Schiavone batte Pennetta
(per ora)

 
20 Luglio 2009 Articolo di Roberto Commentucci
Author mug

Francesca Schiavone e Flavia Pennetta. Le migliori tenniste italiane di questo decennio, le due punte di una grande squadra di Fed Cup. Stili diversi, uguale best ranking (11 del mondo). Chi è la più forte?

E così, con la gradita sorpresa della  seconda giovinezza di Francesca Schiavone, improvvisamente rifiorita nelle ultime settimane (gran torneo disputato a Wimbledon e finale di Praga) abbiamo ancora una volta, in cima al nostro tennis femminile, quella strana coppia.

Strana coppia perché Flavia Pennetta da Brindisi, classe ’82, e Francesca Schiavone da Milano, classe, ’80, di cose in comune ne hanno davvero poche, forse una sola: il best ranking raggiunto finora in carriera. Quella undicesima posizione che condividono con una terza atleta azzurra, Silvia Farina, e che rappresenta le Colonne d’Ercole del nostro tennis femminile, che nessuna tennista italiana è mai riuscita a valicare, per arrivare nell’ignoto oceano delle top 10. Tra le due azzurre non c’è una vera e propria rivalità: sono amiche, l’attenzione mediatica verso le nostre giocatrici non è tale da creare dualismi fra opposte fazioni di tifosi, come accadrebbe sicuramente se avessimo due top 20 in campo maschile.

Ma noi, forse proprio per questo, e per offrire un piccolo tributo a due atlete che meritano maggiore attenzione, abbiamo voluto giocare un po’ con i voti, provando a capire chi sia, dati alla mano, la più forte delle due ragazze. La premessa, doverosa, è che si tratta soprattutto di un giochino, e che non si intendono fornire giudizi perentori, ma solo uno spunto di discussione.

Schiavone vs. Pennetta: un confronto tecnico.

Vediamo, per prima cosa, di confrontare il repertorio dei colpi e le qualità fisiche e tattiche delle due nostre migliori giocatrici. Va premesso che entrambe, nella loro carriera, hanno compiuto un lungo cammino di sviluppo tecnico e atletico, e hanno saputo arricchire considerevolmente il loro armamentario di soluzioni. Le valutazioni che seguono non sono quindi da leggere in modo statico, ma cercano di dare conto di questo work in progress compiuto da entrambe.

Servizio: E’ un colpo che per entrambe ha avuto una efficacia altalentante nel tempo. Certo non per caso, per tutte e due il momento di massimo rendimento della battuta è coinciso con il periodo in cui hanno espresso il più alto livello di gioco: per Flavia, gli ultimi 4 mesi della scorsa stagione; per Francesca, le annate 2005-2006. Rispetto agli esordi, entrambe hanno compiuto grandissimi progressi in questo fondamentale. Entrambe dispongono di una prima palla incisiva, ma Francesca ha avuto a lungo una seconda più solida, mentre i progressi di Flavia con questo fondamentale sono più recenti. Francesca, più  bassa di 5-6 cm. tende a prendere più rischi, mentre la brindisina ha dalla sua percentuali migliori. Le differenze sono comunque minime. Voto: Flavia 7,5, Francesca 7,25.

Diritto: Il fondamentale meno solido per entrambe, un colpo su cui le nostre hanno lavorato e progredito tantissimo. Più arrotato e fastidioso quello di Francesca, più pesante e definitivo quello di Flavia. La Schiavo a inizio carriera era davvero poco incisiva dalla parte destra, e ha avuto il grande merito di costruirsi un’arma offensiva, anche se a volte trova difficoltà a contenere le pallate veloci. Voto: Flavia 7,5, Francesca 7.

Rovescio: il fondamentale naturale per tutte e due. Francesca estrae dal suo classico rovescio ad una mano profondità, variazioni, slice di ottima fattura, angoli stretti, lungolinea improvvisi e letali, approcci a rete. Il potente rovescio bimane di Flavia è un colpo splendidamente fluido, che l’azzurra gioca con gran controllo su ogni traiettoria. Dal lato sinistro, la brindisina è in grado di tenere la diagonale con tutte le giocatrici più forti, e le sue accelerazioni lungolinea sono spesso devastanti. Voto: Flavia 8,5, Francesca 8.

Gioco al volo: Le nostre, entrambe ottime doppiste, sono in possesso di una volèe nettamente migliore rispetto alla media delle attuali giocatrici pro. Francesca si fa preferire soprattutto per le sue qualità atletiche: pur dotata di minore allungo, la sua esplosività e la sua reattività la portano a coprire meglio la rete. E anche nei colpi sopra la testa, la milanese ha qualcosa in più. Voto: Flavia 7, Francesca 8.

Qualità atletiche: Diciamo subito: Francesca è una atleta naturale, Flavia è una atleta costruita. L’una ha esaltato, con il lavoro, qualità fisiche innate; l’altra, che è stata meno dotata da madre natura, ha dimostrato una costanza incredibile, specie in questi anni spagnoli, per mettere massa muscolare, migliorare reattività, rapidità di piedi, potenza. E tuttavia, Francesca ha qualcosa in più, al punto da basare gran parte del suo gioco sul suo fisico d’acciaio, rapidissimo, esplosivo e resistente. Nei test atletici, ad inizio carriera, la Leonessa otteneva tempi migliori di quelli di alcuni nostri tennisti maschi. Voto:  Flavia 8, Francesca 9.

Qualità tattiche. E’ forse il settore in cui entrambe sono migliorate di più negli anni. Francesca, che vanta naturalmente un bagaglio di soluzioni e di variazioni più ampio, ha faticosamente imparato a scegliere la cosa giusta da fare al momento giusto, come ha dimostrato nell’ultimo, splendido Wimbledon. Flavia, tennista di ritmo e potenza, ma dotata anche di un buon tocco, grazie al tecnico Urpi ha imparato a variare maggiormente il gioco, caratteristica indispensabile quando si trova di fronte giocatrici più grosse e potenti. Purtroppo, nei momenti caldi, contro le più forti, in Flavia spesso ancora prevale l’istinto: smette di pensare, chiude gli occhi e si mette a fare a pallate, spesso soccombendo. Voto: Flavia 7, Francesca 8.

In totale, otteniamo 45,5 punti per la brindisina, 47,25 per la milanese. Francesca è inferiore a Flavia in tutti e 3 i colpi fondamentali (servizio, diritto, rovescio), ma dispone di maggiori alternative di gioco e si fa preferire sul piano atletico e tattico.

I risultati agonistici. Un esame comparato.

Vediamo ora come queste qualità tecniche si sono tradotte in termini di successi agonistici.
Va detto che il confronto risente, sebbene non in modo decisivo, dalla piccola differenza di età (2 anni). Tuttavia.
Nei tornei dello Slam, la Schiavone ha centrato 3 volte i quarti di finale: nel 2001 a Parigi, nel 2003 a New York e a Wimbledon nel 2009. Ha inoltre raggiunto altre 5 volte gli ottavi nei majors.
La milanese ha giocato in carriera 10 finali del circuito maggiore, vincendone una sola (nel piccolo evento austriaco di Bad Gastein), e perdendo le altre nove (nei tornei di Tashkent, Camberra, Bali, Mosca, Hasselt, Sydney, Amelia Island, Lussemburgo e Praga).
Francesca è stata n. 11 del mondo per quasi 4 mesi (seppure non consecutivi), dal 30 gennaio 2006 alla fine di maggio dello stesso anno.
Complessivamente, in carriera ha un saldo di 394 vittorie e 276 sconfitte (58,9% di vittorie). Contro le top 10 ha collezionato 20 vittorie e 63 sconfitte (24%), mentre contro le top 20 ha messo insieme 24 vittorie e 34 sconfitte (40,4%).

La Pennetta negli Slam ha al suo attivo un quarto di finale (lo scorso anno agli US Open) e 3 ottavi di finale.
Ha giocato in carriera 16 finali del circuito maggiore, vincendone 7 (Sopot, Bogotà, Acapulco 2 volte, Bangkok, Vina del Mar e Palermo) mentre si è fermata all’ultimo atto a Bogotà, a Palermo, a Gold Coast, a Los Angeles, a Zurigo, oltre che, per ben 4 volte, nel prediletto torneo di Acapulco.
Flavia è stata n. 11 del mondo per circa un mese, dal 9 febbraio di quest’anno fino alla metà di marzo.
Complessivamente, in carriera ha un saldo di 369 vittorie e 240 sconfitte (60,6% di vittorie). Contro le top 10, ha ottenuto 9 vittorie e 26 sconfitte (25,7%) mentre contro le top 20 ha messo insieme 4 vittorie e 17 sconfitte (19%).

Infine, vediamo i confronti diretti. Francesca è nettamente in vantaggio, avendo vinto 4 delle 5 sfide fin qui disputate. Solo pochi giorni fa, a Bastad, Flavia ha sconfitto per la prima volta la milanese, da cui era stata sempre battuta in precedenza. Ecco il dettaglio:

2003 CANBERRA (HARD) QF. SCHIAVONE 6-3 4-6 6-2 

2005 BALI (HARD) Q F. SCHIAVONE 5-7 6-3 7-5

2006 FRENCH OPEN (CLAY) R32 F. SCHIAVONE 4-6 6-1 9-7

2008 INDIAN WELLS (HARD) R32 F. SCHIAVONE 6-3 6-4

2009BASTAD (CLAY) R32 F.PENNETTA6-2 7-5 

 

Conclusioni.

Finora Francesca Schiavone è stata lievemente superiore a Flavia Pennetta. Sia per i risultati ottenuti negli Slam, sia, soprattutto, per il numero di top 10 e top 20 battute in carriera. Francesca ha un saldo negativo nelle finali Wta, ma in quelle circostanze ha quasi sempre affrontato una big, in tornei di livello più elevato rispetto a quelli in cui è arrivata in fondo la brindisina, che solo lo scorso anno ha centrato delle finali su due palcoscenici di prima fascia come Los Angeles e Zurigo.
I dati mostrano abbastanza chiaramente che la differenza fra le due è stata fatta dalle scelte di programmazione: più ambiziose quelle di Francesca, più prudenti quelle di Flavia, che ha giocato tornei mediamente meno forti di quelli scelti dalla milanese, almeno fino ad un paio di anni fa.
La Schiavone ha infatti disputato contro top 10 e top 20 oltre il 21% dei match giocati in carriera, mentre la stessa percentuale, per la Pennetta, scende al 9,2%. In altre parole, la Schiavone ha sempre affrontato a viso aperto le più forti, mentre Flavia spesso, specie nei primi anni di carriera, ha preferito iscriversi a tornei meno prestigiosi.
Ne è derivata, per Francesca, una maggiore abitudine a tenere palcoscenici importanti e a giocarsi con coraggio i punti decisivi, qualità che tra l’altro le hanno consentito, in Fed Cup, di compiere imprese davvero notevoli, come le vittorie sulla Mauresmo quando era la n. 1 o sulla fortissima Kuznetsova di quest’anno. Inoltre, il costante confronto con le migliori la ha portata ad affinare le sue varianti tattiche (necessarie per competere con atlete più potenti) e a migliorare aspetti cruciali come la seconda palla di servizio. Flavia ha iniziato questo processo solo a partire dallo scorso anno, quando ha iniziato anche lei a programmarsi in modo più ambizioso.
Alla fine della fiera, a Francesca sono mancati, forse, solo 4 o 5 cm. di statura e 3 o 4 chili di muscoli, per entrare nella storia di questo sport.
La pugliese, dal canto suo, ha ancora alcuni anni di carriera per superare l’amica-rivale. Nelle ultime 2 stagioni, specie dopo la dolorosa rottura della relazione con Carlos Moya, ha acquisito una maggiore fiducia nelle proprie qualità: se la salute la assisterà, la bella brindisina potrebbe anche rompere il muro delle top 10 oppure, cosa forse più importante, centrare uno storico exploit nei tornei dello Slam dove, tra le ragazze, l’ultima semifinale raggiunta dal tennis azzurro risale al 1954, ai tempi di Silavana Lazzarino.
Tuttavia, per quanto hanno già fatto, Francesca Schiavone e Flavia Pennetta meritano solo complimenti.

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22 Commenti a “Schiavone batte Pennetta
(per ora)”

  1. francesca scrive:

    francesca noi ti rivogliamo numero uno d’italia!!!!!!!

  2. Gigi scrive:

    La disamina è completa, con le dovute premesse che sono state correttamente fatte. Tuttavia non mi sembra che le carriere delle due tenniste proseguino, dal punto di vista temporale, di pari passo. Nel recentissimo passato s’è parlato, infatti, del “viale del tramonto” appena intrapreso dalla Schiavone, mentre per la Pennetta siamo probabilmente nel clou della sua vita agonistica, epoca in cui Francesca dovrebbe raccogliere i suoi migliori risultati e il suo best ranking.
    Allora, come per Federer e Nadal si dice che un vero confronto potrà essere fatto al termine delle rispettive carriere (postulato di Tommasi che mi trova d’accordo) così un vero confronto sui risultati ottenuti potrà forse decretare la superiorità di una tennista sull’altra solo quando entrambe avranno appeso la racchetta al chiodo.

  3. carlo scrive:

    Sig. Commentucci, ha dimenticato Qualità Estetiche: Pennetta b. Schiavone 10-0 :)

  4. Giacomo Fazio scrive:

    Preferisco Francesca perchè ha più qualità e più possibilità con il suo gioco di battere le più forti del circuito. Flavia ha vinto più tornei ma in appuntamenti minori. Francesca ha fatto finali anche contro dei mostri sacri in tornei di un certo spessore.

  5. Gianpaolo scrive:

    Per me la Schiavone è più forte

  6. John Doe scrive:

    Interessante analisi sulle nostre due più forti tenniste.
    Dal mio punto di vista al di là delle cifre le due giocatrici come valore assoluto si equivalgono, la Schiavone è vero che ha forse un potenziale tecnico maggiore ma non l’ha mai sfruttato fino in fondo. La Pennetta forse è stata più abile nel gestire la propria carriera, vincendo dei tornei sì minori ma che comunque valgono più di tante finali perse ( nel tennis non esiste la medaglia d’argento, conta solo la vittoria ). Poi non è vero che la schiavone ha perso tutte le finali da dei fenomeni, anzi le uniche due sconfitte accettabili sono quelle da Henin e Cljisters, per il resto erano tutte partite alla sua portata ( shaughnessy, Davenport e Pierce a fine carriera, Petrova, Bondarenko e non ultima questa di ieri con la Bammer che le è dietro sia come tennis che come classifica ).
    Entrambe hanno sempre fallito finora il “salto di qualità”, perdendo partite decisive con tenniste più avanti in classifica ma magari non in gran forma o non nel momento migliore della carriera ( senza andare troppo lontano mi ricordo una partita già quasi vinta sulla numero 1 del mondo a Stoccarda gettata al vento dalla Pennetta, ma ci sono molti altri casi simili anche per la Schiavone ).
    Non credo però che nessuna delle due, per motivi diversi, farà mai questo “salto di qualità”, anche se la Pennetta meriterebbe, almeno per un breve periodo, di entrare tra le top 10.
    Certo se proprio dovessi dire chi è la più forte direi anch’io la Schiavone, perchè pur non avendo mai vinto veri tornei ha nel suo palmares delle grandi vittorie su signore campionesse all’apice della carriera, cosa che un pò manca in quello della Pennetta.
    Faccio anch’io i complimenti a entrambe.

  7. Paolo v. scrive:

    Flavia pennetta è la n.1 oggi. Francesca era la n 1 negli anni scorsi.
    E’ chiaro che analizzando i risultati di due atlete che al di la dei 2 anni di differenza hanno almeno 4 anni di differenza tennistica perchè Flavia è maturata più tardi, si giunge a risultati distorti.
    Questo è un giochino che serve a divertirsi un po ma la verità è che oggi Flavia è la n.1 d’italia punto e basta. Lo dice il computer non i tifosi.
    C’è un solo aspetto in cui Francesca batte Flavia ed è la robustezza atletica “naturale” come giustamente dice Commentucci, la Schiavo ha un fisico d’acciaio, non credo che abbia mai avuto acciacchi di sorta e questo è una bella fortuna per un atleta. Flavia, sicuramente molto carina e femminile, è invece molto più fragile muscolarmente e ha avuto diversi infortuni che le hanno per ora, impedito l’ingresso nelle top player (basta pensare allo stiramento patito a maggio durante il match di primo turno a Madrid che l’ha tenuta ferma per 10 giorni e le ha impedito di giocare bene a Parigi. Per questo oggi non è top ten). Ha avuto anche tre gravi problemi, innanzitutto il tifo nel 2001, poi la rottura dei legamenti del polso con intervento chirurgico quando nel 2006 era alle soglie delle prime 15 del mondo, e i problemi personali del 2007.
    Credo che tennisticamente Flavia sia nettamente superiore inoltre ricordiamoci che vincere un torneo non è mai facile soprattutto se si è favoriti. E’ più facile perdere eroicamente contro la Henin (vedi Schaivone a Sidney 2006) che battere la Tuliaganova o la Bondarenko o la Bammer, vedi sempre Schiavone, In parte vale anche per Flavia, che ha perso eroicamente da Safina e da Venus ma anche da giocatrici a lei inferiori vedasi Domiguez lino e Loit in due altre finali, ma Flavia riesce evidentemente, a sopportare meglio la pressione.
    Saluti.

  8. patroclo scrive:

    Interessante disamina tecnica. Condivido in pieno i voti sulle caratteristiche delle due giocatrici. Forse però era il caso di esaminare la risposta delle due giocatrici, che a mio parere rappresenta il vero tallone d’achille sia di Flavia che di Francesca (6,5 Schiavone, 6 Pennetta) e le capacità mentali (6 la schiavone, 7 Pennetta). Anche così resterebbe in vantaggio la schiavone, che come ha messo in evidenza Commentucci, ha dalla sua un migliore approccio nelle gare importanti (Flavia ha “sprecato” qualche buona occasione per andare ancora più avanti in alcuni tornei dello slam) e per questo al momento si lascia preferire leggermente rispetto all’ottima Pennetta.

  9. Luca Natalini scrive:

    Si, per ora meglio di un poco la Schiavone.
    Ma Flavia può recuperare il leggero gap e soprattutto ha le top 10 a pochi punti davvero!!

  10. Nikolik scrive:

    Anche io condivido in pieno i voti sulle caratteristiche delle due giocatrici.
    Però, propongo una voce in più: accanto alle qualità atletiche ed a quelle tattiche, aggiungerei una valutazione sulle qualità psicologiche, vale a dire la gestione psicologica della tensione, della partita e dei punti e delle partite importanti.
    Ecco, sotto quest’ultimo profilo, purtroppo, Francesca, in molte occasioni, ha lasciato a desiderare, perdendo partite già vinte o che poteva vincere.
    Anzi, a ben vedere, il suo record contro le top ten può essere spiegato anche con la considerazione che, quando gioca da sfavorita, sente meno la tensione e può fare l’exploit.
    Ulteriore dimostrazione della difficoltà di gestire la tensione è il suo bruttissimo record nelle finali di torneo.
    Al contrario, Flavia ha giocato e vinto diversi tornei da testa di serie n. 1 e sembra (sembra) gestire un po’ meglio la tensione dell’altra.
    Insomma, Flavia tende a vincere contro chi è meno forte di lei ed ha difficoltà con le top ten, vale a dire con chi è più forte di lei, ma non soffre la tensione di essere favorita o, comunque, l’impressione è che la soffra meno.
    E mi piacerebbe conoscere il pensiero di Roberto, al riguardo.

  11. Jean scrive:

    Ho sempre considerato la Schiavone complessivamente più forte della Pennetta e continuo a crederlo anche oggi che la classifica dice Pennetta. E’ vero che la Schiavone nelle ultime stagioni ha avuto un rendimento decisamente irregolare (grandi vittorie, soprattutto in Fed Cup, seguite da diverse sconfitte al primo turno anche con giocatrici più deboli di lei), ma i picchi di rendimento raggiunti dalla Schiavone contro le più forti non credo che siano alla portata della Pennetta.
    Di contro la Pennetta più raramente perde con giocatrici più deboli (da qui l’elevato numero di finali giocate e vinte in tornei che però erano in genere di secondo piano).
    Per riassumere in una frase la mia posizione: la Schiavone ha maggiori potenzialità della Pennetta, ma la Pennetta ha sfruttato più a fondo le proprie.

  12. mc scrive:

    La Pennetta sa collezionare solo grandi delusioni.
    Qualcuno se la ricorda in doppio alle olimpiadi dell’ anno scorso ?
    (in coppia con la Schiavone, per altro).

  13. Francesco scrive:

    Concordo con Jean, la Schiavone ha più potenzialità ma non le ha mai sfruttate appieno.
    La Schiavone ha battuto per due volte una numero 1 (Henin e Mauresmo), la Pennetta 1 volta (Jankovic).
    Comunque credo che la Schiavone sia superiore perchè quando affronta le top parte raramente battuta, ha le armi per poterle battere. La Pennetta no.

  14. GIANLUCA scrive:

    Francesca in giornata si può battere chiunque, ma forse Flavia arriverà più in alto di lei, o almeno spero.

  15. Stefano Grazia scrive:

    Se non fosse per gli scontri diretti (che qualcosa devono pur valere)anch’io non sarei molto d’accordo con Roberto nel ritenere la Schiavone piu’ forte della Pennetta perche’ per me conta di piu’ SAPER VINCERE un toneo, qualunque torneo, che finire secondi…Meglio un Dancelli o un Bitossi di un Balmamion o Zilioli,per chi se li ricorda…Concordo infatti con John doe,Paolo e Nikolic nel considerare piu’ difficile vincere con l’inferiore che far bella figura (e perdere) con chi e’ piu’ forte. 10 finali perse (anche contro le varie Bammer) indicano chiaramente che il soprannome Leonessa e’ in realta’
    Cio’ non significa che io non stimi e ammiri Francesca: in fondo anch’io sono stato sempre ritenuto un grandissimo fighter ma alla fin fine le mie partite imporanti le perdevo tutte…Per questo provo per lei molte simpatia e affinita’ ma quando vai in finale contro le Bammer di questo mondo non dco tutte ma qualcuna dovresti vincerla…Siamo sicuri che la Schiavone preferisca davvero battere le francesi e le russe in Fed Cup e poi perdere da loro in un torneo WTA? Comunque brave,bravissime tutte e due.

  16. Paolo v. scrive:

    io condivido in pieno quanto scritto da Nikolik, circa la necessità di prendere in considerazione anche le qualità psicologiche. Su questo piano vince Flavia di almeno due punti e mezzo (7,5 a 5) ed alla fine a mio parere Flavia risulta chiaramente più forte anche in questo giochino.
    Per qualita psicologiche intendo per esempio il differente equilibrio che le due dimostrano. Mentre Flavia si allena con lo stesso coach da 5 anni e prima si era fatta seguire da Barbara Rossi per diverse stagioni, invece la Schiavo non ha terra ferma, Panajoti, poi via, poi torna con Panajoti, poi va con un altro, poi rimane senza e va con Flavia a Barcellona da urpi (le due sono molto amiche tra l’altro) poi siccome i risultati tardano divorzia anche lì, ma qualcheduno mi spiga di chi è il merito di questa sua ottima condizione attuale se non di Urpi?
    Insomma da questo aspetto almeno 2,5 punti per Flavia, che per altro dimostra di possedere una professionalità veramente teutonica alla faccia di chi pensa che gli italiani, tanto più se meridionali, debbano essere sempre deficitari sotto questo aspetto.
    Flavia pennetta grandissima professionista, a mio parere, di gran lunga la migliore italiana di sempre.

  17. TIZIANO scrive:

    ora flavia è più forte!

  18. anto scrive:

    La Schiavone è bruttarella, litiga con il Totem Clerici, ed ha un caratteraccio spigoloso…..ma se dovessi scegliere tra la brindisina e la leonessa…..sceglierei senza nessun dubbio la Schiavo…sia per il gioco che per laq voglia di lottare su ogni palla.

  19. Stefano Grazia scrive:

    Anto, ma che c’entra se e’ bruttarella…Su,dai… E comunque avra’ voglia di lottare su tutte le palle TRANNE che in finale…Dovrebbe imparare dalla ex signora Pistolesi che invece ogni volta che andava in finale, poi la vinceva… Lo dico perche’ sono convinto di soffrire della stessa sindrome di Francesca, La Leonessa d’ipaglia (anziche’ d’italia)… E comunque per questo mi sta simpatica e spero che vinca (anche se sottoscrivo in toto le conclusioni di Paolo v.

  20. Alessio scrive:

    sono d ‘accordo

  21. PIPPO scrive:

    non ci sono paragoni tra due tenniste veramente molto diverse: Flavia gioca un tennis di percentuale…..se la sua avversaria non fa errori non ha altre armi…….la schiavo sa fare molte più cose…….può vincere sempre ed è anche lei a determinare il risultato contro chiunque

  22. ANTONIO scrive:

    LA PENNETTA BATTE SCHIAVONE 9 A 1 PER QUATO RIGUARDA LA BELLEZZA;
    LA SCHIAVONE BATTE LA PENNETTA 6 A 4 PER QUANTO RIAGUARDA:
    -GRINTA;
    -TECNICA DI GIOCO;
    -STUDIO DELL’AVVERSARIA;
    -ATTESA E SPREGIUDICATEZZA NELL’ATTACCO;

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