Due bellezze per una brutta finale
Il “Grand Glam” va alla Sharapova.
Ha dominato con il servizio.
Ivanovic troppo fallosa

 
26 Gennaio 2008 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

Quattro soli break. Per una volta anche le ragazze hanno servito meglio di quanto abbiano risposto. Forse dipende dal metro e 88 di Maria e dal metro e 85 d Ana. Di solito, fra gli uomini, quando ci sono pochi break la partita è più bella. Stavolta non è stato così.

MELBOURNE _ Maria Sharapova si è presa una doppia rivincita. Diretta su Ana Ivanovic che le aveva lasciato solo 3 games al Roland Garros nel giugno scorso, e indiretta su Serena Williams, la campionessa uscente che un anno fa qui le aveva concesso un solo game. Ha vinto infatti il suo primo Australian Open, senza perdere un set in tutto il torneo, battendo la coetanea serba 7-5,6-3 al…novantesimo minuto, e conquistando così il suo terzo Slam dopo Wimbledon 2004 e US Open 2006.
I giornali inglesi, maestri nell’arte del glamour, l’avevano ribattezzata la finale del Gran Glam _ questo non è un refuso, non volevo scrivere Slam _ e certamente quella che si è disputata nella Rod Laver Arena è stata la finale più altamente fotogenica fra quante se ne siano mai disputate nella storia del tennis.
Forse i giornali americani, più orientati ad apprezzare il business-side, si saranno concentrati maggiormente sulle loro sponsorizzazioni, sul fatto che una rivalità planetaria tra due pin-up di 20 anni. 30 milioni di dollari l’anno arrivano già oggi annualmente alla venere siberiana, probabilmente a 20 arriverà molto presto la bellezza serba di Belgrado.
A sottolineare il fatto che le due sono ormai considerate vere e proprie star c’è anche chi si occupa di aspetti ancora più …leggeri e conta i…decibel. Sì, quelli legati agli urletti della russa, assai più intensi di quelli che una volta volevano proibire alla Seles ai tempi del famigerato “gruntometro”, e quelli collegati agli scalpiccii della serba (lei saltella quasi ossessivamente per tenere in moto le lunghe gambe possenti e le suole stridono sul cemento al punto che la Hantuchova in semifinale ha segnalato all’arbitro di esserne fortemente infastidita).
A dispetto del coté estetico-mondano-fashionable, delle mises azzurrine di Ana con quelle zone erogene chissà perché tinte di un azzurro più intenso _ l’effetto potrebbe essere migliore, può essere scambiato per sudore _ , o quelle bianco-candide di Maria che poi è forse più smaliziata che candida (con il padre che si ritrova non poteva permettersi di essere troppo ingenua…) non è che questo tennis femminile mi sia sembrato così bello…
Direi anzi, a questo proposito, subito dopo aver visto la finale vinta da Maria Sharapova sulla Ivanovic, che non bastano due finaliste molto belle per offrire una bella finale.
Quella finale che sarebbe stato il sogno di qualsiasi organizzatore si è rivelata alla prova dei fatti poco bella, poco avvincente, non troppo ben giocata, forse anche per le condizioni climatiche non ideali, 35 gradi all’ombra, chissà quanti nella Rod Laver Arena. Direi che il momento migliore è stato forse quello del discorso finale di Maria Sharapova, magari preparato, però anche disinvolto e apparentemente spontaneo, dopo i soliti banali ringraziamenti di rito snocciolati senza alcuna partecipazione emotiva dalla Ivanovic. Anche qui è stata probabilmente una questione di diversa esperienza.
“Nella presentazione appena fatta ho sentito dire che lo scorso anno sono stata vicina a vincere, ma non è stato esattamente così…ho vinto un solo game. L’anno scorso è stato un anno difficile per me…Michael (Joyce) il mio coach ha perso sua madre, abbiamo capito insieme che il tennis e i suoi risultati vanno messi nelle giuste, piccole prospettive, infatti la vita è un’altra cosa. Stamani ho ricevuto un messaggio di Billie Jean King beneaugurate: “Mi diceva che non mi dovevo preoccupare della pressione che a volte pesa su chi è favorito, è un privilegio _ it is a privilege to feel the pressure _ ma pensare a cogliere invece le occasioni che si presentano”.
Con Ana so che giocheremo tante altre volte…I suoi tifosi serbi erano assai loud (rumorosi), c’erano anche i russi che ringrazio anche se lo erano meno…ma ringrazio anche i serbi perché erano tanti e per noi tennisti è bello avere tanti tifosi e le tribune piene…ringrazio anche il mio gruppo di supporters (naturalmente papà Yuri), ma poihè è il compleanno di mia madre le faccio qui i miei auguri e con qusto assegno che ho qui (1.300.000 dollari australiani, circa 850.000 euro) potrò comprarle un bel mazzo di rose…”
Anche nel ringraziare i 200 autisti della “Transportation” Maria ha messo un pizzico di originalità: “Sono gentili e accettano la richiesta di spengere la radio costantemente collegata con il tennis…perché dopo ore e ore passate qui, quando si lascia la Rod Laver Arena siamo contenti se possiamo staccare la spina e non pensare più al tennis…”.
La Sharapova ha vinto perchè…per dirla banalmente, è più forte. Soprattutto serve decisamente meglio, tant’è che salvo quel momento di appannamento che l’ha assalita sul 4-3 per lei quand’era avanti di un break e quando ha commesso ben tre doppi falli, due dei quali consecutivi proprio a fine game, ha dominato i proprio servizi perdendo soltanto 2 punti negli altri 5 turni di battuta del primo set vinto 7-5 dopo 49 minuti e soltanto altri 3 nei quattro turni di battuta del secondo, con la Ivanovic che non è mai arrivata a 30 nei quattro games di risposta del set!
Il match fra la seconda e la quinta tennista del mondo ha rispettato la regola dei servizi fino al 2 pari, quando la Ivanovic, complice anche un doppio fallo si è fatta prendere dalla fretta e ha commesso 3 errori gratuiti.
4-2 per Maria e già la sensazione che il match fosse ben delineato, qando c’è stato quell’unico game di sbandamento russo, all’ottavo gioco. E’ andata avanti così la Ivanovic 5-4, ma la Sharapova ha tenuto a 30 il gme del 5 pari, e dopo che l Ivanovic ha sbagliato due dritti e un rovescio proprio gratuiti, Maria ha tenuto l’ultimo game del set a zero.
Nel secondo le è bastato un break, sul 3 pari _ il fatidico settimo gioco “the crucial game” _ frutto anch’esso di due errori di dritto della Ivanovic e di un doppio fallo, per essere irraggiungibile.
Ha vinto la più forte, ha vinto la migliore tennista del momento. Una giocatrice che, al di là dell’indubbia bellezza, degli strombazzatissimi sponsor, Sony Ericsson per le sue esigenze telefoniche, Colgate per il sorriso, Canon per la le foto, Tag Heur per guardare l’ora, Land Rover per le escursioni in macchina, Parlux fragrance per i profumarsi, Samantha Tavasa per vestirsi nel modo più trendy, Tropicana (della Pepsi) per dissetarsi, Gatorade per reintegrare i liquidi sul campo, oltre a naturalmente Nike per stupire e Prince per colpire sul campo, è diventata davvero forte, fortissima e probabilmente meriterebbe di star più su in classifica mondiale, anche se sulla terra battuta deve ancora dimostrare di valere quanto sulle altre superfici su cui ha vinto i suoi tre Slam.
La settimana prossima Maria sarà in Israele per la Fed Cup: “Esordirò in Fed Cup e ad agosto sarò a Pechino per partecipare alle Olimpiadi”. Un altro obiettivo raggiunto per Masha. D’altra parte Tarpishev avrebbe dovuto rinunciare ad una possibile medaglia d’oro solo per dar soddisfazione alle altre tenniste russe che non la sopportano?

Collegamenti sponsorizzati


12 Commenti a “Due bellezze per una brutta finale
Il “Grand Glam” va alla Sharapova.
Ha dominato con il servizio.
Ivanovic troppo fallosa”

  1. Elisabetta scrive:

    Troppo in forma Maria per perdere , complimenti alla vincitrice , può tornare a lottare per il primato mondiale con questo servizio .
    A questo punto possiamo tornare a rivalutare la partita con Lindsay : ha “raccattato ” 4 soli game la mia povera supermamma ma cosi hanno fatto anche Henin e Jankovic..2 soli game la Dementieva..
    Onore al merito Masha!

  2. Backdoor scrive:

    Se alla Ivanovic, dopo questa finale di Slam persa (e sono due), chiedessero “Cosa invidi alla Shapapova?”, la sua onesta risposta dovrebbe essere “Di Maria vorrei anche solo metà della sua ‘cattiveria agonistica’ che io non ho e che spero di avere in futuro”.

    Ho qualche dubbio a riguardo.

    La bella Ana ha dimostrato anche in Australia che è ancora bambina per un torneo da ‘dure’.

  3. marino scrive:

    a me non è sembrato che la sharapova sia ricorsa a tanta cattiveria agonistica; anzi credo che abbia fatto il minimo sindacale per vincere, e questo la dice lunga.
    il discorso (forse preparato?) durante la premiazione è stato finalmente insolito, anche se mi ha ricordato un po’ quelli della seles pre-93: che da bolletieri insegnino pure questo?

    infine, in merito ai giochi di parole dei giornali inglesi, si sono fatti sfuggire un calembour ready-made: GLAM SLAM, una canzone di prince, il cui ritornello - fra l’altro - si sarebbe ben addetto alla finale:

    Glam Slam thank U ma’am
    U really make my day
    Glam Slam thank U ma’am
    I pray U always stay

    secondo me nike e adidas potrebbero recitarlo come un mantra affinché ci siano altre finali tra la ivanovic e la sharapova ;-)

  4. Backdoor scrive:

    @ Marino

    Se con l’espressione “minimo sindacale per vincere” intendi che Maria non ha sfornato un’altra prestazione ‘monstre’ per vincere il titolo, si può anche essere d’accordo.

    Ma anche quando il suo rovescio scappava più del solito e le % di servizio non sono erano efficacissime, la Sharapova non ha mancato di fare i punti che contavano nel momento più importante. Mentre la Ivanovic, sul 5-4 e 0-30 nel 1st set, invece di chiudere con una pallata di rovescio in lungo linea, ha cercato il colpo di tocco (che lei ancora non ha).

    Fare la cosa giusta al momento giusto, anche questa definizione rientra nel concetto di ‘cattiveria agonistica’, che negli U.S. chiamano ‘killer istinct’.
    Maria ce l’ha sempre, ad Ana ieri è mancato clamorosamente.

  5. carolina scrive:

    la partita come diceva scanagatta non è stata bella a mio avviso anche perchè giocano allo stesso modo. vi chiedo: potrebbe avere successo una giocatrice serve & volley ? una tsonga al femminile?

  6. federico scrive:

    La Sharapova se è mentalmente e fisicamente a posto non perde con nessuno… è una jena!!
    Battuta la Henin era ovvio vincesse perchè si è sentita la più forte… solo una Serena al top la può contrastare quando è in “palla”.
    Forza Ana per il futuro.

  7. jules scrive:

    hanno la stessa eta ma esperienze diverse.in fondo ana e’ nel giro solo da poco piu di due anni e ha fatto passi avanti enormi.da aprile dello scorso anno ad ora e’ migliorata mostrosuamente.se continua cosi e recupera un gap con le altre che piano piano si va assottigliando sono sicura che annoverera altre finali e alzera molti trofei.il killer istict ce l’ha.deve imparare ad usarlo.
    onore a maria,era la piu forte.onore ad ana,sta seguendo la strada giusta.
    mi aspetto un grande anno di tennis!

  8. angelica scrive:

    Mi trovo completamente d’accordo con Backdoor.
    Credo che Ivanovic ancora non sia in grado di gestire le emozioni di una finale dello Slam, quando dall’altra parte della rete c’è una agonista di prima categoria.
    Non sono cosi’ sicura che abbia killer istinct. Pero’ ha un gran tennis. E puo’ imparare a gestire meglio i punti importanti.
    E sono anche d’accordo con jules quando dice che si aspetta un grande anno di tennis.

  9. Nikolik scrive:

    Però questa Ivanovic l’ho vista proprio lenta, in grande difficoltà.
    D’accordo, l’altra tirava forte, ma lei arrancava, non correva.

  10. marcos scrive:

    belle in campo e brutta finale, sono daccordo.

    ana fallosissima col dritto e poco incisiva col rovescio. maria devastante col dritto, malgrado tanti errori.

  11. jules scrive:

    concordo con angelica.ma nn credo che le manchi il killer instict.certo nn lo ha ancora al massimo…intendo,la sharapova e’ un esempio palese di killer istict.basta guardare alla sua prima finale dello slam a wimbledon.fu spettacolare.ad ana manca.o meglio,mi piace pensare che lo ha ma non lo sa tirare fuori del tutto.comunque sia,qualcuno ha sottolineato che e’ gia la seconda finale persa.innanzitutto penso sia meglio arrivare in finale piu volte che non arrivarci per niente.secondo,se si pensa che in 9 mesi questa ragazza da non vincere niente e non essere nessuno ha fatto due finali,una semi,ha raggiunto la posizione numero due del ranking e ha il numero maggiore di vittorie contro top ten subito dietro la henin.non mi sembra poco.poi sinceramente,una cosa e’ perdere le finali dello slam contro giocatrici meno quotate o almeno del tuo stesso livello(vedi clijsters,ahime’ perche la adoravo!) e una cosa contro una henin a parigi,sottolineamolo a parigi, e una contro una sharapova a questo livello.
    insomma,secondo me e’ in ascesa e le do grande merito.
    detto questo,sono contenta per la sharapova.dopo un brutto anno le ci voleva.facesse meno la paperella e non avesse quel padre antipatico al suo fianco,potrei quasi diventare una sua fan!

  12. Tommy scrive:

    Non sono d’accordo su alcune cose che ho letto.Da buon SuperFan di ANA IVANOVIC posso dire e scrivere che fino a 9 mesi fa era la numero 16 al Mondo ed ora é passata al numero 2 o 3 del Ranking:qualcosa mi dice che la bellissimissima tennista serba é migliorata un sacco nel corso del 2007 ed inizio del 2008,o sbaglio?
    Sulla Sharapova si sa che é una brava tennista e sappiamo benissimo che la sua forza sta nella potenza quando comincia ad urlare quando spinge al massimo colpendo la pallina.
    Per caso vi ricordate la Semifinale del Roland Garros del 2007 fra loro 2?Anche lí Maria era la favorita per il titolo assieme alla Henin-Hardenne ma quella volta gli errori li aveva commessi la bionda siberiana tanto che il pubblico francese si annoió ed arrivó anche per Maria qualche fischio:il punteggio finale fu un clamoroso 6-2 e 6-1 per la “mia” ANA.

    TOMAS-TOMMY(100% SuperFan italiano di Ana Ivanovic)

Scrivi un commento