Ultime pagelle da Montecarlo.
Tommasi e Clerici meglio di Federer,
Il “Re rosso” Nadal è la perfezione

 
28 Aprile 2008 Articolo di Marcos
Author mug

Clicca qui per leggere il resoconto della prima giornata del Torneo Challenger Roma Garden 2008 a cura di Roberto Commentucci.

Reggi/Meloccaro – Seppi/Querrey

“E mi arrabbio sì! La fa sempre cadere troppo ‘sta palla!”

“Mi sembra una partenza un pò rallentata: Raffaella, tu lo vedresti un po’ più…”, “Un po’ più grintoso, lo vorrei vedere! Ahia! Un passo avanti, Andreas!”. Il nostro non l’ascolta: è sotto 4 a 1. Cambio canale solo per un attimo e trovo Federer al terzo con l’Hidalgo: c’è qualcosa che non va, oggi. Reggi si consola col primo turno di Bolelli: “E’ un bel cavallino su cui puntare…se riesce a gestire meglio alcune fasi della partita può scalare parecchie posizioni”. Il collega le ricorda che: “Ora ci rimane solo Seppi su cui sperare: speriamo!”. “Eh sì…però è bravo, Querrey: si sposta sul dritto e mette in difficoltà Seppi”. “Non solo…”, continua lui, “…qui, sulla seconda di Andreas fa quello che va fatto. Doppio break: situazione pesantissima. 5 a 1”. Io ancora confido nelle partenze a handicap del nostro e nel suo eventuale riscatto. Raffaella prova a suggerire: “Vedi qui…ha giocato un back e l’americano è andato in confusione: bisogna farlo muovere un po’ e variare il gioco. Ecco…questa non è male, eh?”. Seppi riesce in una palla corta rovescia, accompagnata da saltino d’accompagnamento. Con un’altra palla corta, dopo un attacco di dritto, il nostro conquista un break point, che non sfrutterà. “Bravo! E’ buona…no. L’hanno chiamata fuori”. “È che siamo un po’ di parte”, ammette Reggi. Anch’io, ma il campo ha le righe! Meloccaro prova a prendersi la chiosa della prima frazione: “Allora, abbiamo buttato via il primo set…vediamo un po’ cosa dobbiamo fare per riprenderci”. Raffaella non ci sta: “L’importante è che lo sappia Seppi…ma inizi da subito!”

“Raffaella…la cura Higueras non sta funzionando: Federer sotto 3 a 0 al terzo”. “Beh, ma Higueras l’ha preso solo qualche settimana fa: non gli si possono addossare colpe che non può avere”. Ed i meriti? Andreas sbaglia l’ennesimo dritto, Reggi s’inquieta in cabina ed il collega cerca di placarla: “Non ti arrabbiare, dai…”. “E mi arrabbio sì! La fa sempre cadere troppo ‘sta palla!”. Meloccaro spinge Andreas ad una reazione: “Seppi è un ragazzo educatissimo, lo sappiamo, ma un gesto di ribellione, un lancio di racchetta: insomma, una botta di vita bisogna che se la dia, adesso!”. Seppi è inguardabile: nel primo game del secondo, sbaglia tre dritti facili, una volée di dritto elementare, mette una palla corta in rete e tira un rovescio fuori di tre metri. “Qui, sbaglia un calcio di rigore senza portiere”, Raffaella non crede a ciò che vede. Sotto di un break anche nel secondo, subito recuperato, con un minimo di attenzione in più e qualche errore dell’americano, “che noi accettiamo ben volentieri!”, ammette la cronista. Prontamente si giustifica: “L’unico italiano in gara…un po’ di tifo ci può stare, dai!”.

Andreas non mette una prima che sia una e, malgrado “Il cristone di quasi due metri negli spostamenti laterali non sia certamente un fulmine di guerra”, deve salvare col dritto tre o quattro palle break, prima di aggiudicarsi il terzo game: “Finalmente un rovescio lungolinea…a be!”. 2 a 1. Il nostro ha l’occasione di strappare nuovamente il servizio a Querrey, ma questi riesce a recuperare da 1540: 2 pari. Ogni volta che Seppi deve colpire un dritto a metà campo, con palla che si abbassa pericolosamente, Raffaella lo incita: “Dai…sotto! Bravo, così!”. Riesce a portarlo fino al 4 a 3. “Gli applausi che sentite sono per Federer, che ha vinto il suo match al tie del terzo contro Ramirez Hidalgo: era sotto 5 a 1 al terzo!”. Applaudo anch’io e ringrazio per lo spettacolo poi offerto contro Nalbandian e, nel primo ed unico set, contro Djokovic. Reggi sempre più inquieta: “Lento qui…lento! Tre errori, senza giocare”. 4 pari. Questa partita è segnata da una serie interminabile di cantonate: si guarda a fatica. Quando si inizia un film, però, si deve arrivare alla fine.

“E’ uscito molto bene dal servizio, qui, l’italiano. 5 a 4”. Raffaella si riprende per un attimo e Meloccaro l’appoggia, consigliando al nostro la più antica delle strategie: “Seppi deve tirar fuori qualcosa…eh, Raffaella?”. Immagino i pensieri della cronista, ma, con destrezza, riesce a cambiare argomento: “Cercherei di regalare il meno possibile ed un po’ più di concretezza”. “Una badilata, questo servizio di Querrey: 5 pari”. Alta sintesi dell’uomo. Meno alto è il successivo game di Andreas: una serie di dritti indecenti ed uno scambio giocato solo in difesa portano l’americano al break: 6 a 5 e servizio. Raffaella si domanda: “Ma quanti dritti ha sbagliato, oggi?”. Il compagno prova a sdrammatizzare: “Ringraziando il cielo, non ho preso appunti dall’inizio: 1500”. Il cielo non c’entra e gli appunti andrebbero presi, a mio parere! Un altro dritto sbagliato del nostro ed un ace del suo rivale portano al match point. Il pubblico prova timidamente ad incitare Seppi, ma si percepisce che non ci crede. “E anche quest’ultimo punto: dritto in rete”, Meloccaro, sconfortato, prende atto della sconfitta azzurra. Reggi chiude amaramente: “Avevamo detto che era una grande chance per lui: troppi errori, 38, soprattutto di dritto. Non l’ho visto in fiducia…Stefano. Mi aspettavo una reazione un po’ più positiva: peccato”. A vederlo bene, questo Querrey non è così lento come si racconta; o meglio, il suo dritto ed il suo servizio viaggiano così velocemente che le palle che gli tornano non sono mai così rapide: spesso, ha tutto il tempo per raggiungerle comodamente.

Reggi: 6
Meloccaro: 5
Querrey: 7
Seppi: 4

Clerici/Tommasi – Nadal/Federer

“Eh sì…noi volevamo pernici e, invece, abbiamo al massimo una pasta e fagioli”

“Federer sembra deciso a giocargli col back di rovescio”, Clerici si butta subito sulla previsione tattica. Nadal, invece, s’inventa una palla corta vincente: 2 a 1 per lui. I finalisti non sono partiti al meglio e Gianni se ne lamenta: “Sono in attesa di un miglioramento del gioco”. Rino prova a confortarlo: “Beh…questi due non possono che migliorare!”. 2 pari, al servizio lo spagnolo. Roger riesce a tirare un meraviglioso dritto, diagonale e vincente: “E’ il primo punto vincente di Federer”, annuncia Tommasi trionfante. “A fronte degli otto errori”, segnala mestamente Clerici. Subito diventano nove, complice una tradizionale steccata svizzera: 3 a 2. “Andiamo proprio male, Rino. Otto errori per Nadal e nove per Federer”. “Eh sì…noi volevamo pernici e, invece, abbiamo al massimo una pasta e fagioli”. Riflettendo un attimo: “La pasta e fagioli, se fatta bene, è un ottimo piatto!”. Ecco…meglio!

“Che brutta volée di Federer: 1530…aveva provato un serve&volley, per una volta”, e continua, Tommasi: “Ma questa è lunga: 3030!”. Nadal, poi, sbaglia un dritto facile, subito imitato dal rivale: parità. Roger stecca ancora e concede una palla break: lo schema servizio e dritto, l’ace ed una volée di rovescio d’alta scuola lo portano sul 3 pari. “Elegante…”. “E difficile: il dropshot seguito a rete. Un gesto d’altri tempi…eseguito con grande eleganza da Roger”, Gianni quasi si commuove. Lo svizzero si produce nello stesso esercizio, pochi secondi dopo: “Esattamente lo stesso schema…”, s’accorge Clerici. “0040: tre palle break!”, esulta Tommasi, che aggiunge: “Federer non aveva giocato bene lo smash, però porta a casa il break: 4 a 3 e servizio”. Il pubblico si scalda: vuoi vedere che questa volta…macchè. “Incredibile stecca di Nadal…ma rimane dentro! Nadal si scusa…ma se il regista capisse qualcosa di tennis, un minimo…dico io, mica tanto. Macchè…”. La regia non accontenta Clerici, come spesso accade. Dopo la stecca, lo spagnolo coglie pure il nastro beffardo: controbreak, 4 pari.

Gianni prosegue: “Il perfetto controtempo di Federer…ma sbaglia la volée di rovescio. E questa è la riga, che ha sottratto la palla allo svizzero”. Nadal, con una fucilata di dritto da fondocampo, attenta all’ombelico del numero uno: 5 a 4. Serve Federer: dritto anomalo vincente, ace, un altro ace “Uè…però!”, stecca rovescia, semplice volée dritta in rete e passante rovescio dello spagnolo in diagonale: lo svizzero ha dimenticato Costanza a casa…da 4000 a 4040. Riesce, però, con un eccezionale dritto vincente e con la prima di servizio a pareggiare i conti: 5 pari. Gli spalti si colorano di rossocrociato. “A segno col dritto lungolinea: Nadal tiene il servizio. 6 a 5”. Tommasi si prepara al tie break. Il suo collega continua a contare gli errori ed a lamentarsi, giustamente, degli ombrelloni del ristorante del circolo, che gli impediscono di vedere il campo, costringendolo ad uno schermo che, talvolta, lo tradisce. “L’attacco di Federer non è lunghissimo, ma il passante lungolinea di Nadal è perfetto”, sintetizza Clerici, prima di un altro errore di Roger: 1540, due set point. “Passante micidiale! Angolo assolutamente impossibile!! Primo set per Nadal: 75!”. Il campione assoluto della terra rossa s’inventa un gioiello di rara bellezza, più consono a braccia meno muscolose: un rovescio passante in back, lento e diabolicamente angolato, sul quale Federer non può che chinare il capo, ammirato, ma infastidito. Mi vinci il set? E sia…ma non ti permettere di giocar colpi che, per solito, spettano a me! “Ma fateci vedere il replay…mammamia…questi incompetenti della regia farebbero meglio a…”. Parte la pubblicità, prima che Gianni dica l’irreparabile.

“S’è un po’ affrettato, Nadal, questa volta: credo che non gli convenga. Altro errore che più gratuito non si può: non ci siamo, Roger! E’ lunga anche quella di Nadal! Mah…che dire: abbiamo visto partite migliori tra questi due!”, Clerici parte in quarta, all’inizio del secondo set. Tommasi è d’accordo: “La qualità rimane medio-bassa…se continua così, il favorito è Nadal”. Giusto. “E questo è assassino, questo dritto di Federer, eh? Stretto, diagonale e rallentato: palla break!”. Roger conquista il servizio dell’avversario, attaccandolo sul rovescio: non c’è altro modo, per batterlo. 1 a 0 e servizio. Gli svizzeri cantano sugli spalti, in attesa della resurrezione. “E questo è rallentato ed anomalo: molto ben eseguito…”. “Gran difesa della rete dello svizzero: due volées di prima qualità! Sembra un momento di reazione…Ha giocato anche questo rovescio diagonale vincente!”. Bel game, veramente: 2 a 0. Gianni avverte: “Attenzione…momento difficile per Nadal”. Rino s’esalta: “Mammamia…non era facile!!”. “Guarda il replay, Rino…guarda perché è abbastanza impressionante: ha fatto un colpo alla Nadal, Roger!”. Un dritto anomalo e vincente da fondocampo di spettacolare violenza. “In questa fase della partita, Federer è tornato Federer: 3 a 0 pesante!”. Clerici si lamenta: “Peccato che i soliti vip maleducati disturbino dal ristorante…Very Important Pigs”.

Un dritto di Nadal si ferma sul nastro: “Non ha fortuna, lo spagnolo…”, segnala Clerici. “Sì…ma se passava era fortunato!”. “I casi son due: o sei fortunato, Tommasi, o sei sfortunato!”. In realtà, la parte alta della rete finisce con un nastro bianco: è lì a bella posta, per decidere se far passare o meno una palla che lo sfiora. “Un parziale di 15 punti a 4, caro Tommasi!”. 4 a 0. Federer s’è fatto aggressivo: spinge su ogni colpo e, appena può, lo segue a rete. Nadal non sa più che pesci pigliare. Gianni si fa blasfemo: “Nadal quasi annullato dal campo rosso”. Rafa deve averlo sentito, mi sa. “Durissimo questo scambio! Nadal si apre il campo e chiude col dritto in diagonale!”. La palla, come in un flipper, passa istericamente da una sponda all’altra, tra gli urletti increduli d’un Clerici eccitato. 4 a 1. Ringalluzzito dall’ottimo scambio appena vinto, Nadal s’alza dalla sedia dei dispari e rientra in campo trotterellando: “Mi sembra un bersagliere Nadal…”, l’accompagna Tommasi. Serve Federer: “Questa è una soluzione elegante ed efficace: palla corta fintata in diagonale di dritto…ma, poi, sbaglia Federer. Palla break!”. Sbaglierà un altro dritto: 4 a 2, al servizio Nadal. Rino anticipa la fine del sogno elvetico: “Federer, in questa fase, non riesce ad uscire dall’assedio: 4 a 3, da 4 a 0”.

Roger prova a ribellarsi, servendo uno straordinario kick esterno…ma sbaglia il dritto a chiudere in diagonale, finito in corridoio, temendo il recupero del rivale: “Insomma…”, si spazientisce Gianni, “…contro qualsiasi altro giocatore, questo dritto non lo sbagliava!”. Una palla svizzera corretta da un nastro spagnolo finisce lunga: 0040. “Ma guarda qui, Rino…che disastro! Un parziale di 16 punti a 4 per Nadal…Rino!?”. “Incredibile: nei primi quattro game, 16 punti a 5 per Federer…ora è un altro film!”. 4 pari. “Ha perso completamente la sensibilità sulla palla…”, Gianni è distrutto. “Undici punti consecutivi di Nadal!”, Tommasi conta. “Ma guarda, Rino…sembrava il miglior Federer. È privo di idee, di colpo: ma cosa gli succede!?”. Roger non ne mette una: 5 a 4 per Rafa, che raccoglie tutto quel che gli si regala. “Lo abbiamo visto benissimo contro Nalbandian, ha giocato un primo set eccezionale contro Djokovic e, qui, si è esaurito in quattro game. Sarei sorpreso se riuscisse a rimanere in partita”. Higueras si gratta il collo, mentre serve il suo assistito: 0015. “Mezzo miracolo!”, Gianni s’infervora per una splendida azione a rete dello svizzero. Si porta ancora a rete per una benedizione. “Ha intenzione di ribellarsi…”, Rino ci crede ancora, forse. Ancora a rete, Roger: 5 pari. “E qui è proprio…attacca attacca, eh?”. “Ha rischiato il tutto per tutto, Federer”, risponde Gianni. Se vuoi battere Nadal sulla terra, devi giocare così, con continuità. “Ooohhh…Nadal straordinario! Circoletto rosso!!”: una palla che sembrava ormai a terra…a pochi metri dalla rete, la colpisce come solo lui sa e la trasforma in un passante lungolinea di dritto inimmaginabile. “E’ dura star là dietro, contro questo fenomeno. Bisogna avere immaginazione e coraggio”. Ne convengo, Gianni. 6 a 5 per lo spagnolo.

“Ma guarda…guarda! Ma come si fa, Rino…mammamia! Col campo aperto alla sua propria sinistra! Per favore, regia…ma datevi una sveglia…macchè!”. Roger avrebbe potuto serenamente far punto, giocando la palla a diversi metri da Nadal; invece, gliela appoggia sul dritto: questi, pur non credendo all’ingenuità del rivale, carica il bazooka e spara un proiettile non controllabile dalle corde svizzere, più attente a salvare la vita al padrone, che a tenere una volée in campo. “E’ fuori…è fuori il rovescio di Federer: match point Nadal! E qui se ne va, e qui se ne va. Rafael Nadal rimane il campione del mondo della terra battuta e vince per la quarta volta consecutiva il torneo di Monte Carlo: 75 75”. Pensa d’aver chiuso, Rino…ma, poi, ci ripensa: non si può lasciar scappare un’occasione così ghiotta ed apre, soddisfatto, l’ultima parentesi. “Periodico alto”.

Parte l’inno spagnolo: “Non ci resta che cantare, Rino, ma ignoro le parole”.

Tommasi: 7
Clerici: 7
Nadal: 10
Federer: 5

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47 Commenti a “Ultime pagelle da Montecarlo.
Tommasi e Clerici meglio di Federer,
Il “Re rosso” Nadal è la perfezione”

  1. Voortrekker Boer scrive:

    Il 5 a Federer forse è esagerato, ma ci può stare, anche se rispetto a 12 mesi fa la finale l’ha giocata molto meglio.

    marcos ti sei perso quando la Reggi ha apostrofato Querrey come “cristone”….

  2. enzo cherici scrive:

    Mi chiedo, se Nadal prende 10 e Federer 5, dovrebbe finire 61 61 e non 75 75? Sbaglio? ;-)

  3. Maicol scrive:

    Generalmente concordo con i tuoi voti, marcos…

    questa volta no!

    5 a Federer? Non esageriamo….

  4. Giorgia scrive:

    RAFAEL NADAL SEI UN GRANDE !!
    SEI DEGNO DI ESSERE NUMERO UNO AL MONDO..A BREVE SEI IL MIGLIORE!!
    SEI FORTEEEEEEEEE!!

  5. federico scrive:

    Secondo me Roger si prende un 6, soprattutto per i fantasmagorici 4 games del secondo set e qualche volèe alla Becker… e Rafa 7 perchè sinceramente non ha giocato in modo esaltante, ma comunque con abnegazione e concentrazione.
    Vorrei chiedere a Spalluto una proiezione punti atp in ottica Roma, Amburgo, Parigi. Grazie.
    Forza Federer.

  6. paolo scrive:

    5 a federer. concordo. i voti sono, credo, misurati alle potenzialità di chi li riceve. avanti di un break due volte nel primo set, avanti di due break nel secondo, e si fa riprendere, commettendo una serie incredibile di errori gratuiti. per un numero uno del mondo è quanto basta per non raggiungere la sufficienza. secondo me.

  7. oruam scrive:

    no, non se l’è perso. l’ha scritto che la reggi ha detto Cristone. Comunque a FEderer diamo almeno il 6.

  8. Luigi76 scrive:

    Vorrei solo ricordare a chi spara a zero su Roger che lo svizzero è reduce da mononucleosi e non è facile venirne fuori tanto alla svelta..e poi avete notato quel bubbone che aveva in faccia?vuol dire che quella malattia ha preso il suo sistema immunitario in maniera pesantee e non ha ancora recuperato fisicamente al meglio..basti vedere che sul 4/0 le sue forze erano praticamente pari a zero..ci vuole tempo per recuperare la forma e se già in finale a montecarlo ha fatto 10 game in queste condizioni figurarsi come sarà a Parigi al meglio!forza Roger che lo vinci il Roland Garros!

  9. Ros scrive:

    Per la finale concordo sul 5,forse 5.5 per quell’exploit di 20 minuti.
    Tra la Nalba e Djokovic però stava egregiamente sull’8.

  10. gianpaolo scrive:

    5? qua si dimentica che federer era dato per morto non più di 5 giorni fa…

  11. bob scrive:

    Commento/suggerimento per Ubaldo Scanagatta:

    ormai sono passati molti mesi dalla falcidia di squalifiche per scommesse comminate solo a giocatori italiani. Si diceva che l’ ATP stava indagando su dozzine di altri giocatori, poi silenzio completo. Questa storia chiede di essere riaperta. Mi chiedo se lei ha la possibilta’ di ottenere informazioni dall’ ATP. E’ stata tutta una bolla di sapone con poche vittime, o e’ destinata ad esplodere? Ci sono ricorsi in atto (credo Di maura aveva fatto riscorso). Se si, quando e eda chi verranno esaminati?

    Grazie in anticipo.

  12. Sav11 scrive:

    Per me federer 6,5 nadal 7,5.

  13. chloe de lissier scrive:

    penso che il voto di marcos sia dettato dal dispiacere dovuto al modo in cui federer ha perso la partita. ma sono convinta che roger è sulla strada buona per venire a capo dei suoi problemi con nadal.
    penso anche che oggi borg farebbe fatica a entrare fra i primi venti. altro che braccio al titanio. i tipini che girano di questi tempi lo avrebbero usato come savoiardo nel cappuccino.

  14. Ubaldo Scanagatta scrive:

    il bubbone sulla faccia è una cisti. Dovrebbe farsela togliere già questa settimana, a quanto ho capito… sennò fra Parigi e Wimbledon

  15. federico scrive:

    Ha vinto anche Simone Bolelli contro Gicquel…Ora c’è il derby con Seppi… interessantissimo vedere chi vincerà. Io un nichelino lo metterei su Bolelli.

  16. luca scrive:

    @ chloe de lissier
    Quando passo per Torino, Chiederò al mio ex docente di Calcolo e Progetto di Macchine del Politecnico - autorità nel campo dell’ingegneria biomedica - le ripercussioni dell’utilizzo di una clava di legno da 430 grammi tirata a 40 kg con uno sweet pot da 67″ su avambracci e gomiti.
    Ti farò sapere

  17. Voortrekker Boer scrive:

    Uno sweet pot ? cos’è una scodella? Inglese alla Mike Bongiorno.

    Caso mai è uno sweet spot, e poi se è da 67 pollici quadrati non è mica piccolo. Mi sa che hai fatto confusione con il piattocorde.

    Altrochè Calcolo e Progetto di macchine, ti servono ripetizioni in geometria euclidea.

  18. Ronnie scrive:

    A Nadal 10 per il poker, non ha giocato al top. E meno male.
    Quoto anche il 5 a Federer, non aveva nulla da perdere e a mio avviso poteva fare decisamente di più. Comunque visto le condizioni ed il tabellone, in pochi avrebbero scommesso sulla finale. Un 8 pieno al suo torneo.

  19. peterkama scrive:

    @ LUIGI76…

    FEDERER l’unica cosa che aveva apposto e’ la condizione fisica… chiedi informazioni a NALBANDIAN e DJOKOVIC..

  20. luca scrive:

    @ Voortrekker Boer
    Ti chiedo umilmente scusa per gli errori di digitazione.
    I 67″ fanno riferimento al piatto corde, e mi è ignota la superficie del relativo sweet spot.
    Comunque CPM ha fatto piangere parecchia gente; al confronto, gli esami di economia erano un rilassante passatempo. Credimi sulla parola.
    La denominazione del corso prende spunto dalle iniziali del docente !!!!!
    Una delle cose più bizzarre era lo studio dei gradi di libertà del cestello della lavatrice : da slogarsi il cervello !!!!!
    Probabilmente la fuga indietro nel tempo alla ricerca dell’Orso perduto è legata agli anni del Poli a Torino !!!!! Terrificanti

  21. guido scrive:

    Federer : 5
    Nadal : 6
    Tommasi & Clerici : 10

    Questo secondo me va bene.

    5 per lo svizzero che ha dimostrato per 4 games di poter fare molto meglio di quello che poi ha fatto. E su 4-0 un Federer non traviato dalla sua pseudo-paralisi dovuta alla faccetta di Nadal dall’altra parte del campo mette molte più prime e fa molti meno disastri a rete: ma dico, quanti, quanti punti ha fatto Nadal grazie a volee appoggiategli gentilmente da Roger?
    Gli avrei dato 6 se avesse almeno chiuso il set. Magari anche 7.
    Nadal 6, perchè si è fatto brekkare 4 volte e ha sempre recuperato grazie a demeriti di federer… 4 errori di dritto consecutivi… ci credo che Nadal poi rimontava…
    Ricordate: il miglior Federer batte il miglior Nadal, secondo me, per una questione puramente di numeri: se Roger avesse mantenuto gli errori sulle soglie dei due match precedenti invece che sui 40 e più, il primo set l’avrebbe chiuso 6-4 (il secondo contro break di Nadal è stato molto fortunato), e il secondo… sarebbe stato umiliante.

  22. Voortrekker Boer scrive:

    Certo gli esami di economia (ma anche ingegneria,matematica,fisica,analisi etcc) che si fanno in Italia sono un passatempo rispetto a qualunque altra università anglo-sassone che si rispetti.

    Infatti lo stato dell’Università italiana è sotto gli occhi di tutti, politecnici compresi.

    Appena hai il tempo “Ritorna al futuro” Luca che ti farebbe meglio.

  23. lucaGE scrive:

    Riporto integralmente quello che ha scritto rispondedomi Valerio nei commenti ad un precedente articolo:
    “Bravo Luca GE..ti aspettavo con ansia per sentire l’ennesima cavolata per non dire di peggio..Signore e signori da oggi ROGER FEDERER è il tennista più fortunato della storia…12 slam e bla bla bla vinti di pura fortuna…. che pena mi fai caro luca..”

    Noto che nonostante termini come “ennesima cavolata” o “mi fai pena” i responsabili del blog, altre volte solerti nel criticare altri commenti per i toni offensivi o maleducati, hanno pensato bene di girarsi dall’altra parte….

    Per il resto, il discorso è sempre lo stesso; Federer con una concorrenza seria, quella che in passato hanno avuto Ivan Lendl, Bjorn Borg, John Mc Enroe, Jimmy Connors, avrebbe vinto la metà; sulla terra la concorrenza seria ce l’ha, e infatti non vince quasi nulla

    Caro LucaGE, grazie all’eccellente lavoro svolto da Ubaldo e dai suoi collaboratori a Montecarlo, fra venerdì e domenica questo blog ha avuto oltre 400 commenti. Ammetterai che i moderatori (che spesso sono anche impegnati a scrivere articoli, nonché a vivere la loro vita, dato che si trattava pur sempre di un fine settimana) hanno un bel lavoro da svolgere. E se qualche volta, in mezzo a questo profluvio di commenti, qualche parola antipatica passa i controlli (senza peraltro scivolare nella maleducazione, mi pare) credo che la cosa possa essere accettata civilmente, senza stare lì a congetturare improbabili dietrologie. O pensi veramente che in questo blog vengano scientemente censurati solo i post dei tifosi di Nadal? Se è così, mi dispiace per te ma ti sbagli di grosso, te l’assicuro. Qui non si vorrebbe mai censurare nulla. Si è talvolta costretti a censurare la maleducazione, da qualsiasi parte essa provenga.
    E te lo dice uno, come me, che non è assolutamente schierato, né per l’uno né per l’altro. Io tifo gli italiani, me sventurato. Rilassatevi, e godetevi il tennis, ragazzi!
    Roberto Commentucci

  24. Luigi76 scrive:

    peterkama,io credo che nonostante le belle vittorie su DJOKOVIC e NALBANDIAN allo svizzero mancasse quella forma fisica che gli ho visto in occasioni precedenti..ossia quando perse la finale a roma sempre con nadal al 5 set lo vidi con molta più energia di ieri..e poi scusami ma sul 4a0 nel secondo set con tutto il rispetto per il fenomenale nadal,il set lo devi portare a casa..se non ci riesce il numero uno al mondo..magari poi la partita la perde ma il set avrebbe dovuto vincerlo con un doppio break di vantaggio..io insisto su una forma fisica deficitaria(ancic ci ha messo quasi un anno per tornare al top!!)..cominque che dire..punti di vista!

  25. jan scrive:

    10 ad Ubaldo Scanagatta. Ha azzeccato il pronostico. Ha intuito che la chiave dell’incontro sarebbe stata nella grinta di Nadal, che al contrario di Djokovic, non si arrende. Ci ha fatto partecipare al torneo quasi come fossimo là a Montecarlo, grazie anche ai fantastici inviati speciali,
    8 a Tommasi. Si adegua un po’ troppo a Clerici, di cui subisce l’ostentazione di cultura, ma qualche volta ha il merito di riportarlo a una realtà più pedestre.
    8 a Clerici. A volte diventa ripetitivo. Abbiamo capito, Nadal è un arrotino, non parla le lingue straniere, non gioca un tennis fantasioso, spara bordate da fondo campo, non scende mai a rete, aspetta solo lo sbaglio dell’avversario, non si presenta al cospetto del principe Alberto degnamente acconciato. Che gli avrà mai fatto Rafa? Ma come immaginare un grande torneo senza lo snobbismo di Clerici?
    8 a Federer. Ha giocato un ottimo torneo (compresa la partita d’esordio), è arrivato in finale, confermandosi il secondo migliore del mondo sulla terra, ha saputo accettare la sconfitta meglio di quanto abbiano saputo fare alcuni suoi tifosi, sta cercando di capire come si batte quel diavolo spagnolo e magari sbaglia parecchio, ma prima o poi al Roland Garros avrà capito.
    10 e lode a Nadal. Ha dimostrato ancora una volta di conoscere la terra rossa meglio di casa sua e meglio di chiunque al mondo. Ne ha vinti 4 di seguito. Quando è sotto di 4 a 0 continua a lottare “per non prendere il cappotto” e per perdere 6 a 2 che è meglio di 6 a 0. Ha vinto anche il doppio. Ha avuto parole e comportamento affettuosi nei confronti di Roger. E’ un vero sportivo.

  26. Giovanni da Roussillon scrive:

    Non posseggo apparecchi tv, anzi no, forse uno (mensola portascape in un sottoscala). Ma lo Scriba ed il suo appassionato compare tenessero una conversazione, anche ad orecchie chiuse (certo non lo faccio!) gli assegnerei insieme almeno 22.
    Ho carpito alcune parole che dalle mie parti, a qualche chilometro dall’Italia, si scambiavano due cinefili a proposito di un lavoro che Wenders inizierebbe a girare da voi la prossima settimana. Titolo ripreso nostalgicamente ma di largo respiro: Il cielo sopra Roma.

  27. federov10 scrive:

    @ Voortrekker Boer

    non è cosi per quanto riguarda l’ università. alcuni miei compagni che hanno completato la laurea all’ estero han definito una pacchia l’università straniera rispetto alla nostra.

  28. marcos scrive:

    preciso che i voti si riferiscono solo alle partite commentate.

    reggi prende 6 perchè individua rapidamente la causa degli errori di dritto del nostro e perchè partecipa con sentimento al match: purtroppo, raffaella ha qualche difficoltà con l’eloquio, che non deve essere per forza aulico…ma, almeno, corretto.
    in settimana, ha commentato anche un incontro di andreev: non l’ho valutato perchè non l’ho seguito tutto. non vorrei passare per professore (che non sono!), ma quando l’ho sentita presentare il russo: “…un andreev, dove ha nel dritto il suo colpo migliore”, mi son sentito felice di non avere in mano il taccuino. è simpatica e tecnicamente ben preparata: mi sarebbe spiaciuto doverle assegnare un votaccio.

    meloccaro, a mio parere, è spesso ottimo in studio: indimenticabile un suo duetto con tipsarevic da wimbledon, l’anno scorso. durante questa cronaca, invece, forse dispiaciuto per gli errori di andreas, non è riuscito a lasciare il segno, commentandola frettolosamente e affidandosi ad ironie non offensive, ma poco costruttive.

    querrey ha ben interpretato il match, assecondando gli errori di seppi e non dandogli l’opportunità di comandare il gioco.

    andreas inguardabile: mai visto giocare così male per tutto un match. raffaella ha ragione: non si può far cadere la palla fino a terra e pensare di mettere in campo un dritto come il suo…e non sempre arrivava in ritardo: ha, forse, accusato troppo la responsabilità di avere un tabellone abbordabile…almeno, sulla carta.

    questa volta, clerici non s’è fatto dominare troppo dal senso di nostalgia per un tennis che non c’è più e dall’atteggiamento di colui che, ormai, riesce a veder meglio gli aspetti negativi di quelli positivi. le lamentele con la regia sono tutte condivisibili; così come lo sono quelle nei confronti dei vip che banchettano a tutte le ore al ristorante. ha partecipato con attenzione a tutte le fasi del match ed ha chiuso da grande cerimoniere: avrebbe voluto partecipare alla gioia di nadal (malgrado non sia il suo tennista preferito!), cantando l’inno spagnolo, ma ne ignorava il testo.

    tommasi, come spesso capita nelle fasi finali dei tornei, ha condotto la cronaca con sapienza e divertimento: non ha sentito l’urgenza di ribadire le ragioni delle sue vecchie battaglie ed ha chiuso al meglio, col suo “periodico alto”.

    ho dato 5 a roger per le sue difficoltà mentali (umanamente gli sono vicino e lo comprendo, ma…): uno come lui, profeta vivente del tennis, non dovrebbe subire un parziale di 15 punti a 4…nemmeno da nadal sulla terra. soprattutto, non dovrebbe perdere due set per 75, come capita ai tennisti più scarsi che, giocando alla pari un intero set contro il campione, alla fine, lo lasciano passare. federer è un campione: dovrebbe ricordarselo anche nei momenti più tesi delle partite più difficili.

    10 a nadal: la capacità di rimanere sul pezzo anche quando incassa botte da tutte le parti; la capacità di far sentire il suo carisma nei momenti finali dei set; l’umiltà di migliorare il suo rovescio in back, pur essendo imbattibile sulla terra da anni; vincere per la quarta volta consecutiva monte carlo; concedere l’onore della armi al rivale, alla fine del match. è un campione vero, a prescindere dal suo modo di giocare.

    ringrazio tutti voi per aver commentato le pagelle!

  29. peterkama scrive:

    @ JAN

    che belle le tue pagelle!!
    …sopratutto quelle su CLERICI e TOMMASI!!

  30. chloe de lissier scrive:

    complimenti, marcos. le ragioni che adduci a spiegazione dei tuoi voti sono tutte condivisibili ed esplicitate con chiarezza.

  31. Voortrekker Boer scrive:

    Federov, io leggendo i giornali sento di un sistema universitario al collasso ogni ateneo infestato da baronìe, crisi economiche, faccende giudiziare, concorsi truccati, favori di ogni tipo (pure di natura sessuale). L’università Italiana vanta un ristrettissimo polo di eccellenze (perlopiù private) che cmq fatica ad emergere a livello internazionale. Non a caso in Italia la ricerca è ferma, e da una vita gli atenei dello stivale sono fuori dalle grandi pubblicazioni in campo scientifico-tecnico di cui invece molte università estere fanno parte.

    Per quanto riguarda la pacchia delle università estere non so, la prima cosa da verificare sarebbe quali sono le università frequentate dai tuoi amici. Inoltre quando parlo di università anglo-sassoni mi riferisco alle cosiddette public schools che a dispetto del nome sono istituzioni private e piuttosto costsose per gli standard italiani. Io da studente di economia posso assicurarti che la preparazione base fornita ad uno studente di un’università italiana è del tutto inferiore o insufficiente rispetto a quella di uno studente proveniente dal sistema anglo sassone. Mio fratello ingengnere meccanico ha rilevato la stessa identica cosa a livello della sua specializzazione.
    In extrema ratio, i dati del rapporto OCSE sulla scolarità italiana ci piazzano al terz’ultimo posto davnti solo a Portogallo e Grecia. Qualcosa vorrà pur dire

  32. Agostino scrive:

    @ Karlovic
    Esperto di superfici, come stai messo a palle?
    Intendo (prima che ci censurino ed io mi faccia una fama poco gradita), sei esperto della qualità delle palline impiegate?
    Perché credo che la grande novità dell’ultimo decennio si anche il rallentamento delle stesse. Io amavo giocare con le Slazenger quindici anni fa: mosce dopo una sola partita, ma gioco veloce e grande leggerezza sul piato corde. Oggi non le trovo neanche in commercio…
    Realizzare un tipo di palla che generi meno attrito con il piatto corde, più liscia, con un pelo meno ruvido, eviterebbe di assistere alla degenrazione tennistica cui assistiamo ed assisteremo nei prossimi anni. Sulla terra rossa gli “shrapnels” (Se sbalio corigetemi….) di Nadal, visti dalle belle inquadrature dal basso di MonteCarlo, sanno di racchetta spaghetti degli anni ‘70. Esplodono, e sul fondo iper-insabbiato del torneo trovano un’incredibile trazione, un po’ come le schiacciate di Mimi Ayuara che cointinuavano a girare sul pavimento per tutta la durata della pubblicità…
    E’ le resa del top-spin esasperato, non la lentezza dei campi che rende, a mio parere, il tennis su terra rossa uno sport a parte. E meno bello.
    E concludo con un interrogativo: che cosa si inventeranno nel 2009 al torneo di Madrid, circa 1000 metri di altitudine, per Nadal? A quelle altezze l’efficacia degli effetti sulle traiettorie sono diminuiti dalla rarefazione dell’aria: forse una superficie nuova, ancor più lenta e ruvida, che potranno chiamare Nadal-Swamp, palude nadalosa..

  33. Voortrekker Boer scrive:

    Io credo che Tiriac farà poche concessioni a Nadal al torneo di Madrid su terra. Penso sarà lui il direttore del torneo e non credo che faccia approntare una superficie solo per gli spagnoli, sarebbe un esporsi alle critiche dei giocatori di altre nazionalità. E vista la delicata posizione che Tiriac si sta preparando ad assumere nel tennis che conta penso che attirarsi critiche sia l’ultima cosa che voglia.

    Per quanto riguarda le palline Agostino le Slazenger che fanno adesso sono dei pompelmi, ovvero sono enormi e con un grossa pressione interiore, particolarmente adatte ad essere “spinte” con un super top-spin più che essere picchiate con colpi quasi piatti come quelli di Federer.

    Quelle di Montecarlo sono le Head Pro se non sbaglio, e oltre ad essere piuttosto pelose (altra caratteristica che facilita lo spin) sono veramente enormi. Più che palline sembrano le bombe schiacciapatate della Wehrmacht.

  34. marcos scrive:

    le producono ancora le tretorn di porfido?

  35. Voortrekker Boer scrive:

    Tretorn è tornata sul mercato alla fine del 2007 con una gamma di palle molto buona. Alcune sono state adottate nei tornei challenger.

    Particolarmente consigliata la nuovissima Tretorn X una pallina priva d’aria all’interno, ma la cui pressione è tenuta da una intricatissima rete di gomma (ne ho segata una un in due parti). Hanno una tenuta quasi doppia a tutte le altre in commercio, inoltre sono adattissime per le superfici veloci, il rapporto peso/pressione è ottimo, e i colpi piatti escono che è una meraviglia, provare per credere.

  36. marcos scrive:

    proverò, voortrekker!

    com’è che ti metti a segare le palline da tennis? ci dobbiamo preoccupare?

  37. Voortrekker Boer scrive:

    No è che ero curioso di vedere com’erano fatte dentro… e solo con un seghetto da falegname sono riuscito ad aprirla, sono veramente ottime per giocare.

  38. Donato scrive:

    Mamma che noia!!!…..Nadal fa gli arrotoni!!….vince perchè le palle sono pesanti e acquistano trazione sui terreni iperinsabbiati….ragazzi per favore levatevi un pò il prosciutto davanti agli occhi. questo ragazzo non ha nemmeno 22 anni ancora e ha già 3 Slam e 10 MS, 2 finali a WIMBLEDON (eh!! si, lì c’è tanta sabbia!!!!) e altre finali perse in MS. Federer ha questa età non aveva niente di tutto ciò.
    Il miglior Roger batte sempre il miglior Nadal e così via….
    Innanzitutto vi ricordo che quando era il miglior Roger (tipo 2 anni fa) ha cmq perso sempre da Nadal sul rosso (Montecarlo, Roma, Parigi, 3 finali bellissime) e che cmq le sue vittorie a Wimbledon contro Rafa (soprattutto quella dell’anno scorso) sono state molto sofferte e inoltre vi ricordo il bilancio tra loro 2 sul cemento: 2-1 per Rafa!!!!
    Ora basta dire che Roger perde per questo o per quello….perde semplicemente perchè l’altro più volte si è dimostrato superiore a lui..vi do ragione sul fatto che Roger vince su tutte le superfici, ma lo spagnolo mi sembra stia migliorando. Finale a Chennai, semi all’AO, semi a IW e finale a Miami!!!!!
    Diamine!!! non vi viene il sospetto che dal 2005 è venuto fuori un incredibile fuoriclasse, un agonista mai visto prima in nessuno sport…forse l’unico che odiava la sconfitta quanto lui era Michael Jordan…non ne ricordo altri.
    Inoltre se non ve ne siete accorti Rafa non è ancora al 100&, sbaglia ancora molto sul palleggio rispetto al passato e in certi momenti si fa prendere veramente a pallate anche sul rosso (vedi partita con Ferrer), ma vince perchè sta sempre lì…lotta contro tutto e tutti.
    Perchè voi tutti Rogeriani, (non pensiate che io non ammiri stile, eleganza e fantasia di Federer) sperate che prima o poi l’ardore e il fuoco agonistico di Rafa si spegni? E’ uno spettacolo vederlo giocare!!!! soprattutto contro Roger!!!

  39. Giovanni da Roussillon scrive:

    Donato ha ragione a citare gli incontri tra i due magnifici, ma sembra dimenticare che da Wimbledon 2006 c’è un inversione di tendenza, stando il bilancio dei testa a testa 5 a 3 per l’alpigiano versione No. 1 del mondo tennis da oltre tre mezze migliaia di giorni.
    Detto questo è interessante anche vedere come l’ardore di un appassionato possa spingerlo a magnificare in tutti i modi il suo pupillo.
    Devo inoltre aggiungere a suo discarico: osservandolo anche con la mia comprovata superficialità, Nadal è proprio bravo e ci sono più motivi per provarne ammirazione.

  40. Agostino scrive:

    Grazie a Vor… e magari un tubo di tretorn x le compro se le trovo
    Nadal è un grandissimo giocatore Donato, un fuoriclasse, un campione come ce ne sono stati pochi nella storia. E’ incredibile che sia nato nella stessa generazione di Federer. Un peccato per entrambi, un bene per noi.
    Stimo Nadal e lo ritengo un grande professionista: poi che mi piaccia è un altro paio di maniche.
    La tua ironia non modifica però la verità: le palline di oggi sono molto più grandi rispetto a quelle di anni fa, quindi più lente e più soggette ad effetti. Il risultato non è solo Nadal, che avrebbe vinto comunque tantissimo anche con palline di vecchio tipo, ma la cancellazione dello stile di gioco più spettacolare e classico del tennis, il servizio e volée, e l’evoluzione (in) verso un tennis atletico fino allo spasimo di cui Nadal è esempio. A te piace questo cambiamento? Se sì, non intendo cambiare la tua opinione, ma auspico che prima o poi gli sport che amiamo si scindano definitivamente ed assumano un nome diverso e diversi protagonisti: ti tieni tu Nadal, Ferrer, Robredo, Canas ed io mi prendo Federer, Blake, Gasquet e Santoro.
    Quanto alle arrotate di Nadal, ma scusami: perché vince tanto sulla terra mentre sulle altre superfici è pur fortissimo, ma non vince? Per la grinta? Perché è veloce? O perché il suo stile di gioco si cala a pennello in un’anomalia tecnica realizzata in maniera cieca dall’ATP?

  41. Ros scrive:

    Che angoscia.
    Comunque,solo per precisare che il bilancio sul duro tra Federer e Nadal è di 3-2 per Roger. 7-1 per Rafa sulla terra. 2-0 per Roger sull’erba.
    Che forse i numeri,come disse un vecchio saggio,non mentano mai?
    Già,Nadal è il più grande sulla terra,per le caratteristiche che occorrono e per la grande capacità di lottare. Non è un tentativo denigratorio,nonc apisco perchè chi ama Nadal,quello stile e le sue peculiarità si offenda quando poi vengono rimarcate. Che le palle e i campi rallentino il gioco è un dato di fatto,ma questo è il tennis odierno e lui è un interprete di questo tennis. A suo modo,con il suo stile. Miglioramenti,infine,sul duro,a Rafa non gliene ho visti fare,se non sulla seconda di servizio.Non escludo però possa farli.

  42. Karlovic 80 scrive:

    Finale a Chennai, semi all’AO, semi a IW e finale a Miami!!!!!
    Donato hai citato 4 campi in cemento ma molto lenti.E’ un dato di fatto.
    In questi giorni mi sono rivisto(per l’ennesima volta) in dvd le finali del Masters ‘94 e ‘96.Entrambe giocate da Sampras e Becker.Entrambe vinte da Pete.Giocate sul velocissimo e mitico tappeto chiamato GreenSet Trophy,la prima a Francoforte,la seconda ad Hannover.Rispetto all’ultima finale del Masters è tutta un altra storia.Lo scambio più lungo durava sì e no 7/8 colpi!!!Serve & volley da parte di entrambi,al massimo “one two punch”,e non disnegnavano neanche il chip & charge.”Per non parlare delle semi,da un lato Ivanisevic/Sampras(35 aces in 3 set per Goran),e dall’altra Becker/Krajicek.Era lo spettacolo dell’uno due.Servizio e dritto.Anni irripetibili.Già me lo immaggino il buon Nadal rispondere al servizio di Goran,o di Pete sul Trophy o sul Supreme Court.Forse va a rispondere……… fuori al palazzetto dello sport!!!20 metri oltre la linea di fondo!!!Almeno il Masters di fine anno rigiochiamolo su di un tappeto velocissimo,ne gioverebbe soltanto lo spettacolo.Il più contento sarebbe Roger,il più incazzato sarebbe Nadal!!!

  43. Lucabigon scrive:

    @Karlovic 80
    Premesso che anch’io prediligo il gioco offensivo ai padroni degli scambi da fondo, ma siamo sicuri che quel tipo di tennis giocato su campi velocissimi fosse davvero tennis e non tiro al piccione?
    Insomma, una volta si poteva essere grandissimi giocatori col tocco e tirando piano (Laver insegna…) ma oggi? Non c’è via di mezzo tra Nadal e uno sparatutto (ace e bordate da fondo)?

  44. giovanni martino scrive:

    sono impressionato del calo psico-fisico di Roger Federer anche se lo scorso anno ha raggiunto molte finali vincendone diverse non e’ piu’ lo stesso Federer di 2 anni fa sia per condizione fisica sia per preparazione psichica sia per scelta tattica di gioco le sue soluzioni di attacco sono sporadiche e anche se sortiscono effetto vedi il 4/0 di Montecarlo vengono poi abbandonate per dar luogo ad un tennis di rimessa dove in imperfette condizioni fisiche e’ costretto a subire il gioco dell’avversario. Non sò quale sia il primum movens mi dispiace tuttavia vedere giocare cosi’ male, a prescindere dalle superfici, quello che indiscutibilmente oggi rappresenta l’immagine piu’ bella e tecnica del tennis mondiale

  45. chloe de lissier scrive:

    comincio a credere che tony roche fosse molto più importante per federer di quanto si sia ritenuto. il coach australiano era un veterano del tennis duro e pugnace. roger afferma spesso che roche gli ha insegnato la necessità di lavorare sodo in allenamento. è evidente che tony non avrebbe potuto incidere più di tanto su una certa mancanza di nerbo di federer: il carattere non si cambia. ma ora sta cominciando ad emergere anche una carenza di condizione generale, mentre, al tempo di roche, federer era sempre in ottima forma.
    credo peraltro che sia stato il suo ambiente, miroslava vavrinec in testa, a imporre la separazione da roche. federer deve aver accettato obtorto collo. e ora cominciano a venir fuori i primi dissapori con il suo staff. che poi significa dire mirka. mi pare anche che la scelta di higueras sia stata pensata ed agita dal solo federer.
    in poche parole, insomma, penso che roger stia pensando di operare una rivoluzione copernicana nella sua vita di uomo e di atleta. potrebbe essere tale consapevolezza a renderlo così fragile in questo momento. e soprattutto a spiegare i suoi vuoti di concentrazione.
    la sua situazione è molto difficile. ma se resta quella che è attualmente allora assisteremo all’inarrestabile e subitaneo declino del miglior tennista che si sia mai visto.

  46. marcos scrive:

    bertolucci (in cronaca) avanza timidamente l’ipotesi che la scelta di higueras sia stata suggerita dalla signora: non ne è certo, ma…

  47. chloe de lissier scrive:

    grazie dell’informazione, marcos. bertolucci conosce certo più cose di me. il nodo però resta, a mio sommesso avviso, l’evidente nervosismo di federer. un fatto inusuale, almeno per quello che roger ha mostrato negli ultimi anni. una cosa che fa pensare, perché si è cominciata a manifestare al termine di un anno felice come gli altri, stando almeno ai risultati. e rimango del parere, come yancey, che la malattia sia sempre un segno della necessità di cambiare qualcosa nel modo di vivere. di cosa poi si possa trattare nel caso di federer, questo lo sa soltanto lui. noi possiamo solo avanzare ipotesi, nel mio caso dettate dal desiderio di vedere un artista come lui all’opera e al meglio ancora a lungo.

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