Rafael Nadal, quale futuro?

 
25 Agosto 2009 Articolo di Roberto Commentucci
Author mug


 Virtual Tour: day5!

Al suo rientro dopo l’infortunio il maiorchino ha mostrato progressi, ma non ha convinto del tutto. Riuscirà a tornare quello di un anno fa? 

Se  andrai alla guerra, o Achille,

avrai gloria imperitura,

e il tuo nome sarà ricordato nei secoli.

Ma ricorda: quanto più intensa sarà la luce del tuo astro,

tanto più rapidamente essa si consumerà, fino a spegnersi” 

(Omero, Iliade)

Le certezze, nello sport, durano poco. Esattamente un anno fa, di questi tempi, Rafael Nadal, ad appena 22 anni, era il n. 1 del mondo e l’indiscusso dominatore del circuito. Dopo aver letteralmente umiliato Roger Federer a Parigi, lo aveva sbalzato giù dal trono nel tempio di Wimbledon, e come se non bastasse si era anche aggiudicato la medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Pechino, mentre un’aura di invincibilità avvolgeva il suo personaggio, dall’alto di un tennis fisico, martellante, inesauribile, basato su una saldezza mentale incredibile ma anche corroborato da rilevanti progressi tecnici, che facevano pensare al maiorchino come ad un tennista ancora in fase ascendente, in grado di toccare vette di rendimento inesplorate. Pochi mesi dopo, la vittoria di Melbourne (restando in campo, fra semifinale e finale, oltre nove ore!), lo consacrava anche sul cemento, rendendolo il primo giocatore, dai tempi di Agassi, capace di vincere un torneo dello Slam su tutte e 3 le superfici. Per il maiorchino, all’inizio di questa primavera 2009, vi era chi prediceva un possibile Grande Slam.

  

Pochi mesi dopo, la scena è drammaticamente cambiata. Dopo lo shock del ko negli ottavi di Parigi contro Soderling, il guerriero spagnolo, le ginocchia devastate dal dolore, è stato costretto ad una lunga pausa, ha rinunciato a difendere il suo titolo a Wimbledon ed è riapparso sul circuito in una veste nuova, diversa. La grinta e la testa sono quelle di sempre, ma il fisico è cambiato. Dimagrito in modo evidente, meno profondo nel palleggio, più falloso quando prende l’iniziativa. Ha battuto alcuni buoni giocatori, ma al cospetto di due grossi calibri come Del Potro e Djokovic si è dovuto arrendere piuttosto nettamente.

Si tratta di una fase transitoria, come molti pensano, o qualcosa è strutturalmente cambiato nel suo tennis, come temono altri, e Rafa rischia di non tornare più ai suoi massimi livelli? Per capirlo, ripercorriamo la sua evoluzione tecnica e fisica.

 

Rafa Nadal: l’evoluzione tecnica.

Rafael Nadal, classe 1986, fa il suo ingresso nei primi 100 del mondo nell’aprile del 2003, a 16 anni e 10 mesi, grazie agli ottavi di finale raggiunti al torneo di Montecarlo, dove nel secondo turno batte per la prima volta in carriera un top 10, il connazionale Albert Costa. Il maiorchino pare subito un mostro di precocità, in un’epoca in cui l’età media dell’arrivo nel tennis professionistico si è alzata in modo considerevole.

Lo spagnolo, in questa sua prima versione, basa il suo tennis sul pesantissimo diritto, su una incredibile mobilità e su una tenuta mentale davvero spaventosa per un sedicenne. Il suo è un repertorio tipicamente da terra rossa, per giunta molto acerbo (il servizio è deboluccio, il rovescio lungolinea molto raro, la posizione in campo troppo arretrata) ma è sufficiente per chiudere la stagione intorno alla 50° posizione del ranking. Piano piano, però, il pesantissimo lavoro svolto quotidianamente con il suo mentore, l’ormai celeberrimo zio Tony, inizia a dare i suoi frutti.

Il 2004 è una stagione di transizione, a causa di un grave infortunio alle piante dei piedi, che lo costringerà, da lì  in poi, ad indossare plantari speciali. Ma Rafa inizia comunque a maandare segnali inquietanti: rifila un brutale 63 63 a Roger Federer, indiscusso n. 1 del mondo, in quel di Miami.

L’anno della consacrazione è il 2005. L’adolescente Rafa inizia a diventare uomo, e con la crescita della massa muscolare i suoi micidiali liftoni in topspin diventano più profondi e meno facilmente controllabili, mentre la sua enorme capacità  di soffrire in difesa, la clamorosa resistenza alla fatica, l’incredibile qualità dei suoi passanti in corsa, anche da lontanissimo, lo rendono praticamente imbattibile sulla terra rossa. Rafa spazza via tutti gli specialisti, da Coria a Gaudio, da Ferrero a Puerta. Alza il trofeo a Montecarlo, a Roma, a Parigi. I paragoni si sprecano. E’ il nuovo Vilas. No, di più: è il nuovo Borg.

L’uomo di Manacor, non pago, dimostra di poter fare sul serio anche sul rapido. Nel marzo di quell’anno, nella finale di Miami, costringe re Federer ad una clamorosa rimonta da due set sotto; nella seconda parte della stagione si aggiudica Montreal e Pechino, sul cemento, nonché l’indoor di Madrid, dimostrando al mondo di essere molto più di un volgare terraiolo. E chiude l’anno, tra la sorpresa generale, al n. 2 Atp.

Ma non è tutto. Cosciente che il modo di giocare del nipote, sempre così lontano dal campo, è tremendamente dispendioso, anche per un fisico d’acciaio come quello di Rafa, lo zio Tony apporta graduali, continue migliorie al suo gioco: il rovescio, prima tirato solo incrociato in top spin, diventa sicuro anche in lungolinea e si arricchisce di una temibile variante in slice, ampliando le opzioni tattiche. Il servizio, un tempo debolissimo, migliora lentamente ma costantemente, diventa inattaccabile e inizia a portare punti gratis. Rafa fa progressi anche nel gioco al volo, con grande applicazione (aiutato da una agilità da pantera) e apprende i segreti della palla corta, che abbrevia gli scambi e gli risparmia chilometri, dimostrando di possedere, sotto le sembianze arrotine, anche un buonissimo tocco.

Finalmente, a partire dal 2006, il maiorchino accorcia leggermente l’apertura del diritto e inizia ad avvicinarsi alla linea di fondo, procurandosi sempre più spesso l’iniziativa degli scambi. Le migliorie diventano evidenti sull’erba di Wimbledon, dove nessuno credeva che Rafa potesse essere competitivo. E invece, dopo due finali perse, ecco il clamoroso, storico exploit del 2008, che inaugura il suo periodo di dominio.

Questo Rafa al suo apogeo è un tennista difficilissimo da affrontare. E’ sempre spaventoso in difesa, ma all’occorrenza, al momento giusto, sa contrattaccare con mortifera efficacia. Oltre al micidiale sventaglio di diritto, può esplodere vincenti con il rovescio lungolinea, può finire il punto con la palla corta, o con la volèe. E soprattutto, ha una enorme qualità: quella di giocare sempre bene, meglio di tutti, i punti importanti. Perché in quelle circostanze, quando la palla scotta e il braccio trema, lui ha un grande vantaggio sugli altri: sa che in ogni occasione può mettersi a difendere 3 metri dietro la riga, e che grazie alla grande forza fisica di cui dispone i suoi profondissimi top spin, dal rimbalzo altissimo e rapido, insieme con la sua abilità difensiva, costringeranno gli avversari a prendere rischi sempre molto elevati, per comandare lo scambio e costringerlo alla resa. E puntualmente, gli altri pagano dazio alla tensione, anche quando interpretano bene la partita. Arrivano ad un passo dall’impresa, compiendo autentici miracoli, ma poi inesorabilmente, alla resa dei conti, si sciolgono. Nulla sembra poter fermare la corsa del Minotauro di Maiorca.

 

I guai alle ginocchia, il calo di peso e il nuovo Nadal.

Ma mentre raccoglie trionfi, il fisico di Rafa si logora, anche per una programmazione sempre molto dispendiosa. I tendini delle ginocchia, costretti a sostenere le tremende sollecitazioni del suo stile di gioco e il peso della notevole massa muscolare costruita nel tempo, necessaria per imprimere alla palla rotazione e insieme profondità come nessuno prima di lui, sono ormai tanto malmessi che portano il suo staff a decisioni drastiche. Il maiorchino da inizio 2009 è costretto a perdere peso, per alleviare il lavoro delle articolazioni. Sulla terra, per un po’ vince lo stesso, e va avanti stoicamente, ad antidolorifici. Ma poi, inattesa, arriva la sconfitta shock di Parigi, e la sosta di oltre 2 mesi per calmare le infiammazioni tendinee. Nadal si ripresenta in campo in Canada, e poi a Cincinnati, con gli esiti che abbiamo visto. Ma come gioca, adesso, questo Rafa?

E’ vero che due tornei sono pochi per dare giudizi definitivi, ma non si può negare l’evidenza: il palleggio del maiorchino è meno profondo del solito, specie quando è costretto a perdere campo. Mentre il vecchio Nadal, anche quando era forzato a difendersi, a ribattere da 3 metri fuori dalla linea di fondo, riusciva quasi sempre a trovare, con il suo micidiale topspin, l’ultimo metro di campo, costringendo i suoi avversari a prendere rischi costantemente superiori a quelli che prendeva lui, questo Nadal gioca con una profondità intermittente: alterna parabole incisive a colpi decisamente corti, specie con il rovescio, colpi che spesso cadono entro la linea del servizio, e lo espongono ai vincenti degli avversari. Rafa, ragazzo intelligente e tatticamente scaltro, ne è certamente consapevole. E quindi, rispetto al solito, cerca con maggiore frequenza di comandare gli scambi, per non essere costretto a subire. Ma qui i nodi vengono al pettine. Per tenere l’iniziativa, nel tennis moderno, bisogna prevalere sull’avversario nei colpi di inizio gioco, il servizio e la risposta. Per Rafa, però, il servizio, pur migliorato, non sarà mai il colpo a cui aggrapparsi nelle giornate di scarsa vena. E in risposta, specie contro lo slice da destra, l’inattività e la mancanza di fiducia hanno fatto riemergere i vecchi difetti, con il maiorchino che soffre oltremisura. Queste lacune lo costringono, se non vuole essere costretto in difesa, a prendere grandi rischi con i rimbalzi per avere l’iniziativa. Ma se lo fa troppo spesso, non  essendo lui, per indole e per impostazione, un attaccante naturale, e non essendo certo all’apice della forma, finisce per commettere troppi errori non forzati (addirittura 42 nel match contro Seppi).

Insomma, l’impressione, dopo questi primi match sul cemento, è che Rafa, assieme a quei muscoli - che ha dovuto parzialmente smontare per salvaguardare le ginocchia - abbia perso la base del suo gioco: ovvero la capacità di resistere in difesa giocando arrotatissimo senza accorciare. Questa caratteristica infatti gli conferiva, assieme alle altre sue doti innate, (l’indole guerriera e la spaventosa solidità mentale) un grande margine di superiorità nella gestione dei punti importanti, nei quali il messaggio per l’avversario di turno era più o meno questo: “Io non accorcio, io vado là dietro e ti riprendo tutto senza sbagliare, fino a sfinirti. Fammi tu il punto, tirami un vincente, se ne sei capace!” Ciò che spesso, non solo sulla terra rossa, si rivelava troppo per quasi tutti i giocatori. Tutto cio, però sarà molto difficile rivederlo.

 

Conclusioni.

 

Nadal è chiamato ad una ennesima, difficile riconversione tecnica. Non potendo più, per motivi fisici, basare il gioco essenzialmente sulla sua abilità difensiva, Rafa deve  proseguire e completare quel processo di trasformazione avviato anni fa con lo zio Tony. Non può più permettersi di allontanarsi troppo dalla linea di fondo. Deve diventare ancora più aggressivo, abituarsi a comandare maggiormente gli scambi, a muovere meglio la palla. Si tratta di un lavoro difficile, perché va contro l’indole profonda del giocatore, e richiede modifiche ulteriori alla sua impostazione tecnica.

Tuttavia, sarebbe probabilmente un errore dare per spacciato lo spagnolo, che ha più volte dimostrato di possedere grandi capacità non solo di applicazione in allenamento, ma anche nell’apprendere cose nuove. I precedenti illustri, del resto, non mancano. La stessa strada, in passato, è stata percorsa da altri grandissimi regolaristi, quali Bjorn Borg e Mats Wilander, che da puri specialisti della corsa e del passante seppero tramutarsi, negli ultimi anni della loro carriera, in tennisti a tutto campo. Ma c’è una differenza importante: Borg e Wilander alla fine smisero perché non ce la facevano più di testa, e perché non avevano più stimoli, pur essendo integri come atleti; Rafa invece, a soli 23 anni, sembra precocemente logoro sul piano della salute fisica.

L’arrivo di Nadal è stato una grande benedizione per il tennis: le inimitabili caratteristiche di gioco, l’indomabile coraggio, l’incredibile abilità difensiva hanno portato, in un circuito dominato da picchiatori belluini ma tra loro alquanto simili (Federer a parte), un insostituibile e preziosissimo ingrediente, in grado di miscelarsi alla perfezione con le caratteristiche dei suoi avversari (Roger in primis) producendo uno spettacolo fantastico. I match di Nadal hanno meritato spessissimo l’aggettivo di “epico”: lotte furibonde, rincorse sensazionali, passanti e pallonetti in corsa al limite dell’umano. E la sollecitazione spasmodica, per gli avversari, ad andare oltre, a tirare un’altra accelerazione, ad esplorare i loro limiti. Rivedremo ancora tutto questo? Chi vuole il  bene del tennis, chi sa porsi oltre le sciocche fazioni, non può che augurarselo.

Vedremo se il valoroso guerriero balearico riuscirà a sorprenderci ancora una volta.

 

 

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205 Commenti a “Rafael Nadal, quale futuro?”

  1. Mane scrive:

    Sicuramente sarà dura per nadal tornare ad altissimi livelli, anche perchè ora non deve più combattere solo con Federer, ormai possono batterlo senza problemi Murray, Djokovic e Del Potro.
    Però ogni anno, dal 2005, Nadal viene considerate finito. Lo spagnolo ha invece sempre saputo riscattarsi. Succedeva lo stesso con Alberto Tomba. Quando arrivava secondo piovevano le critiche e si tiravano fuori le questione legate al suo carattere molto vivace e poco voglioso di allenarsi.

  2. siglomane scrive:

    Nadal è stato la più forte meteora della storia del tennis.
    Nel senso che nessun tennista, a mio giudizio, è stato più forte del Nadal del periodo aprile 2008-aprile 2009. Neppure il McEnroe del 1984.
    Tuttavia è stato tradito dal fisico fragile, a differenza di Federer che ha sempre potuto contare su un fisico d’acciaio (in tutta la carriera ZERO infortuni, ZERO ritiri a match in corso!!).
    Perché la verità è che il mostro di fisicità è sempre stato Federer, non Nadal.
    Per quanto mi riguarda, la carriera di Nadal ad alti livelli è finita. Non vincerà mai più uno Slam. Federer invece, con quel fisico elastico e inossidabile, potrà vincerne ancora 10.

  3. giovax scrive:

    semplicemente è più falloso e meno incisivo da fondocampo perchè spesso non riesce ad arrivare bene sulla palla. colpisce molti più punti scomposto, e non riesce a compensare col braccio.
    ultimamente corre molto meno, non fa più colpi impossibili e gli avversari lo vedono molto più battibile.
    con seppi, che gioca di anticipo e dava poco tempo per posizionarsi e correre colpiva moltissimi colpi scomposto.
    ma questo succede anche a fed. quando è fuori forma e non impatta bene stecca dritti e rovesci a go-go

  4. Riccardo scrive:

    Innanzitutto faccio i mi miei complimeti a Commentucci per la completezza e la lucidità dell’articolo.
    Concordo sul fatto che il Nadal tutto muscoli che recupera anche le palle impossibili e che è in grado di dare alla palla rotazioni impensabili per gli altri, sarà molto difficile rivederlo. A livello tecnico credo sia inferiore non solo a Federer ma anche a molti dei primi venti giocatori del mondo.
    Nadal ha spinto il suo fisico ad un grado di sollecitazione incredibile, ancora oggi mi chiedo come abbia fatto, dopo aver vinto la maratona con Verdasco in semifinale agli Australian open, ad essere in grado di giocare e vincere la finale (un’altra partita di 5 sets!).

  5. siglomane scrive:

    Chi parla di lacune tecniche di Nadal ha capito poco di questo fuoriclasse.
    Nadal ha una completezza tecnica invidiabile, e sa fare molte più cose dei comprimari che lo seguono (e precedono: Murray) in classifica.
    Nadal è stato a lungo il più forte tatticamente e mentalmente, almeno alla pari con Federer tecnicamente, e inferiore (solo a Federer) sul piano fisico.
    Quelle che voi chiamate “rotazioni” sono colpi da fuoriclasse (vedi certi passanti di dritto e rovescio, certi rovesci incrociati devastanti, certi dritti a uscire paurosi…).

  6. stefano grazia scrive:

    Di questo periodo ogni anno almeno da 4 anni su questo Blog le Cassandre sentenziano che Nadal e’ finito. Pensate che ne avevo gia’ scritto due anni fa, di questa cosa, deducendo alla fine che come presunti intenditori sia le firme illustri che i ccommentatori potevano andarsi a nascondere. Non mi meraviglierei che risuccedesse anche il prossimo anno (o addirittura prima: metti che Nadal vinca l’USOpen…E’ cosi’ impossibile in fondo? Non piu’ di Roger che vince il RG, non agli occhi degli appassionati una settimana prima dell’inizio del torneo). Secondo me stiamo facendo piacevolissime chiacchere da bar ma anche fra le chiacchere possono emergere verita’ e spunti. Secondo me una inoppugnabile verita’ emersa dal vissuto agonistico di Nadal e’ che finora lui gioca da dio i primi sei mesi della stagione e poi si spegne dopo Wimbledon, ad eccezione di quell’anno ricordato da Roberto quando vinse anche Madrid Indoor,in 5 sets su Lijubcic, se ricordo bene, e comunque era malandato e sofferente anche quell’anno li’.Coglie perfettamente nel segno siglomane: il vero poretento fisico non e’ Nadal ma Federer. E non e’ questione di essere fortunati: come diceva Gary Player,il golfer sudafricano: the harder I train, the luckier I get. Qui aggiungerei alla parola allenarsi anche ‘programmarsi’. Perche’ se programmare una cosi’ intensa stagione sul rosso era giustificato all’inizio visto che bisognava fare punti e non si sapeva se Rafa fosse stato in grado di dtrasformarsi da terraiolo a giocatore completo, negli ultimi due anni, tenendo conto che lui ogni torneo sul rosso lo vinceva e quindi giocava TUTTE le partite, fare tutti ma proprio tutti i tornei sul rosso potrebbe essersi rivelato un grosso errore. E non ci voleva Einstein a capirlo. Quindi: programmazione sbagliata, forse responsabile dell’aggravarsi degli infortuni: piante dei piedi, ginocchia,caviglie…ne ha avute un po’ per tutti ma non si e’ mai capito benissimo quale ne sia la causa. Io onestamente continuo a non capire perche’ uno debba dimagrire o perdere massa muscolare (alle braccia???)per diminuire lo sforzo dei tendini…Come medico dico ai miei pazienti che soffrono di dolori reumatici, artrosi etc etc SE SONO OBESI ma se uno ha dei problemi alle articolazioni delle ginocchia di solito si consiglia un potenziamento della muscolatura degli arti inferiori e si fanno esercizi isochinetici atti all’uopo. Per esempio ti lesioni un legamento crociato e il tuo ginocchio e’ “ballerino”, se vuoi evitare l’intervento chirurgico cerchi di potenziare la muscolatura intorno al ginocchio per aumentarne la stabilita’ e se non sei un giocatore professionista (o un maniaco amateur come me che si e’ operato due volte a distanza di 12 anni) puoi stare tranquillo per tutta la vita e continuare fare sport in maniera soft o comunque dedicarti ad attivita’ ricreative che non contemplino bruschi cambiamenti di direzione (dal nuoto al polo…). Ma la perdita di massa muscolare, sempre che sia vera e non sia un effetto ottico da abbandono della canotta, rimane per me inspiegabile cosi’ come la pancetta di Federer dei primi sei mesi dell’anno che mi aveva spinto a scrivere un post chiedendomi come mai non si affidasse a un guru come Pat Etcheberry o Gil Reyes per controbattere lo strapotere fisico di NadAnimal. Mi dicevo: magari mi incarto, magari m’imballotto e perdo velocita’ e finesse, ma almeno non lascio nulla d’intentato: chi e’ stato Federer non puo’ a 27 anni giocare per la seconda posizione: meglio bruciarsi per aver tentato di arrivare troppo vicino al sole che vivacchiare per arrivare in semi o essere sconfitti in finale…Bene, la storia ha dimostrato che avevo torto e queste cose le pensavo, le pensavamo tutti, neanche 4 mesi fa. Se tanto mi da tanto, fra altri 4 mesi magari ci sara’ un’altro colpo di scena: se mai abbiamo imparato qualcosa dovrebbe proprio essere questo, di non considerare mai finiti due grandissimi campioni.
    Cio’ detto non capisco perche’ non si possano anche apprezzare gli Altri: McMecir e The Djoker in primis e perfino Del Potro o Roddick senza essere tacciati dai Pretoriani di Federer (di cui peraltro io continuo ad essere tifoso) e Nadal di eresia o blasfemia. La cosa sul sito sta diventando imbarazzante.

  7. Ricky scrive:

    Lo so che quando si parla di certi argomenti piace usare toni definitivi per dare enfasi alle proprie idee ma voglio solo ricordare che Nadal ha 23 anni e non sarà certo un’assenza di due o tre mesi a precludergli vittorie future. Se poi andate a vedere la sua storia vedete che dalla giovinezza è sempre stato in bilico a livello di integrità fisica e così evidentemente sarà per tutta la carriera. Non potete però scrivere certe cose quando 3 mesi fa era per tutti il dominatore del circuito e veniva additato come possibile realizzatore di Grande Slam. Se adesso vince Us Open e Master (come io penso) vi rimangiate nuovamente tutte le teorie? Ok, il blog è un divertimento però leggo che tanta gente qua sopra si prende molto sul serio e allora la parola d’ordine dovrebbe essere equilibrio perchè troppe volte gira il vento per pensare di avere delle certezze. Ricordo a tutti come nessuno solo sei mesi fa avrebbe scommesso un euro sui risultati attuali di Federer e adesso leggiamo centinaia di commenti incensanti.

  8. Simone scrive:

    Gran bell’articolo, concordo su tutto con il sig. Commentucci, anch’ io spero di rivedere il grande Madal mai domo che lotta tutti i punti come se fossero l’ultimo, caratteristica che lo accomuna sia a Federer che a tutti i grandi fuoriclasse degli altri sport.
    Pur non essendo un tifoso sfegatato, tra i due giganni del tennis moderno preferisco lo spagnolo per le caratteristiche che Commentucci ha illustrato cioè la capacità di riuscire a migliorarsi tecnicamente nel corso degli anni, la voglia di vincere e di non arrendersi di fronte ad un tennista figlio del dio del tennis.
    Come leggevo nel post di Siglomane anche secondo me Nadal è un mostro di tattica e di fisico ma anche di tecnica., e spero che torni sopratutto perchè senza Nadal anche le vittorie di Federer hanno un peso specifico minore, perchè vincere il RG senza il maiorchino ha sicuramente un valore minore.

  9. Giorgio scrive:

    Nadal non e’ mai stato un fenomeno tecnicamente, e sa fare meno cose di Murray (che non fa tutto quello che potrebbe e saprebbe fare). Ma ha sopperito alle lacune tecniche con il suo fisico anche se deve pagare un prezzo per questo. La chiave del suo gioco e’ riuscire ad imprimere alla palla una rotazione spaventosa, e muoversi a velocita’ incredibili. E’ un tennis che puo’ piacere, a me no.

  10. Marco scrive:

    …si penso che la carriera di Nadal ad altissimi livelli sia finita, come d’altro canto vuole far intuire anche Commentucci nel suo articolo puntuale ed esaustivo. Non voglio essere assolutamente malizioso ma non posso non evidenziare come lo spagnolo nel giro di pochi anni(2/3) riesca a costruire un fisico mostruoso, con muscoli mai visti prima in un giocatore di tennis e con una resistenza allo sforzo sovraumana e come poi nel giro di qualche mese il suo fisico da terminator si “prosciughi”, diventi normale e di conseguenza anche il suo gioco. Ecco, questa evoluzione così repentina e così visibile nel fisico di un giocatore di tennis è del tutto nuova, a mia memoria non era mai successo prima. Era accaduto il contrario ossia il potenziamento di un fisico(es. Murray) ma non un depotenziamento muscolare così evidente! Posso fare una riflessione da profano: niente palestra niente muscoli ma a me sembra che Nadal abbia perso anche quella disumana capacità di recupero e di resistenza che ha caratterizzato il suo gioco negli ultimi anni!

  11. stefano grazia scrive:

    D’accordo con siglomane anche sulle cosidette lacune tecniche di Nadal (magari meno sulla sua scarsa considerazione per il livello tecnico di Murray). Chi continua a ripetere che Nadal sia l’AntiTennis o lo paragoni a un volgare terraiolo degli anni 70-80 secondo me rivela una preoccupante opacita’ di giudizio motivata forse da … una antipatia epidermica(eh!eh!eh!)per lo spagnolo. A parte il fatto che non esiste un solo modo di giocare a tennis, e’ indubbio che se io non fossi un tifoso di Federer della prima ora e quindi leale, mi appassionerebbe ben di piu’ il tennis epico di Nadal di quello sublime ma asettico dello svizzero. Ma a parte l’epos, giustamente sottolineato da Roberto, io credo che uno che arrivi a dominare il tennis come ha fatto anche se solo per un anno Nadal, di grandi difetti tecnici ne abbia ben pochi…A meno che uno non consideri un difetto la presa western, il rovescio a due mani (che comunque lui abbina allo slice) o il dritto anomalo in top spin pazzesco… Difetti tecnici che probabilmente farebbero gola a 95-97 giocatori dei primi cento …

  12. siglomane scrive:

    D’accordissimo con Stefano Grazia sul discorso “programmazione” di Nadal. La programmazione di Rafa è stata PESSIMA, a differenza di quella di Federer. I suoi guai fisici sono dovuti SOPRATTUTTO a queste scelte deleterie (la partecipazione perpetua al torneo di Barcellone grida vendetta, per esempio, ma anche quella a Madrid quest’anno).

  13. Giord scrive:

    Aspettiamo prima di dare le sentenze definitive di alcuni commenti. Come illustrato nell’articolo (bello davvero Commentucci, come sempre tra l’altro…) il gioco di Nadal è sempre evoluto e non è più solo strapotere fisico e atletico. Inoltre la decisione di perdere un po di peso mi sembra giusta. Penso che anche la programmazione subirà dei cambiamenti (finalmente), avvicinandosi a quella di Federer perchè un giocatore top 5 deve giocare solo i slam e i 1000 e pochissimo altro.

  14. Mario scrive:

    Io credo che è presto per parlare di nadal ( come tra l’altro è stato detto anche nell’articolo).Infatti Nadal in questi due tornei, probabilmente, ha fatto gia molto piu di quello che doveva fare, cioe un quarto perso da un campione in ascesa( del potro ) ed una semi persa da un giocatore che ha giocato tutto il torneo male tranne la semifinale( djoker).Tra l’altro non so voi, ma a me nadal anche contro djokovic, almeno nel secondo set, non è dispiaciuto affatto.(http://www.youtube.com/watch?v=0qhGNW3DHCw).Alla fine bisogna dare tempo a Nadal per riabituarsi a questi ritmi di gioco e sopratutto per riattivare al 100% tutti quei colpi devastanti che lui usava per vincere anche sul cemento.Spero

  15. stefan scrive:

    Ricky scrive:
    25 Agosto 2009 alle 10:23 …….. ben detto,spesso la tastiera genera dei mostri….

  16. Luca F. scrive:

    Innanzitutto complimenti a Roberto Commentuci per il suo articolo molto dettagliato e preciso. Ho trovato interessante la citazione Omerica ma mi sembra troppo presto per essere così pessimisti:basti ripensare al finale della scorsa stagione.Nadal si ritira nel match contro Davydenko nel torneo di Parigi-Bercy quindi salta il master e la finale di coppa Davis per gli ormai sempre più noti problemi alle ginocchia.Qualcuno dice che salterà gli Australian Open e che non tornerà mai più quello di prima eppure a gennaio (dopo essere stato sconfitto a Doha da Monfils)vince gli Australian Open da sfavorito mostrando un livello di gioco(da un punto di vista atletico e mentale) davvero impressionante.La tenuta psico-fisica mostrata in semifinale e finale ha fatto dimenticare a molti i problemi fisici avuti in precedenza.Ovvio le cose adesso sono cambiate :Nadal non è più numero uno ma numero tre , ha perso al Roland Garros ,Federer è tornato il re ma io non mi sorprenderei più di tanto se Nadal vincesse gli US Open.Nel torneo di Cincinnati Nadal ha vinto delle belle partite raggiungendo i livelli di gioco del passato(nei quarti di finale contro Berdych è sembrato in tutto e per tutto il Nadal versione 2008:eccellente in difesa ma molto buono anche al servizio e nel gioco offensivo;nel match contro Seppi ha dimostrato una grande solidità mentale:per esempio ha annullato il set point del primo set e alcune palle break con degli aces) poi ha però perso nettamente contro Djokovic (che ha però giocato una grande partita) . Tuttavia il serbo lo aveva battuto con lo stesso punteggio l’ anno scorso( l’ anno scorso fu 6-1, 7-5) quindi non è una sconfitta troppo indicativa.Tuttavia per trovare più valide risposte basterà attendere una settimana

  17. Pablito scrive:

    Tanto per cominciare è ridicolo parlare di “ginocchia devastate dal dolore”: se fossero davvero state devastate, avrebbe rinunciato a WB senza esitazioni; in realtà voleva presentarsi al 100% - non all’80%, non al 90% e nemmeno al 95%, bensì al 100% - perché Nadal sapeva che solo al 100% della condizione avrebbe avuto qualche possibilità di difendere il titolo. Io perciò mi auguro che Nadal a New York e nei tornei successivi cada sempre dalla parte di Federer, mi auguro che sia costretto a sfidare lo svizzero in ogni torneo, anche quando non è al 100%. Nadal è sempre stato abilissimo nel prendere il largo ogni qualvolta sentiva che contro Federer avrebbe perso. Lo ha di nuovo fatto a Cinci settimana scorsa dopo avere visto con che furia lo svizzero ha devastato lo scozzese - gli è venuta la tremarella e ha optato per la fuga. Federer invece nelle grandi finali è sempre stato presente, anche durante la difficilissima fase post-mononucleosi, ci ha sempre provato, anche dopo avere preso dure batoste (RG). Federer è un esempio di immensa sportività; Nadal invece è incapace di perdere.

  18. pedrinho&luvanor scrive:

    Il futuro di Nadal è l’Isola dei famosi con la Bertè.
    La popolare Loredana ha dichiarato: ” Come Bjorn anche Rafa capirà che nella vita non conta solo alzare trofei”.

  19. Pablito scrive:

    Concordo con Siglomane quando dice che ad avere un fisico d’acciaio non è (stato) Nadal, bensì Federer; Federer da questo punto di vista è stato molto fortunato, tanto più che sin dai primi anni ha giocato un tennis poco logorante; Siglomane ha ragione anche quando difende le qualità tecniche di Nadal, ridurre i suoi successi alla sua sola forza psicofisica è ridicolo, Nadal tecnicamente è fortissimo, anche se a mio avviso - e qui mi dissocio da Siglomane - Federer gli è superiore anche da questo punto di vista.

  20. roberto scrive:

    Lo scorso anno, dopo Miami, si diceva che Federer era finito e che il ritiro obbligato sarebbe stato prossimo, poi ha vinto Madrid, Parigi, Wimbledon e Cincinnati…..
    Vale a mio avviso lo stesso principio per Nadal, ha tutte le possibilità di continuare a vincere altri slam, gli unici problemi sono salute fisica e mentale.

    saluti
    Roberto

  21. Agostino scrive:

    Su Nadal si sprecano sempre toni troppo epici: ginocchia devastate dal dolore (quelle che l’hanno sorretto per 4 ore contro Djokovic a Madrid? le stesse che lo hanno sorretto contro Verdasco e Federer in Australia?), meteora del tennis (suvvia…), fino al mio leit motiv preferito: la solita PROGRAMMAZIONE PESSIMA.
    Ribadisco la mia disfida di Barletta (primo challenger vinto dal buon Rafa): mi si dica che programmazione deve seguire Nadal. Tutti se la prendono con Rotterdam (che segue di tre settimane gli AO e precede di 3 settimane IW), ma indicano la luna e vedono il dito. La programmazione che in realtà Nadal deve cambiare è quella degli allenamenti, troppo intensi e che lo hanno usurato. Lo spagnolo (mi ripeto) per stare al livello del suo coevo Federer ha dovuto forzare ed ha sballato. A blackjack Nadal aveva un 20 ed ha sperato che dal mazzo uscisse un asso.
    Quanto all’analisi tecnica, Nadal è migliorato un po’ ovunque negli anni, in specie di rovescio. E proprio di rovescio ha ricominciato a giocare in maniera insufficiente nelle sue ultime uscite. Quando il colpo più debole non ti funziona dopo aver funzionato per un anno e passa il problema non
    è tecnico, ma di fiducia. Rispetto al consiglio di giocare più dentro al campo, fossi in lui lo farei, ma come fa con quei colpi? Giocare dentro a Wimbledon è un’esigenza cui ha compensato in maniera miracolosa, ma non avrebbe la stessa efficacia con il suo diritto in controbalzo per la limitata rotazione che può conferire e anche di rovescio gioca meglio con la palla altezza torace.
    Finisco segnalando che a Montreal e a Cincinnati ha perso (un po’ netto, è vero…) ma da un certo Del Potro e un certo Djokovic (risultati che sul cemento ci stavano anche quando rafa era al top). Quando perderà sulla terra da Robredo o Ferrer allora mi unirò anche io al canto funebre

  22. daniele malafarina scrive:

    Bellissimo articolo che condivido quasi in toto. Anch’io appartengo alla vasta schiera di quelli che avevan dato lo spagnolo per finito più di una volta quindi ora mi guardo bene dal fare pronostici sul futuro. Non mi stupirò però se Rafa dovesse andare fino in fondo all’US Open ed avere un brillante finale di stagione (per una volta meno affaticato del solito). Concordo poi con tutti quelli che parlano di programmazione sbagliata. E prima ancora di Barcellona quest’anno vorrei ricordare Rotterdam. La mia impressione allora era che Nadal, prese alla lettera le nuove regole sulla partecipazione ai tornei, volesse togliersi di torno i 500 il prima possibile (ed era iscritto anche a Dubai). Improbabile che commettano (lui e lo zio) lo stesso errore l’anno prossimo. Infine l’evoluzione paventata da Roberto dello stile dello spagnolo mi pare inevitabile, indipendentemente dagli infortuni, se vuole mantenersi ad alti livelli a lungo. Vedremo settimana prossima a New York.

  23. Giastp scrive:

    Articolo bellissimo!! che ogni appassionato di questo sport dovrebbe leggere per capire, aldilà del proprio tifo per Roger, dell’importanza che ha avuto e speriamo continuerà ad avere un fuoriclasse del calibro di Nadal.
    Anch’io nel mio blog e nel mio piccolo ho dedicato un articolo a Rafael definendolo “un fuoriclasse di cui il tennis non può fare a meno” perchè comunque due mesi di stop non possono cancellare l’immensa grandezza dimostrata dall’asso spagnolo, l’unico e il solo ad aver saputo oscurare la stella immensa di Federer.

  24. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Breve rientro dalle vacanze, per fortuna non ancora concluse, per ottenere da alcuni di voi un riconoscimento personale per i miei pronostici su Nadal (quarti a Montreal, semifinale a Cincinnati), totalmente azzeccati.
    Mi viene da piangere. Per me è un’emozione troppo grande. Forse mi ritiro. Due DI FILA, capite? E quando mi ricapita?
    Il terzo pronostico era la vittoria di Nadal allo US Open, e qui tutti riderete.
    Ma attenzione: è evidente che i due risultati dei MS sono stati ottenuti da Rafa senza correre (lo avrete tutti visto, con Djokovic). Manca una settimana. E se si rimette a correre? Ribadisco: attenzione a Rafael Nadal.

  25. Federico scrive:

    Credo che Nadal non sia assolutamente finito, al RG del prossimo anno credo che parta come sempre ampiamente favorito, il 70% di Nadal su terra è sempre meglio del 100% di tutti gli altri con la sola eccezione(forse) di Federer.
    A me sembra che Nadal sia tornato semplicemente indietro di un anno(il 2008 di Rafa credo rimarra’ irripetibile) cioè puo perdere da diversi giocatori sul cemento(non solo i primi 4) ma in condizioni di forma difficilmente perde se non dai primi 3.

    Mi sembra impossibile allo stato attuale che possa vincere New York, dipende molto anche dal sorteggio.

    Credo anche che Nadal abbia sempre giocato molto per cercare di migliorare(doppi inclusi) e sia arrivato ormai il momento di preservare il suo fisco a scapito di miglioramenti ulteriori.
    Non sono particolarmente attirato dal gioco di Rafa ma devo dire che se devo scegliere fra Murray (che gioca veramente di rimessa) e Djokovic(che gioca a chi tira più forte) scelgo sempre Rafa che nel corso della sua carriera ha fatto sempre vedere miglioramenti aggiungendo sempre più variazioni al suo gioco….e poi anche se il suo gioco non è fra i più spettacolari, le sue partite invece lo sono sempre o quasi.

  26. sbiri scrive:

    è sicuramente vero che la programmazione di Nadal in passato è stata sbagliata, è sicuramente vero che ha giocato troppo. Però mi sembra che nelle ultime due stagioni abbia fatto scelte più oculate. Mi sembra difficile accusarlo di aver giocato Madrid, che è pur sempre Un Master 1000 ed è pure quello di casa sua. In fondo tutti i top player fin qui hanno giocato tutti i master 100o, e un numero di tornei paragonabile al suo, infortunio a parte

    credo invece che Nadal paghi, e pagherà per sempre, un tennis che per le sue caratteristiche, lo obbliga troppo spesso a faticare, troppo spesso a stare in campo per molto tempo. Nadal in campo non può, mai o quasi mai, prescindere dalla corsa, dalla resistenza fisica, dall’uso del suo fisico. Quando finisce una partita Nadal è sempre fradicio di sudore: avete mai visto federer con la maglia fradicia e i capelli gocciolanti? No, impossibile. Non c’è nulla da fare, il dispendio fisico di Nadal sarà sempre e comunque superiore a quello di Roger, ma probabilmente anche a quello di Djokovic e Murray, e di tutti quei giocatori che dispongono di un tennis più fluido. Non è una critica, stimo molto Rafa come ragazzo e tennista, ma è chiaro che la sua carriera non potrà essere molto longeva. Lui stesso, quest’inverno, mentre dominava il tennis, ha detto che non si vede sui campi fino a 30 anni

  27. Pablito scrive:

    Una cosa è certa: così com’è risorto Federer, così risorgerà Nadal! I media li hanno dati per finiti a più riprese e a più riprese sono stati fortunatamente smentiti. Io mi auguro che Nadal torni a giocare ai massimi livelli, gli auguro salute fisica (quella mentale non l’ha mai persa) e tanta rabbia in corpo; ha solo 23 anni e tornerà a vincere, questo è poco ma sicuro. Federer non può continuare per anni a questi livelli.

  28. paolo78 scrive:

    Perdonatemi, ma come si fa a scrivere che il vero fenomeno fisico è Federer e non Nadal? Cioè che l’aspetto fisico per Federer sia stato fondamentale è cosa nota, d’altronde se non sei anche un grandissimo atleta oggi non vai da nessuna parte e lui sin da giovane ha lavorato moltissimo per prevenire gli infortuni e riuscire a presentarsi sempre nelle migliori condizioni agli apuntamenti più importanti. Però la differenza la fa la facilità del suo tennis, oltre alla programmazione, perchè se stai in campo mezz’ora in meno per ogni partita che giochi e se tieni sempre o quasi il controllo dello scambio anzichè essere costretto a correre da una parte all’altra prima di “logorare” il tuo avversario e portare a casa il punto, beh alla lunga mi sembra evidente che farai meno fatica, avrai meno problemi e ovviamente anche meno infortuni gravi (Federer se non sbaglio ne ha avuto solo uno alla caviglia, l’anno in cui poi al rientro perse da Nalbandian in finale al Master).

    L’elemento fisico-atletico è stata la base del gioco di Nadal sin da giovanissimo, Rafa ha tanto talento e ha costruito col tempo colpi eccezionali, ma è stato cresciuto come un arrotino e nei primi anni ad alto livello (con rovescio e servizio che servivano quasi solo a ributtare di là la palla) se non avesse avuto quel fisico e quella incredibile resistenza in fase difensiva i risultati non sarebbero mai arrivati.

    Poi nessuno discute che lo sviluppo tecnico avuto da Rafa negli anni successivi sia stato straordinario, tanto che per fare solo un esempio sulle superfici più veloci il suo rovescio è diventato talvolta addirittura più decisivo del dritto (Wimbledon e l’ultimo Australian Open Rafa li ha conquistati grazie a quello splendido rovescio incrociato che ha portato dalla sua parte alcune situazioni tattiche in cui generalmente era Federer ad avere la meglio).

    Però andiamoci piano, tutto questo non vuol dire certo che Nadal tecnicamente abbia le stesse soluzioni di un Federer o di un Murray, per quanto sia migliorato sono sempre gambe e testa che rendono Rafa Nadal un fenomeno di questo sport.

    Per quanto riguarda la situazione attuale, a me sembra abbastanza evidente che un Nadal meno muscolato e pertanto meno incisivo col topspin perda in parte quella che è sempre stata la sua arma più importante e cioè, come scritto giustamente da Roberto, la capacità di giocare una palla sempre molto pesante e molto profonda (sbagliando oltretutto pochissimo) anche in situazioni difensive e anche perdendo campo. E’ l’unico a poterselo permettere, gli altri se perdono campo prima o poi il punto lo perdono mentre il miglior Nadal ha sempre avuto la capacità di portare prima o poi l’avversario all’errore, uscendo spesso vincente anche da situazioni che sembravano impossibili.

    C’è da dire che siccome dal rientro Rafa ha giocato solo 7 partite, è difficile avere delle certezze sul fatto che i problemi che si sono visti contro Del Potro e Djokovic siano destinati a sparire o se invece il fatto di giocare spesso un po’ troppo corto o di non avere una palla così pesante e così difficile da gestire per l’avversario siano strettamente legati al “nuovo” fisico di Rafa e quindi destinati ad accompagnarlo in futuro.

    In questo secondo caso, credo che Nadal (oltre ad un cambiamento di programmazione che comunque a questo punto è inevitabile) debba come scritto da Roberto fare un ulteriore passo dentro il campo, accentuando quanto già fatto nelle ultime stagioni che lo hanno visto più propositivo e più portato alla ricerca del punto. Comandare lo scambio, anticipare di più, cercare di muovere l’avversario prima che sia l’avversario a muovere lui. Non è semplice perchè l’indole di Rafa è un’altra, ma secondo me deve provarci se vuole restare ad altissimo livello senza martoriare il suo fisico come ha fatto in questi anni. Ha il talento e le qualità per farlo, vedremo se ci riuscirà.

  29. SpiritInTheNight scrive:

    Intanto, come già hanno fatto in molti, complimenti a Commentucci per l’articolo, molto analitico e preparato.

    Penso ci siano due semplici considerazioni da fare. Uno: gli anni scorsi, a questo punto, Nadal vedeva un fisiologico calo delle sue prestazioni, dovuto al semplice fatto che era stanco. Questa volta non è più così perchè, come hanno notato tutti, ha perso molta massa muscolare. E cercando di giocare come giocava prima senza quel braccio sinistro da Incredibile Hulk si riduce, a mio avviso, a una specie di vice-Ferrer: mancino finchè volete, ma nella partita con Djokovic il copione era, Nadal in braccio ai giudici di linea e il serbo un metro dentro al campo a sparare vincenti fin troppo facili da tutte le parti.

    Sarà costretto, come dice anche il buon Commentucci, a prendere più rischi e a giocare più vicino alla linea di fondo. Ma così facendo la metterà non già sul fisico e sulla concentrazione ma sulla tecnica, che è il terreno di caccia preferito di un certo svizzero di cui mi appresto a parlare..

    Seconda considerazione: il nuovo Federer, che ormai ha vinto tutto quel che doveva vincere e gioca a “braccio libero”, mi sembra un giocatore micidiale. Sbaglia meno, è tatticamente molto più intelligente del solito e giocare con lui si è fatto molto più difficile. A questo proposito penso anche che la partita di Madrid con Rafa sia stata abbastanza significativa, sicuramente più della finale di Amburgo di qualche anno fa dove Nadal non riusciva a stare in piedi. Si tira in ballo l’altura, la massacrante semifinale con Djokovic, i problemi fisici… Dandomi la personale sensazione che a questo punto Federer per batterlo realmente dovrebbe farlo su un campo in sabbia, sulle rive del mar Morto (sotto il livello del mare di qualche decina di metri) e saltando su una gamba sola!

    A parte gli scherzi, ho visto tutta la partita e mi è sembrato che Nadal corresse e tirasse, ma più che altro che Federer gli abbia nascosto la palla. Sarei decisamente curioso di vedere un match tra il miglior Rafa e l’attuale Roger. Purtroppo ho qualche dubbio sul fatto che Nadal possa tornare fortissimo, almeno con lo stile che aveva prima.

  30. Riccardo scrive:

    Nadal non riuscirà ad andare oltre i quarti di finale agli US OPEN, se non’è in “straordinarie” condizioni fisiche è un buon giocatore e nulla più.

  31. Avec Double Cordage scrive:

    complimenti per l’articolo gradevolissimo come al solito, mi è piaciuta particolarmente la citazione di Omero e la parte sull’aggiunta di spettacolarità del Tennis portata dall’apparizione di Nadal, probabilmente questa sarà ricordata per decenni come l’età dell’oro del tennis alla pari della mitica era Borg-McEnroe si parlerà dell’era Federer-Nadal o viceversa, senza di lui avremmo avuto un nuovo Laver plurimo vincitore di Grand Slam (quello vero e non solo quello della carriera) ma non questa magnificenza, peccato solo che il picco di Nadal sia avvenuto quando Federer si stava riprendendo dall mononucleosi, una finale olimpica con entrambi al massimo con un epilogo come la finale di Wimbledon avrebbe ulteriormente popolarizatto il tennis, ma è andata come è andata.

    @Stefano Grazia
    penso che quello che dici a riguardo del potenziamento muscolare possa valere per delle persone normali o sportivi della domenica ma non per delle “formula uno” del tennis, il corpo umano ha dei limiti (individualmente variabili, certo) e oltre quei limiti certe articolazioni non possono essere sollecitate in modo anomalo cronicamente. Il nostro corpo è ideato come mezzofondista/nuotatore ma non è ottimato per dei spostamenti laterali estremi e prolungati su di superfici con molto attrito, che sono proprio i punti di forza che fanno la differenza per il gioco di gente come Nadal e Monfils, che scivolano sul cemento come se fosse terra rossa, forse nemmeno il corpo di un Neanderthal costruito per lo sprint e la lotta potrebbe resistere a tali sollecitazioni senza risentirne nei tendini. Come sappiamo da Newton F=m x a ovvero Forza uguale massa per accellerazione, se vogliamo quindi diminuire la forza impressa sulle articolazioni e giunture senza modificare la tecnica (non eliminando scivoloni laterali in recupero sul cemento) e l’accellerazione dobbiamo diminuire la massa ovvero il peso, essendo un atleta essenzialmente privo di grasso l’unico modo per diminurlo di peso è quello di diminuirela massa muscolare non indispensabile, a meno che di non eliminare il cervello che pesa un bel pò ;)

    Penso che la prevalenza dei problemi di Nadal alle ginocchia provenga non da movimenti naturali di flessione del ginocchio per creare top spin ma dalle sollecitazioni laterali/trasversali e li non ci sono muscoli che potrebbero accogliere le forze impresse, la maggior parte delle forze in quella direzione trasversale viene ad incidere su cartilagini, tendini e ossa. Sensato quindi secondo me ridurre il peso se c’è la possibilità di veritcalizzare il gioco come Nadal ormai sa fare.

    Io penso che Nadal non sia spacciato, semplicemente si concentrerà più sui tronei del grande slam senza dannarsi l’anima per vincere Masters 1000 e ATP normali, un po’ come fa Federer, io penso che Nadal nei 4 tornei che contano lo rivedremo presto al vertice, forse con un gioco diverso, e forse lo vedremeo anche vincere una Masters Cup di fine anno, in fondo ha solo 23 e se d’ora in poi minimizza le sollecitazioni trasversali a ginocchia e caviglie non c’è ragione per la quale non possa continuare a giocare per altri 4 o 5 anni, ma probabilmente non rivedremo più il mostro del 2008.

    @Siglomane
    qualche piccolo problema ogni tanto anche Federer lo ha avuto, l’anno scorso aveva dei problemi alla schiena e quando perse il masters da Nalbandian mi sembra di ricordare che aveva un caviglia lesionata, ma certo hai ragione non è mai stato veramente fuori partita, persino con la mononucleosi è arrivato in semifinale all’ australian open. Però più che ad’un fisico d’accaio io mi riferirei allo stile di gioco per questo, lui non fa mai dei scivoloni alla Monfils o Cilic sul cemento, anche se certe demivoleè da fondo campo devono richiedere uno sforzo non da poco ma forse in quei casi prevalgono forze che possono essere accolte dalla muscolatura delle gambe e del tronco.

    @Marco
    forse un esempio per il depotenziamento c’è, il Roddick che è andato in finale allo scorso Wimbledon snellito dalla cura Stefanki, mi smebra quasi 10 kg in meno ma forse dico un sciocceza e i chili tolti sono molti di meno di 10. Ad ogni modo ha lasciato peso per essere più rapido, e poi forse certi muscoli delle braccie e spalle sono più utili per un gioco di recupero basato più sulle rotazioni che sulla velocità di palla che viene massimizzata prevalentemente dalla fluidità (scioltezza) del movimento che consente alla testa della racchetta di accellerare come una frusta, specialmente nel servizio (tramite la pronazione) e nel dritto (speciamente quello a presa eastern o un semi western più vicino alla eastern che alla western) e nel rovescio ad una mano che sono poi i colpi di Federer, che i suoi muscoli li deve quindi avere nelle gambe e nel tronco per creare spinta verso l’alto nel servizio che si trasferisce poi in accellerazione della testa della racchetta e in modo simile la spinta delle gambe nel dritto si traduce in spin.

  32. Avec Double Cordage scrive:

    d’accordissimo con Stefano sul fatto che considerare i colpi estremi ed arrotatissimi di Nadal dei difetti tecnici è assurdo, sono piuttosto delle armi improprie, e pesare che gioca con la sinistra essendo destro, penso che entro una decina di anni questo potrebbe fare scuola, e dallo scontro delle due scuole Nadal e Federer potrebbe scaturire una lotta dei titani

    per chi fosse interessato ho appena messo sul mio blog un pezzo sul circuito Challenger italiano e su quel pazzo di Koellerer, sarei interessato ai vostri commenti, per accedere al mio blog basta cliccare sul mio nome in blu qui sopra

  33. mirco 73 scrive:

    Articolo come al solito scritto in maniera impeccabile.. Visto il Nadal di questi tempi è logico che i dubbi sulla sua condizione fisica e sul suo tennis sorgano un pò ovunque. Il mancino però ci ha abituato a recuperi eccezzionali nel corso della sua carriera e sicuramente ci stupirà un altra volta. Per quanto concerne la perdità di peso, anche se non sono un medico e non vorrei dire fesserie, penso dipenda dalla necessità di diminuire i carichi sulle articolazioni di Nadal; un minor peso conseguenza di una minore muscolatura dovrebbero in teoria permettere di scaricare a terra meno potenza ossia meno pressione per centimetro quadrato sulle sue ginocchia consentendo un minor logoramento delle giunture e abbassando il rischio di infiammazione tendinea di cui il maiorchino soffre. ( la mia è ovviamente una valutazione intuitiva e se c’è qualcuno dotato di conoscenze mediche dopo essersi fatto due risate mi illumini ). Da questa premessa ne deriva che un Nadal con meno potenza dovrà per forza di cose variare il suo tennis diventando più aggressivo e attaccante da fondo campo di quanto non lo sia stato fino ad ora. La fase di attacco comporta rischi maggiori su ogni palla e quindi una maggiore probabilità di commettere errori gratuiti durante un match ma se Nadal vuole avere una lunga carriera , oltre ad una programmazione migliore, dovrà tendere ad accorciare sempre di più gli scambi per ridurre al minimo i rischi di una ricaduta, visto che è opinione unanime che i suoi guai fisici derivino in larga parte dal suo tipo di tennis basato su corsa , velocità, potenza e resistenza, accompagnato da una grandissima crescità tecnica e da una testa da numero 1. E’ alterttanto vero che Nadal a CINCI non aveva mai fatto meglio della semi e quindi competitivo lo è già, ma tutti quei gratuiti non li aveva mai commessi. Io resto comunque fiducioso.
    un saluto a tutti.

  34. flexible scrive:

    finalmente non concordo con Commentucci.
    L’analisi è buona ma poggiata su un lasso di tempo troppo breve. Con l’aggravante di essere tecnicamente ineccepibile. Tale autorità lo fa però scivolare nelle sabbie mobili delle analisi “proiettive”. Il tennis non è una foto, è un romanzo e spesso nelle pagine più buie si carica il riscatto. Sono davvero perplesso come dopo l’ultimo anno e mezzo in cui si è passati da “nadal farà lo Slam” “Nadal vincerà più Slam di Federer” “Federer è pronto alla pensione e perde apposta per non incontrare Nadal e Murray” “Marray è invincibile sul cemento 2\3″ eccetera nessuno che faccia mai mea culpa e invece di proiettare l’istantanea del momento nel futuro non si sieda in poltrona e cerchi di divinarlo o di goderselo sto futuro che ogni giorno non è più quello di una volta. Ovviamente questa filippica non è rivolta a Roberto ma all’immenso plotone di barbari che da mesi a questa parte hanno occupato il sito. Noto invece con gioia che forse per la prima volta mi trovo daccordo con i post, stranamente lungimiranti e di questo si deve ringraziare roberto perchè è dall’apertura che si determina il gioco…

  35. Safinator scrive:

    Io avrei tanto piacere che chi scrive che Nadal è finito smetta di parlare di tennis quando Rafa vincerà il prossimo Slam.
    Perchè lo vincerà.

  36. Nicola De Paola scrive:

    Tornerà e ci stupirà come ha sempre fatto (quindi non dovremmo più stupirci..). Gli serve solo tempo. In questi 2 tornei l’ho visto comunque bene e secondo me all’Australian Open prossimo sarà al 100%,forse anche prima. La classe era lì,insieme a lui e a tutti i suoi titoli. Certo che il dimagrimento è necessario quanto preoccupante,ma questo bisognerà verificarlo con più calma. Mi spiego: Rafa potrebbe perdere in potenza,ma se giocasse senza dolore e riducendo i rischi di ricadute sarebbe tutto sommato più che un vantaggio,o sbaglio? Infine volevo solo aggiungere che nelle ultime 2 stagioni sul cemento americano Nadal ha sempre giocato corto. Ne parlavamo proprio quì appassionatamente.
    Sono federeriano ma ammiro troppo questo ragazzo. Lo ammiro e lo temo,perchè è l’unico che ha la classe di Roger. Non sarà mai al suo livello perchè tra i due c’è troppa differenza tecnica. Fatto sta che batterà ancora molti record..

  37. Marco scrive:

    Avec Double Cordage: è vero che Roddick ha perso peso ma nella parte grassa(aveva la pancetta!!!) e non nella massa muscolare come Nadal!!!

  38. franco scrive:

    Sono più che convinto che Nadal vincerà alla grande gli US Open. Vedrete che tornerà ancora più forte di quello dello scorso anno.

  39. franco scrive:

    Condivido che Nadal batterà tutti i record del tennis moderno

  40. Monty Burns scrive:

    “Nadal è stato a lungo il più forte tatticamente e mentalmente, almeno alla pari con Federer tecnicamente, e inferiore (solo a Federer) sul piano fisico.”

    Ma qui siamo al teatro dell’assurdo! La storiella del Nadal scarso tecnicamente sarà anche una leggenda metropolitana, ma considerarlo alla pari di Federer è una simpatica follia. Quando si parla di “fisico” poi vorrei capire cosa si intende. Se consideriamo i 2 atleti nel pieno della loro giovinezza atletica - Nadal pre sosta e Federer 2003-2006 - lo spagnolo vince per distacco in potenza e resistenza (cosa che gli permette di essere anche più lucido nei punti più importanti); Federer reggeva forse il confronto nella velocità e nell’agilità. E per quanto riguarda la fragilità, ho i miei dubbi che sia un aggettivo accostabile a Rafa. Considerati gli stress a cui soppone il suo fisico da anni, è sorprendente che con il solo aiuto degli antiinfiammatori sia riuscito a tenere così a lungo. Nadal ha delle doti fisiche mostruose. E’ incredibilmente solido e pronto nei recuperi. Se Federer è giunto a 28 anni con pochi infortuni (caviglia e schiena) non è grazie alla resistenza del suo corpo, ma alla purezza biomeccanica del suo gesto. Se si escludono gli infortuni traumatici che possono capitare a tutti, la regola negli sport è la seguente: “Meglio ti muovi e meno ti farai male”. Ci sarà un motivo per cui il gomito del tennista è diffusissimo tra gli amatori e praticamente sconosciuto tra i professionisti.
    p.s.
    Rafa tornerà competitivo al 100%. Forse non a New York, ma sono convinto che prima della fine dell’anno lo vedremo al top.

  41. Danij66 scrive:

    Io aspetteri a dare un giudizio definitivo; ci sono ancora pochi elementi per fare una valutazione.

    I riscontri emersi dal torneo di Cincinnati ci danno un Nadal in crescita, con ancora un pò di ruggine (mentale), non completamente centrato sui colpi, ma che corre e recupera già come prima.

    C’è voluto uno dei migliori Djokovic (se non il migliore) degli ultimi 18 mesi per buttarlo fuori dal torneo.

    Nel primo set Nole ha giocato in maniera allucinante, e quando ha di questi momenti è in grado di suonare quasi tutti.

    Nel secondo hanno fatto partita quasi alla pari. Il match è girato sulla palla break salvata da Djokovic, che ha dovuto tirare 5 o 6 accelerazioni spaventose per portare a casa il punto.

    Se fossero andati al tie-break e magari al terzo non so chi avrebbe vinto, così come se fosse stato un match 3 su cinque (in prospettiva tornei dello Slam)

    Aspetterei almeno gli US OPEN per verificare se i limiti emersi dal suo rientro, sostanzialmente una minore profondità di palla, siano definitivi o dovuti semplicemente al periodo di assenza dalle competizioni.

    E’ già capitato anche al Nadal “TOP” di giocare corto, magari perchè stanco o in cattiva giornata.

    Siamo poi sicuri che, al di la delle dichiarazioni, ci sia stata questa grande perdita di peso? Consideriamo che la maglietta con la manica nasconde la parte superiore del braccio, che veniva messo invece in risalto dalla tenuta “smanicata”.
    Il bicipite non mi sembra mica tanto più piccolo di qualche mese fa.

  42. paolo78 scrive:

    @Danij66: qualche mese fa leggevo di una perdita di peso attorno ai 5-6 chili, non è cosa di oggi ma è frutto di un cambiamento delle metodologie di allenamento di Rafa sin dall’inizio dell’anno. A me guardandolo sembra chiaro che abbia perso un bel po’ di massa muscolare, non è solo il braccio ma anche i pettorali e le spalle. Del resto, se da un certo punto in poi smetti di lavorare coi pesi in un certo modo, è normale che succeda e probabilmente era davvero l’unica soluzione per permettere a Rafa di allungare la sua carriera.

    Sulla sua condizione attuale, anche a me sembra che se parliamo di mobilità, reattività e capacità di recupero Rafa sia già messo bene. Si muove bene e non sembra avere problemi sotto questo aspetto. Quello che gli manca è un po’ di potenza, profondità, pesantezza di palla. Peraltro mi sembra chiaro che nei sette match giocati dal rientro si siano visti miglioramenti evidenti, insomma contro Petzschner a Montreal ributtava di là la palla aspettando che il tedesco la mandasse in tribuna o sui teloni, mentre contro Berdych a Cincinnati io ho rivisto un gran bel Nadal.

    Certo, in entrambi i casi ha perso nettamente contro un top player, e in entrambi i casi ci ha perso soprattutto perchè non è quasi mai riuscito a prendere il comando e si è fatto costantemente aggredire (cosa che peraltro sui campi più veloci gli succedeva anche quando era il miglior Nadal, salvo poi nella maggior parte dei casi essere comunque in grado di ribaltare la situazione uscire vincente con le “sue” soluzioni anche da scambi di cui l’avversario aveva preso il controllo).

    Difficile dire quanto possa migliorare in una settimana, per me non è tra i primissimi favoriti per gli U.S.Open (prima di lui personalmente metto Federer, Murray e Roddick), ma molto dipende anche dal tabellone che avrà e da come riuscirà a migliorare il suo livello di gioco nel corso del torneo.

  43. Denis scrive:

    Una meraviglia di articolo e faccio i complimenti a Roberto Commentucci,me lo rileggerò più volte,davvero un’artista,
    se ne leggono pochi di post così e dobbiamo tutti renderne atto.
    Condivido a pieno tutto quanto scritto,non ho parole per controbattere a neanche una riga.
    Nadal finito?
    No,almeno sulla terra, ma vedremo un Nadal all’70% delle sue possibilità ,e sappiamo tutti che se Nadal non da il 110%, arriverà massimo in finale di un torneo.

  44. bila56 scrive:

    Non sono certo che nadal possa tornare ai livelli dell’anno scorso. la potenza e resistenza espressa nel 2008 sembra non accordarsi con il suo aattuale stato fisico (sensibile diminuzione della massa muscolare). Potrà sicuramente migliorare il suo livello attuale e risalire la classifica, vincendo anche degli slam, ma l’impressione che ho è che abbia perso parte delle caratterisitche che lo hanno imposto. se sarà bravo da sopperire con la tecnica all’evidente calo fisico, ripeto derti obiettivi sono alla sua portata, anche se il federer tranquillo ed a braccio sciolto di questo ultimo periodo sembra essere ancora inarrivabile.
    Comunque mi auguro da amante di questo sport di rivedere un nadal il più competittivo possibile

  45. antony scrive:

    Articolo sublime e perfetto dal punto di vista tecnico e… anzi da tutti i punti di vista.
    Per me Nadal non può diventare diverso tecnicamente e tatticamente da quello che è.
    Questi sforzi si pagano vedi Sergi Bruguera… notate qualche similitudine?

  46. SpiritInTheNight scrive:

    Non so come si faccia a sostenere che Nadal ricomincerà a giocare esattamente come prima. Avete letto l’articolo? Se l’avete letto, avrete certamente notato la documentata ed esauriente analisi tecnica sul perchè non-si-può (diciamo, date le leggi della fisica e la struttura del corpo umano) giocare come Nadal 2008, con una massa muscolare ridotta.

    Inoltre, se il problema sono le ginocchia, a Rafa proprio non-conviene fare una operazione tipo Australian Open, cioè correre come un pazzo sul duro per decine di ore. Il suo vecchio gioco era imperniato su un mix unico (e insostenibile, sembra) di rapidità ed esplosività. Se gli togli la rapidità si tramuta in Andreev, se gli togli l’esplosività diventa una specie di Ferrer.

    E’ possibilissimo che Nadal torni a vincere tornei dello Slam ed essere numero 1, ma dovrà farlo in un altro modo. Dovrà giocare un po’ più “alla Agassi”, di anticipo, avvicinarsi alla riga di fondo. E poi migliorare il servizio che nelle ultime apparizioni non era granchè.

  47. Gianpaolo scrive:

    Il post di Monty Burns mi sembra molto ben centrato: anche io penso che l’arsenale fisico-atletico di Nadal valga molto più di quello di Federer, perlomeno in potenza e resistenza. Chiaro che poi le sollecitazioni assurde, concentrate e prolungate (specie nel 2008), a cui Nadal ha sottoposto - e sottopone - le sue stanche membra possano essere stata la causa principale degli acciacchi di cui purtroppo soffre (che, per la verità, ormai mi pare chiaro siano cronici, o comunque periodici).
    Tuttavia, io non penso sia tanto il fisico (o la sua perfetta gestione o, negli anni, la pur saggia programmazione) a garantire longevità tennistica a Federer, quanto il suo stesso Tennis, macchina dal rendimento altissimo (cioè, in termini fisici, incredibilmente produttiva, che non produce dispersioni di energia né causa traumi). Il gesto di Federer è netto, lineare, non bitorzoluto, gibboso: un po’ come la nuotata di quell’interprete la cui classe cristallina è frutto di una naturale, innata predisposizione al nuoto - paragonata allo sforzo ferino di chi invece lo stile e lo “scivolamento” - lo swing - se li deve costruire pazientemente (con grande intelligenza e applicazione “tecnica” sia chiaro), allenandosi duramente… La tecnica ce l’hanno a mio avviso sia Federer sia Nadal: nel primo però essa si manifesta, innata, come “dono” a priori (a cui al massimo bisogna lavorare di cesello), nel secondo invece essa si rivela, altrettanto mirabilmente, soltanto come un “a posteriori”, artificio, costruzione, attraverso un esemplare lavoro di scalpello.
    Federer è per me pittore, Nadal scultore. Bisogna vedere se si ama di più la Madonna Sistina o il Discobolo di Mirone (anche se, in questo momento, Nadal mi pare più… un Galata Morente)…
    A parte gli scherzi, secondo me Nadal in ogni caso tornerà, ma a sprazzi. Credo vincerà ancora al Roland Garros, ma poco o nulla negli altri Slam. Mi sembra infatti terminato il periodo “aureo” in cui il suo straordinario potenziale fisico-atletico poteva sobbarcarsi il costo di ingenti conversioni e adattamenti tecnici (vedi i progressi annuali a Wimbledon o il successo all’Australian Open) senza inesorabilmente “sballare”.

  48. antony scrive:

    Ribadisco: Non si può anche se solo a 23 - 24 anni, cambiare radicalemte il tipo di gioco mantenendo lo stesso tipo di competitività quando alle spalle hai un back ground come quello di nadal.
    Agassi è durato tanto perchè anche lui non faticava quanto gli altri giocando perchè aveva una cosa:
    T A L E N T O.
    IMMENSO TALENTO e ha segnato il tennis di oggi e quello di sempre.
    Vedo Nadal e rivedo Jim Courier, Sergi Bruguera, Tomas Muster.
    Lo ripeto hanno un comune denominatore: IL CEDIMENTO FISICO

  49. federico scrive:

    Wilander nel 1998 ha fatto quello che Nadal ha fatto nel 2008, più o meno. Per me Nadal è un campionissimo, però è innegabile che nel 2008 abbia reso “sopra” il suo livello, comunque altissimo come confermano le stagioni precedenti. Sarei però stato contento tornasse. Anche se mi ha fatto piangere il Federer. Senza dimenticare che Nadal si è ritirato da n.1 atp.
    Per me può tornare competitivo insomma, difficile però che si riproponga sui livelli che lo hanno reso Leggenda.

  50. Riccardo scrive:

    @SpiritInTheNight
    Nadal non potrà mai avere il fantastico anticipo di Agassi, i riflessi ed il tempo di reazione non si imparano ne si insegnano. André riusciva a colpire la pallina con un anticipo tale da far tornare la palla in campo avversario in tempi incredibilmente brevi.
    Un giocatore non si può reinventare. Faccio un esempio: se Federer decidesse di giocare come un arrotino pressando e alternativamente facendo il tergicristallo sulla linea di fondo non vincerebbe più o comunque molto poco.
    L’unica possibilità che ha Nadal per tornare ad altissimi livelli è aumentare di nuovo la massa muscolare sui quadricipiti femorali e sui glutei. Senza quella potenza “inumana” lo spagnolo diventa uno dei tanti.

  51. chloe de lissier scrive:

    rafael nadal, dopo alcuni anni di dura sofferenza nel difficile mestiere di pescatore, l’anno scorso ha saputo mettere a frutto le sue fatiche ed è assurto al rango di armatore. novello niarchos, elegante e asciutto, avverte probabilmente il peso della nuova condizione nella quale vive. ora comincia ad apparire sofferente, svagato, meno combattivo: un uomo arrivato, ormai. e bruciato.
    peccato. quella sua forza disumana, quella sua concentrazione feroce, quella sua voglia costante di abbattere qualsiasi ostacolo mi avevano quasi conquistata.
    forse però mi è sfuggita la sottilissima strategia di federer: consentire a nadal di giungere al suo stesso rango e impoverirlo così di quelle virtù plebee che lo avevano reso dominatore. si sa, aristocratici si nasce. l’uomo del popolo che si imponesse fra loro pagherebbe un prezzo elevatissimo. quello che pagò masaniello, quello che fu richiesto a barry lindon. ecco, rafael nadal è il nuovo barry lindon.

  52. Pattx scrive:

    Nel 2008 qualcuno chiese a Federer cosa pensasse di Rafael Nadal. Egli, in tutta sincerità, rispose che Nadal stava giocando il miglior tennis della sua vita. Beh, se da una parte Federer non sa chi sia Freud, dall’altra la sa lunga in fatto di tennis! Federer comprese subito sia l’imbattibilità del momento di Nadal sia l’insostenibilità della stessa sul lungo periodo e così lo attese al varco, esattamente come tutti i suoi avversari, Nadal in primis, fecero con lui dal 2003 al 2007!
    Nadal ci ha abituati ad essere fisicamente superiore a tutti i giocatori ATP e, aggiungo io, da qui derivava la sua forza mentale coniugata ad un carattere coriaceo innato. In tutta onestà, spero che Nadal non torni al livello del 2008, non perchè sia una federiana convinta, ma perchè non gli auguro e non desidero che si rompa definitivamente (poi a Scanzi chi glielo spiega??!). Per lui ed i suoi fans inizia adesso il bello… con il fattore fisico in linea con gli altri giocatori ATP, adesso deve uscire il talento, la tecnica e la classe tanto decantata dai suoi fans… adesso è la prova del nove! Così come si sta delineando un nuovo Federer spero in un altrettanto nuovo Nadal, per un tennis di qualità di lungo periodo, senza l’inutile sacrificio di fisici troppo sollecitati, perchè il tennis non è questo!

  53. olm scrive:

    Mah, Nadal nel 2005 ha avuto una stagione strabiliante, quasi al livello del 2008, e non direi che il suo rovescio fosse male, basta riguardare la finale degli internazionali d’Italia. Il servizio non gli ha mai procurato punti direttamente, ma nessuno e’ mai stato in grado di attaccarlo. E per quanto riguarda le ginocchia, contro Soderling correva eccome. Infine, e’ assurdo confrontare Federer al RG (3 finali consecutivo) con Nadal all’USO (una semifinale). E’ ovvio che non parta favorito sul cemento, i suoi ultimi risultati sono in linea con la sua storia. Semmai e’ l’australian open che ha stupito. Io credo che per giocare come Nadal sia necessario trovare una energia nervosa eccezionale su ogni singolo colpo e che oggi sia un po’ scarico mentalmente. La sua parabola, a un livello piu’ alto assomiglia a quella di Wilander o di Hewitt. Detto questo gli auguro di ritrovare l’intensita’ mentale di cui ha bisogno.

  54. Nicola1985 scrive:

    l’articolo è ottimo…un solo appunto sull’anno 2004…rafa prima di operarsi ai piedi fece vincere alla spagna la coppa davis battendo roddick nel match decisivo…a 18 anni!!!

  55. +PSTN+ scrive:

    @MEW
    Credevo che, assurto a profeta che manco Nostradamus, saresti tornato soltanto allorché anche il terzo tassello della tua opera divinatoria, ancorché il più duro, si sarebbe unito agli altri due con un laconico quanto eloquente: “Io l’avevo detto” per poi ritornare sulla cima per cogitare la prossima profezia sul destino dell’umanità.

  56. Elio scrive:

    Pur essendo federeriano (e quindi molto soddisfatto al momento), il commento e le previsioni di Marcellus Edberg Wallace mi “spaventano”. Nadal rischierà di uscire contro qualche sparapalle lungo il percorso nei primi turni dello US OPEN. Ma se supererà questi ostacoli secondo me andrà avanti fino alla fine e plausibilmente fino a uno scontro con Federer. E non perchè sarà oggettivamente tornato superiore ai suoi eventuali avversari, ma perchè sarà talmente alta la voglia e la furia con cui giocherà questo torneo che darà il 200% e riuscirà a farcela in qualche modo (prevedo miracoli su miracoli che provocheranno ripetuti crolli psicologici nei suoi avversari).
    Arrivati dunque a uno scontro con Federer, come sempre le chance di vincere le ha eccome. Ma non per via del solito adattamento tecnico del suo gioco a quello di Roger…questo non penso sia un problema visto che al momento Roger gli è TROPPO superiore. Ma in caso (come sempre) per via dell’insicurezza che potrebbe attanagliare lo svizzero. Io uno scontro tra i due me lo augurerei caldamente sperando che Roger giochi libero e rilassato…e se lo farà NON IMPORTA COME GIOCHI RAFA, a furia di pallate gli farebbe i ricami nel completino. Ma chissà se e quando avremo l’opportunità di vedere Roger sfoggiare al 100% le potenzialità del suo tennis in una semifinale/finale Slam con Rafa (un pò come ha fatto a Madrid che di certo era una circostanza meno rilevante).

  57. stefano grazia scrive:

    che buffo pero’,Roberto: ritrovandomi ieri a vedere l’orrido Troy con Brad Pitt ed essendomi invece appassionato in questi mesi ad alcuni romanzi e saggi sulla guerra di Troia (fra tutti il migliore ancorche’ ancora incompiuto e’ un’opera a fumetti The Bronze Age di Eric Shanower,incredibile quanto a documentazione…), mi ero ritrovato a riflettere sul fatto che da piccolo ho sempre preferito come eroe Odisseo ad Achille, che mi era sempre sembrato un ragazzino indisponente o troppo perfettino, vanesio e poi…troppo comodo, sei invulnerabile e immortale…Meglio l’umanita’ di Ettore. La tragicita’ di Achille l’ho recuperata poi, con la maturita’ e sembrerebbe quasi un percorso inverso a quello dei piu’. Ma forse anche nello sportmi comporto a livello epidermico nella stessa maniera finendo per preferire ai belli e invincibili i beautiful losers : da Zilioli e Baronchelli all’Olanda di Cruyiff e Neskens e,nel tennis, ai Connors e Agassi. Fino a Federer che pero’ tutto mi e’ sempre sembrato fuorche’ achille. E infatti e’ giusta la similitudine con Nadal sicuramente piu’ epico e guerriero di Federer (che tutt’al piu’ potrebbe sembrare un Lancillotto). Ma,rimanendo ad Omero, forse e’ per questo che nel mio subconscio continuo a preferire chi potrebbe essere l’Odisseo della situazione: Andy Murray.

  58. ricky scrive:

    Andando oltre la prosa di alcuni commenti mirati più a piacersi che ad altro vorrei porre un quesito che mi sorge leggendo spesso considerazioni sulle doti atletiche di Nadal. Molti ritengono che Nadal senza condizione atletica ottimale sia un giocatore normale ed allora vi domando: c’è forse qualche giocatore, che al giorno d’oggi può permettersi il lusso di non essere in forma per vincere degli Slam e dei Master 1000? C’è qualcuno che può non prescindere dal suo stato di forma?

  59. patroclo scrive:

    Il confronto Federer-Nadal al momento non regge. Non solo perchè Federer ha vinto 15 slam e Nadal 6, ma anche perchè il primo ha 28 anni (e comunque ancora all’apice della carriera) e Nadal 23 (e quindi con tante incognite). Può darsi anche Nadal a fine carriera riesca a mettere in discussione alcuni dei record frantumati dallo svizzero (questa è la bellezza dello sport). Anche io come Stefano Grazia a qualcun altro sostengo da tempo che Federer è un fenomeno fisico almeno quanto Nadal, è velocissimo, coordinato e resistente, muscolarmente possente. Però il merito (e qui non c’entra madre natura) di Federer, come messo in evidenza da alcuni, è che lui negli appuntamenti importanti sa prepararsi come nessun altro sa fare. Nadal è l’esatto opposto: per lui è quasi ugualmente importante vincere barcellona o il RG. Tecnicamente ritengo che Federer sia superiore a Nadal, ma non come pensano alcuni tifosi dello svizzero, i due non sono così distanti dal punto di vista meramente tecnico. Nadal però ha il grosso vantaggio di essere mancino. Infine sul questione se Nadal sia un giocatore finito o meno, mi sento di essere più categorico: sono certo che vincerà ancora molto anche a livello di slam.

  60. Roberto Commentucci scrive:

    Grazie a tutti, di cuore, per i commenti e per i complimenti.

    A Stefano: in similitudini omeriche mi ero già lanciato, incautamente, in un articolo su Tsonga, che trovi qui:

    http://ubitennis.quotidianonet.ilsole24ore.com/2009/02/24/153779-tsonga_quando_vince_coraggio.shtml

    Ricapitolando, e continuando il giochetto estivo, a mio avviso l’Epos del tennis maschile attuale è così composto:

    Federer: ecco Narciso. Si specchia beato nella sua bellezza, non tollera intromissioni nel suo “one man show”, ma non sempre riesce a gettare lo specchio per impugnare la spada.

    Nadal: beh, Rafa è indubbiamente un Achille. Si esalta nella pugna più cruenta, è spietato e ha una incrollabile fiducia in se stesso. Morirà (sportivamente) giovane, le ginocchia al posto del tallone.

    Murray: ed ecco l’Ulisse dal multiforme ingegno. Intelligente, determinato. Insuperabile tessitore di inganni, con le sue subdole variazioni, i suoi beffardi ricami, i suoi ambigui cambi di ritmo.

    Del Potro: il gigantesco Aiace Telamonio. Lui ha poche idee, ma chiare. Picchia, e picchia forte, con laa sua pesantissima ascia bipenne. Gli hanno detto di combattere, e obbedisce. Ma è un gigante buono, e si commuove come un bambino per la sorte dei piccoli troiani.

    Djokovic: il re Agamennone. Gli atteggiamenti vagamente duceschi, il formidabile nazionalismo, l’acquisto del torneo Atp di Belgrado, la costruzione di un tennis center in Serbia, ne fanno un formidabile imperialista. In questa similitudine stona un pò la sua vena istrionica (Agamennone era serioso) ma non si può avere tutto…

    Tsonga: Ecco a voi il gigantesco Ettore. Non un figlio di dei, non un predestinato, ma un uomo, figlio di uomini. Con la sua umanità, i suoi difetti, le sue umane debolezze. Consapevole di essere destinato alla sconfitta. Ma da sempre, il più amato di tutti gli Eroi.

    Su, non sghignazzate…

    Si fa per giocare :)

  61. John Doe scrive:

    Nadal sarà ancora protagonista ad alti livelli, questo è sicuro. Ma non potrà più tornare quello schiacciasassi disumano della scorsa stagione, e lui è il primo a saperlo. Un altro paio di RG, forse ancora un Wimbledon, sono alla sua portata. Slam sul cemento non credo ne vincerà più.
    Nadal è un grandissimo campione sul campo ma lo è molto meno nella gestione della sua carriera, l’idea di essere invincibile e indistruttibile, di poter vincere sempre e su tutte le superfici, lo hanno portato quasi alla rovina. Si fosse gestito in maniera più oculata avrebbe potuto tranquillamente vincere 7/8 Roland Garros di fila e 3 o 4 Wimbledon.

  62. rafarulez scrive:

    Bravo Commentucci, ottimo articolo e per niente di parte, nonostante lei sia apertamente un tifoso di Federer, al quale vanno tutti i miei complimenti per il tennis sublime che ha espresso a Cincinnati e per la ritrovata posizione da n°1 del seeding. Due appunti, la profondità di palla di Nadal non è detto che sia ormai un lontano ricordo, perchè riacquistando la condizione fisica Rafa potrebbe benissimo ritrovare anche quella. Quindi la sua non puo’ essere affatto una certezza al momento, ma soltanto un’ipotesi, perchè Rafa in questi due Masters1000 ha fatto un lavoro di preparazione, visto che aveva 70 gg. di completa inattività alle spalle e solo qualche gg. di allenamento sulle gambe. Sarebbe difficile per chiunque giocare a 5 cm. dalla riga di fondo in queste condizioni, non solo per Nadal. Il secondo appunto è sul Grande Slam : da tifoso di Nadal non mi sono mai espresso convinto in tal senso, anzi ho sempre avuto forti dubbi, perchè è un’impresa che nel tennis moderno sarà molto difficile per chiunque, anche per Federer. Mentre ricordo benissimo che dopo lo UsOpen 2008 e la conseguente vittoria di un Federer allo sbando per tutta la stagione, lei pronostico’ un Grande Slam per lo svizzero in questo 2009… eh, eh.. Pero’ vabbè, c’è da dire che in fondo lei è stato abbastanza preciso, forse un po’ troppo tifoso, ma quello chi non lo è ?

  63. rafarulez scrive:

    Ah, un altro appunto.
    La foto che presenta l’articolo è di cattivo gusto.

  64. chloe de lissier scrive:

    e giochiamo. partiamo dall’ultimo.
    tsonga non ha niente di ettore, anzi gli è inversamente proporzionale. il vero narciso è lui.
    djokovic può fare la parte di agamennone, come del potro quella di aiace telamonio.
    murray mi pare più adatto a rappresentare hypnos. se michael jackson avesse amato il tennis non avrebbe più avuto bisogno di sonniferi: sarebbe bastato un set di murray a sera.
    nadal mi pare un achille di pasta frolla. è più adatto al ruolo di giapeto.
    federer, infine. confonderlo con tsonga è veramente sacrilego. federer è zeus. punto e basta.

  65. LucaGE scrive:

    Lo vedo male…Chi, avendo limitato talento tecnico, va oltre i suoi limiti con il sacrificio, il fisico, la mente, prima si supera e poi scoppia…Mi sembra di rivedere Wilander dopo gli Us Open 88…Non so neanche se vincerà ancora uno slam, ho dei dubbi…Perchè Federer dura? Perchè ha talento…Ne avevano ben più di lui alcuni altri 20 anni fa, ma a differenza sua, avevano anche gli avversari…Ecco perchè, piaccia o non piaccia ai suoi ottusi tifosi, è ben lungi dall’essere il migliore di sempre…ll più fortunato della storia, quello sì…Nadal è un nobile operaio, tornato alla catena di montaggio…

  66. SpiritInTheNight scrive:

    Eh no ragazzi, mi stuzzicate sulla mitologia greca!!

    Del Potro-Aiace mi sembra un buon accostamento. Djokovic-Agamennone può andar bene.. Dissento completamente su Nadal-Achille. Se ricordate, Achille è un guerriero straordinario, ma è alquanto lunatico, incazzoso, a tratti depresso e nichilista, mentre Rafa è uno che si allena duro tutti i giorni e fa le cose con più criterio di quanto non si possa pensare. Secondo me Achille è più compatibile con Safin, e Nadal è il vero Ulisse.

    Chi pensa che Ulisse fosse un tipo che non usava la mano pesante si rilegga la scena del duello coi Proci nella reggia di Itaca.

    Murray, non so… Forse è più il tipo che viene spedito da Ulisse a raccontare ai troiani che gli achei se ne sono andati e hanno lasciato in dono il cavallo, non mi sovviene come si chiama.

    In quanto a Roger, a me personalmente veniva in mente il cretese Merione, abile con tutte le armi, ma probabilmente è un personaggio troppo secondario. Dunque ripiegherei sul dio Apollo! :D

  67. SpiritInTheNight scrive:

    Ah sì, ragazzi, dimenticavo, mi meraviglio di voi. Ettore è Roddick.

  68. theresa scrive:

    Se non dovesse riuscire a modificare il suo gioco e riadattarlo alle nuove esigenze,e badate io sono convinta che ci riuscirà,ha tutti i mezzi per poterlo fare,oltre alla sua proverbiale tenacia e resistenza,Rafa è anche un genialissimo gemelli,duttile ed eclettico,figuriamoci che da giocatore destrorso è diventato mancino,dicevo che se proprio non ci dovesse riuscire,allora fossi in lui mi ripiglierei i miei bei muscoli tosti,ne metterei sù anche più di prima,e tornerei a dominare,magari solo per 1 o 2 anni,piuttosto che precipitare dall’olimpo e cadere fra gli umani.Mi aspetto qualsiasi impresa da uno come lui che deve per forza vincere:Rafaelito è un Narciso ma di quelli…..

  69. chloe de lissier scrive:

    lucage, desidero proporti una riflessione, pur sapendo bene che ognuno di noi comprende ciò che è disposto a intendere. è vero, roger federer è assai fortunato, non fosse altro per il talento che si ritrova. può darsi anche che i suoi avversari siano poca cosa rispetto a quelli con i quali si sono dovuti misurare campioni di epoche diverse. ma non potrebbe anche essere che sia proprio lo smisurato talento di federer ad annichilire tennisti che valgono molto più di quanto appaia proprio perché debbono confrontarsi con un “mostro” del genere?
    se non ci fosse stato federer, probabilmente gli incontri fra safin, roddick, hewitt, nalbandian, nadal, murray, djokovic, del potro, sarebbero apparsi molto più “epici” di quanto non sembrino. proprio perché il metro con cui debbono misurarsi è in realtà un chilometro.

  70. Mauro da Roma scrive:

    Meraviglioso articolo. Nient’altro da dire.

  71. marco scrive:

    premetto che sono un amante di roger grande uomo sul campo e fuori, lo amo tanto che non posso vedere in diretta le sue partite, ma auguro a nadal di rimettersi presto, certo che il fatto che sia dimagrito tantissimo mi lascia pensare …che dire apettiamo e vedremo………..non manca molto per il primo esame…fichissime le similtudini con l’iliade..

  72. Venzurelli scrive:

    Caro Scanagatta, in un analisi in alcuni punti impeccabile descrivi in maniera COMPLETAMENTE ERRATA 2 COSE:
    -Nadal ha sempre giocato un tennis che alternava colpi a metà campo con altri più profondi.
    Le sue capacità fisiche da te (mi permetto di darti del tu) in modo minuzioso descritte, gli permettevano di supplire ad un gioco che dalla parte del dritto era molto più muscolare che tecnico, e mi permetto di dire, sopravvalutato.
    Con le palline e le racchette di 10 anni fa un gioco così arrotato non sarebbe possibile, e costringerebbe Rafa a fare una cosa che non sa fare: attaccare la palla in modo piatto, pieno, violento.
    Cosa che sa fare invece molto bene, stranamente, con il rovescio, eccezionale soprattutto d’incontro. Puristicamente parlando, l’unico colpo di VERO TENNIS che Nadal ha.

    Se mi è permesso,voglio postare qualche link per dare un’idea..
    http://www.youtube.com/watch?v=vCQc3IPxP1c finale Wimb 2008
    I dritti di Nadal, anche quando serve o ha in mano la situazione, non sono affatto sempre vicino alla riga di fondo, e questo è il miglior Nadal…
    Notare in particolare al minuto 1′34”.
    Su una palla a metacampo, debolmente rimandata da Federer, gioca un colpo DENTRO LA LINEA DEL SERVIZIO!!!
    Che passa sì e no un metro e mezzo sopra la rete…

    Secondo me questo NON E’ TENNIS E NON DOVREBBE ESISTERE, e quì si arriva alla seconda cosa che nn condivido…

    Dire che Nadal è stata una ricchezza per il tennis secondo me è una bestemmia sportiva!!!
    Nadal è una manna per il tennis business, ma un cancro per il tennis come tecnica, come gioco! Per un sacco di motivi: ha contribuito a trasformare uno sport in una disciplina dove la resistenza fisica conta quasi come il talento, in un mondo già piagato dal doping, sta contribuendo a far giocare un tennis uguale su tutte le superfici, dove prevale chi riesce a non essere sfondato perchè è abile a fare “maratennis”, su chi è un attaccante.. E questo anche sul cemento, non basta aver rovinato Wimbledon dove si vede un attacco a rete ogni 47 game…
    Sembra di fare 10 messi su terra battuta!!!
    NON CI RENDIAMO CONTO DI COSA VUOL DIRE FEDERER, CHE BENEDIZIONE E’ PER NOI!!!
    Se ci fosse solo lo spagnolo avremmo una generazione di giovani arrotini che cresce facendo passare la palla 2 metri sopra la riga non sbagliando mai correndo come dei disperati stando 2 metri fuori dalla riga di fondo a picchiare…
    E QUESTO NON E’ IL TENNIS CHE VOGLIAMO VEDERE SU CEMENTO E ERBA!!!

  73. enzo cherici scrive:

    Caro Verzurelli, in un commento in alcuni punti impeccabile, descrivi in maniera COMPLETAMENTE ERRATA 1 COSA: il pezzo è di Commentucci e non di Scanagatta ;-)

  74. simon scrive:

    Faccio i compliementi a Commentucci per l’articolo ben scritto e argomentato a dovere. Aprezzo moltissimo i post che sono stati scritti e che sottolineano ancora una volta la grande differenza che c’e’ tra blog e sito.

    Sono convinto che Nadal tornera’ in condizione ottimale e vincera’ altri tornei importanti, soprattutto sulla terra, ma non credo che si possa ripresentare allo stesso livello di prima. Nadal ha dominato il tennis tra l’aprile 2008 e l’aprile 2009. In questo periodo ha avuto solo un periodo di calo che va dall’Us Open passa per il MS 1000 di Madrid fino a Parigi Bercy dove si e’ ritirato contro Davydenko, per un infortunio che non gli ha permesso di prendere parte alla Master Cup di Shangai.

    Gli sforzi necessari per raggiungere questi risultati si sono tradotti gia’ con l’inizio della stagione sul rosso con dei problemi alle ginocchia, che hanno inciso notevolemente sul suo gioco. Spesso la sua palla rimbalzava prima della meta’ campo e quando spingeva con entrambi i colpi da fondo era diventato molto piu’ falloso. Dopo lo shock della sconfitta contro Soderling al RG, e la decisione di non difendere il titolo a Wimbledon, Nadal e’ tornato al Master 1000 di Monteal vistosamente dimagrito. Ha perso una parte importante della sua massa muscolare, e non e’ il nuovo completo della nike a dare questa impressione.

    Il suo gioco oltre ovviamente di disporre di una tecnica eccezionale, perche’ nessuno vince tanto quanto ha vinto Nadal senza avere un’ottima base tecnica, si basa soprattutto sulla sua condizione fisica. Piu’ di altri giocatori Nadal non puo’ prescindere dall’essere a posto fisicamente. Per imprimere quelle rotazioni alla palla e dare quella profondita’ anche nelle situazioni piu’ difficile, la sua condizione fisica deve essere ottimale, non si puo’permettere di arrivare in ritardo troppo frequentemente perche’ quando il suo gioco non e’ efficace al 100% come in questi casi, la conseguenza e’ quella di perdere troppo campo anche per uno come lui.

    Le condizioni fisiche di Nadal in questi due master 1000 pre-Us Open sono apparse abbastanza buone, la corsa non sembrava certo quella di uno che avesse ancora dei dolori lancinanti alle ginocchia. Quello che invece ha colpito maggiormente in negativo e’ stata la posizione di Nadal sul campo. Sembrava il Nadal che sul veloce quando incontrava un Blake od uno Youzhny andava in serie difficolta’. Molto lontano dalla linea di fondo campo durante il palleggio, anche in risposta e’ sembrato quello old-fashion, aspettando le seconde di servizio tre metri dietro la linea di fondo. Questa involuzione tattica ha la sua causa nella nuova struttura del suo fisico. Un campione come lo spagnolo a 23 anni non puo’ cambiare certo le sue caratteristiche, che rimarrano sempre quelle di un campione dotato di tanta corsa che punta molto sul pressing da fondo campo, che con il passare degli anni ha imparato a tramutare in una proiezione offensiva. Le sue caratteristiche di gioco non sembrano pero’ adattarsi al suo nuovo fisico per il quale perde rotazione, pesantezza di palla e profondita’. Ovviamente con la ritrovata condizionone fisica che migliorera’ sicuramente in queste settimane, visto che viene da uno stop di due mesi, Nadal potra’ tornare ad altissimi livelli, ma non sembra essere in grado nuovamente di portare alla loro massima espressione quelle caratteristiche che lo hanno fatto diventare il fenomeno che e’. Detto questo affermare che la carriera di Nadal sia finita, oppure in una parobola discendente irreversibile, e’ decisamente azzardato. Gia’ con Federer dopo la sconfitta di Wimbledon e ancor piu’ dopo quella agli Australian Open si era chiesto il pensionamento anticipato, non incorriamo nello stesso errore anche con Nadal, la caratteristica prima di questi fenomeni e’ proprio quella di non morire mai.

  75. Ubaldo Scanagatta scrive:

    cavolo, caro enzo cherici, visti tutti i (meritati) complimenti che ha ricevuto Roberto Commentucci per questo pezzo epico…non potevi startene zitto e far credere almeno al sig.Verzurelli che l’avevo scritto io? Vabbè pazienza, cercherò di darmi da fare in futuro. Oggi come oggi, mi sembra…il mio principale merito è stato quello… di aver “scoperto” e lanciato Commentucci come scrittore di tennis (e se permettete anche tanti altri ottimi collaboratori, incluso _ e lo cito perchè è uno degli ultimi arrivati e perchè a mio avviso il suo pezzo sul “matto” Koellerer a mio avviso è completo, fatto benissimo e corredato da mille dettagli, video etc _ Livio Costarella).
    Sta accadendo che parecchi allievi _ non ne cito altri perchè non vorrei creare gelosie interne _ stanno superando i maestri…(a giudicare dalle critiche che ci piovono addosso… Rino Tommasi e il sottoscritto ormai sono …giornalisti dilettanti!). La precisione con cui _ faccio un’eccezione _ Giorgio Spalluto ha spiegato in questi giorni come funzionano le classifiche Wta, i vari scenari che riguardano Flavia Pennetta, prima di diventare top-ten e ora per restarci, con l’US open alle viste, non l’ho riscontrata in alcun altro sito o foglio stampato. Credo che stiamo dimostrando di esser diventati una discreta macchina organizzativa. Ogni giornata è coperta (anche ad agosto, anche a ferragosto) da più persone, ciascuna con i propri compiti e nelle più svariate fasce orarie, la competenza tecnica e giornalistica di molti sta crescendo giorno dopo giorno (ve l’assicuro io che ricordo i primi pezzi di alcuni collaboratori e oggi vedo come scrivono uno o due anni dopo), e mi piace il fatto che chiunque scrive si impegna al massimo per fornire un articolo di qualità, ben documentato, e talvolta anche illustrato. Anche nei titoli stiamo pian piano migliorando, le flash sono continuamente aggiornate, …purtroppo abbiamo perso qualche traduttore per strada, ed è un peccato, perchè ogni giorno almeno un pezzo della rassegna internazionale meriterebbe di venir pubblicato sulla home page italiana. E all’US Open avremo tante interviste che ci piacerebbe poter far leggere anche a chi legge solo italiano. Le avremo in lingua originale due minuti dopo che saranno finite a New York e questo è un altro servizio unico di Ubitennis. Avrei bisogno anche di trovare, anche per lo sviluppo di alcune idee grafiche che riguarderanno i publiredazionali di prossima uscita, uno o più art-director grafici che possano proseguire l’opera così ben avviata da Francesco Grigori di Bene che ha sempre più impegni e da solo non può affrontare più tutte le scadenze che si possono proporre. Idem un SEO (cioè uno che sappia muoversi nel modo più efficace nel mondo di internet, nelle opportunità che può offrire Google muovendosi in un certo modo, e ciò per aiutarci a ottimizzare sempre più e meglio i nostri sforzi collettivi). Sarei interessato qui (non so perchè io abbia cominciato scriverne in questo frangente senza dedicargli un argomento apposito…ma lo farò) anche a costituire una task force per vendere un po’ di spazi pubbblicitari che ci consentano di affrontare sempre più in forze le trasferte tennistiche più importanti. Andremo in quattro all’US Open, Spalluto, Nizzero, Piva ed io (più Tommasi)_ mentre nessun altro sito, compreso quello federale avrà nessuno, e anche giornali nazionali molto importanti non avranno un inviato _ ma ci sono anche i due Masters Atp e Wta finali da coprire e a gennaio l’open d’Australia. Recuperare i fondi necessari per potersi organizzare sempre meglio non dovrebbe essere impossibile grazie alle 250.000 visite che abbiamo ogni mese, al milione e 200.000 pagine visualizzate, ma nessuna concessionaria è in grado di vendere spazi su un sito così specializzato _ va conosciuto bene il prodotto tennis, le sue caratteristiche stagionali, i tornei nei quali aumenta l’interesse e il seguito, le aziende e i loro testimonial…e allora la forza vendita (otto persone secondo me sono più che sufficienti e abbiamo già una corposa mailing di aziende da contattare con tutti i riferimenti) non possiamo che tentare di svilupparla al nostro interno. Con alcuni dei nostri collaboratori che si sono dichiarati disponibili, ma anche con altri che (se si faranno vivi scrivendo alla mia mail ubaldoscanagatta@yahoo.it ) di cui esaminerò eventuali proposte, esperienze, ambizioni, e curricula. E’ allo studio un sistema di incentivi anche economici, diversi a seconda del grado di esperienza di chi si proporrà. Tutti argomenti sui quai tornerò. Sorry sono finito completamente fuori topic…la colpa è tutta di Enzo Cherici (che non a caso è uno dei miei più stimati collaboratori, nonchè l’estensore, fra l’altro della rubrica settimanale “Montagne Russe, chi sale e chi scende”)! Approfittate di questo spazio anche _ ormai che off-topi ci sono finito io e spero che il bravissimo Roberto non si offenda per l’invasione e la …prevaricazione _ per segnalarci tutte le cose che non vi piacciono o i servizi che vorreste veder implementati…o che voi stessi vorreste seguire. saluti a tutti ubaldo

  76. Giovanni da Roussillon scrive:

    Guarda Marcellus, Roger Federer non si è spinto fino a vincere in Canada per via della minaccia che proferisti. Poi, convintosi a ragione di averla fatta franca, di punto in bianco, ha assestato il colpaccio dell’ “ersatz” in tua absentia (quanto meno di velleità). Ti invito cortesemente a non azzardare pronostici avventati. Ne può andare della tua licenza di “menatore” libero dei primi per la classe [e per le classifiche].

    _____________
    Sui campi non lontani dai laghi prediletti da Glenn Gould, vi è chi si può ben concedere qualche sfizio nella forma di allenamento semplice tra un torneo dello Slam e il seguente.

  77. Giovanni da Roussillon scrive:

    Mi diletto a completare dall’interruzione: “… ove incontra LucaGE incatenato dai ricordi.”

  78. stefan scrive:

    in attesa fervida del top player che faccia bene a tutto il tennis italiano complimenti a Ubaldo e all’implementato staff x il grosso sviluppo del sito,spero di leggere in futuro sempre + articoli magari di contorno ma interessanti tipo quello su kollerer e sempre meno post di lettori che indossano il paraocchi e litigano su federer e soci …………francamente hanno stufato,molti sono ridicoli e non se ne rendono conto.grazie

  79. stefano grazia scrive:

    VERZURELLI secondo me e’ il tipo che, se fosse un coach,e magari lo e’, e si fosse ritrovato con uno come Nadal (o prima di lui Borg o Agassi) li avrebbe rispediti a casa giudicandoli inadatti al tennis…

  80. chloe de lissier scrive:

    caro enzo cherici, giusto notare che l’autore dell’articolo si chiama commentucci e non scanagatta. proprio per questo, sarebbe stato però opportuno che tu avessi chiamato venzurelli con il suo nome, anziché verzurelli.
    per il resto concordo con l’impeccabilità di alcune considerazioni di venzurelli.

  81. chloe de lissier scrive:

    “l’implementato staff”, “il grosso sviluppo del sito”, “lettori che indossano il paraocchi”. e sarebbero quelli che “litigano su federer e soci” a essere ridicoli? neanche ettore petrolini avrebbe concepito una gag del genere.

  82. Safinator scrive:

    “se non ci fosse stato federer, probabilmente gli incontri fra safin, roddick, hewitt, nalbandian, nadal, murray, djokovic, del potro, sarebbero apparsi molto più “epici” di quanto non sembrino. proprio perché il metro con cui debbono misurarsi è in realtà un chilometro”

    Stampatevelo in testa e smettetela di ammorbarci con certi deliri,grazie.

  83. andrew scrive:

    Per come conosco Nadal (e non lo conosco), secondo me, ha ri-programmato la stagione dopo l’infortunio per andare a prendersi l’US Open, strappandolo dalle grinfie del mio idolo Roger…

    Se non trova Del Potro o Tsonga in sessione serale, ci sono buone possibilità per lui…

  84. venzurelli scrive:

    -@ COMMENTUCCI: mi scuso per non aver riconosciuto a te i “diritti intellettuali” di quello che è un bell’articolo, nonostante le 2 cose che a mio avviso non hai correttamente descritto…

    -ringrazio “chloe de lissier”, il mio nick è venzurelli, con la “n”, non sono un amante delle verdure… :)

    -@ stefano grazia: se fossi stato il coach di Nadal, avrei sfruttato la sua predisposizione ad imparare velocemente insegnandogli molte più cose di quelle che attualmente fa, a cominciare dal giocare un tennis d’attacco, piatto di cui, in particolare dalla parte del dritto, è assolutamente carente.
    Avrebe avuto qualche anno di carriera in più.

  85. stefan scrive:

    “gentile” chloe ho espresso un parere personale da semplice lettore,stop.se non è d’accordo pazienza,magari qualcun’altro lo è non si puo essere in sintonia con tutti..

  86. +PSTN+ scrive:

    @Ubaldo Scanagatta
    Io vorrei semplicemente vedere implementata la data e l’ora (che può servire anche quella) accanto all’articolo come fa in automatico il blog.
    Non mi sembra di chiedere molto. So che sulla piattaforma siete più legati avendo meno autonomia operativa rispetto al blog, eppure inserirla “a mano” è possibile se l’implementazione non si può fare.

    Ciò faciliterebbe, forse, anche nelle ricerche d’archivio e, ad ogni modo, mi sembra più ordinato e chiaro un sito che presenta gli articoli datati.

    Poi, ok, che si possa dedurre dalla dagli eventuali commenti, ma se l’articolo ne è sprovvisto, ciò non è possibile e comunque non mi sembra di chiedere niente di che.

    Grazie dell’attenzione

  87. SpiritInTheNight scrive:

    @Verzurelli: guarda, parzialmente condivido, nel senso che il tennis che preferisco è certamente quello tecnico e non quello basato prevalentemente sul fisico.

    Però mi permetto di fare una considerazione.. Le regole del gioco del tennis dicono che si gioca su un campo di x dimensioni con una rete in mezzo, 2 giocatori (o 4 nel doppio aborrito dal buon Rino ;) ), ciascuno con una racchetta per buttare di là la palla. Non si dice da nessuna parte che si debba giocare il rovescio in back o colpi piatti piuttosto che pallettoni arrotati o anche al limite pallonetti da tamburello sulla spiaggia.

    Quindi, io non darei a Nadal del “cancro del gioco”, perchè è nel suo pieno diritto fare quello che fa. Non c’è niente di sleale nel tentare di giocare di fisico. Piuttosto, secondo gli ammiratori del gioco tecnico, come me e te, ciò che dovrebbe accadere è che dei giocatori più tecnici dovrebbero essere superiori a quelli meno tecnici. Altrimenti, forse, semplicemente avremmo torto!

    Comunque ci si può consolare perchè quello che è successo qualche giorno fa è che il giocatore più tecnico e “vintage” che ci sia tra i primi ha letteralmente preso a pallate due onesti rappresentanti del tennis postmoderno, ovverosia Murray e Djokovic.. E in quanto a Nadal, è possibile che si sia “confutato” da solo mostrando che il suo tipo di gioco non è sostenibile a livello fisico. Ma non si può invocare la squalifica a priori, per “mancanza di requisiti estetici”.

  88. SpiritInTheNight scrive:

    Ah, scusa, VeNzurelli. Mea culpa :D

  89. chloe de lissier scrive:

    altrettanto gentile stefan, ci mancherebbe altro che si dovesse essere d’accordo con tutti. il fatto è che “l’implementato staff” avrebbe poco da scrivere se al mondo ci fossero solo i “contorni” alla koellerer; e il “grosso sviluppo del sito” non ci sarenne stato se non esistesse la rivalità fra federer e nadal e i loro tifosi non si lanciassero in veementi diatribe, talvolta anche accapigliandosi. con paraocchi o senza, il mondo non è comunque una tazza di camomilla, come forse lei desidererebbe. provi su plutone.

  90. Giovanni da Roussillon scrive:

    Penso, cara Chloe, che il commentatore intendesse: ‘mettere le staffe all’implemento’, ’situare lo sviluppo grosso’, ‘parare ad occhi indossati alla lettura’, ‘associare i litigiosi in Federazioni’. E finirla, dulcis in fundo, col ‘pranzo allo stufato del tutto affrancato da conto’.

  91. Luca F. scrive:

    @Venzurelli:io proporrei un incontro tra te e Nadal(”il cancro per la tecnica e per il gioco”).Mi raccomando giocagli sul dritto sopravvalutato e insegnagli il “vero” tennis

  92. stefan de la Lagardiere scrive:

    grazie x il favoloso gioco linguistico, un brivido di vero piacere …

  93. patroclo scrive:

    Dire che il tennis di Nadal non dovrebbe esistere equivale a credere nel “pensiero unico” anche nel tennis. Sarei curioso di capire in base a quale criterio bisogna insegnare a giocare a tennis, in modo che il dritto lambisca ogni volta la rete, che l’impugnatura sia uguale per tutti (eastern?), il rovescio rigorasamente a una mano eccetera eccetera. Siccome non tutti i bambini (per fortuna) sono uguali e hanno attitudini diverse, qualche volta insegnare loro a giocare non secondo uno schema predefinito ma invece assecondando le loro naturali attitudini secondo il modesto parere sarebbe meglio. Arrivare poi a dire che Nadal (può piacere o meno, sportivamente parlando) non è stata una richezza per questo sport, anzi è bestemmiare (sportivamente parlando), è un segnale di estremismo (sportivo) che si sta facendo largo in modo pericoloso (sempre sportivamente parlando).

  94. pedrinho&luvanor scrive:

    Baccini non va agli Us Open perchè privo dell’inteprete.
    L’unico in grado di tradurre le domande in romanesco/ inglese senza passare attraverso l’italiano era Pistolesi.

  95. Roberto Commentucci scrive:

    Qualche risposta.
    A rafarulez: beh, io sono soprattutto tifoso dei tennisti italiani (me tapino!). Diciamo che sono un (tiepido) sostenitore di Federer, ma nulla di viscerale. Se Roger gioca contro Seppi, io tifo Seppi, tutta la vita.
    Per quanto riguarda il mio pezzo, è chiaro che le mie non sono certezze, ma opinioni. Le certezze, i fatti, sono nella prima parte del pezzo, quella di excursus storico. Il resto, è interpretazione, ed è ovviamente discutibile.
    Se Rafa vincerà gli US Open, vorrà dire che la mia interpretazione era del tutto sbagliata. Può capitare, nessuno è infallibile.
    Sulla foto in testa al pezzo. Non credo che sia di cattivo gusto. La foto deve attirare l’attenzione ed essere coerente con il contenuto del pezzo. Credo che la foto che ho scelto risponda ad entrambi gli obiettivi (qui ovviamente il parere di Ubaldo, che è giornalista vero, sarebbe di mio conforto).
    A Venzurelli. Sulla prima obiezione (il diritto di Nadal è spesso stato corto, anche prima) non so che dirti, forse hai ragione. Credo però che anche quando non è profondissimo, è comunque un colpo molto difficile da gestire, proprio a causa della clamorosa rotazione impressa alla palla, che tu tanto aborri.
    Sulla seconda obiezione sono d’accordo con Spirit in the night e Patroclo.
    Nadal nel tennis ha portato un modo di giocare unico, e diverso da tutti gli altri. In un circuito in cui ormai, sulla scia del bollettierismo, la parola d’ordine è guadagnare campo, essere aggressivi, picchiare da fondo, Rafa ha combattuto l’omologazione.
    Ha portato un aapproccio tattico nuovo e antico insieme: Nadal è disposto a perdere campo senza paura di perdere il punto. E questa sua caratteristica, combinata al modo di giocare degli altri, ha dato vita a partite memorabili, che senza di lui non ci sarebbero state, mancando l’ingrediente fondamentale.
    Uno dei match che più mi ha impressionato negli ultimi anni fu la semi di Melbourne vinta da Tsonga sul maiorchino. Partita pazzesca, ma se Tsonga avesse avuto di fronte Ferrer, sarebbe stata molto meno memorabile.
    Quel che trascina le folle, nel tennis, è il contrasto di stili. Per questo Borg McEnroe, o McEnroe Lendl, o Sampras Agassi, sono state rivalità più sentite di quelle fra Edberg e Becker, ad esempio.
    E in un circuito sempre più votato all’Attacco (sia pure da fondo campo), Rafa ha avuto il grande pregio di riportare in auge la Difesa, a livelli ben più alti di quelli toccati da uno Hewitt, ad esempio.
    Sull’impostazione tecnica dei colpi. Esiste per fortuna la biodiversità, e anche la cultura delle diverse scuole tennistiche. Se tutti, ad ogni latitudine, insegnassero a colpire allo stesso modo (e ci stiamo avvicinando…) sarebbe la morte del tennis. Ma per fortuna, tra la bollente Maiorca, e i suoi campi polverosi di terra rossa, e la fredda Svizzera, in cui si gioca sulla terra, si, ma solo d’estate, e per il resto si deve fronteggiare il duro, indoor, per fortuna le differenze di impostazione (anche nella tecnica del diritto) esistono ancora.
    Scusate la lunghezza e grazie ancora, a tutti.

  96. venzurelli scrive:

    Intanto ringrazio Commentucci per aver preso in considerazione il mio intervento e aver usato del suo tempo per rispondermi.

    Sul primo intervento, sul fatto che Nadal abbia carenze sul colpire il dritto piatto, penso che sia una cosa abbastanza evidente, e su cui personalmente io lavorerei, soprattutto adesso, dove le sue energie fisiche non sono più quelle di “una volta” (strano da dirsi per un giocatore che non ha 25 anni).

    Giusto per fare un esempio, e se ne potrebbero fare tanti, segnalo la risposta sulla seconda di Federer al minuto 1′14” di questo video http://www.youtube.com/watch?v=h3cn68V870A (Fin AusOpen 2009)
    E’ proprio sbagliato il modo di colpire la palla, frutto di una errata impostazione tecnica. La palla è comoda, Nadal si sposta per colpire in modo aggressivo, ed invece di essere piatta e penetrante la pallina viene scorticata con un liftone, e arriva poco in là della riga del servizio. Questo non è un modo di giocare un tennis d’attacco. Punto. Non è questione di stile.
    E questo Nadal lo soffre molto sulla risposta di certe seconde palle di servizio. E l’ho visto fare anche nel match recente contro Seppi, che ha una delle seconde palle più attaccabili del circuito: invece di spostare il peso del corpo avanti, fa 2 passi indietro e usa la forza del solo braccio per colpire. Risultato palla nei teloni, o scentrata. Poi queste cose le notano in pochi, mentre tanti sono invece i supporters dello spagnolo pronti ad aggredire verbalmente chi si permette di dire che il re è nudo… senza alcuna base tecnica per replicare.. le mie osservazioni invece cercano di esserlo…
    Altri esempi? Guardate al minuto 5′53”, oppure sul set point del secondo set… Vedrete come stanno le cose…

    Per sottolineare la maggior purezza del rovescio di Rafa, guardate come risponde, sempre nello stesso video, al minuto 2′00”… Guardate dove finisce la pallina, nonostante la posizione del corpo non sia cmq delle migliori…

    Giungo alla fine, dato che sono stato già prolisso…

    Evitando di rispondere a post che definisco simpatici per non dire che sono stupidi come quelli di Luca F, volevo sottolineare una cosa: io non dico che Nadal non dovrebbe esistere, e nemmeno penso che sia colpa sua se gioca a quel modo (mi scuso peraltro, la parola cancaro è inadatta, troppo eccessiva e fuori luogo).
    Io credo che sia sbagliato che venga permesso che accada!

    In uno sport non deve essere una caratteristica di base di ogni atleta, come la forza fisica, la resistenza, la potenza a diventare predominante!!!
    Non possiamo permetterlo!! Per queste persone esiste appunto uno sport fantastico chiamato ATLETICA!!!
    Il rischio è troppo alto, non possiamo permettere che l’evoluzione porti ad una situazione dove i Nadal prevalgono sui Gasquet, sui Federer!!!
    Se voglio vedere un buon maratoneta, vado alle Olimpiadi, non a vedere la semifinale e la finale degli Australian Open di quest’anno!!!

    E caro Commentucci, è GIUSTO che ci sia una biodiversità di colpi e diverse scuole di tennis, ma dobbiamo anche capire cosa vogliamo che il tennis diventi, se preferiamo tutelare gente dalle mani di fata e dalla capacità di colpire la palla in modo incredibile, o se puntiamo al trionfo dell’omologazione, della forza fisica, del semplificare i colpi con palline più grandi meno gonfie e racchette che possono produrre tagli disumani…

    QUESTO DEVE ESSERE CHIARO!!!

    Per fare un esempio calcistico, che capiscono tutti, le modifiche che sono state adottate alle superfici, alle racchette e alle palline negli ultimi anni, possono essere equiparate a questa situazione:
    prendi la palla di calcio, e fai diventare il diametro dai 23 cm attuali (mi sembra) a 45 cm.
    dove finirebbero i Messi, i Ronaldo, i Kakà, e dove sarebbero finiti gli Zidane, i Platini, i Maradona, che facevano come punti di forza la leggerezza di tocco, la precisione nel passaggio, la rapidità, la capacità di controllare quella piccola sfera come volevano, dando un impressione di magia ai tifosi increduli e festanti?
    con una palla del genere la forza e il vigore avrebbero il sopravvento, e ci troveremmo orde di Gattuso e Materazzi (dignitosissimi giocatori, sia chiaro) che darebbero mostra di un calcio violento e muscolare.
    Ma, come per il tennis, sarebbe “calcio” quello?

  97. simon scrive:

    @ Venzurelli, non potrei essere meno d’accordo con quello che scrivi tu.
    Ti ringraziamo intanto di aver dato l’autorizzazione a Nadal di esistere, perche’ non e’ colpa sua.
    Scusami pero’ non ho capito ancora quale colpa avrebbe?
    Quella non giocare il diritto piatto?
    Oppure di non aggredire la seconda palla degli avversari perche’ preferisce impostare il punto su uno scambio da fondo invece che cercare subito il vincente?

    Per quanto riguarda la risposta potrei anche essere d’accordo con te, anch’io penso che sulla seconda Nadal potrebbe essere molto piu’ avanti, come di fatto fa quando gioca sull’erba, ma questo certo non e’ un limite tecnico ma magari un limite tattico o di strategia. Anche Federer troppo spesso gioca la risposta in back di contenimento invece di giocare quella d’incontro, questo non vuol dire che non ne sia capace pero’, o che sia scarso tecnicamente.

    Il diritto invece mi sembra che sia un colpo davvero efficace in ogni situazione, e non e’ vero che Nadal non lo sa giocare piatto. Il movimento che lui fa e la sua presa imprimono sempre alla palla una certa rotazione, ma non per questo Nadal non e’ capace di giocare accelerazione devastanti. Quando gioca un diritto lungolinea oppure, lo sventaglio incrociato, la palla di Nadal viaggia eccome, e nonostante abbia un po’ di rotazione, con non trovo una bestemmia sportiva, il colpo certo e’ una vera e propria accelerazione come se fosse un colpo piatto come magari quello di Federer.

    Analizzati i due aspetti tecnici in particolare, e’ inconcepibile come tu non riesca a capire il valore tecnico di Nadal. Non e’ ne’ un arrotino anni 70-80, e neanche uno di quei robot che escono da Bollettieri, e che sparano pallate da per tutto con gioco monocorde. Se all’inizio il gioco di Nadal andava bene solo sulla terra, lui ha lavorato e tanto per migliorare il servizio, il rovescio, il gioco di volo, la posizione in campo sul veloce, e l’attitudine ad accorciare gli scambi. E se anche i suoi colpi sembrano piu’ “costruiti” rispetti a quelli di un Federer o di un Gasquet, questo certo non vuol dire che siano meno tecnici.

    Pensi davvero che un giocatore basato solo sulla forza fisica, la resistenza e la potenza possa vincere nel tennis moderno tutto quello che ha vinto Nadal. E pensi che Federer non si concentri anche su quelle caratteristiche che a te sembrano quasi essere state create dal diavolo, dall’Anti-Tennis?

    Riduci Nadal ad un maratoneta, e questo non e’ giusto nei confronti di un ragazzo, che magari non giochera’ fino a 30anni perche’ il suo fisico non glielo permettera’, ma che comunque e’ davvero un fenomeno sia fisico che tecnico.

  98. patroclo scrive:

    “…non possiamo permettere che i Nadal prevalgono sui Gasquet, sui Federer”. Chi non dovrebbe permetterlo? Il giudice di sedia togliendo un 15 al giocatore ogni volta che colpisce la palla in modo non consono ai canoni estetici o tecnici testè definiti?! Oppure gli organizzatori dei tornei dovrebbero squalificare il Nadal di turno ancor prima di scendere in campo? sarei davvero curioso di apprenderlo. Poi ricorderei che le modifiche ai materiali è stato apportato quando il tennis si era trasformato nel tiro al piccione. Si parla del dritto di Nadal ma non si fa riferimento alla finale di wimbledon vinta con 50 aces.

  99. Enzo scrive:

    E’ incredibile come si possano “distorcere” realtà semplici come quelle di uno sport individuale come il tennis.
    E allora proviamo a ripartire dalle basi!
    LESSON 1 :-)
    Un atleta che voglia provare a diventare “grande”, dovrà lavorare sulle proprie CAPACITA’ FISICHE, TECNICHE e MENTALI.
    Per poter giudicare se gli si possa attribuire tale titolo, si dovrà valutare:
    - COME abbia raggiunto livelli di eccellenza nello sviluppo di tali capacità;
    - QUANTO riuscirà a mantenere tali livelli di eccellenza.
    E passiamo ai 2 sfidanti. E’ evidente ai più (intelligenti) che, quando si parla di FEDERER e NADAL, il presupposto è che entrambi abbiano raggiunto i livelli di eccellenza di cui sopra.
    La vera differenza tra i due, al momento, sta soprattutto nel “COME”:
    lo svizzero ha semplicemente “assecondato” l’immenso talento (tecnico e fisico) che madre natura ha voluto donargli, lo spagnolo ha “implementato” (YES!! :-) la buona predisposizione al “giuoco del tennis” sottoponendosi ad un rigorosissimo piano di sviluppo fisico e tecnico (con risultati impressionanti).
    Quali sono le considerazioni da trarre sulla base di tale premessa? Essenzialmente 2:
    1) Nadal non può permettersi nessun errore nella realizzazione del suo piano (soprattutto dal punto di vista fisico), perchè ne pagherebbe immediatamente le conseguenze; Federer, invece, pur in condizioni non perfette, può sopperire con la sua classe cristallina.
    2) il “QUANTO” di Nadal sarà molto più breve rispetto a quello di Federer, proprio perchè il suo “COME” è certamente più logorante rispetto a quello dello svizzero (so bene che, al momento, questa è solo una supposizione, ma accetto scommesse!).

    E, al termine di cotanta lezione :-), consentitetmi una considerazione personale: certamente lecito preferire l’uno o l’altro, assolutamente scorretto non consederare i dati di fatto: e questi, almeno al momento, parlano chiaro, senza alcun dubbio!
    Chi ha fatto e vuol far polemica su un argomento così ben definito (almeno per i prossimi tre anni, periodo minimo necessario a Nadal per provare ad eguagliare Federer) non può che appartenere ad una di queste categorie (in effetti, anche a più di una :-):
    - incompetenti!
    - tifosi ultrà!
    - giornalisti furbi!

    P.S. Se, per Rino Tommasi, Nadal in forma è da considerarsi favorito per la vittoria del prossimo US Open, io sono autorizzato a scrivere che, l’anno prossimo, anche se lo Spagnolo vincesse Roma e Madrid, Federer sarebbe il candidato principale alla vittoria del Roland Garros ….. BAH!!!!

  100. chloe de lissier scrive:

    venzurelli pone quesiti interessanti. leggendo le sue affermazioni ero inizialmente dubbiosa: perché si dovrebbe impedire a uno yuriy sedikh attuale di giocare a tennis, se ne ha la tecnica? per difendere una sorta di specie protetta di pianisti che giocano a tennis? anche io, mi sono detta, preferisco i pianisti ai lanciatori di martello, ma questa preferenza giustificherebbe l’ostracismo verso i lanciatori di martello? e chi dovrebbe farsene carico? con quali argomentazioni e con quali mezzi?
    il discorso di venzurelli mi pareva un po’ troppo ideologico, in buona sostanza. certo, il pianoforte tradizionale ha visto creazioni sublimi. ma perchè privarci anche dell’arte di michael manring o di pieter nooten?
    l’esempio del pallone di mezzo metro di diametro (ma come farebbe gattuso a giocarci, visto che è alto più o meno tanto?) mi ha convinta: in effetti, il vero problema del tennis consiste nel fatto che gli attrezzi fondamentali (racchette e palline) sono stati profondamente modificati a vantaggio di quelli indubbiamente più scarsi fra i giocatori. forse è stato fatto per allargare il cerchio degli aspiranti tennisti, forse è stato fatto per questioni economiche, forse è stato fatto per ragioni che non sa nessuno. però è stato fatto. e questo ha cambiato indubbiamente il gioco e i giocatori.
    i quesiti che scaturiscono da queste considerazioni sono moltissimi. e nessuno di semplice soluzione. se devo dirla tutta, penso che non cambierà nulla: nella vita non è consentito tornare indietro.

  101. stefano grazia scrive:

    Venzurelli, capisco cio’ che dici ma non mi convinci. O meglio, sono d’accordo sul fatto che avrebbero potuto/dovuto intervenire prima sulle racchette o che comunque certe iniziative atte a sconvolgere la tradizione a favore della TV dovrebbero essere bloccate :punti o addirittura partite a tempo al posto dei games,per esempio, o una esagerato rallentamento delle superfici…(comunque sempre meglio che un tennis BING!BANG!SBLAM! di servizio e volley…ma e’ questione di gusti) …fin qui ti seguo, piu’ o meno, ma quando tu dici che il c’e’ un solo modo di giocare a tennis, allora faccio fatica a seguire il tuo ragionamento…Perche’ il tennis NON e’ una gara di tuffi o di pattinaggio artistico (per fortuna) e non viene premiato lo stile o l’esecuzione del gesto ma solo il piu’ forte, (it’s you and me, baby, just you and me! diceva Pancho Segura all’avversario al di la’ della rtete, non importa chi tu sia,ricco, famoso, bello o bravo…) La completezza di questo sport,il piu’ brutale fra gli sport non di contatto, e’ appunto dettata dall’aggiunta delle componenti fisiche e mentali… L’altra cosa che non mi convince e’ la sicurezza di poter fare di Nadal un giocatore migliore solo se fosse passato attraverso le tue mani che e’ ahime’ tipica di molti coach italiani: ma che sfiga abbiamo avuto con tutte queste Williams, Bartoli, Agassi, Seles, Graf, Dokic, Capriati, Pierce, Nadal e compagnia bella che sono stati allenati da genitori e non sono invece nati in Italia… Sarebbero stati tutti dei campioni migliori…. Oppure ci sono stati anche da noi ma essendo stati allenati da coach veri, non sono nemmeno venuti fuori? Al di la’ delle provocazioni, andare a cercare il pelo nell’uovo in chi e’ arrivato in testa alle classifiche e ha vinto comunque 6 slams mi sembra molto pretenzioso…Io se fossi Nadal comunque e avessi la possibilita’ di scegliere fra tornare indietro e rifare gli stessi errori (e vincere lo stesso numero di partite) oppure essere allenato da venzurelli, che sara’ pur un ottimo coach o comunque un attento videoanalista, e durare di piu’ non avrei il minimo dubbio.

  102. renzo scrive:

    caro Enzo lesson n. 2 tu di sicuro appartieni alla categoria degli arroganti

  103. SpiritInTheNight scrive:

    In un certo senso, bravo Venzurelli che ha acceso questa interessante discussione, anche se non sono d’accordo con lui…

    Io penso che in questo genere di ragionamento ci siano alcune distorsioni. La prima: si proietta nei decenni passati di gioco del tennis una specie di Età dell’ Oro dove tutti avevano una mano straordinaria, si producevano in meravigliosi serve&volley, tutto era bello, la rotazione in top (ammesso che sia una cosa negativa) non esisteva, e fiumi di latte e miele scorrevano giù dagli spalti degli stadi.

    Ma avete mai visto giocare Borg? O, peggio ancora, i terraioli di una volta? Un paio di anni fa ho visto una vecchia finale del Roland Garros (giocata con la Santa Racchetta di Legno) tra un giovanissimo Wilander e Guillermo Vilas: era una cosa agghiacciante! Ore e ore di pallonetti lentissimi, corti e centrali, finchè uno dei due non sbagliava! Roba che in confronto una partita Nadal-Djokovic sulla terra è da leggenda del tennis..

    E anche i giocatori di servizio e attacco non erano mica tutti McEnroe o Roche, soltanto perchè noi ORA ci ricordiamo solo di loro. Sul canale della federtennis ho visto poco tempo fa una partita di Davis sull’ erba tra Panatta e un australiano che non conoscevo… Tutti e due sempre a rete, ma non era granchè, di solito l’azione si risolveva con un passante di rovescio lentissimo, steccato e fuori di metri. Mentre, sempre sullo stesso canale, ho visto una partita di Roma tra Edberg e Kraijcek che si giocava con racchette moderne, a velocità del servizio moderne (Kraijcek viaggiava sui 210 km/h e oltre) che era spettacolo allo stato puro.

    La seconda distorsione, quindi, è che l’omologazione del gioco sia dovuta agli attrezzi, o alla superficie, o alle palline. Sarà anche vero, incideranno in una qualche parte, ma io credo che sia più una questione di “Zeitgeist”: ovvero, oggi tutti i giocatori vengono impostati per picchiare il servizio e i colpi da fondo (un gioco alla Mathieu, tanto per citare uno che mi sembra un perfetto average player che adotta questo stile).

    Infatti, è un gioco efficace, e al tempo stesso ottimale per il business, insomma, la grana che diventa sempre di più l’unico motore del mondo del tennis. Pensateci: impostare un giocatore in questo modo non è difficile, tanto dritto, rovescio e servizio sono arrotati e facili da controllare, lo tieni qualche ora al giorno in campo, poi lo spedisci in palestra (dove non serve neanche che lo segua il coach tennistico), e se ha qualità fisiche e mentali - voilà! - il giocatore diventa “vincente” già da ragazzino, e comincia a portare a casa punti e soprattutto… SOLDI!!

    Invece impostare un giocatore tecnico richiede intanto di essere capaci a fare gli allenatori (cosa da non dare per scontata), perdita di tempo e di energie per formare uno che diventerà produttivo in termini di guadagni magari dopo i 20 anni, invece che a 17 o a 18. Dal momento che moltissimi oggi giocano così, non sanno fare la volèe, non sanno giocare il rovescio a una mano, non sanno giocare il back, e danno la colpa alla superficie, alle palline, alle racchette. Costruiscono insomma una distorsione collettiva secondo la quale “non è più possibile” giocare in un certo modo.

    Ma questo non significa affatto che un gioco tecnico non possa pagare altrettanto, o forse più, del power tennis attuale. Certo, la situazione odierna impone di avere una buona condizione fisica e di tirare forte, ma questo non è incompatibile con un gioco di “fioretto” (Federer docet).
    Insomma, è una questione di moda. Prima o poi i giocatori d’attacco, seguendo i cicli della storia, torneranno. Alla faccia di quelli che teorizzano la loro impossibilità.

  104. federerkingoftennis scrive:

    RAFA, GRANDE CAMPIONE, E’ UN BUON TOP FIVE…
    EHEHEHEHEHEHEH……

  105. LucaGE scrive:

    @chloe de lissier
    capisco la tua suggestiva ipotesi…
    Ma lo sai anche tu che l’insieme dei
    safin, roddick, hewitt, nalbandian, nadal, murray, djokovic, del potro…
    non può essere accostato all’insieme dei
    becker, edberg, mcenroe, connors, wilander, cash, noah,… E neppure, anche se già si scende di livello, dei agassi, courier, chang, rafter e muster…
    Lo sai molto bene anche tu…
    Quindi una volta per tutte, in buona fede, e ammettiamolo che Federer ha giocato in un periodo storico estremamente favorevole e non confrontabile con altri periodi…Non avete nulla da perdere nell’ammetterlo, casomai dimostrate solo onestà e competenza

  106. Luca F. scrive:

    @venzurelli(rinunciando all’ ironia del mio precedente post) vorrei segnalarti questi link http://www.tennis.com/yourgame/instructionarticles/forehand/forehand.aspx?id=56544.http://www.tennis.com/yourgame/instructionarticles/visuals/visuals.aspx?id=121966.Già che ci sono li segnalo anche Roberto Commentucci.

  107. Luca F. scrive:

    1. Nadal’s preparation for his forehand is outstanding. Here you can see that he’s loaded and ready to go. His racquet is back, his shoulders are fully turned, his back is pretty straight— which I really like—and his legs are low and spaced well, giving him a wide base from which to hit. He’s using a full Western grip, which is great for generating topspin.

    2. Nadal’s racquet is in virtually the same place as in the first frame, but he’s still adjusting his feet, leading me to think he may have gotten a bad bounce. Normally, I like to see continuous momentum with the racquet throughout the swing. Here it looks as if he might have checked his swing slightly. Even so, he’s doing a good job of getting his back leg almost behind the ball.
    3. His base is set and his left leg is planted. The racquet head is starting to drop and you can see that the face is completely closed. This is common in today’s game. Nadal’s right shoulder is just now starting to come through the contact zone. His legs and back are in perfect position, and
    he’s low to the ball. I prefer to see a player get down with his legs like Nadal does rather than bend at the waist.

    4. Nadal is pulling the right side of his body around first, and his left side is dragging behind. This helps him load up more power until he’s ready to let his swing rip. He’s beginning to come up with his legs, but, contrary to what you might expect, his weight is shifting toward his back foot rather than to his front, the way tennis players are traditionally taught.5. Here you clearly see one of the more unusual aspects of Nadal’s forehand. Typically, players who use a Western grip make contact close to their bodies and with a pronounced elbow bend. But Nadal strikes the ball with his left arm almost fully extended. Plus, he’s hitting the ball completely off his back foot, but his right side has come through and his upper body is open.

    6. In this frame we can see how today’s forehand differs from the typical forehand of the 1970s and ’80s. Nadal and most pros these days have what I call a “windshield wiper” swing. This means that after he makes contact, Nadal swings his racquet across his body and flips it over, using the same motion as a windshield wiper. In the past, players typically extended through the hitting zone before following through to the other side of their bodies.7. Another difference between today’s forehand and the one used in my era is that we were taught to follow through high and in the direction of our target and catch the racquet with our opposing hand. That’s not the case here; Nadal’s racquet has gone past his right hand and continues to wrap around his midsection. His weight has finally started to move to his right foot.

    8. Amazingly, Nadal’s racquet has finished completely around his body. Look at the position of his right shoulder in the first photo and notice his left shoulder in this one. He was looking over his right shoulder at the beginning and ended looking over his left. This rotation is a great checkpoint for everyone, regardless of the forehand you use. If you can go shoulder to shoulder, you’ll ensure a full stroke.

  108. stefano anti-nadaliano scrive:

    @ Marcelus Edberg Wallace

    Tocco ferro… il tuo pronostico mi terrorizza….

  109. Riccardo scrive:

    x LucaGe

    Il tuo ragionamento è decisamente bislacco.
    Balzano immediatamente agli occhi 2 clamorose incongruenze.

    1)consideri facenti parte della stessa epoca giocatori come Becker che è del 1967 con Connors che è del 1952 e con McEnroe che è del 1959. Nel tennis 15 anni rappresentano due generazioni di tennisti. Con lo stesso metro di giudizio possono considerarsi coevi Federer e Sampras che hanno 10 anni di differenza.
    2)consideri Agassi che ha vinto tutti gli slam per un totale di 8 di livello inferiore a Cash ed a Noah che ne hanno vinto 1 a testa? Assurdo!
    Dov’è la compeetenza che vai chiedendo agli altri?

  110. Benedetta scrive:

    Mitico Commentucci: un articolo illuminante. Equilibrato, obiettivo, non tifoso nè da una parte nè dall’altra. E con tante notizie di tecnica, tattica, gioco. Insomma, tennis. Adoro leggerti.

  111. Ros scrive:

    Dico quello che penso a riguardo, sul futuro però non mi esprimo perchè a mio parere solo all’interno dello Staff sanno realmente quello che accade, sono certa che l’intera verità non trapeli (ma è anche giusto così) e sono certa che in qualche modo sanno quello che fanno.

    Mi trovo daccordo con Commentucci quando dice che Nadal ha la necessità di abbreviare scambi e di farsi più aggressivo e che però non possiede eccellenza nei colpi di inizio gioco: servizio e risposta.

    Il servizio di Nadal è certo complesso, oltre che naturalmente, mancino, non è così facile da ribattere (la prima) come sembra, ma più o meno quasi tutti i top players hanno capito come fare ora -è una cosa che ho notato da Miami in avanti- . La risposta è sempre stata profonda e alta, non vincente, poichè effettuata da molto dietro. Adesso che, come direbbe Bertolucci, la “gittata” è decisamente più corta o comunque il fatto di non giocare molti match da tanto abbia un pò appannato i riflessi risulta poco efficace, dunque malgrado possano certo esserci miglioramenti in questo senso non risulteranno mai come colpi devastanti.

    La grandezza di Nadal è sempre stata la “stamina”, ovvero la capacità di correre, sfinire gli avversari e giocare un tennis profondo e con una palla complessa per aprirsi il campo trovando gli angoli. Ma anche qui, deve arrivare bene sulla palla, specie con il rovescio. Noto gravi problemi d’appoggio -non risolti da Madrid- in questo senso, sebbene il rovescio incrociato sia il colpo che maggiormente mi aggrada in Nadal è anche quello che necessita di un timing migliore, proprio perchè molto più penetrante e colpito sì in top-spin, ma con maggiore leva.
    E’ naturale che se a Nadal manca la condizione (come poi a tutti in pratica) giocare al suo top è impossibile.
    La differenza però con un giocatore come Federer sta proprio nei colpi di inizio gioco (e qui mi riferisco anche al paragone di talento fatto, che smentiscono anche le parole di Toni Nadal “Se rafa avesse il talento di Roger sarebbe imbattibile”). Se Federer (o anche Sampras, ai tempi) non sta bene -o comunque non è al 100%- come lo scorso annolui può comunque competere, per una capacità decisamente maggiore di variare i colpi e per l’incidenza -eventuale- del servizio (che lo ha tenuto a galla nella finale di Wimbledon 08 e fatto vincere anche gli US Open lo scorso anno). Naturalmente non ci sarà mai la versione migliore di nessun giocatore in condizione precaria, ma la possibilità di determinare o equilibrare un match per chi possiede colpi “definitivi” naturalmente si.

    Io non so in che condizioni siano le ginocchia di Nadal, l’ho comunque visto fisicamente in progresso negli ultimi match, ma di certo il problema, se dovesse essere accantonato, si ripresenterà, poichè è una cosa cronica che risente dell’usura.
    Nadal ha capacità di velocità di ritmo di gioco eccellenti, ma senza la condizione fisica ottimale non può attuare con una certa costanza il cosiddetto “Transition Game”, ovvero “from defence to offence”, essenza vera del tennis moderno dalle superfici omologate e dai ritmi consistenti.

  112. laura scrive:

    “Le certezze, nello sport,durano poco.” “Esattamente un anno fa,di questi tempi,……. “Roger Federer ea dato per morto (ed era sceso di una sola posizione!)”E perciò le considerazioni che faccio potranno essere smentite nel giro di pochi giorni,ma ugualmente qui le esprimo. Nadal tornerà a giocare bene ma non potrà più permettersi certe maratone(l’infiammazione ai tendini è cronica e solo una operazione potrebbe (non è detto) risolvere il problema,per cui si ripresenterà il dolore con tutte le relative conseguenze).Federer ha ritovato la sua posizione naturale e credo non se la lascerà sfuggire se non per avvenuto cambio di generazione.

  113. correnelvento scrive:

    @venzurelli_____________Se tu fossi nato ai tempi dell’Inquisizione, saresti stato il braccio destro di Torquemada….se tu fossi Iraniano, saresti il mentore di Komehini_______________ Azzardo una previsione (ma non te la prendere): secondo me sei il classico “nc” a vita che, non riuscendo a vincere mai una partita, si accanisce con i giocatori “guerrieri” in nome di un presunto gioco dallo stile classicheggiante__________________ Smentiscimi, ma in modo sincero!

  114. Venzurelli scrive:

    “Chi è nell’errore compensa con la violenza ciò che gli manca in verità e forza.”
    Johann Wolfgang Göethe

    Ragazzi, siete patetici.
    Io sto facendo delle argomentazioni tecniche, e voi rispondete con giochetti di parole, improbabili paragoni, battutine.

    Non è difficile, se dico cose non vere dimostratemelo argomentando, post come quello di “correnelvento” mi fanno ridere e pensare che ho ragione.
    Apprezzo invece “spiritinthenight”, “chloe de lissier” o chi si cimenta con sincerità in una discussione senza pregiudizi o insulti gratuiti.

    E anche a Luca: apprezzo il tuo tono diventato educato, ma il tuo post mi ha deluso molto, io ho fatto delle affermazioni sul diritto di Nadal, peraltro credo discretamente supportate dalle immagini, e tu per contro mi pianti lì una pappardella copia incolla (in inglese tra l’altro) che descrive il diritto dello Spagnolo.

    Quindi ripeto, dato che qualcuno sembra non (voler?) capire…

    Il diritto di Nadal, può essere un colpo efficace quanto volete, e lo è, ma non è un colpo da vero tennis d’attacco sul veloce (sempre che a parte gli UsOpen sia rimasto qlcs di veloce).
    E soprattutto, non è il miglior colpo possibile.
    Infatti solo la straordinaria (non umana?) forza fisica di Nadal gli permette di provare a tenere un gioco profondo e aggressivo con un colpo così arrotato, e anche quando lo stesso colpo non è profondo, sopravvivere grazie ad una capacità di corsa e di difesa eccezionali.
    Ma capite, il singolo colpo più efficace tra l’arrotato esasperato che rimabalza corto e arriva alto, e il colpo piatto diretto è il secondo. Non è questione di stile. Si può discutere se sia più efficace uno STILE “sparacchiante” rispetto ad uno più difensivo (un Blake contro Nadal per dire), ma sul singolo colpo non c’è molto da discutere su cosa sia meglio, il colpo piatto è più veloce, ha più penetrazione arriva con una velocità maggiore ed è più difficile da colpire, perché più basso.
    E anche lo staff di Nadal lo sa, un giorno zio Tony disse: “Se Nadal avesse il gioco di Federer sarebbe imbattibile”…
    Sa benissimo anche lui che Nadal non ha il miglior gioco possibile, e a questo sopperisce col fisico e la potenza muscolare.

    Ma so che le parole non bastano, penso che le immagini possano rendere meglio…
    E penso che non ci possa essere migliore esempio della partita tra Tsonga e Nadal nella semifinale degli Australian Open 2008.
    Non c’è molto da dire, è la più clamorosa dimostrazione che c’è un modo in cui è MEGLIO giocare a Tennis su certe superfici, per non dire che si DEVE.
    Ecco il link:
    http://www.youtube.com/watch?v=nO6lalt5f6M

    Guardate in particolare il punto del set point del primo set, o il penultimo mostrato nel video, parlano da soli…

    infine @ correnelvento: sono stato molto indeciso se rispondere ad un post così stupido come il tuo…
    Alcuni mi hanno dato addirittura del coach, ma io seguo il tennis perchè mi piace, e in generale mi ritengo uno che un minimo ci capisce di sport ed è un buon osservatore, ma lo sport che seguo davvero è il basket.
    A tennis ho giocato solo con gli amici, e nemmeno più con loro da quando ho problemi alle ginocchia.
    E, se ti interessa, dato che mi hai dato della fighetta, seppur in tono educato, ero noto per essere aggressivo fino all’eccesso, ed in campo il mio soprannome era quello che adesso danno al sign. David Michael Bautista jr…..
    Per cui caro, ti sbagli di grosso.

  115. Alessandro scrive:

    Semplicemente senza Rafa al suo meglio il tennis perderà tanto e anche lo Sport con la S maiuscola quello vero intendo… i 2 soli e veri grandi sono Rafa e Roger gli altri per quanto eccellenti tennisti dicono molto meno anche e non secondariamente sul piano umano..da questi due grandi atleti e uomini io ho cercato di imparare tanto per come si comportano sul campo ed al cospetto degli avversari..sono la vicenda più bella e più importante della mia passione sportiva in generale e tennistica in specifico di sempre

  116. daniela scrive:

    Qulcuno potrebbe essere così gentile da tradurre, anche in sintesi, la parte in inglese?

  117. +PSTN+ scrive:

    E’ singolare che venga espressamente chiesto di indicare se qualcuno ha suggerimenti, pareri riguardo al sito, poi qualcuno ne mette uno e apparentemente non viene preso in considerazione o quantomeno non ti dicono niente in proposito.

    Il mio messaggio non è polemico. Ci mancherebbe!
    Dico soltanto che la tal cosa mi fa sorridere consapevole che forse/probabilmente il diretto interessato non ha letto, ma almeno la risposta/l’opinione al riguardo (”sì, trovo valida la tua proposta…”/”no, è una bischerata senza pari…”) di uno dei moderatori, che necessariamente legge il mio commento prima di pubblicarlo, a questo punto, non mi dispiacerebbe.

    Questo lo dico perché poi iniziano gli Us Open (Ubaldo e alcuni saranno a NY e quindi legittimamente e logicamente senza tempo da dedicare a ciò) e tutto comprensibilmente può cadere nell’oblio.

    Grazie dell’attenzione

    Ciao PSTN, si ho letto la tua richiesta, che tra l’altro mi pare avevi già fatto quando lanciammo la nuova piattaforma. Credo ci siano limitazioni tecniche, comunque mi informerò.

    Grazie comunque per il suggerimento e buon tennis.

    Roberto Commentucci

  118. mirco 73 scrive:

    @Venzurelli. So di entrare tardi nel dibattito ma ci provo lo stesso. Le osservazioni tecniche su Nadal (dritto corto e non di chiusura) sono sicuramente esatte. Secondo me però l’equivoco di fondo sta nel paragonare un dritto di Federer o Tsonga con il dritto dello spagnolo. Nel primo caso abbiamo colpi piatti e definitivi; la costruzione del punto avviene con pochi scambi e alla prima palla utile si tenta la chiusura del punto o dentro o fuori e questo denota una mentalità da attaccante puro. Nel caso di Nadal la costruzione del punto avviene in maniera più articolata; non usa un dritto di chiusura ma più colpi ripetuti spesso sempre nello stesso angolo sempre più potenti e arrotati rendendo sempre più difficile il recupero all’avversario per poi piazzare il colpo finale. La sua è una tattica di gioco che ovviamente punta ad esaltare i suoi punti di maggiore forza,(atletismo, resistenza , lucidità e forza psicologica) ma questo non vuol dire che sia un difensivista puro. Spesso nello score finale abbiamo un Nadal con meno vincenti rispetto al suo avversario perchè erroneamente vengono computati punti dominati dallo spagnolo come errori non forzati. Quando ti riferisci a Nadal come il precursore del tennis basato sul fisico e non sul talento non puoi non ricordare un certo Ivan Lendl; sarai certamente d’accordo nell’attribuire a lui prima di tutti gli altri, l’aver portato nel tennis una cura maniacale della forma fisica. E’ forse stato il primo ” professionista ” a tutto tondo che io ricordi e pur non dotato di grande talento ha raggiunto risultati ad inizio carriera impensabili. Tra l’altro l’atletismo esasperato è già presente in moltissimi sport da diversi anni, e questa tendenza non la si può certo imputare a Nadal. Per quanto concerne il talento puro è indubbio che oramai non basti più. Federer come tutti gli sportivi baciati dalla dea bendata fa sembrare tutto quello che fa in campo di una semplicità disarmante perchè straordinariamente coordinato ed elegante; la sua corsa è rapida e leggera allo stesso tempo; quella di Nadal e si rapida ma potente e sarebbe un errore credere che lo svizzero non abbia curato in maniera specifica la condizione atletica che gli ha permesso di raggiungere tali risultati. Il bello delle loro sfide è che giocano un tennis completamente diverso e le sfide possono risultare spettacolari proprio perchè esaltate dalle differenze.Il giocatore privo di talento (non è il caso di Nadal) esalta il talento innato dell’avversario, la velocità dell’uno risalta con la lentezza dell’altro, la potenza si contrappone al tocco, e cosi via; per apprezzare il bello c’è bisogno del brutto. Io mi augurerò sempre di vedere un tennis vario dove ogni giocatore esalti al massimo le proprie caratteristiche senza dimenticare mai che l’ultimo scopo non è quello di piacere ma di vincere ! saluti

  119. +PSTN+ scrive:

    @Roberto Commentucci
    Ricordi bene, ma nessuno mi disse niente se non ricordo male.
    Di nulla e ricambio l’augurio di buon tennis.

    Inserirlo “a mano” in testa all’articolo comunque credo proprio sia possibile. Basta solo che l’autore del pezzo si ricordi ogni volta di farlo.
    Ma non voglio essere insistente…
    Fatemi/ci poi sapere qualcosa.

    Grazie

  120. w rafa scrive:

    secondo me rafa ha bisogno di,almeno un anno per tornare numero 1 , però quando ritornerà in forma riuscirà a battere roger in ogni superficie e anche a fare il record di grandi slam vinti.

  121. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Prima di rituffarmi nel lavoro e negli US Open, e nel rileggere alcune opinioni davvero discutibili, ho sentito l’urgenza di scrivere poche righe.
    A differenza dello sport nazionale italiano (jakkapallo, in finlandese), gli sport individuali (tra cui il tennis) hanno un pregio assoluto: dopo una quindicina d’anni devi SMETTERE di tifare, perchè il tuo campione preferito si ritira.
    Hai di fronte due alternative: o smettere di seguire uno sport che non ti interessa più, oppure continuare a seguirlo a prescindere dal fatto che Borg (BB 1980) o Lendl (LucaGE) o magari Sampras si siano ritirati.
    Ora, passare il resto della propria vita a denigrare i risultati dei campioni di quello sport paragonandoli a quelli di chi non gioca più da venticinque (o dieci) anni è una cosa per me inconcepibile.
    Ho detto inconcepibile: io non la comprendo.
    Anche perchè, come tutti ormai hanno scritto, non si tratta probabilmente dello stesso sport, dal momento che la evoluzione di materiali e superfici fa si che il tennis sia lo sport più “mutato” nel corso dei decenni.
    Personalmente, non riesco a “tifare” Federer, così come non sono riuscito a “tifare” Sampras, in quanto: a) vincono (hanno vinto) troppo; b) dopo i trent’anni, è stato difficile, per me, “tifare” per un tennista: forse ci riuscirei con un italiano, ma il problema purtroppo non si pone.
    Tornando al discorso principale, da un lato ritengo inutile paragonare diritti o rovesci dei giocatori di oggi con quelli dei giocatori degli anni ‘70/’80: non sono gli stessi colpi.
    Allo stesso modo, cercare di dimostrare che Federer o Sampras non hanno avuto avversari, “a differenza dei grandi” Borg, Lendl, Mac e compagnia mi appare un tentativo assolutamente inutile, oltre che errato nei presupposti.
    Se il tennis del 2000 ha meno varianti di quello degli anni ‘80, se andare a rete significa quasi sempre essere fucilati, se il gioco si riduce a pochi colpi, è evidente che chi gioca meglio degli altri quei pochi colpi vince moltissimo. Non ci sono (non ci possono essere) più Mac, Becker, Edberg o Rafter a confondere le idee. E se ci fossero, oggi dovrebbero giocare in un altro modo, o perderebbero TUTTI da Gonzales e Ferrer (non dico da Nadal), altro che storie.
    Quindi tutti gli affannosi tentativi di mostrare (più che altro a se stessi e al proprio animo di tifosi) che Federer è peggiore di Lendl o Borg perchè non ha avversari sono davvero fuori dalla realtà.
    Federer è il migliore giocatore del decennio perchè a QUESTE velocità gioca meglio di tutti gli altri i colpi di QUESTO tennis. Punto.
    Non vi piace questo tennis? Possibile che non vi piaccia, e allora guardate il calcio, dove si può tifare Inter, Roma e/o Atalanta per centonovantanni, e vivere felici.
    Se invece vi piace ancora il tennis, denigrare i campioni di oggi (in questo decennio, Federer e Nadal), che SONO il tennis di oggi, non ha alcun senso.
    Attenzione: non ha senso SECONDO ME, e qui tento di spiegare il perchè. Poi, de gustibus……
    Ultima chicca: se i blog fossero esistiti nel 1997, ultima grande annata (in termini di risultati) di Sampras, nella quale vinse due slam a ventisei anni, che cosa avrebbero scritto del povero Pete? Perse come sempre a Parigi, perse anche a New York. In Australia battè Moya, Costa, Korda e Muster, geni del veloce…..a Wimbledon ancora Korda, Becker trentenne, Woodbridge e Pioline!
    Mi immagino i blog: “Che schifo di annata, caro Sampras”; “Uno dei peggiori numeri uno di sempre” e così via.
    Sciocchezze, naturalmente. Di pari livello rispetto alle sciocchezze scritte oggi su Federer, e su Nadal.

  122. laura scrive:

    Ciò che hai scritto è talmente sensato che chi vive di ricordi non esiterà a dirti che il tennis è solamente quello giocato dai campioni del passato come a dire che la conquista degli ottomila di oggi non ha lo stesso valore(epico?) degli ottomila dei primi temerari.Io credo ,invece, che ogni epoca ha i suoi eroi e ogni sport esprime i propri campioni in ogni tempo.Il fatto che la tecnologia ci metta a disposizione nuovi attrezzi e più avanzati strumenti per tenere sotto controllo il nostro corpo quando facciamo una scalata epica agli ottomila non può in nessun modo scalfire l’impresa o la performancedell’uomo.Così non saranno certo i tifos di questo o di quello a intaccare con i loro meschini calcoli le vittorie dei “nostri “capioni .

  123. laura scrive:

    “campioni”naturalmente!

  124. Enzo scrive:

    Solito encomiabile intervento di Marcelus, sia nella forma (ottimo il tuo italiano!) che nella sostanza (precisa la tua analisi!). Consentimi solo una precisazione! Chi, come me, considera Federer il più forte giocatore dell’era open, non lo fa sulla base di un ipotetico confronto diretto tra lo svizzero ed i campioni del passato, ma si limita semplicemente all’analisi dei “freddi” numeri (quelli che piacevano tanto al nostro Rino Tommasi): ogni TOP PLAYER ha segnato la propria epoca sfruttando al massimo le proprie capacità (tecniche, fisiche e mentali) e le relative “condizioni ambientali” e, di conseguenza, collezionando un certo numero di record e di successi. I numeri di cui sopra “dicono” che Federer è quello che, al momento, lo ha fatto meglio. Punto.
    Con stima.

  125. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Grazie Laura e grazie Enzo: ma non posso dimenticare che la fretta, su questo blog, mi ha portato a scrivere “ha” con l’acca quando l’acca non era prevista, e per espiare dovrò scrivere molto, e molto bene, su questo blog per il resto della mia vita.
    Con grande simpatia.

  126. zio tony scrive:

    borg è borg, non scherziamo mew.
    ;-)
    p.s.: se azzecchi il tuo sconvolgente pronostico ti nomino guerriero nadaliano ad honorem altro che fedevevevev…

  127. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Oilà, zio tony! Saluti a te.
    Prima vediamo se c’è. Se c’è, e se corre, ci risentiamo domenica 13, te lo dico io.
    Borg ERA Borg, e chi lo nega?

  128. zio tony scrive:

    mew carissimo, sei come lendl, il punto di congiunzione tra federeriani e nadaliani… ci sentiamo anche prima del 13 dai…
    ti è piaciuta l’operazione chirurgo plastica eseguita dal professore svizzero ieri sera? è riuscito nell’impresa di abbellire il povero bri(u)tton :-)
    salutoni.

  129. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Si, va beh: ma il junior americano si situa, in classifica, a circa ottocento posti da Wachiramanowong, e a circa trecento posti da Garanganga, tanto per citare due diciannovenni di belle (?) speranze.
    Wachiramanowong ha giocato in davis senza sfigurare contro l’Australia.
    Garanganga quest’anno avrà vinto si e no due partite a livello futures.
    Britton è molto meno forte di loro, che io ho scelto (evidentemente) solo per i cognomi, clamorosamente belli.
    Quindi, che match poteva essere? Il torneo di Federer comincia al terzo turno.

  130. daniela scrive:

    Non condivido la premessa di Marcellus Edberg Wallace:”…dopo una quindicina d’anni devi SMETTERE di tifare, perchè il tuo campione preferito si ritira.” E perchè mai? se si tifa, o meglio si ama il tennis, lo si continua a seguire con passione, e anche quando il”nostro”campione legato a certi anni si ritira, se ne trova un altro che ci colpisce per le sue doti tennistiche, o agonistiche, o per la sua storia umana, o semplicemente perchè ha un bel sorriso…:). E comunque si segue l’evoluzione dello sport, e se ne scrive, qui o altrove.

  131. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Beh, Daniela, scusa se dissento, ma secondo me condividi proprio la mia premessa, hai capito benissimo cosa intendevo, e la pensi proprio come me: devi smettere di tifare per QUEL giocatore, e trovarne un altro.
    Ciò che prosegue è la passione per il tennis.
    Tutta un’altra cosa rispetto ai confronti tra i giocatori di oggi e le passioni di un tempo che periodicamente ripropongono alcuni nostalgici del blog, e che io non capisco nè posso condividere, anche perchè (a mio parere) tecnicamente infondatissimi, o meglio impossibili.
    Per altro verso, anche il buon Semeraro, muovendo da tutt’altre premesse, e da altri dati, ha tentato un confronto tra giocatori di ogni epoca (su “Matchpoint speciale 15 slam”), per “dimostrare” che Federer è il più forte di tutti, ma non ha convinto nessuno.
    Insomma, Daniela, quello che voglio dire è che non riesco a tifare per uno che si è ritirato vent’anni fa. Non gioca più! Non c’è più. Che stimoli può darmi lo sterile confronto tra i suoi risultati passati e il tennis che vedo giocare da questi grandi campioni di oggi?
    In più, io non sono riuscito, dopo i miei trent’anni, a “tifare” davvero altri tennisti (dopo i miei prediletti Borg ed Edberg). Ma questo è un dato puramente personale.
    Il tennis, invece, lo seguo con passione assoluta. E’ il mio sport preferito con distacchi lunari su tutti gli altri.

  132. Venzurelli scrive:

    ciao mirco 73…
    mi fa piacere anche che tu mi abbia risposto a differenza di tutti gli altri che mi hanno criticato o preso in giro e poi sono scomparsi.

    Cmq sono d’accordo con te in linea generale, e anche io non parlo di differenza di stili perchè uno può essere più efficace dell’altro a seconda di molte alter variabili.

    Io parlavo di colpi singoli, e sul colpo singolo non penso che si possa dubitare che sul cemento sia meglio il dritto di Tsonga e Federer che di quello di Nadal….
    tutto qui…

    E concordo anche con Marcelus Wallace, dal nick peraltro splendido (does he looks like a bitch?!)

  133. Agatone scrive:

    Concordo con Mew sull’approccio alla passione tennistica che supera i singoli giocatori. Però non supera le tendenze, almeno da parte mia. Vedere la massificazione di molti top 100 e partite senza fantasia mi fa passare la voglia di guardarle. Se, tra qualche anno, il gioco si sarà fatto ancora più omogeneo allora per me sarà veramente difficile appassionarmi, come lo è adesso per parecchie partite. In questo senso Federer è un perno dei tornei, gioca in modo diverso dagli altri. Anche Nadal a me diverte per le sue incredibili qualità difensive e mentali, però ha bisogno di un avversario che non sia come lui, nel tipo di gioco. Djoko e purtroppo Murray (che a inizio carriera era molto divertente) devo dire che mi annoiano. Anche Del Potro. Insomma tra i prossimi primi del mondo vedo parecchio gioco monotono, con grandi colpi da fondo in pressione e poche variazioni.
    Ogni tanto però vedo giocatori/trici che mi stupiscono. Ieri ho visto Safina-Barrois e mi piaceva veramente come giocava la Barrois. Rovesci a una mano, attacchi, variazioni, serve and volley. Ho fatto il tifo, avrei voluto che vincesse. Qualcuno la conosce?Ma gioca sempre così?

  134. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Esattamente, Agatone. Questo decennio tennistico è stato letteralmente salvato da Federer. E ha trovato addirittura una inattesa esaltazione e popolarità aggiuntiva (rispetto, ad esempio, al decennio precedente) per la presenza di Nadal, che ha trovato il modo di battere più e più volte Federer, contrapponendo alla tecnica classica dello svizzero (che non si può fare a meno di ammirare, poichè è l’essenza stessa del gioco del tennis), una propria tecnica innovativa, personale e inimitabile (nel senso che non si può imitare), di cui bisognerebbe parlare un po’ di più proprio dal punto di vista “tennistico” in senso stretto, oltre che in relazione alle straripanti doti fisiche dello spagnolo. Che non è solo “agonista”, ma un vero e proprio “studioso” sul piano tecnico/tattico.
    Come auspica qualcuno, si spera quindi che in futuro arrivino tanti imitatori (anche imperfetti) di Federer.
    Allo stato attuale, i più giovani Murray e Djokovic stanno andando un po’ indietro, come dici tu, anche se hanno tutte le possibilità di vincere l’attuale US Open. Preferisco i due moracchioni francesi, sono molto più divertenti.

  135. Diego scrive:

    @ Venzurelli:
    scrivo con molti giorni di ritardo ma ribatto al suo post di agosto.
    Sono d’accordo con lei su molte cose, non su tutto però.
    Premetto che non sono tifoso nè di Federer nè di Nadal.
    Lei dice, secondo me giustamente, che il tennis ha intrapreso un sentiero negativo, questi materiali e queste superfici hanno consentito l’affermazione e, soprattutto, la permanenza a livelli alti su superfici veloci di gente tecnicamente infima. Com’è possibile che Tommy Robredo vada regolarmente in ottavi negli slam sul cemento? Questa è la domanda che si pongono gli appassionati del tennis d’attacco come noi, credo. Auspico anch’io una maggiore varietà nel tennis, è incredibile che gli addetti ai lavori non si accorgano di quanto manchi alla gente una partita di superficie veloce giocata dai contendenti all’attacco. Basti pensare all’entusiasmo che ha generato una modesta partita tra due giocatori serve and volley, purtroppo, di secondo piano (anche se c’entra di sicuro la vicenda umana), quali Taylor Dent e Ivan Navarro.
    Io sono per un tennis anni ‘90. A Wimbledon serve and volley, sulla terra lunghi scambi da fondo, e sul cemento una via di mezzo.

    Non condivido però quanto dice su Nadal. E’ una boutade affermare quanto dice sul diritto di Rafael. Nato sulla terra battuta, il suo colpo è semplicemente perfetto per le lenti superfici europee. Che colpa ne ha lui se, incidentalmente, quella rotazione infernale impressa alla palla, oggi conviene anche sul cemento e sull’erba?
    A mio avviso si sbaglia anche quando parla del rovescio, vero tallone di Achille di Nadal. Giocato spesso in posizione troppo frontale, è un colpo efficace solo in cross, mentre fatica molto in lungolinea. La rotazione in back è poi alta e insicura.

    Non condivido neppure il fatto che si identifichi in Federer questo grande salvatore del tennis. Il grandissimo campione svizzero, di gran lunga più dotato tecnicamente di qualsiasi altro giocatore odierno, è peraltro tutto tranne che un giocatore classico. Ricordo che un giocatore classico serve prevalentemente slice, gioca il rovescio prevalentemente in back, segue prevalentemente il servizio a rete, attacca prevalentemente sulla seconda dell’avversario. Ricordo che Federer a Wimbledon ha fatto in tutto il torneo circa 40 serve and volley. Haas più di 200. Roddick una settantina. I numeri valgono più di 1000 parole.
    L’unico giocatore sommariamente classico oggi è Lopez, ancorchè modesto. L’ultimo giocatore classico di livello è Tim Henman, guardate una sua partita se volete vedere il buon vecchio tennis, ma risparmiatemi la litania del Federer che resiste al nuovo che avanza. Il campione svizzero è a tutti gli effetti figlio del suo tempo. Non è mai stato un giocatore d’attacco. La volée di diritto è buona ma non eccezionale, quella di rovescio migliore ma non esne da imperfezioni ( leggera rotazione del busto).

  136. zio tony scrive:

    @ diego: “era” Tim Henman… sono daccordo con il tuo ottimo intervento, scrivi di +!

  137. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    @ Diego.
    Se è per questo, l’anno scorso Ferrer ha vinto sull’erba.
    Siamo d’accordo su Nadal.
    Siamo quasi d’accordo su Federer: secondo me lui e Nadal sono produttori e prodotti del tennis del decennio.
    Tuttavia, ribadisco che Federer, secondo me, non è il salvatore del tennis “classico”, ma del tennis del decennio in generale. La sua impostazione classica è stata adattata alle velocità e ai materiali del decennio. E all’inizio anche lui andava di più a rete, ma il suo inizio erano appunto gli anni ‘90: da quando è diventato vincente, c’è stato un ulteriore “scatto” tecnologico dei materiali, e addio volley.
    Tuttavia, Federer ha le capacità per rielaborare e/o riproporre (classicamente) qualsiasi colpo: ad esempio, la sua “riproposizione” (finalmente!) esasperata della palla corta come soluzione tecnico/tattica vincente su terra battuta, a Maggio-Giugno, è stata un piacere per gli occhi dell’appassionato.
    Meglio certamente lui, di tutti quelli della generazione successiva, che dovevano e devono ancora batterlo, e hanno un gioco molto più omologato e “noioso” del suo.
    Fa eccezione Nadal, naturalmente, che però, tra incroci di occhi dominanti, impostazioni mancine solo per il tennis, e compagnia bella, è un fenomeno non imitabile. E comunque, quando incontra Almagro, ha ragione Agatone (si legga il suo commento precedente): meglio cambiare canale, specialmente se sul 303 c’è un documentario sulla storia della Pixar.
    C’è da dire che Rafa, purtroppo per il mio pronostico, non mi sembra al meglio, e che Almagro è il prototipo della “spagnoleria” inguardabile: in confronto, Robredo è un campione di varietà e solidità.

  138. zio tony scrive:

    ciao mew, quoto in pieno le tue ottime osservazioni .
    cosa dici per la tua famosa predizione? mi sa che le azioni di rafa stanno crollando purtroppo…non ci voleva sta rogna azz…

  139. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    @ Zio tony: se c’è un nuovo infortunio, non c’è niente da fare.
    Se non c’è infortunio, aspettiamo il test Monfils, e ti dirò meglio: ieri tre a zero giocando malissimo, in fin dei conti.

  140. Enzo scrive:

    … in fin dei conti non ha ancora incontrato uno dei TOP TEN … oggi come oggi, può lottare con i classificati dall’11ma alla 20ma posizione, ma perde nettamente con i primi 10 … Non potete negare che ciò che sta avvenendo è esattamente ciò che pronosticava chi, come me, vedeva in Nadal un fenomeno impressionante (per lo sviluppo delle CAPACITA’ già citate), ma assolutamente limitato nel tempo … comunque, chi vivrà vedra.

  141. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    @ Enzo
    E’ indubbiamente una chiave di lettura: Nadal ha portato il suo fisico talmente oltre, per poter battere Federer (battere Federer, e superarlo in classifica, è stata la cosa cui Nadal si è dedicato in modo maniacale, in questi anni), da non riprendersi più.
    Io spero di no, perchè non ci guadagna nessuno: non ci sono altri supercampioni in giro, fatta forse eccezione per un certo picchiatore argentino….ma questo lo vedremo.
    Tu che sei tifoso di Federer, capirai (al di là delle tue scaramucce con i Nadaliani) che se si ritirasse Nadal, sarebbero dolori e sbadigli per il tennis maschile attuale.
    Nel torneo che stiamo seguendo, essendo giunto al terzo turno, nessuno dei favoriti poteva ad oggi incontrare un top-ten. Sbaglio? E quindi Nadal ha per ora fatto il suo, come tutti gli altri (eccetto Roddick, come sempre).
    Ad esempio, proprio a proposito di Roddick, nonostante tutti lo critichino, e benchè il suo tennis sia “vecchio” e “anni ‘90″, continuo a vederlo come terzo polo anti-omologazione del tennis di questo decennio, checchè ne dica Scanzi, le cui opinioni sul tennis attuale sono però diametralmente opposte alle mie.

  142. Enzo scrive:

    @ MEW
    Condivido pienamente la tua speranza di poter vedere nuovi campioni che possano regalarci pagine indimenticabili di tennis, anche se, al momento, non vedo “cloni” di Federer.
    Per quanto riguarda Nadal, a te non posso nascondere che non ho mai nutrito sentimenti di “antipatia” per lo spagnolo, tutt’altro (come dimenticare le domeniche tennistiche trascorse di fronte al televisore?) … i problemi sono sorti quando “qualcuno” ha cercato di portare il dualismo con Federer su un piano completamente distorto …
    Su Roddick, applicando la mia teoria sul “COME” e sul “QUANTO”, non posso far altro che confermare trattasi di campione vero (magari non fuoriclasse): da quanti anni combatte e vince su tutte le superfici e in ogni angolo del mondo?

  143. Jacopo scrive:

    Circa 8 mesi fa, ci si arrovellava il cervello cercando di comprendere la psicosi che affliggeva Roger Federer, reo di non vincere più contro Rafael Nadal. Sono immagini dimenticate le lacrime di Roger in Australia eppure è successo appena quest’inverno. Ora il numero tre spagnolo dovrebbe essere finito o quasi. Ma smettiamola dai. Nadal è un grande campione e il tennis lo ricorderà sempre. I successi parlano per lui, ora e domani.
    Senza rancore.

  144. Renée scrive:

    Intervengo tardi perchè l’articolo è comparso mentre ero in vacanza e mi era sfuggito.

    Allora: letto articolo e commenti mi preme solo controbattere due opinioni che non condivido assolutamente.

    In primo luogo il gioco delle similitudini omeriche.
    Chiedo scusa, carissimo Roberto, ma il paragone Ettore / Tzonga urla vendetta!!!
    Ettore è il personaggio, il vero eroe dell’Iliade.
    Coraggioso, leale, fedele, amorevole, muore da eroe combattendo contro il terribile Achille, reso ancor pià iroso dalla morte dell’amico.
    Se assomiglia a qualcuno è Roger del 2008!
    Eppoi l’ho già detto: Achille fa una fine ben peggiore. muore per mano del più insulso e vile dei troiani, biecamente aiutato dalla dea.

    In secondo luogo: i materiali cambiano stile e prestazione in tutti gli sport con l’attrezzo (pensate allo sci).
    Ma io penso che sia solo questione di “velocità mentale” a cui il nostro cervello si è oramai abituato.
    Se hai guidato in autostrada ai 130 km/h per tre ore, andare ai 60 in città (cosa che non si fa…) sembra persino più difficile.
    Se oggi vedessimo un incontro alla velocità di Laver ci annoieremo molto più che davanti a Nadal vs Almagro..
    A quest’ultimo riguardo: io non capirò granchè di tennis ma trovo forzato parlare di Almagro come il prototipo della “spagnoleria” tennistica? A me risulta che, da sempre, gli iberici siano famosi per i recuperi, la velocità, la grande difesa e resistenza.
    Semmai Almagro è il prototipo del tennista non atleta. La dimostrazione che non basta avere un gran braccio per vincere in questo sport. Se non ci sono le gambe, la testa (e gli addominali a tartaruga) si fa poca strada.

    Infine, un cenno a Rafito.
    Io sinceramente non ho ancora capito cosa gli sia veramente capitato.
    Lo dico senza nessuna dietrologia, ma mi sfugge la vera ragione del ritiro da Wimbledon e della partecipazione ai tornei sul cemento americano.
    Forse, ma è un’opinione personalissima e assolutamente non provata, il cedimento è stato più nervoso (nel vero senso della parola).
    Dopo aver dato il 200% per arrivare a n. 1 ed i successi su cemento (che hanno stupito tutti quanti) ha cominciato ad andare in crisi proprio sulla superficie prediletta, dove era sempre stato il sovrano incontrastato anche con Rog in gran spolvero.
    Anche il modo con cui è stato gestito questo calo di forma e questo non ancora ben chiaro infortunio a livello mediatico e di PR mi lascia molto perplessa. Lui sempre così schietto, modesto, solare e quasi fanciullesco negli atteggiamenti fuori dal campo, sembra teso ed innervosito.
    In passato, in occasione dei precedenti incidenti di percorso, era rientrato in modo meno “ambiguo”.
    Io non lo darei mai per vinto e non credo che sia finito.
    Ma a volte non sembra davvero più lui.
    E, sinceramente, mi dispiace tanto perchè - benchè in più di un’occasione io l’abbia sportivamente detestato come il nemico n. 1 - è un bel personaggio e ha dato tantissimo al tennis anche mediaticamente.
    Con buona pace di più che legittimati puristi del bel gesto.

  145. Diego scrive:

    Ringrazio zio Tony per i complimenti!
    Sono d’accordo con Mew praticamente su tutto. D’accordissimo su Roddick: avevo scritto all’inizio dell’anno che credevo molto nell’accoppiata Roddick-Stefanski anche se gli ultimi risultati son stati deludenti. Comunque Roddick è a tutti gli effetti un giocatore “anomalo”: è squilibrato nei colpi, a differenza di Murray, Djokovic, Del Potro; è un giocatore decisamente più vario di quanto viene normalmente detto: vi ricordate l’anno passato a Roma? Batte Bolelli da pallettaro e poi Robredo seguendo spesso e volentieri la seconda a rete.
    Però, Mew, non credo che esistano nel mondo giocatori più inguardibili (con rispetto) di Robredo, il rovescio in top di Almagro secondo me è uno dei colpi più belli del circuito. Avrebbe anche un gran servizio se fosse più applicato.

  146. michele scrive:

    come si fa a scrivere che Nadal non vincerà piu’ un torneo dello slam.
    E’da folli!.
    Magari ricomincia da New York.

  147. Venzurelli scrive:

    A Diego: scusa il giorno di ritardo, pensavo non scrivesse più nessuno qui..
    E cmq non darmi del lei ti prego, sono un ragazzo di 21 anni non un Professore… :)

    Su quello che dici posso sostanzialmente sottoscrivere quello che ha detto MEW…

    Buon tennis a tutti e Forza Penna!

  148. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    @ Diego
    Beh, Roddick dopo wimbledon ha dichiarato “non so quanto mi ci vorrà per riprendermi da questa sconfitta”, e infatti…….anche la ingenua sincerità di Roddick è fuori dal comune.
    Robredo ha costruito la sua carriera in modo semplice: ha fatto il salto nei primi anni, ed è entrato nei top 50, e da quel momento ha vinto il 95% (o giù di lì) delle partite disputate contro quelli che sono più giù di lui in classifica. Ha avuto momenti di sbandamento, ma normali, in una carriera (ormai) lunga.
    Mai esaltante (ma proprio mai) gioca benino tutti i colpi, come si è visto ieri sera, ma (e torniamo alla mia teoria base), posto di fronte a chi, quei colpi, li gioca tutti meglio di lui, non può che naufragare miseramente.
    Però tre set a zero, a Blake, non glieli ha tolti nessuno.
    “son individuo medio: son nato medio e che ci posso far” cantava negli anni ‘80 il napoletano Mimmo Cavallo. La dedico a Robredo.
    @ Reneè: perchè, invece Almagro attacca? Certo, ogni tanto, alla disperata, tenta di chiudere col suo (bel) rovescio da fondocampo, e ci riesce pure; ma non ha un disegno tattico aggressivo, lotta anche lui di puro fisico (ricordo un tie-break allucinante contro Davidenko, a Roma 2006, primo set: Davidenko dopo venti minuti lo vinse….e si ritirò), arrota e accorcia per non sbagliare, specie sulla terra, e perde molto più di Robredo.

  149. Agatone scrive:

    Quello che manca a molti giocatori, secondo me, è il piano B. Cioè la capacità di fare un gioco diverso se il punteggio è sfavorevole. Molti comtinuano imperterriti nel proprio modo di giocare, fino alla sconfitta. Mi ricordo quest’anno a Wimbledon di Murray-Ferrero. Lo spagnolo ha giocato dall’ainizio alla fine nel suo solito stile e ha perso in tre set, tutti in modo simile. Ricordo Clerici che ‘chiedeva’ a Ferrero di provare qualche altro schema, di cambiare tattica e Tommasi che gli rispondeva ‘non può’.
    Ecco, molti non possono cambiare strategia.
    Federer, anche se spesso accusato di essere tatticamente poco avveduto, è in grado di giocare in due o tre modi. Ho ancora in mente la partita con DelPotro agli Australian Open, con continui attacchi e e cambiamenti di ritmo o le due partite all’ultimo troneo di Cincinnati con Djoko e Murray.
    Anche Nadal è un ottimo stratega e l’ha ampiamente dimostrato. Ma lo è perché ha capito che era necessario e per questo ha completato il suo bagaglio tecnico.

  150. zio tony scrive:

    enzo, ma sei proprio tu? il guardiano di ubi? ma allora sei anche (semi)serio se vuoi ;-)
    fa male sentire una fererina doc come reneè dubitare della veridicità dell’infortunio di rafa per il quale oltre al danno si è costretti a subire anche sgradevoli insinuazioni a getto continuo.
    personalmente (anche se gioco a livello amatoriale) so per esperienza diretta quanto rognosi siano gli infortuni muscolari e tendinei (strappo al polpaccio, contratture varie a coscie e spalla, epitrocleite, dolori e infiammazione al polso, etc.)…
    spesso ti senti discretamente bene, poi in partita zac, torna il dolorino o la fitta che ti mettono in un mare di dubbi? maronna *@]§ò\ che è? continuo a giocare? forzo? non forzo? sto fermo 1 settimana? meglio due? e via dal fisioterapista… immaginiamo come si complicano le cose per un campione fino a quel momento numero 1 al mondo; stai male, perdi 5000 punti in due mesi e sei costretto a rispondere a tutti (media, tifosi, mondo intero) delle tue scelte; x qualsiasi decisione, qualunque essa sia, sei ferocemente criticato… come disse kit carson in un memorabile texone: “lasciatemi dire il mio bah!”

  151. Enzo scrive:

    Esatto, Zio Tony … sono proprio IL GUARDIANO DEI FORUM :-) ….
    Per quanto riguarda la “gestione” degli infortuni di Nadal, non puoi certo negare che proprio tu, o meglio, il vero zio Tony ha commesso molti errori di gestione e di comunicazione … ricordo, per esempio, le due esibizioni pre-wimbledon giocate e perse nettamente, con la conseguente decisione di non presentarsi a Londra … e ora, l’infortunio agli addominali … non lo so, non voglio sbilanciarmi, però ho la sensazione che si stia preparando l’uscita definitiva di scena dando l’intera “colpa” agli infortuni … forse esagero, ma i prossimi mesi ci daranno risposte in merito. Salutoni

  152. Renée scrive:

    Carissimo Zio, non era mia intenzione fare illazioni o negare l’infortunio /i di Rafa, credi.
    Sono solo stupita di come sia stata gestita a livello PR tutta la vicenda.
    Insomma Nadal non è il giocatore della domenica che si stira, ma ha voglia di giocare, poi però si chiede se non sia troppo dannoso, poi fa un bel punto e ci ripensa, poi sente dolore e decide di smettere.
    Dai su: stiamo parlando di un ragazzo il cui fisico è monitorato pressochè giorno e notte da folle di dotti medici e sapienti e da tutta la vita!
    Stiamo parlando di un ragazzo che può pagare lo stipendio a qualcuno per essere consigliato su cosa dire alla stampa;
    di un ragazzo che viene favolosamente retribuito solo per indossare una maglietta piuttosto che una canotta in virtù del fatto che ci sono ragazzini che spenderebbero la paghetta di un anno per comprarla.
    E lui, sportivo professionista (tra l’altro sin qui sopraffino nelle dichiarazioni e dolcemente spontaneo negli atteggiamenti fuori dal campo), ha gestito una problematica tuttaltro che rara (ahilui) in un modo assurdo.
    Ok, non sarà stato proprio lui, certo, ma chi lo consiglia.
    Io non ho capito, mi spiace.
    Forse sarò crudele o senza cuore ma tutta la vicenda mi lascia perplessa

  153. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Uscita di scena, eh? Ragazzi, scusate, ma non avete capito proprio niente…..Nadal vince il torneo, cari miei.

  154. chloe de lissier scrive:

    diciamola tutta: nadal chiagne e fotte.

  155. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Si Chloe, credo che il concetto sia esatto…

  156. Agatone scrive:

    ho visto stanotte mezz’ora di Nadal-Monfils. Confermo, vince il torneo. Chi diceva che non è più lui?

  157. zio tony scrive:

    ciao reneè, e io che ti credevo diversa dalla cieca massa furente …vabbè, pazienza :-(
    tranquilli federeriani, su questa superficie da videogioco elettronico, che mortifica lo scambio, la capacità di variare tecnica e tattica, premiando a dismisura i colpi in fotocopia, tutti uguali, piastrellate pim-pum-pam (spesso solo pam), sono favoritissimi i vari federer ,leproto, cilic …
    rafa ha problemi e si vede (errori balordi, servizi a mezza rete, break subiti), l’osso (da aggiungere alla vs. collezione) non ve lo ruba, non temete.
    un cordiale saluto a tutti voi e in particolare al vostro simpatico guardiano :-)

  158. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Dopo Wimbledon, immediatamente dopo, ho scritto: Nadal si riposerà in vista di quello che è il suo obiettivo dell’anno, il career grand slam a 23 anni.
    Senza essere dietrologi e complottisti, ero abbastanza convinto che, se il suo infortunio si fosse risolto in una infiammazione non grave (o anche in un “infortunio psicologico” come sembra suggerire Agostino in altra parte del Forum, e ci può stare anche quello), Nadal sarebbe stato il mio principale favorito agli US Open, perchè ci sarebbe arrivato nelle stesse condizioni di Gennaio agli Aus Open.
    Inoltre, poichè il ragazzo è astuto, poichè se c’era un lieve infortunio era meglio andarci comunque cauti, e poichè ha sbagliato più volte la programmazione, e sbagliando s’impara, non credevo facesse fuoco e fiamme nei tornei precedenti lo US Open.
    Di qui il mio triplice pronostico per i tornei estivi, risalente a prima di Montreal.
    Vedendo le sue partite durante l’estate, specie quella contro Djokovic a Cincinnati, la mia convinzione è cresciuta: non forzava, non correva.
    Ora, rimanendo in attesa di una chiamata da parte di società di scommesse sportive, alle quali offrirò la mia consulenza a pagamento (sto scherzando, moderatori, sto scherzando), devo riconoscere di non aver capito il “mostro” Federer: benchè padre di famiglia, e al contrario di quanto pensassi, ha giocato per i punti e la classifica, perchè vuole chiudere l’anno da numero uno.
    Ma sul torneo, il pronostico è pienamente ribadito. Sono a tre passi dal successo.
    Come dite? “Ma allora ci stai serio”? No, ovviamente no. Ma la presenza di Nadal è comunque il principale argomento di interesse degli US Open 2009, e questo ci voleva poco ad analizzarlo.
    Se vince, ribadisce qualcosa di importante. Se vince battendo Federer, figuriamoci. Se perde, Federer è il numero uno dell’anno. Se perde contro Federer, lo svizzero gongola felice.
    E se no cosa dovevamo guardare, di questi US Open? Murray? bah. Il torneo femminile? bah.
    Se ci saranno le semifinali che dico io, e che tutti ormai attendiamo (anche per i motivi sopra elencati), sabato e domenica ci divertiremo comunque. Ed è questo che conta.
    Ecco perchè invio un ideale messaggio ai soliti due, ma anche ai due più giovani Djokovic e Del Potro: non deludeteci, please.

  159. Roberto Commentucci scrive:

    Complimentoni Marcelus. Al solito, commento gradevolissimo e condivisibile, almeno nell’ultima parte.

    Rafa ieri sera ha avuto ciò di cui aveva bisogno. Un avversario, come Monfils, che gli ha fatto giocare scambi lunghi, colpire tante palle, correre come un fauno in erezione agonistica per tutto il campo (scusate il paragone ma mi è uscito così): ovvero la situazione che lui ama di più, il tennis che lo esalta.

    Monfils ha palleggiato troppo, fidando sulla sua base atletica e le sue qualità difensive. Ma Rafa va aggredito subito, ad inizio scambio, o sono dolori.

    E Monfils lo ha fatto solo per un set e mezzo.

    Poi, la sua indole di contrattaccante lo ha portato a tirarsi indietro, e Rafa, sempre più sicuro ed aggressivo, gli ha preso il campo e gli ha fatto fare i chilometri, fino a sfiancarne la resistenza.
    A fine secondo set Gael era morto, non ne aveva più.

    Rafa in gran progresso: è stato più incisivo e profondo nel palleggio e anche più aggressivo del solito. Soprattutto, si sono rivisti alcuni sensazionali prodigi difensivi.

    Per me parte favorito contro Gonzales (pur ottimo), mentre credo che l’attuale Del Potro gli sia superiore.

    Palito lo aggredirà dalla prima all’ultima palla: l’argentino ama picchiare contro le parabole alte, favorito dalla statura e dall’impostazione tecnica; e il back di Rafa non è né quello di Federer, e nemmeno quello di Murray.

    Comunque, mi aspetto anch’io un week-end da leccarsi i baffi.

  160. chloe de lissier scrive:

    che fine ha fatto il commento n° 160, quello di venzurelli?

  161. rafarulez scrive:

    Ma Del Potro vince contro Cilic? L’altro ha le sue stesse armi, diritto devasatante, gran servizio, ottimo rovescio incrociato e viene da un match straordinario giocato contro Murray. Sicuramente l’argentino è piu’ abituato del croato a partite di questo livello ed è piu’ solido mentalmente, ma se Cilic aggredisce ogni singola palla che gli capita, tirando vincenti per tutto il match, come ha fatto con Murray, sono dolori anche per Del Potro. Insomma, in sostanza l’argentino parte favorito, ma se la deve giocare e sudare contro questo Cilic. Tra l’altro l’unico precedente tra i due, a Melbourne, ha visto Del Potro vincere a fatica, in 4 sets, contro un Cilic piuttosto falloso al servizio. Poi vabbè, l’ideale per un tifoso di Rafa sarebbe una vittoria del torneo giocando una SF contro Del Potro ed una Finale contro Federer, ma pensiamo prima a battere Gonzalez. La moblilità in campo, la ritrovata (seppur a tratti) profondità di palla ed i pochi errori gratuiti fanno ben sperare, ma il cileno è un avversario da prendere con le molle, specialmente in risposta al servizio, dove la chiave del match è tutta nella risposta allo slice da destra di manodepedra.

  162. Renée scrive:

    Carissimo Zio Tony, sono sempre più convinta: se persino MEW azzecca un pronostico è evidente che la faccenda è assai strana…

    In ogni caso, da brava miliziana seguace del re piccoso e piagnone, incapace di accettare la sconfitta e terrorizzata dal perdere il mio osso, adesso vado ad infilzare qualche spillone.
    Ho cambiato, però: sono passata dalle ginocchia alla pancia.

    Ti confesso più che altro adesso temo per Pippo.
    Tra i nuovi messia da Medjugore e il tuo nipotino non vorrei che il mio adorabile Palito non giungesse alla sua prima finale Slam (dove, ovviamente, dovrebbe fare il vassallo a Rog, che diamine!)

  163. zio tony scrive:

    adorabile reneè, ora ti riconosco! vedi che le doti ci sono, basta solo qualche piccola sollecitazione perchè emergano i/le fuoriclasse del blog ;-)

  164. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    @ Reneè: sono offeso, e ti risponderò come Tommasi “Beh, cara, ho visto qualche partita” (quando fa così, non lo uccidereste?). Immaginami con la bocca stretta, e l’espressione piccata del presuntuoso saccente, indispettito dalla tua affermazione.
    Ma non è “un” pronostico. Sono già due, e mi sto preparando da mesi all’apoteosi finale. “Non gongoli” direbbe quel comico di Central Station. E invece gongolo….
    @ rafarulez
    Già Nadal è ben messo: se togli pure Del Potro, cosa rimane della seconda semifinale? e voi dell’ultimo banco non suggerite “Gonzalez”, che vi sento……

    Insomma, mi sto divertendo, a seguire ’sto torneo: spero di comunicare questo senso di divertimento anche a voi.
    E ricordate che quest’anno il primo novembre cade di sabato, il 25 aprile di domenica, il 1 maggio di sabato, e Natale di venerdì. Quindi fatemi divertire col tennis, che è meglio…….

  165. Renée scrive:

    Adesso mi è tutto chiaro: Marcelus Edberg Wallace (era opportuno scriverlo per intero) le tue ultime righe dimostrano inconfutabilmente che sei afflitto dalla sindrome del rientro post vacanza e nel tentativo di trovare un’alternativa alla odiosa routine lavorativa (qualunque sia la tua occupazione attuale) cerchi di captare la benevolenza delle agenzie di scommesse.
    A questo punto sarò più comprensiva e mi impegno a non reagire all’eventualità che la tua terza profezia dell’estate nadaliana si avveri.
    Buone semifinali a te, allo zietto e a tutti quanti. Speriamo che questa volta vinca un …troiano!

  166. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    @ Rafarulez: intanto, bravo Cilic, ma Del Potro quest’anno c’è. E’ arrivato prima del croato al grande tennis, e si vede. Ma anche Cilic arriverà. Non mi ero sbagliato.

  167. rafarulez scrive:

    @ Marcelus Edberg Wallace: si Del Potro è un tennista già fatto e si vede, non solo dalla classifica, ma Cilic puo’ ancora crescere. Ieri per un set e mezzo ha dominato, poi la scarsa abitudine alla lotta e la poca attitudine mentale a giocare match di questo livello, hanno fatto il resto. Ha prima tirato fuori l’argentino dalla buca, per poi spegnersi. Alla fine per il torneo è meglio cosi’, Del Potro garantisce una solidità ed una competitività che il croato ancora non ha, ciao.

  168. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    @ rafarulez: eh, si, questi due ‘88 ci sanno fare. Di Cilic non mi convince tanto il fisico, ma il braccio si.

  169. venzurelli scrive:

    1- vedendo come Nadal abbia divorato Gonzales, mi chiedo che problemi alle ginocchia possa avere… se mai li abbia avuti…

    2- Sarà una mia impressione, ma se si vuole che il tennis d’attacco sparisca, perchè non conviene più, dato che ormai è meglio stare sulla linea di fondo a fare come il film di Dustin Hoffman del 1976, aspettando che l’avversario sbagli, beh, carissimi dirigenti ATP e compagnia, grazie per l’impegno, ce la state facendo! Bravi!

    Riprendendo un articolo di questo blog, il motivo dell’involuzione di Murray secondo me è sulla scorta di questo stile che ormai è sempre più dilagante, di cui Nadal è il sommo esponente… Aspettare invece che attaccare… E giocando così si può perdere da un qualsiasi buon top 30 in giornata, se non si è al top della forma fisica e non gira molto la fase difensiva…

    Ho visto il terzo set tra Spagna e Cile, mi son cascate le Dunlop…
    Gonzo se non spingeva 4-5 colpi di fila sulla linea al massimo non faceva il punto…
    Allo spagnolo bastava stare 2-3 metri dietro la riga di fondo, tanto con la corsa che ha e le racchette di oggi rimandava di là tutto quasi con troppa facilità…

    Sto odiando le racchette di oggi e le palline grandi e sgonfie… Oltre al cemento veloce ma non velocissimo…
    Ho rivisto recentemente spezzoni della SF UsOpen 2003 tra Agassi e Ferrero..
    ALTRO TENNIS!!

    3-Secondo me a sto punto davvero Nadal vince il torneo… a meno di miracoli di Roger o JMDP.

    4- Per favore, Dio del Tennis, guarda giù in sti 2 giorni…

  170. wilsooon scrive:

    5- Se guardi ti prego di stendere un velo pietoso sui post di verdurelli…

  171. venzurelli scrive:

    Amo questi commenti dove si insulta gratuitamente senza alcun tipo di argomentazione…
    Storpiando il nome, per di più…
    Molto gentile, se avrai voglia (il coraggio?, la capacità?) di scrivere perchè dissenti, te ne saremmo grati.
    Nel contempo continua pure ad insultare, nessun problema.

  172. Stefano Grazia scrive:

    maddai, un po’ di autoironia su…vi prendete tutti troppo sul serio, ogni tanto la battuta ci sta…
    Se Nadal vince gli UsOpen TUTTI ma dico TUTTI i commentatori del Blog,i Grandi Esperti, gli Addetti ai Lavori,TUTTI con l’eccezione di MEW, dovrebbero autosospendersi per 5 anni: dall’inizio del Blog ogni anno ci ripetevano che Nadal era finito, che era solo un corridore,l’AntiTennis, un muscolare che non puo’ durare, e lui tornava ogni anno piu’ forte di prima. Quest’anno i Grandi Esperti hanno spostato il bersaglio su Federer dicendo che il FINITO era lui e che Nadal avrebbe dominato per anni, vincendo il Grande Slam tre volte di seguito, poi appena puntualmente Federer e’ risorto giu’ botte di nuovo allo Spagnolo… Ma se ce ne stessimo tutti un po’ zitti e invece di sparare sentenze ci limitassimo ai commenti di quel che succede davvero giorno per giorno? Una cosa e’ azzardare un pronostico, un’altra e’ sparare sentenze per lo piu’ negative definitive…

  173. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    E invece non si autosospende nessuno.
    C’è voluto (a quanto pare) un secondo infortunio per stendere definitivamente Nadal. Certo che così non va molto avanti. Peccato.
    In compenso, l’altro tira passanti in corsa all’indietro sotto le gambe.
    Non so ancora se vincerà, ma accidenti…..
    Comunque, non solo era infortunato, ma doveva averlo comunicato in direzione: in caso contrario lo “schedule of play” è da considerarsi criminale (gli altri due non giocavano da quattro giorni!).
    Americans, rinunciate al catino e mettete il tetto: sono due anni consecutivi che non fate proprio una bella figura….

  174. chloe de lissier scrive:

    non sei stato l’unico, marcelus, ad aver pensato che nadal, viste le sorti della stagione, avesse puntato soprattutto sull’”us open”, per diverse ragioni: prime fra tutte la chiusura del “career grand slam”, che avrebbe dato un prestigio notevole alla sua carriera. certo, ha tutto il tempo per ritentare l’impresa. ma sa che sarà sempre più difficile con il trascorrere del tempo.
    non credo molto all’entità dell’infortunio così come lo ha descritto in conferenza stampa dopo il match con del potro: uno strappo muscolare all’addome gli avrebbe reso impossibile qualsiasi movimento e dunque non avrebbe potuto nemmeno scendere in campo con un tale infortunio. molto probabilmente doveva trattarsi di una contrattura che gli ha complicato i movimenti per colpire la palla. non mi è parso invece che avesse momenti di defaillance atletica, perché correva con un certo agio.
    penso che nadal debba trovare un equilibrio dei suoi movimenti diverso da quello raggiunto fino alla fine del 2008. molto probabilmente i problemi alle cartilagini delle ginocchia lo inducono a movimenti che mettono sotto sforzo diverso il tronco e le braccia. è un tipo tenace e può riuscirci. bisognerà vedere quanto gli costerà sul piano psicologico tanto lo sforzo per trovare tale diverso equilibrio, quanto soprattutto il fatto che gli avversari non lo vedranno più come un avversario granitico.
    vedremo.

  175. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    E’ molto difficile, Chloe, anche perchè sono da sempre convinto che, se Federer rispetta la sua decisione di ritirarsi nel 2012, il ritiro di Federer e Nadal sarà (quasi) contemporaneo. Insomma, Nadal non ha così tanto tempo. E quelli più giovani, intanto, vanno in finale. Lui non ce l’ha mai fatta, a New York. Quelli “dopo di lui” (Murray, Djokovic, Del Potro), tutti.

  176. rafarulez scrive:

    Riporto qui il mio commento, visto che il sito al momento è out.
    Concordo con quello che scritto Roberto Commentucci sul sito, di piu’ onestamente in questo Slam non si poteva fare, Nadal è già stato bravo a non perdere punti e ad eguagliare la Semi dello scorso anno.Rafa fa già molta fatica sulle superfici hard, se poi non è al 100% della condizione fisica non puo’ essere competitivo per la vittoria finale su queste superfici e rischia di prendere pallate da piu’ di qualche Top Ten, non solo da Del Potro. Tanti gli hanno già fatto il funerale, esagerando, as usual. Magari sono gli stessi indovini che lo scorso anno lo fecero a Federer. Sull’infortunio io concordo con molti di voi, non era affatto uno strappo, ma una semplice contrattura che pero’ lo ha debilitato sia nella spinta al servizio che nella corsa, perchè difficilmente è riuscito ad arrivare bene con le gambe sulla palla per coprire il rovescio bimane, ricorrendo spesso al back difensivo che a Del Potro ha fatto il solletico. Comunque per il torneo è meglio cosi’, l’argentino in Finale è sicuramente piu’ competitivo del Nadal visto ieri, anche se sono sicuro che perderà contro un Federer che viaggia al doppio della velocità di braccio di Palito.

  177. Enzo (IL GUARDIANO DEI FORUM) scrive:

    …. e invece di autosospendermi, mi conferisco il titolo di VATE :-) … un quesito fondamentale mi sento di porre a coloro i quali credono di potermi dare risposta: premesso che la condizione atletica mi è parsa discreta, perchè Nadal gioca così corto?
    Attendo fiducioso!

    Enzo, come Vate, dovresti perlomeno saper leggere… Ho scritto un articolo di 3 cartelle (questo) per cercare di spiegare il motivo per cui Nadal gioca corto…

    Capisco che commentare è più divertente che leggere, però, insomma… :)

    (Roberto Commentucci)

  178. Enzo (IL GUARDIANO DEI FORUM) scrive:

    Ill.mo Roberto, mi duole constatare la tua diffidenza … pensavo fosse ovvio che il mio quesito fosse rivolto a quelle che io amo definire “milizie nadaliane”, per stuzzicarle sino allo sfinimento :-) ….
    P.S. Ho letto il tuo articolo più di una volta, trovandolo assolutamente esaustivo. Con stima :-)

    Grazie. Scusami, non avevo capito il contesto. :)
    Rob. Comm.

  179. zio tony scrive:

    complimenti al leproto, sinceramente non me l’aspettavo… su questa superficie da battitori e mazzate federer ha trovato uno che gioca al tennis-playstation meglio di lui… peccato perchè era un pezzo che non lo vedevo così in forma.
    nel frattempo rafa seppure stirato ha riguadagnato il numero 2 in e ridotto le distanze con l’1. va bene così.

  180. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Beh, autosospenditi per l’altro pronostico, Enzo….quello della finale.
    E’ nato un nuovo campione, che gli altri due ne prendano atto.
    Non Federer e Nadal. Gli ALTRI due.
    C’è chi fa progressi, invece di regredire.
    Federer ha sbagliato settimana: e a parte i colpi a effetto, non ho mai visto il suo servizio così giù come negli ultimi due giorni. Certamente era un colpo al top a Cincinnati, invece a New York è andato sempre peggio. C’è da dire che quattro giorni fermo, era come giocare un altro torneo da zero, per gli automatismi del servizio. Fino a Soderling, sembrava funzionare.
    Del Potro, invece, tutto bene. Qualcuno gli deve aver detto che aveva perso il RG per un millimetro, e sul cemento lui è più forte che sul rosso.

  181. rafarulez scrive:

    Nadal gioca corto perchè è ridotto un cerotto e fa fatica a spingere, sia al servizio, che in risposta al servizio, specialmente di rovescio contro lo slice da destra. A Melbourne, quando era a posto fisicamente, ha giocato profondo e vinto il torneo. Nadal per essere competitivo sulle superfici hard, dove già fa fatica di suo, deve essere a posto fisicamente, altrimenti gioca corto e perde. Ps. Ho sbagliato il pronostico, Federer è riuscito a buttare nel water la sesta vittoria allo US Open, suicidandosi sul 5-4/30-0 del secondo set.

  182. rafarulez scrive:

    Ma poi basta con questa storia delle milizie nadaliane ENZO, queste terminologie usale con chi si diverte a provocare, insultare ed offendere sul sito (sia da una parte che dall’altra) non con me che sono sempre entrato qui dentro solo ed esclusivamente per parlare di tennis. Se sai farlo bene, altrimenti lascia perdere. Mi auguro che il mio dire sia entrato nel tuo capire, dopo che te l’avro’ ripetuto già 10 volte.

  183. Enzo (IL GUARDIANO DEI FORUM) scrive:

    … chi si picca, s’impicca … carino questo motti, vero? l’ho partorito di getto, leggendo l’ultimo intervento di rafarulez … al quale ribadisco il mio intendere: sempre pronto a discutere amabilmente di tennis con chiunque, ancor più pronto a reprimere chi strparla o delira … entrando nel merito della tua argomentazione tecnica, credo che il problema non sia limitato alla risposta: ho visto un Nadal in difficoltà anche durante lo scambio …
    @ MEW … ho già fatto ammendo nei relativi forum (a cui ti rimando), incoronando l’argentino come unico, vero rivale dello svizzero per i prossimi mesi.
    Saluti a tutti voi :-)

  184. zio tony scrive:

    x tirare su il morale ai miei amici/che federeriani/e:
    Due amici si incontrano dopo diverso tempo che non si vedevano e uno dei due, un tipo di solito calmo e tranquillo, si mostra ipereccitato al punto da balbettare visibilmente. -”Ehilà ciao enzo, come va?” -”M-M-Ma lascia s-s-s-stare, ho un la-la-la-lavoro che mi-mi sta po-po-po- portando alla to-to-to-tomba!” -”Accidenti ma che razza di lavoro fai?” -”So-sono un gua-guardiano di-di ga-ga-galline…” -”Per la miseria, non credevo che un lavoro come il tuo potesse portare una persona all’esaurimento. Ma per la precisione, in cosa consiste?” -”Nie-niente… a-a-a-alla ma-mattina mi me-me-metto in me-mezzo all’aia e chia-chiamo le ga-ga-galline fa-facendo cooo cooo cooo ccoo e que-quelle escono da-dalle sti-stie e ve-ve-ve-vengono a beccare il mangime, ca-ca- capirai centomi-mi-mila ga-galline! Po-po-poi a-a-alla sera va-vado alle stie e chia-chiamo le ga-ga-galline facendo cooo cooo cooo cooo e-e-e ce-ce-centomila ga-galline rientrano ne-nelle stie a do-dormire per la no-notte.” -”Beh, non mi sembra nè difficile nè stressante, ma come mai?” -”Fa-fammi fi-fi-fi-finire!!! E’ solo che c’è u-u-u-una ga-ga-gallina la sera che no-non vu-vu-vuole mai rientrare ed a-a-a-allora io vado in mezzo all’aia do-dove quella sta-sta a be-beccare e le-le faccio: ‘La fa-fai fini-fini-finita dii rompere i CO-CO-CO-CO…’ e centomila ga-ga-galline escono di-di nuovo da-da-da-dalle stie…”

  185. Renée scrive:

    Cronaca: Federer gioca punti eccezionale in semifinale. Tutti lo osannano e gli dicono che è un genio. Lui scende in campo contro un giocatore senza esperienza nelle finali Slam, che ha battuto nettamente sul cemento australiano. Pensa solo ai record, a mettere un’altra tacca alla sua già invidiabile carriera di frantumatori di primati. Vince il primo set facilmente, sta dominando anche il secondo. Si dimentica cos’è il tennis: un duello in cui devi battere un avversario non deliziare il pubblico. Si dimentica che ha 28 anni, giocato meno di 24 h prima e gli conviene fare in fretta. Così il suo avversario, un giovane solido e forte mentalmente oltre che fisicamente, lo batte.

    Risultato:
    Le tesi sul vassallaggio di Scanzi per cui senza Rafa Roger vince in scioltezza si rivela precipitosa ed ingiustificata.

    Tommasi scrive un articolo in cui critica meno Federer rispetto a quando vince.

    Gli italiani litigano per questioni incomprensibili che il buon Roberto Commentucci con il consueto aplomb cerca di farci capire.

    Andrew gli risponde che è colpa del tennis circolo-centrico ed invita ancora una volta al V fan….

    Si leggono oltre 200 commenti la metà dei quali - tra un insulto ed un invito ad andare allo stadio di calcio - sono incentrati sul dimostrare chi tra Macenroe, Borg e Sampras abbia avuto gli avversari più forti.

    I pronostici di MEW si dimostrano errati.

    Le previsioni di Agostino si confermano corrette.

    I “soliti” Anakyn e Roby68 cercano di dire cose sensate ed equilibrate, che ahimè si perdono nel marasma dei complotti razzisti e classisti.

    Theresa stermpera con ironia.

    Rafarulez si conferma equilibrato e paziente e non risponde alle provocazioni degli esagitati.

    Zio Tony, dolce come sempre, cerca di tirarci su con una barzelletta demenziale.

    Insomma: tutto mi sembra tornato alla “normalità” fuori e dentro al blog.
    Sospiro di sollievo….

  186. Roberto Commentucci scrive:

    Cara Renèe, sono abbastanza d’accordo con la tua analisi su Roger. Credo che ancora una volta il nostro abbia peccato del suo difettuccio di sempre: il narcisismo.

    A me è parso che sia entrato in campo sicurissimo di vincere, caricato a mille e soprattutto deciso a fare uno one man show, a incantare tutti con soluzioni spettacolari. E per quasi due set, nonostante un servizio lacunoso, e complice un Delpo bloccato dall’emozione, c’è riuscito perfettamente: palle corte, discese a rete, cambi di ritmo, rasoiate in back. Quanto sono bello, quanto sono bravo. Ma sia nel primo set, sia nel secondo, non è riuscito a dare il colpo del ko (doppio break) un pò per suoi errori, un pò per la tigna dell’argentino.

    E poi, sul 54 30 pari, dopo quella chiamata di hawk eye sul passante lungolinea di diritto di Palito, che ha lambito la riga, ha perso la testa. Si è buttato incautamente avanti, si è beccato un altro tracciante fotocopia, e mentre Juan Martin entrava in partita, lui rimirava furibondo lo specchio incantato andato in frantumi, il suo show finito fuori copione.

    Da lì in poi, sempre più furente per le mazzate che subiva dal dirittone di Delpo (mai visto un colpo da fondo più potente!) è totalmente uscito di senno, per la solita ansia di dimostrare a tutti di essere il più forte in tutto:
    “ma come si permette, questo qua, di sfidarmi a pallate diritto contro diritto!…”. E così niente più variazioni, niente più cambi di ritmo, niente più back di rovescio, cocciutamente determinato a sfondare contro l’angolo destro del suo avversario, che non chiedeva di meglio.

    Quando è tornato in se, intorno alla metà del quarto set, era troppo tardi, le energie stavano per finire, l’altro si era esaltato, e il servizio continuava a non funzionare.

    E si è arreso, furibondo con i suoi numi e soprattutto con l’elettronica, che gli ha strappato il suo specchio fatato dalle mani.

    Ah, Narciso!

  187. Monty Burns scrive:

    Concordo con Roberto sulle ragioni psicologiche della sonfitta di domenica, per quanto ritenga quelle tecniche (servizio inguardabile) e fisiche (6 ore di tennis su cemento in 26 ore sono tantissime) assolutamente prevalenti. E non dimentichiamo un buona dose di sfiga. Potremmo dire che ha perso una finale per mezzo centimetro. E pensando a Scanzi, di cui leggo divertito gli articoli senza tuttavia condividerne i contenuti, mi aspetto una dura punizione dell’argentino nella prossima partita. Il re piccoso avrà la bava alla bocca.

  188. Renée scrive:

    Grazie Roberto. Hai spiegato in modo perfetto, completo e competente quello che ho tentato maldestramente di dire io.
    Ed è probabilmente una delle ragioni per cui non mi è dispiaciuto poi molto che Roger abbia perso, unitamente al fatto che Gianmartino mi ispira una grandissima simpatia.
    Un bel bagno di umiltà fa bene anche a lui, ogni tanto.

  189. Enzo (IL GUARDIANO DEI FORUM) scrive:

    … quindi, se non ho capito male, secondo Reneè io sarei un “esagitato”? … gradirei riscontro, così da poter rispondere in maniera adeguata! Mille grazie.

  190. chloe de lissier scrive:

    ho la massima stima della competenza tennistica di roberto commentucci. ma la sua propensione alla mitologia lo induce a qualche eccesso di valutazione (il paragone di tsonga con ettore ne è un esempio assai vistoso, per esempio).
    federer ha perso per diverse ragioni, ma il narcisismo questa volta non c’entra per niente. aveva di fronte un avversario più giovane di sette anni, più alto e più potente fisicamente. avrebbe perciò dovuto chiudere la questione rapidamente e ne ha avuta l’opportunità prima con le due palle break quando conduceva 3-1 nel secondo set e poi quando ha servito per lo stesso set. ha sciupato malamente le due occasioni. in mezzo c’è stato anche il punto assegnato a del potro da “occhio di falco”. se federer fosse “impazzito” per la rabbia, come sostiene il buon roberto, non avrebbe vinto il terzo set rimontando l’avversario, perchè per farlo occorre lucidità e presenza mentale. il quarto set ha finito di dissanguarlo: ha perso infatti il tie-break soprattutto per il doppio fallo sul primo punto di servizio. nel quinto la storia era finita.
    a parte gli indubbi meriti di del potro, federer ha perso per due ragioni: per la stanchezza dovuta al protrarsi del match, prolungamento conseguente alla sua deconcentrazione in due momenti topici; e per la bassissima percentuale di prime palle messe in campo durante tutti i cinque set. stessa ragione, quest’ultima, per la quale perse con nadal all’open d’australia. non avrebbe vinto wimbledon se il servizio non l’avesse assistito, tanto per ribadire.
    ho massima stima anche di renée, soprattutto per la pacata lucidità dei suoi interventi e per la solidità degli argomenti che propone. sono stata la prima a criticare i cedimenti emotivi o mentali di federer, ma stavolta penso che non ci sia nessun bagno di umiltà da consigliare a roger. non ha peccato di presunzione, come ho detto: non ha potuto (o saputo) chiudere al momento opportuno e ha pagato durissimamente. non è casuale la sua dichiarazione secondo la quale questa finale sarà forse l’unica per la quale nutrirà qualche rimpianto. infatti, quando un professionista sbaglia per presunzione, non nutre rimpianti, perchè sa di aver sbagliato: federer, semplicemente, non era nella giornata giusta (servizio e condizione di inferiorità fisica sulla distanza) e le cose non sono nemmeno girate nel migliore dei modi.
    ci sono state occasioni in cui il caso è stato benigno con lui. questa volta federer ha avuto un pizzico di malasorte. capita a tutti, anche a lui che è roger federer.

  191. +PSTN+ scrive:

    Interessante (e forse corretta, chissà!) l’analisi di Commentucci in cui si osserva anche che quel passante lungolinea chiamato fuori e poi corretto dal falco (alla faccia di chi non ha simpatia per esso tra cui lo stesso Federer e Tommasi* come giustamente segnalava l’attento e puntuale Stefan in un post ieri nel caos dei commenti a un articolo) che ha minato la certezza di Federer, innervosendolo, facendogli poi perdere il game e il set però solo al tie-break.

    Tuttavia poi è riuscito a spuntarla al terzo set pure grazie a due pesantissimi doppi falli di Pippo sul 4 a 5 ed è proprio al quarto che avrebbe dovuto ammazzare definitivamente il match cosa che invece non ha fatto, ma non v’è riuscito molto probabilmente perché non ha servito come contro Soderling.

    L’andamento della finale mi ha ricordato l’incontro dei quarti contro lo svedese che ha fatto preoccupare non poco dato che si è trovato giocando convincendo due set avanti, 4 a 0 e 5 a 2 al tie-break del terzo per poi perderlo 8 a 6 e concedere un set point a quello del quarto vinto 8 a 6.

    La differenza fondamentale tra i due incontri è stata il rendimento al servizio invero ottimo contro lo svedese e invece insufficiente contro l’argentino nello sviluppo un po’ simile dell’incontro oltre chiaramente al fatto che contro Pippo non è riuscito a chiudere il secondo set.

    *Tommasi: “Sono d’accordo con l’occhio di falco purché ci sia su tutti i campi e non solo sul centrale e qualcuno dei principali a seconda del torneo.”

    Beh, io dico che meglio poco che niente viepiù alla luce di episodi come quello di quest’ultima finale.

    Se non ci fosse stata la chiamata di Del Potro che ha smentito quella dei giudici su quel 30 a 0 5 a 4 per Federer nel secondo set andando quindi 40 a 0 con relativi 3 set point, senza perciò essere innervosito da quel challenge contrario, considerando quanto conta la componente mentale in uno sport come il tennis, forse ora non staremmo parlando di un altro esito?

    Ben venga quindi la tecnologia se può servire ad aiutare l’essere umano.
    Che poi io/si sappia benissimo che anche il falco sbaglia ecc… è un altro conto, ma a questo punto la domanda è un’altra: mediamente sbaglia di più l’occhio umano o l’apparecchiatura Hawkeye?
    La risposta mi sembra abbastanza semplice stante inoltre la velocità dei colpi odierna e nell’ottica di ridurre il più possibile gli errori.

    Insomma, niente probabilmente sarà mai perfetto, eppure sicuramente questo sistema è meglio di nulla.

  192. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Eh, no, secondo me c’è anche qualcos’altro.
    Federer aveva sino a lunedì un record di 18 a 3 nei tie-break delle finali slam.
    Anche a Wimbledon 2008, pur perdendo, ne aveva vinti due, come l’anno prima, e come l’anno dopo.
    Con Del Potro ne ha persi due. E’ stato il dato più in contro-tendenza della finale US Open 2009.
    Il che significa: Federer ha ripetutamente perso, in questa finale, i punti importanti: prima non gli era mai accaduto.
    Un dato più generale: Federer ha giocato quattro finali in cinque set negli ultimi quattordici mesi, perdendone tre e faticando tantissimo nella quarta con il suo avversari preferito.
    Da questi dati emerge:
    a) che quando il vecchio Marcelus (dopo Aus Open) faceva notare l’acqua calda, cioè che Federer stava invecchiando, aveva perfettamente ragione. Giunto alle soglie dei 27 anni, comincia a gestire molto peggio un torneo di sette partite al meglio dei tre su cinque, e quando l’ultima (di solito, la più difficile) fatica a risolverla, rischia di perdere. Si noti il 6/2 subìto al quinto da Nadal in Australia e il 6/2 subito da Del Potro lunedì rispetto al 6/2 rifilato a Nadal a Wimbledon 2007, sempre al quinto. Ben altra freschezza e lucidità.
    Da notare anche che chi lo ha battuto al quinto (due volte Nadal, ora Del Potro) ha minimo 5 anni meno di lui. Col quasi coetaneo (Roddick) ha vinto, naturalmente.
    Dedicato a chi non ritiene il dato rilevante, dimostrando di non capire nulla di tennis, e di non conoscere la storia di questo sport.
    Se Federer continua a vincere, alla sua età, e fa doppiette RG/Wimbledon a quasi 28 anni, e quattro finali slam, è solo perchè……è Federer, alla faccia dei suoi stolti detrattori.
    E inoltre si dimostra che (a certi eccelsi livelli, vedi Borg) è molto più facile strutturare la preparazione per RG/Wimbledon (se si è in forma per il primo, lo si è per il secondo), che spalmarla su tutto l’anno, il che è la causa della momentanea distruzione fisica di Nadal.
    b) a proposito di preparazione fisica, eccovi una teoria cretina.
    Federer non sarà un frigorifero svizzero, come molti bloggers lo dipingono, ma certamente è un orologio svizzero.
    Mi sono chiesto il perchè a Cincinnati fosse al 1000%, e perchè due settimane dopo abbia giocato un torneo (per i suoi standard) sottotono.
    La risposta è: le gemelle sono nate due settimane prima del previsto.
    Lui, Montreal e Cincinnati non doveva neanche giocarli.
    Ecco la teoria cretina.
    Se non è cretina, Federer è disumano ed è stato giustamente punito dal Dio dei Normali.
    c) c’è voluto un infortunio doppio, stavolta, per far naufragare un mio pronostico. Ergo, sto migliorando, e il mondo non è più lo stesso di prima, cara Reneè.

  193. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Leggasi, “una volta giunto alle soglie dei 27 anni, ha cominciato a……”.

  194. +PSTN+ scrive:

    “Se non ci fosse stata la chiamata di Del Potro che ha smentito quella dei giudici su quel 30 a 0 5 a 4 per Federer nel secondo set andando quindi 40 a 0 con relativi 3 set point, senza perciò essere innervosito da quel challenge contrario, considerando quanto conta la componente mentale in uno sport come il tennis, forse ora non staremmo parlando di un altro esito?”

    Scusate, mi sono confuso visto che il challenge è stato chiamato sul 30 pari e ha portato Del Potro a palla break pertanto la mia ipotesi perde un po’ di efficacia avendo Roger una sola palla per chiudere il set (e non 3) in quanto si sarebbe portato 40 a 30 anziché 40 a 0 come ho distrattamente scritto sopra. Ad ogni modo una palla c’era ed era comunque meglio di fronteggiare una palla e non sarebbe stato stizzito dalla chiamata.

  195. +PSTN+ scrive:

    Nell’ultima riga: “di fronteggiare una palla break”. Evidentemente.

  196. Enzo (IL GUARDIANO DEI FORUM) scrive:

    … sottoscrivo in pieno l’analisi di MEW basata sulla “anzianità di servizio” dello svizzero … come ho già avuto modo di scrivere in uno dei forum pre-finale US Open, i “numeri” di federer non possono essere messi in discussione, mentre resta da verificare la scelta dei tempi e dei modi per la definitiva uscita di scena.

  197. Renée scrive:

    Carissimo guardiano: scusa, leggo solo ora il tuo cortese invito a specificare e ti rispondo.
    Circa rafarulez : il modo in cui hai detto “chi si picca…” non mi è piaciuto perchè il blogger in questione è sempre equilibrato.
    Sinceramente però non era precisamente a te che pensavo quando ho scritto degli esagitati ma ad una categoria di commentatori che attaccano più gli altri partecipanti che non la vicenda in questione.
    Certo: se facessi una personale classifica degli scalmanati ti includerei senz’altro. Tuttavia non hai primi posti …diciamo che per me sei un po’ il Cilic degli esagitati.
    Dopo la semi di Roger ad esempio ti sei scatenato in una serie di commenti - non so se volutamente - provocatori ed irritanti che, se devo dire, gli hanno portato anche un po’ jella. Certo, non sei stato l’unico…
    Spero di non averti offeso e replica pure senza problemi.
    Io non mi arrabbio facilmente, quando si tratta di tennis ovvio.

    @ Mew: hai ragione che il mondo cambia… ma io talvolta divento un po’ neofobica e ho bisogno delle mie certezze!

  198. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    @ Reneè. Non posso rimanere sordo alle richieste di certezze di una donzella in pericolo. Ecco quindi un altro dei miei pronostici. L’Italia vince con la Svizzera.

    Concludendo invece un discorso che mi è caro, faccio presente che Federer ha già eguagliato Lendl e Sampras, che sembravano davvero irraggiungibili in questa speciale classifica, per il numero degli slam vinti dopo aver compiuto i venticinque anni (sette).
    Nel tennis open, i plurivincitori di slam che hanno vinto più slam dopo aver compiuto i ventotto anni (l’età attuale di Federer) sono Agassi (cinque!), Connors (3), Sampras e Lendl (2). I primi due hanno però avuto un andamento di carriera abbastanza strano.
    Insomma, vista la grandezza dell’atleta, i tifosi di Federer possono ancora attendersi qualche vittoria, ma non l’impossibile: è davvero incredibile come questo aspetto non sia ricordato da nessuno (e bravo Canè, che in telecronaca ha precisato: beh, ma questo qua ha otto anni di meno…..).
    Escludo Laver per ovvi motivi. Non so mai dove metterlo, nelle mie classifiche, ’sto piccoletto…….

  199. Enzo (IL GUARDIANO DEI FORUM) scrive:

    Gentilissima Reneè, ho apprezzato molto la tua precisazione, sia nei toni che nei contenuti … leggo sempre con interesse i tuoi interventi perchè, in un italiano fluente, esponi le tue teorie basate su argomentazioni che non vogliono rappresentare “verità assolute” …
    Che dire della mia linea di condotta? Io mi diverto come un matto … provocare la moltitudine di “intenditori” che frequentano questi lidi mi “eccita” … il confronto costruttivo non è nelle corde di tutti, anzi … molti vivono la loro chiusura mentale come un qualcosa di cui andar fieri, e niente e nessuno potrebbe convincerli di quanto siano “limitati” … ma il GUARDIANO vuol provarci comunque :-) ….

  200. chloe de lissier scrive:

    marcelus, non mi piace citarmi da sola. mi permetto di farlo con te perché in questi giorni ci hai ricordato spesso le tue previsioni e considerazioni pregresse. un po’ prima dei tuoi ultimi commenti c’è un mio post in cui ho scritto: “federer ha perso per diverse ragioni, ma il narcisismo questa volta non c’entra per niente. aveva di fronte un avversario più giovane di sette anni, più alto e più potente fisicamente. avrebbe perciò dovuto chiudere la questione rapidamente…”.
    noi che teniamo per federer ci attendiamo qualche altra vittoria, non certo che ne raddoppi il numero. quello che ha fatto fino ad oggi è eccezionale, per noi. e dovrebbero accorgersene una buona volta tutti gli appassionati di tennis. forse noi federeriani siamo parzialmente accecati dalla sconfinata ammirazione che nutriamo per questo campione, ma ci muoviamo in una terra di ciechi completi. ad ogni buon conto, “beati monoculi in terra caecorum”.

  201. Roberto Commentucci scrive:

    Cara chloe, grazie per i complimenti.
    La mia interpretazione della partita non si basa solo sulla mia passione (dilettantesca, per carità) per la mitologia, ma anche, più concretamente, sull’osservazione tattica del match. Hai sicuramente ragione nel dire che il servizio lacunoso e la stanchezza sono due cause molto importanti della sconfitta di Roger. Ma questo non è sufficiente: io ho visto, dopo l’episodio incriminato di hawk eye, un Federer completamente smarrito sul piano tattico. Aveva fatto le scelte giuste per due set, variando il ritmo di continuo ed evitando di dare continuità a Delpo.
    E all’improvviso, schiumante rabbia, si è messo a fare a pallate con un uno ben più grosso e potente, che solo di quel ritmo aveva bisogno per scatenare tutta la sua violenza. Un errore imperdonabile per uno che ha giocato 20 finali di Slam.
    Delpo gli ha regalato il terzo set, nel quale comunque, nel gioco bum bum, stava prendendo il sopravvento.
    Poi Roger, quando è rimasto indietro di un break nel quarto ha realizzato che avrebbe potuto davvero perdere il match, ed è tornato in se. Ma ormai era troppo tardi, era troppo stanco, e Delpo troppo in fiducia. Certo, con una % di servizio più alta avrebbe vinto lo stesso. Ma con una maggiore lucidità tattica avrebbe vinto in 3 set pur servendo solo il 50% di prime.
    E questo dà la misura della sua forza.
    Un saluto.
    Molto acute poi, a mio avviso, le considerazioni di MEW sui tie break nelle finali Slam di Federer.

  202. chloe de lissier scrive:

    caro roberto, la tua tesi mi è più chiara, adesso. e la condivido pienamente. è vero, il punto determinato da “occhio di falco”, ha mandato fuori giri federer in un momento delicatissimo. ha perso la testa. ma, mi scuserai se insisto, questo dimostra ulteriormente che il narcisismo (che certo talvolta lo affligge) in questa occasione c’entra assai poco. federer era furibondo perché una innovazione nel regolamento (perché questo è in concreto “hawk eye”), a cui è stato peraltro sempre contrario, gli stava mandando all’aria un game importantissimo. e la partita è girata.

  203. chloe de lissier scrive:

    le considerazioni di marcelus sui tie-break sono acute, certo. ma non bisogna dimenticare che i tie-break si vincono con un servizio efficiente. federer aveva perso anche il terzo set della finale di melbourne al tie-break. e anche in quell’occasione il suo servizio funzionava assai male.
    in buona sostanza, non credo che federer stia cominciando a perdere i punti importanti, altrimenti con una percentuale di prime così bassa sarebbe stato travolto. a mio parere, da quando ha avuto i problemi alla schiena, accade che in certe giornate il suo servizio non funzioni bene come converrebbe. ed è un fatto ormai imprevedibile anche per lui.

  204. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    @ Chloe, i tuoi commenti precedenti sono letti e registrati nella mia memoria. Ma su seicento, saremo in quattro (compreso Paolo Canè) a fare queste osservazioni, peraltro elementari.

  205. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    @ Reneè (dopo i primi due singolari di Davis): ecco, sei contenta, adesso?
    Poveracci, i nostri. Ma dove volevamo andare?

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