Mi scuso con i lettori del blog
Tutta colpa di Ubitennis!
Cosa ci troverete d’ora in poi

 
6 Settembre 2009 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

 Virtual Tour: day8!

Tanta carne al fuoco, tante idee, tante necessità.  C’ ancora tanto da fare. Magari, perchè no?, anche con il vostro aiuto. Vorrei che la rassegna stampa internazionale (e non solo la nazionale) venisse più letta…Servono tanti traduttori (che si impegnino anche un paio di volte alla settimana). 

Per prima cosa mi devo scusare profondamente con i lettori del mio blog per averlo molto trascurato, preso come sono dalla necessità di coordinare tutto quello che esce sul sito.
E su Ubitennis, avrete constatato, esce moltissimo materiale _ di media sette, otto articoli al giorno (e anche dodici durante gli Slam dove vengono inseriti audio, video, foto al punto che per far reggere un articolo più di 24 ore spesso siamo costretti a mettere link sotto un articolo per ospitarne due) e inoltre ci sono gli aggiornamenti di tutte le rubriche che sono talmente tante che a volte noi stessi, colpevolmente, ci dimentichiamo di tenere puntualmente …aggiornate (a tal proposito per favore segnalatecelo: non la prenderemo come una critica, ma semmai come un gradito promemoria).
Penso alle rassegne stampa, nazionale e internazionale (che anche voi spesso scordate, perché purtroppo sono segnalate un po’ in basso alla webpage, ma se faccio salire quelle non si vedono i commenti: mi domando se sarebbe meglio mettere su la rassegna e giù i commenti), al coordinamento delle traduzioni, ai traduttori fra i quali ci sono stati nel tempo vari avvicendamenti, agli accadde oggi, alle quotes. Ma è il lavoro dietro le quinte …è il più duro, quello che è anche più difficile chiedere a chi si rende disponibile ad aiutare per passione.
Tutto questo enorme lavoro è possibile grazie all’aiuto di tutti i ragazzi che vi collaborano. Son diventati una cinquantina, ciascuno con compiti abbastanza (sì, abbastanza…) precisi, giorno per giorno.
Ma, ad esempio, se pensate a tutti i tornei che seguiamo sul posto _ i 4 Slam in forze , ma anche Roma, la Davis, la Fed Cup, tornei come Montecarlo, e da un po’ anche quelli italiani attraverso nostri collaboratori o uffici stampa locali _ e io non ho nemmeno una segreteria che mi sbrighi le pratiche di accredito (tutt’altro che semplici, anche soltanto per gestire con equità i desiderata dei collaboratori più assidui, che non sono tutti in possesso di una tessera giornalista e ci scontriamo spesso contro muri di gomma ), i primi introiti pubblicitari che ci aiutano ad affrontare alcune trasferte e la gestione di quelli (con tutto ciò che li precede, i contatti, le p.r. etc), la moderazione dei commenti che sono centinaia di migliaia l’anno e che ogni tanto sfuggono al nostro filtro per quanto tutti ci si impegni a farlo con la maggior frequenza possibile…beh, l’ideazione, realizzazione e distribuzione delle cartoline di Ubitennis prima (sì quelle che vi chiedo sempre di estrarre dal sito e di affiggere nei tennis club che frequentate) delle locandine (idem con patatine) con tutto quel che vi posso scrivere non credo possiate lontanamente immaginare che razza di lavoro sia, giorno per giorno, direi ora per ora.
Ci sono tante cose che portano via un sacco di tempo, l’allestimento di un archivio, la collocazione corretta delle tags e chiavi di ricerca, la stessa ricerca delle foto, il loro corretto inserimento, le titolazioni che presentano non pochi problemi se si vuole restare nelle due righe suggerite dall’art director Francesco Grigori Di Bene che spesso se la prende con me se non le faccio rispettare (e tante operazioni che, confesso, io non so nemmeno fare).
Giornali che hanno un quotidiano on line impiegano fissi anche 20, 30, 40 redattori a tempo pieno e regolarmente stipendiati anche se il Web in espansione non sta ripagando gli investimenti delle aziende poligrafiche perché quanto hanno perso in introiti pubblicitari sulla carta (anche il 30%) non è compensato da quelli che arrivano sul Web, nei confronti del quale i direttori marketing delle aziende italiane sono ancora molto diffidenti nonostante abbiano il grande vantaggio _ impensabile per quanto riguarda i giornali cartacei _ di poter verificare tutti i dati, visitatori, pagine visualizzate, tempi di permanenza sul sito, click sui banner, bounce-back etcetera.
Ovviamente io sono orgoglioso della mia…creatura _ anche se quando lo dico mi si rimprovera eccessivo spirito autocelebrativo _ perché so quanta fatica mi è costata e costa, ed è costata e costa a tutti. Alla fine, anche se ci siamo fatti non pochi nemici perché c’è stata _ checché se ne dica _ ampia libertà di critica nei confronti di chicchessia (non di offesa, sia chiaro…) ho motivo di credere che insieme a tutti gli ubi-boys e ubigirls abbiamo messo in moto una macchina piuttosto efficace, pur se bisognosa di continue messe a punto, verifiche.
Per fortuna sul blog si sono esibiti spesso, e con successo a giudicare dal numero dei vostri commenti e degli apprezzamenti, tanti diversi ubi-boys, in particolare anche due che proprio boys non sono più, e cioè l’ottimo Roberto Commentucci con le sue disquisizioni tecniche e il “regista” di “genitori e figli”, Stefano Grazia, curatore di una delle rubriche che ha molto contribuito a far conoscere questo blog fra maestri, genitori e …apprendisti campioni. E tanti altri.
Io non vedo l’ora di riprendere il filo delle nostre comunicazioni, qui, ma mi basta leggere un commento che non condivido sul sito per sentirmi in dovere di intervenire lì…con tutto quel che ne consegue. Mi servirebbero giornate di 48 ore per fare tutto. Fino a due anni fa, e per 30 anni, io ho fatto quel che dovrei continuare a fare adesso: scrivere
Come ho già avuto modo di scrivere recentemente dobbiamo necessariamente coprire ancora alcune figure: un’alternativa grafica e SEO a Francesco Di Bene, assolutamente fondamentale per noi nel passaggio dal blog al sito, e per le continue sollecitazioni che gli abbiamo fatto in questi 14-15 mesi di Ubitennis (nato a maggio 2008…) e per questo un po’ esausto (anche perché a differenza dei giovani collaboratori che si sono fatti un nome scrivendo e cominciando a seguire i grandi tornei, il suo lavoro è più …dietro le quinte, meno gratificante in termini di visibilità…e se poi noi non seguiamo le sue istruzioni gli facciamo anche fare brutta figura!! E lui non ce lo perdona…).
Questo (qui sotto) avevo già scritto, completamente off topic, in un recente commento apparso sul blog. Lo “incollo” qui di seguito per coloro cui fosse sfuggito (anche se qualche risposta per i traduttori è già arrivata):
Cerco in particolare: uno o più art-director grafici che possano proseguire l’opera così ben avviata da Francesco Grigori di Bene che ha sempre più impegni e da solo non può affrontare più tutte le scadenze che si possono proporre. Idem un SEO (cioè uno che sappia muoversi nel modo più efficace nel mondo di internet, nelle opportunità che può offrire Google muovendosi in un certo modo, e ciò per aiutarci a ottimizzare sempre più e meglio i nostri sforzi collettivi). Sarei interessato qui anche a costituire una task force per vendere un po’ di spazi pubblicitari che ci consentano di affrontare sempre più in forze le trasferte tennistiche più importanti.
In quattro siamo all’US Open, Spalluto, Nizzero, Piva ed io (più Tommasi), ma ci sono anche i due Masters Atp e Wta finali da coprire e a gennaio l’open d’Australia. Recuperare i fondi necessari per potersi organizzare sempre meglio non dovrebbe essere impossibile grazie alle 250.000 visite che abbiamo ogni mese, al milione e 200.000 pagine visualizzate, ma nessuna concessionaria è in grado di vendere spazi su un sito così specializzato _ va conosciuto bene il prodotto tennis, le sue caratteristiche stagionali, i tornei nei quali aumenta l’interesse e il seguito, le aziende e i loro testimonial…e allora la forza vendita (otto persone secondo me sono più che sufficienti e abbiamo già una corposa mailing di aziende da contattare con tutti i riferimenti: anche per costruirsi quella, credetemi, si è fatto un lavoro non indifferente) non possiamo che tentare di svilupparla al nostro interno. Con alcuni dei nostri collaboratori che si sono dichiarati disponibili, ma anche con altri che (se si faranno vivi scrivendo alla mia mail ubaldoscanagatta@yahoo.it ) di cui esaminerò eventuali proposte, esperienze, ambizioni, e curricula. E’ allo studio un sistema di incentivi anche economici, diversi a seconda del grado di esperienza di chi si proporrà.
Nei prox gg qui dall’US Open riprenderò, se riesco _ ho sempre tanti buoni propositi …_ una rubrica di argomenti quotidiani in pillole suggerite dall’US Open. In alcune potremo magari anche riprendere argomenti appena sfiorati nella diretta quotidiana (esempio: le 255 discese a rete complessive del match d’altri tempi fra i due “panda” del serve&volley Navarro e Dent, oppure la singolarità di Navarro che serviva con una racchetta e rispondeva con un’altra, così quando è arrivato al tiebreak finale il raccattapalle oltre all’asciugamano e alle palle doveva tenere in mano anche la racchetta che in quei due punti Navarro non utilizzava per fare prontamente il cambio al momento giusto).
Mentre scrivo sto vedendo la Kvitova in vantaggio di un set e di un break sulla Safina (palla del 3-0 e doppio break per la Kvitova!), la più discussa n.1 del secolo (con la Jankovic e… con buona pace del fratellone semipensionato Marat). Non so se Dinara rimonterà come d’abitudine, dopo aver sollevato tante perplessità. Anche se lei fosse eliminata, prima o poi, e Serena conquistasse il terzo Slam dell’anno, Dinara resterebbe ugualmente n.1. E chissà come fischierebbero le orecchie ai dirigenti della Wta!
Ma certo è che con una Pennetta e una Schiavone così, osservando il vuoto che c’è lassù nel tabellone abbandonato da tutte le teste di serie, vien da chiedersi se non avrebbero potuto essere un tantino più fortunate…Ma è un discorso prematuro perché prima di pensare all’eventualità di uno scontro con serena Williams per la Penna e con Venus per la Schiavo sarà bene comportarsi come quei giocatori che dicono “pensiamo ad un turno alla volta”. E cioè prima vanno battute Zvonareva e Li, e poi si può cominciare a fare sogni di gloria oppure alimentare rimpianti per un tabellone che avrebbe potuto essere diverso. Che poi quel simpaticone del mio amico Luca Mariantoni abbia già annunciato urbi et orbi che Schiavone e Pennetta si affronteranno in semifinale, beh…c’è qualcuno che ci crede davvero? Se c’è si faccia avanti. In fondo c’è chi ha vinto oltre 140 milioni all’Enalotto scommettendo due euro…quindi tutto è sempre possibile.

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8 Commenti a “Mi scuso con i lettori del blog
Tutta colpa di Ubitennis!
Cosa ci troverete d’ora in poi”

  1. Barbara scrive:

    Venus, prima di arrivare alla Schiavo, mi sa che dovrà fare prima i conti con Kim Clijsters. Io scommetto sulla bionda e giovane mammina

  2. fausto1985 scrive:

    secpndo me meglio la rassegna sù e i commenti giù, tanto questi ultimi si possono leggere anche all’interno di ogni articolo

  3. Roberto 67 scrive:

    Caro Ubaldo, personalmente voto per il “sollevamento” della rassegna stampa e per il conseguente abbassamento dei commenti. I commenti infatti vengono rintracciati già all’interno degli articoli da chi è impegnato in una discussione, senza quasi bisogno di promemoria.

  4. Paola scrive:

    Schiavone….che occasione sprecata!!!!
    La Ly non era nulla di che, serviva solo convinzione e grinta. GIOCARSELA.
    Purtroppo oggi non c’erano i giusti stimoli, mi chiedo…come è possibile non avere voglia di vincere in un ottavo dello slam?
    Mi fa ridere chi commenta era stanca…..si del giorno di riposo!!!
    Non ci si può accontentare di aver battuto una Azarenka a mezzo servizio.
    Ma quando ti ricapita?

  5. daniela scrive:

    Anch’io tirerei su gli articoli della stampa, che valorizzano l’originalità del sito. I commenti non li segnalerei proprio; di forum ce ne sono tanti in rete.

  6. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Per Pennetta, invece, è arrivato il momento di prendersela con la maledetta scalognaccia nera. Perchè Serena Williams vincerà questo torneo, e le quattro che vinceranno stasera (una delle quali andrà in finale), non avranno meritato più di Flavia, questo lo si può già dire in anticipo. Non avremo dunque una italiana in semifinale (a meno che, con questo pronostico, io non vinca l’oscar per il miglior gufo protagonista), e stavolta ci stava, accidenti.

  7. zio tony scrive:

    ciao ubaldo,
    io invece ti sconsiglio vivamente il declassamento dei commenti, vero motore di ubitennis e servizi vincenti.
    Altri freddi siti tennistici di cronaca e statistica ne esistono a bizzeffe, ma nessuno ha l’anima e l’entusiasmo della tua “comunità”, e questo grazie oltre che alla bontà degli articoli, anche ai blogger ed ai loro interventi… questa sezione è piuttosto da migliorare e potenziare il + possibile! …per esempio manca un servizio di ricerca degno di questo nome (per nome del blogger, per data, per nome del servizio, per nome dell’autore dell’articolo etc…).
    Non scartare neanche l’idea della registrazione per l’accesso in automatico in scrittura e la pubblicazione in REAL-TIME dei post (sai che bello sarebbe poter leggere i commenti in diretta alla partite? delle vere e proprie telecronache al naturale)… eppoi sono convinto che con la registrazione tanta “immondizia” sparirebbe in automatico… Con l’occasione mi permetto di suggerirti anche una maggiore evidenziazione dell’ order of play giornaliero o schedule che dir si voglia, per sapere quel giocatore o quella partita a che ora la fanno ( attualmente bisogna emigrare sui altri lidi-siti per sapere A CHE ORA GIOCANO).
    Un discorso a parte meriterebbe sky ed eurosport: delle partite di calcio inglese, sai in anticipo quando fanno dirette e riproposizioni di ogni singola partita, del tennis…nulla!…è impossibile sapere quella specifica partita se e dove la fanno :-(

    auguri in ritardo x il compleanno e anche per il tuo infortunio.
    p.s.: salutami lo zio tony vero se hai l’occasione ;-)

  8. Jacopo scrive:

    Ubaldo bentrovato e bentrovati tutti gli appassionati di sport. Rientrato da qualche giorno dalle vacanze, mi soffermo sul caso Gasquet e alla sua affrettata assoluzione. Va detto, come giustamente ha scritto il buon Semeraro, che sui controlli non ci sono nè regole nè di conseguenza condotte che manco si avvicinino per approssimazione al giusto agire. In realtà, secondo me, tutti gli atleti al giorno d’oggi si aiutano con qualcosina. E qui chiudo la parentesi. La cosa grave è che si faccia, in sede di giudizio, della pura discriminazione. L’avvocato che ha consigliato il francese usa una strategia ridicola, perchè la favola di essere positivo per una “limonata” non regge. Come non reggeva l’uso di antistaminici dopatori di Volandri o la squalifica inflitta a Coria. Per Gasquet si fa l’eccezione perchè è francese, quindi di classe. Per i nostri mangiaspaghetti o per l’andino è diverso, quindi si usano due pesi e due misure diverse. Se Korda si faceva di coca e Gasquet la lecca dalle altrui labbra, qual’è la differenza?
    A me non sembra giusto, ma considerando come vanno le cose nel mondo non mi stupisco più di nulla.
    Chiudo il contenitore delle amarezze per fare i complimenti a Flavia (forza!) e Francesca (peccato leonessa). Cordialità. Jacopo Masi (Roma)

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