Elena Camerin l’ammazzarusse
Tutte out le quattro di Fed Cup
Seppi e il record che nessuno vuol battere

 
18 Gennaio 2007 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

N.B. Tati è al terzo turno, dopo il 6-1,7-5 alla Voracova. Prox. turno contro Sharapova. Intanto ha scavalcato in classifica Flavia Pennetta.

MELBOURNE _ Sulla home-page del sito della nostra Federtennis si vende, a 50 euro, il libro fotografico celebrativo della conquista della Fed Cup, “Campioni del mondo” ma quell’exploit appare purtroppo antico alla luce dei primi risultati di questo open d’Australia che ha visto tre delle quattro azzurre del glorioso team schizzar fuori al primo turno (Santangelo, Pennetta e Vinci) e la quarta, Francesca Schiavone, seguirle già al secondo, battuta da una ragazzina ceca di 19 anni, Lucia Safarova, che le sta dietro cinquanta posti in classifica _ n.70 contro n.20 _ ma che l’ha dominata dall’inizio alla fine. “Francesca è così _ non… ha spiegato la Schiavone che ama parlare in terza persona _ può giocare ad alto livello o non riuscire ad esprimersi”.
Purtroppo sono diversi mesi, da settembre, che Francesca _ che un anno fa qui impegnò duramente la Clijsters in ottavi dopo aver sfiorato la vittoria su Justine Henin nella finale di Sydney _ non …riesce ad esprimersi.
Così, in attesa che possa magari arrivare a farle compagnia Tati Garbin, l’unica nostra superstite al terzo turno _ e un anno fa invece le azzurre furono ben cinque _ è Maria Elena Camerin, quasi 25 anni, razza Piave, n.55 Wta, piccola (1m.64) ma irriducibile. Un anno fa aveva cancellato sei matchpoint a una delle mille russe, Ekaterina Bychkova, ieri ne ha salvati soltanto due, sul 4-5 e sul 5-6, a un’altra russa, Elena Vesnina. Poiché il miglior risultato della sua carriera l’aveva ottenuto a spese della Miskyna e al terzo turno qui le toccherà Elena Dementieva, tutte russe, lei fa conto sulla tradizione. “Ormai mi sono fatta la fama dell’ammazzarusse…”
E’ simpatica, l’aria sbarazzina, e non le manda a dire dietro le spalle. “Chi devo ringraziare? A parte Daniel Panajotti (ex coach della Schiavone) i miei genitori: sono i soli ad aver creduto in me. E così salta fuori il rospetto della mal digerita esclusione dal team di Fed Cup (“Ogni volta c’era un problema. A me non mi hanno chiamato. In Francia la Oprandi, in Belgio la Vinci…io ero meglio classificata, però…”). Però una mini-soddisfazione Maria Elena, una bisnonna Maria Luigia che la seguiva ma non c’è più, una nonna Lina, figlia di Maria Luigia “che sa anche quanti punti Wta ho in classifica”, qui se l’è tolta fin dal primo turno. “Sì, quando ho battuto 6-2,6-2 la Flipkens, la belga che ha giocato la finale di Fed Cup…”
A credere in lei, ora, c’è anche il fidanzato fiorentino, il difensore della nazionale di pallanuoto Leonardo Binchi, un tipo di 2 metri per 100 chili oggi tesserato dalla Leonessa di Brescia, quello per il quale lei che si allena a Orbizzano (Verona) è diventata una pendolare dell’A4 (“Ma ci sono anche i miei a Venezia). “Eh sì _ ammette _ mi ci vogliono i tacchi”.
Ora sia lei sia Tati Garbin (n.33) minacciano addirittura il sorpasso in classifica. Le tre di Fed Cup perderanno parecchie posizioni. Ma un altro tennista italiano, Andreas Seppi ha stabilito, involontariamente, un record storico. Nessuno aveva vinto un incontro di Slam a notte più inoltrata, ore 3 e 33! Avrebbe potuto finire 45 minuti prima se il semisconosciuto qualificato americano Bobby Reynolds avesse trasformato un matchpoint sul 6-5 del quarto set.
Quindici ore prima Andreas già scalpitava, pronto a scendere sul lontanissimo campo 14. La sospensione per il caldo estremo, il ritardo degli altri incontri, aveva spostato l’inizio del match intorno a mezzanotte. Poi i cinque set dei quali i tre centrali al tiebreak per una maratona di quasi 4 ore. Così Seppi ha stabilito il suo record (che tutti, giocatori, media, spettatori, sperano non verrà mai battuto) ad un’ora in cui a Melbourne girano soltanto gli opossum nei Fitzroy Gardens. Fin qui si ricordava due partite all’US open, Muster-Volkov e Wilander-Pernfors, finite intorno alle 2 e 30. “Non mi sembra giusto cominciare un match così importante a mezzanotte”. Davanti a non più di 30 persone all’inizio e forse 100 alla fine. “Non potevano essere tutti genitori dei raccattapalle” ha commentato un collega.

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2 Commenti a “Elena Camerin l’ammazzarusse
Tutte out le quattro di Fed Cup
Seppi e il record che nessuno vuol battere”

  1. marcos scrive:

    non so se è il caso di francesca, ma quando si inizia a parlar di sè in terza persona, per solito, lo si fa per darsi maggior importanza o per rendersi più interessanti. in entrambi i casi, questo è sintomo di mancanza di fiducia in se stessi.
    se non ci sono problemi fisici, e non mi risultano, a francesca suggerisco immediatamente di tornare in sè, in prima persona, senza prendere distanze, dandosi inutilmente del lei: tutti l’apprezziamo per quello che è: un’ottima tennista, volitiva, di grande carattere…una leonessa, insomma.
    la diva non ci interessa.

    con affetto,
    marcos

  2. Ivan scrive:

    concordo pienamente con te, Marcos e nel leggere la perplessità espressa anche da Panajotti, che mi sembra decisamente sincero e disinteressato, non vorrei che intorno a Francesca siano ronzate o ronzino cattivi consiglieri. In effetti negli ultimi mesi, Fed cup a parte, mi sembra che ci sia un po’ meno con la testa, meno concentrata… staremo a vedere.

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