

    per una volta, voglio sperare che l’articolo di ubaldo sia uno scoop inventato di sana pianta.

    non riesco a rileggerlo perchè nutro in me la speranza d’aver letto male, d’aver capito male.

    non posso credere che l’esempio giusto da offrire ai bambini sia quello di far valere il rispetto per un protocollo sportivo, anche quando questo rispetto può determinare la rovina di un ragazzo di ventanni.

    con quale coraggio, poi, posso insegnare ai bambini i valori della patria e dello spirito di gruppo, se prima utilizzo tutti gli strumenti a disposizione, per mortificare il rispetto dovuto al valore degli umani sentimenti?

    e se l’etica di cui parlo ha ancora qualcosa a che spartire con la condotta morale, come posso trasferirla ai bambini, se il mio agire non contempla manco il dubbio di saper perdonare?

    non posso utilizzare strumentalmente il valore della patria, l’amore per la bandiera, il rispetto dei valori etici sportivi, l’importanza dello spirito di gruppo, il desiderio di crescere correttamente giovani tennisti…perchè non posso dimenticarmi di chi è veramente morto per la patria, fianco a fianco, nel profondo spirito di gruppo che accomuna solo chi sta in trincea per l’ultima volta insieme e perchè non posso dimenticare l’insegnamento di mio padre, quand’ero giovane come i bimbi di ora: “gliela stringi comunque, la mano. anche se si è comportato male con te”.

    nel tennis, quella frettolosa stretta di mano finale chiude ogni contesa e racchiude in sè, per un attimo, tutti i valori necessari per vivere serenamente insieme agli altri.

  4. albi scrive:

    Leggo e rimango per un bel po’ senza parole, mi sembra veramente, ormai, un regolamento di conti, e non, come dovrebbe essere, un provvedimento federale.
    Senza che ce ne accorgessimo hanno reintrodotto il reato di lesa maestà, solo così si riesce ad inquadrare ciò che sta succedendo tra la federazione e il duo Bolelli-Pistolesi. Spiace dirlo ma nel nostro Paese troppo spesso chi detiene il potere ne fa un uso personale, a questo punto spero proprio che Simone faccia un bel balzo in avanti nella classifica mondiale, unico modo per rispondere alla federazione
    BInaghicentrica.

  5. wik scrive:

    Tutto nell’ottica per il tennis, per l’Italia, per i ragazzi che si spaccano la schiena sui campi tutti i giorni

    Forza Simone hai l’appoggio di tutti coloro che amano il tennis

  6. Avec Double Cordage scrive:

    angelica non ci crederai ma arrivato alla fine dell’articolo di Ubaldo stavo pensando la stessa cosa che hai scritto tu! E’ veramente incredibile, quindi quello che c’era scritto sulla repubblica lunedì o martedì (non mi ricordo) era vero, e io che non ci credevo e pensavo che fosse una malinterpretazione del giornalista. Ma si pensa veramente di tornare ai tempi prima che ci fosse l’ATP prima dello sciopero di Wimbledon 1973 (35 anni fa!) in sostegno a Niki Pilic che era stato squalificato dalla federazione Iugoslava con le conseguenze che Ubaldo ha spiegato nell’articolo precedente… se a Bolelli verrà veramente vietato di metter piede nei circoli forse sarebbe veramente il caso di chiamare in causa l’ATP che anche se adesso e più una organizzatore di tour è pur sempre il sindacato dei giocatori professionisti. Il problema è che tutto questo non giova alla concentrazione di Bolelli, e non è giusto dover mettersi a litigare come bambini solo perché la contro parte non riesce più a ragionare, mia bisnonna (nata due secoli fa, e non sto scherzando) diceva “the reasonable gives way”, lascia li perdere quindi Simo, se questi dirigenti versione hobby-light proprio vogliono ridicolizzarsi fino in fondo che facciano pure. Anche se giochi per San Marino, Togo o la Groenlandia almeno il mio sostegno morale lo avrai comunque. FORZA SIMO!

  7. BarbaraL. scrive:

    Che esagerazione, davvero. Il tennis vero è un’altra cosa, non uno spareggio per la C. Forse ha ragione Angelica, dovrebbe cambiare nazionalità, tanto la maggior parte degli appassionati tifa il tennista a prescindere dalla bandiera accanto.

  8. Gudpis scrive:

    Offro a Bolelli il mio Circolo…..

  9. Sav11 scrive:

    Federazione VERGOGNOSA.
    Sempre più dalla parte di bolelli.

  10. Roberto Commentucci scrive:

    Sono stato fra quanti ritenevano, all’inizio di questa brutta faccenda, che la Federazione avesse ragione a prendere dei provvedimenti su Simone, e che il bolognese ed il suo coach avessero sbagliato a preferire la tournèe asiatica alla partecipazione alla Davis.
    La Fit effettivamente, da alcuni anni, ha iniziato a costruire un sistema che, pur con lacune e debolezze, cerca di assistere i giovani di talento e di aiutarli a diventare dei professionisti. E’ stato costruito qualcosa che prima non c’era. Criticabile, certo. Perfettibile, certo. Ma c’è.
    Bolelli, Seppi e Fognini sono i primi 3 giocatori professionisti prodotti all’interno di questo nuovo sistema.
    Era quindi comprensibile, inizialmente, la delusione dei dirigenti nel vedere che, dopo aver seminato, al momento di raccogliere i frutti il giocatore voltasse le spalle.

    Ciò premesso, devo dire che i fatti degli ultimi giorni mi hanno lasciato sconcertato e deluso.

    La Federazione dispone di un notevole corpo di insigni giuristi.

    A loro mi permetto di ricordare un antico e celebre trattato di criminologia, scritto da un certo Cesare Beccaria tanto tempo fa: “Dei delitti e delle pene”.
    In esso, questo insigne italiano ha insegnato al mondo un concetto fondamentale.
    Ovvero, la necessità che la sanzione da comminare al colpevole, per avere utilità sociale, e consentire il recupero del reo alla vita civile, sia commisurata alla gravità della colpa commessa: ciò perché se essa è troppo lieve, viene meno l’effetto deterrente della pena; se al contrario è troppo pesante, essa finisce per schiacciare il condannato, rendendolo irrecuperabile per la società.

    Ecco questo è esattamente quanto sta succedendo, come nei regimi dittatoriali e privi di garanzie democratiche e di diritti civili.

    Non si può adottare una tale forma di sharia nei confronti di un ragazzo che ha sbagliato, si, ma che non ha certo tradito il proprio paese.

    Infine, è preoccupante la dichiarazione del presidente nei confronti dell’Atp e della Wta. Sarebbe interessante sapere se i vertici dell’ITF, e Ricci Bitti, condividono una tale esternazione.

    La transizione del tennis al professionismo è un fatto ormai acclarato e naturale, da 40 anni.

    La primazia del dilettantismo dirigenziale nello sport, rivendicata da Binaghi, è un concetto che viene messo sempre più in discussione, nel dibattito internazionale. Molti osservatori lo giudicano ormai irrimediabilmente obsoleto, un residuo del passato, come stanno a dimostrate tantissimi esempi di gestione professionistica di successo (un caso per tutti,quello della NBA).

    Tute le volte che ci si oppone al corso naturale degli eventi, all’evoluzione naturale delle cose, al movimento della storia, si finisce per essere puniti.

    Non prima, però, di aver causato grandi e dolorosi sconquassi.

    Rifletta, Presidente.

  11. anto scrive:

    @Angelica, siamo coerenti, e tu credi che San Marino accoglierebbe la richiesta di cittadinanza in un batti baleno perchè gliela chiede Bolelli. L’unico giocatore che personalmente conosco che ha fatto questo è Stefano galvani, il quale però ha sposato una ragazza di san marino. Non credo che il 23enne bolognose abbia voglia di sposarsi, dalle iltime del sito lo si dava accasato con una sud-americana…….
    La verità è che nemmeno Bolelli si aspettava una reazione del genere da parte della Fit. Binaghi sinceramente non credevo che andasse giù cosi duro. Vorrei sbagliarmi ma credo che all’interno del clan di Bolelli, comincino a serpeggiare malumori, la strada che Pistolesi ha voluto per il suo assistito si fà sempre più irta di ostacoli. Che fare? Forse una soluzione c’è. Il gruppo Lagardere……….

  12. enzo cherici scrive:

    Leggendo queste tristi righe m’è rivenuta in mente la celebre scena del Marchese del Grillo, dove l’incolpevole falegname Aronne Piperno per aver osato pretendere un giusto pagamento venne condannato alla “pubblica gogna”. Manca solo questo e poi la Fit le ha fatte veramente tutte. Per ora siamo ancora fermi all’ergastolo sportivo. Ma c’è tempo per recuperare.
    Alla fine, per fortuna, Binaghi si riprende e finalmente ne azzecca una: “Io sono un dirigente dilettante”. Parole sante!

  13. Nikolik scrive:

    Convinto che poi, alla fine, tutto si sistemerà, come nel caso della faccenda del Foro Italico, suggerisco prudenza ed abbassamento dei toni.
    Suggerisco anche, per il bene del giocatore, di non fare di Bolelli il paladino di presunte lotte-antifederali.
    La verità deve essere ricondotta a quella che ha correttamente dichiarato lui: la sua rinuncia alla Coppa Davis è dettata unicamente da una scelta tecnica e di programmazione, senza nessuna polemica anti-federale.

    Punto, atteniamoci a quello che ha detto e dichiarato Bolelli, senza nessuna altra interpretazione da lui non autorizzata e, così facendo, gli faremo un favore.
    Prudenza, sensibilità, intelligenza nel gestire la situazione, insomma.

  14. BB1980 scrive:

    @ angelica
    Ottimo commento; ben centrato.
    Concordo su tutta la linea

  15. andrew scrive:

    anch’io vorrei invitare tutti alla calma…

    il vaffantennis non è ancora pronto ad accogliere tutti quei mascalzoni che risultano non essere in possesso dei valori etici certificati FIT (nonché ISO 9001 e UNI 783F)…

    …Il mio “movimento” è nato a fine 2006, datemi tempo, odio lavorare di fretta…

    Ps.: Roberto, gli “insigni giuristi” di cui favelli sono gli stessi che tollerano il ratto dei bambini dall’età di 10 anni o le tasse di trasferimento ingiustificate?

  16. claudio scrive:

    Io credo che in questa assurda situazione gli errori siano stati commessi da tutti, sia da parte della Federazione che da parte di Bolelli and company. Però credo che la Federazione abbia la responsabilità, a livello nazionale, di mettersi nelle condizioni di avere una squadra di Davis competitiva e, obbiettivamente, non dico che Bolelli sia insostituibile ma è sicuramente uno dei migliori giocatori a livello mondiale che abbiamo. Senza di lui le chances di tornare in serie A non aumentano di certo. Inoltre il tennis è uno sport ultra competitivo e che porta naturalmente al professionismo. Perchè la Federazione deve essere guidata da un ” presidente dilettante” ? Ma Barazzutti che è stato un ottimo professionista perchè non fa sentire la sua voce ?

  17. DARTAGNAN scrive:

    Ormai la faccenda pare degenerata senza possibilità di ritorno. Dietro c’è una qualche vendetta di cui forse in pochi conoscono la fonte, le vere ragioni, le persone che hanno condotto a tutto ciò.
    Pare assurdo che una richiesta d’un giocatore - faccio una scelta tecnica differente in questo momento e chiedo di non essere convocato - si trasformi in un caso del genere.

    Lotta fratricida per cieca fede nei principi etici….???

    Quanta etica testimonia lo sport professionistico…..???

    E se fossero i francesi ad adottare Bolelli?

  18. flexible scrive:

    seeeeeeee la prossima mossa sarà quella di multarlo se per caso indossa dei colori che ricordano la bandiera italiana

  19. stefano grazia scrive:

    Intanto gli Italiani fanno notizia sui siti tennis stranieri o perche’ squalificati per le scommesse o perche’ squalificati dalla propria federazione! (BONELLI BANNED…etc etc si legge su si.com)
    Ma non l’avete ancora capito? Lo stanno facendo per il suo bene cosi’ lui e’ motivato a dare il meglio,per dispetto entra nei Top 10 e la Federazione potra’ dire che e’ merito suo, che loro l’avevano sempre saputo …
    Scherzi a parte, concorderei su tutto con Roberto tranne su un fatto: che Bolelli abbia sbagliato per principio… Si puo’ non condividere la scelta MA NON DOVREBBE ESSERE OBBLIGATORIO PER UN ATLETA DOVER VESTIRE I PANNI DELLA NAZIONALE a meno che quell’atleta non sia debitore alla Federazione…Ma questo debito dovrebbe essere solo di riconoscenza morale…Se tu non sei riconoscente, una Federazione dovrebbe poter essere moralmente superiore: ok, vai per la tua strada, non ti convoco piu’, ciao, ma senza fare proclami… Non ti convoco piu’ nemmeno se me lo chiedi, ma ripeto: senza punizioni, senza fare proclami, senza sanzioni pecuniarie, senza ripicche, vendette e blahblahblah…Chi rinuncia a una convocazione, RINUNCIA PER SEMPRE…FINE DELLA PUNTATA, FINE DELLA STORIA. Cosi’ si fa davvero la figura di un regime dittatoriale e integralista e si passa magari dalla ragione (io non credo abbiano ragione ma il mio e’ un semplice punto di vista, potrei sbagliarmi e riconosco la mia fallibilita’) al torto. Cosi’ si da ragione a chi accusa la FIT di bessere cattiva e vendicativa. Cosi’ davvero sembra di voler far fare a Bolelli l’agnello sacrificale, quello di cui parlava Marcos (colpirne uno per eduicarne 4 o 5 ), un esempio per le generazioni a venire… In un mondo ideale, o meglio: in un film americano!, gli altri 4-5 papabili prenderebbero posizione a favore di Bolelli e direbbero: allora se punite lui, anche noi rifiutiamo la convocazione…Ma non esiste un Sindacato Giocatori/ L’ATP non puo’ fare/dire nulla?
    E soprattutto: ma tutto questo cosa ha a che vedere con lo sport?

  20. ilbellodeltennis scrive:

    Questo è un regime. Lo sport è altra cosa. Ma la federazione che si riempie la bocca di valori etici e morali poi nella sua attività li rispetta ? Credo che molte persone avrebbero molto da dire su questo aspetto; qui si predica bene ma si razzola male e il tutto per affermare se stessi non certo per il bene del tennis che è altra cosa.

  21. Nik85 scrive:

    Scusate ma una domanda banale devo porla: mi dite perchè la federazione svizzera non osa dire un “A” se federer rifiuta la convocazione e noi abbiamo alzato questo polverone? Io una risposta ce l’avrei. Semplicemente perchè federer è un campione che la svizzera non ha mai avuto e non avrà più, mentre bolelli è il terzo giocatore di una nazionale che entra a mala pena nei primi 30. Consumiamo pagine e pagine a dibattere sull’allontanamento dalla nazionale del numero 50 del mondo invece di interrogarci sul perchè non abbiamo campioni a differenza di nazioni come Lettonia, Serbia o Croazia che non hanno certo più mezzi economici di noi. Interdetto.

  22. tilden scrive:

    Io ripensando a come si é svolta la cosa rimango stupito di fronte alle scelte di Corrado Barazzutti che ha convocato un giocatore dopo che questi glia veva detto di avere fatto altre scelte tecniche. Barazzutti ha dimostrato ancora una volta di non essere all’altezza della posizione di capitano di Coppa Davis .Corrado “c’é o ci fa”? Perché se non ha capito bene quello che gli ha detto Bolelli ( a meno che la linea telefonica non fosse particolarmente disturbata) é meglio prendere un capitano che capisca bene.. Se ha fatto apposta, forzando la mano, a convocare un giocatore che aveva fatto scelte tecniche differenti, non puo’ fare il capitano in quanto se un capitano, non riesce a capire che la sua azione va a creare degli sconquassi del genere che stiamo vedendo , con il n.2 d’Italia, analogamente non é all’altezza del ruolo.

  23. Massimo Garlando scrive:

    ecco, bene così, continuiamo a mostrare i muscoli, con il sostegno delle percentuali bulgare, e laviamo l’onta col sangue. :(
    a Bolelli suggerisco (umilmente) di continuare a comportarsi come sta facendo, cercando di abbassare il più possibile i toni della discussione.
    quando passa la piena chinati (non troppo, eh, per carità), o giunco

  24. anto scrive:

    Mi chiedo questo, forse qualcuno mi può rispondere. Generalmente, quando un atleta sottoscrive die contratti con i suoi sponsor tecnici, all’atleta stesso viene fatto firmare un codice comportamentale che in caso di inadempienza rende il contratto in essere non valido. nel caso di Bolelli, la squalifica della fit, potrebbe avere ripercussioni anche sui suoi sponsor tecnici, e di conseguenza toccare le tasche del bolognese?

  25. daniela51 scrive:

    Di questa vicenda se ne è parlato anche troppo.E’ chiaro che nello scontro viene colpito Simone per colpire Claudio Pistolesi.
    E’ un braccio di ferro che serve al sig Binaghi per far valee la Sua Superiorità. Cosa succederà se Simone salirà di classifica?
    I giovani che si avvicinano alle gare sono già di per sè presuntuosi ed arroganti e non hanno bisogno di certi esempi da seguire.

  26. anto scrive:

    @Daniela si ricordi bene……era un certo Leon……..

  27. Reneè scrive:

    Ma è una vicenda dantesca!
    Bolelli esiliato? Siamo in pieno Medio Evo?

    Fino ad ora pensavo che tutta la questione fosse la solita assurda bagarre, frutto dei tempi moderni, in cui ci piace tanto discutere ed accalorarci sul… nulla
    Bolelli non va a giocare lo spareggio per la serie C?
    Non mi sembrava così rilevante nell’ottica generale, visto che non credo sarebbe cambiato molto (sinceramente contro Gulbis avrebbe perso pure lui e il doppio l’abbiamo comunque vinto..)

    Ora invece ne percepisco la gravità
    Quando il potere (anche se è poco) dà alla testa, di solito nasconde frustrazione repressa
    Oltretutto così facendo non si potrà che trasformare Simone nel vero “eroe nazionale”, che magari non vince perchè ingiustamente perseguitato, ostracizzato e così via…

    Il peggior sproposito è parlare di “etica”
    tragicamente grottesco

  28. Enrico P anni scrive:

    PAZZESCO!!! SOLO IN ITALIA.
    IO me ne vado da questo paese.

  29. bob scrive:

    Binaghi dice di essere un “dirigente dilettante’? Le sue azioni lo dimostrano…ma ho una domanda per Ubaldo: Binaghi non percepisce uno stipendio dalla FIT? Se si’ a quanto ammonta?

  30. pedrinho&luvanor scrive:

    Ve lo sto scrivendo da mesi come e’ fatto Binaghi.
    Lo conosco bene.
    Rileggetevi i miei post .
    Caro UBS non si tratta di parlare male del Presidente.
    Ne capisce di tennis, eccome se ne capisce.
    Ha un difetto.
    Puoi andare d’accordo con lui solo se approvi tutte le sue iniziative senza MAI contrariarlo.
    E’ fatto cosi’. C’e’ poco da fare.
    Tempo fa avevo scritto che Pistolesi era un uomo morto.
    Mi sbagliavo.
    I morti sono due: Pistolesi e Bolelli.
    Il Presidente non avrà pace finche’ non li avrà distrutti usando tutti i mezzi e gli uomini a sua disposizione- Riepilogando:
    1) Barazzutti 2)Pietrangeli 3) Brunetti 4) Assemblea dei Circoli, 5) Consiglio Federale; 6) Circolo di Bolelli; 7 ) Procura federale; 8) Giudice Sportivo.
    La guerra finirà solo se i due novelli Emiliano Zapata (Bolelli) e Pancho Villa (Pistolesi) chiederanno umilmente scusa.

  31. andrew scrive:

    Pedrinho ecc. ecc…

    Non è questione di Binaghi, per favore…Anche Gandhi farebbe le stesse cose…

    guarda che sono cose normali, a livello di circolo succede la stessa cosa, non è più questione di persone…

    o meglio, è questione che le persone che il sistema circoli attrae verso il tennis sono, volenti o nolenti, di questo livello…

    Ripeto: un sistema circoli con FederCircoli (come dice AVEC) non può che creare questo…perché il centro/focus/interesse principale del sistema sono i circoli e non i tennisti

  32. giancarlo scrive:

    e il CONI sta SEMPRE a guardare…. a proposito di PIA, ricordo che qualche anno fa ad un gruppo di bambini venne impedita la partecipazione alle finali, guadagnata sul campo, perchè inseriti in un PIA… non in regola con le norme federali (così scrisse la FIT dopo un anno per …giustificare l’esclusione!!!).
    Che schifo, ma qualcuno avrà uno scatto d’orgoglio e si ribellerà a tutto questo????? Dove è finito lo sport ?????????
    Ma purtroppo al peggio non c’è limite!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  33. Fabio P. scrive:

    Pur essendomi schierato a favore della squalifica di Bolelli devo dire che quest’ultimo provvedimento mi sembra veramente esagerato ….

  34. Avec Double Cordage scrive:

    stefano non avrebbero nemmeno ragione affermando che se rifiuti di essere convocato per una volta non ti convoco mai più, ci sono innumerevoli esempi che dimostrano che il buon senso dice che si convocano sempre solo i giocatori che servono e non tutti quelli che si potrebbero convocare, esempio Nadal non è stato convocato contro il Perù, Federer non è stato convocato contro la Polonia, Blake non è stato convocato contro la Spagna etc.

    Se veramente va a finire che Bolelli deve andare in esilio c’è una possibilità che possa rimanere con Pistolesi a Roma, perché come ben sappiamo oltre alla piccola Repubblica di San Marino in Italia abbiamo anche il grande governo ombra nel piccolo stato del Vaticano, li non dovrebbe sposarsi nessuno per avere la cittadinanza, forse li fanno mettere un cilicio su ordine della federtennis vaticana, che tanto con i pantaloni larghi che vanno di moda adesso non si vedrebbe nemmeno, ma come vantaggio ci sarebbe che avrebbe una moltitudine di basi con ottima cucina e servizi eccellenti in tutto il mondo tranne a Dubai. Potrebbe allenarsi nei campi della parrocchia cosi finalmente riusciamo a portare il tennis ai ragazzini anche in Italia, e poi vuoi mettere avere dalla propria parte invece di un presidente dilettante il tifo del signore… persino Federer dovrebbe inchinarsi a certe traiettorie magiche

    Può darsi che ora come ora stia vincendo la federazione e la maggioranza dei lettori della gazzetta vedano Bolelli come traditore della patria colpevole di vilipendio della bandiera, ma se giocasse per la santa sede piazzato in prima pagina su famiglia cristiana un buon 60% degli italiani tiferebbe per lui, non il 94,94% perché è risaputo che in Italia è pieno di comunisti ;)

  35. Marco Lombardo scrive:

    Sono completamente d’accordo con Roberto. Credo e ho scritto che Bolelli dovesse essere sanzionato per un comportamento non corretto e non dovuto - nonostante quello che dice Pistolesi - soltanto alla tournée in Asia. Ma così la federazione sta tirando fuori il peggio di sè. Anzi il meglio, visto il tenore della linea Binaghi: o con me o contro di me, insomma. E la definizione di dirigente dilettante fa un po’ ridere, perché allora che ci sta a fare questa federazione nel mondo del tennis di oggi? Presidente, si rilegga un po’ di storia: le dittature durano a lungo. Ma prima o poi…

  36. gp scrive:

    Incredibile!
    Non ci sono parole.
    Che tristezza.

  37. albi scrive:

    @ Nikolik, chiudi il tuo ragionamento parlando di prudenza, sensibilità, intelligenza nel gestire la situazione, deve essere in circolazione ancora tutta perchè la FIT non ne ha usata neanche un briciolo. Come avrai notato dai vari commenti anche coloro che erano favorevoli ad un qualche tipo di sanzione davanti a questo sopruso, perchè di ciò si tratta, hanno decisamente cambiato idea sull’operato della federazione.

    @Andrew: ma per praticare il vaffantennis bisogna essere iscritti alla cosca…?

  38. mets74 scrive:

    “Vendetta, tremenda vendetta”…..altro che principi etici. Mi viene in mente la frase di una bellissima canzone di Franco Battiato: “com’è misera la vita negli abusi di potere”. L’ordine supremo del nostro novello “Catone” Binaghi ormai è partito : Bolelli delenda est.
    Binaghi paladino dei principi etici? ma mi faccia il piacere…..è solo una squallida e italianissima storia di vendette personali.
    Ps. Sul fatto che Binaghi sia un dilettante alla guida di una Federazione di dilettanti non v’è alcun dubbio. Basta vedere come sono riusciti, lui e la sua federazione, a difendere i nostri tennisti professionisti sullo scandalo scommesse. Praticamente sono stati gli unici al mondo ad aver pagato per questa storia.
    Forse se Binaghi e i suoi ascari perdessero meno tempo a pensare a come distruggere Pistolesi (e purtroppo Bolelli) e ne impiegassero invece di più a pensare a come migliorare il nostro movimento tennistico le cose andrebbero meglio.

  39. Fabrizio Scalzi scrive:

    Continuo ad essere allibito.Questa federazione di Dilettanti(come viene definita anche dal presidente),non ne azzecca una.Come è stato già elencato e descritto in precedenza,anche altri giocatori di altri paesi stranieri hanno rifiutato di vestire la maglia di davis, e mi sembra che non sia successo nulla…se Simone ha preferito giocare i tornei in Asia,credo abbia fatto bene!non era un incontro di cartello.
    purtroppo in Italia la NAZIONALE di qualsiasi sport,viene considerata sacra.Ma ci sono discipline come il tennis,che sono principalmente INDIVIDUALI.i tornei sono l’anima del tennis,e dato che i tennisti non campano d’aria e di ospitate agli show,come i calciatori insieme alla velina di turno,devono comunque farsi una carriera da SOLI senza l’aiuto di nessuno,ma solo grazie al SACRIFICIO delle famiglie, e degli sponsor che riescono a trovare.Non con l’aiuto Federale.Ma questo è un paese provinciale e giustizialista,tutti pronti a scagliare la spada di Damocle contro Simone.Sono comunque sicuro che Bolelli troverà un circolo che lo ospita a dispetto del Presidente Binaghi.Vai Simone per la tua strada,vedrai che quando avrai un alta classifica LEON (binaghi) verrà a cercarti…(speriamo che non ti insulti come ha fatto con la Farina anni fà!)

  40. pibla scrive:

    San Marino et similia…….e tanti saluti a tutti.
    FORZA SIMO.

  41. angelica scrive:

    @anto, la mia era una ‘provocazione’ (oddio neanche tanto. Fossi in Bolelli una chiaccherata con il presidente della federazione san marinese la farei)

    Comunque il Lussemburgo ha avuto uno dei piu’ grandi campioni di sci di tutti i tempi: Marc Girardelli (nome italiano ma nato in austria). La cittadinaza l’ha avuta subito, perche’ la federazione del piccolo principato ha capito subito che era un ‘affare’.

    Chissà cosa ne pensa ilpresidente della ITF Ricci Bitti del modo in cui la Fit sta gestendo questa storia.

  42. mets74 scrive:

    Scusate se vi tedio con un ulteriore commento ma la questione in oggetto mi ha particolarmente turbato e oltretutto oggi non ho gran voglia di lavorare….
    A di là delle colpe del duo Pitolesi-Bolelli (che pure vanno riconosciute) penso che una Federazione che pianifichi, come pare stia avvenendo, una sorta di distruzione (mediatica e pratica) di un giocatore di 23 anni meriti una risposta da parte dei suoi tesserati.
    Parlando con alcuni amici del mio circolo abbiamo deciso, se i provvedimenti futuri della Fit non tenderanno alla moderazione, di non rinnovare la tessera agonistica Fit per la stagione 2009. Rinunceremo ai tornei (nel mio caso di IV categoria) ma almeno manderemo un piccolo messaggio ad una federazione dalla quale non ci sentiamo rappresentati.
    Se l’iniziativa avrà il sostegno di molti altri tesserati il messaggio sarà ancora più forte.

  43. Avec Double Cordage scrive:

    complimenti Gudpis, però cosi facendo ti esponi alla vendetta totale, perché tutto il mondo saprà identificarti, o forse hanno già capito chi sei?

    @albi
    sicuramente andrew ti spiegherà benissimo come funziona visto che è lui l’ideatore
    per quel che ne so io non c’è nessun bisogno di iscriversi per far parte del vaffantennis, basta prendere una racchetta e delle palle e andare a fare tennis, qualsiasi sia il campo, parrocchiale, comunale (basta trovarlo) o circolo privato

    se poi vuoi fare un team, basta che ti dai da fare e trovi dei giovani interessati, io ho già sondato un po’ il terreno qualche campo l’ho trovato adesso vedo di trovare anche dei figli di immigrati interessati ad imparare un po’ di tennis

    il nome per il team lo so già, ma aspetto ad annunciarlo, vedo prima come va a finire questa caccia alle streghe… e poi devo anche trovare i ragazzi per il team, il problema è che non sono mai allungo nella stessa città, comunque andrew mi sto dando da fare :)

  44. andrew scrive:

    e basta con ’sto Binaghi!!!!!

    Il prossimo che lo nomina, giuro vengo là e gli tolgo la tastiera…

    Il presidente della federazione e il consiglio sono appena stati eletti per la 3° volta dai CIRCOLI e non è un caso che siano là.

    Sono là perché devono difendere gli interessi dei circoli, sennò non sarebbero là.

    Il caso Pistolesi-Bolelli è mooolto importante ma forse non si è ancora compreso che non verte sulla bandiera o sulle scorrettezze del duo incriminato.

    Semplicemente la FIT deve mostrare e dimostrare che NON È POSSIBILE E TOLLERABILE E PRATICABILE (E LA FIT SE NE FARA’ CARICO CON OGNI MEZZO) PER I TENNISTI AGIRE AL DI FUORI DEL SISTEMA DEI CIRCOLI E DELLA FIT.

    e non ci sono valori etici o documenti legali che mi faranno cambiare idea…

  45. francesco scrive:

    Saranno contenti i 150 ragazzini del circolo a non vedere piu’ un loro idolo allenarsi, sudare negli stessi campi… vederlo in Tv nei grandi tornei aspettando di fargli qualche domanda al suo ritorno o per i piu’ timidi, aspettare anche solo un cenno del loro campione…
    effetto traino??? Il tennis, da questa brutta storia ne esce sicuramete indebolito e visti i risultati degli ultimi anni credo che non ce ne fosse davvero bisogno.
    Con amarezza,
    Francesco

  46. vincenzo martucci scrive:

    ciao, se andate sul sito federale, sotto pia e quindi sotto regolamento 2008-2009, al punto 4 dell’articolo 4, come scrivo oggi sulla gazzetta dello sport, trovate il regolamento di cui si avvale la fit in questa circostanza. cordialità v.

  47. simone scrive:

    personalmente sono daccordo con le decisioni prese in merito alla vicenda bolelli. Non ammetto scusanti alcune: la Davis si gioca per la Patria, quindi chi si rifiuta per gli affari propri, o per liti con la federazione o per altri motivi è giusto che sia fuori. Quello che non mi convinve è la disparità di trattamento con altri casi simili in passato. Io sbatterei fuori anche Volandri che si osò chiedere 100.000 euro per giocare la Davis. Evidentemente il criterio adottato da Binaghi e la Fit non risponde ad una vera politica e ad il perseguimento di una coscienza patriottica tra i giocatori ma solo ai loro litigi privati con Pistolesi, dei quali nulla mi importa. Quindi bocciati Bolelli, Pistolesi, Binaghi e Federazione.

  48. Nicola scrive:

    io ho deciso..mando una mail alla federazione per spiegargli cosa penso di tutti loro….anche se credo che non la leggeranno…….

    loro si interessano solo se ci sono dei soldi di mezzo…….

  49. Nicola scrive:

    <<<e aggiungo…

    ma vi siete letti l’intervista al presidente?
    vi sembra un comportamento di uno che vuole creare un campione?

    Parla della Spagna che subisce il sistema…..

    bene, intanto è in finale di coppa davis e poi se subire il sistema vuol dire sfornare un Costa, un Ferrero e un Nadal…….io subirei…….

    ma c’è ancora qualcuno che da credito al Presidente Binaghi???bah……

  50. fausto scrive:

    incredibile..comunque c’è un passo fondamentale in cui Binaghi dice “sono un Presidente dilettante…” e poi ” non siamo come la Spagna che queste sigle le subisce..” ecco in queste poche parole credo sia spiegato il motivo perchè il tennis italiano fa pena, è un movimento che non esiste se non grazie all’intraprendenza o al talento di qualche singolo ma con una federazione imbarazzante e oltre che non propositiva addirittura deleteria..
    io, anche se nutro molte perplessità sui suoi sogni da top ten, dico Forza Simone io sarò sempre dalla tua parte perchè un paese meno ridicolo visto che avevi manifestato la volontà di giocare i tornei indoor e visto che la lettonia non era certo imbattibile..anche con te credo sarebbe finita 3-2 non t avrei convocato..così si evitava il caso..ma era una mossa troppo intelligente per la nostra federazione..

  51. Gudpis scrive:

    @avec duoble cordage
    trattasi ovviamente di burla a meno che al novello Galileo Galilei (Bolelli) non accetti di giocare in un circolo con due campi in erba rattoppati come il mio!
    Scrivo questo post perchè mi piace scrivere, ma effettivamente non c’è più niente da dire. Ribadisco il concetto. Preso il provvedimento giusto o sbagliato si doveva voltar pagina. E invece siamo alle ripicche. L’unica cosa positiva che intravvedo nella vicenda risiede nel fatto che mai un sistema di potere è durato molto quando al suo interno si sono creati così tanti nemici. E’ ovvio che qualcuno prima o poi gliela farà pagare. Vedremo.

    @Nikolik:
    c’hai ragione: ogni cosa che succede nel mondo del tennis italiano è per colpa degli anti federali, continua a ripetere questo concetto e a non dire nient’altro, perchè siamo duri di comprendonio e le ripetizioni (alla faccia di Paganini) ci aiutano!.

  52. Supermad scrive:

    All’inizio della vicenda mi sono schierato dalla parte della Federazione, trovando giusto squalificare Bolelli. Ma ora la faccenda sta assumendo connotati fin troppo esagerati.

    Dobbiamo ragionare per il bene comune: Bolelli (per quanto sciocco e sciagurato nel prendere la sua decisione) è comunque un buon tennista e (credo) un bravo ragazzo. Non ancora un campione, ma se ben gestito può ambire ad una carriera più che dignitosa (Andrea Gaudenzi fu 18 al mondo contribuendo a portarci in finale di Davis, Bolelli ha le carte per ripercorrere quelle orme). Credo sia deleterio mettergli cosi tanto i bastoni fra le ruote: è giusto punirlo per quel che ha fatto, ma non è giusto linciarlo. Cosi facendo si rischia di minarlo ancora di più a livello psicologico: io ci rifletterei bene….

  53. Gudpis scrive:

    PS: ho apprezzato tantissimo l’intervento di Roberto Commentucci.
    Alcune volte (poche) non sono daccordo con lui, ma ho piena stima e fiducia in lui.
    PERTANTO: è intelligente, competente, capace, attivo, appassionato……..
    VOILA’ ABBIAMO TROVATO IL NUOVO CANDIDATO ALLA PRESIDENZA FIT.

    VOTIAMO COMMENTUCCI
    Ovviamente non sono scemo, so che il RE ANGELO III di Bulgaria è stato appena rieletto, per cui o lanciamo questa lunga volata al nostro candidato, o nel malaugurato caso che (non sia mai per carità!) che la legislatura non duri proprio 4 anni…. abbiamo già un leader. Propongo una campagna mediatica e il coinvolgimento di tutti i blogger astanti!

    COMMENTUCCI FOR PRESIDENT. (non scherzo!)

  54. pedrinho&luvanor scrive:

    Il Presidente del Forum dice cose esatte nella forma sbagliate nella sostanza.
    La partecipazione ai Campionati giovanili e’ un OBBLIGO posto dalla FIT per usufruire dei contributi federali. Il numero dei ragazzini impegnati in campionati a squadre giovanili e’ limitato a poche unità.
    Il regolamento PIA prevede:
    “Anche per i nuovi circoli vi sarà L’OBBLIGO di iscrivere al Campionato nazionale 2009 almeno n. 2 squadre giovanili maschili e/o femminili nelle categorie under 12 e/o under 14, ed almeno n. 1 squadra al Campionato regionale under 10 misto.
    Ogni P.I.A. dovrà partecipare alla Coppa P.I.A.: sarà OBBLIGATORIO iscrivere almeno n. 1 squadra P.I.A. ogni 7 circoli presenti all’interno del consorzio alla data della scadenza delle iscrizioni del Campionato stesso. I P.I.A. con 14 circoli, quindi, dovranno iscrivere n. 2 squadre, quelli con 21 circoli n. 3 squadre e così via.
    Ogni circolo SARA’ TENUTO ad iscrivere una squadra formata da 3 elementi nati negli anni 2001-2002-2003 (UNDER 8) al Campionato fra i Circoli facenti parte di ogni P.I.A.. Tale squadra, che potrà essere formata da maschi e/o femmine, dovrà partecipare ad un campionato UNDER 8 che si svolgerà tra i circoli del proprio P.I.A. .
    In pratica, l’esclusione dal PIA non comporterebbe alcuna sanzione per i 150 ragazzini.
    Il circolo perderebbe il contributo federale di alcune migliaia di euro.

  55. DARTAGNAN scrive:

    Tantissimi commenti, quindi l’argomento scotta, quasi quanto un articolo di Andrea Scanzi…

    Tuttavia, leggendo cose tutte interessanti, mi associo a quanto scritto da tal TILDEN, che di tennis così chiamandosi, ne ha sicuramente visto - e giocato - tanto…

    Sintetizziamo:
    Perché un capitano convoca ugualmente un giocatore quando questo gli ha espresso con anticipo di voler fare scelte tecniche diverse per ragioni prettamente tennistiche???
    Come non pensare che sotto c’è dell’altro, una sorta di desiderio di vendetta ???
    Possibile che la Lettonia terrorizzasse fino a questo punto ???

    Nel mondo del calcio se un giocatore chiedesse a Lippi di non convocarlo in azzurro per un tal match perché preferisce in quel determinto momento ecc ecc ecc secondo voi verrebbe fuori un patatrac del genere ???

  56. gp scrive:

    ricordate lo splendido articolo, dopo la finale di Wimbledon, che spiegava le ragioni tecniche per cui Re Roger soffriva con Nadal?
    Verrà il giorno che potremo discutere sulle ragioni tecniche per cui un tennista italiano ha perso, o vinto, una finale di uno slam? (basterebbe anche di un master series).
    E invece… costretti a parlare di questo. Mannaggia!

  57. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Mi sembra che questo sito da sempre ospiti tutti i commenti espressi in modo civile, di qualunque posizione e a qualunque partito appartengano, purchè improntati al fair play e all’educazione. Che poi una parte, quella critica nei confronti di Binaghi e della Fit, prevalga oggi abbastanza nettamente, è un aspetto che non costituisce un problema per me, come non l’avrebbe costituito se si fosse schierata tutta contro le posizioni del duo Bolelli-Pistolesi. C’è piena, pienissima libertà di far conoscere le proprie opinioni. Però sono stato costretto a censurare anche offese e insulti gratuiti _ ho deciso di mettere alcuni indirizzi IP in spam permanente _ perchè non posso passare la mia vita a fare il censore di chi non vuole capire come ci si comporta. Ho mille cose da fare, evidentemente chi scrive insultando questo o quello, dileggiando sempre e continuamente questo o quello, non nutre alcun rispetto anche per chi _ il sottoscritto e i miei collaboratori _ devono assolvere la funzione di moderatori (non foss’altro che, oltre che per convinzione personale, per evitarsi rogne inutili e perfino querele). A moderare ci si trovano sovente anche i redattori della redazione internet di Monrif.net che si occupano di tutto quanto viene scritto a commento degli articoli che escono su Nazione, RdCarlinoe Giorno e non sono tenuti a sapere delle beghe federali, per cui può loro sfuggire anche il pertinace sfottò di alcuni. Vi invito ancora una volta a comportarvi con misura ed educazione, comunque la pensiate. Ed è educazione anche non ribattere sempre gli stessi tasti in maniera univoca, con tre, quattro messaggi pressochè identici al giorno. grazie Ubaldo

  58. laura scrive:

    W Roberto Commentucci candidato alla presidenza . La campagna mediatica è cominciata ,Gudpis hai già trovato un’alleata.Naturalmente è necessario che il candidato scelto da noi(vediamo quanti si amo?) sia d’accordo!(non scherzo)

  59. DARTAGNAN scrive:

    Concordo con Ubs:

    Gli insulti sono da censurare perché fanno parte del mondo dei maleducati.

    E non portano a modificare quanto vorremmo cambiare in meglio.

  60. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Ringrazio l’intervento del collega Martucci della Gazzetta dello Sport che, svolgendo il suo lavoro meglio di me ieri aveva chiesto direttamente al sig. Duregon l’articolo 4 punto 4 su cui si sta dibattendo (io non avendolo fatto lì per lì sono impazzito a cercarlo e non lho trovato).
    Ho ricevuto un commento che ho ritenuto di non passare perchè sosteneva cose che non potevo assolutamente verificare in tempi brevi a proposito di un dirigente federale. Laddove, però, mi ricordava invece che Fabrizio Tropiano _ non è lui il dirigente cui alludeva _ è il presidente del comitato regionale Lazio ed è quindi lui che avrebbe la facoltà di prendere o non prendere eventuali provvedimenti relativi al Forum in base al suddetto punto 4 art 4. Vedremo che cosa farà al momento in cui sarà chiamato a prendere una posizione. Io l’ho nel frattempo interpellato e mi ha risposto di non avere avuto ancora il tempo di leggersi attentamente la normativa al riguardo, “anche perchè fino ad ora il Forum non ha ancora ufficialmente inoltrato alcuna richiesta di iscrizione al PIA” per il 2009″. Insomma, sembrerebbe quasi, da queste parole, che forse il sig. Duregon si sia allarmato troppo presto. Oppure che qualche diligente (non è un errore di stampa: ho scritto diligente, non dirigente) uccellino lo abbia messo sull’avviso di quel che gli sarebbe potuto capitare se avesse continuato a far allenare Simone Bolelli sui suoi campi. Mi auguro almeno che, finchè Bolelli non avrà trovato un altro circolo dove allenarsi, nel caso desiderasse fermarsi a Roma per non distaccarsi dal suo allenatore Pistolesi (dal cui atteggiamento, ribadisco, sono convinto sia nato quasi tutto), possa continuare a dormire almeno nella foresteria del signor Duregon che l’ha ospitato negli ultimi quattro anni. Perchè il punto 4 della regola 4 (che a questo punto ormai vorrei continuare a rifiutarmi di andare a leggere…consentitemi di investire meglio il mio tempo) parlerà magari di campi e allenamenti, ma difficilmente arriverà a limitare anche la libertà di dormire in un letto piuttosto che in un altro. Se la Costituzione protegge la libertà di circolazione (ma non quella di allenarsi dove si vuole…), che almeno resti protetta la libertà di dormire dove a uno gli pare (o dove uno ti invita). o no?

  61. ettore barbolini scrive:

    Esiste anche il perdono.
    Abbiamo perdonato il nostro amico Leon per la sua goliardata alla Farina.
    Abbiamo perdonato i nostri tennisti scommettitori da pochi euro.
    Un po di buonsenso e tutti a tifare Bolelli

  62. pedrinho&luvanor scrive:

    Articol4 punto 4
    4. La Federazione Italiana Tennis non procederà all’erogazione di alcun contributo – e si riserva il diritto di procedere al recupero di quelli eventualmente già erogati e di sospendere nonché revocare il riconoscimento – a tutti quei Piani Integrati d’Area che dovessero tesserare e/o allenare, attraverso l’opera diretta o indiretta dei loro Insegnanti, atleti che non si dichiarino disponibili a rispettare le convocazioni in rappresentative nazionali per motivi non imputabili a infortuni o malattie e che comunque dovessero avvalersi dell’opera di Insegnanti, dirigenti o professionisti che abbiano dimostrato di non tenere nella giusta considerazione il valore della maglia azzurra.
    5. Le procedure di sospensione, revoca o recupero dei contributi verranno adottate anche nei confronti delle Società e dei PIA che dimostreranno di non aver svolto adeguata azione di formazione dal punto di vista comportamentale nei confronti degli allievi e delle loro famiglie. Fra i compiti fondamentali delle Società e dei PIA c’è infatti l’obbligo di trasmettere una corretta educazione sportiva ai giovani e ai loro genitori e/o accompagnatori, e di far sì che il loro comportamento sia, anche durante lo svolgimento dei tornei, sempre irreprensibile, fuori e dentro al campo.

  63. fra scrive:

    Concordo con chi dice che Bolelli farebbe bene a giocare per il San Marino, non è vero che fanno storie per dare la cittadinanza, c’è un ragazzo calssificato 2.4 in Italia, ligure, di cui non ricordo il nome che gioca la Davis per il San Marino, quindi penso che per Simone non ci fovrebbero essere problemi.

  64. andrew scrive:

    prova - prova - 1,2,3 - prova…

  65. Fabrizio Scalzi scrive:

    bravissimo Ubaldo non potevi usare parole migliori…speriamo che regni saggezza in questa triste ed “italianissima” vicenda……e che Simone continui tranquillo per la sua strada!

  66. pino scrive:

    ciao sapete in che sito si possono vedere le semifinali maschili di pechino?

  67. pibla scrive:

    Quoto totalmente Fausto e DARTAGNAN che scrivono le stesse cose che anch’io scrivo da giorni…
    Saluti a tutti.

  68. Fabio P. scrive:

    @Ettore Barbolini
    Penso che alla fin fine Bolelli verrà perdonato … certo non subito … facciamo passare tre mesi …
    Bolelli pero’ deve metterci del suo.

  69. Avec Double Cordage scrive:

    A questo punto sarebbe interessante sapere un po’ di più della storia e dell’operato dell’attuale presidente della federcircoli, non vi pare? Penso che siano in molti a non essere al corrente di tutte queste cose, la Farina, i 25 squalificati e tutto il resto, e tutta opera del attuale conducente o no? Se non sbaglio sono 8 anni che al comando c’è più o meno la stessa gente e sono anche 8 anni che siamo in serie B, ci siamo fatti pure una retrocessione in serie C ma se non sbaglio è successo tutto sotto lo stesso capitano che apparentemente le convocazioni non le fa in base a quel che gli dicono i giocatori ma a quel che gli viene detto da chi ne sa più di lui. Io sarei ben interessato leggermi un resoconto su quali sono stati i comportamenti e le soluzioni dei casi di contrasto precedenti a questo.

    Sicuramente sarei più interessato a leggere un riassunto su passati casi conflittuali simili a questo che snocciolare un regolamento che regola il quasi nulla, soprattutto di fronte alla nullità dell’offesa che ha provocato reazioni talmente esagerate.
    Pare che molti optino per un conflitto tra la FIT e Pistolesi o il signor presidente in persona e Pistolesi, se cosi fosse trovo veramente raccapriccianti e vigliacche le sanzioni inflitte a Bolelli, non riesco a pensare che possa essere veramente questo il motivo che sta alla base. Certo offende l’intelligenza di una persona sana che nel 2008 un ragazzo venga definito persona non grata al punto da proibirli di giocare su un campo da tennis perché considerato ideologicamente non conforme ai valori morali di un gruppo di persone. Vietarli pure di essere ospitato in casa per dormire ci riporta alle persecuzioni degli scomunicati dell’alto medio evo, se non oltre! Magari Ubaldo o Roberto possono brevemente rinfrescarci la memoria cosa successe e in quali circostanze quando la squadra che conquistò la finale di coppa davis si mise a protestare.

    @pino
    il torneo di pechino lo puoi vedere su channelsurfing.net

  70. king of swing scrive:

    ahahahahah Nicola sei un grande…lo subirei volentieri pure io il sistema…ahahahah grande Nicola

  71. alessandro spennato scrive:

    sonoun tennista da tantissimi anni e rimango sempre più schifato dalla prepotenza della f.i.t anche nei confronti dei circoli penso che straccierò la tessera e ne io e altri amici ci tessereremo piu anzi faremo la tessera uisp

  72. Elisabetta scrive:

    Dal ridicolo al grottesco : non c’è limite al peggio , temo. Forza simone , forza e coraggio.
    Binaghi si è definito un presidente dilettante? Eccesso di autostima.

  73. anto scrive:

    @ pedrinho&luvanor: leggendo i tuoi post si evince che Binaghi lo conosci bene, mi auguro che anche tu non sia incappato nella sua funesta ira……….

    @ Ubaldo: certo che ultimamente incassi uno scoop dopo l’altro……….secondo me ti avvali di una rete di ex spie dei servizi segreti della stasi! Scherzi a parte, non mi meraviglierei che la tua fotografia fosse utilizzata da qualche dirigente fit nel suo ufficio, come bersaglio delle freccette.

  74. ettore barbolini scrive:

    Scommetto che UBS finirà nella lista nera della FIT.
    Il blog è l’unica posto che pubblica manifestazioni di dissenso contro le decisioni federali.
    In una democrazia totalitaria questo non va bene.
    In questi giorni il sito federale ha eliminato ogni forma di polemica della vicenda Bolelli.
    E’ evidente il tentativo di ridurre l’eccessivo clamore suscitato dal tuo sito.
    Hai ragione a manifestare la tua preoccupazione per future querele.
    Il successo del blog potrà crearti qualche problema.

  75. Emiliano Faeti scrive:

    Questo è veramente troppo! Stanno trattando Bolelli come un delinquente! E quelli che gli stanno facendo terra bruciata attorno e hanno ingigantito tutto creandone un caso nazionale?
    In tutta questa storia Bolelli non ha mai fatto la voce grossa. Ha chiesto soltanto un favore alla federazione, quello di non essere convocato.
    La Federtennis ha preso la palla al balzo e ha cercato il litigio perchè voleva colpire Pistolesi e Bolelli.
    Perchè dico cio? Perchè sarebbe bastato parlarsi a 4 occhi per chiarirsi le rispettive posizioni, come fanno tutte le persone civili del mondo. Ecco perchè sono convinto che in tutta questa storia i torti stiano dalla parte FIT.
    Nel 1989 a seguito di un litigio con la FIT, Paolo Canè rinunciò al match di Playout in Danimarca. La FIT disse che Canè non avrebbe mai più giocato in Coppa Davis. Poi 6 mesi dopo tutti lo portavano in trionfo dopo il match vinto con Wilander….
    E cosa dire dei dissidenti che nel 2001 saltarono il match con la Finlandia?? Alla fine sono stato tutti richiamati.
    Spero che Binaghi voglia scendere dal piedistallo e faccia un bagno di umiltà.
    La nostra nazionale ha bisogno di Bolelli. Volandri è un giocatore purtroppo in gravi difficoltà ed è competitivo solo sulla terra (questa settimana ha perso da Greul, numero 149…), Fognini è bravo ma è ancora acerbo e ci manca un doppio affidabile. Bolelli non solo gioca bene su tutte le superfici ma è anche bravo in doppio. Binaghi sta comportandosi come il marito che per fare dispetto alla moglie….

  76. Giovanni scrive:

    Dopo più di vent’anni che un Italiano non vince nulla di rilevante si perde tempo con queste polemiche inutili.
    Sinceramente, credo che tutti gli appassionati di tennis in Italia, sarebbero felicissimi di vedere un connazionale trionfare, o almeno competere alla pari, nei tornei dello slam…..
    Se il dopo Panatta non ha regalato nulla evidentemente questa federazione farebbe meglio a parlare meno e a lavorare molto di più…
    Complimenti per il blog

  77. Fabioge scrive:

    Ma come è buono Binaghi a voler tutelare il buon esempio per i ragazzini.
    Ma lo sapete che se uno di questi ragazzini che gioca nella scuola tennis di un circolo e non si trova bene con il suo maestro o se, peggio ancora, quest’ultimo lo esclude dai suoi preferiti e il ragazzino si trova costretto a cambiare maestro e quindi anche il circolo deve pagare alla federazione la tassa di 100 euro? Bell’ esempio questo

  78. stella scrive:

    Tutti si scagliano contro Binaghi, ma non dimentichiamoci che a Verona il 94% dei circoli lo ha votato!! In una democrazia, con il diritto di voto si può cambiare un governo che non funziona, da italiani sappiamo solo criticare chi governa ma non abbiamo il coraggio di governare e cambiare il sistema prendendoci le nostre responsabilità……e poi succede tutto questo!

  79. roberta scrive:

    ho letto con attenzione il regolamento dei PIA e mi sembra che la FIT operi attraverso questi Piani integrati d’area un’opera meritoria di stimolo e controllo dell’attività giovanile.
    inoltre le regole sono chiare e precise e quindi Pistolesi (perchè di lui si tratta e non di Bolelli) avrebbe dovuto essere corretto col circolo che lo ospitava evitando di creare questi problemi al Forum.
    Le norme sono CHIARE e non è vero caro UBS che vengono stabilite solo ora; piuttosto la coerenza della FIT è da apprezzare.
    Forse un pò troppo dura ma meglio coerenza che mercanteggiamento.
    Inoltre non mi risulta che il regolamento dei PIA preveda che siano i comitati regionali a dover prendere provvedimenti verso il circolo ma il Comitato tecnico nazionale (almeno così sta scritto nel regolamento).
    Pertanto voler coinvolgere il Presidente del Comitato del Lazio Fabrizio Tropiano in decisioni nazionali mi sembra sbagliato.
    Tra l’altro la mia conoscenza di Tropiano (che ha operato benissimo come da anni non si vedeva nel Lazio, basta girare i circoli per sentire gli apprezzamenti positivi) mi fa pensare che non esiterebbe ha prendere la decisione migliore e più giusta; il fatto che non abbia dato a UBS il cellulare di Verdina dimostra la correttezza dell’uomo.
    invece mi risulta che la FIT abbia finanziato molto Bolelli (vedasi conferenza stampa di Binaghi) e credo che un campione deve anche essere un uomo di valori (la riconoscenza) per diventare un campione.
    Tra l’altro tutti quei disfattisti che sparlavano della FIT per il rischio di perdere il Foro Italico ora stanno zitti dopo che Binaghi negli incontri col sindaco ha risolto positivamente la vicenda….
    mi sembra che ci siano preconcetti stupidi.
    Binaghi ha altri difetti e colpe (poco rispetto per gli avversari ad esempio, poco decentramento tecnico) ma il bilancio pende positivamente dalla sua parte…sempre che a giudicare sia gente non prevenuta.
    La maglia azzurra è un valore, Pistolesi ha sbagliato, che aspetta Bolelli a prendere un coach più bravo e saggio ?

  80. Giorgio scrive:

    Buon giorno.
    Riporto di seguito alcune dichiarazioni formulate dal Presidente
    Binaghi nel corso della conferenza stampa di lunedì scorso.
    “Il rispetto della maglia azzurra è il nodo centrale della
    programmazione della Federazione. Gli atleti devono essere da esempio
    ai più giovani, devono essere portatori di valori alti perché lo sport
    ha anche una funzione sociale…. “.

    Credo anch’io che gli atleti costituiscano un esempio di enorme
    importanza per influenzare (direi quasi: orientare) la formazione
    sportiva dei giovani.
    E allora quello che mi aspetto da un giocatore come Bolelli (e da
    tutti gli altri, nessuno escluso) è qualcosa che non è strettamente
    legata alla partecipazione alle gare di Coppa Davis; mi attendo cioè
    il rispetto di valori morali e di principi etici che tutti insieme
    vogliono dire: lealtà e correttezza in campo (che significa, tra
    l’altro, non rubare punti o spaccare racchette), rifiuto di qualsiasi
    forma di doping e, per restare nella stretta attualità, delle
    scommesse.
    E, per inciso, mi aspetterei anche che un tennista affermato
    restituisse gli aiuti economici percepiti agli inizi della carriera.

    Tutto questo però non mi pare però abbia una stretta attinenza con
    l’andare o meno a giocare a Montecatini. Insomma: guardiamo alle cose
    veramente importanti e lasciamola perdere ’sta Coppa Davis. Il tennis
    “bello”, quello appassiona la gente dei club come me, è quello degli
    slam e delle prove ATP. Ed è su quei terreni che vorremmo tutti vedere
    Bolelli (così come gli altri) ergersi a protagonista.

    Un cordiale saluto
    Giorgio

  81. Giorgio scrive:

    Buon giorno.
    Riporto di seguito alcune dichiarazioni formulate dal Presidente
    Binaghi nel corso della conferenza stampa di lunedì scorso.
    “Il rispetto della maglia azzurra è il nodo centrale della
    programmazione della Federazione. Gli atleti devono essere da esempio
    ai più giovani, devono essere portatori di valori alti perché lo sport
    ha anche una funzione sociale…. “.

    Credo anch’io che gli atleti costituiscano un esempio di enorme
    importanza per influenzare (direi quasi: orientare) la formazione
    sportiva dei giovani.
    E allora quello che mi aspetto da un giocatore come Bolelli (e da
    tutti gli altri, nessuno escluso) è qualcosa che non è strettamente
    legata alla partecipazione alle gare di Coppa Davis; mi attendo cioè
    il rispetto di valori morali e di principi etici che tutti insieme
    vogliono dire: lealtà e correttezza in campo (che significa, tra
    l’altro, non rubare punti o spaccare racchette), rifiuto di qualsiasi
    forma di doping e, per restare nella stretta attualità, delle
    scommesse.
    E, per inciso, mi aspetterei anche che un tennista affermato
    restituisse gli aiuti economici percepiti agli inizi della carriera.

    Tutto questo però non mi pare però abbia una stretta attinenza con
    l’andare o meno a giocare a Montecatini. Insomma: guardiamo alle cose
    veramente importanti e lasciamola perdere ’sta Coppa Davis. Il tennis
    “bello”, quello cappassiona la gente dei club come me, è quello degli
    slam e delle prove ATP. Ed è su quei terreni che vorremmo tutti vedere
    Bolelli (così come gli altri) ergersi a protagonista.

    Un cordiale saluto
    Giorgio Giovagnoli

  82. Stefano scrive:

    Quello di Binaghi é ragionamento di grande provincialismo.
    Siamo messi davvero male…

  83. roberta scrive:

    ops scusate, mi sono accorta che mi è sfuggito un “ha prendere” anziché “a prendere”. a volta la foga di scrivere…

  84. giorgio scrive:

    Invito Giorgio (quello nuovo) a voler gentilmente cambiare nick-name in quanto, già da parecchio tempo, nel blog esiste uno uguale che è quello con cui scrivo io. Chiaramente i due post del 29 settembre sono del “nuovo Giorgio”.

  85. giancarlo scrive:

    l’art. 3 del Regolamento dei Tecnici (Carte Federali) recita che agli affiliati è rigorosamente vietato l’utilizzo nel proprio circolo di tecnici non qualificati dalla FIT sia per lezioni individuali che collettive pena l’adozione di provvedimenti disciplinari.
    Sapete quanti sono i circoli non in regola con questa norma? tantissimi, ma la FIT e i rispettivi Comitati Regionali fanno finta di non vedere.
    Come al solito la FIT applica la legge a suo piacimento…
    Le regole valgono per tutti, ma TUTTE le regole non solo quelle che fanno comodo!
    PS : Binaghi è stato rieletto con il 94% dei voti dei circoli (ma quelli votanti erano il 66% di quelli aventi diritto), meglio essere precisi

  86. marcos scrive:

    roberta assegna a binaghi i meriti d’aver risolto l’impasse al foro italico.

  87. Roberto Commentucci scrive:

    Credo che nella positiva conclusione della vicenda dello Stadio la Federazione dei meriti li abbia.
    In particolare, questa dirigenza ha avuto il merito, non da oggi, di costruire un solido rapporto di fiducia e di collaborazione con il Coni e con il suo braccio operativo, la Coni Servizi.
    Inoltre, muovendosi in silenzio, dietro le quinte, la diplomazia federale è riuscita a far percepire in maniera corretta alla nuova Giunta Capitolina i rischi enormi che si sarebbero corsi nel puntare tutto sul’avventuristico progetto Tor Di Quinto.
    E’ giusto criticare, ma è anche giusto riconoscere dei meriti, quando ci sono.

    Incuriosito dall’intervento di Roberta, poi, sono andato a leggermi i regolamenti dei PIA e devo confermare quanto lei scrive.
    Mi pare che gli intenti di fondo del progetto PIA (in primis migliorare e uniformare la qualità dell’insegnamento di base) siano del tutto condivisibili.

    Quanto a Tropiano, effettivamente non ha alcuna parte nella vicenda Forum, il regolamento parla chiaro. Lui, anzi, ha sempre cercato di mediare e di fare da pompiere.

    E da quanto ho capito (essendo di Roma sono in un osservatorio privilegiato), non posso che confermare quanto di buono viene detto su di lui e sul suo operato come Presidente del Comitato Regionale.

    E’ anche vero, d’altro canto, quel che scrive Giancarlo. Tuttavia quello che lui denuncia non dipende certo dalla Federazione, ma dal comportamento dei Circoli, che preferiscono assumere il palleggiatorino sottopagato anzichè il più costoso maestro.
    D’altro canto, mi pare di capire, dal tono di molti commenti, che la Federazione viene tacciata spesso di atteggiamento repressivo e poliziesco. Pensate che succederebbe se si applicasse alla lettera il Regolamento PIA in questo ambito…
    Insomma, possibile che abbia sempre torto la Federazione, e mai i Circoli? O si denuncia l’eccessivo autoritarismo, o si stigmatizza il mancato rispetto delle regole.

    Io credo in generale, che la qualità dell’insegnamento di base sia uno dei problemi più seri e strutturali del nostro tennis. Ma per risolverlo radicalmente, occorrono anni. E quanto sta facendo la Federazione in questo campo ssecondo me è positivo, dal momento che la preparazione dei tecnici e dei maestri è molto più rigorosa e curata che in passato.

    Ma Roma non è stata costruita in un giorno…

  88. nicola scrive:

    Quasi tutti argomenti sensati gente…Ma meno prolissità….Tu soprattutto Double Cordage….Tutti questi romanzi….Boring….

  89. Avec Double Cordage scrive:

    @nicola ;)

    A FAITHFUL TALE OF HOW THE LORD WON THE CUP

    It took Simone(1) a while to give his definitive answer and his coach was not too sure if this could really make any sense, but eventually they both agreed and responded with a resonant yes to padre Rino, a holy man with a strong sense for business. So now the Holy See had a real Davis Cup squad and a talented player to team up with Ndoso Lisordi, the Liberian monk that once was a young talent, but could never make it past the role of ball boy, at Lagos’ clubs for expatriates.

    Padre Rino had long prayed for this to happen but he never felt to good about his prayers, knowing of all the earthly suffering, so he always tried to push it away from him. The turning point arrived when after years that she had wished for him to come see her, he visited his sister Tommasina in Paraguay. She had married the former South American clay court king Jesus Maria Jösele. Mister Jösele, while preparing the asado in the garden, told him about this young player from Bologna who much like Niki Pilić in 1973 was excluded from ever playing again for his national team.(2) He was also condemned to return the 100.000€ his team had received in his 10 years as a junior and he was declared “persona non grata” in all clubs affiliated with the federation. The federations presidentissimo ruled in his thick accent that for as long as he had been in power, which ever club would give Simone hospitality would lose his right to participate in the national team competitions.

    Sadly the director of the club, who had given Simone a room in his house and the possibility to train on the club’s courts, had to send him away now. Chances of a shift of power in the federation were widely considered as nearing zero, since president Bin Aghi had just been re-elected as single candidate with 94.94% of the votes after having been in power for 8 years during which all his opponents surrendered, many of them leaving the Federcircoli(3) in delusion. Some of the press depicted Simone as a deserter, as having insulted the nations flag, not defending his country, the moral issue was to be resolved once and for all, how the committee unanimously had voted for. So Jösele had suggested that Simone would probably be playing for Montecarlo or San Marino in the future, like other Italian players had done already, taxes were low there and it was close to Simone’s home town. At this point Padre Rino shuddered, as his old dream of a Vatican Davis Cup team sprung back to his mind, leaving a grin on his face. On his way back to Rome he stopped over at the Australian Open and spoke to Simone and his coach Claudio. At first they were baffled but when he mentioned his friend with a key role in the Vatican Bank they understood very clearly what an opportunity it was for them. Back in Rome it was only a matter of days before Padre Rino had obtained all the necessary permissions from above.

    All this had happened years before the final of the Davis Cup, now Padre Rino was what the press called the commissioner of the VTA, Jesus Maria Jösele was the team Captain and reported for the Osservatore Romano, finally admired in every parish of the world the now 38 years old monk Ndoso Lisordi was Simones decisive team mate who had helped him to win so many doubles. For the final they trained harder than ever before under the guidance of their doubles coach Mosé.
    In a weekly column of the news paper La Repubblica it was pinned down to one sentence: Now with the help of the Lord they have to win this last one as well.

    The choice of ground for the final was decided by lot, like so many times before, but this time it fell against the Holy See, nevertheless the mayor of Rome insisted that such an event could only be held in Rome and so Bin Aghi had to renounce from his idea of bringing the event to his hometown. Under the high cupola of Rome’s Eur-Sportdome,(4) Ndoso and Simone had to face the young Italian doubles team. Matteo and Jack were unbeaten in the previous rounds and despite they could not have their coach Diego sit right next to them, their flamboyant tactical advisor from Naples found a way to communicate with the Italian captain Davide, whose hair at a still early age had turned white as snow over the course of the year, as he suffered with the roller coaster of emotions delivered by Andreas and Fabio, the only two singles players left after Simone’s forced exit. The crushing serves and forehands of Matteo and Jack somehow seemed to bounce back off a rubber wall, and after 3 hours of this chilling December Saturday the black hand of Ndoso high fived Simone’s. The Holy See led by 2:1 over Italy. On the previous day Simone had beaten Fabio in a tight 5 set match and Andreas, Siomone’s friend and doubles partner on the pros tour, had eventually won the third set tie break of the opening match over Ndoso by 25 points to 23 after having lead by 6:0 6:0 5:0 and 40:0 and squandered a record number of 33 match points! Somehow miraculously Ndoso always had one more shot up his sleeve when he looked like he had lost. Andreas fell pale faced on his knees when he finally converted his 34th match point with an ace down the middle, on second serve.

    On Sunday the two friends had to face each other in what would be the determinant rubber of the encounter, since Ndoso had never won a singles match and could hardly do so against a fighter like Fabio, despite the permanently folded hands of his team captain. Andreas got back to an old habit and lost his serve twice in a row in the opening set, it was 4:0 for Simone and the crowd was in silence, not knowing how they should feel and for whom to cheer, as suddenly Andreas’ girlfriend could be heard shouting out a phrase in German,(5) actually South Tyrolean: Du pocksh es!

    And in deed Andy won his successive service games by not dropping more than two points per game. Standing behind the chair umpire and inciting the crowd was Italy’s young talent Gigi, who had been with the team as a sparring partner since the quarterfinal match, preparing them for lefty serves such as Ndoso’s only weapon, apart from his ambidextrous return that prevented him from being aced despite his age and lack of professional experience. The score was 6:2 6:7 7:6 6:7 15:15 as the match came close to its 7th hour. Joseph Urtijëi a student from Vienna that had founded an unlikely international fan club for Andreas shouted his last “Gemma Sepp!” as an exhausted Simone won his 16th game of the set, being down two point’s he had 3 consecutive net rollers where the ball somehow fell on Andy’s side, the fourth point jumped back in the court from the net post, lobbing Andreas who standing near the net was smiling in disbelief and reaching the right hand out to his friend Simone who jumped the net to shake in. Simone and Ndoso(6) had won the Davis Cup, against all odds what seemed like a bad joke told by a mushroom-headed gnome in a nightmare had become reality… and the bells were ringing all over Italy.

    FOOTNOTES

    (1) The characters and events described are incredible. Any similarity to actual persons, living or dead, is purely coincidental.

    (2) In 1973, five years after the introduction of Open Tennis by which the pros where finally admitted to the majors, Niki Pilić was supposed to play a Davis Cup tie for Yugoslavia, but he decided to play a tournament instead, so the Yugoslav Tennis Federation suspended him and the ITF (back then the ILTF where the L stands for Lawn) upheld the suspension preventing him from entering any major tournaments, which in turn de facto lead to the birth of the ATP(†) when 81 of the pros most of them represented by the ATP, including 13 of the seeded players boycotted Wimbledon in protest of the suspension inflicted to Niki Pilić and showing solidarity to him. In that year’s Wimbledon final Jan Kodes beat Alex Metreveli who was the first player of the USSR to reach the final of a major, the young Borg and Connors reached the quarter finals. The 4 majors (Australian Open, Roland Garros, Wimbledon, US Open) and the Davis Cup are still organized by the ITF, one gets the feeling that most top ranked pros such as Nadal and Federer are eager to compete in the Davis Cup and represent their country there, but naturally what they are interested in is winning the cup. The majority of them is not interested in relegations and first rounds, particularly when other players can take the stage stepping in for them, since the Davis Cup traditionally is a team competition where players can be exchanged. The fact that until now there were no ATP ranking points on display for won Davis Cup rubbers plays also a role but only a minor one, so the introduction of points which will start in 2009 will help but probably won’t be decisive here.
    Tennis is an individual sport, where the public interest and thus that of the media resides in the performances at the very top of the game, which are the major finals and semifinals and a step below them the finals of the master series tournaments. Journeymen and the results of the weekly medium sized tournaments create much lesser buzz and the smaller tournaments serve the top players only as preparation for their goal which is to peak on the big majors, the tournaments they are focused on. So basically what national and international top players, more precisely those who are willing to represent their country, are asking for is to be thrown into the fight only when they are really needed. In this aspect (and only in this one) there is some similarity to the deal that the citizens of a country and the soldiers defending the citizens liberty and state have, when they are demanding to only be called to risk their lives when the citizens rights and liberty are under serious threat. As history tells us this deal is often to be broken by those representing the citizens, which are their governments. Many governments come into being with a tendency to have, amongst other things, their armies serve the interests of international corporations while the tax-payers cover the costs of such operations. The events that in the past took place in Vietnam, Afghanistan and Iraq are only the most recent examples.

    (†) In 1972 Arthur Ashe (the only Afro American tennis player to win a Grand Slam tournament, actually three of them, namely US Open 1968, Australian Open 1970 and Wimbledon 1975 and a prominent figure in the human rights movement, who was also arrested for protesting against the Apartheid System in South Africa and once said “I don’t want to be remembered for my tennis accomplishments, that’s no contribution to society. That was purely selfish, that was for me.”) and Jack Kramer amongst others formed The Association of Tennis Professionals (ATP) with the intent of protecting the interests of professional tennis players. In 1988 on a parking lot at the US Open the ATP announced in a news conference that the players would take control of the game and in January of 1990 the ATP tour started becoming reality.

    (3) A “circolo” in Italy is what can be considered a “country club” in the majority of cases devoted more to tradition and social aspects than to the game and the increase of the number of tennis players, also because in the more important clubs the members like to keep a certain level of exclusiveness and prefer to avoid the places from getting crowded. Differing from other sports associations there are various European Tennis federations that are somewhat confederations of such “country clubs” offering little democratic interaction with the tennis players at the base, this leads to a conservative and sort of élitist interpretation of Tennis, reducing and keeping the number of public courts to an absolute minimum, which in turn results in a small base of young tennis players. The majority of competitive junior tennis in those countries is played by kids with a very well secured financial back ground, by the wealth of their families. This in turn often results in selecting for federal support only the the kids with the most talent and touch in favour of those with a strong will and fighting spirit, but many times the more talented juniors are less inclined to work hard on their athleticism and technical improvement. The chronic lack of pros at the highest level then reflects on the base that remains small, but this is not a big problem for the established circuit of “country clubs” with clay courts (clay courts are very popular with senior players because of the lesser impact they have on their knees, but clay courts can not be played during the winter months and demand a high level of maintenance, on the contrary to hard courts which are typical for tennis-communities in countries based on public courts) but it affects the potentially big markets of countries such as Germany, Italy and other countries.

    (4) The PalaEUR, which was restructured by the architect Massimiliano Fuksas in 1999 and since then also known by the name of the basketball team that plays his home games there, is Rome’s sports dome and has hosted a number of other events as well, such as conventions and concerts for instance Pink Floyd in 1971. It has a seating capacity for about 12,000 spectators and was built for the 1960 Summer Olympics. Designed by the architects Marcello Piacentini and Pier Luigi Nervi, who also designed The Paul VI Audience Hall in the Vatican City with a seating capacity of 12,000 people. It is used by the Pope for conducting his Wednesday morning General Audience as an alternative to Saint Peter’s Square.

    (5) Actually there is no such thing as South Tyrolean, there is a huge variety of different Tyrolean dialects, resulting from the alpine nature of its territory that complicated communication in the past, the many dialects all differ from German just as much as Swiss German or Dutch differ from it, similarly in the way that Scottish English differs form English. Tyrol is divided in to 4 parts since the end of WWI and the Habsburgian Empire, Trentino (the former Welsch-Tyrol) and South Tyrol are part of Itlay and have the status of autonomous provinces, North-Tyrol and East-Tyrol are part of Austria. Before this division only the terms Tyrol and Welsch-Tyrol were common, where Welsch stands for an ancient German word indicating the use of a different language, similar to Wallis in Switzerland and Walloon in Belgium and even Wales in Great Britain (this dates back to the Anglo-Saxon roots of the English language, predating the influence of Latin and French on it), in the case of Trentino, which makes up the southernmost part of Tyrol, it was traditionally Italian speaking. Before WWI the term South Tyrol was existent only on post cards to associate Grandhotels with sunshine and good weather, in order to attract tourists from the British Empire, the same that brought Tennis to the Swiss mountain villages of Gstaad and St. Moritz. The original Rhaeto-Romance language of the region, that descended from a form of Vulgar Latin similar to the one from which other Romance languages such as French, Italian and Spanish originated from, is still present in South Tyrol and Trentino. Even though on the border to the Swiss Canton Grisons, in Romansh language Grischun, the Rhaeto-Romance language basically died out in the early nineteen-hundreds, amongst the few traces left there of it are toponyms such as Plamort for instance, the ancient language still lives in the two valleys of the Dolomites, Val Gherdëina and Val di Fassa, in the form of Ladin. The composer and producer Giorgio Moroder is amongst various athletes an internationally know person who’s native language is Ladin.

    (5) Ndoso Lisordi up to this day often provokes a smile upon citing his African name, since in Rome it could also be understood as a very direct questioning phrase that a monk would be well advised to better put in a different and more traditional way.

    …nicola, anche i tuoi argomenti sono quasi tutti sensati, salutami la mamma e se vuoi ancora un po’ di boring clicca sul mio nome, altrimenti non leggere, ciao ciao!

  90. chloe de lissier scrive:

    Bullshit is unavoidable whenever circumstances require someone to talk without knowing what he is talking about. Thus the production of bullshit is stimulated whenever a person’s obligations or opportunities to speak about some topic are more excessive than his knowledge of the facts that are relevant to that topic. This discrepancy is common in public life, where people are frequently impelled - whether by their own propensities or by the demands of others - to speak extensively about matters of which they are to some degree ignorant.

  91. Andros scrive:

    Per 2/3 giorni non ho potuto leggere il blog e sono semplicemente SCONCERTATO ancora una volta dal comportamente di Binaghi.

    Premetto che sono convinto che anche Pistolesi/Bolelli abbiano sbagliato.

    Binaghi dovrebbe costruire ma non mi pare che in questa circostanza lo stia facendo.
    La sanzione a Bolelli, che peraltro non si basa su nessuna regola ed é stata anche applicata in modo diverso dal caso Volandri, era già assurda.

    Trovo ancora più assurdo il perseverare di Binaghi che per il ruolo che ha dovrebbe anche cercare una soluzione più costruttiva. Tra l’altro, credo che comunque la presenza di Bolelli in un circolo non possa che giovare ai bambini di una scuola tennis. Anche se non ha giocato la Davis per una volta.

    Sono quindi perfettamente in linea con Commentucci quando si riferisce ai sani principi del diritto. Aggiungerei anche del buon senso.

    Relativamente a Tropiano, il presidente del Comitato Lazio:

    1) Scanagatta
    mi scusi ma non ritengo possibile che Tropiano non conosca o non sappia o debba vedere. Semplicemente, com’è normale che sia, prende tempo. E’ troppo vicino alle posizioni del Presidente Binaghi. E’ lì grazie alla cordata di Binaghi, è stato suggerito dal segretario generale Verdina, e non prenderà MAI una posizione anche solo parzialmente diversa. Figuriamoci in questa circostanza! Non farà altro che allinearsi a Binaghi (Nota di UBS: Non facciamo il processo alle intenzioni. Vediamo come si comporterà. Quanto al fatto che faccia parte di una cordata, beh, è raro che un presidente di un comitato regionale riesca ad essere completamente autonomo e indipendente, dai tempi di Galgani in poi. Prima era diverso, ma anche i politici di una volta erano diversi da quelli di oggi )

    2) Roberta
    non so quali circoli del Lazio frequenti tu. Io sono un dirigente di un circolo del Lazio anche importante; Tropiano non l’ho mai visto ed eccetto “casa lazio” (per il quale comunque mi complimento con lui) non ho visto NULLA che sia cambiato nel servizio ai circoli. Ancora devo capire cosa fanno con i soldi che noi circoli paghiamo nelle varie e note forme.

    Intanto Bolelli perde da un veterano che era allenato da Pistolesi….
    Non credo che tutta questa vicenda gioverà a Simone. Speriamo bene!

  92. Andros scrive:

    Commentucci, sui circoli

    Caro Roberto, perdonami, ma sembra che tu, i circoli, li conosca solo in parte.

    Il panorama dei circoli di tennis che hanno un certo “peso” é molto variegato. Pochi vecchi club di appassionati, ass. senza scopo di lucro, sempre più il tennis uno dei tanti sport, neanche più tra i prioritari, che un centro sportivo deve offrire per “stare sul mercato”.

    La gran parte del tennis di base si “regge” su un pugno di semplici appassionati. Sono dirigenti dilettanti quelli della federazione, immagina quelli dei circoli: non credo si possa pretendere troppo.

    Questo non significa che non sbaglino mai. Per carità. Anzi!
    Non possiamo però addebitare certo a loro la mancanza di strategie e servizi. Semplicemente non ne hanno la capacità manageriale o economica.
    Non sono tutti bravi, ricchi ed appassionati come Carlo Bucciero (Le Pleiadi Mocalieri per chi non lo sapesse..). Anzi, Bucciero è una mosca bianca.

    Deve essere la Federazione a tracciare strategie, incentivare quei circoli che seguono le strategie centrali e che investono sui giovani. Che lavorano seriamente.

    Negli utlimi anni la federazione ha fatto qualcosa in più. Non per i circoli. Ci hanno, in estrema sintesi, solo aumentato di tanto le tasse di vario tipo senza un tangibile aumento dei servizi (ricordi? dovevamo finanziare l’eventuale causa legale persa con Panatta; la causa non si è persa e le tasse sono rimaste aumentate…!).

    C’è qualcuno che sa dirmi quali sono i servizi che la Fit o i comitati garantiscono ai circoli in cambio di tutti i soldi che i circoli stessi raccolgono per la Fit? a me risulta che facciano solo i calendari dei tornei ed i sorteggi delle gare a squadre.

    Vi faccio solo un esempio: avevte mai provato a chiedere ad un Comitato delle palle depressurizzate per i piccoli? provate, poi mi scrivete. Avete mai provato a chiedere aiuto per una manifestazione di promozione con le scuole? Provate, poi mi scriverete cosa avete ottenuto.

    Ditemi cos’altro fa la Fit/Comitati per i circoli, sono prontissimo a ricredermi.

  93. Federico Colelli scrive:

    mi dispiace davvero che uno come Bolelli venga “buttato fuori” dal circolo dove si allena da 4 anni dopo essere stato “stangato” dalla FIT però s’è un po’ andato a cercare tutto ciò a mio parere…forse lui non sapeva le conseguenze di un suo rifiuto alla maglia azzurra ma sicuramente una persona esperta e preparata in certi ambiti come Pistolesi lo sapeva,e bene anche…

    ora il discorso sta nel capire se Bolelli era stato messo al corrente di tutto ciò a cui sarebbe andato incontro…se Simone era al corrente del regolamento e delle possibili contromisure che la FIT avrebbe potuto adottare nei suoi confronti,ha commesso a mio parere un madornale errore rinunciando alla nazionale…si sarebbe potuto e dovuto opporre agli “ordini” di Pistolesi (se mai ci sono stati ordini del coach) e avrebbe dovuto accettare la chiamata in Davis,nonostante avesse avvisato gli organi competenti che avrebbe rinunciato all’azzurro…nella vita il passo indietro si può sempre fare e riconoscere i propri errori è un grande pregio…se invece Simone era all’oscuro dei possibili provvedimenti della FIT contro di sè avrebbe dovuto mollare immediatamente Pistolesi che invece sapeva come sarebbe andata a finire questa storia…

  94. Gudpis scrive:

    Una considerazione su Bolelli che esula dall’”affaire Davis cup”. Credo che il ragazzo non stia attraversando un buon momento, però bisogna pure che qualcuna rivolga a lui e al suo coach un complimento per la serietà e la professionalità con cui stanno intrerpretando la carriera di Simone. Credo che la programmazione sia buona, paragonabile al modo di intendere il tennis dei giocatori di paesi più blasonati del nostro. Siamo finalmente usciti dall’ottica casareccia dei challenger in patria e ci stiamo muovendo in maniera più professionistica (insomma non abbiamo paura di viaggiare e dei fusi!). Di questo sinceramente devo dare atto a Pistolesi.
    PS: Commentucci è inutile che rivolgi complimenti alla Fit per il Foro italico. Ormai lo sanno tutti che sarai il nostro nuovo Presidente e che farai lo scalpo all’attuale dirigenza. W Commentucci Presidente!

  95. Roberto Commentucci scrive:

    Caro Gudpis, ti ringrazio per la stima, ma devo precisare che non intendo certo candidarmi ad alcuna carica dirigenziale. Non è certo un compito adeguato alle mie forze, e poi non ne avrei il tempo.

    Io sono solo un appassionato, e cerco di farmi un’opinione indipendente. E in veste di appassionato mi sento di affermare che la vicenda del Centrale è stata gestita bene dalla Federazione, che è stata in grado di muoversi con accortezza ed efficiacia in mezzo al groviglio, che pareva inestricabile, dei tanti interessi coinvolti.

    E’ giusto criticare, quando ci sono cose che non ci convincono, ma è anche giusto dare a Cesare ciò che è di Cesare.

  96. Andros scrive:

    @Commentucci
    @Gudpis

    Non ho letto nulla sul centrale del FORO Italico se non i vostri commenti dei quali mi fido.

    Quindi, visto che sono sempre in prima linea nel critaicare la Fit, in questo caso é opportuno fare i complimenti: bravo Binaghi. Ottimo colpo ed anche molto importante e redditizio per il nostro tennis.

    Resto in attesa di sapere da Binaghi o qualche dirigente o da qualche persona proFederazione cosa la gestione Binaghi ha fatto in tutti questi anni per i circoli e per la promozione della base.

    Sono stato tra i primi a creare un Pia in Italia. Io in questo caso mi riferisco alle iniziative promozionali di base e NON ai Pia: cosa ha fatto Binaghi per attrarre nuovi consumatori di tennis?

    Spero di potermi ricredere su questo punto. Ripeto: circoli e base, cosa ha fatto la federazione negli anni di Binaghi?

  97. anto scrive:

    Ho letto con interesse l’articolo del direttore di tennis italiano che sul suo corsivo difende a spada tratta Bolelli e critica il venerabile Pietrangeli. Finalmente qualcuno che non si nasconde dietro un dito.

  98. cristiano scrive:

    per andros

    nella mia regione la fit tramite il comitato regionale fornisce le palle depressurizzate, un kit di reti da mini tennis e altro materiale a tutte le scuole tennis di nuova apertura (posso testimoniarlo perchè pochi giorni fà il maestro del mio circolo situato in provincia ha richiesto ed ottenuto questo materiale proprio per supporto alla scuola tennis nuova ed in grande espansione), inoltre finanzia con borse di studio il progetto tennis nella scuola con brillanti risultati perchè ogni anno molti ragazzi si avvicinano al tennis (sono insegnante e ho partecipato al progetto con molte persone e con il consigliere del comitato massimo vellini).
    Ancora, durante il foro italico nello young village col finanziamento della fit arrivano moltissimi ragazzi per provare a giocare a tennis; non conosco i numeri ma credo che la fit possa comunicarli a tutti.
    mio figlio tre anni fà si è avvicinato al tennis attraverso queste iniziative e addirittura quest’anno ha potuto assistere gratis a due giornate di gara del torneo dei campioni del foro italico grazie al torneo nike casa lazio svolto a roma.
    mi pare poco informato il sig. andros per essere un dirigente di un circolo importante.
    Queste sono cose note nel lazio.

  99. Andros scrive:

    @cristiano

    felice di sentire di queste iniziative. Che in parte conosco.

    Credo che sia tu che debba infiormarti un po’ di più. Si vede che hai poco a che fare direttamente col Comitato.

    Come tu (sorry se mi permetto il “tu”) confermi si riferiscono a scuole tennis di nuova apertura. Ottimo.
    Le scuole tennis che da 50 anni hanno una media di 100 ragazzini l’anno? per quelle cosa si fa?

    Ti confermo che non esiste nessuna iniziativa nè sulle scuole esistenti (fuori dal Pia che per le organizzazioni che non siano le solite note è solo burocrazia per, forse!, arrivare a prendere qualche centinaio di euro dopo mesi e mesi e telefonate e telefonate…) nè per manifestazioni di base.

    Ottima quella del Foro, ben venga e rimanga. Non si può certo pensare di risolvere il problema della base con un paio di settimane al Foro. Dove, peraltro, da cinquant’anni portiamo i ragazzini della scuola (a nostre spese da sempre).

    Caro Cristiano, posso garantirti che sono anni che per ottenere un cartone di palle depressurizzate é una lotta. Alla fine si risparmiano tempo, soldi di telefono ed energie facendo molto prima a comprarsele da soli (che non è neanche semplice perchè non si trovano).

    Resta da sapere cosa il Comitato Lazio ha fatto di nuovo sulle scuole esistenti e su manifestazioni e promozione vera sulla scuola primaria che non sia “spot”. Dove sono le manifestazione di promozione nelle piazze o simili? (è solo un esempio). Felice di essere eventualmente smentito.

    Cosa ha fatto il Comitato Lazio per i circoli?

    caro Cristiano, non sono così miope da non vedere che la nuova presidenza del Lazio abbia fatto qualcosa in più. Del resto, scusami, si confronta con un passato nullo. Qualcosa contro il niente é certamente positivo. Ancora non basta.

    Sono comunque convinto che Tropiano (presidente del com. Lazio) sia una persona appassionata e positiva. Purtroppo ha dei legami storici con vecchi personaggi della Federazione che non gli consentono di fare ciò che vorrebbe e dovrebbe.

    Comunque, sono sicuramente positivo e ne ho piena fiducia. Ha anche bisogno di più tempo.
    Attendo e spero di vedere nel Lazio un vero piano di promozione della base ed un servizio e dei contributi ai circoli degni dei soldi che i circoli stessi raccolgono per Comitato e Federazione.

    Speriamo bene.

  100. cristiano scrive:

    andros.
    domenica scorsa (28 settembre) ho partecipato a piazza del Popolo con molti ragazzi all’iniziativa del Comune di Roma ed il comitato regionale era presente.
    Inoltre sò che ogni circolo ha in genere un contratto per le palle con le ditte specializzate e la fit non può imporre le sue palle.
    concordo che molto di più si può fare ma mi piacerebbe sentire la versione del comitato lazio sul punto.
    e poi una domanda forse ingenua: perchè non parli col presidente tropiano mi dicono al circolo che non si neghi mai e non si atteggi di presunzione.
    cristiano

  101. Andros scrive:

    @cristiano

    bene se il Comitato Lazio era presente a Piazza del Popolo. Molto bene. (presenza di facciata?, spero di no!)

    Sarebbe opportuno che oltre alla propria foto, ed ai suoi articoli spesso autocelebrativi, il presidente del comitato Lazio inserisse sul sito internet anche info di questo tipo di iniziative. Vai a vedere, non ce n’è traccia.

    Iniziasse ad organizzare un sito internet aggiornato e degno di questo nome. Tanto per cominciare.

    Se si fanno cose positive bisogna diffonderle. Sia prima per aumentarne la partecipazione che dopo per darne “contezza”. Mi sembra il minimo dei principi della comunicazione in particolare quando si gestiscono interessi “pubblici” in un ente tipo Comitato.

    Mi piacerebbe vedere sul sito del Comitato Lazio (e delle altre regioni) il piano strategico finalizzato alla promozione del tennis nella regione: dov’è? cosa stiamo facendo? cosa faremo? mah! non si sa.

    Sulle palle. Hai ragione quando dici che spesso i circoli, il mio compreso, hanno contratti con ditte di palle da tennis.
    Questo, ovviamente, non implica che il Comitato non possa fornirne!!

    Il discorso delle palle nel Comitato Lazio, normali e depressurizzate, é una storia vecchia. Ti prego, lasciamo cadere il discorso che mi deprimo. In sintesi, da anni, le palle le danno a chi vogliono loro. Cioè ai soliti amici. E non voglio polemizzare. E’ la verità.

    Parlare con Tropiano? certo, diverse volte. Ritengo che sia un appassionato e che conosca bene il tennis. Lo conosco da anni. Subito prima e subito dopo la sua elezione ha parlato tanto. Poi, non l’ho più visto…

    Fatti relativamente pochi.
    Del resto, ripeto, devo anche dargli atto che non è facile. Ma anche per colpa sua:é troppo legato a vecchi personaggi molto “politici” che dal comitato lazio sono passati in federazione. Forse ha solo bisogno di più tempo. Vedremo.
    La mia sensazione é cerchi di costruirsi un percorso per tentare, prima o poi, la presidenza della federazione. Non ci sarebbe nulla di male se si dedicasse a cose più concrete, tangibili ed utili per tutti. Vedremo.

    Fatti concreti, ripeto, molto pochi (resterò sempre sinceramente e piacevolmente sorpreso se qualcuno mi smentisse!).
    Ha lanciato una buona iniziativa sui giovani promettenti (casa Lazio) per la quale sono felice di fare i miei complimenti.

    Per il resto vedo molto poco.
    Continua ad attorniarsi di vecchi personaggi del Comitato (ma non vanno mai in pensione? dov’è logica della rotazione dei dirigenti dilettanti che non devono occupare la poltrona…? ci sono personaggi che sono lì da più di vent’anni!! ma quando lasciano spazio ad altri? perchè non si inserisce una norma secondo la quale non si possono avere più di un “tot” di elezioni od incarichi?)

    Esattamente un anno fa’ il presidente del comittao lazio si é reso protagonista di comportamenti devastanti nel corso degli Assoluti laziali completamente rovinati (singolo maschile). L’ esempio di come sia legato ai vecchi poteri ed ai vecchi modi di fare poco chiari.

    Non vedo nessun tipo di aiuto nè programmato e strategico per la base (ben venga la manifestazione di piazza che citi ma é un intervento spot che non mi sembra faccia parte di un piano organico di promozione della base dei praticanti che continuo a sostenere sia compito dei comitati..sulle linee tracciate dalla Federazione) nè tantomeno aiuti ai circoli di nessun tipo.

    Mi, ripeto, qual’è, oltre al calendario dei tornei ed i sorteggi delle gare a squadre, il servizio che il Comitato fornisce “in cambio” di tutti i soldi che i circoli raccolgono e versano?

    Qual’è il sostegno che il presidente Tropiano ha in testa per i circoli ed in particolare quelli che investono sulla base e su intense attività agonistiche di singolo ed a squadre? spesso anche molto onerose se pensi alla serie A/B ed anche alle fasi nazionali delle gare under?

    E’ mai venuto in mente a nessuno di fare accordi con aziende fornitrici facendo pesare il potere d’acqisto di tutti i circoli insieme? è stato mai fatto? why not? (pensate ad esempio alla terra rossa).
    E’ mai venuto in mente a nessuno di trovare sponsor locali che abbiano interesse ad investire in comunicazione nella regione? per esempio aziende a target bambini come un Roccogiocattoli? (solo per fare un esempio) o su catene di negozi locali? (che cercano di fidelizzare i consumatori…pensa anche ai supermercati..)? si è mai pensato di creare un database dei tesserati (con le opportune tutele legali, ovvio) da “vendere” a banche, finanziarie, assicurazioni o chiunque abbia interesse a svilupparsi sul territorio laziale? (io l’ho fatto al mio circolo, ho venduto i nomi dei miei soci ed ho preso un po’ di soldini per i miei ragazzini…)

    Sono solo esempi. Alcui realizzabili, altri meno. Credo sia dovere del Comitato analizzare, sviluppare ed evntualmente lanciarli. Farsi venire IDEE e realizzarle.
    Continuo a NON capire cosa diavolo faccia il comitato.

    Un saluto

  102. Roberto Commentucci scrive:

    Caro Andros,

    mi permetto di inserirmi nel dibattito, sebbene debba premettere di non conoscere in modo approfondito la situazione. Volevo però puntualizzare alcune cose.

    1. Il discorso sulla fornitura delle palle depressurizzate e in generale sugli aiuti ai circoli in cambio della quota associativa:
    A mio avviso, un circolo è una azienda privata con fine di lucro. Esso ha un solo obiettivo: la massimizzazione del profitto. E quindi, come in ogni impresa, le strategie che vengono perseguite dai singoli circoli dipendono dall’ampiezza della visione dei suoi dirigenti/imprenditori. Se si ha una visione “di breve periodo” tendente a massimizzare gli utili nell’immediato, allora si cerca di fare soldi ampliando il più possibile le attività collaterali (le carte, corsi di danza, ginnastiche viarie, spinning, beach tennis, etc.) e si ha un incentivo minore nell’investire nell’agonismo e nell’insegnamento, che hanno - nell’immediato - ritorni molto minori. E così arriviamo ai palleggiatorini adolescenti sottopagati messi in campo in barba alle norme federali, e all’abbassamento della qualità dell’insegnamento. (Tanto, i soldi si fanno con la salsa e merengue…).
    Se invece si ha una visione più lungimirante, tendente alla massimizzazione del profitto nel lungo periodo, allora si lavora sulla base, si cerca di produrre buoni agonisti, di avere risultati sportivi veri (in grado di portare sponsor e attenzione, e nuovi utenti). E così si allarga la base degli agonisti e dei praticanti e si possono sostenere nuovi investimenti nelle struutture (nuovi campi, copertura di campi esistenti, e così via). Al circolo Ferratella, vicino casa mia, quest’anno hanno dovuto costruire 2 nuovi campi (primo investimento strutturale dopo 20 anni!) per soddisfare le esigenze della scuola di agonistica e dei soci (molto cresciuti). Ma questo è avvenuto perché in quella realtà si è lavorato bene, grazie soprattutto all’impegno del maestro Andrea Capogrosso.
    La Federazione, il Comitato Regionale, dovrebbero avere la capacità di premiare i circoli che lavorano in questo secondo modo: quelli cioè che cercano di allargare il movimento. E allora, a quanto mi consta (ma posso sbagliare) i kit di mini-tennis vengono forniti, dal Comitato, ai NUOVI circoli in fase di start-up, quelli che stanno avviando le attività, per incentivare la diffusione del tennis in realtà dove esso è meno diffuso, mentre non vengono dati aiuti di questo tipo a realtà mature, come credo sia la tua. Mi pare un principio condivisibile, dal momento che si opera semrpe in un contesto di risorse scarse e non si può dare tutto a tutti.

    2.) Casa-Lazio: come tu stesso riconosci, il progetto Casa Lazio ha cercato di incentivare i Circoli ad investire sull’agonismo, sulla qualità. E’ esattamente ciò che una Federazione deve fare.

    3) Propaganda. Le tasse federali vengono quasi completamente devolute dai comitati regionali alla Fit nazionale. E sul piano della propaganda, mi pare che qualcosa si stia muovendo. In particolare, il nuovo canale TV della Fit, che sarà in chiaro su tutti i decoder sky, mi sembra un’ottima iniziativa, specie se sarà seguita da un accordo di distribuzione via internet mediante streaming, come è riportato sulla newsletter federale di ottobre. A mio avviso, si sarebbe potuto fare di più, cercando di occupare un canale anche sul digitale terrestre, (che ha una superiore potenzialità di diffusione rispetto al decoder sky), ma credo che i costi fossero eccessivi.
    4) Sul discorso delle aziende fornitrici e della ricerca di sponsor credo che le tue idee siano buone e che tu possa utilmente parlarne con Tropiano, che a me è parso una persona aperta alle nuove idee. Tuttavia, vendere database di tesserati richiede, come tu stesso riconosci, tutele legali non banali. Non è una cosa semplice da fare, per una federazione, che deve ovviamente prestare la massima attenzione all’osservanza delle norme. Ma ci si può lavorare.

    5) sulla mancanza di una buona comunicazione, sono d’accordo con te, credo che molte cose buone che vengono fatte non siano adeguatamente pubblicizzate.

    6) Sullo svecchiamento del comitato, e sulle altre questioni politiche, non so che dirti, non conosco abbastanza le cose e le persone. Credo però che certi processi di trasformazione richiedano tempo, e che procedere a “strappi” troppo forti possa portare a risultati opposti a quelli che si vogliono ottenere. In questo ti posso fare un esempio: ricordo quando Tropiano, da poco insediatosi, scrisse una lettera a tutti i maestri della regione lamentando che i nostri giovani agonisti servono mediamente maluccio (il che è un problema vero, atavico e gravissimo dell’insegnamento del tennis nel nostro paese…) e venne giù il finimondo tra proteste e reazioni indignate.
    Non è facile migliorare le cose, ragazzi, e a volte dei compromessi sono necessari.
    Ma io per quanto ho potuto capire, un certo impegno, e una certa competenza, a Tropiano la devo riconoscere.

  103. Gudpis scrive:

    Caro Roberto
    mi permetto di farti notare che in realtà periferiche come la mia, cmq in zone produttive d’Italia, i circoli sono organizzati in modo diverso. Abruzzo, Marche, Umbria e Romagna sono quasi tutti strutturati con circoli COMUNALI, gestiti da soci riuniti in associazioni di fatto senza scopo di lucri. Questo implica che la prima parte di quello che tu ci racconti si ribalta. Non necessitiamo di massimizzare i profitti, possiamo ragionare in ottica di lungo periodo, anche alla luce del fatto che investiamo dei soldi (pochi, aimè!) non nostri e che hanno proprio quello scopo sociale ricreativo sportivo. Il discorso imprenditoriale (molto di moda e molto di crac in questo periodo!) vale solo per qualche accademia privata nata qua e là sulla brutta copia di quelle americane… sì quelle che il più brocco tra i brocchi promette bene (e i genitori pagano….).
    La realtà e le tematiche proposte da Andros secondo me devono essere lette più in un’ottica di rapporto Circoli-Fit che sulla fattispecie “palline de pressurizzate”. Si richiede che i pagamenti cospicui richiesti abbiano un ritorno. A me per esempio basterebbe ricevere qualche visita dai dirigenti, qualche telefonata… (ehi là tutto bene? hai bisogno di qualcosa? Hai delle idee per migliorare questo o quello?). Collaborazione, abbiamo bisogno di collaborazione, in pane o in farina, non importa.
    Discorso collaboratori e insegnanti qualificati. La Fit fa bene ad imporre dei paletti, però anche lì succedono delle cose strane. Primo: non si trovano collaboratori con qualifica, per cui uno dovrebbe spiegarmi come diamine faccio ad organizzare una scuola se non si trovano gli insegnati FIT. Poi succede anche che sul mercato degli istruttori ci sono dei fenomeni che magari a 40 anni, con classifica di 44 (magari ex 42) ti chiedono €30 all’ora a dei bambini della scuola! Ecco spiegato a volte perchè i circoli prendono dei giocatori (spesso bravi) che ancora non hanno la qualifica (per vari motivi) e poi dando due lire ad un maestro terzo (che figura fittiziamente operare in quel CT) che mai neanche è stato in quel circolo ricevono il riconoscimento sat.
    Ripeto: è difficile da parte della FIT regolarizzare tutto, quindi non giustifico i strappi alle regole che avvengono a livello di circolo. Credo che un sano decentramento decisionale a livello di CR possa aiutarci. Per esempio un Presidente potrebbe richiedere al Cr delle deroghe sulla base di un progetto. Insomma regolarizzare il non regolare previo accertamento che ci siamo presupposti validi per farlo.
    Allora sono propositivo o no!

  104. Andros scrive:

    @Commentucci @Gulbis

    un vero piacere il vostro inserimento.

    Rispondo punto per punto a Roberto coinvolgendo anche gli aspetti evidenziati da Gulbis.

    1) circoli con scopo di lucro.

    La realtà è variegata. Esistono strutture importanti senza scopo di lucro (spesso su terreno o licenza comunale) ed altre che massimizzano il profitto a breve. Anche circoli orientati al profitto ma con passione e buon senso (e risultati).

    E’ proprio questo il punto: il Comitato, che meglio di ogni altro dovrebbe conoscere e gestire la periferia, ha questo compito: sapere chi “merita” più aiuto e chi meno.

    Anche qui non é facile, perchè gli aiuti devono essere un minimo “oggettivizzati” per non creare polemiche. Il punto, e non è polemica!, è che troppo spesso gli aiuti sono stati “oggettivizzati” sulla base delle note conoscenze e non per il bene della promozione.

    Mi collego a Gulbis col quale sono d’accordo: collaborazione/rapporto del Comitato con i circoli. Spesso é sufficiente ascoltare per prendere buone idee e motivare.
    Finanziare i circoli che “meritano” e lavorano nel medio termine. Tranne casi rari, si sa chi lavora in quest’ottica o meno. Perlomeno il Comitato dovrebbe sapere…

    Ripeto, io Tropiano o qualcuno dei suoi consiglieri non l’ho mai nè visto nè sentito. Tantomeno abbiamo ricevuto nulla nè di incentivo economico, nè aiuto per la promozione di base (richiesta) e neanche incentivi morali. Nulla.

    Roberto, aggiungo che è finita l’era dei circoli di tennis in senso stretto. Purtroppo.
    Ti dirò, se c’è salsa e merengue ed altro, se ben gestiti, ben vengano. La realtà di oggi é che il tennis, da solo, non riesce a giustificare che una struttura stia in piedi. I consumatori hanno bisogno di più servizi sportivi e ricreativi. Chi é monosport é quasi sempre costretto a “morire”.

    Materiali per scuole tennis in fase di start up: ok, certo che si lavora in “regime” di risorse limitate e che bisogna fare scelte.
    Ok, bene per le nuove scuole: capirai, Roberto, che di scuole tennis nuove nel lazio se ne aprono ben poche. Mi domando allora quanto poco budget ha Tropiano per le scuole tennis. Scusa, che si attivi per trovare più soldi! é un suo compito.

    2) Casa lazio. certo che lo riconosco, e con piacere (sono alle volte polemico ma “tifo” per il tennis!). Anche Tropiano ha bisogno di essere “motivato”. E’ giusto che gli si riconoscano meriti. quando ci sono.
    Tropiano, in questo caso, complimenti e non mollare!

    3) Roberto, mi dici che i soldi dei Comitati vanno in gran parte alla Federazione. Parliamone.

    Se non deve essere il Comitato che sia allora la federazione a restituirci servizi. Scusa, io NON ne vedo.

    Certo, qualcosa si sta muovendo: ci mancherebbe!
    Perdonami, ma ancora non capisco e non “tocco” nulla di concreto per i circoli.
    Qualche esempio: uno straccio di sponsor che intervenga a tutti i livelli, un tour tipo quello di panattone per la promozione di base (ma finanziata dalla Fit, please), dei contratti centrali che possano essere declinati sui circoli (esempio stupido terra rossa).

    Ricordo un tentativo, fallito, con carta di credito. Relativamente recente. Bene, é quella la strada giusta: bisogna anche saper imparare dagli insucessi e migliorare.

    Citi la nuova TV tennis su SKY. Ok, benissimo. Bravi.

    Non per polemica, ma credo che fosse ora! Non é questa la sede ma sai meglio di me quanto la Fit sia stata assente nei rapporto con le TV in chiaro per decenni (con i risultati che sappiamo). Questo é gravissimo.

    Come grave é pensare che la TV su SKY risolverà i problemi di visibilità televisiva.

    NON è così, la base é quella “numerosa”. Bisogna fare di più: andare su Rai in chiaro. Ma la Fit é o no un ente che risponde al Coni? e la Rai? non é anch’essa di stato? allora, che facciamo? continuiamo a non fare niente?

    Non sarà certo facile ma Binaghi qui ha dormito sogni profondi. Inizi a dotarsi di un responsabile propaganda più capace e professionale e, soprattutto, meno fazioso e che sappia parlare con le reti e capisca di palinsesti.

    4) sono anni che ne parlo al Comitato a tutti i livelli. Niente da fare.

    Aggiungo: per “vendere” database, é sufficiente far firmare una liberatoria dai “consumatori” in osservanza della legge privacy. Nulla di più.
    Io l’ho già fatto al mio circolo: perchè non lo può fare un Comitato o la Fit?

    6) Svecchiamento Comitato e strappi.

    Roberto, credimi. Ci sono personaggi forse anche appassionati ma assolutamente incompetenti. la verità é che fanno comodo perchè hanno il sistema delle deleghe (e quindi dei voti per eleggere comitato e Fit) nelle loro mani. Questo è il motivo per il quale sono ancora lì.

    Colgo l’occasione: qualcuno ha il dato delle recenti elezioni Fit dove si legge quanti dei votanti (cioè dei circoli) era effettivamente presente e quanti, invece, hanno votato per delega?
    Sarebbe molto interessante.

    Scusa, ma l’esempio di Tropiano é calzante. Su come non si debba agire. Tra l’altro, Tropiano é un tecnico? no, è normale che abbia ricevuto quelle critiche per la sua lettera ai maestri sul servizio.

    Strappi: in parte condivido e capisco che si debba essere anche politici e migliorare riformando.
    Io sono uno che da sempre vive in azienda. I manager ed i metodi cambiano anche radicalmente per fare fronte ai cambiamenti di mercato. Credo che, ogni tanto, qualche starppo sarebbe utile. Dipende su cosa e come lo si fa. L’esempio di sopra di Tropiano con i maestri sul servizio é esattamente cosa NON si deve fare.

    Con riferimente a GULBIS, sui maestri palleggiatori.

    Roberto, credimi, ha ragione Gulbis. I maestri non solo spesso non si trovano ma chiedono cifre che le scuole NON possono pagare. Fidati. Sono anni che stresso i miei maestri (ai quali abbiamo dato la scuola in gestione con nostro controllo stretto sui metodi e risultati) ad assumerne un altro: il conto economico non regge (e trona il discorso del punto 1).

    Grazie per il dibattito. Spero di nn essermi dilungato troppo.

  105. giancarlo scrive:

    Sono convinto che la base di partenza debba essere una sola : TRASPARENZA GESTIONALE !!!
    Ovvero : come vengono spesi i soldi che i circoli versano alla FIT? quanto disponi ciascun comitato in base a quello che incassa? Dove finiscono tutte le palle (sono tantissime) che la FIT passa ai Comitati ? Che facciano sapere quantità e destinazioni, altrimenti è facile sospettare …
    La FIT è un ente pubblico ovvero vive sulle tasse versate dai circoli e qualcos’altro(sponsor ?, Internazionali ?, )-provate a chiedere alla FIT o ai CR questi dati, auguri!
    Eppure dovrebbero essere a disposizione di tutti i tesserati, è un obbligo di legge.
    LA PULIZIA MORALE PROCLAMATA DA BINAGHI DOVREBBE PASSARE SOPRATTUTTO ATTRAVERSO LA TRASPARENZA

  106. Andros scrive:

    @giancarlo
    @roberto (commentucci)

    Mi trovo pienamente d’accordo con Giancarlo. Sia in generale che in particolare visto l’immagine di pulizia morale che intende dare Binaghi (in parte giusta, sbagliata per me per esempio nel caso Bolelli)

    Non ci daranno mai queste informazioni perchè…..il perchè lo sappiamo tutti. Mi deprimo e mi tornano “su” tutte le “incavolature” che mi sono preso al riguardo.

    Forse, caro Giancarlo, ci sbagliamo ed il documento esiste.

    Caro Commentucci ed amici del blog , che si sappia, esiste un qualcosa del genere? perlomeno le macro voci?

    Che Binaghi non ci dica di andare a leggere il bilancio, chi ne capisce, di bilancio, sa bene che non esiste bilancio più falso di quello legalmente corretto…

  107. Gudpis scrive:

    Non voglio buttarla sul sospetto. Per carità trasparenza ci vuole sempre, ma in cambio di collaborazione e iniziative, mi sta anche bene che i nostri dirigenti dispongano delle risorse economiche anche con una certa libertà discrezionale (purchè per giusti fini e in modo più che onesto e trasparente).

  108. BB 1980 scrive:

    Illuminante l’articolo sul tennis argentino e sui campioni che si sono avvicendati dai tempi di Vilas, confrontato al tennis italiano dai tempi di Panatta e Barazzutti.
    E’ il miglior commento alla diatriba Bolelli / FIT

  109. sauro69 scrive:

    sto seguendo quest’ultimi post sul comitato lazio e su tropiano che conosco da molto tempo.
    non mi interessa qui aggiungere un giudizio su di lui (prevalentemente positivo) perchè non credo che sia questo il problema.
    ho però richiesto tempo fa, prima dell’estate, a un signore che lavora al comitato il pomeriggio - credo che è un giudice arbitro - come il presidente gestiva la palle e quali erano i motivi per darle ai circoli.
    mi ha risposto che da quando c’è tropiano è cambiato tutto e cioè che non dà le palle per motivi di amicizia o di “politica” ma solo per manifestazioni ufficiali del comitato (tipo campionati giovanili, gironi finali, raduni tecnici etc) e a volte a quei circoli che lavorano bene sui giovani in base ai risultati oggettivi. Anche alle province viene data una quantità per la loro attività.
    mi sembrano informazioni utili anche se non precisissime perchè date in tempi non sospetti.
    ottime comunque le domande fatte ma se volete chiamo tropiano e gliele faccio direttamente…

  110. anto scrive:

    E intanto Bolelli viene eliminato da Gonzo in tre set. Peccato.

  111. Andros scrive:

    @sauro69

    Caro sauro,

    il punto non è il giudizio su Tropiano come persona ma sui RISULTATI se ne ha portato.

    Si, sarebbe secondo me bene se lo coinvolgessi.

    Oltre alla politica delle palle (che è cambiata ed ancora non è chiara, figurati nel passato!!), per cortesia chiedigli se vuole intervenire direttamente nel dibattito, o perlomeno invitalo a leggere i nostri interventi qui.

    In sintesi, io avrei piacere di avere le risposte alle seguenti domande:

    1) cosa ha fatto di concreto la sua gestione per i circoli (nn mi citi Casa lazio che é ottima ma nn c’entra nulla con i circoli). In generale ed in termini di servizi

    2) qual’è il piano di intervento sul territorio per la promozione della base (contatti e piani sulle scuole primarie, manifestazioni tennis in piazza, materiali/kit in dotazione per attività di questo tipo).
    Che nn ci citi piazza del Popolo perchè é un intervento “spot”. Chiederei i piani strategici non le singole manifestazioni

    3) due macro numeri su come vengono impiegati i soldi che arrivano ai circoli tra tessere e tasse varie

    4) meno importante ma emblematico, quali sono i criteri sulla base dei quali vengono erogate palle gratis ai circoli

  112. sauro69 scrive:

    andros

    sono stato a vedere gli assoluti regionali al canottieri roma e ho incontrato molti dirigenti, giocatori,maestri etc e mi sono informato su cosa era successo l’anno scorso che tu hai detto sono stati “comportamenti devastanti” di tropiano.
    ebbene mi hanno spiegato un pò la vicenda riguardante il giocatore ghedin e altri fatti ma nessuno mi ha indicato in tropiano il responsabile e anzi mi hanno detto che ha gestito al meglio quell’emergenza imponendo quest’anno un solo giudice arbitro di fiducia (e non 4o5 come l’anno scorso) e un giovane giudice arbitro affiancato togliendo ogni potere e controllo a Marte che in effetti era il vero responsabile della “devastazione” dell’anno passato.
    Quest’anno in effetti tutto fila liscio. io credo che tropiano stia lavorando bene perchè si assume responsabilità ma vicino a lui non c’è un granchè di dirigenti o meglio quelli vecchi sono un continuo freno.
    inoltre mi è stato detto che ha tagliato le spese inutili (pranzi , cene, etc) dirottando sull’attività giovanile buona parte del bilancio del comitato…insomma al canottieri roma (forse perchè è il suo circolo) tutti ne parlano bene.
    Facci un giro anche tu e senti che si dice…magari lo incontri e ci parli.
    tra la’altro finalmente il comitato ha organizzato la coppa invernale di 4a categoria cioè la vecchia coppa italia con addirittura più 80 squadre iscritte: agli assoluti un giudice arbitro diceva che tropiano si è imposto per farla perchè gli altri non volevano.
    credo che abbia a che fare con dinosauri in questo hai ragione ma a me piace.

  113. Andros scrive:

    Caro sauro,

    innanzitutto grazie.

    Conosco bene l’ambiente, posso garantirti che lo zampino di Tropiano l’anno passato c’è stato. come minimo ha coperto il disastro ed, in ogni caso il minimo che avrebbe dovuto fare era attivarsi per allontanare, finalmente!, Marte che é una vera cariatide incapace. Invece è ancora lì: perchè?

    Sono convinto che Tropiano abbia delle difficoltà e che tutto ciò che sta facendo gli costi triplo sforzo.
    Perdonami ma é lui che deve sapersi scegliere i consiglieri. Non credi che ci sia un motivo se ci sono proprio quelli? ancora nessuno ha capito il gioco delle deleghe? ragazzi! per cortesia, sveglia!

    Comunque, benissimo per ciò che dici, non ho mai detto male di Tropiano. Benissimo se ha tagliato le spese inutili.

    Sono solo qui che attendo le risposte del mio intervento di qualche giorno fa’: sono quelle le risposte che contano. Caro Sauro. Il resto, seppur positivo sono poche cose (comunque benvenute..!).

    Per la precisione il circolo storico di Fabrizio (Tropiano) é la corte dei conti. Non il Canottieri roma.

    Spero di avere presto in qualche modo le risposte su:

    1) cosa ha fatto di concreto la sua gestione per i circoli (nn mi citi Casa lazio che é ottima ma nn c’entra nulla con i circoli). In generale ed in termini di servizi

    2) qual’è il piano di intervento sul territorio per la promozione della base (contatti e piani sulle scuole primarie, manifestazioni tennis in piazza, materiali/kit in dotazione per attività di questo tipo).
    Che nn ci citi piazza del Popolo perchè é un intervento “spot”. Chiederei i piani strategici non le singole manifestazioni

    3) due macro numeri su come vengono impiegati i soldi che arrivano ai circoli tra tessere e tasse varie

    4) meno importante ma emblematico, quali sono i criteri sulla base dei quali vengono erogate palle gratis ai circoli

    un caro saluto, Andros

  114. Roberto Commentucci scrive:

    Andros, ti incollo qui di seguito il link ad un’intervista che Fabrizio Tropiano mi ha rilasciato alcuni mesi fa, che credo tu non abbia letto e che possa interessarti:

    http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1576

  115. delio scrive:

    ma guerdate che siete fortunati nel Lazio!
    avete visto gli altri dirigenti regionali?
    con poche eccezioni siamo al jurassico….

    Andros qui in Piemonte Bucciero è grande ma se parli con lui di tropiano la stima è molto alta…
    se non sbaglio fecero la guerra alla vecchia fit in passato.

    piuttosto guarda come noi coinvolgiamo gli enti pubblici (vedi regione piemonte) nei progetti.
    perchè la fit centrale non lo fa?

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