Becker docet: “Così dovreste educare i vostri figli”.
Non ho ancora letto il libro ma…era meglio se lo scriveva suo padre

 
5 Novembre 2007 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

“L’ex tennista sostiene che un genitore può trasmettere forza di carattere ai bambini solo se è forte a sua volta. E lui si sente rinforzato dalle esperienze, anche quelle negative, e dunque un buon padre: “I figli sono la vittoria più bella”

L’ultima considerazione è vera quanto banalotta assai. Spero che Boris abbia scritto cose più originali, e non sia questo soltanto il frutto di un… Bum Bum editoriale. Diffiicile, sulle prime, non ironizzare. Il pulpito è poco convincente, lo stesso Boris se ne sarà reso conto, forse il libro lo ha scritto proprio pensando che la gente non gli avrebbe dato fiducia. Ma in Germania lui è talmente popolare che qualunque cosa lui dica o scriva fa notizia.


Master 1992, Francoforte: Becker vs Ivanisevic in un tie-break da paura…

Boris Becker, alla soglia dei 40 anni, ha dato alle stampe un libro (”Was Kinder stark macht”, ciò che rende forti i bambini) in cui si occupa di famiglia ed educazione. Proprio lui, il reo confesso di evasione fiscale, il protagonista di una vita sentimentale quantomeno “movimentata”, il padre di una bimba nata da un’occasionale relazione extraconiugale con una modella russa (che lo ha dovuto costringere all’esame del DNA perchè lui riconoscesse la figlia). Quindi buon padre dei due figli avuti con Barbara Feltus sì, meno buon padre di quella avuta con Angela Ermakova (la ragazzina di 8 anni che è stata fatta sfilare durante i defilee di Pitti Bimbo a Firenze e per la quale è arrivata una multa alla madre e forse anche a lui….)
L’AUTODIFESA -Sulla Bild Zeitung Boris sostiene: “Noi possiamo aiutare i nostri figli a rinforzarsi, nel carattere e nella personalità, solo se siamo forti a nostra volta” E come si diventa forti? “Attraverso le esperienze, anche quelle negative, errori compresi”. Io ne ho fatti tanti lo so, ma ne tratto anche insegnamenti. Così ora mi sento forte e capace di rinforzare i bambini”.
Dopo di che preannuncia di pensare a un nuovo matrimonio per avere altri figli: “I figli sono la vittoria più bella - conclude - mi considero fortunato”.
Chissà come saranno contenti i figli a vedere il loro papà che passa da una relazione all’altra, ad avere fratellastri e sorellastre sparsi qua e là. Sono fortunati anche loro? C’è da domandarselo. Magari sì sotto il profilo economico, ma sotto quello sentimentale, con un padre che c’è e non c’è,e madri più o meno abbandonate e risposate (anche con uomini che hanno avuto figli da altre donne), non sono proprio sicuro che sia il massimo.
 Io ho conosciuto il papà di Boris, l’architetto Becker era una persona per bene e molto tranquilla. L’avesse scritto lui il libro non l’avrebbe letto magari nessuno, ma sarebbe stato probabilmente più attendibile.

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14 Commenti a “Becker docet: “Così dovreste educare i vostri figli”.
Non ho ancora letto il libro ma…era meglio se lo scriveva suo padre”

  1. String scrive:

    La notizia fa quasi tenerezza. Che dire, l’analisi di Ubaldo è puntuale e neanche tanto spietata. Sono tantissimi i casi di grandi uomini, artisti e atleti, che hanno raggiunto vette molto alte nel loro settore, ma spesso a discapito di altri aspetti della loro vita dove sono stati un disastro. E’ sempre molto difficile non sacrificare qualcosa nella propria crescita personale quando l’obiettivo che si tenta di raggiungere e totalmente assorbente.

  2. marcos scrive:

    boris confida nel fatto che non sempre chi predica bene, altrettanto razzola.

    ubaldo, con mio pieno sostegno, postula: la profondità di un pensiero non dipende da chi lo esprime, bensì dal pensiero stesso; non sempre un pensiero profondo è tra i più letti, anzi: spesso, si leggono di più pensieri senza conseguenze, proprio perchè scritti da chi è conosciuto.

    non avendo letto il libro di boris, non dò alcun giudizio: più che una forte personalità, per come la si intende normalmente, auguro a tutti i figli del mondo di esser capaci di grandi sentimenti.

  3. Enzo Cherici scrive:

    Caro Ubaldo sei stato fin troppo buono. Un commento un pò più al vetriolo ci stava tutto. Il Becker giocatore è stato un grande campione. L’ho “sportivamente odiato”, a causa del mio tifo di allora che era tutto per Lendl. Sul Becker fuori dal campo, stendiamo un pietosissimo velo.

  4. stefan scrive:

    curioso..uno che ha concepito una figlia in un cesso di un ristorante con una appena conosciuta viene a spiegare al mondo…ma va …

  5. Stefano scrive:

    Più del libro di Becker mi sembra interessante quel tie-break impressionante giocato con Ivanisevic :-)
    Federer dovrebbe guardarsi qualche partita degli anni 90, chissà che non tragga ispirazione per evolvere il suo gioco divenuto troppo Lendliano.
    Il servizio di Ivanisevic è roba che mai più si vedrà su un campo di tennis…

  6. Elisabetta scrive:

    io all’epoca della rivalità Edberg-Becker ero una bambina ma tifavo nettamente per lo svedese . Avrei preferito che a scrivere il libro fosse stato Stefan ma probabilmente è un uomo troppo sensato , equilibrato ed intelligente per un’iniziativa di questo tipo . Infatti lo svedese ( che è diventato un ottimo investitore di borsa ) segue la crescita dei figli quotidianamente e non cerca l’attenzione dei media così ossessivamente anzi ;come ha detto Marcos ai bambini si deve augurare la capacità di provare grandi sentimente , stimolare la loro intelligenza emotiva : ” l’essenziale è invisibile agli occhi “. ( il piccolo principe )

  7. raffaele caterino scrive:

    eh vabè, becker è becker!! non si smentisce mai…….

  8. anto scrive:

    Il papà di Becker l’avesse scritto lui il libro non l’avrebbe letto magari nessuno, ma sarebbe stato probabilmente più attendibile. E’ si Ubaldo hai proprio ragione, anche se la definizione di Bamboccio data da Padoa Schioppa, calza a pennello per il teutonico Becker. Se c’è una persona che ha da insegnare la disciplina ai bambini questo non è sicuramente Boris, di errori ne ha fatti tanti, dovute alla superficialità ed ad una immaturità che ancora oggi si porta dietro. Pensi di più alla sua azienda Volkl che ai bambini ne guadagnerà in salute e in soldi.

  9. Gianluca Iron scrive:

    Tutti bravi a giudicare e a fare i moralizzatori.
    Io non conosco in modo diretto la vita personale di Becker e quindi non lo giudico, non ho gli elementi oggettivi per farlo, nè soprattutto sono un suo amico. Voi lo conoscete forse? Avete mai mangiato a casa sua o lui da voi?

    Il suo libro si che lo potete giudicare, ci mancherebbe altro, ma l’avete forse letto? Credo proprio di no!

    Se ci fosse un pulpito convincente credo che proprio nessuno potrebbe aprire bocca.
    Scusate ma queste cose mi mandano in bestia!

  10. Enzo Cherici scrive:

    Scusa Gianluca, liberi noi di criticarlo, liberissimo tu di difenderlo. Dov’è il problema?
    :-)

  11. Gabriele scrive:

    Ho amato sportivamente alla follia BECKER
    E parlarne male …. mi risulta molto difficile ….
    Ma tutti noi dovremo fare sempre una distinzione tra lo sportivo e l’uomo !

    Questi grandi campioni il più delle volte non sono altro che monomaniaci !

    Se prendete qualche intervista di FEDERER … non ci troverete nulla di troppo intelligente o originale.

    E’ di ieri la notizia di SCHUMACHER che ha provato in pista una moto.
    Ma un’altro interesse oltre alle corse ce l’ha ?

    Questi miti sportivi hanno speso una vita a rincorrere il loro sogno, l’hanno raggiunto … ma poi sembra che non gli resti molto altro … se non in fondo … una montagna di soldi e di credito mediatico che gli permette di scrivere pseudo libri o commentare in tv … e basta !

    Ciao

    Gabriele

  12. Simona scrive:

    Va bene, forse non sarà un esempio di padre, forse nemmeno di marito a quanto ho letto, però vederlo giocare era entusiasmante, molto più di altri della sua generazione o di quella attuale, che hanno ottenuto (vedi Sampras) e otterranno più di lui (Federer). I suoi tuffi, soprattutto sull’erba, le volee di dritto, le sue interviste mai banali, le sue scelta a volte controcorrente…nonostante tutto non mi pento di essere stata una sua fan sfegatata!

  13. anto scrive:

    Lo sapete perchè Sampras è sempre stato una persona intelligente, per un semplice motivo, poche parole, tanti fatti, e profilo basso. Becker invece è sempre stato uno sborone, e ne ha combinate di cotte e di crude. E’ come se la vergine Hingis, scrivesse un libro dal titolo, come trovare marito al primo colpo. Lei che ha avuto più spasimanti di una squadra di calcio, comprese le riserve.

  14. marco.napo scrive:

    il punto è beker ha i mezzi, la profondita, la giustizia,le conoscenze per scrivere un libro su un tema quello del genitore veramente complesso.
    certo lo sport è un ottimo maestro ma a parte questo non vedo in beker un maestro di vita .
    un saludos
    p.s. beker giocatore era veramente entusiasmante ,sull’erba uno spettacolo come ormai non se ne vedono.
    un saludos

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