Volandri batte Ljubicic e vola agli ottavi.
Come lui anche la Garbin 12 anni dopo Furlan e Serra Zanetti
Ljubicic: “Filippo ha vinto con merito”
“Sette ore in due giorni troppi per me”.
Volandri “Ho battuto Robredo le ultime 3 volte”.
“I quarti a Parigi vale una semi a Roma”
Federer non dà via di scampo a Starace.
Potito: “Può davvero vincere il Roland Garros”.
Roger: “Gioco bene, ho ottime sensazioni”.
Santangelò e Schiavone non ce la fanno.
“Per Justine ogni punto è come un matchpoint”.
Sabato apre Knapp-Schnyder.
Francesca: “Non mi ha travolto”

 
1 Giugno 2007 Articolo di Giovanni Di Natale
Author mug

Filippo Volandri Potito Starace

Filippo Volandri è agli ottavi di finale. Come Tathiana Garbin. Come auspicato da tutti Filippo è riuscito a battere Ljubicic, n.7 del mondo, anche se ha dovuto soffrire per cinque set (sotto 2 set a 1) per accedere al quarto turno (6-4 6-7 4-6 6-3 6-4). Tre ore e 50 e seconda vittoria per lui in cinque set, dopo quella con Ivanisevic in Davis nel 2001. poi aveva perso da Ivanisevic a Wimbledon e da Kubot in Davis a Livorno (”Quella vorrei dimenticarla…anzi non la ricordo proprio”. L’ultimo a centrare gli ottavi qui era stato Furlan, che però aveva battuto giocatori modesti, , Ondruska, Meligeni, Rikl e Draper. Nessuno insomma al livello di un Ljubicic che aveva battuto tre volte su tre Filippo e sebbene non sia uno specialista della terra aveva comunque raggiunto qui le semifinali l’anno scorso.
“Se arrivo nei quarti a Parigi contro Federer è come arrivare in semifinale a Roma…Robredo l’ho battuto le ultime tre volte, però ogni partita fa storia a sè. Certo non sono più quello i tre anni fa che ci perdeva sempre. I confronti diretti sono 3 a 3, vinsi ad Umago, poi Palermo e quindi a Santander lui fece solo sette games…”
“Mi piace vincere le partite in questa maniera - ha ricordato Volandri in conferenza stampa -, ma forse contro Federer a Roma sono stato ancora più bravo. Mi sento in fiducia, mi sento forte dentro, e giocherò alla morte il mio prossimo match di domenica” Ha poi smentito la sua storia con la “schedina” di Quelli che il Calcio Eva Coppini: “Credo sia fidanzata con un altro, noi siamo solo amici”
Nessun miracolo, invece, sul Centrale. Il “Re” è salvo. Roger Federer non ha dato scampo a Potito Starace. Lo ha fatto impazzire, distrutto psicologicamente. Tanto che al terzo set il tennista campano non ha proprio giocato. “Con un Federer così c’è poco da fare” ha confessato dopo il match.
Due anni fa il terzo turno contro Safin, ora la sfida al Numero 1. Il Centrale di Parigi, il ‘Philippe Chatrier’, di nuovo tricolore. Anche se senza successo. “Lui era carico e concentrato, ha anche urlato come on quando ha fatto il break nel primo set (3-1). Nel secondo ho avuto qualche chance sull’1-1, ma non ho sfruttato le palle break. E nel terzo ho mollato. Roger è troppo forte, ha servito benissimo e non mi ha praticamente regalato nulla. E poi le palline veloci con cui si gioca qui a Parigi favoriscono le sue traiettorie”. “Roger è il talento - ha continuato -, mette la pallina dove vuole, oggi mi cambiava ritmo dal niente, incredibile. Questo può vincere il Roland Garros”.

Ed ecco l’intervista a Federer.

Se dovessi scegliere tra vincere qui o a Wimbledon, cosa risponderesti?
FEDERER: L’ho detto tante volte. E’ impossibile rispondere.
Q. If you had to choose between to win here or England, what do you say?
ROGER FEDERER: No answer. I answered it so many times. It’s impossible to answer.

Un’altra volta, per favore. Per l’Urugay.
FEDERER: Uruguay, okay. Mi state uccidendo. Wimbledon, va bene. Wimbledon, già dai tempi del torneo junior, poi c’è la striscia di Sampras: quattro successi di fila. Se avessi giocato soltanto quel torneo per tutta la vita, lo sapete, sarei stato un buon giocatore. Ora che non ho vinto i French Open, che è un obiettivo enorme, va bene. Spingerebbe la mia carriera su una strada incredibile. Non è il mio ultimo French Open, eventualmente mi darò altre chance per vincere qui.
Q. One more, please. For Uruguay?
ROGER FEDERER: Uruguay, okay. Oh, god. You’re killing me. This means a lot; Wimbledon, as well. No, I mean, it’s very emotional. Wimbledon for me, you know, from junior times, then the Sampras wins, the four wins in a row. If I would have only played that tournament in my entire life, you know, I would have been a good player. Now that I haven’t won the French Open, that’s a huge goal, as well. It would boost my career in an incredible way. Yeah. It’s not my last French Open, hopefully I’m going to give my self many more chances to win here.

Puoi spiegarci la tua progressione così veloce? Senti che stai migliorando ogni match? Rispetto agli altri Slam, hai avuto un inizio migliore?
FEDERER: Ritengo sia difficile giudicare se sono migliorato. Le condizioni sono diverse. Il primo match è stato diviso in due parti, in due giorni diversi. Il secondo match era in tarda serata, in condizioni difficili. Oggi, finalmente, ho giocato un intero match in un orario normale. Così non puoi paragonare i tre match. Sono comunque felice che le cose stiano andando bene. Non ho perso un set. Mi sento bene. Qui, con tutti questi cambiamenti di clima, è difficile per tutti. Così sono felice di essere già qualificato per gli ottavi.
Q. Can you talk a little bit about your progression so far? Do you feel you’re improving match after match? Compared to other Grand Slams, do you feel you’ve started this tournament on a rather high note?
ROGER FEDERER: Well, I mean, it’s hard to judge if I’m getting better. You know, conditions were really tough. The first match was split in two, you know, over two days. The second match was late in the day in very difficult conditions. And today, finally I played during a normal time an entire match in a row again. So you can’t compare how you’re playing and everything. But I’m just happy that things are going well. I haven’t lost a set. I’m feeling well, anyway. Because, you know, it’s difficult for everybody here at the moment with the conditions changing, the gusty winds and the cool conditions. So I’m happy to have, you know, put myself in the position of the fourth round already.

Puoi parlarci di Youzhny. So che vi siete incontrati diverse volte. Spiegaci il suo gioco e cosa ti aspetti da lui.
FEDERER: Penso sia un giocatore fantastico. E’ sempre stato famoso per il gioco eccezionale che esprime in allenamento, ma per qualche ragione non riusciva a legarlo alle situazioni di gioco. Ora ha imparato a farlo ed è diventato un giocatore molto continuo. E contro i migliori tennisti gioca anche meglio. In conclusione devo stare attento, anche se non ho mai perso contro di lui. Ho molto rispetto per il suo gioco, perchè è un grande giocatore, mi piace il suo gioco.
Q. Could you talk to us about Youzhny a little bit. I know you’ve played him a number of times. Assess his game and what you expect from him.
ROGER FEDERER: Well, he had kind of a breakthrough late last year, you know, at the US Open when he beat Rafa, and played the semis, and played a very close match against Roddick. He had a strong showing again now in the indoors, you know. He won Rotterdam, played the finals against me in Dubai after that. He’s been playing many tournaments, you know. I think he’s a fantastic player. He’s always been very famous for playing exceptionally well in practice, you know, but for some reason could really tie it together in a match situation. Now he’s been able to do that, and he’s been doing it on a regular basis. So that puts him in contention. He usually also plays better against the better players. So I have to definitely be careful, even though I’ve never lost against him. I have a lot of respect for his game, because he’s a great player, and I like his game.

Sembra che tu abbia giocato naturalmente oggi. Come se tutto fosse facile. Sembrerà una cosa stupida, ma davi l’impressione che fossi a tuo agio, che la partita fosse come tu volevi.
FEDERER: No, è vero. Mi sono sentito molto bene fin dall’inizio. Ho capito che per lui era difficile realizzare servizi esterni vincenti, nonostante lui abbia usualmente un’ottima percentuale di servizi. E appena ho trovato il feeling da fondo campo mi sono sentito il più forte. E sulla terrra è certamente un gran vantaggio se stai mentalmente bene. I mi stavo muovendo bene per la prima volta in uno Slam. Penso che sto giocando molto bene. Anche il mio servizio è incisivo Sapevo che era una partita

Q. Seem to be playing very naturally today. As if it came quite easily to you. That may be a stupid thing to say, but you just looked very comfortable on court, and seemed to be playing the game you wanted to play.
ROGER FEDERER: No, it is true, I definitely felt very good from the start, you know. I felt like it’s going to be hard for him to really get service winners out of that serve he had, even though he has a high first serve percentage usually.
I just had the feeling from the baseline I was going to be the better man, you know. And on clay, that is obviously a huge advantage to have if you’re mentally in good shape. You know, I was moving well, I think, for early on in a Grand Slam. I think I’m playing really well. Also my serve is really working well, I feel, when it has to.
And so I agree with you. I think it came very naturally today, especially towards the end when I really first accelerated and he was getting disappointed. I didn’t make any mistakes and I came through in straight sets.

Ho letto in un articolo di Pat Cash che è cambiato il tuo servizio. Cosa è realmente cambiato nel tuo movimento.
FEDERER: Non penso che il mio movimento sia cambiato. Ho lavorato sul servizio, o forse ho cambiato un po’. Direi che il mio game di servizio è buono. I sono rilassato e questo può prevenire alcuni infortuni. Ho cambiato il mio servizio all’inizio della carriera, nel passaggio da junior a professionista, ma il giro è lo stesso. Di volta in volta posso lanciare la palla un po’ più in alto o più in basso, ma è questione di sensazioni.
Q. I’ve read an article of Pat Cash in an English newspaper. Your serve has changed, basically, that you produced a kind of loop from the back. What about your move in the serve, has it changed?
ROGER FEDERER: No, I don’t think that my move has changed, I mean, or I’ve worked on that, or maybe I’ve changed something slightly. No, I would say that my service game is quite good. I’m quite relaxed and basically can prevent some injuries.
So I changed my serve at the start of my career, between the junior category and the senior category, but the loop at the serve is the same. From time to time, I can toss up the ball a little bit higher or a little bit lower, but it’s a matter of feeling.

Stai seguendo il torneo femminile?
FEDERER: Ceramente. Voglio guardo i risultati alla fine della giornata. Voglio essere informato sulle cose principali del giono, per sapere cosa è successo. E certamente seguo i risultati anche delle donne.
Q. Good afternoon. Do you follow the tournament and the potential players, and the women’s tournament?
ROGER FEDERER: Of course. I want to have a look at the results at the end of the day. I just want to be informed of the highlights of the day, to know what has happened during the day. So the other day there were too many matches, and it was very difficult to keep pace with all of these results. It’s very good when you have so many matches, especially best of five set matches. Of course I follow the results of the ladies.

Q. Any favorite for the women?
ROGER FEDERER: Kuznetsova. I like her game; she plays well.

Q. During a Grand Slam, do you spend more time playing tennis or doing interviews?
ROGER FEDERER: So far, tennis still, you know, but as the matches progress, you know…
But usually it is tennis after all. I’ve definitely cut down on interviews over the years on off days, you know, because I used to do many more off court activities, you know; trying to do all kinds of things and making everybody happy. And now it’s about, you know, really trying to rest yourself and not get tired because of doing too much media, you know.
I want to enjoy coming to the press room, you know, so I think less is more now in my, you know, moment of my career. So I can concentrate even more on my private life and the tennis court. The press is just always there. They will never go away.

Q. After a slight hiccup in the second set, you’re in control every match?
ROGER FEDERER: It was a good match. I mean, in the first set and the third set, I had dominated. And the second set was very key to the match, especially for him, if he would have a chance to win. So I think in the onset of the second set, he had a slight chance. He saved some breakpoints, but I would say that he played better in the second set. He was able to use his forehand and to sustain the forehand. Of course he didn’t convert this to breakpoints, and then I was able to be in control in the second set. So it was good.

Intervista di Mara Santangelo
Contro la numero uno, se la numero uno in questione, ovvero Justin Henin,
gioca come sa, non è che si possano fare i miracoli. Mara Santangelo, che
aveva affrontato la belga tre volte vincitrice al Roland Garros già in
quattro occasioni, perdendo sempre, ci ha provato. “Nonostante il punteggio
- dice - non mi sembra che il divario fosse così netto. Qual è la differenza
con la Henin? Fisica e mentale, devo crederci di più. Lei gioca ogni punto
come se fosse un match point, io non lo faccio ancora. Questione anche di
esperienza, lei è più abituata di me a match così. Però sto crescendo, oggi
ad esempio entrando sul Centrale non ero così tesa.”. Mara si fissa un
obiettivo: “E’ la quinta volta che perdo con Justine e tutte le volte ho
imparato qualcosa di nuovo. L’obiettivo è poterla un giorno battere”. A
Parigi gioca anche il doppio ed il misto, poi ecco la stagione sull’erba,
una superficie che non le dispiace: “Giocherò Birmingham e Eastbourne,
quindi Wimbledon”.

Intervista a Francesca Schiavone
Negli ultimi tre anni era arrivata sempre agli ottavi e a Parigi vanta anche
un quarto di finale nel 2001. Questa volta Francesca Schiavone si ferma al
terzo turno davanti alla russa Dinara Safina. “Sono un po’ delusa per il
risultato - racconta - ma onestamente pur non giocando io al top lei non è
che mi ha travolto. Questo è già un buon segno”. Francesca arrivava infatti
dalla delusione romana (ko al primo turno con la Stosur) e da un periodo
negativo. Ora c’è il doppio misto: “Gioco con Bjorkman come agli Australian
Open”, conferma. Poi l’erba: “Voglio lavorare per migliorare anche su quella
superficie”. Ma lì, per la verità, ha sempre giocato maluccio.

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5 Commenti a “Volandri batte Ljubicic e vola agli ottavi.
Come lui anche la Garbin 12 anni dopo Furlan e Serra Zanetti
Ljubicic: “Filippo ha vinto con merito”
“Sette ore in due giorni troppi per me”.
Volandri “Ho battuto Robredo le ultime 3 volte”.
“I quarti a Parigi vale una semi a Roma”
Federer non dà via di scampo a Starace.
Potito: “Può davvero vincere il Roland Garros”.
Roger: “Gioco bene, ho ottime sensazioni”.
Santangelò e Schiavone non ce la fanno.
“Per Justine ogni punto è come un matchpoint”.
Sabato apre Knapp-Schnyder.
Francesca: “Non mi ha travolto””

  1. Filippo scrive:

    Filippo è stato immenso,ha giocato come doveva sfruttando i punti deboli di Ljubicic. E’ una bella spinta per il tennis italiano assieme a Tax Garbin sperando nella Leonessa e in Mara…adesso il Volo trova Robredo, dovrà fare bene tutto e subito e limitare gli errori, il match è abbordabilissimo e si spera nel pubblico che gli dia una mano…io ci credo.

    Mi sembra oltremodo insensato continuare a Federer se gli interessa vincere più a Wibledon o al Roland Garros, non che ci sia da stabilire se uno sia più importante dell’altro (certo che se io fossi professionista preferirei vincere una volta a Wimbledon che tre al Roland Garros…) ma è chiaro che occupano spazi diversi nell’inseguimento della storia che sta percorrendo Federer, il Roland Garros è importante nell’ottica come condizione necessaria e vincolante per completare il Grande Slam, non tantissimo come torneo a sè, a Wimbledon c’è un record più abbordabile e batterlo vincendo almeno otto volte lo consacrerebbe come giocatore con più titoli importanti quasi quanto un grande Slam, al massimo un gradino sotto..

  2. DARTAGNAN scrive:

    Bravo Volandri!!! Finalmente un italiano torna a giocare 4 partite di fila a Parigi. Con la speranza che possa continuare!!!!!! Il più lontano possibile!

    Federer ha ottime sensazioni…che siano le sensazioni d’un malandrino???…in senso buono, ovviamente…
    Dopo averlo visto perdere a Roma dal nostro portacolori, senza nulla togliere al valore della prova di Filippo, ho avuto il sospetto che Roger avesse interpretato gli Internazionali d’Italia come una tappa di trasferimento verso Parigi, con l’intenzione tuttavia di far bene Amburgo per affinare la preparazione, da completare e portare al culmine con l’inizio del Roland Garros…
    La teoria fantatennistica manca di riscontri oggettivi, ma i 4 incontri finiti al terzo set in Germania potrebbero essere una prova della ricerca di quantità nel lavoro di condizionamento atletico utilizzando la racchetta…poi ha battuto finalmente Nadal sul rosso, che forse cominciava a sentire il peso delle 81 vittorie consecutive…
    Secondo me il Roland Garros diventerà quest’anno di proprietà dello svizzero…ho le stesse sue sensazioni…

  3. Enzo Cherici scrive:

    Sono molto sorpreso della vittoria di Volandri. Non me l’aspettavo e devo dire che sono arci-contento di aver sbagliato il pronostico. Tecnicamente la sua vittoria c’era tutta, ma non riconoscevo a Filo (sbagliando evidentemente) la testa per vincere partite come questa. Evidentemente il recente match con Acasuso è rimasto più nella mia testa che nella sua…
    Quanto a Potito, beh, ha trovato dall’altra parte della rete un marziano. E in giornata di grazia per giunta. Non sottovaluterei la prestazione odierna di Federer. Contro Starace nei due precedenti aveva sempre sofferto, cedendo un set in un’occasione ed arrivando al tie-break nell’altra. Oggi è stato impressionante nell’atteggiamento, stupendomi nell’aggressività con il rovescio. Ora, non bisogna lasciarsi troppo suggestionare nel dire Federer si, Nadal no, ma certo la situazione rispetto a 15 giorni fa è molto cambiata.

  4. roberto scrive:

    Fatti i doverosi e calorosi complimenti a Filippo (sinceramente nemmeno io credevo che potesse vincere, perché Ljubicic è un giocatore che per caratteristiche tecniche non lo fa giocare tranquillo), devo dire che finora nel torneo ho visto Federer in una condizione atletica e mentale spettacolosa. Oggi ha fatto sembrare facili, ovvie perfino, cose di una difficoltà spaventosa, specie con il rovescio (non so quanti lungolinea abbia tirato) e alla fine il nostro Potito è sembrato uno sprovveduto scolaretto. Dopo le due sconfitte contro Nandro Canas sul cemento americano avevo avuto il sospetto che Roger, rispetto agli anni passati, avesse completamente rivoluzionato la programmazione del lavoro atletico con l’obiettivo di arrivare al 101% al torneo parigino. E credo che ci sia riuscito. Fra pochi giorni sapremo se, sulla terra, il 101% di Roger basta per abbattere il Minotauro delle Baleari…

  5. marcos scrive:

    empio d’orgoglio per la prova di filippo: il nostro, forse, non è ai livelli tecnici di roma, dove gli entrava tutto, ma è a livelli mentali molto importanti: fisicamente è una garanzia, se non lo sorprende l’acciacco.

    con robredo sarà spettacolo sulla diagonale rovescia: sarà bene attaccarlo ogni tanto e minargli le certezze con qualche corta. confido molto nei turni di risposta di filippo, uno dei migliori al mondo, in questo campo.

    coraggio!

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