Bolelli primo successo al quinto!
Ora troverà “Djoker” Djokovic.
Il nuovo servizio non basta.
Così Volandri cede a Grosjean.
Fognini si mangia il match (e io l’articolo ma non l’intervista)

 
15 Gennaio 2008 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

La Garbin domina la Daniliidou, la Vinci perde il primo match dopo l’operazione al ginocchio, la Camerin vince facile sull’australiana Wheeler. L’avversario di Bolelli uno degli ultimi specialisti del serve&volley non era male. Filippo è ambizioso: “Sono stufo di essere sempre n.40 del mondo, per questo ho cambiato servizio e dritto”


Foto di Gianni Ciaccia

 Bolelli (n.70) b.Ram (Usa n.233) 7-6,3-6,6-4,2-6,6-4
L’aspetto più sorprendente per un tennista di 22 anni e già n.70 del mondo è che al suo quarto Slam, nei quali ha sempre superato il primo turno, oggi Simone ha giocato per la prima volta un quinto set. Ai tempi del vostro blogger anche i seconda categoria come me a quell’età ne avevano giocati almeno una ventina. Perfino la finale dei campionati di terza categoria (singolare e doppio: e quella del doppio la ricordo bene perché in coppia con il catanese Agostino Serra battemmo Adriano Panatta e Stefano Matteoli 6-3 al quinto!) si giocava in cinque set. E tutti gli incontri dei campionati a squadre di seconda si giocavano tre su cinque. “Primo quinto set ed è andata bene…Avrei dovuto vincere più facilmente il primo set e forse il match sarebbe diventato in discesa _ detto Bolelli che era vestito con il completino tutto rosso della Lotto _ invece nel secondo sull’1 a 1 ero avanti 0-40 per e ho perso un po’ di fiducia. Anche nel terzo ero nervoso dopo essere stato indietro subito di un break…però ho accettato il momento difficile, ho avuto pazienza e sono contento di esserne uscito fuori. Negli Slam il primo turno lo passo sempre…ma per ora al secondo mi sono sempre fermato e stavolta ho Djokovic. Spero di fare una bella partita, magari in un campo importante…uno dei primi tre. Finora mi è accaduto soltanto a Wimbledon, contro Hewitt e nei primi games, su quell’erba e quello stadio attorno mi pareva di essere in un campo da calcio…Giocai proprio contratto i primi games…Spero che non mi riaccada qui, penso che sul cemento me la caverò meglio…ma il mio miglior tennis lo gioco sui tappeti indoor. Comunque questa superficie mi piace, non è troppo veloce…il problema semmai sono le palle, dopo pochi games si gonfiano, diventano grandi e difficili da spingere anche per me che sono un giocatore che costruisce il punto proprio spingendo la palla…oggi quest’americano mi dava fastidio e nessun ritmo, ha giocato serve&volley palla dopo palla…”.
Un bel fisico il californiano Ram, la cui carnagione e il nome di battesimo, Rajeev di chiare origini indiane, alto un metro e 88, carnagione molto scura, gambe molto fini. Tennis discreto, spettacolari alcuni suoi dritti incrociati.

Grosjean (n.46) b.Volandri (n.39) 7-6,6-3,7-6
La novità non sta nella sconfitta di Filippo né nella sua elegante mise Armani. In Australia Volandri avvea battuto solo Kiefer e perso 4 partite in 4 partecipazioni. Grosjean non sarà più quello di una volta ma qui è stato semifinalista (quando perse con il matchpoint da Clement nel 2001) e a Sydney la settimana scorsa ha giocato benino e sul cemento è più forte del nostro che almeno ha perso con onore, come dice anche il punteggio, tiebreak nel primo e nel terzo set (sebbene nel tiebreak finale non abbia fatto un punto).
Peccato, semmai, che dopo essersi costruito un break nel terzo set, abbia giocato malissimo il game successivo. La vera novità sta nel fatto che “Filo” ha cambiato vistosamente il modo di servire, e meno vistosamente anche il dritto. Lui dice di averlo cambiato già quattro volte,ma questo è il cambio più radicale. La racchetta non passa più dietro la schiena, ma passa lateralmente, lui sposta l’anca (“un po’ alla Roddick” dice lui senza per ora aver gli stessi risultati. Qualcuno ricorderà l’americano Jay Berger, oppure l’argentino Zabaleta. Filo ha parlato anche di Gaudio…), si lancia la palla bassa _ ma forzatamente meno spostata verso sinistra come gli accadeva prima _ e sembra avere acquistato qualcosina in potenza sulla prima (è una sensazione, il radar sul campo 21 non c’era) mentre lifta meno e taglia di più la seconda. Batte decisamente meglio da sinistra. “Mi viene più naturale”. Ma devo pensare a due, tre cose tutte insieme…più le altre, l’avversario, il punteggio etc. Non è facile…” E il dritto? “Lo gioco finendo il movimento più verso l’alto, partendo con la testa della racchetta un po’ più bassa e il colpo viene furoi più secco…”. Il perchè di tutti questi cambiamenti Filippo l’ha chiaro in testa (ed era importante che si convincesse lui della necessità di farli): “Dopo 5 anni fra i primi 50, ma sempre lì…ora n.30, ora n,40, ho deciso che era arrivato il momento di tentare qualcosa di meno conservativo. L’anno scorso ho giocato bene a Roma eppure a fine anno sono rimasto sempre lì…allora o cambiavo adesso oppure mai più per levarsi dal n.40…speriamo di non cadere più in basso.” Filippo non cambierà però la programmazione, nel senso che “tutti i tornei sulla terra battuta che ci sono li farò…ma i punti li dovrò fare anche da altre parti. Ho servito bene a Doha, salvando diverse palle break a Hartfield subito con la battuta, e benino anche a Sydney, oggi invece male anche se non ho quasi fatto doppi falli, uno o due mi pare, il che significa che con la “seconda” sto diventando più sicuro. Così è più facile trovare la coordinazione, e spingo più con le gambe, la schiena, che prima non utilizzavo per niente…Non mi sono fermato un giorno in tutto l’inverno, ho lavorato e corso tantissimo, spero che il lavoro pagherà”.
Il vostro blogger è poi andato, unico italiano, a strappare due …battute sulla battuta _ anche questa è una battuta! _ a Seb Grosjean: “Con Filippo avevo giocato sempre sulla terra rossa e lui da fondocampo è così solido che il servizio lì conta poco…Ok, francamente nei primi 100 del mondo ci sono…parecchi che servono meglio di lui _ dice il francese sorridendo con l’aria di chi pensa che possano essere tutti o quasi (mia malignità…) _ però il suo rovescio è da top-10. Oggi la sua nuova battuta non mi ha dato fastidio, onestamente, ma gli è entrata poco…Ho notato che la “seconda” ha meno lift di prima, questo sì…”.

Garbin (n.40) b.Daniliidou (Gre.n.36) 6-2,6-2 Tax ha vinto 6-2,6-2 contro la greca che aveva vinto Hobart battendo fra le altre anche la nostra Pennetta. Evidentemente i tornei che fanno da preludio ad uno Slam contano poco. Vedi Murray vincitore a Doha…quindi Youzhny che ha vinto Chennai…stia attento adesso.
Ruano Pascual (Spa. n.82) b.Vinci (n.74) 6-4,6-4

Roberta si è operata al ginocchio sinistro, giocava il suo primo match, di più non si poteva pretendere.
Camerin (n.99)-Wheeler (Austr. n.214) 6-1,6-2
La Camerin non ha problemi,  6-1,6-2 con la Wheeler, wild card troppo debole per impensierirla…ma ieri la Dellacqua aveva sorpreso la Knapp quindi meglio non correre rischi…Io corro a vedere Fognini che ha perso il primo set con Russell l’americano che ebbe il matchpoint con Guga Kuerten quella volta che Guga disegnò alla fine il cuore sulla terra rossa con la sua racchetta per dire quanto amava Parigi e il Roland Garros.

Russel (Usa, 101) b. Fognini (n. 94) 6-1, 4-6, 6-2, 3-6, 6-3
Il ventenne ligure lotta a lungo, peccato che la maratona lo veda arrivare secondo al traguardo. Non riesco a spiegarmi che cosa mi sia successo. Avevo scritto tutto un lungo pezzo sul match di Fognini, che è stato avanti 3-1 nel quinto e lì ha perso non solo cinque games di fila ma anche quasi tutti i punti (tranne sei…), ed è scomparso da questo file, dal mio computer…L’avevo inserito, o credevo di averlo fatto, prima di andare ad intervistarlo  e avevo anticipato l’intervista che scrivo adesso, imbestialito con me stesso e il mio computer…Avveo raccontato di Piatti che seguiva il match al fianco del coach spagnolo di Fabio, Serrano, e che affiancherà lo spagnolo…

Vabbè, è andata così  emi dispiace in particolare per papà Fognini che avrà pensato…male di me! Ha detto Fabio: “Non ero stanco, anche se era soltanto la seconda volta che arrivavo al quinto, a Parigi con Monaco e qui…eh sì ho un bel record al quinto. Con Monaco ero stato avanti due set a zero, e poi avevo perso 6-4 al quinto, senza stargli davanti, ma sempre lì attaccato…oggi non so che cosa mi sia successo, non so se si possa chiamarla esperienza…certo è che io sono sempre stato un tipo discontinuo. Mi sono accorto che sul 3-2 e servizio per me mi sono detto: “Se tengo ancora tre volte il servizio è fatta…e forse mi sono rilassato lì. Purtroppo ho servito male per tutto il match…I colpi, ho sbagliato molti dritti, ma con quel colpo io prendo i rischi…sì è vero ho molto migliorato il rovescio. All’inizio del match non prendevo una palla, non riuscivo a capire niente su come giocare,io sono un Diesel… poi gli avevo preso le misure…Il mio rapporto con Riccardo Piatti? Beh lui si è proposto per aiutarmi, crede nelle mie potenzialità e poi mi ha detto che aveva voglia di cimentarsi di nuovo con un italiano. Mi gioverà certamente la sua esperienza…se mi fa arrivare come Ljubicic fra i primi cinque…mi stacco la mano e gliela dò! Il mio problema è trovare la continuità….e lavorare soprattutto, dice Riccardo, sugli aspetti tecnici. Questo servizio ad esempio…L’obiettivo di quest’anno è salire nei primi 50…Certe amnesie le ho sempre sofferte, Ora gioco il doppio con Ljubicic e siamo capitati contro Volandri e Bolelli! Credo che Ivan giochi a sinistra, mi ha detto di presentarmi in campo scaldato…e che lui invece prima del doppio non si scalda, entra così…”

Alla domanda perchè anche lui sia finito in Spagna, quasi una moda per i tennisti italiani, lui ribatte: “In Italia ci sono meno allenatori, intendo di quelli disposti  a prendersi la responsabilità di rischiare, di viaggiare”. _ Ma in Spagna i giovani arrivano prima dei nostri… “E’ vero, è una questione di mentalità, noi siamo sempre in ritardo, dobbiamo sempre recuperare…Anch’io ho qualche rimpianto per come mi sono comportato da junior…mi allenavo sì, ma non con la giusta mentalità, al 100 per 100 dell’impegno. Quello riuscivo a metterlo solo in gara…ed è sbagliato. Perchè chi lavora bene in allenamento poi se lo ritrova quel che ha fatto… sono stato un po’ scapestrato (lui usa un’altra parola che io ho mitigato….). Anche Piatti adesso mi ha fatto capire quel che mi diceva sempre anche il mio precedente allenatore (Caperchi…)…e io so oggi che se volgio arrivare fra i primi del mondo, e non accontentarmi di un posto fra i primi 50, devo imparare a giocare su tutte le superfici, anche sull’erba per dire…”. Insomma Fognini sembra aver capito a 20 anni quel che Volandri ha finalmente capito a 26, da quanto ha dichiarato oggi. “Con il talento che ha Filippo avrebbe potuto arrivare molto più in alto…” ha osservato Fabio _ e io non voglio aspettare di avere 26 anni per provare a migliorarmi dappertutto…   

Collegamenti sponsorizzati


24 Commenti a “Bolelli primo successo al quinto!
Ora troverà “Djoker” Djokovic.
Il nuovo servizio non basta.
Così Volandri cede a Grosjean.
Fognini si mangia il match (e io l’articolo ma non l’intervista)”

  1. roberto commentucci scrive:

    Ritengo che Filippo sia un uomo e un tennista eccessivamente prudente. Il lavoro di sviluppo tecnico che ci ha spiegato Ubaldo - e che auspicavamo da tempo - sarebbe dovuto iniziare molto tempo fa, a fine 2003, quando Filo chiuse per la prima volta l’anno fra i primi 50. E’ vero che è meglio tardi che mai, ma ora il livornese sarebbe sicuramente un giocatore più completo, e con più fiducia in se stesso.
    Tuttavia, per fare punti sul veloce non è sufficiente servire qualche prima palla a 20 km/h in più. Volandri deve imparare a giocarci sopra, sul duro. Ci ha giocato così poco che non sa interpretare le superfici dure nei tempi di gioco e nelle scelte tattiche. Quando ci gioca sopra, Filo rischia troppo al momento sbagliato, sta troppo lontano dalla linea di fondo, non spinge quando dovrebbe, etc. Per questo, sono deluso di apprendere che Filo non cambierà la programmazione, che continuerà ad essere incentrata sulla terra. Questo vuol dire che molto probabilmente continuerà a giocare troppo poco sul veloce, per imparare a giocarci su.
    Ciò potrebbe dimostrare che Volandri, sotto sotto, tanta fiducia sulla sua capacità di migliorare tecnicamente non ce l’ha, ha paura di investire su se stesso e non vuole rischiare di scendere in classifica.
    Non sono ottimista.

  2. anto scrive:

    Sarà contento Panajotti, due su due.

  3. Gianluca Fg scrive:

    Filippo ha, dunque, dichiarato di dover fare punti sulle altre superfici…per arrivare ad essere un top. 20…mmm…fossi in lui, non mi sbilancerei così tanto…grande cambiamento di battuta, comunque….Roberto, anche io non sono ottimista, anzi, ma in Filippo, sono sincero, non ho quasi mai creduto.

  4. Nikolik scrive:

    Bel colpo, Ubaldo, le dichiarazioni di Volandri dopo così poco che è finita la partita.
    Dichiarazioni di Volandri che, peraltro, appoggio in pieno e che mi fanno felice.

  5. marcos scrive:

    l’affermazione al quinto di bolelli è importantissima quanto a fiducia acquisita. ottime tax ed elena.

    anche fognini è al quinto con russell: che esca un ambo!

  6. Matteo scrive:

    Pure io come voi non sono per niente ottimista su Volandri seppur ha cambiato modo di servire. Troppo tardi, secondo me, cominciare solo da adesso a guardare altre superfici oltre la terra…potrebbe esserci il rischio che Volandri vada ancora piu’ in confusione visto che non e’ per niente esperto oltre la terra rossa e visto la diversità del modo di giocare di superficie in superficie questo potrebbe causare problemi al giocatore che oltretutto non si distingue per essere un cuor di leone. Bolelli tutto sommato ha lottato oggi anche se adesso per lui purtroppo il discorso e’ chiuso. Fognini spero passi il turno….ne ha le possibilità. Seppi ha qualche chance con Youzny.

  7. anto scrive:

    Roberto, non credi che Filippo se avesse un coach diverso tipo alla Rianna, programmerebbe la sua stagione in modo diverso? Mi ricordo quando starace si rifiutava di giocare indoor perchè aveva paura di infortunarsi, con Rianna ha dovuto cedere alle pressioni del coach….

  8. chloe de lissier scrive:

    mi scuso per l’off topic, ma non saprei come fare diversamente. ho intenzione di assistere alle semifinali e alla finale del torneo maschile degli internazionali di roma. chiedo a chi conosce bene il campo di gioco di indicarmi per favore quali settori sono i migliori per vedere bene il gioco. grazie a chi avrà la cortesia di rispondermi.

  9. roberto commentucci scrive:

    Per chloe de lissier: io credo che i posti migliori siano quelli di tribuna internazionale nord. Si è dietro al campo e non di lato, e la visuale è buona quasi in ogni ordine di posti (ovviamente prima si acquista, miglior posto si trova…). In più da lì si è più vicini ai campi secondari, mentre la tribuna internazionale sud costringe a fare il giro del centrale (anche se a te non interessa, visto che andrai sabato e domenica).
    Ma se vuoi trovarli per semi e finale devi sbrigarti!

  10. chloe de lissier scrive:

    grazie, roberto. sei stato gentilissimo.

  11. angelica scrive:

    Off Topic
    Per chloe de lissier
    io preferisco vedere l’incontro abbastanza vicino al campo. La tribuna internazionale nord e sud sono un po’ troppo alte, per me.
    Percio’ cerco di prendere posti vicino al angolo, diciamo pu’ o meno al altezza della linea di base (oppure anche fra la linea di base e la linea di servizio per apprezzare il ‘gesto tecnico’) e di tribuna Montemario perchè la se siedi in Tribuna Tevere puoi avere la sedia dell’arbitro che intralcia la visione

  12. ivan802 scrive:

    per me la partita vinta al quinta con Ram non è una cosa positiva anzi bisognerebbe chiedersi come faccia ad arrivare al quinto con il n°233 del mondo.Saluto ad Ubaldo

  13. pibla scrive:

    Anch’io mi aspettavo una vittoria più netta da Bolelli ma tant’è, mi piace pensare che Simone non abbia ancora del tutto smaltito la preparazione invernale ed abbia bisogno ancora di qualche partita per carburare….

  14. chloe de lissier scrive:

    grazie per le tue esaurienti spiegazioni, angelica.

  15. yasu scrive:

    ha fatta la tennista veneta! brava maria!
    credo che faccia troppo caldo per i nord italiani sotto il cielo
    di merbourne
    penso che debba riposare prima di giocare
    contro le protagonista

    dopo aver letto il taboline credo che maria elena abbia bella opportunita’
    andare avanti
    spero che vada giocare bene come oggi

    in bocca al lupo!

  16. roberto commentucci scrive:

    Caro anto, non so, io credo che prima di tutto deve essere il giocatore a convincersi di poter fare determinate cose. Se Volandri non riesce a “vedersi” giocatore da veloce non può convincerlo né Fanucci (che anzi, forse lo conosce meglio di chiunque), né un altro.
    Non credo che Fanucci dica a Volandri di tirare 2 seconde, invece di rischiare la prima, e di stare 3 metri dietro la linea di fondo. E’ il giocatore che decide, è il giocatore che va in campo e tira i colpi.
    E sinceramente credo che Volandri non abbia nessuna intenzione di cambiare.
    Anche a me piacerebbe vedere Filippo seguito che so, da uno Stefanki, che ha realizzato l’incredibile impresa di insegnare a pensare a Mano de Piedra Gonzales. Ma deve essere Filippo per primo a “vedersi” un giocatore diverso. Se no non serve a nulla né Stefanki, né Gilbert, né Pilic, né nessun altro.
    E a cambiare tanto per cambiare, si rischia di affondare.

  17. Paolo scrive:

    OT: per ora non sono ancora riuscito a vedere un match, qualcuno mi sa dire qualcosa di preciso su questa superficie? Veloce o lenta? Rimbalzo più basso di quello sul Rebound Ace o ancora molto alto?
    Grazie.

  18. roberto commentucci scrive:

    L’intervista a Fabio Fognini è semplicemente fantastica, a mio avviso. In poche righe, sono state condensate da Fabio le principali, amare verità sui problemi del nostro tennis. Molto lucido, spero che impari a gestire la tensione e ad essere altrettanto lucido anche in campo. Ha solo 20 anni, il tempo è dalla sua, “time is on my side”, come cantava Lou Reed.

  19. anto scrive:

    Grazie Ubaldo per aver inserito l’intervista di Fognini, uno dei miei giocatori preferiti che seguo sempre con passione. Mi dispiace per Fabio e sopratutto per il suo papà che reputo la chiave magica dell’ascesa del figlio nei top 100.

  20. pibla scrive:

    Certo, diciamocelo una volta di più per non starlo poi sempre a ripetere, ma come siamo indietro noi nel tennis, siamo davvero indietrissimo, coi giocatori di diciotto anni e mezzo ancora numero 900 del mondo se non peggio, con gli allenatori che non hanno voglia di muoversi, con giocatori che cominciano a pensare ed a cercare di migliorarsi anche sul duro quando sono arrivati a ventisette anni, con giocatori di quasi ventitré anni che arrivano al quinto set pre la prima volta nella loro carriera (per la cronaca Nadal, tre Roland Garros e tre Roma vinti ha 21 anni e mezzo e Djokovic ha venti anni)………mamma mia come siamo indietro, una roba che fa accapponare la pelle……

  21. Luigi Ansaloni scrive:

    Roberto, adoro come scrivi e come pensi…ma quando scrivi che Volandri è uomo e tennista eccessivamente prudente proprio non ti capisco :)…diciamo le cose come stanno e chiamiamo le cose con il proprio nome: deludente, nè più nè meno.

  22. Paolo scrive:

    Il problema di Volandri è che alla conclusione di dover cambiare qualcosa c’è arrivato a quasi 27 anni, magari se ci si fosse pensato un po’ di anni fa sarebbe stato meglio.

    A parte questo, vorrei sottolineare due aspetti che ritengo fondamentali:

    1) Mentre lavori sul tuo servizio (anche se con grande ritardo) non l’ha ordinato il dottore di tirare per forza la prima. Se devi servire sotto il 50% di prime palle, batti leggermente più piano e metti in campo l’85% come faceva Coria prima di farsi male. Eviterai di lasciare troppo spesso il controllo dello scambio all’avversario anche sul tuo servizio.

    2) Il servizio va migliorato perchè è un colpo senza il quale sul veloce non vai quasi da nessuna parte. Ma poi in fase di programmazione scegli comunque di giocare il più possibile sulla terra e continui a lasciare i campi veloci in un angolino. Che senso ha allora? E’ tanto inutile, se è per continuare a giocare il 90% delle tue partite sulla terra allora andava bene anche il servizio di prima…

  23. anto scrive:

    Discorso Volandri: il ragazzo ha 26 anni, forse ci sono ancora cinque-sei stagioni ad alto livello, prize money, sponsor, ingaggi, bonus, comparsate televisive, quantifichiamo l’azienda Volandri in circa 800.000$ lordi, meno eventuali spese quantificabili in circa 300.000$, gli restano attaccati 500.000$ netti a stagione per 6, 3.000.000$ da qui a fine stagione. Ma che gli frega a Volandri delle ns critiche, degli sberleffi sulla sua battuta e di tutto il resto. Non può e sopratutto non vuole rischiare il suo fondo pensione, con il rischio di non fare risultati sulla sua amate e terra e uscire dai top 100 con tutte le conseguenze del caso. I tennisti non giocano per la bandiera ma per la plata, è logico, bisogna essere realisti, con Volandri è andata così, è un ottimo specialista del rosso sicuramente da top 15, mentre sulle altre superfici non è competitivo. La querelle Volandri è tutta qui punto stop!!!!!!!!!!!!

  24. Bole Tifoso scrive:

    I was there singing for Simone.

    Brilliant to watch, very exciting player and hopefully can break into the top 50 before the year finishes.

    Bravo!!

Scrivi un commento